Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 163.2006. Art. 57 (Procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara)
Tribunale di Salerno, 28 febbraio 2024
Sulla (in)derogabilità dell’obbligo della p.a. di indicare le modalità di individuazione degli operatori economici da consultare e dei criteri per la selezione del progettista previsti nella vigenza dell’art. 57, co. 6 del d.lgs. 163/2006 e dell’art. 267 del d.p.r. 207/2010, con particolare riguardo alla procedura negoziata ad inviti senza bando.
Tribunale di Rieti, 3 maggio 2021
[A] Sull’onere della prova dell’adempimento delle obbligazioni da parte di Appaltatore e Stazione Appaltante. [B] Sulla forma dei contratti di Appalto pubblici richiesta a pena di nullità. [C] Sulla valenza del divieto di rinnovo di contratto pubblico d’Appalto. [D] Sui presupposti dell’istituto della “proroga tecnica” di contratto pubblico d’Appalto. [E] Sui principi in materia di copertura finanziaria nel caso di contratti pubblici d’Appalto degli Enti Locali. [F] Sulle conseguenze ricadenti sul contratto pubblico d’Appalto stipulato in assenza dell’impegno di spesa e dell’attestazione di copertura finanziaria. [G] Sulla domanda di arricchimento senza causa presentata per la prima volta in comparsa conclusionale in procedimento di opposizione a d.i.. [H] Sulla differenza tra azione di indebito arricchimento ordinaria e quella esercitata nei confronti della P.A..
Tribunale di Aosta, 26 aprile 2021
[A] Sulla giurisdizione del G.O., ovvero del G.A., in materia di Appalti pubblici, relativamente alle contestazioni che riguardano le “proroghe” contrattuali o la genesi del rapporto contrattuale; [B] Sulla natura del CTU: il consulente “deducente” e quello “percipiente”
Tribunale di Rieti, 29 dicembre 2020
[A] Sull’onere della prova in materia di adempimento delle obbligazioni in tema di appalti pubblici. [B] Sulla configurabilità o meno del rinnovo tacito del rapporto contrattuale con la P.A. [C] Sul divieto del rinnovo dei contratti pubblici: la rinnovazione dei contratti d’Appalto scaduti. [D] Sui presupposti sostanziali dell’istituto della “proroga tecnica”. [E] Sull’ammissibilità o meno, in sede di procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo, della domanda di arricchimento senza causa avanzata nella comparsa di costituzione e risposta da parte dell’opposto. [F] Sui presupposti necessari ai fini dell’esperibilità dell’azione di arricchimento senza causa nei confronti della P.A.. [G] Sulla possibilità o meno di richiedere il lucro cessante in relazione al danno ed alla correlata diminuzione patrimoniale subita a seguito di arricchimento senza causa.
Tribunale di Velletri, 20 settembre 2017
[A] Sulla validità o meno delle proroghe contrattuali deliberate dalla stazione appaltante, ma non seguite dalla sottoscrizione di un contratto d’appalto in forma scritta. [B] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di esperire l’azione di indebito arricchimento (ex art. 2041 c.c.) contro l’amministrazione per pretese inerenti una proroga contrattuale non preceduta da contratto scritto e impegno di spesa. [C] Sulla responsabilità del funzionario comunale, ai sensi dell’art. 23 del d.l. n. 66 del 1989 e 194 del d.lgs. 267/2000, nel caso di acquisizione di beni e servizi da parte del comune in assenza di provvedimento dell’organo munito di potere deliberativo e del necessario impegno di spesa.
