Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
Corti di Appello
Corte d’Appello di Venezia, 11 gennaio 2024
[A] Sui limiti entro cui la p.a. appaltante può apportare modifiche al progetto nella fase esecutiva di un appalto pubblico. [B] Sul caso in cui l’impresa appaltatrice ha diritto di vedersi riconosciuti i maggiori oneri sostenuti rispetto al prezzo convenuto per un appalto di opere pubbliche stipulato a corpo. [C] Sull’(in)idoneità della riserva apposta dall’appaltatore a costituire atto di costituzione in mora in materia di appalto pubblico.
Corte d’Appello di Torino, 28 novembre 2023
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento. [B] Sulla possibilità per la stazione appaltante di agire in giudizio nei confronti della sola mandataria di un’ATI in tema di appalti pubblici. [C] Sul momento da cui decorrono per la stazione appaltante i termini di decadenza e prescrizione per l’esperimento dell’azione di garanzia ai sensi dell’art. 1667 c.c. nei confronti dell’appaltatore di opera pubblica. [D] Sulla (im)possibilità che l’accettazione di un’opera pubblica da parte della p.a. avvenga implicitamente ai sensi degli artt. 1665 c.c. e 1667 c.c., con particolare riguardo al caso in cui la consegna dell’opera pubblica da parte dell’appaltatore avvenga prima del collaudo. [E] Sulla ratio dell’obbligo posto in capo all’appaltatore di apporre tempestivamente riserva per ogni domanda o contestazione relativa allo svolgimento di un appalto pubblico. [F] Sul momento da cui decorrono gli interessi sulle somme di denaro liquidate a titolo di risarcimento del danno per inadempimento contrattuale.
Corte d’Appello di Roma, 5 gennaio 2024
[A] Sull’applicabilità alla materia dell’appalto di opere pubbliche dell’art. 13, comma 3.2 del d.lgs. 55/1983 in tema di sospensione della decorrenza degli interessi dovuti dalla stazione appaltante all’appaltatore per il ritardo nel pagamento in caso di finanziamento da parte di Cassa Depositi e Prestiti e sulla (im)possibilità di estendere la predetta disciplina in via analogica nei confronti di altre forme di finanziamento erogate da altri istituti pubblici. [B] Sulla necessità che, in tema di appalto pubblico, ai fini dell’efficacia della deroga della mora del debitore prevista dall’art. 13, comma 3.2 del d.lgs. 55/1983, il predetto articolo sia espressamente menzionato nel bando di gara.
Corte d’Appello di Venezia, 4 gennaio 2024
Sull’efficacia liberatoria, anche nei confronti del committente, dei pagamenti a titolo contributivo effettuati dall’appaltatore nell’ipotesi di appalto pubblico posto in essere in violazione delle disposizioni di cui all’art. 29, co. 1 del d.lgs. 276/2003.
Corte d’Appello di Roma, 3 gennaio 2024
Sul momento rilevante ai fini dell’individuazione della disciplina applicabile al diritto al compenso del collaudatore in tema di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Napoli, 24 novembre 2023
[A] Sulla (in)validità dei contratti e degli impegni assunti dalla p.a. in mancanza di forma scritta, con particolare riguardo all’(in)idoneità delle ordinanze del Commissario di Governo ad integrare la forma richiesta ad substantiam. [B] Sulla (in)validità dei contratti e degli impegni assunti dalla p.a. in mancanza di forma scritta, con particolare riguardo al caso in cui intervenga il riconoscimento del debito, l’effettivo svolgimento delle prestazioni o vi siano comportamenti concludenti.
Corte d’Appello di Roma, 7 dicembre 2023
Sull’applicabilità alle società a partecipazione pubblica dell’art. 29 del d.lgs. 276/2003 in tema di responsabilità solidale del committente, anche di appalti pubblici, per i trattamenti retributivi ed i contributi previdenziali dovuti ai lavoratori.
Corte d’Appello di Napoli, 15 novembre 2023
Sulla (non) debenza, da parte delle stazioni appaltanti, dei compensi richiesti dall’appaltatore per le varianti eseguite in corso d’opera e disposte dal direttore dei lavori in mancanza di un provvedimento espresso da parte degli organi dell’Ente committente.
Corte d’Appello di Brescia, 8 novembre 2023
[A] Sulla decorrenza del termine per la denuncia del pericolo di rovina o gravi difetti nella costruzione di un immobile di cui all’art. 1669 c.c. [B] Sulle conseguenze dell’approvazione, da parte del committente, dei lavori eseguiti dall’appaltatore in presenza di vizi immediatamente riconoscibili in materia di appalto. [C] Sulle conseguenze e sui comportamenti a seguito dei quali, anche in giudizio, deve ritenersi che l’appaltatore abbia effettuato il riconoscimento della presenza di vizi e difformità dell’opera in materia di appalto, con particolare riguardo al caso in cui l’appaltatore si attivi per rimuovere i vizi denunciati dal committente senza richiedere pagamenti aggiuntivi. [D] Sulla posizione giuridica del direttore dei lavori negli appalti pubblici e sui casi in cui sussiste la competenza giurisdizionale della Corte dei Conti per i danni da egli cagionati nell’espletamento dell’incarico.
Corte d’Appello di Bologna, 24 novembre 2023
Sulla qualificazione giuridica e sulla validità della clausola inserita in un contratto d’appalto pubblico che prevede la responsabilità solidale del consorzio per i pagamenti dovuti dalle singole consorziate ai subappaltatori.
Corte d’Appello di Ancona, 17 novembre 2023
Sull’(in)applicabilità della disciplina civilistica della risoluzione del contratto al caso di ritardo nell’adempimento di un contratto d’appalto pubblico cagionato dall’amministrazione appaltante nella vigenza del d.p.r. 1063/1962.
Corte d’Appello di Catania, 9 novembre 2023
Sulla qualificazione, ai fini dell’individuazione della disciplina applicabile, dell’affidamento in via provvisoria, e cioé prima che sia portata a termine la gara, del servizio di raccolta e trasporto di rifiuti urbani.
Corte d’Appello di Ancona, 17 novembre 2023
[A] Sui limiti del sindacato di legittimità della motivazione di una sentenza impugnata. [B] Sull’onere motivazionale posto in capo al Giudice che intenda aderire alle conclusioni del c.t.u.. [C] Sul momento in cui sorge, in capo all’appaltatore, l’onere di iscrivere la riserva avente ad oggetto la contestazione dell'ordine di sospensione dei lavori e la richiesta di risarcimento dei conseguenti danni. [D] Sulla nozione di evento di forza maggiore idoneo a determinare l’indennizzabilità delle spese sostenute dall’appaltatore al fine di riparare i danni ai lavori già eseguiti nella vigenza dell’art. 139 del d.p.r. 554/1999 in tema di appalto pubblico.
Corte d’Appello di Napoli, 9 ottobre 2023
[A] Sui termini e sulle modalità con cui, nella vigenza del R.D. 350/1895, l’appaltatore è tenuto, a pena di decadenza, ad iscrivere le riserve in tema di appalto pubblico. [B] Sui termini entro cui, nella vigenza del R.D. 350/1895, l’appaltatore ha l’onere di iscrivere riserva ove pretenda un maggior compenso a causa dei pregiudizi subiti per la sospensione dei lavori disposta o protratta dalla p.a. committente.
Corte d’Appello di Napoli, 7 settembre 2023
[A] Sulla (im)possibilità di ottenere il risarcimento per danno da ritardo in caso di corresponsabilità tra le parti in materia di appalto. [B] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di far valere le pretese relative ai pregiudizi sofferti ed ai costi affrontati ove manchi l’apposizione della relativa riserva. [C] Sull’interesse dell’appaltatore ad ottenere la revisione dei prezzi prima della delibera della p.a. che riconosca la revisione stessa e sul rimedio giurisdizionale esperibile dall’appaltatore per far valere il suo interesse in assenza della predetta delibera. [D] Sulla nullità, ai sensi della l. 37/1973, delle clausole dirette ad escludere o a rendere obbligatoria la revisione dei prezzi in materia di appalti pubblici. [E] Sul diritto dell’appaltatore di essere reintegrato, a titolo risarcitorio e non di revisione dei prezzi, dei maggiori oneri derivanti dall’aumento dei prezzi ove, a causa del ritardo nei lavori per colpa della stazione appaltante, l’esecuzione degli stessi venga a coincidere con un periodo di prezzi crescenti. [F] Sull’onere della prova posto in capo al danneggiato in materia di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale circa l’esistenza del danno lamentato e della riconducibilità del danno al debitore. [G] Sulla nozione di gravi difetti di costruzione che danno luogo alla garanzia di cui all’art. 1669 c.c. in tema di appalto, con particolare riguardo al caso di infiltrazioni d’acqua. [H] Sul momento a partire dal quale decorre il termine decennale di garanzia per rovina o gravi difetti dell’opera di cui all’art. 1669 c.c., con particolare riguardo agli appalti pubblici, e sul termine entro cui deve essere esercitata la relativa azione risarcitoria. [I] Sulla (non) decorrenza del termine di decadenza per la denuncia di un anno dalla scoperta di vizi e quello di prescrizione di un anno dalla denuncia d cui all’art. 1669 c.c. in mancanza del collaudo in materia di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Roma, 4 ottobre 2023
Sulla (in)esigibilità del credito da parte dell’appaltatore che non abbia fornito il DURC alla stazione appaltante, anche in presenza di un provvedimento giudiziale definitivo che riconosca il credito stesso.
Corte d’Appello di Milano, 3 ottobre 2023
[A] Sulla (il)legittimità dell’eccezione di inadempimento formulata al fine di mascherare la propria inadempienza. [B] Sull’onere probatorio posto in capo al soggetto nei confonti del quale viene sollevata eccezione ex art. 1460 c.c.. [C] Sugli elementi rilevanti ai fini della condanna alle spese in appello.
Corte d’Appello di Napoli, 25 luglio 2023
[A] Sulla necessità per l’attore appellante di evocare nel giudizio d’appello il terzo chiamato in garanzia dal convenuto. [B] Sull’applicabilità dell’art. 129, co. 8 del d.p.r. 554/1999, oggi art. 157 del d.p.r. 207/2010, che esclude la possibilità per l’appaltatore di risolvere il contratto d’appalto pubblico con le modalità civilistiche, al caso della consegna parziale dei lavori e sulla ratio della norma. [C] Sull’onere probatorio posto in capo alla parte che domandi la risoluzione di un contratto d’appalto per inadempimento e sulla natura di mutatio libelli della modifica delle circostanze dell’inadempimento. [D] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di chiedere la risoluzione di un contratto d’appalto pubblico nel caso in cui risulti mancante la relazione geologica tra gli atti di gara. [E] Sugli effetti, con riferimento alla mancata rimozione da parte della stazione appaltante degli impedimenti e delle interferenze nelle areee consegnate all’appaltatore, della dichiarazione dell’impresa ex art. 1 del d.p.r. 1063/1992 con particolare riguardo alle linee elettriche, telefoniche, telegrafiche, agli acquedotti ed agli altri impedimenti non connessi o dipendenti dalla natura dei luoghi ma estranei ad essa od in essa occultati. [F] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico. [G] Sulla natura di condizione di procedibilità del tentativo di accordo bonario ex art. 240, co. 16 del d.lgs n. 163/2006 con riferimento alla domanda volta all’ottenimento delle somme oggetto di richiesta,
Corte d’Appello di Milano, 21 agosto 2023
[A] Sulla (im)possibilità di qualificare come domanda nuova in appello la variazione quantitativa del petitum e la modifica del titolo della pretesa, ove non venga alterato il petitum sostanziale. [B] Sul momento da cui far decorrere li calcolo degli interessi scaturenti dal ritardo nel pagamento delle opere eseguite dall’appaltatore in relazione ad un appalto pubblico nella vigenza degli artt. 29 e 30 del d.m. 145/2000: data di ricezione della fattura o data di emissione del certificato di pagamento? [C] Sulla parte su cui ricade l’onere della prova, ai fini dell’imputabilità del ritardo nel pagamento e del conseguente calcolo della decorrenza degli interessi moratori, circa la data di effettiva ricezione delle fatture da parte della p.a. appaltatrice che abbia effettuato in ritardo i pagamenti dovuti all’appaltatore per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico. [D] Sulle conseguenze, in punto di spese di lite, della riforma anche parziale della sentenza impugnata.
Corte d’Appello di Roma, 28 luglio 2023
[A] Sulla rilevabilità in appello delle nullità contrattuali. [B] Sulla facoltà della p.a. di concludere contratti atipici di diritto privato e di includere clausole atipiche nei contratti di appalto pubblico.
Corte d’Appello di Napoli, 25 luglio 2023
[A] Sulla necessità, per l’appellato che intenda riproporre in appello eccezioni già formulate in primo grado ed ivi disattese, di formulare appello incidentale. [B] Sulle modalità di determinazione del calcolo del danno da perdita di chances subito dall’appaltatore in relazione ad un appalto pubblico.
Corte d’Appello di Messina, 27 luglio 2023
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in tema di inammissibilità dell’appello. [B] Sulla (in)sussistenza di vizi procedurali nel caso in cui il Giudice d’appello non assuma la decisione ai sensi dell’art. 348ter, co. 1 c.p.c. e ritenga di definire il giudizio. [C] Sull’onere del creditore, in tema di accollo, di chiedere preventivamente e formalmente l’adempimento all’accollante prima di rivolgersi all’accollato. [D] Sull’ambito di applicabilità temporale del d.m. 147/2022 in tema di liquidazione delle spese di giudizio in appello.
Corte d’Appello di Milano, 24 luglio 2023
Sulla delimitazione della giurisdizione del giudice ordinario in materia di indennità, canoni e altri corrispettivi nella fase esecutiva di un contratto di concessione di servizi pubblici
Corte d’Appello di Messina, 26 luglio 2023
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in tema di inammissibilità dell’appello. [B] Sulla fase entro cui deve essere eccepita o rilevata l’improcedibilità del giudizio per mancato preventivo esperimento della mediazione obbligatoria e sulla (in)sussistenza di un obbligo in capo al Giudice d’appello di disporre la mediazione ove non esperita nei termini. [C] Sulla (im)possibilità per il Giudice d’appello di estendere il proprio vaglio alle argomentazioni espresse in primo grado e richiamate per relationem nell’atto d’appello. [D] Sull’idoneità della procura ad litem, stipulata tra p.a. e difensore, ad integrare il requisito della forma scritta ad substantiam dei contratti della p.a.. [E] Sulla (non) necessità, ai fini della validità della deliberazione relativa alla partecipazione dell’ente pubblico a controversie giudiziarie, dell’indicazione dell’ammontare della spesa prevista e dei mezzi per farvi fronte. [F] Sulle modalità formali con cui i Comuni sono tenuti, a pena di nullità, a redigere e sottoscrivere gli incarichi professionali con i privati e sull’(in)idoneità di una delibera a contrarre, pur adottata dall’Organo Collegiale dell’Ente e sottoscritta dal Sindaco e contenente l’approvazione di uno schema di contratto sottoscritto dal professionista, ad impegnare validamente la p.a. in assenza di un successivo documento contrattuale. [G] Sui limiti di applicabilità, con particolare riferimento al conferimento di incarichi professionali da parte dei Comuni, dell’art. 17 del r.d. 2240/1923 che prevede la facoltà di concludere a mezzo corrispondenza i contratti tra p.a. e ditte commerciali. [H] Sulla (im)possibilità di qualificare come riconoscimento di debito fuori bilancio la delibera con cui il Comune destina una somma al pagamento del corrispettivo dell’opera prestata ove manchi un valido contratto.
Corte d’Appello di Cagliari, 24 luglio 2023
[A] Sui limiti del giudicato concernente la domanda di condanna al pagamento della penale contrattualmente prevista in caso di inadempimento di un contratto d’appalto e sulla (in)dipendenza tra questa e la domanda di risoluzione del contratto stesso per il ritardo nell’adempimento. [B] Sull’applicabilità dell’art. 1384 c.c., in tema di riduzione ad equità della clausola penale, alle clausole penali stipulate in relazione ad appalti pubblici e sugli elementi che il giudice deve valutare ai fini di predetta riduzione ad equità.
Corte d’Appello di Cagliari, 20 luglio 2023
[A] Sulla gestione delle eventuali “interfenze”, impeditive dell’esecuzione dell’opera, nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e del d.p.r. 207/2010 e sugli obblighi di verifica e di diligenza posti in capo all’appaltatore circa la validità tecnica del progetto fornito dal committente pubblico. [B] Sulla funzione della cauzione definitiva che l'esecutore del contratto d'appalto di lavori pubblici è tenuto a prestare e sui casi ed i limiti entro cui la p.a. appaltatrice può trattenere le somme, con particolare riguardo al ritardo nella realizzazione dell’opera da parte dell’appaltatore. [C] Sulla rilevabilità dell’eccezione concernente l’applicazione clausola penale contenuta in un contratto d’appalto pubblico.
Corte d’Appello di Venezia, 18 maggio 2023
[A] Sulle modalità di proposizione della domanda formulata da un convenuto nei confronti di un altro convenuto, con particolare riguardo all’onere di chiedere il differimento dell’udienza. [B] Sull’assimilabilità, ai fini dell’estinzione della garanzia fideiussoria prestata per l’esecuzione di un appalto pubblico, della risoluzione anticipata del contratto per fatto e colpa dell’appaltatore al caso dell’omissione o ritardo della p.a. appaltante nell’effettuazione del collaudo e nell’approvazione del relativo certificato.
Corte d’Appello di Roma, 1 giugno 2023
[A] Sulla sindacabilità della scelta del C.T.U. da parte del giudice, con particolare riguardo al caso in cui sia incaricato un consulente non iscritto in alcun albo. [B] Sull’obbligo del giudice civile di considerare le argomentazioni difensive che si fondino sulle prove assunte in un processo penale o sulla motivazione di una sentenza penale che concerne la stessa vicenda oggetto di cognizione nel processo civile. [C] Sui requisiti necessari ad integrare la rilevanza dei ritardi dell’appaltatore ai fini della risoluzione del contratto d’appalto pubblico ai sensi dell’art. 119 del d.p.r. 554/1999. [D] Sugli effetti risarcitori e restitutori determinati dalla risoluzione di un contratto d’appalto pubblico, con particolare riguardo al calcolo degli oneri restitutori dovuti all’appaltatore dalla p.a. committente per le opere già eseguite. [E] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in tema di inammissibilità dell’impugnazione. [F] Sulla natura del contratto di garanzia con cui viene previsto che la stazione appaltante pubblica può escutere la garanzia prestata dall’appaltatore “a prima richiesta e senza eccezioni”.
Corte d’Appello di Venezia, 29 giugno 2023
[A] Sulla (in)idoneità della notifica dell’istanza di correzione di errore materiale di una sentenza a costituire notificazione ai fini della decorrenza del termine breve ex art. 325 c.p.c.. [B] Sulla (im)possibilità per l’Amministrazione di subordinare l’erogazione dei pagamenti dovuti agli aggiudicatari dei servizi di accoglienza ed assistenza in favore di cittadini stranieri alla presentazione della rendicontazione prescritta dal D.M. 18.10.2017 del Ministero dell’Interno. 
Corte d’Appello di Roma, 18 luglio 2023
Sulle facoltà che, nella vigenza dell’art. 10 del d.p.r. 1063/1962, vengono attribuite all’appaltatore in caso di mancata o tardiva consegna dei lavori da parte della p.a. appaltante.
Corte d’Appello di Napoli, 28 giugno 2023
[A] Sul momento in cui deve essere valutata la litispendenza in caso di contenziosi aventi ad oggetto la fase esecutiva di un appalto pubblico. [B] Sull’onere dell’appaltatore di controllare la validità tecnica del progetto fornito dal committente in materia di appalti pubblici. [C] Sulla (im)possibilità per il giudice di accogliere la richiesta di risarcimento dei danni e di dichiarare la risoluzione del contratto a prestazioni corrispettive in caso di inadempienze reciproche di pari gravità. [D] Sulla quadruplice condizioni necessaria affinché i lavori effettuati dall’appaltatore extra-contratto diano luogo al diritto al compenso in materia di appalto pubblico. [E] Sulla non equiparabilità, ai fini dell’integrazione di una delle quattro condizioni necessarie all’appaltatore per ottenere il diritto al compenso per i lavori effettuati extra-contratto, del riconoscimento dell’indispensabilità dei predetti lavori da parte del direttore dei lavori a quello effettuato dalla p.a. committente. [F] Sul diritto alla rivalutazione degli importi dovuti all’appaltatore per lavorazioni eseguite e non pagate in materia di appalto pubblico. [G] Sulla distinzione tra compensazione propria ed impropria con particolare riguardo alla loro rilevabilità.
Corte d’Appello di Roma, 24 maggio 2023
[A] Sulla necessità, nei contratti pubblici, di approvare specificamente per iscritto le clausole vessatorie ai sensi dell’art. 1341, co. 2 c.c.. [B] Sull’obbligo motivazionale posto in capo al Giudice che aderisca alle conclusioni del c.t.u. con particolare riguardo alle contrarie allegazioni del c.t.p.. [C] Sulle conseguenze dell’inserimento, in un contratto d’appalto pubblico, della clausola che riproduce il contenuto dell’art. 1 del d.p.r. 1063/1962 con la quale l’appaltatore dichiara di aver esaminato la situazione dei luoghi e di averne valutato i riflessi sull’esecuzione dell’opera.
