Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 163.2006. Art. 133 (Termini di adempimento, penali, adeguamenti dei prezzi)
Corte d’Appello di Napoli, 7 settembre 2023
[A] Sulla (im)possibilità di ottenere il risarcimento per danno da ritardo in caso di corresponsabilità tra le parti in materia di appalto. [B] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di far valere le pretese relative ai pregiudizi sofferti ed ai costi affrontati ove manchi l’apposizione della relativa riserva. [C] Sull’interesse dell’appaltatore ad ottenere la revisione dei prezzi prima della delibera della p.a. che riconosca la revisione stessa e sul rimedio giurisdizionale esperibile dall’appaltatore per far valere il suo interesse in assenza della predetta delibera. [D] Sulla nullità, ai sensi della l. 37/1973, delle clausole dirette ad escludere o a rendere obbligatoria la revisione dei prezzi in materia di appalti pubblici. [E] Sul diritto dell’appaltatore di essere reintegrato, a titolo risarcitorio e non di revisione dei prezzi, dei maggiori oneri derivanti dall’aumento dei prezzi ove, a causa del ritardo nei lavori per colpa della stazione appaltante, l’esecuzione degli stessi venga a coincidere con un periodo di prezzi crescenti. [F] Sull’onere della prova posto in capo al danneggiato in materia di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale circa l’esistenza del danno lamentato e della riconducibilità del danno al debitore. [G] Sulla nozione di gravi difetti di costruzione che danno luogo alla garanzia di cui all’art. 1669 c.c. in tema di appalto, con particolare riguardo al caso di infiltrazioni d’acqua. [H] Sul momento a partire dal quale decorre il termine decennale di garanzia per rovina o gravi difetti dell’opera di cui all’art. 1669 c.c., con particolare riguardo agli appalti pubblici, e sul termine entro cui deve essere esercitata la relativa azione risarcitoria. [I] Sulla (non) decorrenza del termine di decadenza per la denuncia di un anno dalla scoperta di vizi e quello di prescrizione di un anno dalla denuncia d cui all’art. 1669 c.c. in mancanza del collaudo in materia di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Cagliari, 24 luglio 2023
[A] Sui limiti del giudicato concernente la domanda di condanna al pagamento della penale contrattualmente prevista in caso di inadempimento di un contratto d’appalto e sulla (in)dipendenza tra questa e la domanda di risoluzione del contratto stesso per il ritardo nell’adempimento. [B] Sull’applicabilità dell’art. 1384 c.c., in tema di riduzione ad equità della clausola penale, alle clausole penali stipulate in relazione ad appalti pubblici e sugli elementi che il giudice deve valutare ai fini di predetta riduzione ad equità.
Corte d’Appello di Cagliari, 20 luglio 2023
[A] Sulla gestione delle eventuali “interfenze”, impeditive dell’esecuzione dell’opera, nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e del d.p.r. 207/2010 e sugli obblighi di verifica e di diligenza posti in capo all’appaltatore circa la validità tecnica del progetto fornito dal committente pubblico. [B] Sulla funzione della cauzione definitiva che l'esecutore del contratto d'appalto di lavori pubblici è tenuto a prestare e sui casi ed i limiti entro cui la p.a. appaltatrice può trattenere le somme, con particolare riguardo al ritardo nella realizzazione dell’opera da parte dell’appaltatore. [C] Sulla rilevabilità dell’eccezione concernente l’applicazione clausola penale contenuta in un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Benevento, 31 luglio 2023
[A] Sulla (im)possibilità di imputare all’appaltatore il mancato rispetto del cronoprogramma dei lavori ove la stazione appaltante abbia omesso il tempestivo pagamento di un’anticipazione pattuita in materia di appalto pubblico. [B] Sulla natura della clausola di un contratto d’appalto pubblico che subordina il pagamento del prezzo all’erogazione di un finanziamento di un terzo finanziatore. [C] Sui casi in cui sussite la responsabilità del committente pubblico per il ritardo nel pagamento del corrispettivo di un appalto dovuto al mancato tempestivo finanziamento da parte di un altro ente pubblico
Corte d’Appello di Roma, 1 giugno 2023
[A] Sulla sindacabilità della scelta del C.T.U. da parte del giudice, con particolare riguardo al caso in cui sia incaricato un consulente non iscritto in alcun albo. [B] Sull’obbligo del giudice civile di considerare le argomentazioni difensive che si fondino sulle prove assunte in un processo penale o sulla motivazione di una sentenza penale che concerne la stessa vicenda oggetto di cognizione nel processo civile. [C] Sui requisiti necessari ad integrare la rilevanza dei ritardi dell’appaltatore ai fini della risoluzione del contratto d’appalto pubblico ai sensi dell’art. 119 del d.p.r. 554/1999. [D] Sugli effetti risarcitori e restitutori determinati dalla risoluzione di un contratto d’appalto pubblico, con particolare riguardo al calcolo degli oneri restitutori dovuti all’appaltatore dalla p.a. committente per le opere già eseguite. [E] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in tema di inammissibilità dell’impugnazione. [F] Sulla natura del contratto di garanzia con cui viene previsto che la stazione appaltante pubblica può escutere la garanzia prestata dall’appaltatore “a prima richiesta e senza eccezioni”.
Tribunale di Venezia, 3 luglio 2023
[A] Sulla responsabilità del consorzio nei confronti dei terzi per le obbligazioni assunte da una consorziata nell’esecuzione di un contratto d’appalto, con particolare riguardo al caso del consorzio di cooperative ammesso ai pubblici appalti. [B] Sulla (ir)rilevanza, nel rapporto tra consorzio e stazione appaltante pubblica, del rapporto interno tra consorzio di cooperative e consorziate. [C] Sulla (im)possibilità di qualificare come mandato l’assegnazione dei lavori oggetto di un appalto pubblico da parte del consorzio di cooperative aggiudicatario ad una delle cooperative consorziate. [D] Sulla possibilità di eccepire in compensazione pretese ed importi per i quali risulta preclusa la domanda diretta. [E] Sulla facoltà, in tema di appalto, di richiedere cumulativamente la prestazione principale e la penale per il ritardo, nonché, in caso di risoluzione, il risarcimento del danno da inadempimento e la penale per mancata esecuzione dell’obbligazione nel termine stabilito ovvero la penale per il ritardo e quella per l’inadempimento.
Tribunale di Roma, 28 marzo 2023
[A] Sugli elementi idonei ad integrare la nullità dell’atto di citazione per genericità ed indeterminatezza delle domande. [B] Sugli oneri posti in capo all’Appaltatore con riferimento sia al tempo ed al luogo di iscrizione delle riserve che al contenuto ed alla formulazione delle medesime. [C] Sul soggetto su cui grava l’onere della prova circa la tempestività delle riserve. [D] Sulla giurisdizione in materia di verifica dei presupposti del diritto alla revisione del prezzo di un Appalto pubblico nella vigenza del d.lgs 163/2006. [E] Sull’onere probatorio posto in capo alla parte che richieda in giudizio il riconoscimento degli interessi compensativi relativi al danno da ritardo nell’adempimento, ulteriore e maggiore rispetto a quello risarcito con la rivalutazione.
Tribunale di Patti, 20 marzo 2023
[A] Sulla natura dell’istituto del prezzo chiuso e sul rapporto e sulle differenze con quello della revisione del prezzo in materia di Appalto pubblico. [B] Sulle modalità di calcolo degli aumenti del prezzo previsti dall’istituto del prezzo chiuso in materia di Appalto pubblico. [C] Sulle modalità di calcolo degli aumenti di prezzo specificamente previsti in materia di prezzo chiuso dalla diciplina contenuta nella l.r. Sicilia 10/1993 in tema di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Bari, 28 aprile 2023
Sui limiti all’ammissibilità del cumulo tra la domanda di risarcimento del danno per inadempimento e quella concernente la penale per il ritardo avvita dalla Stazione Appaltante nei confronti dell’Appaltatore ritenuto inadempiente.
Corte d’Appello di Napoli, 6 febbraio 2023
Sull’(in)applicabilità del principio di obbligatorietà della clausola di revisione prezzi, di cui all’art. 6 della l. 537/1993 (poi art. 115 del d.lgs. 163/2006), alla concessione di servizi: la distinzione tra concessione di servizi ed appalto di servizi.
Corte d’Appello di Messina, 21 febbraio 2023
[A] Sui casi in cui è ammessa la produzione di nuovi documenti nel giudizio di rinvio. [B] Sull’(in)applicabilità del regime decadenziale delle riserve alla domanda di revisione prezzi. [C] Sulla liquidazione delle spese di lite in sede di giudizio di rinvio.
Tribunale di Firenze, 6 febbraio 2023
Sulla (non) vessatorietà delle clausole penali contenute in un contratto d’Appalto pubblico che prescrivano convenzionalmente un ristoro in caso di inadempimento.
Tribunale di Larino, 9 gennaio 2023
[A] Sulla decorrenza dei termini di cui all’art. 183 c.p.c. nel giudizio tra appaltatore e stazione appaltante. [B] Sulla facoltà dell’Appaltatore, a seguito di risoluzione del contratto d’Appalto pubblico da parte della Stazione Appaltante ai sensi dell’art. 136 del d.lgs. 163/2006, di agire in giudizio in base ai principi generali del c.c. al fine di far valere la risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante. [C] Sull’indagine cui è tenuto il Giudice in caso di imputazione reciproca di inadempimento di un contratto d’Appalto. [D] Sull’(in)applicabilità della disciplina delle riserve nel caso in cui si faccia questione dell’invalidità o dell’estinzione del contratto d’Appalto pubblico ed in particolare della risoluzione per inadempimento. [E] Sulla portata e sugli effetti della dichiarazione con cui l’Appaltatore dichiara di aver preso conoscenza delle opere da eseguire e delle condizioni locali in materia di contratto d’Appalto pubblico. [F] Sui limiti di operatività della clausola penale.
Corte d’Appello di Messina, 29 dicembre 2022
[A] Sulla ripartizione dell’onere della prova in materia di azioni di adempimento. [B] Sulla rilevabilità della tardività delle produzioni documentali successive alla scadenza dei termini delle preclusioni istruttorie. [C] Sugli oneri motivazionali posti in capo al Giudice che intenda disattendere le valutazioni svolte dal CTU. [D] Sulla portata del principio di non contestazione anteriormente alla modifica dell’art. 115 c.p.c.. [E] Sulla quantificazione del risarcimento dovuto all’Appaltatore in caso di andamento anomalo dell’Appalto ascrivibile alla Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [F] Sulla debenza della rivalutazione monetaria e degli interessi compensativi in materia di risarcimento del danno da inadempimento. [G] Sulla decorrenza e sulla liquidazione degli interessi in materia di Appalto pubblico. [H] Sulla giurisdizione circa la domanda dell’Appaltatore volta all’ottenimento di una liquidazione diversa da quella riconosciutagli in sede di revisione del prezzo di Appalto pubblico. [I] Sui casi in cui la transazione assume efficacia novativa. [L] Sull’(in)validità delle deroghe convenzionali al regime legale in materia di revisione dei prezzi. in materia di Appalto pubblico. [M] Sulla rilevabilità della decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserve. [N] Sul momento a partire dal quale spiega la propria efficacia la normativa civilistica delle garanzie ex artt. 1667 e 1669 c.c. in materia di Appalto pubblico. [O] Sul carattere che assumono gli atti del collaudatore precedenti all’approvazione del collaudo in materia di Appalto pubblico. [P] Sulla natura giuridica del certificato di collaudo, con particolare riguardo all’accertamento della responsabilità dell’Appaltatore per vizi e difformità dell’opera in materia di Appalto pubblico. [Q] Sull’(im)possibilità per il giudice di pronunciare la compensazione ove sia controversa in un altro giudizio l’esistenza del controcredito opposto dal debitore.
Corte d’Appello di Palermo, 19 dicembre 2022
[A] Sull’(in)applicabilità della disciplina degli interessi dovuti all’Appaltatore per il ritardato pagamento della P.A. ai sensi degli artt. 35 e 36 d.p.r. 1063/1962 nel caso in cui si tratti di crediti oggetto di contestazioni tra le parti. [B] Sulla disciplina della sospensione dei lavori e della proroga del termine finale dei lavori nella vigenza del d.p.r. 1063/1962 in materia di Appalto pubblico: in particolare, il caso in cui la sospensione o la proroga non siano imputabili ad alcuna delle parti.[C] Sulla ripartizione dell’onere probatorio e sull’ammissibilità delle presunzioni con riferimento al danno subito dall’Appaltatore nel caso di illegittima sospensione dei lavori di un Appalto pubblico. [D] Sulla ratio dell’istituto della revisione dei prezzi in materia di Appalto pubblico. [E] Sull’interpretazione dell’art. 33 della l. 41/1986: la distinzione tra il momento dell’accertamento del diritto alla revisione dei prezzi e la quantificazione dell’importo revisionale. [F] Sulla delimitazione del concetto di “gravi difetti” dell’opera di cui all’art. 1669 c.c.. 
Tribunale di Salerno, 3 maggio 2022
[A] Sui casi in cui è possibile derogare al principio dell’immodificabilità dei prezzi dell’offerta a corpo in materia di Appalto pubblico. [B] Sul termine entro cui l’Appaltatore deve iscrivere una riserva nella contabilità nel caso di fatti produttivi di danno continuativo.