Parere ANAC sulla normativa, 22 luglio 2015
[A] Sull'istituto della variante e sulle ipotesi di legittimità. [B] Sulle modifiche progettuali per le quali non è possibile procedere con varianti in corso d'opera. [C] Sui limiti posti dall'art. 57, comma 2 del codice alla possibilità di affidare lavori tramite procedura negoziata in caso di estrema urgenza
Lodo Arbitrale, 29 luglio 2013
[A] Sui limiti alla possibilità di apportare modifiche ai contratti di appalto in corso di esecuzione. [B] Sulla giurisprudenza comunitaria formatasi riguardo alla possibilità di apportare modifiche ai contratti di appalto in corso di esecuzione. [C] Sulla giurisprudenza del Consiglio di Stato in merito alla possibilità di apportare modifiche ai contratti di appalto in corso di esecuzione. [D] Sui limiti alla possibilità di apportare varianti in corso di esecuzione ai servizi e alle forniture secondo la normativa attualmente vigente. [E] Sulla natura sostanziale delle modifiche o delle varianti al contratto in corso d'opera che imporrebbero l'indizione di una nuova gara. [F] Sulla nullità del contratto d'appalto modificato in corso di esecuzione e sulle conseguenze in merito alla spettanza del corrispettivo dell'impresa. [G] Sulla applicabilità o meno delle disposizioni di cui agli artt. 121 e ss. c.p.a. al giudizio arbitrale e sulla conseguente possibilità degli arbitri (e del giudice ordinario) di dichiarare l'inefficacia del contratto in caso di aggiudicazione senza gara. [H] Sulla possibilità o meno di configurare la sussistenza di un legittimo affidamento del contraente a fronte di un contratto stipulato in violazione delle norme di evidenza pubblica
Lodo Arbitrale, 4 agosto 2011
[A] Sulla natura e sui limiti dell'azione di indebito arricchimento avviata dall'Impresa nei confronti della Stazione Appaltante. [B] Sulla risarcibilità o meno dell'utile di impresa (10%) e delle spese generali (15%) nel caso di azione di indebito arricchimento proposta dall'Impresa previa declaratoria di nullità dei contratti di proroga-rinnovo sottoscritti con la Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 21 luglio 2011
[A] Sulle regole da applicare al funzionamento del Collegio Arbitrale nell'ipotesi in cui la clausola compromissoria contenga un ordinario rinvio alle norme sull'arbitrato dei lavori pubblici e del codice di procedura civile. [B] Sulla risarcibilità o meno del danno derivante all'Impresa dal mancato rinnovo del contratto da parte della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 30 dicembre 2010
[A] Sulla differenza tra inderogabilità della normativa applicabile e indisponibilità del diritto per l’applicabilità del divieto di compromittibilità in arbitri stabilito dall’art. 806 c.p.c.. [B] Sulla differente disciplina tra la “proroga” e il “rinnovo” del contratto d’appalto e sulla nullità o meno dei due istituti. [C] Sulla nullità o meno del c.d. «rinnovo programmato» previsto esplicitamente fin dall’inizio negli atti di gara. [D] Sulla possibilità o meno di configurare una responsabilità precontrattuale in capo alla Stazione Appaltante e, di converso, l'affidamento incolpevole dell'impresa ai sensi dell'art. 1338 c.c., in caso di declaratoria di nullità del contratto per violazione di norma imperativa. [E] Sui requisiti dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della Pubblica Amministrazione e sulla necessità o meno che la Pubblica Amministrazione proceda anche al riconoscimento dell'utilità dell'opera o della prestazione ottenuta. [F] Sulla ammissibilità o meno di una domanda completamente nuova introdotta nel procedimento arbitrale solo con la seconda memoria
Lodo Arbitrale, 23 febbraio 2011
[A] Sulla efficacia o meno del contratto stipulato dalla Pubblica Amministrazione prima della approvazione dello stesso da parte dell’organo competente e sulla sua eseguibilità. [B] Sulla nullità o meno del contratto a seguito del mancato rispetto delle regole in base alle quali è nulla la presupposta delibera che impegna una spesa senza attestazione della relativa copertura finanziaria. [C] Sulla nullità o sull’annullabilità del contratto derivante da possibili inosservanze delle regole relative all’evidenza pubblica nella scelta del contraente (ora art. 57, d.lgs. 163/2006). [D] Sugli effetti del c.d. “patto di stabilità interno” sui contratti in corso di esecuzione e sulla possibilità o meno di deroga al principio di esigibilità delle obbligazioni contrattualmente assunte dalla PA. [E] Sulla possibilità o meno che il Collegio arbitrale proceda alla liquidazione in via equitativa ex 1226 cod. civ. dei danni richiesti, pur in assenza di istanza di parte. [F] Sulla determinazione del dies a quo per il calcolo degli interessi legali conseguenti ad illecito contrattuale e sulla possibilità o meno di applicare a tali fattispecie la mora automatica di cui all’art. 1219 cod. civ.