Corte d’Appello di Messina, 14 luglio 2023
[A] Sull’effetto dell’annullamento del verbale di aggiudicazione con particolare riferimento al conseguente contratto d’appalto pubblico, nella disciplina vigente anteriormente e posteriormente alla novella di cui al d.lgs. 204/2010, e sui rimedi esperibili dall’aggiudicatario che abbia svolto prestazioni a favore della p.a. prima del predetto annullamento. [B] Sul riparto dell’onere probatorio in materia di azione di indebito arricchimento proposta nei confronti della p.a. con particolare riguardo al riconoscimento dell’utilità da parte dell’arricchito. [C] Sulla quantificazione dell’indennizzo di cui all’art. 2041 c.c. con particolare riguardo ai lavori eseguiti dall’appaltatore per contratti d’appalto pubblici venuti meno per annullamento dell’aggiudicazione. [D] Sulla natura della responsabilità della p.a. derivante da erronea scelta del contraente di un contratto d’appalto pubblico divenuto inefficace a seguito di annullamento del verbale di aggiudicazione.
Corte d’Appello di Messina, 23 giugno 2023
[A] Sulla rilevabilità della carenza di legittimazione attiva e passiva nel processo tra Stazione Appaltante e appaltatore. [B] Sui diritti che la società consortile, fondata da più società riunite in A.T.I. per l’esecuzione di un appalto pubblico, acquista nei confronti della p.a. committente con particolare riguardo al diritto al compenso. [C] Sulla nozione di giudicato interno. [D] Sui limiti del principio di non contestazione e sulla possibilità per il Giudice di smentire o ricostruire diversamente il fatto non contestato.
Corte d’Appello di Firenze, 16 giugno 2023
[A] Sulla (in)validità della clausola contrattuale che esclude l’applicazione degli interessi moratori in caso di ritardo nell’adempimento, con riguardo al periodo antecedente ed a quello susseguente alla riforma dell’art. 7 del d.lgs. 231/2002 intervenuta con il d.lgs. 192/2012. [B] Sulle conseguenze del mancato deposito in secondo grado di un documento regolarmente depositato in primo grado e di cui una parte abbia, in appello, puntualmente allegato il fatto rappresentato dal quel documento. [C] Sulla differenza tra promessa di pagamento e confessione stragiudiziale. [D] Sull’esigibilità degli interessi dovuti a partire dalla domanda giudiziale, ai sensi dell’art. 1284, co. 4 c.c., con particolare riferimento alla domanda che concerne la corresponsione degli interessi di mora contrattualmente pattuiti. [E] Sull’(in)ammissibilità della domanda di rivalutazione monetaria con riguardo alle pretese di natura restitutoria e sulla (im)possibilità per il Giudice di applicare d’ufficio l’art. 1224, co. 2 c.c..
Corte d’Appello di Milano, 30 giugno 2023
[A] Sulla facoltà per l’amministrazione committente, che non abbia eccepito la tardività della riserva durante l’esecuzione dei lavori, di sollevare per la prima volta in giudizio l’eccezione di decadenza dell’appaltatore dal diritto di formulare le riserve. [B] Sull’onere probatorio in materia di tardività dell’apposizione della riserva. [C] Sul momento in cui deve essere apposta la riserva relativa a fatti continuativi.
Corte d’Appello di Roma, 9 maggio 2023
[A] Sulla (in)validità della notifica di un’impugnazione effettuata presso il domicilio dichiarato in giudizio dal procuratore della controparte nel caso in cui il predetto procuratore si sia trasferito altrove. [B] Sui termini entro i quali la parte è tenuta a rinnovare la notifica nulla ove intenda effettuare la rinnovazione antecedentemente all’intervento del giudice ai sensi dell’art. 291 c.p.c..
Corte d’Appello di Bari, 28 giugno 2023
[A] Sui poteri della Corte d’Appello nel giudizio di rinvio c.d. improprio o restitutorio. [B] Sulla disciplina applicabile al caso in cui l’appaltatore risulti inadempiente per non aver portato a termine l’opera commissionata in materia di appalto. [C] Sull’onere probatorio posto in capo al creditore ed al debitore in caso di domanda di risoluzione contrattuale, di risarcimento del danno o di adempimento, con particolare riguardo al contratto d’appalto.
Corte d’Appello di Milano, 4 maggio 2023
[A] Sui limiti del dovere di informazione circa le circostanze di rilievo nelle trattative finalizzate alla stipula di un contratto d’appalto, con particolare riguardo agli elementi del dolo e della colpa dei contraenti. [B] Sull’(in)esperibilità, da parte del contraente che abbia agito in modo non diligente ed avveduto, dell’azione di risarcimento per lesione della libertà negoziale in caso di errata valutazione della convenienza dell’affare dovuta a dati parziali e patentemente inattendibili forniti dall’altro contraente di un contratto d’appalto.
Corte d’Appello di Firenze, 8 maggio 2023
Sull’onere dell’appaltatore, nella vigenza del d.p.r. 207/2010, di inviare una diffida alla stazione appaltante ove intenda contestare la sopravvenuta illegittima protrazione della sospensione dei lavori, con particolare riguardo alle modalità di invio della diffida in caso di variante, e sull’(in)validità della riserva apposta per la sopravvenuta illegittima protrazione della sospensione dei lavori che non sia preceduta dalla predetta diffida.
Corte d’Appello di Venezia, 2 maggio 2023
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in materia di inammissibilità dell’appello. [B] Sull’onere di analizzare gli elaborati predisposti dalla p.a. e sulla responsabilità che l’art. 106, co. 2 d.p.r. 207/2010 pone in capo all’impresa che presenti un’offerta per l’affidamento di un appalto o di una concessione di lavori pubblici. [C] Sul contenuto dell’onere motivazionale posto in capo al Giudice che aderisca alle conclusioni del CTU con particolare riferimento ai rilievi dei CTP.
Corte d’Appello di Palermo, 2 marzo 2023
[A] Sulla rappresentanza in giudizio di un’A.T.I. e sulla facoltà della Stazione Appaltante di agire in giudizio nei confronti della sola mandataria in proprio. [B] Sul diritto della Stazione Appaltante, in caso di revoca dell’anticipazione di somme ad imprese Appaltatrici di opere pubbliche, di chiedere anche al fideiussore l’integrale pagamento della somma anticipata. [C] Sulla necessità che l’escussione della fideiussione da parte della Stazione Appaltante, in caso di revoca dell’anticipazione di somme ad imprese Appaltatrici di opere pubbliche, sia preceduta da un formale provvedimento amministrativo. [D] Sull’(im)possibilità per il fideiussore, in caso di revoca da parte della Stazione Appaltante dell’anticipazione di somme ad imprese Appaltatrici di opere pubbliche, di opporre all’Amministrazione, che intenda escutere la fideiussione ai sensi dell’art. 3 del d.m. del Ministero del Tesoro del 25.11.1972, la compensazione dei debiti contratti dalla Committente nei confronti dell’Appaltatore nell’ambito del medesimo rapporto contrattuale. [E] Sull’ambito di operatività della c.d. copensazione atecnica con particolare riguardo ai crediti di natura risarcitoria. [F] Sulla (in)validità, in tema di A.T.I., degli accordi modificativi delle prestazioni contrattuali successivi alla conclusione di un contratto d’Appalto pubblico con la P.A. con particolare riguardo all’accordo con cui taluna delle imprese viene esclusa dall’esecuzione dei lavori appaltati. [G] Sull’onere posto in capo al creditore di una obbligazione di valuta, il quale intenda ottenere il ristoro del pregiudizio da svalutazione monetaria, di domandare espressamente in giudizio il risarcimento del maggior danno ai sensi del co. 2 dell’art.  1224 c.c..
Corte d’Appello di Milano, 26 aprile 2023
[A] Sull’interpretazione degli artt. 342 c.p.c. e 434 c.p.c. in tema di ammissibilità dell’appello in tema di appalto pubblico. [B] Sulla necessità di allegare il documento di identità ai documenti firmati digitalmente. [C] Sull’applicabilità della regola dell’anatocismo di cui all’art. 1283 c.c. agli interessi sorti su somme dovute in relazione ad un contratto d’Appalto pubblico, inclusi quelli di cui agli artt. 35 e 36 del Capitolato Generale approvato con d.p.r. 1063/1962. [D] Sulla sorte delle statuizioni sulle spese di giudizio in primo grado in caso di riforma, anche parziale, della sentenza in appello.
Corte d’Appello di Perugia, 17 aprile 2023
Sull’ambito di utilizzabilità, da parte della P.A., e sui presupposti di applicabilità, del procedimento disciplinato dal r.d. 639/1910.
Corte d’Appello di Milano, 21 aprile 2023
Sul potere di rappresentanza in giudizio dell’A.T.I. e sulla necessità che la capogruppo, che intenda agire o resistere in giudizio anche in nome delle altre imprese del raggruppamento, spenda il nome delle medesime in sede di costituzione in giudizio.
Corte d’Appello di Milano, 11 aprile 2023
[A] Sulle modalità con cui l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve ai fini della loro tempestività e sull’individuazione delle richieste di pagamento che devono essere effettuate mediante l’istituto delle riserve. [B] Sui criteri di valutazione della residuallità dell’azione di indebito arricchimento.
Corte d’Appello di Messina, 26 aprile 2023
[A] Sulle irregolarità della notificazione via PEC, ai sensi della l. 53/1994, inidonee a determinare la nullità della notificazione stessa anche con riguardo alla notificazione della sentenza. [B] Sull’onere della parte interessata di allegare e dimostrare che l’assenza o l’irregolarità dell’attestazione di conformità da parte del difensore su di un documento notificato abbia arrecato un pregiudizio alla conoscenza dell’atto ed al concreto esercizio del diritto di difesa.
Corte d’Appello di Milano, 6 marzo 2023
[A] Sull’effetto recuperatorio e liberatorio rispetto alle prestazioni eseguite e da eseguire della sentenza che pronuncia la risoluzione del contratto per inadempimento con particolare riguardo al caso della risoluzione di contratto d’Appalto per colpa dell’Appaltatore. [B] Sulla nozione di prova nuova indispensabile che ne rende ammissibile la produzione in appello. [C] Sull’onere della prova posto in capo a colui che agisce per il risarcimento del danno per fatto illecito.
Corte d’Appello di Messina, 21 marzo 2023
Sui parametri di liquidazione delle spese di lite che il giudice dell’impugnazione è tenuto ad osservare in caso di riforma della decisione di primo grado ove questa si fosse conclusa prima dell’entrata in vigore del d.m. 55/2014, anche in materia di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Firenze, 2 maggio 2023
[A] Sull’ambito di cognizione del giudice d’appello con particolare riguardo ai documenti ritualmente prodotti in primo grado. [B] Sull’interpretazione degli artt. 342 e 434 c.p.c. in tema di impugnazione. [C] Sull’onere probatorio in tema di inadempimento di un’obbligazione. [D] Sul danno risarcibile dall’Appaltatore inadempiente alla Stazione Appaltante che abbia dovuto affidare i lavori ad altra impresa con particolare riferimento ai maggiori oneri sostenuti per l’incremento del corrispettivo del secondo contratto conseguente al mutamento dei prezzi di mercato. [E] Sulla risarcibilità del danno futuro anche in materia di Appalto pubblico. [F] Sui limiti entro cui le parti possono proporre nuove ragioni giustificative delle proprie eccezioni o difese in sede di comparsa conclusionale.
Corte d’Appello di Messina, 21 marzo 2023
[A] Sui presupposti necessari ai fini del riconoscimento dell’indennizzo per i maggiori oneri sostenuti dall’Appaltatore in caso di ritardo nella consegna dei lavori da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [B] Sulle ipotesi di inadempimento di un contratto d’Appalto pubblico da parte della P.A. per le quali non si applicano le limitazioni di responsabilità previste negli Appalti soggetti al capitolato generale d’Appalto.
Corte d’Appello di Cagliari, 21 aprile 2023
[A] Sulle norme applicabili e sulla disciplina concernente la cessione dei crediti nei confronti delle amministrazioni pubbliche derivanti da contratto d’Appalto pubblico. [B] Sull’onere motivazionale posto in capo al giudice in materia di liquidazione dei compensi per controversie di natura superiore ad euro 520.000,00 e sulla legittimità della liquidazione che applichi incrementi percentuali inferiori al 30% per ogni passaggio di scaglione previsto dall’art. 6 del D.M. 55/2014.
Corte d’Appello di Cagliari - sez. distaccata di Sassari, 6 aprile 2023
[A] Sulla natura delle riserve e sull’onere, posto in capo all’Appaltatore, di specificità e di tempestività dell’iscrizione delle riserve in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla risarcibilità del danno derivante dalle modifiche apportate da parte della Stazione Appaltante alle opere appaltate, e così dall’eventuale minore produttività giornaliera subita dall’Appaltatore, in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Bari, 28 aprile 2023
[A] Sull’(in)esperibilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. proposta dall’Appaltatore che abbia eseguito i lavori sulla base del consenso prestato, in mancanza di un valido contratto d’Appalto pubblico, da un funzionario comunale. [B] Sulle conseguenze del riconoscimento del debito fuori bilancio in relazione all’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. proposta dall’Appaltatore che abbia eseguito i lavori sulla base del consenso prestato, in mancanza di un valido contratto d’Appalto pubblico, da un funzionario comunale.
Corte d’Appello di Bari, 28 aprile 2023
Sui limiti all’ammissibilità del cumulo tra la domanda di risarcimento del danno per inadempimento e quella concernente la penale per il ritardo avvita dalla Stazione Appaltante nei confronti dell’Appaltatore ritenuto inadempiente.
Corte d’Appello di Bari, 31 marzo 2023
[A] Sulla necessità, ai fini della loro efficacia, che vengano esplicitamente richiamate le norme previste in tema di riserve dalla l.r. Puglia n. 13/2001 in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla facoltà dell’Appaltatore di precisare ed incrementare l’importo delle riserve precedentemente iscritte in ragione dell’anomalo andamento dei lavori in materia di Appalto pubblico. [C] Sullo spostamento della decorrenza del termine per iscrivere le riserve nel caso di sospensione dei lavori per la necessità di disporre varianti in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Palermo, 22 febbraio 2023
[A] Sul rapporto tra la titolarità del diritto sostanziale dedotto in giudizio e l’interesse ad agire quali condizioni dell’azione anche in materia di appalti pubblici e sulla loro rilevabilità. [B] Sui presupposti necessari ai fini della formazione del giudicato interno.
Corte d’Appello di Napoli, 27 febbraio 2023
Sui principi generali in tema di responsabilità verso i terzi per i danni conseguenti all’esecuzione di opere in Appalto.
Corte d’Appello di Milano, 24 febbraio 2023
Sull’(in)esperibilità dell’azione generale di arricchimento da parte dell’Appaltatore nei confronti della Stazione Appaltante per i lavori eseguiti in relazione ad un contratto d’Appalto pubblico con prezzo convenuto a corpo.
Corte d’Appello di Messina, 28 febbraio 2023
[A] Sul rilievo che assume la mancata tempestiva contestazione da parte dell’Appaltatore, in sede di verbale di sospensione ovvero di ripresa dei lavori, dei presupposti giustificativi del provvedimento di sospensione dei lavori ove si faccia questione della risoluzione di contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della Stazione Appaltante per illegittima disposizione o protrazione della sospensione dei lavori. [B] Sulla rilevabilità della decadenza dell’Appaltatore dal diritto di proporre riserve e sull’onere probatorio posto in capo alla Stazione Appaltante circa i fatti posti a fondamento della suddetta decadenza. [C] Sulla differente disciplina applicabile alla risoluzione del contratto per sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione nel caso in cui essa avvenga per fatto imputabile alla Stazione Appaltante e nel caso in cui essa sia invece legittima ab origine e si sia protratta altrettanto legittimamente. [D] Sull’individuazione delle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori: in particolare, sulla sospensione dei lavori determinata dalla mancanza delle autorizzazioni amministrative necessarie per l’esecuzione dei lavori.
Corte d’Appello di Salerno, 1° febbraio 2023
[A] Sull’ambito e sui limiti entro i quali il CTU può eseguire la propria attività di accertamento tecnico: in particolare, la differenza tra consulenza deducente e percipiente. [B] Sui casi in cui deve essere esclusa la responsabilità dell’Appaltatore in relazione ai limiti esecutivi del progetto presentato dal Committente.
Corte d’Appello di Roma, 12 febbraio 2023
Sulla (im)possibilità di far valere in giudizio nei confronti della P.A. un contratto d’Appalto che sia stato originariamente ottenuto tramite affidamento diretto da una società diversa da quella che agisca giudizialmente per aver essa, in conseguenza di operazioni societarie, visto mutare la propria compagine sociale dando vita ad una società mista oppure ad una modifica del proprio profilo soggettivo.
Corte d’Appello di Napoli, 6 febbraio 2023
Sull’(in)applicabilità del principio di obbligatorietà della clausola di revisione prezzi, di cui all’art. 6 della l. 537/1993 (poi art. 115 del d.lgs. 163/2006), alla concessione di servizi: la distinzione tra concessione di servizi ed appalto di servizi.
Corte d’Appello di Napoli, 1 febbraio 2023.
[A] Sul solo caso in cui si verifica l’estensione automatica della domanda attorea nei confronti del terzo chiamato in causa dal convenuto. [B] Sulla legittimazione passiva, in materia di responsabilità per atto lecito, nelle azioni di pagamento esperite per i danni cagionati da un’ordinanza contingibile ed urgente adottata dal Sindaco.
Corte d’Appello di Napoli, 27 gennaio 2023.
[A] Sulle regole di interpretazione dei contratti d’Appalto pubblico. [B] Sull’applicabilità dell’art. 1367 c.c., secondo cui le clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto, alle procedure di aggiudicazione di Appalti pubblici. [C] Sulla validità della clausola che impegni la Stazione Appaltante ad effettuare i pagamenti all’Appaltatore al momento dell’effettiva acquisizione dei finanziamenti da parte di un altro ente. [D] Sulla (in)sussistenza, in tema di condanna alle spese di lite, di un vincolo alla determinazione sulla base dei valori indicati nel d.m. 55/2014.
Corte d’Appello di Napoli, 19 gennaio 2023.
Sull’opponibilità, in tema di contratto atipico di factoring, da parte del debitore ceduto al cessionario delle eccezioni concernenti l’esistenza, la validità e l’esatto adempimento del negozio da cui deriva il credito e sulla differente disciplina che concerne le eccezioni che investono fatti estintivi e modificativi del credito ove essi si verifichino anteriormente o posteriormente alla comunicazione della cessione al debitore ceduto
Corte d’Appello di Milano, 24 gennaio 2023.
[A] Sulla configurabilità del reato di cui all’art. 21 della l. 646/1982, relativo alla concessione in subappalto di opere in assenza della previa autorizzazione da parte della Stazione Appaltante, nel caso in cui l’Appaltatore conceda in subappalto opere in misura superiore alla percentuale stabilità dall’atto autorizzativo. [B] Sull’applicabilità nel giudizio d’impugnazione del principio dell’interesse ad agire, contenuto nell’art. 100 c.p.c.. [C] Sulle modalità con cui il Giudice è tenuto ad effettuare il regolamento delle spese in appello ove egli riformi in tutto od in parte la sentenza impugnata: in particolare, il caso in cui l’accoglimento dell’appello dipenda esclusivamente da un fatto sopravvenuto alla sua proposizione. 
Corte d’Appello di Messina, 21 febbraio 2023
[A] Sui casi in cui è ammessa la produzione di nuovi documenti nel giudizio di rinvio. [B] Sull’(in)applicabilità del regime decadenziale delle riserve alla domanda di revisione prezzi. [C] Sulla liquidazione delle spese di lite in sede di giudizio di rinvio.
Corte d’Appello di Firenze, 31 gennaio 2023
[A] Sui requisiti di ammissibilità dell’istituto della cooptazione ai sensi dell’art. 95, co. 4 del d.p.r. 554/1999, pienamente sovrapponibile all’art. 92, co. 5 del d.p.r. 207/2010, e sulle caratteristiche e sui limiti entro cui può operare l’impresa cooptata in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla necessità che l’impresa cooptata, erroneamente inserita nell’A.T.I. in assenza dei requisiti di ammissibilità prescritti, sia considerata come concorrente e possegga integralmente i requisiti di partecipazione previsti per la gara. [C] Sulla (im)possibilità per il Consorzio, costituito tra imprese riunite in A.T.I. successivamente all’aggiudicazione di un Appalto pubblico, di subentrare nel rapporto contrattuale con la P.A..
Corte d’Appello di Cagliari, 19 gennaio 2023.
[A] Sui termini processuali per proporre eccezione di decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserva e sulla rilevabilità d’ufficio di suddetta decadenza in materia di Appalto pubblico. [B] Sul momento a partire dal quale sorge, in capo all’Appaltatore, l’onere di iscrivere le riserve con particolare riguardo al caso della sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [C] Sulle conseguenze dell’insufficiente precisazione delle riserve in materia di Appalto pubblico. [D] Sull’applicazione, in tema di spese processuali, del principio di soccombenza in sede di giudizio di rinvio.
Corte d’Appello di Bari, 20 febbraio 2023.