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 26 marzo 2022
[A] Sulla natura e sulle finalità del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [B] Sulle conseguenze, in punto di efficacia del contratto, della mancata indicazione del termine di esecuzione delle obbligazioni del contratto d’appalto. [C] Sulla nozione di impossibilità dell’inadempimento derivante da causa non imputabile alla Stazione appaltante: il caso del mancato pagamento da parte di un terzo finanziatore a favore del Committente in materia di Appalto pubblico. [D] Sulla posizione di garanzia rivestita dal terzo finanziatore che si sia impegnato, nei confronti del Committente, a trasferire il saldo dell’importo finanziato a seguito della trasmissione della documenteazione attestante la fine dei lavori e delle relative fatture in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Roma, 8 aprile 2022
[A] Sulla giurisdizione in materia di revisione del prezzo dei servizi commissionati da parte della Stazione Appaltante pubblica: il caso della contestazione, da parte dell’Appaltatore, del mancato adeguamento del prezzo al costo della manodopera. [B] Sulla natura e sulla decorrenza degli interessi dovuti in relazione ai compensi spettanti all’Appaltatore a titolo di revisione del prezzo in materia di contratto d’Appalto pubblico.
Tribunale di Salerno, 14 febbraio 2022
[A] Sulla giurisdizione con riferimento alle controversie relative alla procedura di affidamento di contratti pubblici ed a quelle relative all’esecuzione di un contratto d’Appalto, con particolare riguardo all’ipotesi di risoluzione anticipata del contratto autoritativamente disposta dall’Amministrazione committente. [B] Sull’individuazione del momento in cui sorge in capo all’Appaltatore l’onere di iscrizione delle riserve in materia di Appalti pubblici. [C] Sulle conseguenze dell’esecuzione di una prestazione da parte di un privato e della ricezione della stessa da parte di un Ente Pubblico, con contestuale riconoscimento di debito fuori bilancio, in caso di mancanza di forma scritta del contratto d’appalto. [D] Sulla facoltà per l’Appaltatore di provare, nonostante la presenza di una clausola penale, che il ritardo nell’esecuzione dei lavori è derivato da fatto a lui non imputabile in materia di appalti pubblici: in particolare, sull’idoneità della richiesta di variazione delle opere, avanzata dal Committente nel corso dell’esecuzione dell’Appalto, a determinare l’inapplicabilità e l’inefficacia della clausola penale contrattualmente prevista.
Corte d’Appello di Messina, 24 dicembre 2021
[A] Sui termini processuali per proporre eccezione di decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserva e sulla rilevabilità d’ufficio di suddetta decadenza in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla configurabilità della “causa di forza maggiore”, ai sensi dell’art. 30, co. 1 del d.p.r. 1063/1962, in caso di rinvenimento di reperti archeologici durante l’esecuzione di un Appalto pubblico. [C] Sulle “ragioni di pubblico interesse o necessità”, di cui all’art. 30, co. 2 del d.p.r. 1063/1962, che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [D] Sull’applicabilità del d.lgs. 231/2002 ai contratti d’Appalto stipulati ed eseguiti anteriormente all’entrata in vigore dello stesso. [E] Sulla quantificazione degli interessi dovuti all’Appaltatore in caso di ritardo della Stazione Appaltante nel pagamento degli acconti e della rata di saldo in materia di Appalto pubblico. [F] Sulla decorrenza degli interessi dovuti all’Appaltatore per il ritardo della Stazione Appaltante nel pagamento delle riserve dovute all’inadempimento della Stazione Appaltante in materia di contratto d’Appalto pubblico. [G] Sull’applicabilità della disciplina della revisione dei prezzi nel caso di ritardata esecuzione dei lavori addebitabile alla Stazione Appaltante che coincida con un periodo di prezzi crescenti in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Palermo, 30 novembre 2021
[A] Sui criteri di comparazione a cui deve riferirsi il giudice nella pronuncia di risoluzione per inadempimento di contratto d’Appalto in caso di inadempienze reciproche. [B] Sull’idoneità, in caso di inadempimento di contratto d’Appalto, della stipulazione tra le parti di un nuovo contratto aggiuntivo al precedente a costituire rinuncia tacita all’esercizio del diritto di domandare la risoluzione. [C] Sulla rilevanza dei ritardi dell’Appaltatore ai fini della risoluzione del contratto d’Appalto pubblico. [D] Sulle conseguenze della rescissione del contratto d’Appalto di opere pubbliche per inadempimento dell’Appaltatore e sul danno risarcibile a favore della P.A.. [E] Sulla distinzione tra l’istanza di cui all’art. 210 c.p.c. e la richiesta di cui all’art. 213 c.p.c. sul rapporto dei due istituti con le preclusioni processuali e gli oneri probatori posti a carico delle parti. [F] Sulla distinzione tra la garanzia fideiussoria ed il contratto autonomo di garanzia in tema di Appalto pubblico. [G] Sugli elementi idonei a fondare l’exceptio doli in materia di contratto autonomo di garanzia.
Tribunale di Bergamo, 1 dicembre 2021
Sull’impugnabilità delle clausole di gara che rendano la partecipazione degli interessati antieconomica in quanto eccessivamente onerose e sulla preclusione data dalla sottoscrizione del contratto.
Corte d’Appello di L’Aquila, 26 luglio 2021
[A] Sulla facoltà per l’Appaltatore di richiedere la condanna al pagamento delle riserve nel giudizio di risoluzione per inadempimento di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sull’interpretazione dell’art. 133 del d.lvo 163/2006 in caso di ritardo di pagamento dei SAL dovuto alla Committente. [C] Sull’applicabilità dell’istituto codicistico dell’eccezione di inadempimento in materia di Appalti pubblici. [D] Sui criteri applicabili alla valutazione della gravità dell’inadempimento.
Corte d’Appello di Cagliari, 21 luglio 2021
[A] Sul divieto di frazionamento del credito da parte del creditore: la domanda proposta dal Fallimento dopo il deposito del ricorso monitorio per crediti antecedenti allo stesso. [B] Sul valore legale e sull’efficacia probatoria del telefax. [C] Sull’interpretazione dell’art. 26 del D.M. 145/2000 (abrogato dal D.P.R. 207/2011) in caso di ritardo non imputabile alll’Appaltatore. [D] Sul venir meno del termine di consegna e della penale per il ritardo nel caso in cui il Committente richieda all’Appaltatore rilevanti variazioni del progetto. [E] Sul potere del giudice di ridurre la penale stabilita dalle parti
Tribunale di Milano, 9 luglio 2021
[A] Sulla natura del “contratto normativo interno” in materia di contratti quadro. [B] Sulla facoltà dell’appaltatore di sospendere i lavori in caso di ritardato pagamento, ai sensi dell’art. 133 del d.lgs. n. 163/2006. [C] Sulla risarcibilità del danno da perdita di chances. [D] Sulla configurabilità del c.d. “danno curricolare” lamentato dall’appaltatore e sull’onere della prova posto a suo carico. [E] Sugli elementi necessari ai fini dell’integrazione del danno di immagine nei confronti dell’appaltatore e sull’onere della prova.
Corte d’Appello di Venezia, 7 giugno 2021
[A] Sugli accertamenti necessari ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni ex art. 278 c.p.c.. [B] Sui requisiti necessari ai fini della validità e tempestività dell’iscrizione delle riserve da parte dell’Appaltatore. [C] Sulla penale stabilita per il ritardo nell’ultimazione dei lavori ed il suo rapporto con l’adempimento dell’obbligazione.
Tribunale di Castrovillari, 7 gennaio 2021
[A] Sull’onere probatorio in tema di opposizione a decreto ingiuntivo formulata dalla Stazione Appaltante; [B] Sul valore probatorio della fattura commerciale dell’appaltatore nell’ambito del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo
Corte d’Appello di Messina, 18 dicembre 2020
[A] Sulla responsabilità della P.A. in caso di mancato collaudo nel termine fissato dal Capitolato [B]Sulla tempestività della riserva formulata dall’Appaltatore dopo il collaudo svolto tardivamente da parte della P.A.. [C] Sul riconoscimento all’Appaltatore degli interessi moratori in caso di ritardo nel pagamento rispetto al termine previsto nel capitolato speciale d’appalto. [D] Sui limiti del potere di accertamento del CTU mediante la consulenza tecnica. [E] Sul risarcimento del danno causato dal ritardo nell’ultimazione del collaudo in relazione alle polizze assicurative in regime di proroga. [F] Sulla facoltà di formulare riserva di impugnazione differita in caso di cumulo di domande e pronuncia del giudice su una o più delle medesime con prosecuzione del procedimento per le altre. [G] Sulla giurisdizione esclusiva in materia di revisione dei prezzi. [H] Sull’efficacia del riconoscimento all’Appaltatore, da parte della P.A., della facoltà di revisionare i prezzi
Tribunale di Pistoia, 2 dicembre 2020
[A] Sui limiti alla vigenza del regime delle riserve, di cui agli artt. 190 e 191 del d.p.r. n. 207/2010 dopo l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con d.lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii.. [B] Sulle cause di forza maggiore idonee a giustificare la sospensione legittima dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [C] Quando la sospensione dei lavori disposta in modo legittimo dalla Stazione Appaltante diviene illegittima. [D] Sull’onere posto a carico del Direttore dei lavori di eseguire visite periodiche in cantiere durante il periodo di sospensione e sulle ragioni di tale onere. [E] Sull’onere posto a carico dell’Appaltatore di contestare prontamente la sopravvenuta illegittimità della sospensione dei lavori originariamente legittima e sugli effetti della iscrizione di riserva nel verbale di ripresa lavori.
Tribunale di Roma, 13 novembre 2020
[A] Sull’onere della prova posto a carico della parte che chieda la risoluzione del contratto per inadempimento. [B] Sulle ragioni di legittimità della sospensione disposta dalla Stazione Appaltante e sulla durata legittima o meno della medesima. [C] Sull’onere di correttezza e buona fede posto a carico della Stazione Appaltante e sulla necessità che, in ragione di tale onere, l’Ente disponga l’approvazione di una variante necessaria per il sopravvenire di norme di sicurezza. [D] Sui differenti rimedi per l’appaltatore nel caso di sospensione illegittimamente disposta dalla Stazione Appaltante, ovvero di sospensione legittima ma di durata eccessiva. [E] Sulla disciplina in materia di adeguamento prezzi contenuta nell’art. 133 del d.lgs. n. 163/2006. [F] Sulla rilevanza, ai fini di cui all’art. 1227 c.c. del comportamento dell’appaltatore che, a fronte di una sospensione sine die imposta dalla stazione appaltante non si sia attivato per richiedere lo scioglimento del contratto senza indennità una volta superato il termine di tolleranza normativamente previsto. [G] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore che richieda il risarcimento del danno per spese di manutenzione e custodia dell’area di cantiere derivanti dalla protrazione della sospensione dei lavori. [H] Sul calcolo delle spese generali di cui l’appaltatore chieda il risarcimento in ragione della eccessiva durata della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [I] Sul risarcimento del mancato guadagno in caso di risoluzione del contratto per illegittima sospensione dei lavori. [L] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore che chieda il risarcimento del danno da perdita di chance e del danno curriculare conseguente all’illegittima sospensione dei lavori. [M] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all’appaltatore a titolo di risarcimento del danno per illegittima sospensione dei lavori.
Tribunale di Roma, 22 aprile 2020
[A] Sui termini e sulle modalità per la corretta e tempestiva iscrizione delle riserve da parte dell’impresa appaltatrice. [B] Sui limiti e sul regime delle compensazioni spettanti all’appaltatore in caso di aumento dei prezzi ai sensi dell’art. 133 del d.lgs. n. 163/2006. [C] Sulla giurisdizione in materia di revisione prezzi richiesta dall’appaltatore in ragione dell’aumento del costo del bitume, o altre materie prime. [D] Sull’onere dell’aggiornamento dei prezzari di cui all’art. 133 del D.Lgs. n. 163/2006. [E] Sui limiti di ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento di cui all’art. 2041 c.c.. [F] Sulla rivalutazione monetaria e sugli interessi dovuti all’appaltatore sulle somme liquidate dal giudice a titolo di risarcimento del danno contrattuale
Tribunale di Rieti, 28 febbraio 2020
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante per i ritardi nei pagamenti dell’appaltatore dovuti alla ritardata percezione dei finanziamenti da parte di altro ente pubblico finanziatore. [B] Sui limiti alla possibilità dell’appaltatore di richiedere la risoluzione del contratto in caso di eccessivo ritardo nei pagamenti da parte della Stazione Appaltante, ai sensi dell’art. 133 del d.lgs. n. 163/2006 e differenze rispetto alla risoluzione per grave inadempimento ex art. 1453 c.c.. [C] Sul diritto dell’appaltatore di ottenere la restituzione del valore venale delle opere eseguite dall’appaltatrice nell’esecuzione del contratto in caso di risoluzione per inadempimento della stazione appaltante e sulla quantificazione di tale valore. [D] Sulla decadenza delle domande dell’appaltatore non oggetto di rituale riserva anche nell’ipotesi di risoluzione contrattuale per inadempimento della Stazione Appaltante
Tribunale di Busto Arsizio, 27 febbraio 2020
[A] Sulla competenza del Giudice civile e sulla possibilità o meno di deferire ad arbitri la controversia inerente il pagamento degli interessi moratori sul compenso dell’appaltatore maturati dopo l’espletamento del collaudo. [B] Sui requisiti della costituzione in mora della Stazione Appaltante da parte dell’appaltatore ai fini interruttivi della prescrizione del diritto di credito fatto valere.
