[A] Sulle conseguenze della risoluzione di un contratto d’appalto con riferimento ai contratti di subappalto. [B] Sull’onere probatorio posto in capo al creditore in materia di risarcimento del danno derivante dall’inadempimento del debitore. [C] Sulle conseguenze della mancata autorizzazione amministrativa del subappalto con particolare riguardo alle eventuali azioni di ingiustificato arricchimento e di ripetizione dell’indebito esercitate dal subappaltatore in materia di appalti pubblici. [D] Sulla natura imperativa del provvedimento della p.a. che autorizza il subappalto in un appalto pubblico. [E] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di colmare le lacune probatorie circa il danno patito per la risoluzione anticipata di un contratto d’appalto mediante la liquidazione in via equitativa ex art. 1226 c.c.. [F] Sull’(in)ammissibilità della domanda proposta dinanzi al giudice ordinario avente ad oggetto l’invalidità o l’inefficacia della convenzione d’arbitrato in pendenza di procedimento arbitrale. [G] Sulla (im)possibilità di definire le spese di arbitrato al di fuori del procedimento arbitrale a cui si riferiscono.
[A] Sulla rilevabilità in appello delle nullità del lodo arbitrale non dedotte nell’atto di impugnazione. [B] Sulle questioni intertemporali poste dalla modifica del co. 1 dell’art. 241 del d.lgs. 163/2006 da parte del co. 19 dell’art. 241 della l. 160/2012 in materia di inserimento di clausole compromissorie in seno a procedimenti di evidenza pubblica: in particolare sulla validità delle clausole inserite in assenza della preventiva e motivata autorizzazione da parte dell’organo di governo della P.A. prima dell’intervenuta modifica normativa.
[A] Sulla facoltatività del ricorso all’arbitrato negli appalti pubblici, anche per i contratti sottoscritti prima dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 163 del 2006. [B] Sulla forza vincolante della lex specialis di gara sia per i partecipanti, sia per la Stazione Appaltante. [C] Sulla autonomia della clausola compromissoria rispetto al contratto d’appalto alla quale afferisce.
[A] Sulla nullità del lodo arbitrale in caso di composizione del collegio non conforme a quanto previsto dal d.p.r. n. 1063/1962, laddove richiamato nella clausola compromissoria. [B] Sugli effetti prodotti dalla modifica della legge statale in materia di composizione del collegio arbitrale sulle leggi regionali contenenti una propria diversa disciplina
[A] Sui limiti alla possibilità di impugnare il lodo per incompetenza degli arbitri in ragione della inesistenza o invalidità della clausola compromissoria. [B] Sulla necessità o meno di depositare gli originali del contratto d'appalto e dei documenti conseguenti. [C] Sui limiti e sulla disciplina dell'ordine di esibizione di documenti ex art. 210 c.p.c.. [D] Sulla possibilità o meno di configurare clausole vessatorie ex art. 1341, comma 2, c.c. all'interno di un contratto d'appalto