[A] Sui casi in cui è possibile modificare il corrispettivo di un Appalto a corpo: l’ordinanza della Cassazione n. 22268/2017 e l’inapplicabilità dei principi espressi dalla medesima alle prestazioni, autonome rispetto all’oggetto del contratto d’Appalto, svolte dall’Appaltatore. [B] Sulla forma che devono rivestire le modificazioni dei contratti d’Appalto pubblico e le convenzioni aventi ad oggetto lavori aggiuntivi e complementari connessi ad un pubblico appalto. [C] Sulle facoltà poste in capo all’Appaltatore nel caso di richiesta, da parte della Stazione Appaltante, di esecuzione di lavori in variante per il valore di oltre un quinto rispetto a quello globalmente pattuito in un contratto d’Appalto pubblico. [D] Sull’onere probatorio posto in capo al privato che, in tema di fornitura e servizi prestati in favore di un Ente locale senza l’osservanza del procedimento contabile, intendesse esercitare l’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c..
Corte d’Appello di Brescia, 30 gennaio 2023.
[A] Sulla validità della clausola risolutiva espressa apposta in un contratto d’Appalto pubblico. [B] Sul potere del Giudice di accertare d’ufficio i rispettivi crediti al fine di procedere alla compensazione impropria.
Corte d’Appello di Torino, 11 gennaio 2023.
[A] Sulle caratteristiche che devono assumenre gli atti redatti da pubblico ufficiale ai fini della loro riconducibilità alla nozione di atto pubblico di cui all’art. 2699 c.c.. [B] Sulla (im)possibilità di attribuire fede privilegiata alle valutazioni svolte dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto in materia di Appalti pubblici. [C] Sull’onere motivazionale posto in capo al giudice che intenda disattendere le risultanze della CTU. [D] Sugli elementi il cui accertamento risulta necessario ai fini dell’escussione della cauzione definitiva di cui all’art. 103 del d.lgs. 50/2016. [E] Sull’onere motivazionale posto in capo al giudice che intenda liquidare le spese processuali al di fuori dei limiti stabiliti dalle tabelle dei parametri forensi.
Corte d’Appello di Milano, 12 gennaio 2023.
[A] Sulla ammissibilità e fondatezza dell’eccezione di tardività delle riserve sollevata dalla Stazione Appaltante unicamente in giudizio in ordine a riserve mai contestate nel corso dell’esecuzione dell’Appalto pubblico. [B] Sul momento nel quale sorge, in capo all’Appaltatore, l’onere di formulare tempestiva riserva in relazione a fatti produttivi di danno continuativo in materia di Appalto pubblico. [C] Sugli effetti della cessione del credito derivante da contratto d’Appalto pubblico e sulla (im)possibilità per il cessionario di chiedere in giudizio la risoluzione per inadempimento. [D] Sul momento a partire dal quale non è più possibile chiedere in giudizio la risoluzione per inadempimento di un contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Napoli, 12 gennaio 2023
Sulla giurisdizione in materia di project financing: la fase di scelta del promotore e la fase successiva alla stipula della convenzione.
Corte d’Appello di Firenze, 13 gennaio 2023
Sulla possibilità di acquisire in appello la documentazione contenuta nel fascicolo di parte in primo grado, ivi tardivamente depositata, in sede di opposizione a decreto ingiuntivo da parte dell’Appaltatore
Corte d’Appello di Messina, 11 gennaio 2023.
[A] Sugli oneri di allegazione e di prova posti in capo alla Stazione Appaltante che eccepisca l’intempestività delle riserve e sulla rilevabilità delle questioni attinenti la tempestività dell’iscrizione delle riserve in materia di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulla decorrenza degli interessi dovuti per il risarcimento del danno da inadempimento di contratto d’Appalto pubblico, sul riconoscimento del cumulo della rivalutazione monetaria e degli interessi compensativi e sull’ulteriore liquidazione degli interessi al tasso legale successivamente al passaggio in giudicato della sentenza. [C] Sulla disciplina applicabile alla liquidazione delle spese di giudizio effettuata in appello nel caso in cui i parametri di liquidazione in vigore siano cambiati successivamente alla pronuncia di primo grado.
Corte d’Appello di Messina, 11 gennaio 2023.
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c.. [B] Sul potere del Giudice che abbia trattenuto la causa in decisione per una questione preliminare di merito o pregiudiziale di rito di decidere l’intera controversia tra appaltatore e Stazione Appaltante. [C] Sulla necessità, ai fini della validità della pronuncia, che le conclusioni delle parti siano precisate dinanzi al Giudice che ha emanato la sentenza. [D] Sul carattere residuale dell’istituto dell’ordine di esibizione. [E] Sulla portata limitata della prova testimoniale con riferimento alla fase esecutiva del rapporto di Appalto. [F] Sull’applicabilità del potere del Giudice di equa riduzione della penale di cui all’art. 1384 c.c. nel caso in cui la penale sia prevista a favore della P.A.. 
Corte d’Appello di Roma, 27 dicembre 2022
[A] Sulla necessità di esplicitare le ragioni poste a fondamento della riserva iscritta in materia di Appalto pubblico. [B] Sul momento entro il quale deve essere iscritta la riserva in relazione ai fatti produttivi di danno continuativo in materia di Appalto pubblico.[C] Sull’(in)applicabilità del raddoppio del contributo unificato ai sensi del co. 1 quater dell’art. 13 del d.p.r. 115/2002 alle Amministrazioni dello Stato.
Corte d’Appello di Messina, 29 dicembre 2022
[A] Sulla ripartizione dell’onere della prova in materia di azioni di adempimento. [B] Sulla rilevabilità della tardività delle produzioni documentali successive alla scadenza dei termini delle preclusioni istruttorie. [C] Sugli oneri motivazionali posti in capo al Giudice che intenda disattendere le valutazioni svolte dal CTU. [D] Sulla portata del principio di non contestazione anteriormente alla modifica dell’art. 115 c.p.c.. [E] Sulla quantificazione del risarcimento dovuto all’Appaltatore in caso di andamento anomalo dell’Appalto ascrivibile alla Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [F] Sulla debenza della rivalutazione monetaria e degli interessi compensativi in materia di risarcimento del danno da inadempimento. [G] Sulla decorrenza e sulla liquidazione degli interessi in materia di Appalto pubblico. [H] Sulla giurisdizione circa la domanda dell’Appaltatore volta all’ottenimento di una liquidazione diversa da quella riconosciutagli in sede di revisione del prezzo di Appalto pubblico. [I] Sui casi in cui la transazione assume efficacia novativa. [L] Sull’(in)validità delle deroghe convenzionali al regime legale in materia di revisione dei prezzi. in materia di Appalto pubblico. [M] Sulla rilevabilità della decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserve. [N] Sul momento a partire dal quale spiega la propria efficacia la normativa civilistica delle garanzie ex artt. 1667 e 1669 c.c. in materia di Appalto pubblico. [O] Sul carattere che assumono gli atti del collaudatore precedenti all’approvazione del collaudo in materia di Appalto pubblico. [P] Sulla natura giuridica del certificato di collaudo, con particolare riguardo all’accertamento della responsabilità dell’Appaltatore per vizi e difformità dell’opera in materia di Appalto pubblico. [Q] Sull’(im)possibilità per il giudice di pronunciare la compensazione ove sia controversa in un altro giudizio l’esistenza del controcredito opposto dal debitore.
Corte d’Appello di Roma, 29 novembre 2022
[A] Sul potere del Giudice di rilevare d’ufficio le nullità del contratto nel giudizio di risoluzione del contratto, in materia di appalto pubblico. [B] Sulla natura che rivestono le relazioni del direttore dei lavori e del collaudatore in caso di mancata conclusione della procedura di accordo bonario tra Amministrazione ed Appaltatore in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Torino, 22 novembre 2022
[A] Sulla (ir)rilevanza del computo metrico ai fini della distinzione tra Appalto ‘a corpo’ ed Appalto ‘a misura’ in materia di Appalto pubblico. [B] Sui casi in cui l’Appaltatore ha diritto a richiedere il compenso per le maggiori o diverse opere eseguite in relazione ad un contratto d’Appalto pubblico ‘a corpo’. [C] Sulla natura e sulla ratio dell’istituto delle riserve, nonché sui termini e sui modi con cui procedere alla regolare iscrizione delle medesime. [D] Sulle modalità di calcolo del compenso ulteriore dovuto all’Appaltatore, nell’ambito di un rapporto derivante da contratto d’Appalto pubblico ‘a corpo’, per i lavori aggiuntivi eseguiti su richiesta della Stazione Appaltante o per effetto di varianti. [E] Sulla (ir)rilevanza della comparsa conclusionale ai fini dell’individuazione del contenuto della domanda giudiziale. 
Corte d’Appello di Roma, 15 novembre 2022
Sulla sorte della domanda relativa agli interessi nel giudizio di opposizione a d.i., in materia di appalti pubblici, ove nel corso del giudizio venga revocato il d.i. o sia emessa condanna per un importo inferiore alla richiesta avanzata in via monitoria.
Corte d’Appello di Roma, 4 novembre 2022
[A] Sulla rilevabilità in appello delle nullità del lodo arbitrale non dedotte nell’atto di impugnazione. [B] Sulle questioni intertemporali poste dalla modifica del co. 1 dell’art. 241 del d.lgs. 163/2006 da parte del co. 19 dell’art. 241 della l. 160/2012 in materia di inserimento di clausole compromissorie in seno a procedimenti di evidenza pubblica: in particolare sulla validità delle clausole inserite in assenza della preventiva e motivata autorizzazione da parte dell’organo di governo della P.A. prima dell’intervenuta modifica normativa.
Corte d’Appello di Palermo, 19 dicembre 2022
[A] Sull’(in)applicabilità della disciplina degli interessi dovuti all’Appaltatore per il ritardato pagamento della P.A. ai sensi degli artt. 35 e 36 d.p.r. 1063/1962 nel caso in cui si tratti di crediti oggetto di contestazioni tra le parti. [B] Sulla disciplina della sospensione dei lavori e della proroga del termine finale dei lavori nella vigenza del d.p.r. 1063/1962 in materia di Appalto pubblico: in particolare, il caso in cui la sospensione o la proroga non siano imputabili ad alcuna delle parti.[C] Sulla ripartizione dell’onere probatorio e sull’ammissibilità delle presunzioni con riferimento al danno subito dall’Appaltatore nel caso di illegittima sospensione dei lavori di un Appalto pubblico. [D] Sulla ratio dell’istituto della revisione dei prezzi in materia di Appalto pubblico. [E] Sull’interpretazione dell’art. 33 della l. 41/1986: la distinzione tra il momento dell’accertamento del diritto alla revisione dei prezzi e la quantificazione dell’importo revisionale. [F] Sulla delimitazione del concetto di “gravi difetti” dell’opera di cui all’art. 1669 c.c.. 
Corte d’Appello di Palermo, 28 novembre 2022
Sui casi eccezionali in cui i lavori extracontratto non autorizzati dalla Stazione Appaltante possono dar luogo al diritto al compenso a favore dell’Appaltatore in materia di contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Messina, 25 novembre 2022
[A] Sui casi in cui sussiste la competenza delle Sezioni specializzate in materia di contratto d’Appalto di lavori pubblici. [B] Sui termini di rilevabilità della nullità della CTU. [C] Sull’ammissibilità della formulazione dei rilievi delle parti alla CTU effettuata per la prima volta in appello. [D] Sui casi in cui è ammissibile la prova nuova in appello. [E] Sull’obbligo per la P.A. Committente di risarcire i danni subiti dall’Appaltatore in caso di sospensione dei lavori al di fuori dei casi previsti dalla legge: la (ir)rilevanza del mancato scioglimento del contratto da parte dell’Appaltatore.
Corte d’Appello di Messina, 9 novembre 2022
[A] Sulla ripartizione dell’onere probatorio in materia di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo in materia di appalti pubblici. [B] Sull’(in)eccepibilità in appello dell’inamissibilità della prova testimoniale circa i contratti ed i pagamenti che superino i limiti di valore stabiliti dall’art. 2721 c.c. ove essa sia stata ammessa in primo grado. [C] Sull’individuazione dell’interesse che determina l’incapacità a testimoniare ai sensi dell’art. 246 c.p.c.. [D] Sulla condanna al pagamento delle spese in caso di ammissione al gratuito patrocinio. [E] Sui criteri di quantificazione del danno da liquidare in caso di responsabilità aggravata ai sensi dell’art. 96 c.p.c..
Corte d’Appello di Firenze, 28 dicembre 2022
Sulla ratio del termine di decadenza di 60 giorni dalla facoltà dell’Appaltatore di agire in giudizio di cui all’abrogato art. 33 del d.m. 145/2000, oggi reintrodotto nell’art. 205 del d.lgs. 50/2016.
Corte d’Appello di Firenze, 21 novembre 2022
Sulla rilevabilità del concorso di colpa del creditore ai fini della diminuzione del risarcimento a mente dell’art. 1227 c.c., in controversia tra Stazione Appaltante e appaltatore
Corte d’Appello di Cagliari, 24 novembre 2022
[A] Sui termini e sulle modalità con cui l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve in materia di Appalto pubblico. [B] Sul momento in cui sorge, in capo all’Appaltatore, onere di iscrizione delle riserve per fatti dannosi continuativi che non siano immediatamente percepibili ovvero appaiano inizialmente lievi o trascurabili in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Napoli, 10 ottobre 2022
Sulla forma e sulle modalità con cui la P.A. può validamente manifestare la volontà di obbligarsi: la (ir)rilevanza della deliberazione di un organo di un Ente pubblico che autorizzi la stipulazione di un contratto in assenza di un successivo atto contrattuale.
Corte d’Appello di Napoli, 7 ottobre 2022
[A] Sulla rilevabilità della decadenza dalle riserve in materia di Appalto pubblico. [B] Sui termini e sulle modalità con cui l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve ingenerate da fatti continuativi in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Ancona, 6 ottobre 2022
[A] Sui casi e sulle modalità con cui è possibile esplicare le riserve al di fuori del registro di contabilità in materia di Appalti pubblici. [B] Sulle conseguenze della scadenza, in capo all’Appaltatore, della certificazione SOA nel corso dell’esecuzione di un Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Messina, 29 luglio 2022
[A] Sulla natura e sulle conseguenze della mancata osservazione del termine per la registrazione dell’impegno di spesa e per l’attestazione della copertura finanziaria in materia di obbligazioni contratte dagli Enti Locali. [B] Sulla natura non ricognitiva della delibera del Consiglio Comunale con cui, in assenza di un valido contratto scritto, venga destinata una somma al pagamento del corrispettivo di un’opera svolta da un privato. [C] Sulla natura discrezionale del riconoscimento del debito fuori bilancio derivante dall’acquisizione di beni e servizi ai sensi della lett. e) del co. 1 dell’art. 194 del T.U.E.L.. [D] Sulla rilevabilità della novità della domanda formulata in corso di giudizio da una delle parti. [E] Sui limiti di modificabilità degli elementi identificativi della domanda in sede di prima memoria ex co. 6 dell’art. 183 c.p.c. nel giudizio tra Appaltatore e Stazione Appaltante. [F] Sulla (in)ammissibilità della domanda di arricchimento senza causa proposta nei confronti degli Enti Locali per delle prestazioni svolte senza l’osservanza delle norme di contabilità pubblica con particolare riguardo ai Comuni della Regione Sicilia.
Corte d’Appello di Salerno, 10 agosto 2022
[A] Sulla legittimità della domanda di risoluzione del contratto d’Appalto pubblico proposta dall’Appaltatore secondo le regole generali dettate per l’inadempimento contrattuale nel caso in cui l’Amministrazione committente si sia avvalsa della facoltà di rescindere dal medesimo rapporto con un proprio atto amministrativo. [B] Sulla natura della consulenza tecnica d’ufficio. [C] Sulla (ir)rilevanza della mancata iscrizione di riserve nel caso di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [D] Sugli elementi sui quali deve essere parametrata la specificità dei motivi d’appello. 
Corte d’Appello di Venezia, 25 luglio 2022
[A] Sulla fase processuale in cui può essere dichiarata l’inammissibilità dell’impugnazione ai sensi del co. 1 dell’art. 348 ter c.p.c. nel giudizio tra Appaltatore e Stazione Appaltante [B] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in tema di inammissibilità dell’appello: la mera riproposizione delle ragioni di primo grado.
Corte d’Appello di Potenza, 22 agosto 2022
[A] Sull’onere di reiterazione delle richieste istruttorie al momento della precisazione delle conclusioni in un giudizio inerente la fase esecutiva di un appalto pubblico. [B] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.c. in tema di specificità dei motivi d’appello.
Corte d’Appello di L’Aquila, 12 agosto 2022
[A] Sulla natura della domanda di indebito arricchimento proposta in corso di causa nei confronti di un ente pubblico territoriale: mutatio libelli o emendatio libelli? [B] Sull’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. per le prestazioni ed i servizi extracontrattuali resi anteriormente e posteriormente all’entrata in vigore della l. 144/1989.
Corte d’Appello di Torino, 15 settembre 2022
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in tema di specificità dei motivi d’appello. [B] Sulla natura e sul rapporto che lega le società consorziate facenti parti di un consorzio di cooperative di produzione e lavoro regolamentato dalla speciale disciplina di cui alla L. 25 giugno 1909, n. 422 ("Costituzione di consorzi di cooperative per appalti di lavori pubblici") e sulle differenze con la disciplina dell’A.T.I. in materia di Appalto pubblico. [C] Sull’ammissibilità delle domande di accertamento e di condanna e sull’(in)ammissibilità di quelle esecutive proposte dal creditore nei confronti dal debitore successivamente al decreto di ammissione alla procedura di concordato preventivo. [D] Sui presupposti necessari ai fini della condanna ai sensi dell’art. 96, co. 3 c.p.c.
Corte d’Appello di L’Aquila, 19 luglio 2022
[A] Sull’(in)ammissibilità delle richieste istruttorie riproposte in appello mediante il mero rinvio ad un atto di primo grado in giudizio inerente l’esecuzione di appalti pubblici. [B] Sui casi in cui deve essere applicato il raddoppio del contributo unificato ai sensi del co. 1 quater dell’art. 13 del d.p.r. 115/2002.
Corte d’Appello di Roma, 4 agosto 2022
[A] Sui casi in cui sussiste l’onere in capo al difensore di comunicare alle altre parti processuali i mutamenti del proprio domicilio. [B] Sull’onere posto in capo alla parte interessata alla notifica di accertare quale sia l’effettivo domicilio professionale del difensore che svolga le sue funzioni nello stesso circondario del Tribunale adito. [C] Sull’inesistenza della notifica effettuata presso il precedente recapito del difensore della controparte che abbia trasferito altrove il suo studio.
Corte d’Appello di Potenza, 30 giugno 2022
[A] Sull’onere di reiterazione delle richieste istruttorie al momento della precisazione delle conclusioni. [B] Sul grado di specificità necessario ai fini dell’ammissibilità dell’appello. [C] Sull’(in)ammissibilità dell’appello che contenga un mero rinvio agli atti del giudizio di primo grado. [D] Sul valore probatorio delle fatture emesse dall’Appaltatore ed inviate all’Amministrazione committente in materia di Appalto pubblico. [E] Sulla forma necessaria ad substantiam nei contratti in cui sia parte una pubblica Amministrazione. [F] Sull’(in)idoneità delle deliberazioni degli organi di un Ente pubblico a costituire valido atto di conclusione di un contratto tra la P.A. ed un privato in assenza di un apposito documento contrattuale scritto dal quale desumersi la concreta instaurazione del rapporto giuridico. [G] Sulla rilevabilità della nullità di un contratto in grado di appello. [H] Sull’onere probatorio posto a carico della parte che censuri la sentenza di primo grado con riguardo alla liquidazione delle spese di giudizio.
Corte d’Appello di L’Aquila, 4 luglio 2022
Sull’onere, posto in capo all’Appaltatore che pretenda un maggior compenso o un rimborso rispetto al prezzo contrattualmente pattuito, di iscrivere tempestivamente apposita riserva, anche nell’ipotesi di sospensione dei lavori ritenuta illegittima
Corte d’Appello di Firenze, 16 agosto 2022
[A] Sulla legittimità della risoluzione del contratto d’Appalto pubblico disposta dall’Amministrazione a seguito della segnalazione prefettizia di possibili infiltrazioni mafiose nella società Appaltatrice. [B] Sui rimedi poste in capo all’Appaltatore in caso di ritardo nella consegna dei lavori da parte della Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Napoli, 16 settembre 2022
[A] Sul’interpretazione degli artt. 342 c.p.c. e 434 c.p.c. in tema di ammissibilità dell’appello. [B] Sull’applicabilità delle norme sull’inadempimento delle obbligazioni e sulla risoluzione del contratto in caso di sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione per fatto imputabile alla stessa Stazione Appaltante in materia di Appalto Pubblico. [C] Sugli interessi dovuti all’Appaltatore sulle somme oggetto di condanna in caso di risoluzione di contratto di Appalto Pubblico per inadempimento della Stazione Appaltante. [D] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di contratto d’Appalto Pubblico. [E] Sull’indennità dovuta all’Appaltatore in caso di recesso unilaterale dal contratto d’Appalto da parte della Stazione Appaltante nel corso dell’esecuzione dell’opera.
Corte d’Appello di L’Aquila, 28 giugno 2022
[A] Sull’individuazione dei criteri rilevanti ai fini della delibazione di inammissibilità dell’appello promosso in materia di appalto pubblico. [B] Sui criteri di interpretazione del contratto d’appalto stipulato tra appaltatore e Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Cagliari, 1° luglio 2022
[A] Sui presupposti del vizio di omessa od apparente motivazione della sentenza. [B] Sull’(in)idoneità della fattura a provare il credito azionato in sede monitoria da parte dell’Appaltatore.