Tribunale di L’Aquila, 20 dicembre 2019
[A] Sulla operatività o meno della clausola penale prevista in caso di ritardato adempimento laddove all’appaltatore venga contestato l’inadempimento al contratto d’appalto sottoscritto. [B] Sui limiti alla risarcibilità del danno d’immagine il cui risarcimento viene richiesto dalla Stazione Appaltante in conseguenza della ritardata consegna dei lavori stradali. [C] Sulle conseguenze e sugli obblighi conseguenti alla risoluzione del contratto d’appalto per grave inadempimento dell’appaltatore. [D] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto per inadempimento riguardo al regime delle riserve iscritte dall’appaltatore. [E] Sulla decorrenza degli interessi sulle somme liquidate a titolo di risarcimento derivante da inadempimento contrattuale e sulla idoneità o meno della riserva a essere considerata formale costituzione in mora. [F] Sulla natura della polizza fideiussoria rilasciata dall’appaltatore a garanzia dell’adempimento e sui limiti alla escussione della polizza da parte della Stazione Appaltante.
Tribunale di Catania, 3 dicembre 2019
[A] Sulla clausola penale e sul termine per la sua applicazione da parte della Stazione Appaltante. [B] Sui limiti alla revisione dei prezzi richiesta dall’impresa
Tribunale di Potenza, 4 dicembre 2019
Sulla ripartizione dell’onere della prova tra appaltatore e stazione appaltante nel caso di azione dell’appaltatore volta ad ottenere il pagamento delle prestazioni rese a favore della stazione appaltante
Tribunale di Potenza, 20 novembre 2019
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in relazione alla domanda dell’appaltatore volta ad ottenere il riconoscimento dell’adeguamento dei prezzi di commessa stabiliti nel contratto d’appalto. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di pretese risarcitorie avanzate dall’appaltatore verso la stazione appaltante. [C] Sull’onere e sulle modalità di iscrizione di tempestiva riserva in caso di danni conseguenti alla illegittima sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante.
Tribunale di Catania, 5 novembre 2019
[A] Sulla natura e sulla rilevanza dei SAL sottoscritti dal Direttore dei Lavori nominato dalla stazione appaltante e sul particolare ruolo del DL nell’ambito dell’appalto pubblico. [B] Sulla responsabilità o meno dell’ente finanziatore nei confronti dell'appaltatore per l'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di appalto in caso di ritardo nell’accreditamento dei fondi. [C] Sulla spettanza o meno degli interessi sulle somme versate in ritardo all’appaltatore in ragione del ritardo nell’accreditamento da parte dell’ente finanziatore e sulla necessità o meno di iscrivere formale riserva. [D] Sulla spettanza all’appaltatore degli interessi per ritardato pagamento da parte della stazione appaltante
Tribunale di Vibo Valentia, 10 ottobre 2017
[A] Sul termine per eccepire l’esistenza di una clausola compromissoria all’interno di un contratto d’appalto. [B] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore che richieda il pagamento dei corrispettivi dell’appalto non versati dalla Stazione Appaltante. [C] Sull’esistenza o meno dell’onere di stipulare un contratto scritto perché l’appaltatore possa ottenere il pagamento di opere derivanti da richieste di ulteriori lavori avanzate dalla Stazione Appaltante a seguito di perizia di variante. [D] Sull’ammissibilità o meno dell’azione di indebito arricchimento svolta dall’appaltatore per ottenere il pagamento di lavorazioni ordinate da funzionario della Stazione Appaltante e sulle responsabilità di quest’ultimo ai sensi dell’art. 35 del d.lgs. n. 77/1995
Tribunale di Palmi, 23 ottobre 2017
[A] Sull’ammissibilità dell’intervento in giudizio promosso dalla mandataria dell’ATI contro la stazione appaltante da parte del fallimento della mandante. [B] Sulla giurisdizione in tema di domanda attinente alla revisione prezzi. [C] Sull’onere posto a carico della stazione appaltante di svolgere eventuali contestazioni durante il corso del rapporto contrattuale, risultando contraria a buona fede la contestazione svolta solo in sede di giudizio. [D] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore e sulla differenza tra riserve “tecniche” e quelle aventi carattere “continuativo”. [E] Sull’onere posto a carico della stazione appaltante di contestare tempestivamente la tardiva iscrizione della riserva. [F] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’appaltatore sul verbale di consegna lavori. [G] Sulla responsabilità della stazione appaltante in caso di rinvenimento di sottoservizi non segnalati nel progetto esecutivo. [H] Sul riconoscimento di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidata all’appaltatore a titolo di risarcimento danni per inadempimento contrattuale della stazione appaltante. [I] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante e della Direzione Lavori di contestare immediatamente la tardiva iscrizione della riserva da parte dell’impresa.
Tribunale di Ragusa, 13 ottobre 2017
[A] Sulla validità o meno della clausola contrattuale con cui l’appaltatore si impegni a mantenere fermo il prezzo dell’appalto anche al variare dei prezzi di mercato, con rinuncia alla revisione prezzi ex art. 1664 c.c.. [B] Sulle funzioni e sul regime delle riserve. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore anche per maggiori oneri affrontati dall’appaltatore per sopravvenute difficoltà di esecuzione o per lavorazioni non previste
Tribunale di Bologna, 3 novembre 2017
[A] Sull’onere di esplicitazione delle riserve posto a carico dell’appaltatore. [B] Sugli interessi dovuti in relazione all’importo liquidato a titolo di clausola penale per ritardo a carico dell’Appaltatore
Tribunale di Brindisi, 11 ottobre 2017
[A] Sulla forma e sul contenuto degli accordi derogatori della competenza del giudice da inserire nei contratti d’appalto. [B] Sugli effetti prodotti dalla chiusura del fallimento e dalla omologazione del concordato e sui diritti propri dell’imprenditore tornato in bonis. [C] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo
Tribunale di Reggio di Calabria, 22 settembre 2017
[A] Sulla idoneità o meno delle fatture emesse dall’appaltatore a costituire prova dell’attività svolta nel giudizio di opposizione. [B] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria e del maggior danno, ex art. 1224, comma 2, c.c. sulle somme liquidate a titolo di corrispettivo.
Tribunale di Pisa, 26 settembre 2017
Sulla configurabilità o meno di una rinuncia implicita dell’appaltatore agli interessi per ritardato pagamento, laddove accetti un pagamento dilazionato da parte della stazione appaltante subordinato alla rinuncia stessa
Tribunale di Salerno, 28 luglio 2017
[A] Sugli effetti processuali prodotti dal fallimento della mandante dell’ATI nel corso del giudizio inerente l’esecuzione del contratto d’appalto e sulla possibilità o meno che la Pubblica Amministrazione in giudizio possa chiedere l’interruzione del processo per il fallimento dell’altra parte. [B] Sugli effetti generati dal fallimento di una delle mandanti sul rapporto di mandato esistente con la mandataria dell’ATI. [C] Sulla esistenza o meno della legittimazione processuale delle ditte mandanti ad intervenire nel processo avviato dalla mandataria dell’ATI. [D] Sull’esistenza o meno dell’onere di iscrizione di tempestiva riserva a carico dell’impresa per far valere il diritto al pagamento degli interessi per ritardato pagamento
Tribunale di Palermo, 14 luglio 2017
Sul riparto di giurisdizione in caso di domande attinenti alla revisione dei prezzi dell’appalto e alla applicazione del c.d. “prezzo chiuso”
Corte d’Appello di Catania, 13 luglio 2017
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in caso di contestazioni sulla applicazione del “sistema del prezzo chiuso”. [B] Sulla possibilità o meno che il contratto d’appalto possa essere risolto in danno dell’impresa direttamente dal Direttore dei Lavori
Tribunale di Latina, 30 agosto 2017
[A] Sulle valutazioni necessarie in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento formulata sia dall’appaltatore, che dalla stazione appaltante. [B] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di richiedere il pagamento della penale contrattuale in caso di accoglimento della domanda di risoluzione contrattuale per inadempimento della stazione appaltante. [C] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore necessario ad ottenere il risarcimento del danno per spese effettuate e lucro cessante
Tribunale di Avellino, 6 giugno 2017
Sulla responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di ritardato pagamento delle rate di acconto e di saldo in caso di ritardata erogazione del finanziamento concesso da parte di altro ente pubblico
Corte d’Appello di Ancona, 28 giugno 2017
[A] Sull’onere posto a carico dell’impresa appaltatrice di esercitare il controllo della validità tecnica del progetto fornito dal committente anche mediante il sopralluogo in vista della formulazione delle offerte. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di ritardo nella consegna del cantiere da parte della Stazione Appaltante. [C] Sui limiti alla risarcibilità del danno da sorpresa geologica. [D] Sui patti aggiuntivi e le varianti in corso d’opera per l’esecuzione di lavori extracontrattuali e sulla possibilità o meno di iscrivere riserve in merito ai corrispettivi ivi pattuiti. [E] Sui limiti alla possibilità per l’Appaltatore di ottenere il riconoscimento di un maggiore corrispettivo nel caso di appalti a corpo. [F] Sulla applicazione della penale contrattuale e sulla possibilità per l’Appaltatore di dimostrare che l’inadempimento contestato è stato causato da impossibilità della prestazione per causa a lui non imputabile. [G] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di esercitare l'azione di ingiustificato arricchimento per l'eventuale maggior quantità di opere eseguite nel caso di appalti a corpo
Tribunale di Roma, 24 maggio 2017
[A] Sugli effetti prodotti dalla trasformazione dell’ATI aggiudicataria in società consortile e sulla possibilità o meno di configurare un subentro nella titolarità del contratto di appalto e delle relative posizioni giuridiche [B] Sull’onere processuale posto a carico della Stazione Appaltante di contestare tempestivamente l’eventuale tardività delle riserve (e conseguente decadenza dalle pretese ivi formulate). [C] Sulla possibilità che appaltatore e Stazione Appaltante stipulino una transazione anche per danni futuri. [D] Sui limiti alla riconoscibilità del danno da ritardo nei pagamenti qualificato come “interessi compensativi” e sulla prova necessaria ad ottenerne il riconoscimento. [E] Sulla responsabilità in merito alla esecuzione di un appalto pubblico delle società facenti parte di una società consortile a responsabilità limitata.
