Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
CODICE CIVILE. Art. 1418 (Cause di nullità del contratto)
Corte d’Appello di Campobasso, 31 maggio 2024
[A] Sui casi in cui i contratti di servizio pubblico per la fornitura e gestione dei servizi di trasporto pubblico locale devono essere qualificati come concessione di servizi, con conseguente applicazione delle disposizioni di cui al reg. 2007/1370/CE, o come appalti pubblici, con conseguente applicazione delle disposizioni di cui alle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, e sulle differenze tra le due forme di affidamento alla luce della disciplina di cui al d.lgs. 422/1997. [B] Sull’applicabilità degli interessi di cui al d.lgs. 231/2002 al ritardo nei pagamenti in materia di trasporto pubblico locale e sulla (non) necessità di costituire in mora il debitore. [C] Sulla forma che devono rivestire i contratti, e le loro successive modifiche, di cui sia parte la p.a..
Tribunale di Napoli Nord, 27 giugno 2024
[A] Premessa la disciplina che regola i lavori di somma urgenza effettuati per conto degli enti locali nella vigenza del d.lgs. 50/2016, sulla nullità degli incarichi affidati d’urgenza da un Comune ad un’impresa ove il consiglio comunale non adotti il provvedimento di riconoscimento della spesa nei termini indicati dall’art. 191, co. 3 TUEL. [B] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di agire ex art. 2041 c.c. nei confronti di un ente locale per cui abbia eseguito dei lavori commissionati in violazione dell’iter prescritto dall’art. 191 TUEL e sulla (im)possibilità per il g.o. di condannare la p.a. a riconoscere un debito fuori bilancio. [C] Sull’applicabilità del principio secondo cui il rapporto obbligatorio si costituisce tra appaltatore e funzionario in caso di violazione delle norme afferenti l’impegno di spesa degli enti pubblici alla diversa fattispecie in cui i lavori siano stati eseguiti in difetto di contratto scritto. [D] Sulle azioni che l’appaltatore ha a disposizione per conseguire il pagamento delle prestazioni rese nei confonti di un ente locale in difetto di valido contratto o di regolare impegno di spesa.
Tribunale di Nola, 28 giugno 2024
[A] Sulla (in)validità dei contratti stipulati dalla p.a. aventi durata decennale o ultradecennale e sull’unica eccezione al principio di improrogabilità dei contratti pubblici nella vigenza del d.lgs. 50/2016. [B] Sui presupposti necessari ai fini dell’esperimento dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della p.a., con particolare riguardo alla (non) necessità del riconoscimento dell’utilitas da parte dell’amministrazione. [C] Premessi i principi generali che regolano il riparto di giurisdizione tra g.a. e g.o. in materia di contratti pubblici, sul giudice competente in materia di nullità di un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Teramo, 21 giugno 2024
[A] Sulla forma che devono rivestire e sul soggetto che deve sottoscrivere i contratti pubblici a pena di nullità. [B] Premessa la normativa applicabile ai lavori di somma urgenza a mente del TUEL e nella vigenza del d.lgs. 163/2006, sulle modalità con cui la p.a. è tenuta ad operare in presenza di lavori di somma urgenza per i quali non sia stata osservata la tempistica e le condizioni procedimentali scaturenti dall'applicazione delle suddette norme. [C] Sulla (in)esistenza di un diritto soggettivo del privato al riconoscimento del debito fuori bilancio assunto dalla P.A. e sulla (in)sufficienza dei meri comportamenti degli organi rappresentativi dell’ente ad integrare un riconoscimento di debito fuori bilancio. [D] Sul soggetto nei cui confronti si instaura il rapporto obbligatorio ove l’Ente locale stipuli un contratto pubblico in violazione degli obblighi previsti dalla procedura di spesa degli enti pubblici o dalle norme ad evidenza pubblica. [E] Sulla forma che devono rivestire gli atti che prevedono varianti al progetto, maggiori oneri o accordi aggiuntivi ad un contratto d’appalto di opere pubbliche.
Tribunale di Napoli, 16 maggio 2024
[A] Sulla (im)possibilità per il giudice ordinario di esercitare il potere di disapplicazione dell’atto amministrativo illegittimo ove la p.a. sia parte del giudizio e sulla natura degli atti amministrativi che il giudice ordinario può vagliare. [B] Sulla (il)legittimità della clausola contenuta in un bando di gara che preveda in capo all’aggiudicatario l’obbligo di un corrispettivo per l’espletamento dei servizi di committenza e delle attività di gara. [C] Sulla (non) necessità del concorrente di impugnare la clausola di un bando di gara ai fini di far successivamente valere, ai sensi dell’art. 1418 c.c., la nullità della clausola che preveda in capo all’aggiudicatario l’obbligo di versare un corrispettivo per l’espletamento dei servizi di committenza e di tutte le attività di gara
Tribunale di Teramo, 29 aprile 2024
[A] Sulla (im)possibilità di stipulare un contratto pubblico mediante manifestazione di volontà o comportamenti concludenti o meramente attuativi, in assenza di forma scritta. [B] Sulla diversa natura della revoca dell’aggiudicazione e del recesso dal contratto d’appalto pubblico e sui differenti momenti in cui la p.a. può ricorrere ai predetti istituti. [C] Premessa la configurabilità della responsabilità precontrattuale della p.a. in tema di affidamento di appalti pubblici, sulla responsabilità della p.a. nel caso in cui la medesima chieda all’impresa aggiudicataria di eseguire anticipatamente il contratto d’appalto pubblico, ma, successivamente, proceda alla revoca dell’aggiudicazione e sui limiti entro cui al privato può essere riconosciuto il risarcimento per il danno subito dalla suddetta revoca anche in ragione della perdita di chances. [D] Sulle voci di danno che devono essere riconosciute al privato a titolo di lucro cessante in caso di responsabilità precontrattuale della p.a. in materia di appalti pubblici, con particolare riguardo al danno curricurale ed all’onere della prova circa la sussistenza del danno.
Tribunale di Teramo, 26 aprile 2024
[A] Premessa la natura giuridica delle società in house, sulla (in)applicabilità ad esse delle regole della concorrenza concernenti gli appalti pubblici e gli affidamenti dei pubblici servizi alla luce della giurisprudenza comunitaria. [B] Sulla nullità dei contratti stipulati iure privatorum dalla p.a. in assenza di forma scritta e sulla (im)possibilità di sanare i predetti contratti mediante fatti concludenti o comportamenti attuativi del rapporto. [C] Sulla ratio giuridica dell’obbligo di forma scritta ad substantiam dei contratti stipulati dalla p.a.. [D] Sulla configurazione, sui casi e sui limiti entro cui la p.a. può ricorrere agli acquisti in economia nella vigenza del d.lgs. 163/2006.
Tribunale di Nola, 25 marzo 2024
[A] Sui termini e sulle modalità con cui l’appaltatore è tenuto ad apporre riserva, con particolare riguardo al termine entro cui quantificare i maggiori esborsi dovuti alla sospensione dei lavori disposta dalla stazione appaltante. [B] Sull’applicabilità degli interessi al saggio delle transazioni commerciali previsti dal d.lgs. 231/2002 agli importi dovuti dalla stazione appaltante per le riserve apposte dall’appaltatore in materia di appalti pubblici. [C] Premessa la disamina del c.d. “arricchimento imposto” dell’amministrazione, sulla (im)possibilità di riconoscere all’appaltatore l’indennizzo per indebito arricchimento per l’esecuzione di opere aggiuntive a quelle contrattualmente pattuite laddove manchi qualsiasi richiesta o autorizzazione da parte della p.a. committente.
Corte d’Appello di Firenze, 7 marzo 2024
[A] Sulla natura di mera ripartizione degli affari interni all’uffico giudiziario del rapporto tra sezione ordinaria e sezione specializzata in materia d’impresa. [B] Sull’(in)applicabilità alle controversie insorte tra appaltatore e subappaltatore della competenza speciale delle sezioni specializzate prevista dall’art. 3, co. 2, lett. f) del d.lgs. 168/2003 per gli appalti pubblici di rilevanza comunitaria. [C] Sulla (im)possibilità, nell’appalto di opere pubbliche stipulato a mezzo di rappresentante, di realizzare la contemplatio domini mediante comportamento concludente e sulla sorte del subappalto stipulato nelle medesime forme. [D] Sulla facoltà delle imprese riunite in A.T.I. di prevedere pattiziamente specifiche modalità di gestione del mandato collettivo nei rapporti coi terzi, con particolare riguardo alla legittimità della clausola che autorizzi la mandataria capogruppo a stipulare direttamente contratti di subappalto efficaci nella sfera giuridica delle società mandanti. [E] Sull’idoneità della ricognizione del credito effettuata da solo uno dei condebitori in solido a costituire elemento di prova della sussistenza del debito nei confronti degli altri condebitori. [F] Sull’applicabilità ai contratti d’appalto di opere pubbliche della diciplina prevista dal d.lgs. 231/2002 in tema di interessi moratori per ritardato pagamento del prezzo. [G] Sul soggetto su cui ricadono le spese di giudizio sostenute dal terzo chiamato in garanzia in caso di rigetto della domanda principale.
Tribunale di Verona, 21 marzo 2024
[A] Sul soggetto nei cui confronti si instaura il rapporto obbligatorio ove la p.a. contragga un’obbligazione verso terzi in violazione degli obblighi previsti dalle norme di contabilità pubblica, con particolare riguardo al caso in cui la medesima p.a. abbia incaricato di procedere alla stipula in sua vece un soggetto non dipendente dell’amministrazione. [B] Sulle finalità per le quali possono essere utilizzate le somme messe a disposizione della stazione appaltante nel quadro economico nella vigenza del d.p.r. 207/2010. [C] Sul procedimento con cui la p.a. può validamente effettuare il riconoscimento di debiti fuori bilancio.
Tribunale di Lecce, 13 marzo 2024
[A] Sul riparto di giurisdizione nella fase antecedente l’aggiudicazione della gara e nella fase successiva. [B] Sulla (in)validità delle clausole contenute in convenzioni e contratti stipulati tra la p.a. committente e l’appaltatore in relazione ad un appalto pubblico che prevedano un costo orario unitario di lavoro inferiore ai minimi salariali previsti dalle tabelle ministeriali vigenti e sull’applicabilità in tal caso del meccanismo di sostituzione di diritto delle clausole previsto dall’art. 1339 c.c.. [C] Premessa la disamina della natura giuridica della cauzione in numerario o in titoli, dovuta dall'appaltatore di opere pubbliche ai sensi dell'art. 54 del r.d. 827/1924 e sostituibile da una fideiussione bancaria o da una polizza assicurativa fideiussoria, sui limiti entro cui la p.a. committente ha facoltà di incamerare l'importo ricevuto in numerario o di procedere alla vendita dei titoli o di escutere la fideiussione.
Tribunale di Cosenza, 20 febbraio 2024
[A] Sulla (in)compatibilità dell’istituto del pagamento diretto del subappaltatore ex art. 118, co. 3 d.lgs. 163/2006 con l’ipotesi in cui sia stata attivata la procedura di concordato preventivo o venga dichiarato il fallimento dell’appaltatore e sulle modalità con cui il subappaltatore, in tal caso, può esigere il pagamento dei compensi dovuti per i lavori eseguiti in tema di appalto di opere pubbliche. [B] Sui caratteri della simulazione per interposizione con particolare riguardo ai contratti aventi la forma scritta ad substantiam. [C] Sulle modalità con cui il principio di residualità dell’azione di indebito arricchimento si declina nella materia degli appalti pubblici. [D] Sull’estensione dell’indennità dovuta dalla p.a. ai privati in caso di indebito arricchimento della stessa ai sensi dell’art. 2041 c.c., con particolare riguardo al danno emergente ed al lucro cessante. 
Tribunale di Nocera Inferiore, 2 febbraio 2024
[A] Sui casi in cui si produce la nullità della citazione ai sensi del co. 4 dell’art. 164 c.p.c.. [B] Sulla (non) necessità per il Sindaco di ottenere l’autorizzazione della Giunta per il rilascio della procura alle liti da parte del Comune. [C] Sulla (im)possibilità di sanare la nullità di un contratto pubblico stipulato in assenza di forma scritta, con particolare riguardo alla (ir)rilevanza dei comportamenti concludenti delle parti e delle delibere della p.a. anche successive rispetto alla conclusione del contratto nullo. [D] Sugli elementi che devono essere contenuti nei contratti d’opera professionale e d’appalto stipulati dalla p.a. e sull’(im)possibilità di concluderle i predetti contratti tramite corrispondenza. [E] Sull’(in)applicabilità del principio di non contestazione ex art. 115 c.p.c. in materia di prova dei contratti stipulati con la p.a.. [F] Sul riparto dell’onere probatorio in materia di adempimento di un’obbligazione.