Lodo Arbitrale, 27 maggio 2010
[A] Sulla validità o meno di una clausola compromissoria contenuta in un contratto del quale viene eccepita dall’istante la nullità, nel caso di accoglimento di detta domanda. [B] Sulla nullità o meno dei contratti di proroga - rinnovo stipulati dalla stazione appaltante con il soggetto gestore del servizio. [C] Sulla possibilità o meno di invocare l’azione residuale di ingiustificato arricchimento ove l’impresa abbia dedotto anche altre ipotesi di responsabilità. [D] Sulla possibilità o meno di configurare nel consenso prestato dall’impresa con la stipula dei contratti di proroga-rinnovo, una tacita accettazione dello squilibrio economico delle condizioni contrattuali. [E] Sulla possibilità o meno che l’azione residuale di ripetizione dell’indebito venga utilizzata dall’impresa per ottenere anche «il giusto corrispettivo», i benefici e le aspettative connessi con la controprestazione pattuita con la Pubblica Amministrazione. [F] Sulla possibilità o meno che il Collegio arbitrale proceda ad una valutazione equitativa del danno, ai sensi dell’art. 1226 c.c., nel caso in cui l’istante non abbia dato la prova certa sull’esistenza del preteso depauperamento economico
Corte d’Appello di Firenze, 4 maggio 2010
[A] E’ viziato da nullità insanabile l'incarico professionale conferito da un ente pubblico in mancanza di forma scritta. [B] Sulla natura giuridica della società concessionaria di servizi utilizzata dal Comune per il perseguimento di interessi pubblici, come senza dubbio sono quelli connessi alla progettazione di parcheggi comunali
Corte dei Conti, Sezione Lazio, 6 aprile 2011
[A] Sulla rilevanza o meno del giudicato amministrativo di legittimità sull’accertamento da effettuarsi in sede di giudizio dinanzi alla Corte dei Conti [B] Sulla possibilità o meno di ritenere abrogata la procedura negoziata di cui all’art. 7, comma 2, lett. f) del d.lgs n. 157/95 che prevede la possibilità di riaffidare il servizio allo stesso aggiudicatario, in ragione dell’entrata in vigore del divieto di rinnovo dei contratti pubblici, introdotto con l’art. 23 della legge n. 62/2005
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 28 marzo 2011
[A] Sulla legittimità o meno del comportamento della Stazione Appaltante che, da un lato esclude dalla procedura di gara l’attuale appaltatore inadempiente e, dall’altro, continua ad affidare allo stesso il servizio in via di proroga e di urgenza nelle more dello svolgimento della gara [B] Sulla immediata operatività o meno della condizione di esclusione per i soggetti responsabili di gravi violazioni contrattuali prevista dall’art. 38 lett. “f” del codice degli appalti e sulla necessità o meno che la grave violazione sia accertata in modo definitivo [C] Sulla natura del giudizio di anomalia [D] Sulla rilevanza o meno, ai fini del giudizio di anomalia dell’offerta, dell’avvenuto andamento negativo di una precedente gestione da parte del medesimo soggetto
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 11 marzo 2011
[A] Sulla possibilità o meno che un atto di revoca dell’affidamento assunto dall’Amministrazione in ottemperanza ad ordinanza cautelare possa configurare rinuncia al proprio diritto di difesa [B] Sulla necessità o meno della notifica individuale al gestore uscente degli atti deliberativi con cui l’Amministrazione ha deciso di affidare il servizio senza gara ad una società in house [C] Sulla possibilità o meno di procedere al rinnovo di contratti di appalto scaduti, alla luce di quanto disposto dall’art. 23 della L. 23/2005 [D] Sui limiti alla possibilità concessa dall’art. 57 del d.lgs. 163 del 2006 di aggiudicare contratti pubblici mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando per nuovi servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi già affidati all'operatore economico aggiudicatario [E] Sulla possibilità o meno che il capitolato speciale elaborato dall’Amministrazione possa configurare il progetto base, requisito per poter procedere al ri-affidamento ai sensi dell’art. 57 del D. Lgs. 163/2006 per la ripetizione di servizi analoghi [F] Sulla eventuale distinzione tra proroga del contratto prevista nel bando e rinnovo contrattuale vietato dall’art. 23 della L. 23/2005
T.R.G.A. Trento, 10 febbraio 2011
Sulla necessità o meno che la verifica di integrità dei plichi nelle procedure di affidamento a trattativa privata avvengano in seduta pubblica
Lodo Arbitrale, 9 marzo 2010
[A] Sulla nozione giuridica di “lavori complementari” ai sensi dell’art. 57, 5° comma lettera a) del D.lgs. n. 163/2006. [B] Sui “lavori extracontrattuali”, sui “lavori complementari” che legittimano la procedura negoziata e sulle “varianti progettuali” ammesse nei soli casi previsti dall’art. 132 del D.lgs 163 del 2006
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III, 16 gennaio 2010