Corte d’Appello di L’Aquila, 24 giugno 2022
[A] Sull’individuazione dei criteri rilevanti ai fini della delibazione di inammissibilità dell’appello. [B] Sul giudice munito di giurisdizione in materia di esecuzione di una convenzione avente ad oggetto la costruzione e la gestione di un’opera pubblica. [C] Su natura, rilevabilità, presupposti ed onere della prova in materia di eccezione di inadempimento. [D] Sui presupposti dell’ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c.: il caso dell’arricchimento c.d. “indiretto” da parte della P.A..
Corte d’Appello di Cagliari, 28 giugno 2022
[A] Sulla legittimità e vincolatività della clausola, contenuta nel contratto stipulato tra Amministrazione ed Aggiudicatario, che preveda un numero minimo obbligatorio di ore di lavoro per i lavoratori impiegati dall’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [B] Sul concetto di lex specialis riferito al bando di gara in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Firenze, 4 agosto 2022
[A] Sull’impossibilità per un’ATI verticale di partecipare ad una gara la cui lex specialis non contenga una specifica suddivisione tra prestazione principale e secondaria. [B] Sulla distinzione tra ATI verticale ed orizzontale. [C] Sulla liquidazione giudiziale del danno in via equitativa.
Corte d’Appello di Milano, 20 maggio 2022
[A] Sull’idoneità della spedizione “a mezzo elenco” a costituire fonte di prova dell’avvenuta spedizione delle raccomandate in essa contenute. [B] Sul soggetto su cui ricade l’onere di provare che una lettera raccomandata non sia giunta a conoscenza del destinatario nel caso in cui manchi l’avviso di ricevimento. [C] Sul momento in cui deve considerarsi perfezionato il vincolo contrattuale tra la P.A. ed il privato in materia di contratto d’Appalto pubblico: in particolare, il valore del verbale di aggiudicazione.
Corte d’Appello di Messina, 21 giugno 2022
Sull’onere motivazionale posto in capo al Giudice che, a mente dell’art. 641, co. 2 c.p.c., intenda modificare la durata del termine di quaranta giorni di cui all’art. 641, co. 1 c.p.c. in materia di opposizione a decreto ingiuntivo.
Corte d’Appello di L’Aquila, 20 maggio 2022
[A] Sulla competenza territoriale in materia di domanda di pagamento azionata nei confronti della P.A., anche nel caso in cui sia indicato il pagamento a mezzo tesoreria. [B] Sull’efficacia della previsione inserita in sede di Deliberazione di Giunta Comunale secondo cui i mandati di pagamento all’Appaltatore sono subordinati al nullaosta della Regione in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Roma, 13 maggio 2022
[A] Sugli obblighi dell’Appaltatore con riferimento alla verifica delle caratteristiche geologiche del terreno su cui deve essere realizzata l’opera appaltata in materia di Appalto sia pubblico che privato. [B] Sul concetto di specificità dei motivi d’Appello di cui al novellato art. 342 c.p.c., in materia di appalto di opere pubbliche. [C] Sul termine entro il quale deve essere iscritta riserva per i fatti continuativi in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Milano, 16 maggio 2022
Sulle prove esperibili nel giudizio tra Stazione Appaltante e appaltatore e sul potere del Giudice di ridurre le liste testimoniali.
Corte d’Appello di Napoli, 15 giugno 2022
[A] Sul rapporto obbligatorio originato dal contratto di subappalto e sui rapporti tra subappaltatore e Stazione Appaltante. [B] Sulle conseguenze dell’inadempimento, da parte del committente, all’obbligo di assicurare all’Appaltatore la possibilità giuridica e concreta di eseguire i lavori affidatigli in materia di Appalto pubblico. [C] Sulle modalità di citazione del terzo alla prima udienza in sede di opposizione a decreto ingiuntivo.
Corte d’Appello di Napoli, 10 giugno 2022
[A] Sugli elementi rilevanti ai fini della valutazione dell’inammissibilità dell’appello ai sensi dell’art. 342 c.p.c.. [B] Sulla (im)possibilità per l’Appaltatore, nella vigenza della l. 109/1994 e del d.p.r. 554/1999, di chiedere la risoluzione del contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della committenza laddove tra gli atti di gara manchi la relazione geologica e, in generale, in caso di fallacia del progetto esecutivo. [C] Sull’assenza di valore confessorio dei S.A.L. in relazione al diritto al compenso dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Napoli, 13 maggio 2022
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in tema di inammissibilità dell’appello in materia di appalto pubblico. [B] Sulla disciplina applicabile in caso di ritardo nell’adempimento per fatto dell’Amministrazione Appaltante. [C] Sulla disciplina che regola il caso di parziale consegna dei lavori da parte della Stazione Appaltante, non prevista dal capitolato speciale d’appalto.
Corte d’Appello di L’Aquila, 16 maggio 2022
[A] Sull’applicabilità dell’art. 191 del TUEL all’Appalto di lavori pubblici di somma urgenza e sulle conseguenze della mancata regolarizzazione di un’ordinazione nel prescritto termine di 30 giorni. [B] Sul riparto di giurisdizione in tema di affidamento di pubblico servizio nella vigenza del d.lgs. 163/2006. [C] Sulla responsabilità precontrattuale della P.A. che, agendo iure privatorum, abbia ingenerato un affidamento nel privato in merito alla conclusione di un contratto. [D] Sulla forma dei contratti, sia di diritto pubblico che di diritto privato, stipulati dalla P.A.. [E] Sull’esperibilità o meno dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. nel caso in cui vi sia un impegno contabile di spesa e la prestazione venga ordinata dal funzionario pubblico responsabile ma manchi un contratto scritto.
Corte d’Appello di L’Aquila, 12 maggio 2022
[A] Sull’impossibilità di qualificare come inadempimento della Stazione Appaltante, ai fini della realizzazione di un impianto di rifiuti, l’offerta di un terreno per il quale vigono vincoli alle emissioni in atmosfera dovuti al Piano regionale di tutela per la qualità dell’aria, nonché sugli effetti del piano stesso. [B] Sull’onere di riproporre in appello le domande e le eccezioni assorbite dalla sentenza di primo grado.
Corte d’Appello di Messina, 24 maggio 2022
[A] Sull’(in)applicabilità del principio iura novit curia con riferimento agli atti amministrativi. [B] Sull’invocabilità o meno della risoluzione del contratto d’appalto per impossibilità sopravvenuta della prestazione nel caso in cui la Stazione Appaltante si sia vista revocare il finanziamento destinato al pagamento dell’appaltatore. [C] Sulla prova necessaria alle parti del contratto d’appalto pubblico per ottenere il risarcimento del danno d’immagine asseritamente patito in conseguenza dell’inadempimento altrui.
Corte d’Appello di Lecce, 8 giugno 2022
[A] Sulla configurabilità di un diritto all’esecuzione spontanea di una sentenza ai fini della tutela risarcitoria. [B] Sui presupposti di applicazione dell’art. 1227 cc. in materia di concorso del fatto colposo del creditore. [C] Sui criteri di determinazione del nesso causale
Corte d’Appello di Torino, 12 aprile 2022
[A] Sui requisiti di ammissibilità dell’appello ai sensi dell’art. 342 c.p.c.. [B] Sulla responsabilità solidale dell’Appaltatore e del Direttore dei lavori che abbiano concorso a determinare il danno subito dal Committente ai sensi degli artt. 1667 e 1669 c.c.. [C] Sul contenuto degli obblighi di vigilanza assunti dal Direttore dei lavori con riferimento ai vizi ed alle difformità dell’opera appaltata in tema di contratto d’Appalto. [D] Sui limiti dell’obbligo indennitario posto a carico dell’assicurazione nei confronti dell’assicurato che sia responsabile, in solido con un altro soggetto, di un danno in tema di assicurazione della responsabilità civile.
Corte d’Appello di Roma, 8 aprile 2022
[A] Sull’(in)idoneità delle fatture e dei certificati di pagamento a provare l’esistenza di un contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze della mancata reiterazione, in sede d’Appello, delle domande istruttorie rigettate in primo grado.
Corte d’Appello di Messina, 8 marzo 2022
[A] Sulla legittimità dell’azione esecitata dalla società mandante direttamente nei confronti della Stazione Appaltante, al fine di ottenere il corrispettivo riferito alla quota corrispondente ai lavori di sua spettanza, in caso di fallimento della società mandataria capogruppo di ATI in materia di Appalto pubblico. [B] Sull’esigibilità degli interessi moratori, dovuti per il ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante, in caso di mancata esplicita richiesta degli stessi da parte dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sul termine di prescrizione degli interessi moratori dovuti per il ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [D] Sull’esigibilità del maggior danno e della rivalutazione unitamente agli interessi moratori dovuti per ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [E] Sull’ammissibilità della domanda riconvenzionale fondata su di un titolo non dipendente da quello fatto valere dall’attore. [F] Sull’iscrizione delle riserve nel caso di impossibilità di un’esatta quantificazione delle stesse in materia di Appalto pubblico. [G] Sull’applicabilità dell’istituto della revisione dei prezzi in caso di colpa della Stazione appaltante per il ritardo dei lavori in materia di Appalto pubblico. [H] Sull’organo e sulle modalità con cui l’ente pubblico può validamente effettuare il riconoscimento del diritto alla revisione del prezzo a favore dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [I] Sulla fondatezza dell’eccezione di inammissibilità del motivo d’appello che contesti specificamente le risultanze della c.t.u. nel caso in cui in primo grado l’appellante abbia contestato le stesse in modo generico. [J] Sulla risarcibilità, a mente dell’art. 35 del Capitolato Generale approvato con d.p.r. 1063/1962, del maggior danno causato dal ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [K] Sul documento sul quale l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve, ai fini della loro tempestività, nel caso di sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [L] Sulle ragioni idonee a legittimare l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [M] Sull’iscrizione delle riserve relative a fatti produttivi di danni continuativi. [N] Sull’obbligo motivazionale del giudice circa le critiche presentate dal c.t.p. alla relazione del c.t.u.. [O] Sui poteri della capogruppo di ATI in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Roma, 4 aprile 2022
Sull’imputabilità, quale inadempimento posto a carico della Stazione Appaltante, delle carenze progettuali nel caso in cui l’Appaltatore abbia sottoscritto la Dichiarazione di conoscenza dei luoghi in sede di partecipazione di gara ai sensi dell’art. 71 del d.p.r. 554/1999.
Corte d’Appello di Perugia, 19 aprile 2022
[A] Sui presupposti dell’inammissibilità dell’appello ai sensi dell’art. 342 c.p.c. [B] Sui presupposti della risoluzione di un contratto per impossibilità sopravvenuta. [C] Sul diritto al compenso dell’Appaltatore per le opere già realizzate nel caso di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico. [D] Sul carattere di residualità dell’azione di indebito arricchimento. [E] Sugli obblighi posti in capo al Giudice in caso di richiesta di parte di disporre una nuova CTU.
Corte d’Appello di L’Aquila, 19 aprile 2022
Sulle quattro condizioni necessarie affinché l’Appaltatore possa vedersi riconosciuto il compenso per i lavori effettuati extracontratto e non previamente autorizzati in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Messina, 31 marzo 2022
[A] Sull’onere della prova in materia di contestazione della titolarità di un credito. [B] Sulla rilevabilità delle questioni afferenti l’accertamento di un credito nei confronti del fallimento.
Corte d’Appello di Milano, 17 marzo 2022
[A] Sui poteri di rappresentanza del direttore dei lavori: gli effetti prodotti dalla sottoscrizione, da parte di quest’ultimo, del preventivo redatto dall’Appaltatore per la realizzazione di lavori in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla sussidiarietà e sulle differenze tra l’azione di indebito oggettivo e quella di ingiustificato arricchimento. [C] Sui caratteri di specialità che contraddistinguono l’azione di ingiustificato arricchimento esperita nei confronti della Pubblica Amministrazione rispetto al rimedio generale. [D] Sulla quantificazione dell’obbligo restitutorio, per ingiustificato arricchimento, accertato nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Corte d’Appello di Messina, 7 aprile 2022
[A] Sul soggetto tenuto al pagamento dell’indennizzo dovuto per l’espropriazione ai sensi del co. 3 dell’art. 43 Cost. in caso di insolvenza del Concessionario di un’opera pubblica. [B] Sui presupposti e sulle modalità di risarcimento del deprezzamento subito dalle porzioni di terreno non espropriate a causa delle contigue opere pubbliche realizzate a seguito di espropriazione ai sensi del co. 3 dell’art. 43 Cost.. [C] Sui presupposti e sulla quantificazione dei danni indennizzabili ai sensi dell’art. 46 della l. 2359/1965 (oggi art. 44 del d.p.r. 3277/2001).
Corte d’Appello di L’Aquila, 21 aprile 2022
Sui requisiti di ammissibilità dei nuovi mezzi di prova in appello in materia di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Roma, 8 marzo 2022
[A] Sulla chiamata in causa di terzo da parte della stazione appaltante in sede di opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto dall’appaltatore. [B] Sulla giurisdizione in materia di diritto al compenso del promotore non aggiudicatario predisponente il progetto dell’opera pubblica in materia di project financing. [C] Sulla configurabilità o meno della litispendenza ai sensi dell’art. 39 c.p.c. tra giurisdizioni diverse. [D] Sull’unitarietà delle fasi della scelta del promotore e dell’affidamento della concessione ai fini dell’individuazione della disciplina temporalmente applicabile in materia di project financing. [E] Sulla giurisdizione con riferimento alle varie fasi di affidamento di una concessione mediante project financing.
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 7 marzo 2022
[A] Sull’ammissibilità dell’eccezione di prescrizione del diritto vantato dalla controparte, nel caso in cui la parte che l’abbia proposta individui erroneamente il termine applicabile o il momento iniziale o finale di esso: in particolare nei rapporti tra appaltatore e stazione appaltante. [B] Sull’ambito temporale di applicabilità dei parametri introdotti dal D.;. 557/2014 in tema di spese processuali.
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 28 febbraio 2022
[A] Sulla validità e sulla qualificazione della clausola del contratto d’Appalto di opere pubbliche che subordini i pagamenti a favore dell’Appaltatore alla erogazione delle somme necessarie da parte di un ente finanziatore. [B] Sulla proponibilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. nel caso in cui il rapporto obbligatorio sia sorto, ai sensi dell’art. 191 del d.lgs. 267/2000, tra il privato e l’amministratore, il funzionario o il dipendente pubblico 
Corte d’Appello di Bari, 7 marzo 2022
[A] Sulle conseguenze della mancata indicazione dei dati fiscali del convenuto e del suo legale nella comparsa di costituzione. [B] Sul diritto al risarcimento del danno subito dall’Appaltatore a causa della ritardata consegna dei lavori da parte della Stazione Appaltante nel caso in cui l’Appaltatore non abbia presentato istanza di recesso dal relativo contratto di Appalto pubblico. [C] Sui termini di iscrizione delle riserve in materia di Appalto pubblico
Corte d’Appello di Milano, 1 marzo 2022
[A] Sul vizio di extrapetizione nel caso in cui il Giudice qualifichi una responsabilità come extracontrattuale nonostante che essa sia stata qualificata come contrattuale dalla parte che ha proposto la domanda. [B] Sull’individuazione del nesso causale necessario al fine dell’integrarsi dei presupposti della responsabilità ex art. 2043 c.c. nei rapporti tra Stazione appaltante e Subappaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sulla configurabilità di un danno aquiliano subito dalla Subappaltatrice da parte della Stazione Appaltante nel caso in cui quest’ultima, con inosservanza del co. 3 dell’art. 118 del d.lgs. 163/2006, non abbia interrotto il pagamento a favore dell’Appaltatore, da tempo inadempiente e successivamente ammesso al concordato preventivo, con impossibilità per la Subappaltatrice di pignorare le relative somme.
Corte d’Appello di Roma, 8 febbraio 2022
Sulla proposizione di domande nuove da parte dell’opposto in sede di opposizione a decreto ingiuntivo, nel giudizio tra appaltatore e stazione appaltante.
Corte d’Appello di Messina, 14 febbraio 2022
[A] Sulla distinzione tra contratti d’Appalto di servizi socio-assistenziali e contratti di concessione di servizi. [B] Sugli elementi che le Stazioni Appaltanti devono valutare ai fini dell’individuazione del valore economico di un Appalto pubblico, con particolare riferimento al costo del lavoro. [C] Sul valore probatorio in sede di opposizione a d.i. della fattura emessa dall’appaltatore.
Corte d’Appello di Palermo, 25 gennaio 2022
Sui confini tra competenza del Giudice Ordinario e competenza del Giudice Amministrativo in materia di finanziamenti o sovvenzioni ai privati da parte della P.A.
Corte d’Appello di Messina, 11 febbraio 2022
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in materia di ammissibilità dell’appello. [B] Sulla natura della riserva in materia di Appalti pubblici. [C] Sull’onere di iscrizione delle riserve, per l’Appaltatore, in caso di mancata effettuazione del collaudo e degli altri incombenti gravanti sulla Stazione Appaltante, da cui derivi una difficoltà nel reperire la documentazione contabile dell’Appalto pubblico. [D] Sul principio di non contestazione in caso di contumacia. [E] Sui limiti nell’acquisizione dei documenti da parte del CTU. [F] Sulla necessità di un’istanza in tema di ordine di esecuzione documentale ex art. 210 c.p.c. [G] Sulla prova del danno a fini risarcitori e sulla sua liquidazione in via equitativa. [H] Sul soggetto tenuto a valutare la debenza della doppia contribuzione, in capo allappellante, ai sensi dell’art. 13 del T.U. 115/2002 e modifiche successive.
Corte d’Appello di Catanzaro, 14 febbraio 2022
[A] Sulla quantificazione del risarcimento del lucro cessante causato ai danni dell’Appaltatore nel caso di illegittima risoluzione unilaterale di contratto d’Appalto pubblico da parte della Stazione Appaltante. [B] Sugli elementi che l’Appaltore deve allegare ai fini del risarcimento da perdita di “chance” in materia di Appalti pubblici. [C] Sugli elementi di prova necessari ai fini dell’integrarsi del danno all’immagine ed alla reputazione.
Corte d’Appello di Milano, 3 febbraio 2022
[A] Sull’onere di contestazione dei documenti prodotti da controparte. [B] Sull’onere della parte interessata di individuare, tra i vari documenti prodotti, quelli, o parti di essi, che siano posti a fondamento della domanda. [C] Sulla derogabilità delle norme attinenti l’attività di progettazione, ed in particolare la predisposizione del progetto esecutivo dell’opera da parte della Stazione Appaltante. [D] Sull’onere di specificazione dei motivi d’appello, ai sensi dell’art.. 342 c.p.c., in caso di richiamo per relationem alla comparsa conclusionale di primo grado. [E] Sull’azione di ingiustificato arricchimento esperita dall’Appaltatore in caso di tardiva apposizione delle riserve in materia di Appalti pubblici.
Corte d’Appello di Messina, 24 dicembre 2021
[A] Sui termini processuali per proporre eccezione di decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserva e sulla rilevabilità d’ufficio di suddetta decadenza in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla configurabilità della “causa di forza maggiore”, ai sensi dell’art. 30, co. 1 del d.p.r. 1063/1962, in caso di rinvenimento di reperti archeologici durante l’esecuzione di un Appalto pubblico. [C] Sulle “ragioni di pubblico interesse o necessità”, di cui all’art. 30, co. 2 del d.p.r. 1063/1962, che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [D] Sull’applicabilità del d.lgs. 231/2002 ai contratti d’Appalto stipulati ed eseguiti anteriormente all’entrata in vigore dello stesso. [E] Sulla quantificazione degli interessi dovuti all’Appaltatore in caso di ritardo della Stazione Appaltante nel pagamento degli acconti e della rata di saldo in materia di Appalto pubblico. [F] Sulla decorrenza degli interessi dovuti all’Appaltatore per il ritardo della Stazione Appaltante nel pagamento delle riserve dovute all’inadempimento della Stazione Appaltante in materia di contratto d’Appalto pubblico. [G] Sull’applicabilità della disciplina della revisione dei prezzi nel caso di ritardata esecuzione dei lavori addebitabile alla Stazione Appaltante che coincida con un periodo di prezzi crescenti in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Messina, 7 febbraio 2022
[A] Sulle ragioni che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalti pubblici. [B] Sugli obblighi posti in capo alla direzione dei lavori prima della scelta del contraente, attraverso asta, licitazioni o trattative private, in materia di Appalti pubblici. [C] Sulla tempestività della riserva, con specifico riguardo ai maggiori oneri dovuti alla sospensione dei lavori, in materia di Appalti pubblici.
Corte d’Appello di Sassari, 21 dicembre 2021
[A] Sulla specificità dei motivi d’appello ex art. 342 c.p.c.. [B] Sull’onere di prova circa la mancanza della concessione edilizia ai fini della nullità di contratto d’Appalto. [C] Sulla validità di un contratto d’Appalto pubblico stipulato in assenza della necessaria autorizzazione paesaggistica e dell’accertamento di conformità paesaggistica. 