Tribunale di Siracusa, 26 gennaio 2024
[A] Sull’applicabilità alle transazioni stipulate dalla p.a. del principio secondo cui è nullo il contratto pubblico in assenza di regolare impegno di spesa ed attestazione della copertura finanziaria. [B] Sull’onere dell’appaltatore di provare i fatti costitutivi della riserva tempestivamente iscritta e di quantificare le relative pretese, non potendo il giudice procedere alla liquidazione equitativa dell’importo richiesto. [C] Sull’(im)possibilità, in tema di giudicato, di considerare diverse due domande aventi diversa qualificazione giuridica ma riguardanti il medesimo fatto materiale e bene preteso. [D] Sugli elementi necessari ai fini del valido riconoscimento di un debito, con particolare riguardo all’espressione “al fine di pervenire alla definizione della questione” contenuta in una transazione tra p.a. e privato. [E] Sull’applicabilità agli atti della p.a. della disciplina della ricognizione di un debito ai sensi dell’art. 1988 c.c. e sugli effetti meramente probatori di quest’ultima. [F] Sulla (im)possibilità di attribuire una responsabilità alla p.a. per culpa in contrahendo ai sensi dell’art. 1338 c.c. ove l’invalidità del contratto pubblico sia determinata da una delibera adottata in violazione di una disposizione di legge, con particolare riguardo al caso della mancata assunzione dell’impegno di spesa. [G] Sui limiti entro cui, in tema di responsabilità precontrattuale ex art. 1338 c.c., va riconosciuto e quantificato il risarcimento, con particolare riguardo al danno emergente ed al lucro cessante. [H] Sulla valenza probatoria delle relazioni dei collaudatori formate ai sensi dell’art. 100 del r.d. n. 350/1895 e dell’art. 195 del D.P.R. n. 554/1999. [I] Sulla spettanza di rivalutazione ed interessi legali in caso di inadempimento agli obblighi contrattuali in tema di appalti pubblici.
Tribunale di Isernia, 10 febbraio 2024
[A] Sulla (im)possibilità di sanare gli atti negoziali della p.a. non stipulati in forma scritta, con particolare riguardo alla (ir)rilevanza di comportamenti concludenti e delle deliberazioni degli organi dell’amministrazione pubblica. [B] Sulla forma che devono rivestire il contratto d’opera professionale ed il contratto d’appalto pubblico di cui sia parte la p.a. e sull’(in)applicabilità dell’art. 115 c.p.c. ai fini della prova dei predetti contratti. [C] Sulla forma e sui presupposti necessari ai fini della validità dei contratti stipulati dagli enti pubblici locali, anche con riguardo ai lavori pubblici di somma urgenza. [D] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di richiedere alla stazione appaltante il corrispettivo per i lavori in variazione eseguiti in mancanza di un previo ordine scritto della p.a., anche ove sia provato che i lavori sono stati richiesti dall’amministrazione.
Tribunale di Avellino, 23 gennaio 2024
[A] Premesso l’inquadramento giuridico dell’istituto dell’anticipazione del prezzo negli appalti pubblici, sull’obbligatorietà dell’anticipazione del 20% del prezzo degli appalti pubblici e sulla (non) obbligatorietà della maggiorazione dal 20% al 30% dell’anticipazione del prezzo prevista dall’art. 207 del Decreto Rilancio. [B] Sulle modalità con cui la p.a. può validamente contratti con i terzi. 
Tribunale di Viterbo, 23 gennaio 2024
[A] Sulla (im)possibilità di concludere per facta concludentia o di rinnovare tacitamente un contratto con la p.a.. [B] Sulla ratio del co. 2 dell’art. 6 della l. 537/1993 in tema di tacito rinnovo dei contratti pubblici. [C] Sull’unico caso in cui è consentita la proroga dei contratti pubblici senza il previo esperimento di procedure di evidenza pubblica. [D] Sull’obbligazione che sorge tra il dipendente pubblico, che abbia stipulato un contratto oralmente o in violazione delle regole di contabilità pubblica, ed il contraente privato, sulla (im)possibilità per il privato, che abbia eseguito prestazioni a favore della p.a. in esecuzione della predetta obbligazione, di agire nei confronti di quest’ultima per indebito arricchimento e sulle modalità con cui l’Ente può validamente riconoscere il debito derivante da siffatta obbligazione come debito fuori bilancio.
Tribunale di Foggia, 13 gennaio 2024
[A] Sui requisiti minimi della domanda monitoria. [B] Sulla ripartizione dell’onere probatorio in materia di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e di inadempimento di un’obbligazione. [C] Sulla (im)possibilità di stipulare e prorogare un contratto d’appalto pubblico in assenza di un atto contrattuale concluso in forma scritta dall’organo legittimato a rappresentare la p.a. e sulla (im)possibilità di sostituire il contratto scritto con provvedimenti amministrativi, con particolare riguardo alle delibere di Giunta ed alle determine dirigenziali. [D] Sulle modalità e sui casi in cui è possibile la proroga di un contratto d’appalto pubblico e sulle conseguenze della mancata osservazione degli stringenti limiti temporali previsti per la predetta proroga. [E] Sui presupposti della condanna ai sensi dell’art. 96 c.p.c..
Tribunale di Benevento, 10 gennaio 2024
Sulle modalità con cui l’impresa appaltatrice, in assenza di un valido contratto scritto con la p.a. e/o in difetto di regolarità dell’impegno di spesa, può agire per ottenere il pagamento delle prestazioni eseguite in relazione ad un appalto pubblico e sull’(in)ammissibilità in tal caso dell’azione di indebito arricchimento verso l’Ente locale ai sensi dell’art. 2041 c.c..
Corte d’Appello di Napoli, 24 novembre 2023
[A] Sulla (in)validità dei contratti e degli impegni assunti dalla p.a. in mancanza di forma scritta, con particolare riguardo all’(in)idoneità delle ordinanze del Commissario di Governo ad integrare la forma richiesta ad substantiam. [B] Sulla (in)validità dei contratti e degli impegni assunti dalla p.a. in mancanza di forma scritta, con particolare riguardo al caso in cui intervenga il riconoscimento del debito, l’effettivo svolgimento delle prestazioni o vi siano comportamenti concludenti.
Tribunale di Foggia, 23 novembre 2023
[A] Sul riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in tema di appalti pubblici. [B] Sul riparto dell’onere probatorio in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [C] Sulla forma necessaria ai fini della validità dei contratti stipulati dalla p.a., con particolare riguardo al caso in cui vi sia successiva ratifica, comportamenti concludenti o provvedimenti amministrativi da cui desumere la volontà della p.a. di concludere l’accordo.
Corte d’Appello di Napoli, 15 novembre 2023
Sulla (non) debenza, da parte delle stazioni appaltanti, dei compensi richiesti dall’appaltatore per le varianti eseguite in corso d’opera e disposte dal direttore dei lavori in mancanza di un provvedimento espresso da parte degli organi dell’Ente committente.
Tribunale di Isernia, 8 novembre 2023
[A] Sulla forma dei contratti d’appalto privati. [B] Sulla parte su cui ricade l’onere di provare l’esistenza del contratto in materia di obbligazioni contrattuali. [C] Sulla rilevanza probatoria delle testimonianze rese da testi che hanno conoscenza indiretta di un fatto.
Tribunale di Foggia, 8 novembre 2023
[A] Sull’applicabilità del codice degli appalti alle Aziende Sanitarie Locali che procedano all’acquisto di beni e servizi, con particolare riguardo al requisito della forma scritta del contratto d’appalto. [B] Sulla (im)possibilità di ritenere rispettato il requisito della forma scritta dei contratti d’appalto pubblico ove risulti la presenza del solo ordine scritto della stazione appaltante. [C] Sull’onere probatorio posto in capo alla parte che agisca ai sensi dell’art. 2041 c.c.. [D] Sulle voci di danno, suscettibili di essere risarcite, ricomprese nella nozione di depauperamento ai sensi dell’art. 2041 c.c..
Tribunale di Castrovillari, 9 novembre 2023
[A] Sul riparto dell’onere probatorio in materia di opposizione a decreto ingiuntivo. [B] Sulle modalità e sui presupposti pubblicistici necessari ai fini della validità dei contratti di diritto privato conclusi dalla pubblica amministrazione. [C] Sulle parti tra cui sorge il rapporto obbligatorio in caso di stipula di un contratto d’appalto pubblico tra i privati ed il personale di un ente locale in violazione delle regole contabili afferenti gli impegni di spesa. [D] Sui casi in cui, in tema di opposizione a decreto ingiuntivo, il creditore opposto può presentare domande nuove nella propria comparsa di costituzione pur non avendo l'opponente proposto una domanda o un'eccezione riconvenzionale. [E] Sull’onere della prova in materia di rivalutazione monetaria di un debito di valuta. [F] Sull’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della p.a. in relazione ai contratti stipulati in violazione delle regole contabili afferenti gli impegni di spesa, con particolare riguardo al mancato riconoscimento dell’utilità da parte della p.a..
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 1 agosto 2023
Sulla forma con cui la p.a. può validamente manifestare la propria volontà negoziale e sugli adempimenti che devono necessariamente sussistere affinché il Comune resti vincolato al pagamento del compenso per le prestazioni svolte da un privato.
Corte d’Appello di Roma, 28 luglio 2023
[A] Sulla rilevabilità in appello delle nullità contrattuali. [B] Sulla facoltà della p.a. di concludere contratti atipici di diritto privato e di includere clausole atipiche nei contratti di appalto pubblico.
Tribunale di Catanzaro, 24 luglio 2023
[A] Sulla disciplina concernente le attività di Protezione Civile, con particolare riguardo alla struttura commissariale cui spettano le competenze in caso di situazioni emergenziali e sui soggetti che, anche ai fini dell’individuazione della legittimazione attiva e passiva, subentrano nei rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo alla predetta struttura alla scadenza dello stato di emergenza. [B] Sulla forma vincolata dei contratti d’appalto pubblici e sulla (ir)rilevanza della delibera autorizzativa del competente organo pubblico ai fini di attribuire forma scritta al negozio. [C] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore ove la stazione appaltante eccepisca la decadenza dall’apposizione delle riserve in materia di appalto pubblico. [D] Sui presupposti dell’azione di ingiustificato arricchimento. [E] Sul diritto dell’appaltatore di ottenere il corrispettivo per i lavori eseguiti in caso di consegna parziale o inadeguata dei lavori in materia di appalto pubblico. [F] Sui casi in cui i compensi dell’appaltatore per l’esecuzione di un appalto pubblico sono esigibili anche in mancanza di collaudo. [G] Sulla ripartizione dell’onere probatorio in materia di inadempimento contrattuale, con particolare riguardo al contratto d’appalto.
Corte d’Appello di Messina, 26 luglio 2023
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in tema di inammissibilità dell’appello. [B] Sulla fase entro cui deve essere eccepita o rilevata l’improcedibilità del giudizio per mancato preventivo esperimento della mediazione obbligatoria e sulla (in)sussistenza di un obbligo in capo al Giudice d’appello di disporre la mediazione ove non esperita nei termini. [C] Sulla (im)possibilità per il Giudice d’appello di estendere il proprio vaglio alle argomentazioni espresse in primo grado e richiamate per relationem nell’atto d’appello. [D] Sull’idoneità della procura ad litem, stipulata tra p.a. e difensore, ad integrare il requisito della forma scritta ad substantiam dei contratti della p.a.. [E] Sulla (non) necessità, ai fini della validità della deliberazione relativa alla partecipazione dell’ente pubblico a controversie giudiziarie, dell’indicazione dell’ammontare della spesa prevista e dei mezzi per farvi fronte. [F] Sulle modalità formali con cui i Comuni sono tenuti, a pena di nullità, a redigere e sottoscrivere gli incarichi professionali con i privati e sull’(in)idoneità di una delibera a contrarre, pur adottata dall’Organo Collegiale dell’Ente e sottoscritta dal Sindaco e contenente l’approvazione di uno schema di contratto sottoscritto dal professionista, ad impegnare validamente la p.a. in assenza di un successivo documento contrattuale. [G] Sui limiti di applicabilità, con particolare riferimento al conferimento di incarichi professionali da parte dei Comuni, dell’art. 17 del r.d. 2240/1923 che prevede la facoltà di concludere a mezzo corrispondenza i contratti tra p.a. e ditte commerciali. [H] Sulla (im)possibilità di qualificare come riconoscimento di debito fuori bilancio la delibera con cui il Comune destina una somma al pagamento del corrispettivo dell’opera prestata ove manchi un valido contratto.
Tribunale di Crotone, 7 agosto 2023
[A] Sulle modalità con cui l’amministrazione può validamente manifestare la propria volontà contrattuale. [B] Sulle conseguenze, con riferimento all’azione ex art. 2041 c.c., della mancanza di un regolare impegno di spesa da parte della p.a. per le prestazioni eseguite a suo favore. [C] Sull’onere della prova in materia di azione ex art. 2041 c.c. esercitata nei confronti della p.a.