Corte d’Appello di Venezia, 23 maggio 2017
[A] Sull’onere della prova posto a carico della Pubblica Amministrazione laddove la stessa ingiunga all’appaltatore il pagamento di somme per vizi e penali utilizzando lo strumento dell’ingiunzione di pagamento ex art. 3 r.d. 639 del 1010. [B] Sulle ipotesi in cui l’impresa è soggetta all’onere di iscrizione di tempestiva riserva
Tribunale di Ragusa, 27 aprile 2017
Sul ritardo nell’esecuzione dei lavori da parte dell’Appaltatore e sull’onere della prova posto a carico di quest’ultimo a giustificazione del ritardo stesso
Corte d’Appello di Bari, 20 aprile 2017
[A] Sulla decorrenza degli interessi per ritardato pagamento nelle ipotesi in cui l’appalto venga effettuato con ricorso a mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. [B] Sulla possibilità o meno di applicare la prescrizione quinquennale agli interessi moratori di fonte legale dovuti a causa del ritardo nel pagamento del prezzo di appalto
Tribunale di Bari, 8 marzo 2017
[A] Sulla possibilità o meno che la ritardata erogazione del finanziamento da parte di altro ente pubblico sia elemento idoneo a giustificare il ritardato pagamento all’Appaltatore da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulla sussistenza o meno di un onere di messa in mora a carico dell’Appaltatore per ottenere il riconoscimento degli interessi da ritardato pagamento. [C] Sul calcolo della prescrizione del diritto dell’Appaltatore a percepire gli interessi da ritardato pagamento della Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Torino, 2 febbraio 2017
Sulla possibilità dell’appaltatore di ottenere indennità o aumenti di prezzo, anche ai sensi dell’art. 2041 c.c. per le opere effettuate al di fuori del riferimento ad un ordine scritto del DL che richiami l’intervenuta approvazione della Stazione Appaltante
Tribunale di Roma, 14 febbraio 2017
[A] Sulla applicabilità o meno dell’eccezione di inadempimento di cui all’art. 1460 cod. civ. ai rapporti tra Stazione Appaltante e Appaltatore. [B] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore che richieda il pagamento del corrispettivo dell’appalto e sull’onere della prova in caso di eccezione di inadempimento ex art. 1460 cod. civ.. [C] Sulla ripartizione dell’onere della prova nel caso di previsione nel contratto di una clausola penale. [D] Sui limiti al riconoscimento del maggior danno da svalutazione monetaria in caso di ritardo nell’adempimento e sulla necessità di dimostrare il maggior danno derivante dalla mancata disponibilità della soma durante la mora. [E] Sui limiti alla possibilità del Giudice di liquidare il danno richiesto in via equitativa
Corte d’Appello di Venezia, 27 gennaio 2017
Sulla applicazione o meno degli interessi (anatocismo) al debito maturato dalla Stazione Appaltante per mancato versamento degli interessi per ritardato pagamento
Corte d’Appello di Potenza, 30 gennaio 2017
[A] Sulla prescrizione degli interessi per ritardato pagamento e sulla necessità di precisare in sede processuale la tipologia di prescrizione che intende opporre. [B] Sulla prescrizione decennale o quinquennale degli interessi moratori dovuti dalla Stazione Appaltante per ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti all’appaltatore e sul “dies a quo” per il calcolo degli stessi
Tribunale di Spoleto, 15 gennaio 2017
[A] Sull’onere della prova posto a carico dell’opponente nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto per il pagamento di lavori eseguiti e non contestati. [B] Sull’onere di puntuale e specifica contestazione da parte dell’opponente e sulle conseguenze della contestazione solo “generica” dei fatti posi a fondamento del decreto ingiuntivo opposto
Lodo Arbitrale, 30 ottobre 2015
[A] Sulla ammissibilità o meno del giudizio per il riconoscimento delle riserve avviato dall'Appaltatore prima della sottoscrizione del Conto Finale. [B] Sugli effetti della mancata sottoscrizione con riserva del Conto Finale a conferma delle riserve già iscritte e sulla possibilità o meno che la proposizione del giudizio prima della presentazione del Conto finale da parte della Stazione Appaltante possa essere considerata manifestazione di volontà di confermare le riserve iscritte. [C] Sulle modalità con cui l'appaltatore può dare la prova della propria volontà di non accettare il conto finale. [D] Sulla disciplina della fase transitoria di cui all’art. 1, comma 25, l. n. 190/2012 (il cui comma 19 ha introdotto l'obbligo di preventiva autorizzazione dell'arbitrato) laddove esclude dall’ambito di applicazione dell’emendato art. 241 del d.lgs. 163/2006 gli “arbitrati conferiti o autorizzati” prima del 28/11/2012. [E] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale e sui limiti alla possibilità di ampliare e modificare le domande in corso di giudizio. [F] Sulla inderogabilità e sul necessario integrale riconoscimento degli oneri della sicurezza, anche nel caso di carenze del progetto di gara e delle necessarie varianti in corso d’opera. [G] Sulla necessità o meno per l'Appaltatore di iscrivere formale riserva al fine di ottenere il pagamento degli oneri di sicurezza. [H] Sull'onere della prova posto a carico dell'Appaltatore che richieda il pagamento del credito derivate da ulteriori lavorazioni soggette a detrazione da parte della Stazione Appaltante. [I] Sul dies a quo per il calcolo dei termini suppletivi concessi per la conclusione dei lavori negli atti aggiuntivi. [L] Sul decorso degli interessi sulla rata di saldo e sul momento a partire dal quale sorge il diritto alla riscossione da parte dell'Appaltatore. [M] Sulla sussistenza o meno della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo per le controversie relative alla compensazione dei prezzi di cui al quarto comma dell’art. 133, d.lg. n. 163/2006 e sull'onere di impugnazione dei relativi provvedimenti posto a carico dell'Appaltatore. [N] Sul calcolo degli interessi moratori per i ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [O] Sulla possibilità o meno per l'Appaltatore di ottenere il risarcimento del maggior danno ai sensi dell'art. 1224, comma 2, c.c., nel caso di ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 2 novembre 2015
[A] Sulle ipotesi di ammissibilità e sulla natura della Consulenza Tecnica (CTU). [B] Sull'anomalo andamento dei lavori e sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso in cui il ritardo sia ad essa imputabile. [C] Sull'anomalo andamento dei lavori stradali in caso di esecuzione degli stessi a traffico in corso, o in caso di presenza di auto in sosta nelle aree di intervento. [D] Sulla evoluzione normativa in materia di individuazione dei sottoservizi, in particolare nella Regione Sicilia. [E] Sulla applicabilità o meno alla gara delle norme sopravvenute e delle norme abrogate dopo l'adozione del bando di gara. [F] Sulla disciplina in materia di sottoservizi prima dell'entrata in vigore delle legge Merloni (n. 109/1994). [G] Sui limiti alle responsabilità della Stazione Appaltante e dell'Appaltatore nel caso di ritardi dovuti alla mancata segnalazione nel progetto della presenza nel terreno di sedime di alcuni ostacoli (sottoservizi, ceppaie, panchine, brani di vecchie fondazioni). [H] Sulla rilevanza ai fini della accettazione del progetto della dichiarazione resa dall'aggiudicatario in sede di gara ai sensi dell'art. 106, comma 2, del regolamento d.P.R. n. 207/2010, anche alla luce di quanto disposto dall'art. 26 dello stesso regolamento. [I] Sulla attribuzione della responsabilità per i maggiori oneri derivanti da elementi prevedibili ma non previsti. [L] Sul divieto della revisione dei prezzi negli appalti pubblici e sui limiti di applicazione del meccanismo previsto dall'art. 133 del d.lgs. n. 163/2006. [M] Sui limiti al riconoscimento all'appaltatore dell'equo compenso di cui all'art. 1664, comma 2, cod. civ.. [N] Sui presupposti affinché l'appaltatore abbia diritto al corrispettivo per lavori addizionali non previsti dal contratto e sui limiti alla possibilità di loro riconoscimento in sede di collaudo. [O] Sui limiti e sui presupposti per il risarcimento per i materiali presenti in cantiere al momento dello scioglimento del contratto. [P] Sui presupposti necessari (anche a fini probatori) affinché un articolo pubblicato su un sito internet possa costituire fonte di danno all'immagine per l'Impresa appaltatrice. [Q] Sulla spettanza o meno dei maggiori oneri di sicurezza sostenuti per maggiori lavorazioni, in particolare in caso di opere stradali. [R] Sulla possibilità o meno che l’accettazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento predisposto dalla Stazione Appaltante precluda all’appaltatore di contestarne successivamente il contenuto. [S] Sulla quantificazione del ristoro per gli apprestamenti di sicurezza laddove gli stessi siano previsti dal contratto ma non siano oggetto di quantificazione economica nel computo metrico. [T] Sulle ipotesi di "illegittimità" del provvedimento di risoluzione unilaterale del contratto adottato dalla Stazione Appaltante. [U] Sulla giurisdizione e sul sindacato del giudicante in merito al provvedimento di risoluzione unilaterale del contratto d'appalto adottato dalla Stazione Appaltante. [V] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di far valere nel giudizio arbitrale ragioni di credito vantate verso l'Impresa sottoposta ad amministrazione straordinaria o fallita. [Z] Sulla ammissibilità o meno della domanda riconvenzionale proposta dalla Stazione Appaltante nel giudizio arbitrale contro l'Impresa sottoposta ad amministrazione straordinaria o fallita. [AA] Sulla opponibilità o meno al fallimento del provvedimento di risoluzione unilaterale in danno dell'appaltatore fallito. [BB] Sulla idoneità o meno di un ordine di servizio di riprendere i lavori sospesi a costituire la "relazione di contestazione" necessaria per l'avvio del procedimento di risoluzione del contratto in danno dell'appaltatore ai sensi dell'art. 136 del d.lgs. n. 163/2006. [CC] Sui presupposti di validità ed efficacia della diffida ad adempiere secondo l'orientamento della Suprema Corte di Cassazione. [DD] Sulle differenze tra fallimento e Amministrazione Straordinaria in merito alla possibilità e ai termini con cui la Stazione Appaltante può procedere alla risoluzione in danno del contratto d'appalto [EE] Sulla perentorietà o meno del termine concesso dalla Stazione Appaltante in caso di contestazioni e sulla necessità o meno che l'eventuale provvedimento di risoluzione in danno tenga conto delle controdeduzioni tardivamente prodotte dall'Impresa. [FF] Sulla necessità da parte della Stazione Appaltante di accertare la gravità dell'inadempimento prima di procedere alla risoluzione in danno del contratto d'appalto: in particolare sulla gravità del ritardo nell'adempimento. [GG] Sui presupposti affinché il ritardo nell'esecuzione dei lavori possa considerarsi grave. [HH] Sul danno risarcibile all'appaltatore in caso di illegittima risoluzione unilaterale da parte della Stazione Appaltante. [II] Sull'effetto retroattivo o meno della risoluzione contrattuale. [LL] Sul danno risarcibile in caso di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante: lucro cessante. [MM] Sulla quantificazione del danno per lucro cessante in caso di illegittima risoluzione unilaterale del contratto da parte della Stazione Appaltante. [NN] Sui possibilità per il giudicante di liquidare un danno maggiore di quello richiesto dall'Appaltatore, laddove nelle conclusioni venga usata la formula "ovvero la somma maggiore o minore ritenuta dovuta". [OO] Sulla sussistenza o meno dell’onere di formulare riserve nel caso di doglianze dirette ad ottenere la risoluzione del contratto per colpa della Pubblica Amministrazione e la condanna di quest’ultima al risarcimento dei conseguenti danni. [PP] Sugli orientamenti giurisprudenziali in merito al calcolo del danno dovuto all'appaltatore in ragione dell'effetto retroattivo della risoluzione contrattuale, in particolare per quanto attiene le opere già eseguite (prezzo di mercato o valore contrattuale?). [QQ] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto e sulla accoglibilità o meno delle riserve formulate dall'Appaltatore in caso di dichiarata risoluzione del contratto per responsabilità della Stazione Appaltante. [RR] Sugli interessi dovuti sulle somme liquidate a titolo risarcitorio, conseguenti all'illegittima risoluzione del contratto da parte della Stazione Appaltante e sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria. [SS] Sulla decorrenza degli interessi legali. [TT] Sulla spettanza o meno degli interessi anatocistici. [UU] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sui mancati pagamenti, sui crediti per i beni esistenti in cantiere e sul mancato guadagno. [VV] Sulla rilevanza del collaudo al fine di poter qualificare il credito dell'appaltatore come certo, liquido ed esigibile
Lodo Arbitrale, 25 settembre 2015
[A] Sulla natura del rinvio al Capitolato Generale delle Opere Pubbliche contenuto nella clausola compromissoria e sulla possibilità o meno di declinare la competenza arbitrale. [B] Sulla nullità ed inefficacia del contratto stipulato dalla Pubblica Amministrazione non in forma scritta ovvero con la sottoscrizione di soggetto diverso dall'organo competente ad impegnare la P.A.. [C] Sul dies a quo per il calcolo della prescrizione decennale in caso di opere soggette a collaudo. [D] Sul meccanismo del "prezzo chiuso". [E] Sui metodi di calcolo del prezzo chiuso: cd. metodo "a scalare" e cd. metodo "globale". [F] Sulla disciplina legislativa del "prezzo chiuso". [G] Sulla natura e funzioni del collaudo e sui termini del procedimento finalizzato alla approvazione del collaudo finale. [H] Sul risarcimento del danno spettante all'Impresa in caso di ritardo nell'approvazione del collaudo. [I] Sui termini di emissione del certificato di collaudo e sui termini di approvazione del certificato di collaudo da parte della Stazione Appaltante, nonché sulle conseguenze derivanti da eventuali ritardi. [L] Sulle voci di danno risarcibili all'Impresa in caso di ritardo nella emissione del certificato di collaudo
Lodo Arbitrale, 14 ottobre 2015