Corte d’Appello di Catanzaro, 4 febbraio 2022
[A] Sul concetto di specificità dei motivi d’appello ai sensi dell’art. 342 c.c.. [B] Sulla ricostruzione del quadro giuridico concernente l’individuazione del momento in cui iscrivere le riserve in materia di contratto d’Appalto pubblico, in particolare in caso di sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla tempestività dell’apposizione di riserva in caso di indisponibilità materiale del registro di contabilità. [D] Sul giorno di perfezionamento della notifica della raccomandata contenente le riserve ai fini della tempestività delle stesse e sulla natura (non) ricettizia della specificazione delle riserve. [E] Sulla reciproca soccombenza in tema di spese di giudizio. [F] Sugli elementi che l’Appaltore deve allegare ai fini del risarcimento da perdita di “chance” in materia di Appalti pubblici.
Corte d’Appello di Roma, 24 dicembre 2021
[A] Sulla rivalutazione d’ufficio dell’obbligazione di valore e sul calcolo degli interessi compensativi. [B] Sul soggetto titolato ad appellare una sentenza riguardante il credito di un appaltatore dichiarato insolvente e posto in amministrazione straordinaria successivamente alla pubblicazione della stessa. [C] Sulla natura dell’autorizzazione prevista dall’art. 18 della l. 55/1990 e sugli obblighi di verifica dell’ANAS circa il rispetto, da parte del subappaltatore, della relativa disciplina.
Corte d’Appello di Messina, 14 gennaio 2022
[A] Sulle conseguenze della dichiarazione di aver ricevuto la notifica della sentenza ai fini del decorso dei termini di impugnazione. [B] Sulla corretta interpretazione della disciplina della decadenza delle riserve di cui all’art. 47 del d.p.r. 1063/1962.
Corte d’Appello di Palermo, 18 gennaio 2022
[A] Sulla natura dei termini di cui all’art. 18 della l.r. Sicilia 14/1998. [B] Sull’onere di prova dell’inadempimento di una obbligazione in caso di eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c.. [C] Sull’onere della parte di reiterare in appello le richieste istruttorie rigettate in primo grado
Corte d’Appello di Messina, 12 gennaio 2022
[A] Sull’appello incidentale del convenuto in relazione a pronunce esplicite ed implicite del giudice di prime cure. [2] Sulla ammissibilità della memoria di replica ex art. 190 c.p.c. in mancanza del previo deposito della comparsa conclusionale. [3] Sul diritto di regresso del condebitore che abbia pagato solo parzialmente il debito solidale, in materia di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Lecce, 27 gennaio 2022
Sul momento in cui l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere la riserva, ai fini della tempestività della stessa, motivata con la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in materia di contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Lecce, 12 gennaio 2022
[A] Sulla corretta delimitazione del requisito di specificità dei motivi d’appello di cui all’art. 342 c.p.c. [B] Sulle prove presuntive in materia di illeciti civili ed in particolare di danno da mancato utile come conseguenza della sospensione illegittima dei lavori, ai sensi della lettera b) dell’art.160 del DPR n.207/2010. [C] Sui criteri legislativi e giurisprudenziali per la quantificazione del danno da perdita di un’occasione di successo in una procedura concorsuale pubblica ed in particolare da mancato utile ai sensi della lettera b) dell’art.160 del DPR n.207/2010.
Corte d’Appello di Bari, 31 dicembre 2021
[A] Sulle differenze tra eccezione riconvenzionale e domanda riconvenzionale nel giudizio tra appaltatore e Stazione Appaltante. [B] Sugli effetti intertemporali delle modifiche normative concernenti i parametri di calcolo delle spese processuali: la norma applicabile in appello alla liquidazione delle spese del grado precedente in caso di novella legislativa intervenuta dopo la sentenza appellata.
Corte d’Appello di Lecce, 10 gennaio 2022
[A] Sulla rilevabilità d’ufficio, in grado d’Appello, di una nullità contrattuale non rilevata in primo grado. [B] Sulle conseguenze del rinnovo o proroga dei contratti d’Appalto pubblici senza gara.
Corte d’Appello di Milano, 2 dicembre 2021
[A] Sulla rilevabilità d’ufficio delle questioni attinenti le franchigie e gli scoperti di polizza in materia di contratto di assicurazione. [B] Sulla necessaria approvazione per iscritto delle clausole contenenti franchigie in materia di contratto di assicurazione. [C] Sulla validità della clausola che preveda una franchigia contenuta nell’assicurazione che il costruttore è tenuto a fornire all’acquirente, ai sensi dell’art. 4 del dlgs. 122/2005, e che impedisca all’acquirente di poter escutere dal garante una parte dei danni subiti.
Corte d’Appello di Palermo, 30 novembre 2021
[A] Sui criteri di comparazione a cui deve riferirsi il giudice nella pronuncia di risoluzione per inadempimento di contratto d’Appalto in caso di inadempienze reciproche. [B] Sull’idoneità, in caso di inadempimento di contratto d’Appalto, della stipulazione tra le parti di un nuovo contratto aggiuntivo al precedente a costituire rinuncia tacita all’esercizio del diritto di domandare la risoluzione. [C] Sulla rilevanza dei ritardi dell’Appaltatore ai fini della risoluzione del contratto d’Appalto pubblico. [D] Sulle conseguenze della rescissione del contratto d’Appalto di opere pubbliche per inadempimento dell’Appaltatore e sul danno risarcibile a favore della P.A.. [E] Sulla distinzione tra l’istanza di cui all’art. 210 c.p.c. e la richiesta di cui all’art. 213 c.p.c. sul rapporto dei due istituti con le preclusioni processuali e gli oneri probatori posti a carico delle parti. [F] Sulla distinzione tra la garanzia fideiussoria ed il contratto autonomo di garanzia in tema di Appalto pubblico. [G] Sugli elementi idonei a fondare l’exceptio doli in materia di contratto autonomo di garanzia.
Corte d’Appello di Roma, 10 novembre 2021
[A] Sulla valenza probatoria, all’interno del giudizio civile, delle prove raccolte nel processo penale. [B] Sulle pretese dell’appaltatore soggette all’obbligo di iscrizione di tempestiva riserva. [C] Sulle modalità di esplicazione delle riserve da parte dell’appaltatore e sulle conseguenze della materiale indisponibilità del registro di contabilità in tempo utile.
Corte d’Appello di Palermo, 1° dicembre 2021
[A] Sui limiti del divieto, di cui all’art. 21 della l. 646/1982, di concedere in subappalto opere facenti parte dell’appalto pubblico, senza l’espressa autorizzazione della Stazione Appaltante. [B] Sul risarcimento del danno reputazionale subito da persona giuridica o ente collettivo derivante da inadempimenti connessi all’esecuzione di un appalto pubblico ed il relativo onere probatorio.
Corte d’Appello di Milano, 24 novembre 2021
[A] Sull’idoneità dell’eccezione di compensazione a costituire riconoscimento del credito. [B] Sulle conseguenze della mancata reiterazione delle richieste istruttorie in sede di precisazione delle conclusioni.
Corte d’Appello di L’Aquila, 4 novembre 2021
  [A] Sulle conseguenze, in tema di notificazioni, dell’indicazione compiuta da una parte di un indirizzo di posta elettronica certificata che non ne circoscriva la portata alle sole comunicazioni. [B] Sulla corretta interpretazione degli artt. 342 e 434 c.p.c. in tema di inammissibilità dell’appello. [C] Sull’onere probatorio nel giudizio di opposizione a d.i. nell’ipotesi in cui venga sollevata dal debitore eccezione di inadempimento.
Corte d’Appello di Catanzaro, 29 novembre 2021
[A] Sulle conseguenze della risoluzione del contratto d’appalto sulle pretese oggetto di riserva da parte dell’Appaltatore. [B] Sulla configurabilità del danno emergente, rilevante ai fini della risoluzione di contratto d’Appalto per fatto imputabile alla P.A. committente, per aggravamento delle spese generali sotto il profilo dell’art. 20, co. 3 del D.M. 257/1895, come modificato dal DLPCPS 763/1947 e dalla circolare M.LL.PP. 741/1981.
Corte d’Appello di Lecce, 15 novembre 2021
Sull’applicabilità del D.P.R. 207/2010, che ha abrogato il termine decadenziale previsto dall’art. 33 del D.M. 145/2000, alle riserve regolarmente iscritte successivamente all’entrata in vigore dello stesso ma ricollegabili ad un contratto d’Appalto di opere pubbliche stipulato anteriormente
Corte d’Appello di Cagliari, 14 dicembre 2021
[A] Sui limiti alla possibilità del creditore del fallito di eccepire un controcredito in compensazione e sulla qualificazione di tale domanda come eccezione riconvenzionale (ammissibile) o domanda riconvenzionale (inammissibile). [B] Sulla distinzione tra l’istituto della compensazione, che richiede apposita eccezione di parte o domanda riconvenzionale, ed un mero rapporto di dare ed avere, nel quale vi è automatica elisione dei rispettivi crediti.
Corte d’Appello di Palermo, 8 ottobre 2021
[A] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore in merito alle domande di pagamento oggetto di riserve regolarmente iscritte. [B] Sulla tempestività dell’eccezione di tardività della riserva. [C] Sul’applicabilità delle disposizioni di cui agli artt. 35 e 36 del Capitolato Generale per le opere pubbliche, approvato con D.P.R. 1063/1962, relativi agli interessi di mora per ritardato pagamento, alla ritardata erogazione dell’anticipazione di cui art. 3 della l. 741/1981. [D] Sul termine rilevante ai fini della concessione del beneficio del premio di incentivazione per anticipata conclusione dei lavori ai sensi dell’art. 35 della l.r. Sicilia 21/1985. [E] Sugli effetti del riconoscimento, da parte della Stazione Appaltante, della revisione del prezzo in materia di appalti pubblici, anche in tema di giurisdizione. [F] Sull’applicabilità o meno dell’art. 1283 c.c. (anatocismo) ai debiti di valore. [G] Sulla riscossione dei crediti maturati dalle imprese mandanti in caso di fallimento della capogruppo del RTI. [H] Sui diritti della società consortile, costituitasi tra imprese riunite in A.T.I., nei confronti della Committente in materia di Appalti Pubblici.
Corte d’Appello di Milano, 15 ottobre 2021
Sull’inammissibilità dell’appello per carenza dei requisiti di cui al novellato art. 342 c.p.c. e sui presupposti necessari affinché l’appello promosso dall’Appaltatore sia ammissibile.
Corte d’Appello di Messina, 1 ottobre 2021
[A] Sul potere del Giudice di merito di qualificare giuridicamente la domanda con cui venga richiesta la condanna dell’Appaltatore al risarcimento dei danni o all’eliminazione dei vizi dell’opera. [B] Sulle domande di condanna esperibili con l’azione di responsabilità ai sensi dell’art. 1669 c.c.. [C] Sulle condizioni che legittimano la richiesta di risarcimento del danno non patrimoniale. [D] Sull’ammissione di nuovi mezzi di prova in appello ai sensi del novellato art. 345 c.p.c..
Corte d’Appello di Genova, 1 ottobre 2021
Sulle conseguenze del fallimento della capogruppo sul raggruppamento temporaneo di imprese (ATI) aggiudicatario.
Corte d’Appello di Palermo, 20 ottobre 2021
Sull’onere, ai fini della riproposizione in appello, di reiterare le richieste istruttorie rigettate dal giudice di primo grado.
Corte d’Appello di Potenza, 2 agosto 2021
[A] Sui termini entro i quali il giudice d’appello può dichiarare l’inammissibilità dell’appello per insussistenza di una ragionevole probabilità del gravame di essere accolto ai sensi dell’art. 348 ter,  co. 1 c.p.c.. [B] Sull’onere della prova nel caso di eccezione di inesatto adempimento sollevata dalla Stazione Appaltante nei confronti dell’impresa appaltatrice in materia di contratto d’Appalto pubblico. [C] Sull’obbligo del giudice di motivare la compensazione delle spese di lite nei giudizi antecedenti alla l. 263/2005. [D] Sull’inquadramento del poter discrezionale del giudice di compensare parzialmente o totalmente le spese di lite ai sensi dell’art. 92, co. 2  c.p.c. e sugli elementi fattuali rilevanti ai fini dell’individuazione della soccombenza. [E] Sull’onere probatorio in materia di contestazione della misura della liquidazione delle spese di giudizio.
Corte d’Appello di Cagliari, 29 ottobre 2021
[A] Sull’applicabilità del principio di non contestazione ai sensi dell’art. 115 c.p.c., così come modificato dalla l. 69/2009, ai giudizi instaurati prima della novella normativa. [B] Sul termine ultimo per svolgere le contestazioni. [C] Sulle posizioni di opposto ed opponente nel giudizio di opposizione a d.i.. [D] Sui limiti in materia di prova nell’attività svolta dal C.T.U.. [E] Sull’applicabilità dell’obbligo della clausola di revisione periodica del prezzo ai contratti ad esecuzione periodica o continuativa stipulati antecedentemente all’entrata in vigore dell’art. 6 della l. 537/1993.
Corte d’Appello di Perugia, 12 ottobre 2021
[A] Sui presupposti della soccombenza reciproca. [B] Sulla legittimità della decisione con cui il giudice di merito pone le spese di CTU a carico di tutti i condividenti pro quota.
Corte d’Appello di L’Aquila, 26 luglio 2021
[A] Sulla facoltà per l’Appaltatore di richiedere la condanna al pagamento delle riserve nel giudizio di risoluzione per inadempimento di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sull’interpretazione dell’art. 133 del d.lvo 163/2006 in caso di ritardo di pagamento dei SAL dovuto alla Committente. [C] Sull’applicabilità dell’istituto codicistico dell’eccezione di inadempimento in materia di Appalti pubblici. [D] Sui criteri applicabili alla valutazione della gravità dell’inadempimento.
Corte d’Appello di Cagliari, 21 luglio 2021
[A] Sul divieto di frazionamento del credito da parte del creditore: la domanda proposta dal Fallimento dopo il deposito del ricorso monitorio per crediti antecedenti allo stesso. [B] Sul valore legale e sull’efficacia probatoria del telefax. [C] Sull’interpretazione dell’art. 26 del D.M. 145/2000 (abrogato dal D.P.R. 207/2011) in caso di ritardo non imputabile alll’Appaltatore. [D] Sul venir meno del termine di consegna e della penale per il ritardo nel caso in cui il Committente richieda all’Appaltatore rilevanti variazioni del progetto. [E] Sul potere del giudice di ridurre la penale stabilita dalle parti
Corte d’Appello di Palermo, 24 febbraio 2021
[A] Sulla possibilità o meno del Giudice di rilevare d’ufficio la decadenza dell’azione per tardività della denuncia di rovina e difetti di cose immobili, ai sensi dell’art. 1669, co. 1 c.c.. [B] Sull’applicabilità dell’art. 1669 c.c. alle opere di ristrutturazione edilizia. [C] Sulla portata del concetto di “gravi difetti” di cui all’art. 1669 c.c.. [D] Sugli interessi legali e sulla rivalutazione delle somme liquidate a favore del Committente per l’eliminazione dei vizi e difformità dell’opera.
Corte d’Appello di Brescia, 19 ottobre 2021
Sulla corretta interpretazione dell’art. 13 della l. 180/2011 in relazione all’esistenza o meno di un diritto dei subappaltatori, nei pubblici appalti, di rivolgersi direttamente alla Stazione Appaltante per il pagamento qualora l’affidataria non provveda.
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 27 settembre 2021
[A] Sulla configurablità della responsabilità precontrattuale della P.A. in materia di Appalti pubblici ai sensi dell’art. 1337 cod. civ.. [B] Sugli elementi necessari al fine di dimostrare e quantificare il danno da responsabilità precontrattuale della P.A. in materia di Appalti pubblici e sul relativo onere probatorio. [C] Sull’applicabilità o meno del sistema delle riserve alla responsabilità precontrattuale della P.A. in materia di Appalti pubblici.
Corte d’Appello di Venezia, 26 luglio 2021
[A] Sui termini che la Stazione Appaltante deve rispettare per sollevare eccezione di decadenza del diritto dell’Appaltatore di formulare riserve in materia di Appalti pubblici. [B] Sulla possibilità che la pendenza di trattative tra Stazione Appaltante e Appaltatore possano impedire la decadenza per l’Appaltatore della facoltà di formulare riserve ai sensi dell’art. 2966 c.c.. [C] Sull’obbligo in capo all’Appaltatore di esaminare e riscontrare la correttezza degli elaborati progettuali cui è tenuta la Stazione Appaltante in materia di Appalti pubblici. [D] Sull’ammissibilità o meno della prova testimoniale nel caso dell’insorgere di ostacoli alla progressione dei lavori asseritamente dovuti a carenze progettuali da parte dell’Appaltatrice in materia di Appalti pubblici. [E] Sul termine e sulle modalità per l’iscrizione delle riserve da parte dell’Appaltatore.
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 28 luglio 2021
[A] Sulle conseguenza della citazione in opposizione a d.i. che individui la data dell’udienza in un termine minore a quello di 90 giorni previsto dall’art. 163 bis c.p.c.. [B] Sull’applicabilità dei parametri di cui al D.M. 55/2014 alla liquidazione delle spese processuali in caso di sentenza emessa antecedentemente all’entrata in vigore del detto D.M..
Corte d’Appello di Milano, 1 ottobre 2021
[A] Sugli effetti della risoluzione del contratto sulle riserve regolarmente iscritte in materia di Appalto pubblico. [B] Sulle modalità di contestazione in giudizio della carenza di legittimazione ad agire e della carenza di titolarità del rapporto controverso da parte dell’Appaltatore e della Stazione Appaltante. [C] Sull’obbligo in capo all’Appaltatore, in materia di Appalto pubblico, di iscrivere le riserve nell’ipotesi di momentanea indisponibilità del registro di contabilità. [D] Sulle modalità per l’iscrizione delle riserve da parte dell’Appaltatore.
Corte d’Appello di Palermo, 20 settembre 2021
Sulla validità della clausola che sospenda l’efficacia del contratto d’appalto di servizi sino al verificarsi di uno specifico adempimento da parte di uno dei contraenti e sulle conseguenze risarcitorie del mancato avveramento della condizione prevista dalla medesima clausola.
Corte d’Appello di Torino, 15 giugno 2021
[A] Sulle modalità di impugnazione di una sentenza già oggetto di appello principale proposto da altra parte del processo di primo grado. [B] Sulla natura solidale degli obblighi assunti dalle imprese riunite in ATI costituenda nei confronti della P.A. al fine della stipulazione di contratto pubblico d’Appalto nella vigenza del d.lgs.163/2006: in particolare, la previsione di cauzione a favore della P.A. ex art. 75 del d.lgs. 163/2006. [C] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di ottenere una riduzione dell’importo dovuto a titolo di cauzione, ex art. 75 del d.lgs. 163/2006, ai sensi dell’art. 1227 c.c.. [D] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di ottenere una riduzione dell’importo dovuto a titolo di cauzione, ex art. 75 del d.lgs. 163/2006, ai sensi dell’art. 1384 c.c.. [E] Sui termini e sulle modalità di proposizione delle domande c.d. “trasversali” di manleva/regresso formulate tra convenuti gli uni nei confronti degli altri. [F] Sulla posizione delle imprese riunite in RTI, solidalmente responsabili nei confronti della Stazione Appaltante, ai fini dell’individuazione delle percentuali di responabilità nei rapporti interni per la fase procedimentale/negoziale precedente alla conclusione del contratto pubblico: in particolare, quanto all’incidenza su ognuna di esse del peso economico della cauzione ex art. 75 del d-lgs. 163/2006. [G] Sulla configurabilità o meno del diritto di regresso delle imprese coobbligate (in quanto facenti parte del medesimo RTI) nei confronti dell’impresa che abbia cagionato l’annullamento dell’aggiudicazione da parte della Stazione Appaltante per gli oneri economici sostenuti.
Corte d’Appello di Potenza, 9 febbraio 2021
[A] Sulle conseguenze della tardività nella consegna, da parte dell’Appaltatore, dei Piani di Sicurezza previsti dall’art. 31, co. 1bis della l. 109/1994 in materia di Appalto pubblico. [B] Sugli effetti della nullità sul contratto d’Appalto. [C] Sulle regole formali che disciplinano la redazione e la conclusione dei contratti con la P.A.. [D] Sulla natura della CTU nel giudizio tra appaltatore e stazione appaltante. [E] Sul dovere di motivazione del giudice in caso di rigetto dell’istanza di parte di ammissione della CTU. [F] Sugli elementi idonei a fondare l’azione di arricchimento senza causa e sulla commisurazione dell’indennizzo dovuto.
Corte d’Appello di Torino, 16 febbraio 2021
[A] Sui limiti alla possibilità di contestare il decreto di sostituzione del giudice istruttore nell’ambito di un procedimento giudiziario tra appaltatore e stazione appaltante. [B] Sui limiti all’onere di riproporre specificamente in Appello le domande e le eccezioni non accolte in primo grado: in particolare, le contestazioni degli elementi integrativi della domanda avversaria, le argomentazioni in fatto e diritto, le mere difese e le questioni rilevabili d’ufficio o indissolubilmente connesse con la domanda principale. [C] Sugli effetti della cessione del credito con riferimento agli interessi maturati prima della cessione dello stesso.
Corte d’Appello di Palermo, 5 luglio 2021
[A] Sulla responsabilità nei confronti dell’Appaltatore dell’Ente che contribuisce finanziariamente alla realizzazione di un’opera pubblica. [B] Sui criteri da utilizzare per l’interpretazione del contratto d’Appalto. [C] Sulla forma delle transazioni concluse da Enti pubblici. [D] Sulla notifica degli atti giudiziari in caso di più procuratori della parte.