Tribunale di Roma, 26 maggio 2023
[A] Sull’(in)idoneità del riconoscimento del debito ad integrare una fonte autonoma di obbligazione tale da sostenere la pretesa creditoria in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, anche con riguardo al caso in cui l’atto ricognitivo del debito provenga dalla p.a. appaltante per i debiti sorti per l’esecuzione di un contratto d’appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze risarcitorie della violazione dell’obbligo di buona fede da parte della p.a. nei confronti del privato contraente, anche con specifico riguardo all’annullamento dell’aggiudicazione di una gara d’appalto. [C] Sulla (im)possibilità di configurare una violazione degli obblighi di buona fede, e la relativa responsabilità, da parte della p.a. nel caso in cui essa abbia omesso di far rilevare al privato l’invalidità del negozio stipulato tra le parti che derivi dalla violazione di una norma imperativa o proibitiva di legge, o di altre norme aventi efficacia di diritto obiettivo, con particolare riguardo ai casi in cui la forma scritta sia prescritta ad substantiam. [D] Sull’ammissibilità della domanda ex art. 2041 c.c. proposta dall’appaltatore in relazione ai lavori svolti in esecuzione di un appalto pubblico il cui titolo risulti nullo. [E] Sul valore probatorio delle prove acquisite in altri giudizi. [F] Sul dies a quo della rivalutazione monetaria e degli interessi dovuti per l’indennizzo ex art. 2041 c.c..
Tribunale di Pisa, 19 giugno 2023
[A] Sul riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario nelle varie fasi delle procedure aventi ad oggetto l’affidamento di lavori, servizi e forniture e la stipula del relativo contratto d’appalto pubblico. [B] Sulla giurisdizione in materie di controversie aventi ad oggetto un qualsiasi atto con cui la stazione appaltante si ritiri ex post da un contratto d’appalto pubblico. [C] Sulla (im)possibilità per la stazione appaltante pubblica di approvare tacitamente il progetto esecutivo nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e dell’art. 186, co. 6 del d.p.r. 207/2010. [D] Sull’(in)ammissibilità di domande ed eccezioni nuove in sede di comparsa conclusionale.
Tribunale di Roma, 15 maggio 2023
[A] Sulla giurisdizione del G.A. o del G.O. in materia di nullità e subentro in un contratto d’appalto pubblico. [B] Sui casi e sui limiti con cui è possibile la modifica soggettiva dell’A.T.I. già aggiudicataria di un contratto d’appalto pubblico nella vigenza dell’art. 37, co. 9 del d.lgs. 163/2006. [C] Sui casi in cui, in un R.T.I., è necessario che tutte le imprese riunite partecipanti ad una gara posseggano la necessaria certificazione di qualità. [D] Sull’obbligo per la società concorrente di indicare espressamente in sede di gara la volontà di ricorrere al subappalto per supplire al requisito di qualificazione mancante.
Corte d’Appello di Bari, 20 febbraio 2023.
[A] Sui casi in cui è possibile modificare il corrispettivo di un Appalto a corpo: l’ordinanza della Cassazione n. 22268/2017 e l’inapplicabilità dei principi espressi dalla medesima alle prestazioni, autonome rispetto all’oggetto del contratto d’Appalto, svolte dall’Appaltatore. [B] Sulla forma che devono rivestire le modificazioni dei contratti d’Appalto pubblico e le convenzioni aventi ad oggetto lavori aggiuntivi e complementari connessi ad un pubblico appalto. [C] Sulle facoltà poste in capo all’Appaltatore nel caso di richiesta, da parte della Stazione Appaltante, di esecuzione di lavori in variante per il valore di oltre un quinto rispetto a quello globalmente pattuito in un contratto d’Appalto pubblico. [D] Sull’onere probatorio posto in capo al privato che, in tema di fornitura e servizi prestati in favore di un Ente locale senza l’osservanza del procedimento contabile, intendesse esercitare l’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c..
Corte d’Appello di Torino, 11 gennaio 2023.
[A] Sulle caratteristiche che devono assumenre gli atti redatti da pubblico ufficiale ai fini della loro riconducibilità alla nozione di atto pubblico di cui all’art. 2699 c.c.. [B] Sulla (im)possibilità di attribuire fede privilegiata alle valutazioni svolte dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto in materia di Appalti pubblici. [C] Sull’onere motivazionale posto in capo al giudice che intenda disattendere le risultanze della CTU. [D] Sugli elementi il cui accertamento risulta necessario ai fini dell’escussione della cauzione definitiva di cui all’art. 103 del d.lgs. 50/2016. [E] Sull’onere motivazionale posto in capo al giudice che intenda liquidare le spese processuali al di fuori dei limiti stabiliti dalle tabelle dei parametri forensi.
Corte d’Appello di Roma, 29 novembre 2022
[A] Sul potere del Giudice di rilevare d’ufficio le nullità del contratto nel giudizio di risoluzione del contratto, in materia di appalto pubblico. [B] Sulla natura che rivestono le relazioni del direttore dei lavori e del collaudatore in caso di mancata conclusione della procedura di accordo bonario tra Amministrazione ed Appaltatore in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Barcellona Pozzo di Grotto, 2 novembre 2022
[A] Sulla giurisdizione in materia di esecuzione di un contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze della violazione del riparto di competenza tra sede centrale e sede distaccata del Tribunale ordinario. [C] Sull’(in)applicabilità dell’art. 1341 c.c. ai contratti stipulati con la P.A.. [D] Sull’(in)validità della clausola compromissoria per arbitrato irrituale contenuta nei contratti stipulati con la P.A.. [E] Sulla forma con cui la P.A. può validamente manifestare la volontà di obbligarsi. [F] Sull’(in)esperibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. nei confronti della P.A. in caso di fornitura e servizi prestati in favore degli Enti Locali laddove un funzionario abbia commissionato i lavori senza l’osservanza del procedimento contabile. [G] Sull’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. nei confronti della P.A. in caso di fornitura e servizi prestati in favore degli Enti Locali laddove non vi sia un funzionario che abbia commissionato i relativi lavori. [H] Sull’onere probatorio posto in capo al privato che intenda esperire azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. nei confronti della P.A. e sulle eccezioni da essa esperibili.
Tribunale di Catanzaro, 25 novembre 2022
[A] Sulla sorte del decreto ingiuntivo e del procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo in caso di pronuncia di incompetenza territoriale, in materia di appalti pubblici. [B] Sulla forma e sulle modalità con cui la P.A. può validamente manifestare la volontà di obbligarsi: il valore meramente interno delle deliberazioni di un organo di un Ente pubblico.
Tribunale di Frosinone, 10 ottobre 2022
[A] Sulle modalità con cui la Pubblica Amministrazione può validamente effettuare il riconoscimento di un debito. [B] Sull’onere della prova in materia di risarcimento del danno da lite temeraria.
Tribunale di Forlì, 6 ottobre 2022
[A] Sui poteri del Giudice di qualificazione giuridica dei fatti allegati dalle parti. [B] Sui principi generali afferenti la conclusione, l’efficacia e l’interpretazione del contratto con particolare riguardo ai contratti d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Napoli, 10 ottobre 2022
Sulla forma e sulle modalità con cui la P.A. può validamente manifestare la volontà di obbligarsi: la (ir)rilevanza della deliberazione di un organo di un Ente pubblico che autorizzi la stipulazione di un contratto in assenza di un successivo atto contrattuale.
Tribunale di Cosenza, 5 ottobre 2022
[A] Sull’onere della prova nell’ambito delle azioni esercitabili in caso di inadempimento di un’obbligazione in materia di appalti pubblici. [B] Sulla forma e sulle modalità con cui la P.A. può validamente manifestare la volontà di concludere un contratto d’opera professionale: la (ir)rilevanza della deliberazione di un organo di un Ente pubblico che conferisca l’incarico ad un professionista in assenza di un successivo atto contrattuale. [C] Sulle modalità e sull’organo che può validamente effettuare il riconoscimento del debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194, co. 1, lett. e) TUEL. [D] Sull’applicabilità dell’art. 191 TUEL all’Appalto di lavori pubblici. [E] Sull’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti di un Ente pubblico ove siano esperibili altre azioni nei confronti dell’arricchito o di altri soggetti, quali un amministratore o un funzionario pubblico che abbiano consentito l’assunzione di obbligazioni al di fuori delle procedure di evidenza pubblica.
Corte d’Appello di Messina, 29 luglio 2022
[A] Sulla natura e sulle conseguenze della mancata osservazione del termine per la registrazione dell’impegno di spesa e per l’attestazione della copertura finanziaria in materia di obbligazioni contratte dagli Enti Locali. [B] Sulla natura non ricognitiva della delibera del Consiglio Comunale con cui, in assenza di un valido contratto scritto, venga destinata una somma al pagamento del corrispettivo di un’opera svolta da un privato. [C] Sulla natura discrezionale del riconoscimento del debito fuori bilancio derivante dall’acquisizione di beni e servizi ai sensi della lett. e) del co. 1 dell’art. 194 del T.U.E.L.. [D] Sulla rilevabilità della novità della domanda formulata in corso di giudizio da una delle parti. [E] Sui limiti di modificabilità degli elementi identificativi della domanda in sede di prima memoria ex co. 6 dell’art. 183 c.p.c. nel giudizio tra Appaltatore e Stazione Appaltante. [F] Sulla (in)ammissibilità della domanda di arricchimento senza causa proposta nei confronti degli Enti Locali per delle prestazioni svolte senza l’osservanza delle norme di contabilità pubblica con particolare riguardo ai Comuni della Regione Sicilia.
Tribunale di Terni, 19 luglio 2022
[A] Sul rimedio esperibile in caso di abusivo riempimento di un foglio firmato in bianco: la differenza tra riempimento absque o sine pactis e quello contra pacta. [B] Sulla natura giuridica e sugli effetti della quietanza rilasciata dal creditore al debitore.
Tribunale di Frosinone, 29 agosto 2022
Sulla forma del contratto d’Appalto privato (a differenza di quello pubblico) e sulle modalità con cui provare in giudizio l’esistenza ed il contenuto del contratto.
Corte d’Appello di Potenza, 30 giugno 2022
[A] Sull’onere di reiterazione delle richieste istruttorie al momento della precisazione delle conclusioni. [B] Sul grado di specificità necessario ai fini dell’ammissibilità dell’appello. [C] Sull’(in)ammissibilità dell’appello che contenga un mero rinvio agli atti del giudizio di primo grado. [D] Sul valore probatorio delle fatture emesse dall’Appaltatore ed inviate all’Amministrazione committente in materia di Appalto pubblico. [E] Sulla forma necessaria ad substantiam nei contratti in cui sia parte una pubblica Amministrazione. [F] Sull’(in)idoneità delle deliberazioni degli organi di un Ente pubblico a costituire valido atto di conclusione di un contratto tra la P.A. ed un privato in assenza di un apposito documento contrattuale scritto dal quale desumersi la concreta instaurazione del rapporto giuridico. [G] Sulla rilevabilità della nullità di un contratto in grado di appello. [H] Sull’onere probatorio posto a carico della parte che censuri la sentenza di primo grado con riguardo alla liquidazione delle spese di giudizio.
Corte d’Appello di Milano, 20 maggio 2022
[A] Sull’idoneità della spedizione “a mezzo elenco” a costituire fonte di prova dell’avvenuta spedizione delle raccomandate in essa contenute. [B] Sul soggetto su cui ricade l’onere di provare che una lettera raccomandata non sia giunta a conoscenza del destinatario nel caso in cui manchi l’avviso di ricevimento. [C] Sul momento in cui deve considerarsi perfezionato il vincolo contrattuale tra la P.A. ed il privato in materia di contratto d’Appalto pubblico: in particolare, il valore del verbale di aggiudicazione.
Tribunale di Rieti, 23 maggio 2022
Sull’onere probatorio posto in capo al privato che agisca in giudizio deducendo l’inadempimento della P.A circa la sussistenza di un contratto con la P.A. e circa gli eventuali atti di proroga e rinnovo dello stesso, nonché circa il proprio adempimento.
Tribunale di Rieti, 28 aprile 2022
[A] Sul riparto di giurisdizione in materia di clausola di revisione dei prezzi negli Appalti pubblici: in particolare, il caso del mutamento del costo del lavoro derivante da rinnovo del contratto collettivo di categoria. [B] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che agisca in giudizio per il pagamento delle fatture emesse nei confronti della P.A. circa la sussistenza di un contratto con la P.A. e circa la sussitenza degli eventuali atti di proroga e rinnovo dello stesso. [C] Sulle conseguenze della stipula di un contratto, comportante uscite per la P.A., in assenza di valido impegno di spesa da parte del Comune contraente. [D] Sull’(in)ammissibilità della domanda di pagamento proposta dall’appaltatore nei confronti dei funzionari del Comune in subordine rispetto a quella proposta nei confronti del Comune per l’inadempimento di un contratto stipulato con la P.A.. [E] Sui requisiti di ammissibilità della domanda di arricchimento senza causa proposta in sede di comparsa di costituzione e risposta nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [F] Sull’(in)ammissibilità della domanda di arricchimento senza causa proposta dall’appaltatore nei confronti del Comune in relazione ad un’obbligazione per la quale difetti un valido impegno di spesa.