[A] Sulla nullità o meno della transazione stipulata tra Stazione Appaltante e appaltatore nel caso in cui preveda la rinegoziazione della durata del contratto. [B] Sulle modalità con le quali la Stazione Appaltante può legittimamente rinunciare alle proprie pretese nell'ambito del rapporto con l'appaltatore al fine di stipulare una valida transazione con quest'ultimo. [C] Sulla possibilità o meno che il ritardo dovuto al fallimento di uno dei soci del concessionario venga ritenuto scusabile ai fini dell'esclusione della penale. [D] Sulle conseguenze e responsabilità contrattuali nel caso di imprevisto geologico che imponga maggiori e/o diverse lavorazioni. [E] Sulla applicazione delle penali nell'ipotesi di ritardo nella conclusione dei lavori
Lodo Arbitrale, 7 maggio 2015
[A] Sulla applicabilità o meno della novella introdotta dal comma 19 dell'art. 1 della legge 6 novembre 2012, n. 190 (necessaria autorizzazione espressa all'arbitrato) alle clausole compromissorie stipulate prima del 28 novembre 2012. [B] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in merito alla domanda di revisione dell'equilibrio del piano economico-finanziario oggetto della concessione. [C] Sui poteri del perito nominato dal Giudice (CTU) e sulla possibilità o meno da parte del Giudice di utilizzare ai fini della decisione le conclusioni ulteriori rispetto a quelle attinenti all'oggetto della consulenza
Lodo Arbitrale, 23 aprile 2015
[A] Sull'onere da parte della Stazione Appaltante di indicare negli atti di spesa i capitoli di bilancio o la fonte dell'impegno di spesa da assumere e sulle modalità operative ritenute idonee a rispettare tale requisito. [B] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardo nei pagamenti dovuto in tutto o in parte da lungaggini o omissioni dell'Ente Finanziatore
Lodo Arbitrale, 5 marzo 2015
[A] Sui limiti alla possibilità di modificare il prezzo dell'appalto in corso di esecuzione e sulla possibilità o meno di configurare una violazione della par condicio tra i concorrenti della fase di aggiudicazione. [B] Sui canoni interpretativi del comportamento delle parti secondo buona fede, lealtà e correttezza, e sull'obbligo di ciascuna parte contrattuale di agire preservando gli interessi dell'altra. [C] Sulla distinzione tra l'emissione del certificato di pagamento, attinente alla tempestiva contabilizzazione dei lavori, e l'emissione del titolo di spesa a favore dell'appaltatore
Lodo Arbitrale, 17 febbraio 2015
[A] Sulle ipotesi in cui la modifica della domanda in corso di processo può costituire una inammissibile "mutatio libelli. [B] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale ai sensi dell'art. 816bis c.p.c.. [C] Sugli interessi dovuti in caso di ritardato pagamento dei corrispettivi a favore dell'Impresa
TAR Lazio-Roma, sez. IIbis, decreto ingiuntivo 30 marzo 2016
[A] Sulla giurisdizione in tema di revisione prezzi. [B] Sulla documentazione necessaria ad ottenere un decreto ingiuntivo per la pretesa connessa alla revisione prezzi sulla base delle variazioni ISTAT e sul diritto o meno a vedersi liquidati anche gli interessi in via monitoria
Lodo Arbitrale, 23 settembre 2014
[A] Sulla disciplina contenuta nell'art. 241, comma 1, del codice in merito alla necessità della preventiva autorizzazione da parte dell'organo di governo dell'amministrazione per l'inserimento di clausole compromissorie in bandi, avvisi e inviti e per il ricorso all'arbitrato, nonché sulla interpretazione da dare alla norma transitoria contenuta nel comma 25 dell'art. 1 L. n. 190/2012. [B] Sulla possibilità o meno di liquidare in via equitativa il risarcimento richiesto dall'Imprea per maggiori oneri conseguenti all'illegittimo protrarsi della sospensione dei lavori. [C] Sulla sussistenza o meno dell'onere di tempestiva iscrizione di riserva per la corresponsione degli interessi per ritardato pagamento da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulla prova necessaria all'accoglimento della domanda di danno per necessità di ricorrere al credito bancario formulata dall'Impresa per mancato pagamento dei corrispettivi da parte della Stazione Appaltante. [E] Sull'obbligo o meno per il cessionario dell'azienda di rispondere delle penali imputabili al titolare dell'azienda ceduta ammessa al concordato preventivo. [F] Sul potere di dichiarare l'illegittima applicazione delle penali ad opera del Collegio Arbitrale
Lodo Arbitrale, 13 febbraio 2014
[A] Sulle ragioni giuridiche poste a fondamento del sistema di iscrizione delle riserve e sulla applicabilità delle decadenze dovute al ritardo nell'iscrizione delle riserve stesse nell'ipotesi di corrispettivi richiesti dall'appaltatore per lavori addizionali. [B] Sulla necessaria tempestività nell'iscrizione delle riserve. [C] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva in merito a domande relative a lavori la cui contabilizzazione sia avvenuta per "partita provvisoria" e cioè senza una precisa, completa e progressiva loro allibratura. [D] Sulla necessaria tempestività e sulla natura delle riserve iscritte in calce al certificato di collaudo. [E] Sulla domanda finalizzata al riconoscimento di interessi legali e moratori per ritardato pagamento degli stati di avanzamento lavori. [F] Sulla ammissibilità della domanda finalizzata ad ottenere il pagamento degli interessi legali e moratori per il ritardato pagamento della rata di saldo avanzata in giudizio senza preventiva iscrizione di riserva
Lodo Arbitrale, 17 aprile 2014
[A] Sulla apposizione di una clausola penale per ritardo nell'adempimento da parte dell'Ente pubblico nel contratto di project financing e sulla sua operatività. [B] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante e dell'Impresa nel caso di non corretta individuazione delle aree da cedere sulla base di progetti e documentazione tecnica predisposta dall'Impresa. [C] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulla somma liquidata a titolo di clausola penale. [D] Sui presupposti necessari per ottenere la riduzione giudizale della penale contrattualmente prevista. [E] Sulla natura omnicomprensiva della clausola penale in merito ai danni risarcibili all'Impresa in caso di verificarsi di un determinato inadempimento
Lodo Arbitrale, 13 febbraio 2014
[A] Sulla possibilità di riunire due procedimenti arbitrali avviati sulla base della stessa clausola compromissoria per questioni attinenti il medesimo contratto. [B] Sulla applicabilità o meno dell'istituto della continenza, di cui all'art. 39 c.p.c., nell'ipotesi di due procedimenti arbitrali di cui uno ha un petitum più ampio. [C] Sulla possibilità per l'Impresa di ottenere la disapplicazione della penale per ritardo, laddove il ritardo non sia addebitabile a fatto o colpa dell'Impresa stessa
Lodo Arbitrale, 13 febbraio 2014
[A] Sul rapporto e sulle differenze tra giudizio arbitrale e giudizio davanti al giudice ordinario. [B] Sulla rilevanza del progetto nella determinazione dell'oggetto dell'appalto e sui limiti alla sua modificabilità. [C] Sulla possibilità o meno che la firma di atti di sottomissione senza l'apposizione di riserve possa precludere la successiva iscrizione di riserve per anomalo andamento dei lavori. [D] Sulla modalità di iscrizione delle riserve per fatti continuativi. [E] Sulla legittimità o meno dell'applicazione delle penali in caso di ritardi dovuti alla necessità di introdurre modifiche al progetto. [F] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per le pretese attinenti il mancato versamento di corrispettivi. [G] Sulla giurisdizione in materia di "aggiornamento prezzi"
Lodo Arbitrale, 18 settembre 2014
[A] Sui limiti all'eccezione di inadempimento ai sensi degli artt. 1460 c.c. e 133 del codice dei contratti pubblici e sulla nullità o meno della clausola che subordini i pagamenti della Stazione Appltante alle intervenute erogazioni da parte dell'ente erogatore del finanziamento. [B] Sulla possibilità o meno di considerare l'attenuazione del danno da anomalo andamento lavori, derivante dalla possibilità per l'appaltatore di applicare parte della sua organizzazione in lavori complementari al contratto principale affidati dalla Stazione Appaltante. [C] Sul danno risarcibile all'Impresa in caso di anomalo andamento lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: spese generali variabili. [D] Segue: ridotto utilizzo di macchinari e attrezzature
Lodo Arbitrale, 25 agosto 2014
[A] Sulla disciplina della revisione prezzi negli appalti pubblici e sulla natura imperativa o meno delle relative norme. [B] Sulla applicabilità o meno della disciplina della revisione prezzi al project financing. [C] Sulla applicabilità o meno al project financing (finanza di progetto) del divieto di revisione del corrispettivo di cui all'art. 133 del Codice degli appalti pubblici. [D] Sui termini di prescrizione e/o decadenza per l'istanza di revisione prezzi avanzata nell'ambito di un rapporto di finanza di progetto
Lodo Arbitrale, 9 giugno 2014
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di anomalo andamento dei lavori e sulla iscrizione delle riserve in caso di fatti continuativi. [B] Sull'iscrizione della riserva nel caso di sospensione illegittima dei lavori, laddove non venga redatto il verbale di ripresa. [C] Sul risarcimento del danno derivante dalla illegittima sospensione dei lavori: personale presente in cantiere. [D] Segue: spese generali. [E] Segue: sull'onere della prova del danno subito per maggiori spese generali posto a carico dell'Impresa in presenza di un accertato sconvolgimento dei tempi contrattuali. [F] Segue: interessi e rivalutazione monetaria. [G] Sulla necessità o meno per l'Impresa di iscrivere la domanda per eventuale revisione dei prezzi nel certificato di collaudo. [H] Sulla necessità o meno che il calcolo della revisione prezzi debba tenere conto dell'effettiva durata dell'appalto e non del programma originario dei lavori allegato al contratto. [I] Sulla possibilità o meno di decurtare all'Impresa il 10% dell'aumento dei prezzi quando il termine di ultimazione dei lavori venga a slittare per ragioni ascrivibili a responsabilità del committente
Lodo Arbitrale, 27 maggio 2014
[A] Sulla possibilità o meno di una delle parti di eccepire il venir meno del vincolo scaturente dalla convenzione di arbitrato ai sensi dell'art. 816septies c.p.c., in caso di omesso versamento dell'acconto al collegio. [B] Sulla sottoscrizione del conto finale e sull'onere della prova riguardo all'effettivo ricevimento da parte dell'Impresa dell'invito espresso e formale alla sottoscrizione. [C] Sulla competenza arbitrale a decidere in merito al procedimento ordinario di adeguamento prezzi, di cui all' art. 133, commi terzo e quarto, del D.Lgs. n. 163/2006. [D] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria e sulla applicabilità degli interessi anatocistici sulle somme liquidate come debito di valore. [E] Sull'iscrizione delle riserve per i c.d. fatti continuativi generatori di anomalo andamento dei lavori. [F] Sulla risarcibilità del danno subito dall'appaltatore in caso di ritardato collaudo non dipendente da causa imputabile all'appaltatore stesso
Lodo Arbitrale, 15 aprile 2014
[A] Sulle modalità e sui tempi di iscrizione delle riserve, in particolare in caso di sospensione illegittima dei lavori. [B] Sull'onere di ripetere l'iscrizione della riserva all'interno del registro di contabilità e sull'onere di comunicazione in caso di mancata sottoscrizione del registro. [C] Sulla ratio legis della disciplina inerente l'onere di iscrizione delle riserve. [D] Sui criteri interpretativi da adottare per valutare la portata di un atto transattivo sottoscritto tra Stazione Appaltante e Impresa. [E] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di carenze progettuali che rendano necessaria la sospensione dei lavori. [F] Sulla legittimità o meno di una sospensione lavori disposta per la necessità o opportunità di predisporre una perizia di variante. [G] Sull'assoggettamento o meno all'onere della tempestiva riserva dell'istanza di maggiori compensi avanzata dall'Impresa per maggiori lavorazioni eseguite a seguito di perizie di variante. [H] Sulla natura e disciplina della penale da ritardo, sull'onere di risoluzione in caso di eccessivo ritardo e sulle ipotesi di disapplicazione della penale stessa da parte della Stazione Appaltante. [I] Sulla sospensione legittima dei lavori e sulla legittimità o meno della sospensione in caso di approvazione di una perizia di variante in corso d'opera. [L] Sulla possibilità di disapplicazione integrale della penale formulata dalla Stazione Appaltante in caso di ritardo
Lodo Arbitrale, 24 marzo 2014
[A] Sulla validità della clausola compromissoria in caso di invalidità del contratto o di sopravvenuta risoluzione dello stesso. [B] Sulla interpretazione della clausola compromissoria. [C] Sulla applicabilità delle penali contrattuali per ritardo nel caso di risoluzione del contratto per mutuo dissenso. [D] Sulla possibilità o meno che il Collegio possa avvalersi della CTU resa in altro giudizio arbitrale e prodotta in giudizio da una delle parti
Lodo Arbitrale, 24 marzo 2014
[A] Sulla validità ed efficacia della clausola compromissoria contenente il mero richiamo agli artt. 240 e 241 del Codice. [B] Sulle valutazione da affrontare al fine di decidere sulle reciproche domande di risoluzione per inadempimento avanzate dalle parti ai sensi degli artt. 133 e 136 del Codice e sulla possibilità di risolvere il contratto per mutuo dissenso ex art. 1453, comma 2, e 1458 cod. civ.. [C] Sui limiti e sui presupposti all'esercizio dell'eccezione di inadempimento, di cui all'art. 1460 cod. civ., da parte dell'Impresa. [D] Sul dovere di cooperazione posto a carico della Stazione Appaltante e sul suo contenuto. [E] Sulle caratteristiche proprie del progetto esecutivo e sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di presenza di sottoservizi non segnalati. [F] Sul danno risarcibile all'Impresa in caso di anomalo andamento dei lavori per causa riconducibile alla Stazione Appaltante: spese generali. [G] Segue: sulla quantificazione del pregiudizio per spese generali. [H] Segue: improduttivo immobilizzo di macchinari e attrezzature. [I] Segue: mancato utile. [L] Segue: interessi e rivalutazione monetaria
Avv. Claudio Bargellini. Sui ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione
Sulle disposizioni vigenti in virtù delle quali il ritardo nella emissione dei certificati di pagamento per gli acconti o per la rata di saldo, e il ritardo nell'effettivo pagamento, fa sorgere per l’appaltatore il diritto agli interessi, legali e moratori