Corte d’Appello di Milano, 11 giugno 2021
[A] Sull’individuazione della data di consegna dei lavori in caso di non contestualità della sottoscrizione del verbale da parte dell’Appaltatore. [B] Sulla (non) necessità di un ordine di servizio precedente all’avvio dei lavori.
Corte d’Appello di Venezia, 23 febbraio 2021
[A] Sull’obbligo dell’Amministrazione Committente di predisporre un dettagliato progetto esecutivo in materia di Appalto di opere pubbliche. [B] Sulle conseguenze della sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione Committente per un fatto alla stessa imputabile in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Palermo, 23 giugno 2021
[A] Sulle facoltà attribuite al procuratore da una procura alle liti ampia e omnicomprensiva rilasciata da una Giunta Comunale. [B] Sulla disciplina regionale siciliana in merito alla procura alle liti ed al conferimento dell’incarico all’avvocato da parte dei Comuni. [C] Sul valore probatorio degli ordini di servizio e delle relazioni redatte dal direttore dei lavori, dal responsabile per la sicurezza e dal responsabile del procedimento. [D] Sulla volontaria sospensione dei lavori relativi ad opere pubbliche da parte dell’Appaltatore. [E] Sui limiti del potere del Giudice di chiedere d’ufficio informazioni scritte alla P.A. ai sensi dell’art. 213 c.p.c.. [F] Sul riconoscimento del compenso all’Appaltatore per le opere effettuate in caso di risoluzione di contratto d’Appalto per colpa dell’Appaltatore stesso. [G] Sul danno d’immagine nei confronti delle persone giuridiche e degli enti collettivi.
Corte d’Appello di L’Aquila, 15 febbraio 2021
[A] Sui limiti all’ammissibilità della modificazione della domanda ex art. 183 c.p.c. da parte dell’appaltatore. [B] Sull’esistenza o meno del litisconsorzio necessario del condebitore nel caso di obbligazione solidale passiva.
Corte d’Appello di Milano, 1 febbraio 2021
[A] Sulla responsabilità del Committente per le spettanze dei dipendenti dell’Appaltatore e del Subappaltatore: l’applicabilità dell’art. 29 d.lgs. 276/2003 alla materia degli Appalti pubblici. [B] Sul principio di vicinanza in materia di onere della prova.
Corte d’Appello di Palermo, 10 febbraio 2021
Sulla legittimazione alla proposizione di appello da parte dell’acquirente l’azienda dell’appaltatore che aveva partecipato al giudizio di primo grado
Corte d’Appello di Milano, 19 gennaio 2021
[A] Sulla distinzione tra aggiudicazione e stipulazione del contratto in materia di Appalto pubblico. [B] Sulle preclusioni: la modificabilità della posizione di “non contestazione”.
Corte d’Appello di Genova, 15 febbraio 2021
[A] Sull’acquisizione in appello dei documenti prodotti in primo grado dall’appellato e da quest’ultimo non depositati in secondo grado. [B] Sul regime di decadenza delle contestazioni inerenti la C.T.U.. [C] Sul vizio motivazionale della sentenza che abbia aderito adesivamente alle conclusioni del C.T.U.. [D] Sui termini per l’iscrizione della riserva per i fatti produttivi di danno continuativo in materia di contratto d’Appalto pubblico. [E] Sull’onere per l’Appaltatore di verificare preventivamente le caratteristiche del suolo su cui l’opera deve sorgere e sul soggetto tenuto a sopportare i maggiori oneri che derivino dalle condizioni geologiche del terreno. [F] Sul termine per l’apposizione delle riserve in mancanza del registro di contabilità in materia di Appalto pubblico. [G] Sul criterio della soccombenza processuale. [H] Sulla condanna alle spese nei confronti del successore a titolo particolare del diritto controverso.
Corte d’Appello di Genova, 11 gennaio 2021
[A] Sulle modalità di iscrizione delle riserve relative ai danni continuativi vantati dall’Appaltatore. [B] Sulla decorrenza degli interessi moratori dovuti dall’Appaltante in relazione alle riserve iscritte dall’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sulla possibilità o meno che la riserva possa rappresentare una costituzione in mora della Stazione Appaltante ai fini della decorrenza degli interesse moratori a favore dell’Appaltatore sulle riserve iscritte
Corte d’Appello di Bari, 25 gennaio 2021
[A] Sulla giurisdizione in materia di determine emesse da una Commissione tecnica costituita consensualmente tra concedente e concessionario del servizio di gestione e raccolta dei rifiuti. [B] Sul carattere pubblicistico o privatistico del servizio di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.
Corte d’Appello di Milano, 11 giugno 2021
Sull’esperibilità dell’azione di ingiustificato arricchimento nei confronti dell’Ente Locale in caso di opere concordate con un funzionario in violazione delle regole contabili
Corte d’Appello di Cagliari, 20 luglio 2021
[A] Sulla rilevabilità d’ufficio della legittimazione ad agire e a resistere in giudizio di Appaltatore e Stazione Appaltante. [B] Sulla rilevanza del comportamento complessivo delle parti nell’interpretazione dei contratti aventi forma scritta. [C] Sul soggetto su cui ricade l’onere di acquisire le autorizzazioni amministrative necessarie all’esecuzione dei lavori in contratto pubblico d’Appalto. [D] Sulla specificità dei motivi d’appello. [E] Sui limiti dei poteri del CTU nell’esecuzione delle indagini esplorative. [F] Sul valore probatorio della non contestazione.
Corte d’Appello di Cagliari, 28 giugno 2021
Sui poteri di rappresentanza della Capogruppo in ATI nei confronti di soggetti diversi dalla stazione appaltante.
Corte d’Appello di Torino, 8 aprile 2021
[A] Sulla forma scritta ad substantiam in materia di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulla modifica contrattuale delle prestazione e dei prezzi, da parte dell’Appaltatore, in materia di Appalto pubblico. [C] Sul rimedio esperibile in caso di protratta mancata approvazione del contratto d’Appalto da parte della Stazione Appaltante laddove manchi la specifica pattuizione del termine di approvazione.
Corte d’Appello di Roma, 10 maggio 2021
[A] Sui lavori effettuati sulla base di deliberazioni degli organi e degli enti pubblici estranee al contratto d’Appalto. [B] Sul riconoscimento del debito, da parte dell’ente locale, risultante da contratto invalido. [C] Sulla proponibilità nel giudizio di legittimità dell'istanza di condanna per responsabilità aggravata. [D] Sugli elementi richiesti al fine dell’integrazione della responsabilità per lite temeraria.
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 3 maggio 2021
[A] Sull’interpretazione della disposizione di cui al co. 1 dell’art. 165 c.p.c. (dimezzamento termini di opposizione a d.i.) nei procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della L. 218/2011. [B] Sull’efficacia del capitolato generale d’appalto per le opere pubbliche, di cui al D.P.R. 1063/1962, nei contratti d’Appalto stipulati con gli Enti pubblici: la competenza arbitrale per la definizione delle controversie e la clausola compromissoria. [C] Sull’efficacia del richiamo all’arbitrato di cui al capitolato generale d’appalto per le opere pubbliche, ex D.P.R. 1063/1962, operato in contratto d’Appalto con Enti pubblici con riferimento alla sola impresa appaltatrice. [D] Sulla natura dell’istituto del c.d. prezzo chiuso. [E] Sulla chiamata in causa di un terzo nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo: decadenza.
Corte d’Appello di Roma, 22 aprile 2021
[A] Sul ruolo ricoperto dal Direttore dei Lavori esterno alla Pubblica Amministrazione negli Appalti pubblici. [B] Sulla responsabilità della Pubblica Amministrazione committente in materia di Appalti pubblici per i danni subiti da terzi nell’esecuzione dei lavori. [C] Sui limiti alla possibilità di rivalsa della Stazione Appaltante nei confronti del tecnico incaricato per negligenza di quest’ultimo.
Corte d’Appello di Genova, 28 aprile 2021
[A] Sull’applicabilità o meno della disciplina prevista dalla parte II, Titolo I del d.lvo 163/2006 alle società che siano Contraenti Generali ai sensi dell’art 173 dello stesso Codice degli Appalti. [B] Sulla configurabilità della responsabilità illimitata e solidale in capo alle singole società di società consortile per le obbligazioni da questa assunte in materia di Appalti pubblici. [C] Sulla distinzione tra A.T.I. orizzontale e verticale. [D] Sulla decorrenza degli interessi di mora nei confronti del debitore sottoposto a procedure concorsuali
Corte d’Appello di Palermo, 31 marzo 2021
[A] Sulla debenza degli interessi moratori sul saldo dei lavori per contratto d’Appalto in caso di mancata emissione della fattura a favore della Stazione Appaltante. [B] Sulla disponibilità del diritto dell’Amministrazione di rilevare la tardività o inammissibilità delle riserve. [C] Sulla prova in tema di risarcimento delle spese generali e degli utili non conseguiti in caso di illegittima sospensione dei lavori.
Corte d’Appello di Catanzaro, 13 aprile 2021
[A] Sulla giurisdizione in materia di corresponsione del corrispettivo della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti affidato sulla base di ordinanze emesse ai sensi dell’art. 191 del d.lgs. 152/2006; [B] Sulla funzione e natura dei Commissari delegati per emergenza ambientale; [C] Sulla successione universale ai sensi dell’art. 1, co. 422 della L. 147/2013 a seguito della cessazione dell’incarico di Commissario delegato dal Governo: i casi di deroga; [D] Sulla regolarizzazione dei lavori realizzati a seguito di ordinanza contingibile ed urgente.
Corte d’Appello di Torino, 11 maggio 2021
[A] Sul termine per l’esplicazione delle riserve in materia di Appalti pubblici: la presentazione del registro di contabilità all’Appaltatore di cui all’art. 190, co. 1 del D.P.R. 207/2010. [B] Sulla tenuta della contabilità in materia di Appalti pubblici. [C] Sulla prova per testimoni della data dell’iscrizione delle riserve in materia di Appalti pubblici.
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 12 aprile 2021
  [A] Sui limiti di efficacia della rinuncia dell’Appaltatore all’indennizzo degli oneri derivanti dalla futura sospensione dei lavori; [B] Sui casi in cui permane il diritto dell’Appaltatore alla refusione dei maggiori oneri per il prolungamento della sospensione dei lavori oltre il termine di sei mesi nonostante l’Amministrazione non si opponga allo scioglimento del contratto ai sensi dell’art.30 del D.P.R. 1063/1962; [C] Sui limiti di durata della sospensione dei lavori in tema di Appalto pubblico; [D] Sull’imputabilità  della mancata esecuzione dei lavori all’Appaltatore nel caso in cui questi abbia omesso di impugnare le delibere comunali con cui il Comune ha chiesto l’adeguamento tecnico delle opere e rifiutato le modifiche; [E] Sulla proponibilità dell’appello incidentale contro soggetti diversi dall’impugnante principale; [F] Sulla ammissibilità o meno della emendatio libelli in sede di controdeduzioni alla CTU.
Corte d’Appello di Bari, 19 aprile 2021
[A] Sulla contestualità della manifestazione di volontà delle parti nei contratti conlcusi con la P.A.; [B] Sull’organo titolato a stipulare contratti in nome dell’Ente pubblico: insufficienza della delibera dell’organo collegiale; [C] Sull’applicabilità dell’art. 17 del r.d. 2440/1923 inerente la stipulazione di contratti “all’uso del commercio” ai contratti d’Appalto con la P.A; [D] Sulla prova del quantum nell’azione di arricchimento senza causa.
Corte d’Appello di Milano, 26 aprile 2021
Sulla decorrenza del termine di prescrizione dell’azione di garanzia in caso di vizi occulti o non conoscibili dell’opera appaltata: i successivi interventi dell’appaltatore
Corte d’Appello di Perugia, 2 aprile 2021
Sulla rilevanza, con riguardo al termine di decadenza dell’azione giudiziaria, dei vizi procedimentali concernenti le determinazioni della Stazione Appaltante circa le riserve formulate dall’Appaltatore
Corte d’Appello di Roma, 6 novembre 2020
[A] Sul rimedio esperibile dall’Appaltatore in caso di ritardo nella consegna frazionata dei lavori. [B] Sulle conseguenze per l’Amministrazione del mancato rispetto dei termini della consegna frazionata e sulle conseguenze del mancato esperimento dei relativi rimedi da parte dell’Appaltatore. [C] Sull’esperibilità dell’azione per ingiusto arricchimento ex art. 2041 c.c. in materia di contratto d’Appalto
Corte d’Appello di Perugia, 30 ottobre 2020
Sugli effetti delle delibere di enti pubblici locali che conferiscano mandati professionali in difetto dei requisiti, previsti dall’art.284 r.d. 383/1934, e cioè dell’indicazione del compenso e dei mezzi per farvi fronte
Corte d’Appello di Milano, 22 dicembre 2020
[A] Sulle condizioni di ammissibilità del decreto ingiuntivo richiesto dall’Appaltatore: la comunicazione scritta della fattura al debitore. [B] Sulla prova del fatto costitutivo del credito ingiunto in caso di mancata contestazione da parte del debitore (Stazione Appaltante) prima della riforma dell’art. 115 c.p.c.
Corte d’Appello di Cagliari, 30 novembre 2020
[A] Sulla presunzione di abbandono della domanda giudiziale dell’Appaltatore in caso di mancata riproposizione della stessa in sede di precisazione delle conclusioni. [B] Sull’ammissibilità della prova testimoniale in materia di varianti in corso d’opera. [C] Sulla valutazione comparativa dei reciproci inadempimenti in materia di risoluzione del contratto. [D] Sui limiti all’ammissibilità della domanda di ingiustificato arricchimento svolta in via subordinata rispetto all’azione contrattuale.
Corte d’Appello di Lecce, 27 ottobre 2020
[A] Sull’eccezione di incompetenza territoriale in materia di diritti di obbligazione vantati dall’appaltatore e sui limiti alla rilevabilità d’ufficio della stessa. [B] Sull’applicabilità dell’istituto della continenza in caso di causa preveniente passata in decisione
Corte d’Appello di Cagliari, 4 novembre 2020
Sulla responsabilità per i danni provocati durante l’esecuzione di un contratto d’appalto e sui casi di corresponsabilità tra Appaltatore e Committente
Corte d’Appello di Roma, 17 dicembre 2020
Sul perfezionamento delle notifiche non andate a buon fine per “causa non imputabile” al notificante; in particolare, sull’errore sul domicilio eletto presso il difensore e succcessivamente modificato dallo stesso senza comunicarlo all’interno del giudizio
Corte d’Appello di Potenza, 9 dicembre 2020
[A] Sulla forma necessaria per le modifiche delle clausole di un contratto d’appalto pubblico. [B] Sulla possibilità o meno di concludere contratti d’appalto con la P.A. a mezzo corrispondenza. [C] Sulla competenza del giudice ordinario in caso di inesistenza del lodo arbitrale.
Corte d’Appello di L’Aquila, 16 dicembre 2020
[A] Sulla facoltà del giudice di rinviare ad altro giudizio la determinazione della somma dovuta all’Appaltatore in caso di “condanna specifica” a carico della Stazione Appaltante. [B] Sull’onere per l’Amministrazione di contestare puntualmente il calcolo degli interessi richiesti dall’Appaltatore in giudizio e sull’onere di motivazione da parte del Giudice
Corte d’Appello di Messina, 18 dicembre 2020
[A] Sulla responsabilità della P.A. in caso di mancato collaudo nel termine fissato dal Capitolato [B]Sulla tempestività della riserva formulata dall’Appaltatore dopo il collaudo svolto tardivamente da parte della P.A.. [C] Sul riconoscimento all’Appaltatore degli interessi moratori in caso di ritardo nel pagamento rispetto al termine previsto nel capitolato speciale d’appalto. [D] Sui limiti del potere di accertamento del CTU mediante la consulenza tecnica. [E] Sul risarcimento del danno causato dal ritardo nell’ultimazione del collaudo in relazione alle polizze assicurative in regime di proroga. [F] Sulla facoltà di formulare riserva di impugnazione differita in caso di cumulo di domande e pronuncia del giudice su una o più delle medesime con prosecuzione del procedimento per le altre. [G] Sulla giurisdizione esclusiva in materia di revisione dei prezzi. [H] Sull’efficacia del riconoscimento all’Appaltatore, da parte della P.A., della facoltà di revisionare i prezzi
Corte d’Appello di Bari, 22 dicembre 2020
Sul divieto di cessione parziale del contratto d’appalto unitamente all’affitto d’azienda ai sensi dell’art. 1558 c.c.
Corte d’Appello di Lecce, 11 dicembre 2020
[A] Sulla possibilità o meno che la ricognizione del debito effettuata nelle forme prescritte dalla legge dall’Ente Appaltante venga considerata idonea a sanare il vizio di forma da cui è affetto il contratto d’appalto. [B] Sulla possibilità o meno che il riconoscimento di un debito fuori bilancio costituisca fonte di obbligazione anche in assenza di un contratto d’appalto scritto a monte. [C] Sulla validità o meno del contratto d’appalto pubblico stipulato per corrispondenza tra appaltatore e Stazione Appaltante
Corte d’Appello di Milano, 6 novembre 2020
Sul rapporto tra l’azione di responsabilità per danno erariale (dinanzi alla Corte dei Conti) e quella da inadempimento contrattuale promossa davanti al Giudice ordinario
Corte d’Appello di Bari, 6 novembre 2020
Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore che richieda alla Stazione Appaltante il risarcimento del danno da inadempimento contrattuale: in particolare per il danno da mancato guadagno (lucro cessante)
Corte d’Appello di Bari, 23 ottobre 2020
[A] Sul riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in materia di contratti pubblici. [B] Sul termine di prescrizione quinquennale o decennale degli interessi moratori
Corte d’Appello di Perugia, 20 ottobre 2020
Sull’onere posto a carico dell’appaltatore di esplicitare nel termine di 15 giorni le riserve regolarmente iscritte e sulle relative modalità
Corte d’Appello di Roma, 14 settembre 2020
Sulla possibilità che l’invio di una fattura da parte dell’appaltatore possa rappresentare idonea costituzione in mora della Stazione Appaltante
Corte d’Appello di Roma, 14 settembre 2020
[A] Sulla prededucibilità o meno dei crediti dei subappaltatori nei confronti dell’appaltatore poi fallito: evoluzione della giurisprudenza sul tema. [B] Sulla possibilità o meno che, una volta intervenuta la dichiarazione di fallimento della società in bonis, la committente sospenda legittimamente il pagamento delle prestazioni oggetto delle fatture
Corte d’Appello di Catania, 22 luglio 2020
Sui limiti entro i quali gli interessi scaduti vantati dall’appaltatore possono produrre ulteriori interessi
Corte d’Appello di L’Aquila, 29 luglio 2020
[A] Sulla configurabilità negli appalti pubblici e sul funzionamento della cessione del credito a titolo di garanzia. [B] Sulla applicabilità degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231/2002 agli appalti di lavori pubblici
Corte d’Appello di Bari, 7 luglio 2020
Sul diritto o meno della Stazione Appaltante di recuperare le somme eventualmente non dovute versate all’appaltatore, anche in modo reiterato nel tempo, in base ad una erronea interpretazione del contratto
Corte d’Appello di Genova, 18 giugno 2020
[A] Sul termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno per responsabilità professionale e sul dies a quo per il calcolo di detto termine. [B] Sull’obbligo di buonafede nei contratti pubblici previsto dall’art. 1337 c.c.. [C] Sui limiti alla risarcibilità del danno non patrimoniale negli appalti pubblici
Corte d’Appello di Catania, 15 maggio 2020
Sui limiti alla possibilità per l’appaltatore di sollevare alla Stazione Appaltante l’eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c.
Corte d’Appello di Torino, 14 maggio 2020
[A] Sulla esistenza o meno dell’onere in capo alla Stazione Appaltante di subordinare il pagamento dei SAL alla Mandataria dell’ATI all’esibizione delle fatture delle mandanti dell’ATI titolare del contratto di subappalto. [B] Sui limiti di ammissibilità dell’azione risarcitoria per responsabilità extracontrattuale, ai sensi dell’art. 2043 c.c., con riguardo alla lesione del diritto di credito del subappaltatore nei confronti della Stazione appaltante che abbia pagato l’appaltatore in assenza delle fatture quietanzate del subappaltatore stesso, in violazione dell’art. 118 del d.lgs. n. 163/2006. [C] Sui limiti di ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. svolta dal subappaltatore verso la stazione appaltante per avere quest’ultima pagato l’appaltatore senza accertarsi dei pagamenti ai subappaltatori.
Corte d’Appello di Milano, 23 aprile 2020
Sulla valutazione da parte del Giudice delle prove prodotte in giudizio da appaltatore e stazione appaltante e sulla rilevanza della CTU nella decisione inerente il contestato inadempimento dell’impresa
Corte d’Appello di L’Aquila, 23 marzo 2020
Sull’onere per la Stazione Appaltante di attivare la procedura di accordo bonario
Corte d’Appello di Lecce, 5 marzo 2020
Sulla natura del contratto di appalto “a Corpo” e sulle differenze rispetto al contratto a misura
Corte d’Appello di Catania, 12 febbraio 2020
[A] Sulla necessità di iscrivere tempestiva riserva nell’ipotesi di fatti produttivi di danno continuativo. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di consegna lavori, nell’ipotesi di consegna parziale dei lavori e di conseguente percepibile anomalo andamento degli stessi. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di sospensione dei lavori, in caso di sospensione illegittima ab origine, e sul verbale di ripresa lavori, nel caso di sospensione all’origine legittima, ma divenuta illegittima. [D] Sui termini di pagamento della rata di saldo e sull’onere a carico della stazione appaltante di procedere al tempestivo collaudo delle opere
Corte d’Appello di Catania, 6 febbraio 2020
Sugli effetti prodotti dal superamento del termine di sei mesi dalla data di ultimazione dei lavori per la conclusione del collaudo, in particolare in relazione al ritardato pagamento della rata di saldo
Corte d’Appello di Milano, 7 febbraio 2020
Sulla garanzia per i vizi dell’opera ex art. 1667 cod. civ. e sui termini di denuncia degli stessi.