Corte d’Appello di L’Aquila, 16 maggio 2022
[A] Sull’applicabilità dell’art. 191 del TUEL all’Appalto di lavori pubblici di somma urgenza e sulle conseguenze della mancata regolarizzazione di un’ordinazione nel prescritto termine di 30 giorni. [B] Sul riparto di giurisdizione in tema di affidamento di pubblico servizio nella vigenza del d.lgs. 163/2006. [C] Sulla responsabilità precontrattuale della P.A. che, agendo iure privatorum, abbia ingenerato un affidamento nel privato in merito alla conclusione di un contratto. [D] Sulla forma dei contratti, sia di diritto pubblico che di diritto privato, stipulati dalla P.A.. [E] Sull’esperibilità o meno dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. nel caso in cui vi sia un impegno contabile di spesa e la prestazione venga ordinata dal funzionario pubblico responsabile ma manchi un contratto scritto.
Tribunale di Frosinone, 4 maggio 2022
[A] Sugli effetti delle sentenze e delle pronuncie di rito con riferimento al principio del ne bis in idem nel caso di successivo processo tra le stesse parti. [B] Sull’idoneità di una domanda giudiziale dichiarata inammissibile ad interrompere la prescrizione. [C] Sulla legittimazione ad agire nel giudizio tra appaltatore e stazione appaltante. [D] Sui presupposti dell’azione di arricchimento senza causa. [E] Sull’esperibilità dell’azione di arricchimento senza causa nei confronti degli enti pubblici nel caso in cui il vincolo obbligatorio si sia formato al di fuori delle norme di evidenza pubblica.
Tribunale di Cosenza, 6 giugno 2022
[A] Sulla forma dei contratti sipulati con la P.A. e sull’(in)idoneità degli atti interni, quali le determine dirigenziali, ad integrare il requisito della forma scritta in materia di Appalto pubblico. [B] Sui casi in cui l’opposto convenuto in sede di opposizione a decreto ingiuntivo può presentare una domanda nuova. [C] Sull’ammissibilità della domanda di indebito arricchimento proposta nei confronti dell’ente pubblico laddove l’amministratore o il funzionario abbiano consentito all’assunzione dell’obbligazione al di fuori delle disposizioni vigenti in materia di evidenza pubblica.
Tribunale di Torino, 29 marzo 2022
[A] Sulla nullità e sull’annullabilità della transazione nei casi previsti dall’art. 1972 c.c. nei casi di contratto d’appalto nullo. [B] Sulla pronuncia alle spese di lite nel caso di sentenze non definitive.
Corte d’Appello di Roma, 8 aprile 2022
[A] Sull’(in)idoneità delle fatture e dei certificati di pagamento a provare l’esistenza di un contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze della mancata reiterazione, in sede d’Appello, delle domande istruttorie rigettate in primo grado.
Corte d’Appello di Milano, 17 marzo 2022
[A] Sui poteri di rappresentanza del direttore dei lavori: gli effetti prodotti dalla sottoscrizione, da parte di quest’ultimo, del preventivo redatto dall’Appaltatore per la realizzazione di lavori in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla sussidiarietà e sulle differenze tra l’azione di indebito oggettivo e quella di ingiustificato arricchimento. [C] Sui caratteri di specialità che contraddistinguono l’azione di ingiustificato arricchimento esperita nei confronti della Pubblica Amministrazione rispetto al rimedio generale. [D] Sulla quantificazione dell’obbligo restitutorio, per ingiustificato arricchimento, accertato nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Tribunale di Pavia, 22 febbraio 2022
[A] Sulle modalità di selezione del contraente e sulla forma per la corretta stipulazione dei contratti di Appalto di opere pubbliche. [B] Sulla rilevabilità o meno d’ufficio della nullità del contratto d’Appalto pubblico non avente forma scritta e sulla legittimità o meno di una sanatoria della medesima. [C] Sulla prova in giudizio dell’esistenza di un contratto d’Appalto pubblico non avente forma scritta. [D] Sulla possibilità di provare in giudizio la stipula di un valido contratto d’Appalto pubblico attraverso la produzione del SAL e di certificati di pagamento qualificandoli come riconoscimento di debito
Tribunale di Tivoli, 14 febbraio 2022
[A] Sulla forma necessaria alla stipulazione dei contratti da parte delle Amministrazioni pubbliche. [B] Sull’esperibilità dell’azione ex art. 2041 c.c. da parte del contraente privato che abbia effettuato prestazioni a favore di un Ente Locale a seguito della stipula di un contratto di fornitura di beni o servizi senza che siano stati osservati gli obblighi di legge per l’assunzione di obbligazioni ed impegni di spesa da parte dell’Ente Locale.
Tribunale di Salerno, 14 febbraio 2022
[A] Sulla giurisdizione con riferimento alle controversie relative alla procedura di affidamento di contratti pubblici ed a quelle relative all’esecuzione di un contratto d’Appalto, con particolare riguardo all’ipotesi di risoluzione anticipata del contratto autoritativamente disposta dall’Amministrazione committente. [B] Sull’individuazione del momento in cui sorge in capo all’Appaltatore l’onere di iscrizione delle riserve in materia di Appalti pubblici. [C] Sulle conseguenze dell’esecuzione di una prestazione da parte di un privato e della ricezione della stessa da parte di un Ente Pubblico, con contestuale riconoscimento di debito fuori bilancio, in caso di mancanza di forma scritta del contratto d’appalto. [D] Sulla facoltà per l’Appaltatore di provare, nonostante la presenza di una clausola penale, che il ritardo nell’esecuzione dei lavori è derivato da fatto a lui non imputabile in materia di appalti pubblici: in particolare, sull’idoneità della richiesta di variazione delle opere, avanzata dal Committente nel corso dell’esecuzione dell’Appalto, a determinare l’inapplicabilità e l’inefficacia della clausola penale contrattualmente prevista.
Corte d’Appello di Milano, 3 febbraio 2022
[A] Sull’onere di contestazione dei documenti prodotti da controparte. [B] Sull’onere della parte interessata di individuare, tra i vari documenti prodotti, quelli, o parti di essi, che siano posti a fondamento della domanda. [C] Sulla derogabilità delle norme attinenti l’attività di progettazione, ed in particolare la predisposizione del progetto esecutivo dell’opera da parte della Stazione Appaltante. [D] Sull’onere di specificazione dei motivi d’appello, ai sensi dell’art.. 342 c.p.c., in caso di richiamo per relationem alla comparsa conclusionale di primo grado. [E] Sull’azione di ingiustificato arricchimento esperita dall’Appaltatore in caso di tardiva apposizione delle riserve in materia di Appalti pubblici.
Corte d’Appello di Sassari, 21 dicembre 2021
[A] Sulla specificità dei motivi d’appello ex art. 342 c.p.c.. [B] Sull’onere di prova circa la mancanza della concessione edilizia ai fini della nullità di contratto d’Appalto. [C] Sulla validità di un contratto d’Appalto pubblico stipulato in assenza della necessaria autorizzazione paesaggistica e dell’accertamento di conformità paesaggistica. 
Tribunale di Rieti, 23 dicembre 2021
[A] Sul ruolo delle parti e del giudice nella rinuncia alla domanda eventualmente formulata dall’appaltatore in giudizio. [B] Sull’onere della prova in materia di adempimento delle obbligazioni nel caso di azione per l’adempimento alle obbligazioni nascenti dal contratto d’appalto. [C] Sulla forma dei contratti stipulati jure privatorum dalla P.A. [D] Sull’onere della Stazione Appaltante, in tema di contratto d’Appalto pubblico, di indicare e verificare ex ante la sostenibilità finanziaria degli interventi e sulle deroghe agli obblighi previsti in materia dalla normativa comunitaria e nazionale. [E] Sulle conseguenze di un contratto stipulato da un Ente Locale in assenza dell’impegno di spesa e dell’attestazione di copertura finanziaria. [F] Sull’ammissibilità delle domande proposte dall’opposto, in sede di opposizione a d.i., nei confronti dei terzi chiamati in causa dall’opponente.
Tribunale di Pisa, 24 gennaio 2022
[A] Sulla forma di proposta ed accettazione dei contratti stipulati dalla P.A. [B] Sull’intesa necessaria ai fini del sorgere del vincolo contrattuale.
Tribunale di Ferrara, 31 gennaio 2022
[A] Sulla differenza tra impegno di spesa “giuridico” ed impegno di spesa “contabile” da parte degli Enti Pubblici in materia di obbligazioni contrattuali della P.A.. [B] Sulla validità o meno del contratto d’Appalto pubblico privo di visto di regolarità contabile.
Corte d’Appello di Lecce, 10 gennaio 2022
[A] Sulla rilevabilità d’ufficio, in grado d’Appello, di una nullità contrattuale non rilevata in primo grado. [B] Sulle conseguenze del rinnovo o proroga dei contratti d’Appalto pubblici senza gara.
Tribunale di Latina, 3 novembre 2021
Sulla validità dei contratti d’Appalto pubblici stipulati dalla P.A. con le ditte commerciali attraverso lo scambio di missive a distanza contenenti separate proposta ed accettazione.
Tribunale di Massa, 8 ottobre 2021
[A] Sulla forma ad substantiam del contratto d’opera professionale stipulato da un professionista con la P.A.. [B] Sulle azioni esperibili dal professionista nel caso in cui manchi il requisito della forma scritta del contratto d’opera professionale stipulato con la P.A. e sulla quantificazione dell’indennità. [C] Sulla natura della responsabilità della P.A. per il danno derivante dalla lesione dell’affidamento del privato: in particolare, i parametri rilevanti ai fini del risarcimento del danno all’appaltatore nel caso di annullamento dell’aggiudicazione.
Tribunale di Rieti, 7 ottobre 2021
Sulla forma richiesta ad substantiam  per la validità ed efficacia dell’accordo bonario di cui all’art.  31bis della l. 109/1994 (poi disciplinato nell’art. 240 del d.lgs. n. 163/2006 e poi nell’art. 205 del d.lgs. n. 50/2016)
Tribunale di Napoli, 16 settembre 2021
[A] Sul regime di decadenza delle riserve formulate dall’appaltatore e sulla conseguenza della mancata espressa conferma delle stesse sul conto finale, in particolare quando riguardano i c.d. “fatti continuativi”. [B] Sulle conseguenze della mancata valida stipulazione di un contratto d’appalto con la P.A. a causa dell’inosservanza delle forme necessarie.
Tribunale di Ancona, 14 ottobre 2021
[A] Sull’idoneità dello scambio di proposta ed accettazione ad integrare il requisito della forma scritta ad substantiam dei contratti della P.A. [B] Sulla validità di una transazione conclusa dalla P.A. senza apposito impegno di spesa. [C] Sull’applicabilità dell’art. 17 del r.d. 2440/1923 ai contratti d’Appalto pubblici.
Corte d’Appello di Potenza, 9 febbraio 2021
[A] Sulle conseguenze della tardività nella consegna, da parte dell’Appaltatore, dei Piani di Sicurezza previsti dall’art. 31, co. 1bis della l. 109/1994 in materia di Appalto pubblico. [B] Sugli effetti della nullità sul contratto d’Appalto. [C] Sulle regole formali che disciplinano la redazione e la conclusione dei contratti con la P.A.. [D] Sulla natura della CTU nel giudizio tra appaltatore e stazione appaltante. [E] Sul dovere di motivazione del giudice in caso di rigetto dell’istanza di parte di ammissione della CTU. [F] Sugli elementi idonei a fondare l’azione di arricchimento senza causa e sulla commisurazione dell’indennizzo dovuto.
Corte d’Appello di Palermo, 5 luglio 2021
[A] Sulla responsabilità nei confronti dell’Appaltatore dell’Ente che contribuisce finanziariamente alla realizzazione di un’opera pubblica. [B] Sui criteri da utilizzare per l’interpretazione del contratto d’Appalto. [C] Sulla forma delle transazioni concluse da Enti pubblici. [D] Sulla notifica degli atti giudiziari in caso di più procuratori della parte.
Tribunale di Roma, 14 aprile 2021
[A] Sulla giurisdizione relativa a canoni, indennità o ad altri corrispettivi in materia di rapporto di concessione di beni e servizi pubblici. [B] Sulla forma dei contratti conclusi dalla P.A. iure privatorum. [C] Sulla restituzione dei canoni versati in caso di contratto di locazione dichiarato nullo. [D] Sull’onere probatorio in materia di inadempimento di un’obbligazione. [E] Sulla forma della rinnovazione e delle modifiche dei contratti conclusi dalla P.A.. [F] Sulla configurabilità dell’azione di indebito arricchimento in relazione ad un contratto d’appalto pubblico nullo per carenza di forma.
Tribunale di Rieti, 3 maggio 2021
[A] Sull’onere della prova dell’adempimento delle obbligazioni da parte di Appaltatore e Stazione Appaltante. [B] Sulla forma dei contratti di Appalto pubblici richiesta a pena di nullità. [C] Sulla valenza del divieto di rinnovo di contratto pubblico d’Appalto. [D] Sui presupposti dell’istituto della “proroga tecnica” di contratto pubblico d’Appalto. [E] Sui principi in materia di copertura finanziaria nel caso di contratti pubblici d’Appalto degli Enti Locali. [F] Sulle conseguenze ricadenti sul contratto pubblico d’Appalto stipulato in assenza dell’impegno di spesa e dell’attestazione di copertura finanziaria. [G] Sulla domanda di arricchimento senza causa presentata per la prima volta in comparsa conclusionale in procedimento di opposizione a d.i.. [H] Sulla differenza tra azione di indebito arricchimento ordinaria e quella esercitata nei confronti della P.A..