Lodo Arbitrale, 7 gennaio 2014
[A] Sulla responsabilità del ritardato pagamento che sia dipeso da circostanze non imputabili all'amministrazione committente. [B] Sulla possibilità o meno per le parti di derogare alla disciplina legale sugli interessi per ritardati pagamenti negli appalti pubblici e sulla interpretazione delle clausole contrattuali sul punto. [C] Sui termini di emissione del certificato di pagamento e sugli interessi dovuti in caso di ritardo. [D] Sui termini di esecuzione dell'effettivo pagamento a seguito dell'emissione del certificato e sugli interessi applicabili in caso di ritardo
Lodo Arbitrale, 7 gennaio 2014
[A] Sul momento in cui sorge l'obbligo al pagamento da parte della Stazione Appaltante nel caso di lavori di somma urgenza e sulla possibilità che tale obbligo sorga solo a seguito dell'approvazione dell'impegno di spesa. [B] Sulla spettanza, sul calcolo e sulla misura degli interessi legali e moratori dovuti per ritardato pagamento della Stazione Appaltante
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 16 maggio 2013
[A] Sul momento a partire dal quale la Stazione Appaltante è obbligata a pagare gli importi trattenuti a garanzia sui singoli acconti durante l'esecuzione dell'appalto
Lodo Arbitrale, 6 novembre 2013
[A] Sui limiti alla possibilità per la Stazione Appaltante di rifiutare la propria prestazione in ragione dell'inadempimento dell'Impresa ai sensi dell'art. 1460 c.c. (eccezione di inadempimento). [B] Sugli accertamenti necessari a valutare l'essenzialità o meno del termine stabilito nel contratto per l'esecuzione di una determinata prestazione. [C] Sulle differenze e sulla diversa disciplina del rinnovo del contratto (anche tacito) e della proroga del termine finale dell'appalto pubblico di servizi
Lodo Arbitrale, 29 ottobre 2013
[A] Sul regime delle preclusioni processuali nel procedimento arbitrale. [B] Sui limiti alla responsabilità del danneggiato di cui all'art. 1227 cod. civ.. [C] Sul diritto al risarcimento del pregiudizio subito dall'Impresa in caso di consegna frazionata dei lavori in ragione delle disponibilità finanziarie della Stazione Appaltante. [D] Sul termine di prescrizione degli interessi (legali e moratori) sui ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [E] Sul termine di prescrizione del diritto agli interessi per ritardata emissione dei certificati di pagamento e sulla decorrenza della prescrizione
Lodo Arbitrale, 28 ottobre 2013
[A] Sul momento in cui matura la decadenza della Stazione Appaltante di eccepire la tardiva iscrizione delle riserva da parte dell'Impresa. [B] Sulla obbligatorietà o meno di iscrivere riserve su un registro di contabilità non precedentemente vidimato e sottoscritto dal RUP e sulla fondatezza o meno della eccezione di intempestività dell'iscrizione delle riserve su tale registro avanzata dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla possibilità o meno che l'approvazione di una variante e la concessione di proroghe comportino l'automatica riferibilità del ritardo a cause non imputabili all'Impresa, con conseguente diritto della stessa al risarcimento per anomalo andamento lavori
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 9 ottobre 2012
[A] Sulla decorrenza degli interessi per ritardato pagamento nel caso di opera finanziata, in tutto o in parte, con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. [B] Sulle ipotesi di responsabilità della stazione appaltante per i danni causati a terzi dall'appaltatore durante l'esecuzione dell'opera. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva e di successiva quantificazione nel caso di ritardi negli adempimenti amministrativi da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulla corretta imputazione dei pagamenti parziali eseguiti dalla stazione appaltante e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva. [E] Sui poteri processuali e sulla legittimazione attiva e passiva della capogruppo mandataria dell'ATI appaltatrice. [F] Sull'esistenza o meno dell'onere di iscrizione di tempestiva riserva per le domande creditorie relative ad interessi per ritardati pagamenti. [G] Sulla applicabilità o meno del termine di prescrizione quinquennale per l'esigibilità degli interessi moratori dovuti in caso di ritardo nel pagamento del prezzo dell'appalto. [H] Sull'onere di riportare nel "conto finale" le riserve tempestivamente iscritte nel registro di contabilità
Lodo Arbitrale, 15 luglio 2013
[A] Sugli effetti prodotti dal mancato esperimento del tentativo di conciliazione previsto nel contratto d'appalto. [B] Sulla disciplina del "General Contracting" prima dell'introduzione nel Codice dei contratti pubblici dell'art. 176. [C] Sulle differenze tra appalto e contratto con contraente generale, nonché sui limiti all'alea posto a carico del General Contractor e sulla sussistenza di rischi posti a carico della Stazione Appaltante. [D] Sulla duplice funzione delle riserve e sull'onere di iscrizione per i c.d. fatti continuativi. [E] Sulla distinzione tra proroga e termine suppletivo e sul potere del Collegio di accertare il diritto dell'esecutore ad un termine suppletivo per cause imputabili al committente ovvero a forza maggiore. [F] Sulla esistenza o meno dell'onere di iscrizione di tempestiva riserva per le pretese relative alla revisione dei prezzi contrattuali di cui all'art. 133 del d.lgs. 163 del 2006. [G] Sulla prova necessaria per il riconoscimento delle maggiori spese derivanti dal prolungamento del tempo dei lavori e la necessità di eseguire gli stessi senza una precisa e preventiva programmazione. [H] Sulla funzione del c.d. premio di accelerazione e sulla interpretazione dell'istituto da parte dell'AVCP (oggi ANAC) e dalla giurisprudenza. [I] Sulle ipotesi in cui non può essere riconosciuto il premio di accelerazione
Lodo Arbitrale, 28 maggio 2013
[A] Sulla validità o meno delle rinunce riguardanti diritti futuri ed eventuali contenute in accordi bonari stipulati tra le parti in corso di rapporto. [B] Sulla ripartizione dell'onere della prova nel caso di proposizione di domanda di risoluzione del contratto per grave inadempimento. [C] Sulla natura e sulle funzioni della Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU). [D] Sui limiti al potere posto al Consulente Tecnico nominato di utilizzare per la propria perizia anche documenti non ritualmente prodotti in giudizio dalle parti. [E] Sui limiti al potere del Collegio giudicante di ordinare l'esibizione di documenti ai sensi dell'art. 213 cpc. [F] Sulla disciplina vigente in merito alla modificazione del prezzo dei materiali da costruzione e il rapporto con il c.d. prezzo chiuso
Cassazione Civile, Sez. I, 2 agosto 2012
[A] Sulla esistenza o meno di un obbligo per l'appaltatore di eseguire lavori ulteriori oltre il quinto e sul diritto di chiedere la risoluzione del contratto nel caso di superamento di detta soglia. [B] Sulla necessità che l'Amministrazione appaltante approvi formalmente la riduzione dei prezzi concordata tra impresa e DL in sede di atto di sottomissione e sulla possibilità di applicare unilateralmente prezzi più elevati da quelli concordati dal DL. [C] Sui limiti alla possibilità di iscrivere riserve nel conto finale e sulla idoneità dello stesso a ricevere l'iscrizione delle sole riserve relative a fatti sopravvenuti dopo il completamento dei lavori e dopo la chiusura del registro di contabilità
Lodo Arbitrale, 4 luglio 2013
[A] Sulla evoluzione normativa della disciplina in merito alle conseguenze dei ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulla responsabilità o meno della Stazione Appaltante per i ritardi nei pagamenti dovuti a responsabilità dell'Ente finanziatore dell'opera pubblica. [C] Sui limiti e sulle condizioni per il riconoscimento all'appaltatore degli interessi anatocistici per il ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti dalla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 25 giugno 2013
[A] Sulla possibilità o meno che i ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante dovuti a ritardi dell'Ente finanziatore possano costituire grave inadempimento e giustificare la risoluzione del contratto d'appalto in danno della Stazione Appaltante. [B] Sulla configurabilità o meno di una ipotesi di litispendenza tra i giudizi monitori avviati dall'Impresa per riscuotere i crediti derivanti dall'appalto ed il giudizio arbitrale avviato dall'Impresa per la risoluzione del contratto in danno. [C] Sul calcolo del danno risarcibile all'Impresa per i lavori non eseguiti nel caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante. [D] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria sulla somma liquidata all'Impresa a titolo di risarcimento del danno derivante dalla risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante. [E] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di corrispettivi. [F] Sulle modalità di calcolo e sui principi applicabili alla liquidazione di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di risarcimento del danno in generale
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 14 ottobre 2013
Sulla decorrenza degli interessi per ritardato pagamento per gli appalti pubblici finanziati con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti
Lodo Arbitrale, 14 maggio 2013
[A] Sul tempo di applicazione del divieto di partecipazione dei magistrati ai collegi arbitrali disposto dall'art. 1, comma 18 della Legge 6 novembre 2012, n. 190. [B] Sull'interpretazione della clausola arbitrale inserita nel contratto d'appalto. [C] Sulla disciplina del prezzo chiuso contenuta nell'art. 133 del d.lgs. 163/2006 e sulla legittimità di una clausola che preveda il c.d. metodo a scalare
Lodo Arbitrale, 9 maggio 2013
[A] Sulla disciplina della litispendenza nel caso di giudizio azionato in sede civile e dinanzi al Collegio Arbitrale. [B] Sulla possibilità o meno che la proposizione da parte dell'Appaltatore del giudizio dinanzi al Giudice ordinario costituisca implicita rinuncia ad avvalersi della clausola compromissoria. [C] Sulla possibilità o meno che il ritardo nella erogazione dei finanziamenti da parte di altra amministrazione sia fatto idoneo a giustificare i ritardi nei pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulla risarcibilità del danno da mancato utile nel caso di risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante e sulla sua quantificazione dello stesso. [E] Sul computo di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme dovute all'Impresa per inadempimento contrattuale della Stazione Appaltante. [F] Tutte le fasi ed attività che l'Appaltatore deve porre in essere per la regolare iscrizione delle riserve al fine di evitare di incorrere nella decadenza. [G] Sul generale principio di correttezza e buona fede nell'esecuzione dell'appalto, di cui agli artt. 1175 e 1375 c.c., e sulla sua applicabilità riguardo alla predisposizione di un progetto completo ed eseguibile. [H] Sulla sussistenza o meno dell'onere per l'Appaltatore di sottoscrivere con riserva l'atto di sottomissione. [I] Sulla possibilità che l'iscrizione di riserva possa qualificarsi come atto di messa in mora e sulla conseguente decorrenza degli interessi sulle somme liquidate in accoglimento delle riserve
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2013
[A] Sulla possibilità o meno che la concessione di proroghe all'appaltatore costituisca riconoscimento di responsabilità per l'anomalo andamento dei lavori da parte del committente. [B] Sull'esistenza o meno di un obbligo per l'Appaltatore di eseguire le lavorazioni indicate nelle varianti, ove manchi la formale approvazione della Committente
Lodo Arbitrale, 23 aprile 2013
[A] Sulla disciplina contenuta nell'art. 133 del Codice dei contratti pubblici in materia di aggiornamento prezzi dei materiali. [B] Sull'onere della prova posto a carico dell'Appaltatore e sulla possibilità o meno di sopperire eventuali carenze probatorie con la richiesta di CTU
Lodo Arbitrale, 23 aprile 2013
[A] Sull'applicazione di interessi e rivalutazione monetaria sui crediti di valore liquidati dal Collegio. [B] Sui limiti alla risarcibilità dei maggiori oneri sopportati per gli eccezionali aumenti del costo di alcuni materiali e sulle modalità e i termini che l'Appaltatore deve rispettare per avanzare tale pretesa
Lodo Arbitrale, 4 aprile 2013
[A] Sulla possibilità per le parti del contratto d'appalto di derogare alla competenza arbitrale laddove sia prevista una clausola compromissoria. [B] Sui termini e sulle modalità per la declinatoria della competenza arbitrale. [C] Sul diritto dell'appaltatore al risarcimento del danno subito in ragione della ritardata esecuzione del collaudo. [D] Sul risarcimento dovuto all'Appaltatore in ragione della illegittima protrazione dei tempi contrattuali: spese generali. [E] Segue: sull'onere della prova posto per il riconoscimento dei maggiori costi del personale. [F] Segue: maggiori oneri per fideiussioni. [G] Segue: sugli interessi per ritardati pagamenti, sulla misura e sul calcolo
Cassazione Civile, Sez. I., 7 giugno 2012
[A] Sulla legittimità o meno della risoluzione disposta dalla Stazione Appaltante in ragione della accertata inosservazna del termine fissato per la conclusione dei lavori. [B] Sulla possibilità o meno che il ritardo nella consegna dei lavori per fatto imputabile all'Amministrazione comporti l'automatico differimento del termine per l'ultimazione dell'opera. [C] Sugli interessi applicabili alle somme liquidate a titolo di corrispettivo dell'appalto
Cassazione Civile, sez. I, 18 maggio 2012
[A]Sull'istituto del prezzo chiuso, sulle fonti normative e sulla valutazione dell'istituto da parte della giurisprudenza. [B] Sulla interpretazione della disciplina del prezzo chiuso, sulle modalità di calcolo della previsione convenzionale di indicizzazione del prezzo dell'appalto e sulla applicabilità o meno del metodo di calcolo a scalare. [C] Sul valore normativo vincolante del capitolato generale d'appalto per le opere pubbliche, approvato con D.P.R. n. 1063 del 1962, soltanto per gli appalti stipulati dallo Stato ovvero anche per quelli stipulati dagli altri enti pubblici. [D] Sulla necessità o meno di tenere conto dei periodi di sospensione totale dei lavori per fatti non imputabili all'appaltatore ai fini della determinazione del prezzo chiuso e, in particolare, della maggiorazione del 5 per cento del prezzo del lavoro al netto del ribasso di asta per ogni anno intero previsto per l'ultimazione dei lavori, a norma della L. 28 febbraio 1986, n. 41, art. 41, comma 4, applicabile ratione temporis