Corte d’Appello di Milano, 14 gennaio 2020
[A] Sugli effetti prodotti dal contratto di cessione di credito vantato dal subappaltatore nei confronti dell’appaltatore. [B] Sulle modalità di notifica della cessione del credito. [C] Sulla esistenza o meno di un termine affinché cedente o cessionario possano notificare al debitore ceduto la comunicazione di avvenuta cessione del credito. [D] Sulla opponibilità o meno della cessione di tutti i crediti futuri derivanti da un contratto di subappalto al fallimento del subappaltatore cedente
Corte d’Appello di Perugia, 19 dicembre 2019
Sulla natura novativa o meno della transazione stipulata tra appaltatore e stazione appaltante e sugli effetti prodotti dal mancato adempimento della transazione stessa
Corte d’Appello di Perugia, 11 dicembre 2019
Sulla disciplina relativa alla copertura finanziaria dei lavori di somma urgenza
Corte d’Appello di Bari, 10 dicembre 2019
[A] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso di sospensione illegittima o di sospensione legittima divenuta successivamente illegittima. [B] Sull’omessa iscrizione di riserva nel verbale di sospensione lavori e sull’onere della prova posto a carico dell’impresa nel caso venga eccepita la decadenza dalla Stazione Appaltante. [C] Sui presupposti per la proposizione da parte dell’appaltatore della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante e sulle conseguenze prodotte dalla risoluzione disposta da quest’ultima.
Corte d’Appello di Milano, 26 novembre 2019
Sull’individuazione del Giudice competente per territorio nel caso di azione giudiziaria dove siano parti amministrazioni dello stato o altro ente che abbia scelto di avvalersi della difesa dell’Avvocatura dello Stato
Corte d’Appello di Lecce, 11 novembre 2019
[A] Sull’ammissibilità o meno dell’azione dell’appaltatore prima dell’esecuzione del collaudo da parte della Stazione appaltante. [B] Sulla necessità o meno di eseguire il collaudo delle opere nel caso di risoluzione anticipata del contratto per inadempimento dell’appaltatore, ai sensi dell’art. 136 del d.lgs. n. 163 del 2006. [C] Sui limiti al diritto dell’appaltatore di ottenere il pagamento per le opere diverse da quelle oggetto del contratto
Corte d’Appello di Catania, 7 novembre 2019
[A] Sui limiti alla possibilità per il Comune di riconoscere un debito fuori bilancio finalizzato a pagare quanto richiesto da un professionista per prestazioni rese a favore dell’ente prive della necessaria copertura, ai sensi degli artt. 194 e 243bis del TUEL. [B] Sulla forma necessaria per la validità del contratto tra Ente pubblico e professionista e sulla rilevanza delle determinazioni e/o deliberazioni dell’ente presupposte al contratto d’opera
Corte d’Appello di Caltanissetta, 24 ottobre 2019
[A] Sull’onere della prova posto a carico della curatela del fallimento per dimostrare la corretta esecuzione dei lavori da parte dell’azienda in bonis. [B] Sulla ammissibilità o meno della prova per testimoni nel giudizio avviato dall’appaltatore per ottenere il riconoscimento delle riserve iscritte in contabilità e sulla rilevanza della forma degli atti contabili nel processo. [C] Sulla possibilità o meno di sopperire alla carenza di documenti contabili con l’espletamento di una CTU finalizzata a dimostrare l’esecuzione di opere non contabilizzate in fase di esecuzione dell’appalto
Corte d’Appello di Lecce, 24 ottobre 2019
Sulla validità ed efficacia della clausola compromissoria inserita in un contratto d’appalto mediante il richiamo all’art. 47 del d.P.R. n. 1063 del 1962, dichiarato incostituzionale con sent. della Corte Costituzionale n. 152 del 1996.
Corte d’Appello di Catania, 16 ottobre 2019
[A] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante e sulla responsabilità di quest’ultima in caso di prolungamento della sospensione stessa. [B] Sui limiti alla applicazione della particolare disciplina degli interessi in caso di ritardato pagamento e sulla possibilità o meno di estendere tale disciplina ad altre ipotesi di inadempimento
Corte d’Appello di Salerno, 16 ottobre 2017
Sui limiti al diritto dell’appaltatore agli interessi per ritardato pagamento nel caso di ritardo dovuto a cause di forza maggiore
Corte d’Appello di Potenza, 25 ottobre 2017
[A] Sull’esistenza o meno di un diritto all’indennità in capo all’impresa appaltatrice laddove il contratto d’appalto non venga stipulato per l’annullamento in autotutela dell’aggiudicazione. [B] Sul potere di autotutela di cui resta titolare la Stazione Appaltante a seguito dell’aggiudicazione di un appalto pubblico.
Corte d’Appello di Milano, 9 ottobre 2017
[A] Sulle responsabilità dell’appaltatore in caso di messa in esecuzione di un progetto errato, senza avere segnalato tali errori, e sulle motivazioni che possano esonerarlo da responsabilità. [B] Sull’onere di eseguire il contratto secondo buona fede e sull’onere posto a carico di chi contesta tale violazione di precisare atti e comportamenti che sarebbero stati posti in essere in violazione dell’obbligo di buona fede
Corte d’Appello di Napoli, 19 ottobre 2017
Sull’onere processuale posto in capo alla Stazione Appaltante di contestare immediatamente l’intempestività delle riserve iscritte dall’impresa
Corte d’Appello di Milano, 9 ottobre 2017
[A] Sull’onere posto a carico dell’Appaltatore di dimostrare che la Stazione Appaltante non ha sottoposto il registro di contabilità, al fine di reputare sufficiente l’annotazione della riserva su altro atto idoneo a riceverla. [B] Sulla ammissibilità o meno dell’azione di arricchimento (ex art. 2041 c.c.) in caso di mancata tempestiva iscrizione delle riserve
Corte d’Appello di Torino, 27 settembre 2017
[A] Sull’interpretazione delle garanzie di cui all’art. 1669 cod. civ. nell’ambito degli appalti pubblici. [B] Sul termine annuale di decadenza della denuncia dei vizi e del conseguente termine annuale di prescrizione dell’azione di garanzia di cui all’art. 1669 cod. civ.. [C] Sul grado di conoscenza dei vizi necessario affinché possa decorrere il termine annuale di decadenza per la denuncia degli stessi da parte della Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di L’Aquila, 26 settembre 2017
[A] Sui presupposti affinché la sospensione dei lavori dovuta alla necessità sopravvenuta di una variante possa qualificarsi legittima. [B] Sulla quantificazione del danno derivante all’appaltatore dalla sospensione illegittima dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [C] Sui presupposti necessari al riconoscimento all’appaltatore del maggior danno da svalutazione monetaria di cui all’art. 1224, comma 2, c.c. e sull’onere della prova posto a carico dell’impresa.
Corte d’Appello di Genova, 25 settembre 2017
[A] Sulla possibilità o meno di modificare in corso di rapporto le modalità di pagamento prevedendo il pagamento diretto dei subappaltatore e sulla configurabilità o meno di una azione diretta dei subappaltatore nei confronti della Stazione Appaltante. [B] Sulla possibilità o meno dell'ammissione del credito del subappaltatore al passivo fallimentare in prededuzione
Corte d’Appello di Genova, 19 settembre 2017
[A] Sui presupposti necessari affinché l’Appaltatore possa ottenere il pagamento di opere non previste in contratto. [B] Sulla sufficienza o meno di un ordine scritto della DL affinché l’Appaltatore possa avere diritto al pagamento di opere non previste dal contratto. [C] Sull’onere posto a carico dell’Appaltatore di reiterare sul verbale di ripresa lavori la riserva apposta in calce al verbale di sospensione. [D] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante di contestare prontamente la decadenza delle riserve iscritte tardivamente dall’impresa.
Corte d’Appello di Milano, 26 luglio 2017
[A] Sulla ripartizione tra giurisdizione del Giudice Ordinario e giurisdizione del Giudice Amministrativo in materia di concessioni di lavori pubblici. [B] Sui limiti cui deve sottostare il Giudice Ordinario per poter procedere alla disapplicazione dell’atto amministrativo e sulla possibilità o meno che la disapplicazione venga applicata in un giudizio tra un privato e una pubblica amministrazione
Corte d’Appello di Ancona, 2 novembre 2017
[A] Sulle modalità e sui tempi di iscrizione di tempestiva riserva in caso di richiesta risarcitoria fondata sulla illegittima sospensione dei lavori, ovvero sulla sospensione legittima divenuta illegittima per fatti sopravvenuti. [B] Sugli obblighi posti in capo alla Stazione Appaltante nell’ipotesi in cui nell’area oggetto dei lavori vi sia il rischio concreto di ritrovamenti archeologici e sulla diligenza imposta dal criterio di “prevedibilità”.
Corte d’Appello di Torino, 6 luglio 2017
[A] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore e sulle pretese che sono soggette a tale obbligo. [B] Sulle pretese dell’appaltatore soggette alla disciplina delle riserve. [C] Sul termine per l’iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’appaltatore. [D] Sui presupposti necessari per la valida proposizione nei confronti della P.A. dell'azione generale di indebito arricchimento senza causa, ai sensi dell’art 2041 c.c.
Corte d’Appello di Catania, 13 luglio 2017
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in caso di contestazioni sulla applicazione del “sistema del prezzo chiuso”. [B] Sulla possibilità o meno che il contratto d’appalto possa essere risolto in danno dell’impresa direttamente dal Direttore dei Lavori
Corte d’Appello di L’Aquila, 30 giugno 2017
Sull’onere posto a carico dell’Appaltatore di diffidare la Stazione Appaltante laddove ritenga che la sospensione disposta da quest’ultima sia diventata illegittima per cessazione delle cause che l’avevano determinata, anche ai fini del rispetto dell’onere di iscrizione di tempestiva riserva
Corte d’Appello di Potenza, 28 giugno 2017
Sulla rigidità del procedimento di risoluzione del contratto d’appalto che la Stazione Appaltante deve osservare in caso di grave inadempimento dell’Appaltatore
Corte d’Appello di L’Aquila, 16 giugno 2017
Sui limiti alla possibilità per la Stazione Appaltante di compensare i propri crediti con i crediti vantati in giudizio dall’appaltatore fallito
Corte d’Appello di Bari, 30 agosto 2017
[A] Sulla natura di contratto d’appalto o di concessione di pubblico servizio del servizio di riscossione tributi. [B] Sul riparto di giurisdizione tra Giudice Ordinario e Giudice Amministrativo per controversie relative alla fase esecutiva di concessioni di pubblico servizio. [C] Sulla giurisdizione della Corte dei Conti in merito alle contestazioni sui rapporti di dare ed avere tra le parti del rapporto concessorio che involgono l’accertamento delle somme incassate dall’esattore e da queste riversate o meno all’Ente
Corte d’Appello di Bari, 30 agosto 2017
[A] Sugli effetti riguardo alla titolarità del contratto d’appalto nel caso in cui le Imprese riunite in ATI che hanno sottoscritto il contratto abbiamo poi costituito tra loro una società consortile. [B] Sulla necessità o meno che la clausola compromissoria inserita nel contratto di appalto pubblico venga espressamente approvata ex art. 1341, comma 2, c.c..
Corte d’Appello di Genova, 26 giugno 2017
Sulla ammissibilità o meno di una medesima domanda diretta ad ottenere sia l’adempimento contrattuale, sia il pagamento di un indennizzo per indebito arricchimento
Corte d’Appello di Torino, 5 luglio 2017
[A] Sull’istituto della revisione prezzi disciplinato dall’art. 106 del d.lgs. n. 50/2016, funzionamento e obiettivi. [B] Sulla immodificabilità del bando e delle previsioni ivi contenute. [C] Sugli effetti prodotti sul bando e sugli atti di gara dallo ius superveniens, ovvero nell’ipotesi in cui dopo la pubblicazione del bando vengano modificate le norme di riferimento. [D] Sulla possibilità o meno di procedere alla eterointegrazione del bando ai sensi dell’art. 1339 c.c. nel caso di clausole contrarie a norme imperative.
Corte d’Appello di Napoli, 16 giugno 2017
Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’Appaltatore e sulla sua operatività o meno del regime delle riserve per le somme anticipate per le procedure espropriative gestite dal privato
Corte d’Appello di Ancona, 28 giugno 2017
[A] Sull’onere posto a carico dell’impresa appaltatrice di esercitare il controllo della validità tecnica del progetto fornito dal committente anche mediante il sopralluogo in vista della formulazione delle offerte. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di ritardo nella consegna del cantiere da parte della Stazione Appaltante. [C] Sui limiti alla risarcibilità del danno da sorpresa geologica. [D] Sui patti aggiuntivi e le varianti in corso d’opera per l’esecuzione di lavori extracontrattuali e sulla possibilità o meno di iscrivere riserve in merito ai corrispettivi ivi pattuiti. [E] Sui limiti alla possibilità per l’Appaltatore di ottenere il riconoscimento di un maggiore corrispettivo nel caso di appalti a corpo. [F] Sulla applicazione della penale contrattuale e sulla possibilità per l’Appaltatore di dimostrare che l’inadempimento contestato è stato causato da impossibilità della prestazione per causa a lui non imputabile. [G] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di esercitare l'azione di ingiustificato arricchimento per l'eventuale maggior quantità di opere eseguite nel caso di appalti a corpo
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 22 maggio 2017
[A] Sulle richieste dell’Appaltatore soggette all’onere di iscrizione di tempestiva riserva. [B] Sulle modalità di iscrizione della riserva in caso di richieste dell’Appaltatore connesse alla sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante e sulla possibilità di successiva quantificazione. [C] Su modalità e tempi di iscrizione di riserve nel caso si sia in presenza di fatti continuativi. [D] Sulla sussistenza o meno dell’onere di iscrivere tempestiva riserva al momento della presentazione del SAL (stato avanzamento lavori). [E] Sull’onere di iscrizione e quantificazione delle riserve laddove il Direttore dei Lavori non metta a disposizione dell’Appaltatore il Registro di Contabilità
Corte d’Appello di Catania, 15 maggio 2017
Sulla natura di prova legale degli stati di avanzamento lavori (SAL) in merito alla quantità di lavorazioni ivi indicate e contabilizzate
Corte d’Appello di Brescia, 8 maggio 2017
[A] Sulla possibilità o meno per il Giudice di rilevare d’ufficio la nullità del contratto. [B] Sulla nullità o meno della clausola c.d. claims made posta nel contratto di assicurazione per la responsabilità civile sottoscritto dall’appaltatore
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 2 maggio 2017
[A] Sugli effetti prodotti tra Appaltatore e Stazione Appaltante nel caso di contratto stipulato in assenza di forma scritta. [B] Sulla evoluzione giurisprudenziale in merito ai presupposti per la proponibilità e l’accoglimento della domanda di indebito arricchimento formulata dall’Appaltatore verso la Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Milano, 12 maggio 2017
[A] Sul valore probatorio dei SAL rispetto alle opere di cui la subappaltatrice chiede il pagamento e sulla autonomia tra contratto d’appalto e contratto di subappalto. [B] Sulla nullità del contratto di subappalto non autorizzato dalla Stazione Appaltante e sulle conseguenze di tale nullità in merito alle reciproche pretese vantate tra appaltatore e subappaltatore
Corte d’Appello di Brescia, 18 maggio 2017
[A] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante di attivare l’accordo bonario. [B] Sulla natura dell’atto con cui la Stazione Appaltante decide in merito alle riserve dell’Appaltatore e sule modalità di contestazione da parte di quest’ultimo
Corte d’Appello di Torino, 11 aprile 2017
[A] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante di contestare in fase amministrativa e giudiziale l’eventuale intempestività delle riserve iscritte dall’impresa. [B] Sugli eventi inerenti l’esecuzione dell’appalto che devono essere oggetto di iscrizione tempestiva della riserva da parte dell’Appaltatore. [C] Sulla liquidazione di rivalutazione monetaria e interessi sulle somme riconosciute a titolo di risarcimento per responsabilità contrattuale della Stazione Appaltante derivante dall’anomalo andamento dei lavori. [D] Sul il dies a quo da cui far partire il calcolo di rivalutazione e interessi sulle somme liquidate a titolo di risarcimento per anomalo andamento dei lavori
Corte d’Appello di Bari, 20 aprile 2017
[A] Sulla decorrenza degli interessi per ritardato pagamento nelle ipotesi in cui l’appalto venga effettuato con ricorso a mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. [B] Sulla possibilità o meno di applicare la prescrizione quinquennale agli interessi moratori di fonte legale dovuti a causa del ritardo nel pagamento del prezzo di appalto
Corte d’Appello di Torino, 2 maggio 2017
Sulla forma necessaria affinché la transazione stipulata dalla Stazione Appaltante in relazione alle pretese vantate dall’Appaltatore possa ritenersi valida ed efficace
Corte d’Appello di Ancona,3 luglio 2017
[A] Sui rimedi in caso di contestazioni sul non corretto adempimento del contratto d’appalto in corso dei lavori (art. 1662 c.c.) e a lavori terminati (1668 c.c.); [B] Sui limiti entro i quali il committente può chiedere la risoluzione del contratto di appalto per inadempimento
Corte d’Appello di Milano, 4 aprile 2018
Sulla solidarietà tra consorziati per le obbligazioni assunte dalla società consortile nei confronti di terzi, oltre che nei confronti della Stazione Appaltante
Corte d’Appello di Catanzaro, 28 marzo 2017
Sulla forma dei contratti stipulati dalla Pubblica Amministrazione e sulla possibilità o meno di desumere l’intervenuta stipulazione di un contratto da comportamenti meramente attuativi
Corte d’Appello di Milano, 10 marzo 2017
[A] Sulla sussistenza o meno della legittimazione attiva dell’Appaltatore a far valere pretese inerenti i crediti dell’appalto in caso di intervenuta cessione di credito nell’ambito di un rapporto di factoring. [B] Sugli effetti prodotti ai sensi dell’art. 1458 cod. civ. dalla risoluzione del contratto sulla misura del corrispettivo dovuto all’appaltatore per le opere realizzate. [C] Sui limiti al risarcimento del danno dovuto all’appaltatore ex art. 139 del d.lgs. 163/2006 nel caso di risoluzione dovuta a grave ritardo dell’appaltatore stesso
Corte d’Appello di Bolzano, 30 marzo 2017
Sulla possibilità o meno di configurare una responsabilità precontrattuale, ex art. 1337 c.c., nell’ipotesi di tardiva conclusione del contratto d’appalto
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 9 febbraio 2017
[A] Sulla valutazione della “non scarsa rilevanza dell’inadempimento” ai fini della pronuncia di risoluzione del contratto per inadempimento ai sensi degli artt. 1453 e 1455 cod. civ.. [B] Sulla possibilità o meno che la mancata/tardiva/parziale consegna dei lavori conferisca all’appaltatore il diritto di risolvere il contratto ai sensi degli artt. 1453 e 1454 cod. civ.. [C] Sull’onere di valutazione posto a carico del Giudicante nel caso di proposizione di reciproche domande di risoluzione del contratto d’appalto per grave inadempimento
Corte d’Appello di Napoli, 14 febbraio 2017
Sulle modalità dell’affidamento dei lavori di somma urgenza nella vigenza del d.p.r. n. 554/1999 e sulle formalità da seguire affinché sorga per l’appaltatore il diritto al compenso.
Corte d’Appello di Torino, 24 febbraio 2017
Sugli obblighi posti a carico della Stazione Appaltante laddove l’appaltatore non produca le fatture quietanzate dei subappaltatori, ex art. 118 del d.lgs. n. 163/2006
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 2 febbraio 2017
Sulla necessità di impugnare la sentenza di primo grado con cui il Giudice Ordinario ha declinato la propria competenza in favore del collegio arbitrale rituale con regolamento di competenza, ovvero con l’appello
Corte d’Appello di Torino, 20 febbraio 2017
Sul divieto di subappalto non autorizzato stabilito dalla l. n. 646 del 1982 e sulla possibilità o meno per l’esecutore dei lavori non autorizzati di ottenerne il pagamento.
Corte d’Appello di L’Aquila, 22 febbraio 2017
Sulla natura della responsabilità dell’appaltatore disciplinata dall’art. 1669 cod. civ..