Corte d’Appello di Torino, 8 aprile 2021
[A] Sulla forma scritta ad substantiam in materia di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulla modifica contrattuale delle prestazione e dei prezzi, da parte dell’Appaltatore, in materia di Appalto pubblico. [C] Sul rimedio esperibile in caso di protratta mancata approvazione del contratto d’Appalto da parte della Stazione Appaltante laddove manchi la specifica pattuizione del termine di approvazione.
Corte d’Appello di Roma, 10 maggio 2021
[A] Sui lavori effettuati sulla base di deliberazioni degli organi e degli enti pubblici estranee al contratto d’Appalto. [B] Sul riconoscimento del debito, da parte dell’ente locale, risultante da contratto invalido. [C] Sulla proponibilità nel giudizio di legittimità dell'istanza di condanna per responsabilità aggravata. [D] Sugli elementi richiesti al fine dell’integrazione della responsabilità per lite temeraria.
Tribunale di Ancona, 14 aprile 2021
[A] Sull’onere probatorio posto a carico del creditore in caso di fatture impagate per errore contabile del debitore. [B] Sui presupposti necessari alla invalidazione della confessione stragiudiziale di avvenuto pagamento svolta dall’Appaltatore attraverso la quietanza delle somme versate dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla dichiarazione liberatorio nella quietanza “a saldo”: natura, onere probatorio e differenza con la quietanza a scopo transattivo; [D] Sui requisiti necessari ai fini della valida conclusione di una transazione; [E] Sull’errore come causa di annullamento del negozio in materia di transazione conservativa
Corte d’Appello di Bari, 19 aprile 2021
[A] Sulla contestualità della manifestazione di volontà delle parti nei contratti conlcusi con la P.A.; [B] Sull’organo titolato a stipulare contratti in nome dell’Ente pubblico: insufficienza della delibera dell’organo collegiale; [C] Sull’applicabilità dell’art. 17 del r.d. 2440/1923 inerente la stipulazione di contratti “all’uso del commercio” ai contratti d’Appalto con la P.A; [D] Sulla prova del quantum nell’azione di arricchimento senza causa.
Tribunale di Spoleto, 7 gennaio 2021
[A] Sulla forma che deve rivestire il contratto di affidamento di lavori con gli Enti locali; [B] Sull’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento in relazione ai lavori effettuati a favore di Enti locali in mancanza di regolare contratto; [C] Sulla necessità di proporre in giudizio specifica domanda di indebito arricchimento
Tribunale di Cosenza, 21 gennaio 2021
[A] Sulle sorti del contratto d’Appalto pubblico in assenza di provvedimento di impegno e/o di liquidazione ed in caso di certificato di regolare esecuzione lasciato in bianco e di mancata delibera di riconoscimento di debito fuori bilancio da parte dell’Ente. [B] Sull’esperibilità, da parte del privato, dell’azione di indebito arricchimento nei confronti di un ente pubblico nel caso in cui manchi il riconoscimento del debito fuori bilancio. [C] Sulle modalità ed i limiti del riconoscimento di un debito fuori bilancio da parte di un Ente pubblico: il rapporto contrattuale tra il terzo contraente ed il funzionario che ha autorizzato la prestazione nonostante il mancato riconoscimento. [D] Sul riconoscimento del debito fuori bilancio per “facta concludentia”: l’accertamento dell’utilità della prestazione. [E] Sull’idoneità della determinazione del Dirigente dei Lavori Pubblici e della Certificazione di regolare esecuzione dei lavori a costituire riconoscimento dell’utilità dei lavori e dell’arricchimento dell’Ente. [F] Sull’onere della prova in materia di rapporto tra privato fornitore e funzionario pubblico ex art. 191, co. 4 TUEL. [G] Sulla ammissibilità o meno dell’azione surrogatoria per indebito arricchimento proposta dall’appaltatore nei confronti dell’Ente pubblico laddove il funzionario responsabile ex art. 191, c. 4 TUEL resti inerte rispetto al pagamento dovuto all’impresa.
Corte d’Appello di Perugia, 30 ottobre 2020
Sugli effetti delle delibere di enti pubblici locali che conferiscano mandati professionali in difetto dei requisiti, previsti dall’art.284 r.d. 383/1934, e cioè dell’indicazione del compenso e dei mezzi per farvi fronte
Tribunale di Rieti, 29 dicembre 2020
[A] Sull’onere della prova in materia di adempimento delle obbligazioni in tema di appalti pubblici. [B] Sulla configurabilità o meno del rinnovo tacito del rapporto contrattuale con la P.A. [C] Sul divieto del rinnovo dei contratti pubblici: la rinnovazione dei contratti d’Appalto scaduti. [D] Sui presupposti sostanziali dell’istituto della “proroga tecnica”. [E] Sull’ammissibilità o meno, in sede di procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo, della domanda di arricchimento senza causa avanzata nella comparsa di costituzione e risposta da parte dell’opposto. [F] Sui presupposti necessari ai fini dell’esperibilità dell’azione di arricchimento senza causa nei confronti della P.A.. [G] Sulla possibilità o meno di richiedere il lucro cessante in relazione al danno ed alla correlata diminuzione patrimoniale subita a seguito di arricchimento senza causa.
Corte d’Appello di Potenza, 9 dicembre 2020
[A] Sulla forma necessaria per le modifiche delle clausole di un contratto d’appalto pubblico. [B] Sulla possibilità o meno di concludere contratti d’appalto con la P.A. a mezzo corrispondenza. [C] Sulla competenza del giudice ordinario in caso di inesistenza del lodo arbitrale.
Corte d’Appello di Lecce, 11 dicembre 2020
[A] Sulla possibilità o meno che la ricognizione del debito effettuata nelle forme prescritte dalla legge dall’Ente Appaltante venga considerata idonea a sanare il vizio di forma da cui è affetto il contratto d’appalto. [B] Sulla possibilità o meno che il riconoscimento di un debito fuori bilancio costituisca fonte di obbligazione anche in assenza di un contratto d’appalto scritto a monte. [C] Sulla validità o meno del contratto d’appalto pubblico stipulato per corrispondenza tra appaltatore e Stazione Appaltante
Tribunale di Salerno, 21 ottobre 2020
[A] Sulla forma necessaria alla validità ed efficacia dei contratti stipulati con le pubbliche amministrazioni. [B] Sulla possibilità o meno per l’Ente di ratificare un contratto stipulato in assenza delle forme previste dalla legge. [C] Sulla possibilità o meno da parte dell’Ente di riconoscere l’esistenza di un debito (conseguente a contratto nullo) attraverso la deliberazione consiliare di riconoscimento di debito fuori bilancio. [D] Sulle responsabilità del funzionario e art. 191 TUEL che abbia assunto obblighi per l’Ente in assenza delle forme previste dalla legge e sulla possibilità o meno per l’appaltatore di agire contro l’Ente per la riscossione di crediti per ingiustificato arricchimento ai sensi dell’art. 2041 cod. civ.. [E] Sulla disciplina e sulla natura del cottimo fiduciario ex art. 125 d.lgs. n. 163 del 2006. [F] Sulla prova necessaria per l’accoglimento della domanda di indebito arricchimento ex art. 2041 cod. civ..
Tribunale di Tivoli, 22 ottobre 2020
[A] Sulla responsabilità del funzionario, disposta dall’art. 191, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000 nel caso di acquisizione di beni e servizi in violazione delle regole stabilite e, soprattutto, in assenza di impegno di spesa da parte dell’ente di appartenenza e sulla eventuale responsabilità dell’ente. [B] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di avviare l’azione di indebito arricchimento a favore dell’Ente pubblico che abbia usufruito di una prestazione in assenza di uno specifico impegno di spesa e di un contratto scritto
Tribunale di Salerno, 14 ottobre 2020
[A] Sulla necessità che i contratti con gli enti pubblici vengano stipulati in forma scritta e sull’azione esperibile dall’appaltatore per ottenere il pagamento di prestazioni eseguite senza contratto. [B] Sulla possibilità o meno che la stazione appaltante possa ratificare l’attività contrattuale svolta in assenza di contratto stipulato in forma scritta. [C] In caso di mancata forma scritta, il rapporto s'instaura direttamente tra il privato fornitore e l'amministratore, il funzionario o il dipendente che hanno consentito la fornitura, i quali rispondono con il loro patrimonio. [D] Sui presupposti necessari all’accoglimento della domanda di indebito arricchimento formulata dall’appaltatore verso la stazione appaltante.
Tribunale di Latina, 7 settembre 2020
Sulla esistenza o meno dell’onere di forma scritta per il contratto di subappalto sottoscritto dall’appaltatore di un contratto pubblico
Tribunale di Roma, 7 settembre 2020
[A] Sulla necessità della forma scritte per i contratti stipulati con la pubblica amministrazione e sulla possibilità o meno di fornire la prova dell’esistenza del rapporto mediante testimoni. [B] Sulla necessità della preventiva copertura finanziaria delle obbligazioni oggetto del contratto con la pubblica amministrazione e sull’onere della forma scritta anche nel caso di rinnovo del contratto. [C] Sulla necessità della contestualità in un unico atto delle dichiarazioni di entrambi i contraenti di un contratto stipulato con la pubblica amministrazione
Tribunale di Vibo Valentia, 30 luglio 2020
[A] Sulla ammissibilità o meno della subordinazione del pagamento del prezzo di appalto alla effettiva erogazione dei finanziamenti statali, [B] Sulla sussistenza o meno della responsabilità della Stazione Appaltante per ritardi nei pagamenti dovuti al ritardo nell’erogazione del finanziamento da parte di altro ente pubblico. [C] Sulla responsabilità dell’ente finanziatore per ritardati pagamenti e sulla fondatezza o meno della richiesta integrazione del contraddittorio nei confronti di quest’ultimo. [D] Sulla disciplina di termini e modalità di pagamento applicabile agli appalti pubblici (d.lgs. n. 231/2002). [E] Sulla nullità o meno della clausola del contratto d’appalto limitativa dell’applicazione degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231/2002 in caso di ritardati pagamenti anche dovuti a ritardi dell’ente finanziatore
Tribunale di Cosenza, 30 luglio 2020
[A] Sull’applicabilità o meno ai contratti di appalto delle disposizioni stabilite in materia di interessi moratori con il D. Lgs. N. 231/2002. [B] Sulla giurisprudenza contrastante in merito alla nullità o meno delle clausole del contratto che collegano il pagamento degli acconti e saldo alla effettiva erogazione del finanziamento da parte dell’ente finanziatore all’ente appaltante
Tribunale di Brindisi, 2 luglio 2020
[A] Sulla validità ed efficacia della clausola pattizia presente in un contratto di appalto pubblico che ancora l'esigibilità del credito dell’appaltatore alla erogazione delle somme da parte di enti terzi. [B] Sulla soggezione o meno al regime delle riserve della domanda dell’appaltatore volta al pagamento degli interessi per ritardato pagamento
Tribunale di Vibo Valentia, 9 giugno 2020
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di ritardati pagamenti all’appaltatore dovuti a ritardi nei finanziamenti da parte dell’ente finanziatore. [B] Sulla validità della clausola con cui la Stazione Appaltante l’esigibilità del credito dell’Appaltatore in concomitanza con l’effettiva acquisizione delle somme da parte dell’ente finanziatore
Tribunale di Vibo Valentia, 4 giugno 2020
Sulla nullità o meno della clausola del contratto di appalto pubblico che subordini il pagamento del corrispettivo all’avvenuta erogazione del finanziamento
Tribunale di Vibo Valentia, 10 aprile 2020
[A] Sul valore probatorio della fattura emessa dall’Appaltatore nel giudizio da questi instaurato contro la Stazione Appaltante per l’adempimento del contratto d’appalto. [B] Sulla forma necessaria affinché il contratto con la Pubblica Amministrazione possa ritenersi valido ed efficace. [C] Sulla necessità o meno della forma scritta in relazione alle eventuali modificazioni successive apportate in corso di rapporto al contratto originario. [D] Sulla rilevanza del visto di regolarità contabile sugli importi liquidati dalla Stazione appaltante. [E] Sulla ammissibilità o meno della domanda di indebito arricchimento, ex art. 2041 c.c. formulata in via subordinata nella prima memoria ex art. 183, sesto comma, c.p.c.. [F] Sul rapporto tra l’azione di indebito arricchimento, ex art. 2041 c.c., e le altre azioni proponibili in giudizio. [G] Sulla responsabilità del funzionario pubblico che abbia consentito la prestazione in assenza della volontà dell’organo competente e dell’impegno di spesa e sulla possibilità o meno per l’appaltatore di agire contro l’Amministrazione per indebito arricchimento
Tribunale di Crotone, 27 maggio 2020
[A] Sui requisiti per il valido perfezionamento dell’attività negoziale da parte degli enti pubblici. [B] Sui presupposti necessari affinché l’Ente locale resti giuridicamente vincolato al pagamento del compenso di un professionista. [C] Sulla necessità della forma scritta per la validità del contratto stipulato tra professionista e Pubblica Amministrazione. [D] Sulla idoneità o meno della delibera di autorizzazione di conferimento dell’incarico o di autorizzazione ai lavori a dimostrare la sussistenza di un rapporto professionale tra Amministrazione e professionista. [E] Sulla rilevanza o meno, ai fini della configurabilità del diritto al corrispettivo da parte del professionista, della ricognizione di debito da parte dell’Amministrazione. [F] Sulla idoneità o meno della accettazione da parte del professionista della delibera a contrarre sottoscritta dall'organo rappresentativo dell’ente a costituire valido contratto tra le parti. [G] Sulla disciplina in caso di somma urgenza o cottimo fiduciario. [H] Sui limiti alla risarcibilità del danno ex art. 1223 c.c., in relazione all'art. 1218 c.c. o agli artt. 2043 e 2056 c.c. richiesto dall’Amministrazione
Tribunale di Lecce, 9 aprile 2020
[A] Sul diritto o meno dell’appaltatore a ricevere il compenso per prestazioni eseguite in assenza di contratto in forma scritta con l’Ente appaltante. [B] Sulla possibilità o meno per l’Ente appaltante di iscrivere un “debito fuori bilancio” per il pagamento di prestazioni non coperte da contratto in forma scritta.