Lodo Arbitrale, 4 febbraio 2013
[A] Sulla necessità di iscrivere tempestivamente le riserve, sulle conseguenze della tardiva iscrizione e sugli orientamenti giurisprudenziali prevalenti sul punto. [B] Sui limiti alla possibilità di attribuire all’appaltatore compensi per i maggiori oneri sostenuti in dipendenza di circostanze a lui non imputabili nel caso di appalto a forfait chiuso o chiavi in mano. [C] Sulle ipotesi in cui le opere non previste nel progetto di un appalto a corpo possano ritenersi comprese nel prezzo dell'appalto. [D] Sulla possibilità o meno di collaudare un'opera affetta da vizi e sulla possibilità di imputare il valore dei vizi all'appaltatore, anche in via equitativa
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
>[A] Sulla nullità o meno della clausola compromissoria che richiami la devoluzione ad un collegio arbitrale costituito a norma degli artt. 150 e 151 D.P.R. 21 dicembre 1999 n. 554 abrogato dal Codice dei Contratti Pubblici. [B] Sulle indagini che il collegio deve svolgere in caso di recesso da parte della Stazione Appaltante e di domanda di risoluzione in danno avanzata dall'Appaltatore. [C] Sulla giurisdizione in merito alle domande di incremento prezzi delle materie prime e sulla cognizione o meno del Collegio Arbitrale
Lodo Arbitrale, 15 ottobre 2012
[A] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per il pagamento della penale prevista per il ritardato pagamento che le parti hanno concordato di inserire nel primo s.a.l. successivo. [B] Sulla fondatezza o meno della domanda di risoluzione del contratto svolta dalla Stazione Appaltante che abbia collaudato l'opera. [C] Sulla fondatezza o meno della domanda di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante svolta dall'Appaltatore in ragione della ritardata consegna dei lavori e del mancato accredito delle penali
Lodo Arbitrale, 11 ottobre 2012
[A] Sulla natura e sulle caratteristiche derivanti dal contratto c.d. "a corpo" e sulle ipotesi in cui il corrispettivo "a forfait" stabilito nel contratto d'appalto può subire mutamenti. [B] Sulla operatività o meno del sistema delle riserve alla pretesa dell'appaltatore di ottenere il riallineamento dei prezzi al mutato valore dei fattori produttivi e sull'onere della prova posto a carico dell'appaltatore. [C] Sulla decorrenza degli interessi legali dovuti all'appaltatore sulle somme liquidate dal Collegio in accoglimento delle riserve a suo tempo iscritte
Lodo Arbitrale, 27 settembre 2012
[A] Sulla rilevanza o meno delle modifiche sopravvenute al Capitolato Generale delle Opere Pubblice e degli interventi abrogativi della Corte Costituzionale, laddove la convenzione stipulata tra le parti richiami la disciplina dettata nel capitolato generale vigente nel momento in cui il contratto è stato concluso. [B] Sul termine posto al convenuto per declinare la competenza arbitrale ai sensi dell'art. 47 del Capitolato Generale, dopo la sentenza della Corte Cost. n. 152 del 1996. [C] Sulla evoluzione normativa dell'istituto del "prezzo chiuso" e sul criterio legale di quantificazione attraverso l'applicazione del metodo globale e non di quello a scalare
T.A.R. Campania Napoli, 24 ottobre 2013
[A] Sulla giurisdizione in merito alle controversie relative alla compensazione dei prezzi di cui al quarto comma dell'art. 133 del d.lgs. n. 163 del 2006. [B] Sulla finalità delle disposizioni contenute nell'art. 133 del d.lgs. n. 163 del 2006 e nell'art. 1 del d.l. 162/2008 in materia di revisione prezzi. [C] Sul procedimento da seguire per decidere sulla richiesta dell’appaltatore di compensazione per l’incremento dei prezzi contrattuali
Lodo Arbitrale, 26 aprile 2012
[A] Sulla fondatezza della eccezione di incompetenza arbitrale nel caso di nomina dell'arbitro da parte di chi solleva l'eccezione. [B] Sulla competenza o meno del Collegio Arbitrale a decidere delle domande riconvenzionali avanzate dalla Stazione Appaltante nei confronti dell'Appaltatore in stato di insolvenza ammesso a procedura di Amministrazione Straordinaria. [C] Sulla qualificazione e sulla fondatezza della domanda finalizzata ad ottenere il risarcimento dei maggiori oneri sostenuti per l'incremento del costo del petrolio a causa della maggior durata dell'appalto. [D] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori dovuta a problemi derivanti da caratteristiche geognostiche del suolo su cui l'opera deve sorgere, laddove il progetto esecutivo sia realizzato dall'impresa. [E] Sulla configurabilità o meno di un obbligo in capo all'appaltatore di effettuare una indagine sulla natura e consistenza del suolo edificatorio. [F] Sulla sussistenza o meno di un onere in capo alla Stazione Appaltante di elaborazione di varianti in corso d'opera. [G] Sulla validità o meno dell'atto di risoluzione assunto dalla Stazione Appaltante nei confronti dell'Appaltatrice per la quale sia già stato dichiarato lo stato di insolvenza prodromico alla ammissione alla procedura di Amministrazione Straordinaria. [H] Sulla prova dei fatti non oggetto di specifica contestazione, a seguito della modifica normativa apportata dalla L. n. 69 del 2009 al testo dell'art. 115 cod. proc. civ. in materia di disponibilità delle prove. [I] Sulla liquidazione di interessi e maggior danno ex art. 1224, comma 2 c.p.c. sulle somme liquidate a titolo di mancato pagamento di lavori
Lodo Arbitrale, 19 aprile 2012
[A] Sui limiti alla ammissione della prova per testi nel procedimento arbitrale. [B] Sull'ammissibilità della Consulenza Tecnica d'Ufficio. [C] Sulla possibiltà o meno di avviare il procedimento arbitrale prima del collaudo delle opere, per controversie la cui rilevanza economica sia particolarmente elevata. [D] Sulle valutazioni che deve svolgere il Collegio in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento laddove sia provata la gravità degli addebiti oggetto di reciproca contestazione. [E] Sul danno da mancato utile per lavori non eseguiti in caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante. [F] Sulla accoglibilità o meno delle riserve che non risultano esplicate sui fogli del Registro di Contabllita, ma su fogli allegati e sulle ipotesi in cui teale forma può ritenersi sufficiente. [G] Sulla giurisdizione in merito alla domanda dell'appaltatore di revisione prezzi o di prezzo chiuso, con particolare riferimento alla domanda attinente al solo quantum
Lodo Arbitrale, 13 aprile 2012
[A] Sull'onere di esplicazione della riserva e sulla disciplina normativa applicabile. [B] Sulle modalità di assolvimento dell'onere della prova in relazione alla domanda di compensazione, di cui all'art. 26, comma 4-bis L 109/94, in relazione all'incremento dei costi dei materiali da costruzione
Lodo Arbitrale, 12 aprile 2012
[A] Sulla tempestività o meno della riserva iscritta sul conto finale riguardante il danno lamentato dall'appaltatore a causa di una dedotta non remuneratività del corrispettivo complessivo di un appalto a corpo, dato dai prezzi non di mercato indicati dalla Stazione Appaltante. [B] Sulla ammissibilità o meno, nell'ambito di un contratto d'appalto a corpo, della riserva finalizzata ad ottenere il risarcimento del danno derivante dalla non remuneratività dell'appalto per prezzi troppo bassi indicati dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla obbligatorietà o meno per le Stazioni appaltanti di porre a base dei computi estimativi per le gare i prezzari, con il conseguente obbligo di aggiornamento, i prezzari di cui all'art. 133, comma 8, del d.lgs. n. 163/2006. [D] Sulla automaticità o meno del diritto dell'appaltatore alla compensazione prezzi in ragione dell'incremento dei prezzi di alcuni materiali quale diretta e immediata conseguenza delle variazioni percentuali in aumento riportate dal decreto ministeriale ai sensi dell'art. 1 del d.l. 23 ottobre 2008, n. 162 conv. in l. 23 dicembre 2008 n. 201 e sulla giurisdizione sul punto. [E] Sulla prova necessaria all'appaltatore per ottenere la compensazione prezzi per variazione del prezzo dei materiali ai sensi dell'art. 1 del .... e differneze rispetto a quanto previsto dall'art. 133, comma 4 e ss. del d.lgs. n. 163 del 2006. [F] Sulla individuzione della data alla quale fare riferimento per determinare la variazione percentuale subita dai prezzi dei materiali individuati dal d.m. per la operare la compensazione prezzi di cui all'art. 1 del d.l. 23 ottobre 2008, n. 162 conv. in l. 23 dicembre 2008 n. 201. [G] Sulla giurisdizione in materia di controversie relative ai provvedimenti di adeguamento dei prezzi assunti dalla Stazione Appaltante, ai sensi dell'articolo 133 commi 3 e 4 d.lgs. 163/2006
Lodo Arbitrale, 30 gennaio 2012
[A] Sulla disciplina legislativa delle riserve dal 1895 ad oggi. [B] Sugli obblighi posti in capo all'appaltatore per la corretta e tempestiva iscrizione delle riserve. [C] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva iscrizione della riserva con riferimento al ritardo nel pagamento dei s.a.l. da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva iscrizione della riserva con riferimento all'eventuale revisione dei prezzi. [E] Sulle differenze tra CTU deducente e CTU percipiente delineate dalla recente giurisprudenza e sulle differenze in tema di ammissibilità della consulenza. [F] Sul rapporto tra Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) e onere della prova posto a carico delle parti. [G] Sul momento da cui decorre il termine per iscrivere riserva nel caso di diniego a legittime richieste di variante progettuale per l'approvvigionamento di inerti di cava da siti più lontani rispetto a quelli previsti in contratto. [H] Sulla tempestività dell'iscrizione della riserva conseguente ai c.d. fatti continuativi, come quelli prodotti da una causa costante quale la sospensione dei lavori. [I] Sui limiti alla responsabilità della stazione appaltante riguardo al mantenimento in cantiere di un'organizzazione produttiva di uomini e mezzi eccedente a quella necessaria. [L] Sulla possibilità o meno che le riserve iscritte da parte dell'appaltatore equivalgano a costituzione in mora secondo il regime civilistico ai fini del decorso degli interessi. [M] Sull'onere della prova e sulla misura del maggior danno richiesto dall'appaltatore ai sensi dell'art. 1224, comma 2, c.c.. [N] Sulla risarcibilità o meno, per quanto attiene i crediti di valore, del nocumento finanziario subito dall'Imprenditore a causa della mancata disponibilità delle somme di denaro dovute a titolo di risarcimento. [O] Sull'onere o meno di avanzare specifica domanda per la liquidazione degli interessi anatocistici
Lodo Arbitrale, 26 gennaio 2012
[A] Sull'onere di tempestiva iscrizione delle riserve e sulla possibilità di precisare in seguito il quantum, in particolare in caso di "fatti continuativi". [B] Ancora sull'onere di tempestiva iscrizione delle riserve relative ai c.d. "fatti continuativi". [C] Sui limiti alla facoltà del Collegio di ridurre le penali applicate dalla Stazione Appaltante in esecuzione di quanto previsto nel contratto d'appalto. [D] Sulla giurisdizione (del Collegio arbitrale o del Giudice Amministrativo) a decidere sulla riserva avente ad oggetto la pretesa azionata dall'Appaltatore alle variazioni in aumento dei prezzi dei materiali impiegati nell'appalto de quo ai sensi dell'art. 133 corruni 4, 5 e 6 D.Lgs. 163/2006 e del D.M. 30.4.2008
Lodo Arbitrale, 5 aprile 2011
[A] Sul computo del termine per il deposito di memorie nel procedimento arbitrale, nel caso di deposito a mezzo posta: vale l'invio o la ricezione del plico? [B] Sulla natura inderogabile o meno dei prezzari formati dalla stazione appaltante, ai quali fa riferimento l'art. 34 del d.P.R. n. 554 del 1999 e oggi l'art. 133 del Codice dei contratti. [C] Sulla possibilità o meno di configurare la responsabilità precontrattuale di un contraente anche nell'ipotesi in cui il contratto venga effettivamente stipulato, sulla misura del risarcimento eventualmente liquidabile e sulla natura contrattuale o extracontrattuale di tale forma di responsabilità. [D] Sulla necessità o meno che l'appaltatore di opera pubblica controlli anche la regolarità geologica del suolo poiché la validità di un progetto di una costruzione edilizia è condizionata dalla sua rispondenza alle caratteristiche geologiche del suolo su cui essa deve sorgere. [E] Sul concetto di "cantierizzazione" elaborato dall'Autorità di Vigilanza e sulle differenze con la progettazione esecutiva. [F] Sulla valenza della dichiarazione di avere preso conoscenza dello stato dei luoghi resa dall'appaltatore in sede di sottoscrizione del contratto e sugli eventuali limitazioni per future contestazioni. [G] Sulla liquidazione del risarcimento del danno precontrattuale
Lodo Arbitrale, 27 ottobre 2011
[A] Sulla qualificazione dell'appalto come obbligazione di risultato e sulla possibilità o meno che la necessità di assumere nuovo personale per la corretta esecuzione dell'appalto possa consentire all'Impresa di essere rimborsata dei maggiori oneri. [B] Sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria sulle somme per l'obbligazione di risarcimento del danno derivante da inadempimento contrattuale. [C] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di giustificare il mancato pagamento di una fattura con la c.d. "eccezione di inadempimento" riferita ad una prestazione di molto successiva a quella fatturata dall'Impresa. [D] Sul criterio di riparto della giurisdizione in materia di revisione del prezzo prima dell'attribuzione della giurisdizione esclusiva e dopo tale attribuzione e sulla conseguente compromettibilità in arbitri o meno di detta questione. [E] Sull'applicabilità o meno della revisione prezzi di cui all'art. 1664 cod. civ. agli appalti pubblici di forniture e servizi, nonché sulla disciplina contenuta in proposito nell'art 115 del d.lgs. n° 163 del 2006. [F] Sui presupposti necessari alla valutazione della domanda di arricchimento senza causa. [G] Sui presupposti e sull'onere della prova per la domanda di ripetizione dell'indebito. [H] Sui presupposti per l'accoglimento della domanda per lite temeraria ex art 96 c.p.c.