Corte d’Appello di Milano, 27 febbraio 2017
[A] Sui limiti alla applicabilità del Capitolato Generale delle Opere Pubbliche contenuto nel D.M. n. 145 del 2000. [B] Sulla possibilità o meno che l’iscrizione della riserva possa implicare costituzione in mora al fine del decorso degli interessi
Corte d’Appello di Torino, 2 febbraio 2017
Sulla possibilità dell’appaltatore di ottenere indennità o aumenti di prezzo, anche ai sensi dell’art. 2041 c.c. per le opere effettuate al di fuori del riferimento ad un ordine scritto del DL che richiami l’intervenuta approvazione della Stazione Appaltante
Corte d’Appello di Milano, 15 febbraio 2017
[A] Sulla possibilità o meno di conferire l’incarico di esecuzione di lavori pubblici di somma urgenza in modo orale da parte del funzionario del Comune. [B] Sui limiti alla possibilità di regolarizzare il rapporto per mancanza di forma e sulla responsabilità diretta del funzionario pubblico che ha materialmente conferito l’incarico
Corte d’Appello di Bari, 23 marzo 2017
[A] Sulla giurisdizione del giudice ordinario relativamente alla fase esecutiva del contratto di appalto per opere, servizi e forniture pubbliche. [B] Sugli effetti prodotti dall’annullamento dell’aggiudicazione o di altro atto di gara sul contratto d’appalto stipulato (automatica caducazione). [C] Sulla possibilità per l’appaltatore di esperire l’azione di indebito arricchimento nel caso di caducazione del contratto a seguito di annullamento dell’aggiudicazione.
Corte d’Appello di Napoli, 26 gennaio 2017
[A] Sulla fondatezza o meno delle pretese del prestatore d’opera vantate nei confronti del committente pubblico, laddove il contratto non sia stato stipulato in forma scritta, ma l’Ente abbia riconosciuto il debito in bilancio. [B] Sulla possibilità o meno per il committente pubblico di sanare la mancata attestazione di copertura finanziaria attraverso la ricognizione postuma di debito e sulla possibilità o meno di sanare la mancanza di forma scritta. [C] Sui limiti alla possibilità della parte di produrre solo nel giudizio d’appello la prova dell’esistenza di un contratto scritto tra professionista e Ente pubblico
Corte d’Appello di Venezia, 27 gennaio 2017
Sulla applicazione o meno degli interessi (anatocismo) al debito maturato dalla Stazione Appaltante per mancato versamento degli interessi per ritardato pagamento
Corte d’Appello di Potenza, 30 gennaio 2017
[A] Sulla prescrizione degli interessi per ritardato pagamento e sulla necessità di precisare in sede processuale la tipologia di prescrizione che intende opporre. [B] Sulla prescrizione decennale o quinquennale degli interessi moratori dovuti dalla Stazione Appaltante per ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti all’appaltatore e sul “dies a quo” per il calcolo degli stessi
Corte d’Appello di Milano, 25 gennaio 2017
[A] Sulla possibilità del Consulente Tecnico nominato di acquisire i bilanci dell’appaltatore non ritualmente prodotti in giudizio. [B] Sui limiti all’attività del Consulente Tecnico e sulla necessità di assicurare il rispetto dell’onere probatorio di cui all’art. 2696 cod. civ.
Corte d’Appello di Torino, 30 gennaio 2017
[A] Sulla possibilità o meno che l’iscrizione della riserva costituisca atto di costituzione in mora, anche ai fini del decorso degli interessi. [B] Sulla solidarietà o meno della responsabilità del Direttore dei Lavori e dell’appaltatore per il danno prodotto alla Stazione Appaltante. [C] Sulle varianti disposte dal Direttore dei Lavori in situazioni di urgenze sulla sussistenza o meno dell’obbligo dell’appaltatore di darvi immediata esecuzione. [D] Sui limiti alla proposizione dell’azione di indebito arricchimento di cui all’art. 2041 cod. civ.
Corte d’Appello di Torino, 30 gennaio 2017
[A] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore (o del subappaltatore) che chieda il pagamento delle prestazioni eseguite al proprio committente (o all’appaltatore principale). [B] Sui limiti alla ammissibilità della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) richiesta dall’appaltatore a sostegno della propria domanda di pagamento dei corrispettivi. [C] Sui limiti alla possibilità del Giudice di liquidare in via equitativa, ex art. 1226 cod. civ., il danno lamentato dall’Appaltatore ai sensi dell’art. 1671 cod. civ.
Corte d’Appello di Milano, 24 gennaio 2017
[A] Sulla possibilità dell’appaltatore di sospendere i lavori nel caso di ritardato pagamento dei SAL già maturati e sulla disciplina applicabile. [B] Sulla disapplicazione del provvedimento di risoluzione adottato dalla Stazione Appaltante ex art. 136 d.lgs. n. 163/2006 e sulla possibilità di considerare comunque risolto il contratto per colpa della Stazione Appaltante
Corte d’Appello di Torino, 30 gennaio 2017
Sui limiti alla possibilità del Giudice di liquidare in via equitativa ex art. 1226 cod. civ. il danno richiesto dall’Appaltatore
Corte d'Appello di Firenze, Sez. Lav., 8 marzo 2016
[A] Sulla applicabilità o meno negli appalti pubblici della solidarietà tra committente e appaltatore in merito agli inadempimenti retributivi di quest'ultimo: in particolare nel caso in cui la stazione appaltante sia una società di diritto privato. [B] Sulla sussistenza o meno della legittimazione passiva dell'INPS nel caso di richiesta di pagamento del TFR accantonato dal datore presso il Fondo di Tesoreria riservato ai datori con più di cinquanta dipendenti. [C] Sulla possibilità o meno della Stazione Appaltante obbligata in solido al pagamento delle retribuzioni dei dipendenti dell'appaltatore inadempiente, di surrogarsi ex art. 1203 nei diritti del lavoratore nei confronti del Fondo di Tesoreria INPS. [D] Sul beneficio di preventiva escussione del datore appaltatore rispetto al committente, introdotto nell'art. 29 legge Biagi dal DL n. 5/2012. [E]
Corte d'Appello di Firenze, 12 settembre 2014
[A] Sulla idoneità o meno delle riserve iscritte a valere quale costituzione in mora della Stazione Appaltante al fine del calcolo degli interessi sulle somme risultanti effettivamente dovute. [B] Sulla possibilità o meno di quantificare una riserva iscritta genericamente attraverso l'iscrizione di una nuova riserva che integri i requisiti della prima. [C] Sulla definizione di "variazioni extracontrattuali" e "lavori extracontrattuali" ai fini della determinazione del diritto al corrispettivo da parte dell'appaltatore
Corte d'Appello di Firenze, 18 luglio 2014
[A] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva e formale riserva laddove la Stazione Appaltante conosca la situazione allegata dall'appaltatore fonte del suo pregiudizio. [B] Sul procedimento e sulle registrazioni necessarie ai fini della corretta iscrizione delle riserve da parte dell'appaltatore e sulla rilevanza o meno di una formale diffida. [C] Sulla correttezza o meno delle riserve iscritte a mezzo di fogli separati
Corte d'Appello di Firenze, 3 aprile 2013
Sul diritto o meno al compenso per i lavori extracapitolato effettivamente eseguiti dall'Impresa laddove non riesca a dimostrare l'esistenza di un incarico espresso da parte della Stazione Appaltante
Corte d'Appello di Firenze, 19 settembre 2012
[A] Sulla possibilità o meno che la sospensione disposta dalla Stazione Appaltante nei confronti dell'appaltatore in esecuzione di un ordine di sospensione illegittimo del Sindaco possa essere ricondotta a causa di forza maggiore o a ragioni di necessità ai sensi dell'art. 30 commi 1 e 2 DPR 1063 del 1962 e sulle responsabilità del Comune. [B] Sulla possibilità che il caso fortuito e la forza maggiore necessari a giustificare la sospensione legittima dei lavori siano esclusi laddove non completamente estranei alle parti del contratto. [C] Sulle responsabilità del Comune, terzo chiamato in causa, nel caso in cui la sospensione dei lavori sia dipesa da ordinanza sindacale poi dichiarata illegittima dal TAR.
Corte d'Appello di Firenze, 25 luglio 2012
[A]Sulla decadenza dell'azione per decorso del termine concesso all'’appaltatore per far valere le riserve ai sensi dell'art. 47 del d.P.R. n. 1063 del 1962. [B] Sui limiti alla possibilità del Collegio giudicante di liquidare il danno in via equitativa ai sensi dell'art. 1226 cod. civ.. [C] Sulla natura dell'equo compenso di cui all'art. 1664 cod. civ.. [D] Sull'onere della prova posto a carico del creditore laddove richieda il pagamento degli interessi moratori per ritardato pagamento. [E] Sui limiti alla applicabilità degli interessi di mora di cui di cui agli artt. 35 e 36 del Capitolato Generale delle opere pubbliche, approvato con D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063
Corte d'Appello di Firenze, 29 marzo 2012
[A] Sulla applicabilità o meno agli appalti pubblici delle decadenze per la denuncia dei vizi dell'opera di cui all'art. 1667. [B] Sulla possibilità o meno che la responsabilità dell'appaltatore per difformità e vizi dell'opera possa essere esclusa per il fatto che il medesimo abbia accettato le direttive dei tecnici della stazione appaltante. [C] Sulla esistenza o meno di un dovere di rendere edotto il committente di eventuali carenze del progetto, rilevate o rilevabili con la normale diligenza, e sulla possibilità o meno di escludere la responsabilità dell'Impresa per le carenze progettuali non segnalate
Corte d'Appello di Firenze, 29 marzo 2012
[A] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva, in particolare nell'ipotesi di contabilizzazione dei lavori provvisoria o incompleta da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulla possibilità che la riserva iscritta per maggiori compensi dipendano da un fatto continuativo, possa dirsi adempiuta con la sola prima denuncia del fatto produttivo del pregiudizio, ovvero se sia indispensabile la consecutiva tempestiva quantificazione della pretesa. [C] Sull'onere di tempestiva quantificazione della riserva per pregiudizio connesso a fatti continuativi e sull'onere posto a carico dell'Impresa di attivarsi per richiedere il Registro di contabilità senza attendere il s.a.l. successivo
Corte d'Appello di Firenze, 20 febbraio 2012
[A] Sulla giurisdizione a decidere sulla domanda di declaratoria di nullità del contratto di appalto pubblico per l’avvenuta determinazione del prezzo in violazione delle norme imperative di legge (art. 21 legge 109/94 e 17, 23 e 34 del D.P.R. n. 554/99). [B] Sui principi attualmente vigenti in materia di riparto di giurisdizione. [C] Sull'orientamento espresso dalle SS.UU. in materia di giurisdizione e interpretazione dell'art. 244 del d.lgs. n. 163 del 2006
Corte d'Appello di Firenze, 6 febbraio 2012
Sulla ripartizione delle responsabilità interne tra le imprese appartenenti all'ATI e sulla responsabilità nei confronti della Stazione Appaltante in relazione alle penali da pagare in caso di ritardo di alcune tipologie di lavori
Corte d’Appello, Sezione II, 19 settembre 2012
[A] Sulle ipotesi di sospensione legittima, di cui all’art. 30 del d.P.R. n. 1063/1962, e sulla interpretazione di “cause di forza maggiore” e “ragioni di necessità”. [B] Sulla responsabilità o meno della Stazione Appaltante in caso di sospensione dovuta a provvedimento amministrativo di altro ente (c.d. factum principis), laddove il provvedimento sia frutto di un precedente difetto di diligenza della Stazione Appaltante. [C] Sulla possibilità o meno di configurare una responsabilità per i danni lamentati dall’appaltatore a carico dell’Ente Pubblico, estraneo al contratto di appalto, che disponga la sospensione lavori con proprio provvedimento poi dichiarato illegittimo dal Giudice Amministrativo
Corte d'Appello di Firenze, Sezione I, 25 luglio 2012
[A] Sulle ipotesi di nullità della citazione per omessa determinazione dell'oggetto, ai sensi dell'art. 163 cpc. [B] Sulla rilevanza o meno dell'approvazione del collaudo da parte della Stazione Appaltante ai fini della maturazione della decadenza dall'azione per decorso del termine per far valere le riserve. [C] Sulla possibilità o meno di liquidare in via equitativa, ex art. 1226 c.c., i maggiori oneri per costo del personale. [D] Sull'onere della prova necessario alla risarcibilità dell'equo compenso di cui all'art. 1664 c.c.. [E] Sull'onere della prova posto a carico delle parti nel caso di contestazione il ritardo nell'adempimento di una obbligazione di pagamento. [F] Sulla ammissibilità o meno della domanda di condanna al pagamento degli interessi moratori di cui agli artt. 35 e 36 del d.P.R. n. 1063/62 svolta in sede di precisazione delle conclusioni e sulla applicabilità dei medesimi
Corte d’Appello di Firenze, 19 giugno 2012
Sulla possibilità o meno che la Stazione Appaltante, in sede di dichiarazione del terzo (nell’ambito del pignoramento presso terzi subito dall’appaltatore) porti in compensazione le penali applicate all’appaltatore stesso evitando di pagare il creditore dell’appaltatore
Corte d'Appello di Firenze, 29 marzo 2012
[A] Sul termine di decorrenza della garanzia per vizi dell'appalto di cui all'art. 1667 cod.civ. negli appalti pubblici e sul valore attribuito alla consegna dell'opera. [B] Sulla possibilità o meno che l'appaltatore sia esonerato da responsabilità per vizi dell'opera nel caso in cui si sia attenuto alle direttive del DL o della Committenza, ovvero abbia pedissequamente seguito quanto previsto nel progetto poi risultato difettoso e sulla eventuale sussistenza di un onere di verifica
Corte d'Appello di Firenze, 29 marzo 2012
[A] Sulla natura e sugli scopi della riserva e sulle conseguenze in merito alla decadenza dalla pretese dell'appaltatore. [B] Sull'onere e sui termini di esplicazione delle riserve iscritte e sulla possibilità o meno di procedere a successiva quantificazione. [C] Sull'onere e sui termini di quantificazione delle riserve relative ai c.d. "fatti continuativi". [D] Sulla individuazione del dies a quo per calcolare il termine di quindici giorni per l'esplicazione delle riserve iscritte per i c.d. "fatti continuativi"
Corte d'Appello di Firenze, 22 marzo 2012
[A] Sulla possibilità o meno di richiedere solo in grado di appello l'accetamento della nullità del contratto d'appalto per indeterminatezza dell'oggetto dovuta alla lacunosità del progetto. [B] Sulla possibilità o meno che la lacunosità del progetto posto a base di gara possa costituire - di per sé - grave inadempimento e sull'obbligo di buona fede posto a carico dell'Impesa. [C] Sulle valutazioni che il Collegio deve operare in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla valutazione in merito alla legittimità del provvedimento di risoluzione in danno emesso dalla Stazione Appaltante. [D] Sulla ammissibilità o meno di domande risarcitore formulate con riserva di quantificazione nel caso la specificazione e quantificazione delle domande avvenga all'udienza di precisazione delle conclusioni
Corte d'Appello di Firenze, 22 marzo 2012
[A] Sulla esistenza o meno del diritto al giusto prezzo nell'appalto pubblico, sulla giurisdizione in caso di contestazioni sul prezzo del contratto e sulla possibilità o meno di chiedere la disapplicazione del provvedimento con cui il prezzo è stato definito. [B] Sul riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo nel caso di contestazioni sul prezzo dell'appalto e sull'eventuale onere di preventiva impugnazione dei provvedimenti ritenuti lesivi. [C] Sulla possibilità o meno di modificare il prezzo dell'appalto in sede di stipula del contratto nel caso di licitazione a forfait chiuso
Corte d’Appello di Firenze, 20 febbraio 2012
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo nel caso in cui l'appaltatore contesti formazione il prezzo posto a base della gara d'appalto. [B] Sui criteri di riparto di giurisdizione in merito ai riflessi sul contratto di appalto delle irregolarità-illegittimità della procedura amministrativa a monte
Corte d’Appello di Firenze, 4 maggio 2010
[A] E’ viziato da nullità insanabile l'incarico professionale conferito da un ente pubblico in mancanza di forma scritta. [B] Sulla natura giuridica della società concessionaria di servizi utilizzata dal Comune per il perseguimento di interessi pubblici, come senza dubbio sono quelli connessi alla progettazione di parcheggi comunali
Corte d'Appello di Firenze, Sezione I, 28 febbraio 2011
Sulla necessità o meno di messa in mora formale della P.A. per l’applicazione della clausola penale per il ritardo del deposito del progetto esecutivo da parte del progettista incaricato
Corte d'Appello di Firenze, Sezione Lavoro, 22 febbraio 2011
Sulla differenza in fase esecutiva tra appalto endoaziendale di servizi e mera intermediazione di manodopera vietata dalla legge n. 1369 del 1960
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 11 novembre 2010
Ai sensi del D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063, ove l'Amministrazione abbia omesso di adottare e comunicare le sue determinazioni sul collaudo in un congruo periodo di tempo, l'appaltatore può far valere direttamente i suoi diritti, in via giudiziaria o arbitrale
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 19 luglio 2010
Sulle sorti delle penali contrattuali qualora nel corso dell'esecuzione del contratto d'appalto, il committente abbia richiesto all'appaltatore notevoli ed importanti variazioni del progetto
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 19 luglio 2010
[A] Sulla legittimazione o meno del dirigente che riveste anche il ruolo di responsabile del procedimento di dichiarare l’intervenuta risoluzione del contratto d’appalto. [B] Sulla possibilità o meno di applicare l’art. 119 del D.P.R. 554 del 1999 (oggi art. 136 del D.lgs 163 del 2006) nel caso in cui l’inadempimento dell’appaltatore riguardi la fase di consegna dei lavori e non la successiva esecuzione dell’appalto. [C] Sulla risoluzione contrattuale senza che sia stato seguito il procedimento previsto dall’art. 119 del D.P.R. 554 del 1999
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 9 agosto 2010
[A] La responsabilità per rovina o gravi difetti di edifici, sancita dall’art. 1669 c.c. per finalità di interesse generale, che trascende i confini dei rapporti negoziali tra le parti, ha natura extracontrattuale e opera non solo a carico dell’appaltatore nei confronti del committente, ma anche – come appunto nel caso di specie – a carico del costruttore nei confronti dell’acquirente. [B] Sull’umidità riscontrata pressoché in tutte le stanze dell’appartamento
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 24 giugno 2010
Anche laddove l’appaltatore si attenga alle previsioni del progetto altrui, come nel caso in cui il committente predispone il progetto e fornisce indicazioni sulla relativa realizzazione, l'appaltatore può comunque essere ritenuto responsabile per i vizi dell'opera se, nel fedelmente eseguire il progetto e le indicazioni ricevute, non segnala eventuali carenze ed errori
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 25 febbraio 2010
[A] Sull’obbligo cui è tenuto l’ingegnere incaricato della redazione del progetto di costruzione di un edificio riguardo alle dimensioni, i confini e le altre caratteristiche, anche sotto il profilo delle limitazioni urbanistiche. [B] Sul diritto di rivalsa del committente nei confronti del progettista per l’irregolare ubicazione della costruzione
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 9 dicembre 2009
[A] Una volta che il criterio di valutazione del terreno espropriato, se edificabile, è esclusivamente quello del suo valore venale, l’unica domanda che ci si deve porre è questa: se l’attore avesse messo in vendita il suo terreno, da tempo destinato nel piano regolatore a parcheggio pubblico, quanto avrebbe ricavato? [B] Il VAM raramente corrisponde al valore agricolo effettivo del fondo
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 16 dicembre 2009
Sulla realizzazione di un’opera pubblica e sulla diversa rilevanza delle richieste di risarcimento del danno avanzate dal privato per riduzione di una veduta panoramica o di altre utilità marginali, rispetto alla violazione delle norme sulle distanze ovvero per procurate immissioni di rumori, vibrazioni e gas di scarico
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 14 settembre 2009
[A] Qualora il direttore dei lavori abbia contestato nel merito la fondatezza delle riserve, omettendo però di rilevarne l’intempestività, l’Amministrazione non può successivamente eccepire la decadenza delle stesse. [B] In difetto di ordine scritto del direttore lavori non è fondata la riserva relativa alla “Richiesta di maggiore compenso (od equo compenso) per adeguamento alle richieste della D.L. sulla messa in opera del guard-rail”
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 28 settembre 2009
[A] Il direttore dei lavori per conto del committente presta un'opera professionale in esecuzione di un'obbligazione di mezzi e non di risultato. [B] Sulla necessità o meno di una presenza continua e giornaliera sul cantiere da parte del Direttore dei Lavori
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 4 giugno 2009
Sulla giurisprudenza riguardo alla competenza professionale dei geometri in materia di progettazione e direzione dei lavori di opere edili
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 8 aprile 2009
[A] Sulla differenza tra il contratto di appalto ed il contratto d’opera. [B] Sulla differenza tra l’appaltatore ed il lavoratore autonomo
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 8 aprile 2009
Il Comune, a prescindere dall’appalto, risponde del danno cagionato ai vicini in forza del generale principio posto dall’art. 840 c.c., per cui il proprietario che fa eseguire nel suo fondo lavori di escavazione è tenuto a rispondere direttamente del danno
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 13 marzo 2009
Il committente convenuto per il pagamento può opporre all’appaltatore le difformità e i vizi dell’opera, avvalendosi del principio inadimpleti non est adimplendum
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 31marzo 2009
[A] Sulla possibilità o meno di invocare la garanzia per gravi difetti ex. art. 1669 c.c. qualora si verifichino infiltrazioni di acqua per carenza di impermeabilizzazione della copertura della terrazza praticabile. [B] Sui vizi consistenti in crepe nei muretti dei balconi e della terrazza, distacchi d’intonaco sul parapetto della terrazza, malformazioni nella pavimentazione del piano terra e assenza di guaine di condotta nell’impianto elettrico. [C] L’appaltatore risponde ex art. 1669 c.c. verso il committente ed i suoi aventi causa anche quando i difetti costruttivi siano ascrivibili all’imperfetta o erronea progettazione