Tribunale di Catania, 20 febbraio 2020
[A] Sulla necessità della forma scritta dei contratti stipulati dalla pubblica amministrazione. [B] Sulle responsabilità del funzionario per le prestazioni eventualmente rese senza la previa sottoscrizione di valido contratto, preceduto da idoneo impegno di spesa, e sulla ammissibilità o meno di una azione di indebito arricchimento verso l’Amministrazione appaltante
Tribunale di Latina, 24 febbraio 2020
[A] Sull’onere di eccepire tempestivamente in giudizio la clausola compromissoria inserita nel contratto di concessione. [B] Sulla nullità del contratto di prestazione d’opera professionale tra l’ente locale e il professionista se la delibera di conferimento dell'incarico non è accompagnata dall'attestazione della necessaria copertura finanziaria, o se è priva della forma scritta. [C] Sulla responsabilità dell'amministratore o del funzionario che abbia consentito la prestazione in assenza di impegno di spesa, e sulla ammissibilità o meno dell’azione di arricchimento senza causa nei confronti del Comune
Tribunale di Crotone, 17 gennaio 2020
[A] Sugli effetti prodotti sul contratto in corso dalla sentenza del giudice amministrativo che ne dichiari l’inefficacia ai sensi dell’art. 122 c.p.a. a seguito dell’annullamento dell’aggiudicazione e sulla giurisdizione riguardo alle domande risarcitorie connesse. [B] Sul diritto dell’impresa al risarcimento del danno da mancato guadagno nel caso in cui il contratto venga dichiarato inefficace dal giudice amministrativo ex art. 122 c.p.a.. [C] Sul diritto dell’impresa al risarcimento del danno da anomalo andamento dei lavori già maturato al momento della intervenuta sentenza con cui venga dichiarata l’inefficacia del contratto ex art. 122 c.p.a..
Tribunale di Cosenza, 16 novembre 2019
[A] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore che agisca per il pagamento del corrispettivo e sul valore attribuito alle fatture emesse e registrate. [B] Sulla ripartizione dell’onere della prova tra Stazione Appaltante e appaltatore laddove uno dei due agisca per ottenere la risoluzione del contratto, l’adempimento o il risarcimento del danno. [C] Sulla forma del contratto di prestazione d’opera tra Amministrazione pubblica e professionista e sugli effetti del mancato rispetto della forma scritta.
Corte d’Appello di Catania, 7 novembre 2019
[A] Sui limiti alla possibilità per il Comune di riconoscere un debito fuori bilancio finalizzato a pagare quanto richiesto da un professionista per prestazioni rese a favore dell’ente prive della necessaria copertura, ai sensi degli artt. 194 e 243bis del TUEL. [B] Sulla forma necessaria per la validità del contratto tra Ente pubblico e professionista e sulla rilevanza delle determinazioni e/o deliberazioni dell’ente presupposte al contratto d’opera
Tribunale di Cosenza, 8 novembre 2019
[A] Sul valore probatorio nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo della fattura commerciale emessa dall’appaltatore. [B] Sulla ripartizione dell’onere della prova tra le parti in caso di domanda di risoluzione del contratto d’appalto pubblico per inadempimento. [C] Sulla necessità o meno della forma scritta del contratto di prestazione d’opera professionale ai fini della sua validità ed efficacia tra professionista e Ente Pubblico. [D] Sull’affidamento di lavori in economia in casi di somma urgenza
Tribunale di Vibo Valentia, 10 ottobre 2017
[A] Sul termine per eccepire l’esistenza di una clausola compromissoria all’interno di un contratto d’appalto. [B] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore che richieda il pagamento dei corrispettivi dell’appalto non versati dalla Stazione Appaltante. [C] Sull’esistenza o meno dell’onere di stipulare un contratto scritto perché l’appaltatore possa ottenere il pagamento di opere derivanti da richieste di ulteriori lavori avanzate dalla Stazione Appaltante a seguito di perizia di variante. [D] Sull’ammissibilità o meno dell’azione di indebito arricchimento svolta dall’appaltatore per ottenere il pagamento di lavorazioni ordinate da funzionario della Stazione Appaltante e sulle responsabilità di quest’ultimo ai sensi dell’art. 35 del d.lgs. n. 77/1995
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 2 novembre 2017
[A] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso di contestazioni conseguenti alla illegittima sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [B] Sull’onere posto in capo alla Stazione Appaltante di contestare l’eventuale tardività nell’iscrizione della riserva da parte dell’impresa. [C] Sul diritto dell’Appaltatore alla risoluzione del contratto in caso di protrazione della sospensione oltre un certo termine e sul diritto al risarcimento del danno eventualmente azionabile dall’impresa. [D] Sulla validità o meno del contratto d’appalto stipulato per la realizzazione di un’opera pubblica in assenza della necessaria autorizzazione paesaggistica. [E] Sull’onere di verifica e sulle responsabilità dell’appaltatore nel caso di errata progettazione dell’opera da realizzare. [F] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per originaria assenza di autorizzazione all'esecuzione dell'opera
Tribunale di Catania, 4 ottobre 2017
[A] Sulla forma necessaria affinché il contratto tra professionista e Pubblica Amministrazione possa avere efficacia e sulla rilevanza o meno della delibera dell’organo collegiale dell’ente che abbia autorizzato il conferimento dell’incarico. [B] Sulla possibilità o meno per il professionista di agire per indebito arricchimento (ex art. 2041 c.c.) per ottenere il pagamento dei corrispettivi richiesti sulla base di un contratto nullo per mancanza di forma e sui limiti all’indennità eventualmente richiedibile
Tribunale di Roma, 6 ottobre 2017
Sugli effetti prodotti sul contratto stipulato dalla Pubblica Amministrazione dalla mancata approvazione da parte della competente autorità di controllo e sulle eventuali responsabilità dell’Amministrazione in caso di comportamenti che abbiano impedito tale controllo
Tribunale di Velletri, 20 settembre 2017
[A] Sulla validità o meno delle proroghe contrattuali deliberate dalla stazione appaltante, ma non seguite dalla sottoscrizione di un contratto d’appalto in forma scritta. [B] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di esperire l’azione di indebito arricchimento (ex art. 2041 c.c.) contro l’amministrazione per pretese inerenti una proroga contrattuale non preceduta da contratto scritto e impegno di spesa. [C] Sulla responsabilità del funzionario comunale, ai sensi dell’art. 23 del d.l. n. 66 del 1989 e 194 del d.lgs. 267/2000, nel caso di acquisizione di beni e servizi da parte del comune in assenza di provvedimento dell’organo munito di potere deliberativo e del necessario impegno di spesa.
Tribunale di Salerno, 20 luglio 2017
[A] Sulla necessità che i contratti stipulati dalla pubblica amministrazione rivestano forma scritta e sugli effetti prodotti dalla mancanza di detta forma. [B] Sulla rilevanza o meno di una eventuale delibera dell’organo collegiale dell’ente che abbia autorizzato il conferimento dell’incarico, ai fini della validità ed efficacia del rapporto contrattuale in assenza di forma scritta
Tribunale di Ragusa, 6 giugno 2017
Sulla forma richiesta per i contratti stipulati dalla Pubblica Amministrazione e sulla possibilità per l’Appaltatore di proporre azione di ingiustificato arricchimento in caso di assenza di contratto scritto con la PA
Tribunale di Salerno, 30 giugno 2017
[A] Sulla nullità del contratto d’appalto non stipulato in forma scritta e sulla sanabilità o meno dell’atto in caso di successiva ratifica o di comportamenti concludenti. [B] Sulla possibilità o meno che il verbale di aggiudicazione della gara d’appalto possa assurgere al valore di contratto. [C] Sulla ammissibilità o meno della domanda di arricchimento senza causa formulata dall’impresa opposta nell’ambito del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [D] Sui limiti alla possibilità dell’impresa opposta di formulare ulteriori domande nell’ambito del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo.
Tribunale di Trento, 12 maggio 2017
Sulla necessità della forma scritta per la validità ed efficacia dei contratti stipulati dalla Pubblica Amministrazione
Corte d’Appello di Brescia, 8 maggio 2017
[A] Sulla possibilità o meno per il Giudice di rilevare d’ufficio la nullità del contratto. [B] Sulla nullità o meno della clausola c.d. claims made posta nel contratto di assicurazione per la responsabilità civile sottoscritto dall’appaltatore
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 2 maggio 2017
[A] Sugli effetti prodotti tra Appaltatore e Stazione Appaltante nel caso di contratto stipulato in assenza di forma scritta. [B] Sulla evoluzione giurisprudenziale in merito ai presupposti per la proponibilità e l’accoglimento della domanda di indebito arricchimento formulata dall’Appaltatore verso la Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Milano, 12 maggio 2017
[A] Sul valore probatorio dei SAL rispetto alle opere di cui la subappaltatrice chiede il pagamento e sulla autonomia tra contratto d’appalto e contratto di subappalto. [B] Sulla nullità del contratto di subappalto non autorizzato dalla Stazione Appaltante e sulle conseguenze di tale nullità in merito alle reciproche pretese vantate tra appaltatore e subappaltatore
Tribunale di Salerno, 5 maggio 2017
[A] Sulla necessità della forma scritta del contratto tra Stazione Appaltante e Appaltatore a pena di nullità. [B] Sulla possibilità o meno di considerare “debito fuori bilancio” l’importo del corrispettivo richiesto da un appaltatore in assenza di contratto scritto e sulla possibilità o meno di sanare in tal modo la nullità del contratto
Corte d’Appello di Torino, 2 maggio 2017
Sulla forma necessaria affinché la transazione stipulata dalla Stazione Appaltante in relazione alle pretese vantate dall’Appaltatore possa ritenersi valida ed efficace
Corte d’Appello di Catanzaro, 28 marzo 2017
Sulla forma dei contratti stipulati dalla Pubblica Amministrazione e sulla possibilità o meno di desumere l’intervenuta stipulazione di un contratto da comportamenti meramente attuativi
Tribunale di Cosenza, 20 marzo 2017
[A] Sulla efficacia probatoria della fattura emessa e registrata dall’Appaltatore nella fase monitoria e nella fase di merito. [B] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore che agisca per la risoluzione per inadempimento, ovvero per l’adempimento del contratto. [C] Sulla necessità della forma scritta per la validità del contratto tra Stazione Appaltante e Appaltatore. [D] Sulle formalità da seguire per l’affidamento di lavori di somma urgenza.
Tribunale di Savona, 15 marzo 2017
[A] Sui limiti di ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento di cui agli artt. 2041 e 2042 cod. civ.. [B] Sulla responsabilità diretta dell’amministratore, del funzionario o del dipendente della Pubblica Amministrazione per ogni fornitura da questi richiesta senza il previo espletamento degli adempimenti di cui all’art. 191 della l. 267/2000 (TUEL). [C] Sugli orientamenti della Corte Costituzionale in merito alla responsabilità diretta del dipendente pubblico nel caso di contratti affidati in violazione dell’art. 191 del TUEL.
Tribunale di Roma, 21 febbraio 2017
[A] Sulla necessità che il contratto sia approvato dall’organo di controllo anche in ipotesi di ragioni d’urgenza che consentano l’esecuzione anticipata dei lavori e sul momento da cui sorge l’obbligo di pagamento per la P.A.. [B] Sui limiti alla liquidazione del maggior danno, ex art. 1224, comma 2, c.c., in caso di ritardato pagamento dei corrispettivi.