Sull’art. 57, comma 2, lettera b), del D.Lgs. n. 163/2006 che consente di non esperire la pubblica gara “qualora, per ragioni di natura tecnica o artistica ovvero attinenti alla tutela di diritti esclusivi, il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato”
T.A.R. Abruzzo L’Aquila, Sezione I, 24 novembre 2009
E’ illegittima la determina della ASL che ha inteso affidare, in mancanza di pubblica gara, le attività di riscossione dei crediti inevasi (ticket) ad Equitalia
T.A.R. Marche, Sezione I, 30 settembre 2009
[A] Sui casi in cui la stazione appaltante può ricorrere alla procedura negoziata per “estrema urgenza”, ai sensi dell’art. 57, comma e, lett. c) del codice. [B] Sull’affidamento di incarichi di progettazione e sulla sufficienza o meno dell’indicazione da parte della stazione appaltante dei soli elementi essenziali della prestazione e dell’importo presunto delle attività, senza che motivare circa i criteri impiegati per la determinazione del corrispettivo posto a base d’asta. [C] L’obbligo di presentazione del DURC riguarda esclusivamente le imprese e non anche i professionisti o le associazioni di professionisti
Corte dei Conti, Sezione Trentino Alto Adige, 25 settembre 2009
[A] Il principio secondo cui i contratti dai quali derivi una entrata per lo Stato devono essere preceduti da pubblici incanti, deve considerarsi applicabile in via analogica, anche alle concessioni-contratto di beni demaniali e/o patrimoniali. [B] Il dipendente che sottoscrive un contratto a trattativa privata in mancanza di una documentata indagine di mercato risponde direttamente dei danni alla stregua del falsus procurator sfornito di legittimazione a contrarre
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 31 luglio 2009
Sui principi giurisprudenziali riguardo ai casi in cui l’Amministrazione può ricorrere alla procedura negoziata
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III, 3 luglio 2009
[A] Sull’estrema urgenza invocabile ai sensi dell’art. 57 del D.lgs 163 del 2006 per giustificare il ricorso alla procedura negoziata. [B] Sull’art. 81 comma 3 del d.lgs. n. 163 del 2006, per cui le stazioni appaltanti possono decidere di non procedere all’aggiudicazione ove nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all’oggetto del contratto
T.A.R. Campania Napoli, Sezione I, 5 luglio 2009
L’Amministrazione che persegua l’affidamento di un contratto mediante trattativa privata conserva fino alla sua stipulazione la possibilità di recedere dal procedimento
Corte Costituzionale, 22 maggio 2009
Sull'illegittimità costituzionale di alcune norme della l.r. Campania 30 gennaio 2008, n. 1 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania – legge finanziaria 2008", nonché della l.r. 27 febbraio 2007, n. 3 "Disciplina dei lavori pubblici, dei servizi e delle forniture in Campania"
Corte dei Conti, Sezione Umbria, 13 maggio 2009
La semplice lesione del principio di concorrenza per aver stipulato un contratto a trattativa privata non è di per sé sufficiente a fondare un’azione erariale di tipo risarcitorio
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 12 maggio 2009
E’ illegittima la deliberazione della stazione appaltante con la quale si stabilisce di rinnovare per il successivo biennio un contratto di fornitura, anche in presenza di una clausola che prevede una durata di tre anni rinnovabile per altri due
Consiglio di Stato, Sezione V, 11 maggio 2009
[A] Sulla differenza tra il rinnovo del contratto e la ripetizione di servizi analoghi ai sensi dell’art. 57 del D.lgs 163 del 2006. [B] Sulla ripetizione di servizi analoghi e sull’importo di cui occorre tener conto per la fissazione dei requisiti di partecipazione. [C] Sulle circostanze di estrema urgenza adducibili a giustificazione di una procedura negoziata senza gara ex art. 57, secondo comma, lett. c)
Consiglio di Stato, Sezione V, 11 maggio 2009
[A] Sulla differenza tra il rinnovo del contratto e la ripetizione di servizi analoghi ai sensi dell’art. 57 del D.lgs 163 del 2006. [B] Sulla ripetizione di servizi analoghi e sull’importo di cui occorre tener conto per la fissazione dei requisiti di partecipazione. [C] Sulle circostanze di estrema urgenza adducibili a giustificazione di una procedura negoziata senza gara ex art. 57, secondo comma, lett. c)
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione II, 28 aprile 2009
Sulla differenza tra la mera “proroga” ed il rinnovo del contratto ai fini della revisione del corrispettivo contrattuale ai sensi dell’art. 115 del D.lgs 163 del 2006
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 10 aprile 2009
Sulla legittimità o meno della determinazione con la quale si fa ricorso alla procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara, di cui all’art. 57, comma 2 del D.Lgs. 163/2006 motivando sulla “estrema urgenza in quanto è necessario rendicontare alla Regione l’intera spesa finanziata per non incorrere nella revoca del finanziamento stesso”