Tribunale di Oristano, 14 febbraio 2017
[A] Sulla nullità o meno del contratto d’appalto per la costruzione di un parcheggio pubblico in area soggetta a vincolo paesaggistico, in assenza di autorizzazione paesaggistica ex art. 146, d.lgs. n. 42/2004. [B] Sul rischio posto a carico dell’appaltatore di lavori pubblici e sull’onere dello stesso di verificare la fattibilità dell’opera anche da un punto di vista geologico. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a cario dell’appaltatore nel caso di sospensione illegittima fin dall’inizio e nel caso di sospensione originariamente legittima, diventi solo successivamente illegittima
Corte d’Appello di Torino, 2 febbraio 2017
Sulla possibilità dell’appaltatore di ottenere indennità o aumenti di prezzo, anche ai sensi dell’art. 2041 c.c. per le opere effettuate al di fuori del riferimento ad un ordine scritto del DL che richiami l’intervenuta approvazione della Stazione Appaltante
Corte d’Appello di Milano, 15 febbraio 2017
[A] Sulla possibilità o meno di conferire l’incarico di esecuzione di lavori pubblici di somma urgenza in modo orale da parte del funzionario del Comune. [B] Sui limiti alla possibilità di regolarizzare il rapporto per mancanza di forma e sulla responsabilità diretta del funzionario pubblico che ha materialmente conferito l’incarico
Corte d’Appello di Bari, 23 marzo 2017
[A] Sulla giurisdizione del giudice ordinario relativamente alla fase esecutiva del contratto di appalto per opere, servizi e forniture pubbliche. [B] Sugli effetti prodotti dall’annullamento dell’aggiudicazione o di altro atto di gara sul contratto d’appalto stipulato (automatica caducazione). [C] Sulla possibilità per l’appaltatore di esperire l’azione di indebito arricchimento nel caso di caducazione del contratto a seguito di annullamento dell’aggiudicazione.
Corte d’Appello di Napoli, 26 gennaio 2017
[A] Sulla fondatezza o meno delle pretese del prestatore d’opera vantate nei confronti del committente pubblico, laddove il contratto non sia stato stipulato in forma scritta, ma l’Ente abbia riconosciuto il debito in bilancio. [B] Sulla possibilità o meno per il committente pubblico di sanare la mancata attestazione di copertura finanziaria attraverso la ricognizione postuma di debito e sulla possibilità o meno di sanare la mancanza di forma scritta. [C] Sui limiti alla possibilità della parte di produrre solo nel giudizio d’appello la prova dell’esistenza di un contratto scritto tra professionista e Ente pubblico
Tribunale di Roma, 30 gennaio 2017
Sui presupposti necessari a consentire il sorgere di un rapporto contrattuale direttamente tra il privato fornitore e l’amministratore o il funzionario che abbia consentito la prestazione in favore dell’ente locale
Tribunale di Roma, 24 gennaio 2017
[A] Sulla necessità della forma scritta e della corretta manifestazione della volontà per la stipulazione dei contratti da parte della Pubblica Amministrazione. [B] Sul rispetto della forma scritta nel caso di sottoscrizione non contestuale di uno stesso atto negoziale da parte di Appaltatore e Stazione Appaltante. [C] Sulla idoneità o meno del riconoscimento di debito da parte della Stazione Appaltante a sopperire al difetto del titolo contrattuale.
Tribunale di Avellino, 30 gennaio 2017
[A] Sulla necessità della forma scritta per l’efficacia dei contratti stipulati dalla Pubblica Amministrazione e sulla fondatezza o meno di pretese creditorie dell’Appaltatore fondate solo sulla determina dirigenziale. [B] Sul contenuto essenziale dell’atto scritto che deve costituire il fondamento del rapporto contrattuale tra Stazione Appaltante e Appaltatore. [C] Sulla possibilità o meno che la prassi dell’Amministrazione di instaurare rapporti non fondati su contratti scritti generi un legittimo affidamento per l’Appaltatore
Lodo Arbitrale, 22 dicembre 2015
[A] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale e sulla necessità di garantire il rispetto del contraddittorio. [B] Sulle ipotesi di nullità di clausole transattive con cui l'appaltatore rinunci a pretese future e non puntualmente determinate. [C] Sui presupposti necessari ad individuare la volontà novativa delle parti nello stipulare un atto transattivo. [D] Sulla validità ed efficacia della clausola compromissoria nell'ipotesi di mutamento del rapporto contrattuale e nell'ipotesi di novazione di tale rapporto. [E] Sulle modalità di iscrizione ed esplicazione delle riserve da parte dell'appaltatore. [F] Sulla natura di atto pubblico del registro di contabilità e sulla possibilità per le parti di disconoscerne il contenuto. [G] Sulle modalità e i termini di iscrizione delle riserve nel registro di contabilità. [H] Sulla necessità o meno di sottoscrivere con riserva la consegna dei lavori. [I] Sulle modalità e i termini di iscrizione della riserva avente ad oggetto la richiesta di disapplicazione della penale. [L] Sulle modalità e termini di iscrizione delle riserve nel caso si fondino su c.d. "fatti continuativi": anomalo andamento dei lavori. [M] Sul termine per far valere vizi procedurali inerenti le operazioni svolte dal CTU. [N] Sull'onere della Stazione di predisporre un progetto esecutivo cantierabile e sulla possibilità o meno di delegare contrattualmente tale progettazione (o parte di essa) all'appaltatore. [N] Sulla possibilità o meno che la disponibilità dell'appaltatore a predisporre al progettazione esecutiva escluda la responsabilità della Stazione Appaltante. [O] Sui limiti al rischio posto negli appalti a corpo a carico dell'appaltatore di sopportare il rischio delle quantità rispetto al prezzo pattuito in caso di lacune del progetto. [P] Sulle modalità di calcolo degli importi dovuti per lavori aggiuntivi in caso di appalto a corpo. [Q] Sulla differenza tra variazioni necessarie (per le quali deve essere approvata una perizia di variante) e lavorazioni extracontrattuali. [R] Sul potere del giudice di ridurre la penale applicata dalla Stazione Appaltante ai sensi dell'art. 1384 c.c..
Lodo Arbitrale, 25 settembre 2015
[A] Sulla natura del rinvio al Capitolato Generale delle Opere Pubbliche contenuto nella clausola compromissoria e sulla possibilità o meno di declinare la competenza arbitrale. [B] Sulla nullità ed inefficacia del contratto stipulato dalla Pubblica Amministrazione non in forma scritta ovvero con la sottoscrizione di soggetto diverso dall'organo competente ad impegnare la P.A.. [C] Sul dies a quo per il calcolo della prescrizione decennale in caso di opere soggette a collaudo. [D] Sul meccanismo del "prezzo chiuso". [E] Sui metodi di calcolo del prezzo chiuso: cd. metodo "a scalare" e cd. metodo "globale". [F] Sulla disciplina legislativa del "prezzo chiuso". [G] Sulla natura e funzioni del collaudo e sui termini del procedimento finalizzato alla approvazione del collaudo finale. [H] Sul risarcimento del danno spettante all'Impresa in caso di ritardo nell'approvazione del collaudo. [I] Sui termini di emissione del certificato di collaudo e sui termini di approvazione del certificato di collaudo da parte della Stazione Appaltante, nonché sulle conseguenze derivanti da eventuali ritardi. [L] Sulle voci di danno risarcibili all'Impresa in caso di ritardo nella emissione del certificato di collaudo
Tribunale di Firenze, 4 marzo 2016
[A] Sulla nullità del contratto d'appalto in caso di abusività dei lavori realizzati dall'appaltatore e sugli effetti prodotti da tale nullità sul diritto al corrispettivo dell'appaltatore. [B] Sugli effetti prodotti dalla nullità del contratto d'appalto sul credito ceduto (vantato per lavori interenti a detto appalto) dall'appaltatore ad una banca
Lodo Arbitrale, 22 luglio 2014
[A] Sulla definizione e sulle caratteristiche qualificanti dell'organismo di diritto pubblico. [B] Sulla giurisdizione del giudice ordinario in merito alla verifica dell'osservanza da parte dei contraenti delle norme in materia di evidenza pubblica e agli effetti prodotti sul contratto da eventuali violazioni. [C] Sugli effetti prodotti sul contratto dalla mancanza della determinazione a contrarre da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulle conseguenze prodotte sul contratto d'appalto dall'accertata violazione delle disposizioni in materia di procedimenti di evidenza pubblica durante le operazioni di gara per la scelta del contraente. [E] Sulla nullità o meno della clausola compromissoria in caso di dichiarata nullità del contratto d'appalto per violazione di norme imperative. [F] Sulla nullità o meno del contratto nel caso in cui i lavori in progetto non possano essere realizzati per violazione di norme urbanistiche
Lodo Arbitrale, 6 maggio 2014
[A] Sull'interpretazione della clausola compromissoria e sulla possibilità o meno che sia oggetto del giudizio arbitrale solo la determinazione del quantum senza delibazione sull'an del credito vantato da una parte. [B] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrali. [C] Sulla natura perentoria o acceleratoria di un termine per l'avvio del procedimento arbitrale contenuto nel contratto tra Stazione Appaltante e professionista incaricato. [D] Sulla giurisdizione o meno del Collegio Arbitrale in merito alla domanda di ingiustificato arricchimento ex art. 2041 c.c. avanzata in subordine dei professionisti nei confronti dell'ente committente. [E] Sulla nullità o meno delle determinazioni e dei disciplinari d'incarico perché non contengono impegno di spesa e non indicano mezzi per farvi fronte ovvero per le quali viene determinato un importo insufficiente in altro atto. [F] Sugli effetti prodotti sul contratto dalla nullità della delibera a monte
Lodo Arbitrale, 1° aprile 2014
[A] Sulla forma necessaria per i contratti stipulati dalla Pubblica Amministrazione e per le eventuali successive modificazioni che le parti intendano apportare. [B] Sul momento a partire dal quale è consentito alla concessionaria della riscossione tributi l'applicazione dell'aggio relativo alla riscossione coattiva. [C] Sulla possibilità o meno di considerare l'alterazione dei termini di adempimento del concessionario tollerata dalla Stazione Appaltante come un grave inadempimento. [D] Sulla possibilità o meno di introdurre domande nuove nell'arbitrato anche nelle memorie autorizzate dopo l'avvio del procedimento. [E] Sulle valutazioni che devono essere svolte al fine di qualificare la gravità dell'inadempimento quale presupposto per l'accoglimento della domanda di risoluzione ex art. 1453 cod. civ.
Lodo Arbitrale, 24 febbraio 2014
[A] Sull'obbligo posto a carico della Stazione Appaltante di fornire un progetto "cantierabile". [B] Sulla nullità o meno di una clausola del contratto d'appalto che attribuisca all'appaltatore la redazione del progetto esecutivo. [C] Sui danni risarcibili all'appaltatore nel caso di illegittima protrazione del tempo contrattuale: spese generali e onere della prova. [D] Segue: ritardata percezione degli utili. [E] Segue: maggiori costi di cantiere e spese per il personale. [F] Segue: mancato ammortamento mezzi d'opera. [G] Segue: maggior costo per le fideiussioni. [H] Segue: sulla risarcibilità o meno del mancato utile. [I] Segue: sulla risarcibilità dell'aumento dei costi intervenuto nel periodo di illegittima protrazione dei tempi contrattuali e sulle differenze rispetto alla revisione prezzi
Lodo Arbitrale, 17 dicembre 2013
[A] Sulla possibilità o meno di prevedere nel contratto la subordinazione del pagamento dei compensi relativi allo svolgimento della progettazione all'ottenimento del finanziamento dell'opera progettata. [B] Sugli effetti prodotti sul contratto dalla presenza di una clausola nulla per contrarietà a norme imperative. [C] Sul termine di pagamento del corrispettivo laddove non sia previsto nel contratto e sull'obbligo di buona fede e correttezza sul punto. [D] Sulla maturazione del diritto al corrispettivo in caso di adempimento parziale di una prestazione divisibile da parte del progettista incaricato di predisporre progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 28 febbraio 2013
[A] Sulla necessità di stipulare un apposito contratto nel caso sia necessario eseguire lavori per un importo superiore al quinto rispetto all'importo originario e sulla insufficienza della delibera di un organo interno. [B] Sulla improponibilità dell'azione ex art. 2041 c.c. nei confronti dell'ente per i lavori eseguiti in assenza di contratto e sulla responsabilità del funzionario deliberante
Lodo Arbitrale, 7 novembre 2013
[A] Sulla nullità o meno delle clausole revisionali inserite nei contratti stipulati prima della piena efficacia degli artt. 7 e 115 del D.Lgs 163/06. [B] Sugli effetti prodotti dalla dichiarata nullità della clausola revisionale
Lodo Arbitrale, 14 ottobre 2013
[A] Sugli effetti prodotti sul contratto stipulato dal Comune nel caso in cui la delibera di affidamento dell'incarico sia priva del visto di regolarità contabile. [B] Sulla idoneità o meno dell'iscrizione del debito fuori bilancio a costituire riconoscimento di debito per la Stazione Appaltante laddove la delibera di affidamento dell'incarico risulti nulla per mancanza di un elemento essenziale. [C] Sulla responsabilità precontrattuale comunque riconducibile alla Stazione Appaltante che non si sia attivata per evitare gli effetti derivanti dalla nullità della delibera di affidamento dell'incarico, laddove la committenza si sia comunque avvalsa della prestazione
Lodo Arbitrale, 29 luglio 2013
[A] Sulla sorte della clausola compromissoria nel caso di declaratoria di nullità del contratto d'appalto in cui è inserita. [B] Sui limiti alla possibilità di apportare modifiche ai contratti d'appalto in corso di esecuzione. [C] Sulla possibilità o meno che le modifiche ad un appalto in corso di esecuzione vengano qualificate come nuova aggiudicazione. [D] Sulla validità o meno dei contratti stipulati tra Stazione Appaltante e aggiudicatario che contengano diritti o obblighi diversi da quelli sanciti con l'aggiudicazione. [E] Sui limiti alla possibilità di introdurre varianti in corso di esecuzione dell'appalto. [F] Sugli indirizzi dell'Autorità di Vigilanza (oggi ANAC) in merito alla natura sostanziale della modifica o della variante al contratto. [G] Sul divieto di varianti in corso d'opera per gli appalti di servizi e sulla nullità o meno di accordi di variante assunti dalla Stazione appaltante in corso di esecuzione dell'appalto. [H] Sulla giurisdizione del giudice amministrativo ovvero del giudice ordinario sull'efficacia del contratto, sulla validità del contratto, sul suo adempimento, sulla sua esecuzione e più in generale sui rapporti da esso nascenti tra le parti. [I] Sulla rilevanza o meno della buona fede del contraente nel caso di varianti in corso d'opera eccessive tali da configurare un nuovo contratto stipulato in violazione delle norme di evidenza pubblica
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 17 luglio 2013
Sulla validità ed efficacia del contratto per il quale il pagamento del compenso concordato era stato subordinato all'ottenimento del finanziamento da parte della Stazione Appaltante e sugli effetti prodotti dal mancato verificarsi della condizione
Cassazione Civile, Sez. I, 2 agosto 2012
[A] Sulla esistenza o meno di limiti alla possibilità di eccepire la nullità del contratto d'appalto per difetto di forma scritta. [B] Sulla possibilità o meno che l'aggiudicazione sia considerata equivalente al contratto d'appalto concluso in forma scritta
Cassazione Civile, Sez. I, 26 luglio 2012
[A] Sulle ipotesi in cui può ritenersi sussistente un rapporto contrattuale tra Stazione Appaltante e Appaltatore già prima della formale stipula del contratto d'appalto. [B] Sulle ipotesi di nullità del contratto d'appalto stipulato dalla Pubblica Amministrazione. [C] Sul momento genetico a partire dal quale nascono i diritti e le obbligazioni reciproche tra Stazione Appaltante e Appaltatore ai sensi dell'art. 1372 c.c.. [D] Sulle ipotesi di annullabilità del contratto d'appalto e sulle conseguenze prodotte dalla sottoscrizione da parte dell'organo rappresentativo dell'Ente di un contratto in parte diverso dalle previsioni del bando senza averne il potere
Cassazione Civile, Sez. I., 20 luglio 2012
Sugli effetti prodotti sul contratto, ovvero sulla successiva variante in corso d'opera, dalla mancanza dell'impegno di spesa a copertura della relativa nuova somma concordata con l'appaltatore
Lodo Arbitrale, 12 marzo 2013
[A] Sulle verifiche necessarie per la decisione della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante avanzata dall'Impresa e sulla valutazione della "gravità" dell'inadempimento. [B] Sulla possibilità o meno che la violazione del dovere di cooperazione da parte della Stazione Appaltante possa costituire grave inadempimento idoneo a giustificare la risoluzione in danno del contratto, ai sensi dell'art. 1453 cod. civ.. [C] Sull'effetto della pronunciata risoluzione parziale sulle riserve e sulla conseguente necessità o meno di valutare la tempestività o meno delle stesse. [D] Sulla possibilità o meno che, a seguito della risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante, all'Appaltatore spetti il diritto al pagamento dei lavori eseguiti ai prezzi attuali di mercato. [E] Sulla spettanza o meno all'Appaltatore del 10% sui lavori non eseguiti in caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante e sulla decorrenza degli interessi. [F] Sulle valutazioni necessarie nel caso di reciproca domanda di risoluzione del contratto per inadempimento. [G] Sulle ipotesi in cui si può configurare la nullità parziale ex artt. 1346 e 1418 c.c. del contratto per impossibilità dell'oggetto
Corte d'Appello di Firenze, 22 marzo 2012
[A] Sulla ammissibilità o meno della eccezione di nullità del contratto formulata per la prima volta in appello nel giudizio finalizzato ad ottenere la risoluzione del contratto per inadempimento. [B] Sulle valutazioni che il Giudicante deve svolgere in caso di reciproca domanda di risoluzione del contratto per inadempimento. [C] Sulle preclusioni processuali in merito alla quantificazione della domanda risarcitoria avanzata
Lodo Arbitrale, 12 novembre 2012
[A] Sugli obblighi di buona fede e collaborazione posti a carico della Stazione Appaltante, in particolare sul contenuto specifico dell'obbligo di garantire la completezza e piena esecutività del progetto, sia dal punto di vista degli elaborati tecnici sia dal punto di vista amministrativo. [B] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante nell'attesa di ottenere dall'ente erogante la disponibilità finanziaria necessaria e sulla nullità della clausola del contratto che subordina il pagamento alla effettiva disponibilità finanziaria della Stazione Appaltante. [C] Sulla possibilità per l'Appaltatore di chiedere la risoluzione del contratto in danno della Stazione Appaltante in ragione della eccessiva protrazione della sospensione dei lavori. [D] Sulle ipotesi in cui la sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante può ritenersi legittima. [E] Sulla possibilità o meno che la temporanea mancanza di copertura finanziaria possa essere ricondotta tra le cause legittime di sospensione dei lavori. [F] Sui danni risarcibili all'Appaltatore nel caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 27 settembre 2012
[A] Sulla rilevanza o meno delle modifiche sopravvenute al Capitolato Generale delle Opere Pubblice e degli interventi abrogativi della Corte Costituzionale, laddove la convenzione stipulata tra le parti richiami la disciplina dettata nel capitolato generale vigente nel momento in cui il contratto è stato concluso. [B] Sul termine posto al convenuto per declinare la competenza arbitrale ai sensi dell'art. 47 del Capitolato Generale, dopo la sentenza della Corte Cost. n. 152 del 1996. [C] Sulla evoluzione normativa dell'istituto del "prezzo chiuso" e sul criterio legale di quantificazione attraverso l'applicazione del metodo globale e non di quello a scalare
Lodo Arbitrale, 26 luglio 2012
[A] Sulla necessità o meno che la clausola compromissoria contenuta in un atto negoziale predisposto unilateralmente dalla Pubblica Amministrazione debba essere soggetta a doppia approvazione per iscritto ex art. 1341 c.c.. [B] Sulla fondatezza o meno della eccezione di nullità della Convenzione per un difetto di rappresentanza in capo al soggetto sottoscrittore della stessa e sul potere di ratifica da parte dell'organo dotato della rappresentanza esterna dell'Ente appaltante. [C] Sulla possibilità o meno per l'Amministrazione di recedere dal contratto con i professionisti, sulle conseguenze del recesso e sulla normativa applicabile. [D] Sulla possibilità o meno di ritenere avverata la condizione ai sensi dell'art. 1359 c.c., laddove sia mancata per inattività della parte che aveva interesse contrario all'avveramento della stessa
Lodo Arbitrale, 24 luglio 2012
Sulla nullità o meno della clausola compromissoria contenuta nel contratto di appalto stipulato per l'esecuzione di lavori conseguenti alla dichiarazione di stato di emergenza, ai sensi dell’art. 15 D.L. n. 195/2009
Lodo Arbitrale, 24 gennaio 2012
[A] Sulla possibilità o meno per il Collegio giudicante di disapplicare il provvedimento di risoluzione del contratto adottato dalla Stazione Appaltante, nel caso di opposta domanda di risoluzione per inadempimento avanzata dall'Impresa. [B] Sulla efficacia o meno della diffida ad adempiere trasmessa dall'appaltatore alla Stazione Appaltante recante un termine inferiore a quello di 15 giorni previsto dall'art. 1454 cod. civ.. [C] Sulla nullità o meno della previsione del contratto che sposti sull'impresa appaltatrice il compito di predisporre e/o modificare il progetto esecutivo assumentosi la responsabilità circa la corretta redazione del progetto e sulla operatività o meno del meccanismo della sostituzione automatica di clausola, ex art. 1339 c.c.. [D] Sulla possibilità o meno che il collegio dichiari la nullità di una disposizione contrattuale in assenza di specifica domanda nell'ipotesi di azione finalizzata alla risoluzione del contratto. [E] Sui limiti alla consegna frazionata dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [F] Sulla configurabilità o meno di un inadempimento della Stazione Appaltante per non avere ultimato le procedure espropriative dei terreni interessati dall'appalto, prima di dar corso alla consegna dei lavori, e sulla possibilità che tale inadempimento possa giustificare la risoluzione ex art. 1453 c.c.. [G] Sulla possibilità o meno che la dichiarazione ai sensi dell'art. 71 comma 2 del DPR 554/1999 resa dall'Appaltatore in sede di gara, circa la conoscenza dello stato dei luoghi, possa attutire e/o escludere la responsabilità della Stazione Appaltante nell'ipotesi di consegna parziale. [H] Sulle conseguenze dell'attestazione di rischio derivante dal ritrovamento di ordigni bellici nelle aree di intervento. [I] Sulla modalità di reintegrazione del patrimonio dell'appaltatore adempiente in caso di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento della Stazione appaltante e sul calcolo degli importi spettanti per i lavori già eseguiti. [L] Sulla spettanza o meno del risarcimento per i lavori ancora non eseguiti in caso di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento della Stazione Appaltante e sulla quantificazione del danno. [M] Sui danni risarcibili in caso di risoluzione del contratto di appalto per grave inadempimento della Stazione Appaltante: spese generali. [N] Segue: costi per polizze fideiussorie. [O] Sull'esonero per il Collegio arbitrale dall'esame della tempestività delle riserve in caso di risoluzione del contratto per colpa del Committente. [P] Sulla necessità o meno per l'Appaltatore di iscrivere tempestiva riserva in calce agli ordini di servisio oggetto di contestazione. [Q] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: Spese generali. [R] Segue: Maggior vincolo dei macchinari ed attrezzature. [S] Segue: Maggior costo del personale. [T] Segue: Mancato utile. [U] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sostenuti a causa del ritardo nel collaudo dell'opera. [V] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria sulle somme riconosciute a titolo di indennizzo dei danni e maggiori oneri patiti dall'impresa in conseguenza della sottoproduzione dovuta all'anomalo andamento dei lavori per colpa della Stazione Appaltante
Corte d'Appello di Firenze, 22 marzo 2012
[A] Sulla possibilità o meno di richiedere solo in grado di appello l'accetamento della nullità del contratto d'appalto per indeterminatezza dell'oggetto dovuta alla lacunosità del progetto. [B] Sulla possibilità o meno che la lacunosità del progetto posto a base di gara possa costituire - di per sé - grave inadempimento e sull'obbligo di buona fede posto a carico dell'Impesa. [C] Sulle valutazioni che il Collegio deve operare in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla valutazione in merito alla legittimità del provvedimento di risoluzione in danno emesso dalla Stazione Appaltante. [D] Sulla ammissibilità o meno di domande risarcitore formulate con riserva di quantificazione nel caso la specificazione e quantificazione delle domande avvenga all'udienza di precisazione delle conclusioni
Lodo Arbitrale, 23 febbraio 2011
[A] Sulla differenza tra “efficacia” ed “eseguibilità” di un accordo contrattuale stipulato con la Pubblica Amministrazione, al fine del riconoscimento del diritto al corrispettivo da parte dell’impresa. [B] Sulla nullità o meno dei contratti stipulati dalla P.A. in assenza di specifica dotazione di bilancio. [C] Sulla possibilità o meno che la P.A. subordini la corresponsione dei compensi per le attività di progettazione all’ottenimento del finanziamento dell’opera progettata e sulla applicabilità o meno alla P.A. degli interessi moratori di cui al d.lgs. n. 231/2002. [D] Sulla legittimità o meno di un ritardo nei pagamenti da parte dell'amministrazione motivato con la necessità di rispettare il "patto di stabilità". [E] Sulla risarcibilità o meno del danno da perdita di chance derivante all’impresa dalla mancata emissione dei certificati di regolare esecuzione dei lavori ex art. 42, d.lgs. 163/06 da parte della Stazione Appaltante e sulla possibilità di una quantificazione in via equitativa. [F] Sulla applicabilità e decorrenza della rivalutazione monetaria e degli interessi legali sulle somme dovute a titolo di risarcimento per illeciti contrattuali
Lodo Arbitrale, 25 novembre 2008
[A] Sulla possibilità o meno da parte dell’amministrazione di invocare l’art. 1341 per escludere la competenza arbitrale, rilevando la mancata sottoscrizione della specifica clausola compromissoria. [B] La clausola compromissoria preserva la propria validità a prescindere dalla nullità o inefficacia, originaria o sopravvenuta, del negozio cui accede