Lodo Arbitrale, 8 luglio 2011
[A] Sulla sussistenza o meno dell'obbligo di iscrivere riserve per le richieste di interessi e risarcimento danni per ritardo nel pagamento. [B] Sull'imputazione dei pagamenti parziali eseguiti dalla Stazione Appaltante a capitale e/o a interessi maturati. [C] Sulla compentenza o meno del Collegio a pronunciarsi in merito alla domanda relativa alla c.d. compensazione prezzi a seguito di aumento dei costi dei singoli materiali di cui all'art. 133 del d.lgs. n. 163 del 2006. [D] Sui presupposti per il riconoscimento del danno per vizi ex art. 1669 c.c. e sull'onere della prova posto a carico della Stazione Appaltante: in particolare nel caso di pavimentazione stradale a lastre di pietra. [E] Sulla natura degli interessi dovuti in caso di debiti di valore e di valuta e sul calcolo degli stessi
Lodo Arbitrale, 16 giugno 2011
[A] Sulla sussistenza o meno di una responsabilità della Stazione Appaltante per la sospensione dei lavori dovuta al dubbio sulla demolizione di un fabbricato in dipendenza di ritrovamenti archeologici. [B] Sulla fondatezza o meno della domanda di risarcimento per aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi e dei costi dei trasporti dipendenti da andamento anomalo dei lavori
Lodo Arbitrale, 31 maggio 2011
[A] Sui danni risarcibili all’impresa nel caso di dilatazione dei tempi dei lavori per cause riconducibili alla responsabilità della Stazione Appaltante. [B] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sopportati dall’Impresa a causa del prolungamento della durata dei lavori dovuta a responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di appalti c.d. “a forfait”. [C] Sull’onere di rimozione degli ostacoli al corretto andamento dei lavori posto a carico della Stazione Appaltante e sulle eventuali responsabilità in caso di ritardi causati da soggetti terzi. [D] Sulla tipologia di danni risarcibili in caso di prolungamento della durata dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: Maggiori spese generali. [E] Segue: mancato utile. [F] Segue: Ritardata percezione dell’utile. [G] Segue: Ammortamento macchinari ed attrezzature. [H] Segue: Maggiori spese per il personale. [I] Sulla risarcibilità del mancato versamento dell’anticipazione prevista nel bando e nel contratto d’appalto e sulle modalità di calcolo del detto danno. [L] Sull’applicabilità o meno dell'istituto della revisione prezzi nel caso in cui la maggiore durata dell’appalto dipenda da responsabilità dell’Impresa o della Stazione Appaltante. [M] Sulle modalità di calcolo della rivalutazione monetaria e sull’onere della prova posto a carico del richiedente
Lodo Arbitrale, 18 gennaio 2011
[A] Sulla possibilità o meno per i contraenti di declinare la competenza arbitrale concordata nella clausola compromissoria in favore del giudice ordinario e sulla disciplina attualmente vigente sul punto. [B] Sulla fondatezza o meno della domanda di revisione dei prezzi avanzata dall’Impresa nel caso di prolungamento dei tempi dell’appalto per responsabilità della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 14 dicembre 2010
[A] Sui requisiti necessari a considerare legittima la sospensione dei lavori da parte della Stazione appaltante. [B] Sulla tempestività delle riserve: sussistenza o meno dell’onere per l’Impresa di confermare la riserva al momento della sottoscrizione del conto finale. [C] Segue: sull’onere di iscrivere le pretese conseguenti a fatti c.d. «continutativi»; [D] segue: sulla possibilità o meno per l’Impresa di differire la quantificazione definitiva dei danni richiesti al momento della cessazione del c.d. fatto «continuativo». [E] segue: sulle differenze per l’iscrizione della riserva ove la sospensione dei lavori sia ab origine illegittima, ovvero diventi illegittima solo successivamente. [F] Sulla possibilità o meno che le perizie di variante eseguite dalla Stazione Appaltante per supplire a omesse verifiche all’origine possano costituire motivo di legittima sospensione. [G] Sulla sussistenza o meno di un potere discrezionale della Stazione Appaltante nell’applicare il prolungamento del termine di esecuzione dei lavori per fatti ad essa imputabili. [H] Sulla possibilità o meno che la necessità di acquisire titoli autorizzativi occorrenti all’esecuzione dei lavori possa costituire motivo di legittima sospensione. [I] Sulla possibilità o meno che la necessità di predisporre varianti progettuali possa costituire motivo di legittima sospensione. [L] Sulle caratteristiche essenziali del progetto esecutivo e sulla necessità o meno delle indagini geognostiche. [M] Sulla assoggettabilità o meno all’onere della previa iscrizione di riserva delle domande dell'appaltatore volte al riconoscimento del «prezzo chiuso» ovvero di compensi revisionali
Lodo Arbitrale, 29 novembre 2010
[A] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa ad ottenere un compenso revisionale in caso di eccezionale aumento dei costi subito da alcuni materiali da costruzione (nel caso di specie materiali siderurgici), anche alla luce di quanto disposto dall’art. 133 del D.Lgs. n. 163/06. [B] Sulla sussistenza o meno della giurisdizione arbitrale sulle domande attinenti l’adeguamento dei prezzi ai sensi dell’art. 133 del Codice degli appalti. [C] Sulla natura del dovere di cooperazione posto a carico della Stazione Appaltante e sulla possibilità di configurare una violazione dello stesso per lacune progettuali o ritardata consegna dell’aera di intervento. [D] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa ad ottenere maggiori compensi derivanti dalla mancata tempestiva rimozione di ostacoli da parte della Stazione Appaltante anche ove abbia sottoscritto senza riserve il verbale di consegna lavori. [E] Sulla configurabilità o meno di un inadempimento della Stazione Appaltante laddove abbia rimosso tardivamente eventuali inadeguatezze progettuali emerse in corso di esecuzione. [F] Sulla quantificazione del danno per maggiori spese generali nel caso di anomalo andamento dei lavori, sull’applicabilità o meno dell'art. 25, comma 2, letto a) del D.M. n. 145/00 e sull’onere della prova. [G] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa ad ottenere il risarcimento dei maggiori oneri per il personale di cantiere non pienamente impiegato in caso di anomalo andamento dei lavori e sui criteri per la quantificazione. [H] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa ad ottenere il risarcimento dei maggiori oneri per mancato ammortamento di macchinari e attrezzature in caso di anomalo andamento dei lavori e sui criteri per la quantificazione. [I] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa ad ottenere il risarcimento dei maggiori oneri per la ritardata percezione dell'utile in caso di anomalo andamento dei lavori e sui criteri per la quantificazione
Lodo Arbitrale, 5 ottobre 2010
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Amministrativo o del Giudice Ordinario in materia di definizione dell’entità della revisione prezzi da accordare all’Impresa appaltatrice. [B] Sui criteri di calcolo dettati dalla Cassazione in materia di definizione dell’entità della revisione dei prezzi nel corso dell’appalto. [C] Sulla giurisdizione del Giudice Amministrativo o del Giudice Ordinario in materia di possibilità di fruire della revisione prezzi
Lodo arbitrale, 28 dicembre 2008
[A] Sugli effetti prodotti dall’abrogazione dell’art. 59 del d.p.r. n. 1063/62 sulle clausole arbitrali contenenti un espresso rinvio alla disposizione legislativa abrogata. [B] Sul momento in cui l’Appaltatore ha l’onere di iscrivere la riserva in caso di “fatti continuativi”, ovvero di fatti che durano nel tempo e che sono prodotti da una causa costante di non immediata rilevanza economica. [C] Sulla sussistenza o meno di una responsabilità in capo alla stazione appaltante nel caso in cui la ritardata disponibilità delle aree di cantiere dipenda da azioni, omissioni o opposizione di terzi. [D] Sulle singole voci di danno risarcibili nel caso di ritardato inizio dei lavori per la ritardata disponibilità delle aree e sull’entità dei danni riconoscibili. [E] Sulla risarcibilità o meno dei danni derivanti dalla forzata ridotta capacità produttiva causata dall'impossibilità di rispettare il programma dei lavori originariamente predisposto per responsabilità della committente (per ritardata consegna lavori, ritardata rimozione di interferenze, slittamento del termine di ultimazione dei lavori). [F] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri derivanti all’appaltatore dall’aumento del tragitto dei propri mezzi a causa chiusura di un tratto di viabilità pubblica. [G] Sulla risarcibilità dei maggiori oneri sostenuti, delle spese generali e del mancato utile d’impresa nel caso di spostamento dell'attrezzatura di varo e prolungata inattività causata dalle carenze progettuali e dalle continue modifiche richieste all'Impresa da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulla risarcibilità o meno dei danni e dei maggiori oneri derivanti all’impresa a seguito del verificarsi di un disastro ferroviario nell’area di cantiere. [I] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Appaltatore di ottenere la restituzione dei maggiori oneri di progettazione resasi necessaria a seguito di un disastro ferroviario. [L] Sulle differenze sostanziali individuate dalla Cassazione tra l'istituto del “prezzo chiuso” e il meccanismo della “revisione prezzi” e sulla possibilità o meno di considerare il prezzo chiuso una variante della revisione prezzi. [M] Sulla possibilità o meno di applicare il meccanismo c.d. “a scalare” nell’applicazione della maggiorazione annuale prevista nel meccanismo del “prezzo chiuso”
Lodo Arbitrale, 5 ottobre 2010
[A] Sull’errata interpretazione dell’art. 33 della l. 41/1986, in materia di revisione prezzi, secondo la quale l'alea percentuale del 10% andasse applicata "sul totale dell'importo lavori, al netto del ribasso d'asta, diminuito dell'importo dell'anticipazione ricevuta, nonché di quello dei lavori eseguiti nel primo anno". [B] Il Collegio disapplica il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 7598/2002 in materia di revisione prezzi (con l'allegato parere dalla Commissione della Revisione prezzi). [C] Sul principio dell'alternatività tra anticipazione e revisione del prezzo, nel senso che laddove compete l'una non spetta all'altra
Lodo Arbitrale, 3 agosto 2010
[A] Non è ammissibile la rinuncia dell'appaltatore ad un diritto futuro, non ancora maturato e del quale non è comunque possibile valutare l'estensione. [B] Se la stazione appaltante ha colpa nell’anomalo andamento dei lavori gli aumenti subiti dall'appaltatore per fatto della committente restano al di fuori della disciplina dell’istituto della revisione prezzi
Lodo Arbitrale, 16 maggio 2010
[A] La responsabilità per le varianti progettuali introdotte dall’impresa in sede di gara, aggiudicata con la formula dell’offerta economicamente più vantaggiosa, rimane in capo alla stazione appaltante. [B] Sul risarcimento del danno all’utile per mancato espletamento di diverse commesse quale conseguenza dell’illegittima sospensione lavori o di anomalo andamento. [C] Sul periodo dal quale calcolare la rivalutazione monetaria sulla somma dovuta a titolo di risarcimento danni all’impresa. [D] Sulle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano l'ordine di sospensione dei lavori. [E] Sull’equo compenso qualora le quantità derivanti dalle modifiche singolarmente considerate superino il quinto in più o in meno delle corrispondenti quantità originarie. [F] Sulla problematica concernente l'applicabilità deI disposto di cui all'art. 1194 c.c. in materia di "imputazione del pagamento" nei casi di pagamento effettuato con ritardo dalla pubblica amministrazione. [G] Sulla posizione soggettiva dell'appaltatore e sulla giurisdizione competente a decidere in ordine alla facoltà dell'Amministrazione di accordare la revisione dei prezzi
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2010
[A] Sul caso in cui i termini per la conclusione dell’accordo bonario scadano dopo la notifica della domanda di arbitrato ma prima della conclusione del procedimento arbitrale. [B] Prima della indizione della gara la stazione appaltante è tenuta a ad impiegare ogni cura volta ad eliminare il rischio di impedimenti alla realizzazione dell'opera come progettata. [C] Sulla dichiarazione ex. Art. 71 del D.P.R. 554 del 1999 resa dall’appaltatore, in sede di gara. [D] Sul caso in cui se in un momento successivo alla sottoscrizione dell'atto di sottomissione, e quindi nella concreta fase di esecuzione dei lavori, la variante progettuale introdotta dall'Amministrazione non si riveli idonea a consentire il regolare andamento dell'appalto. [E] Sull’art. 26 della Legge n. 109/1994 secondo il quale l’appaltatore può avvalersi della eccezione di inadempimento e sulle altre ipotesi di risoluzione contrattuale. [F] Sulla risoluzione contrattuale per mutuo dissenso. [G] Sulla la sospensione, ancorché di fatto, dei lavori per lunghi periodi di tempo per esigenze connesse all’approvazione di una variante. [G] Sul risarcimento del danno per mancato ammortamento dei macchinari e delle attrezzature stimabile in una media ponderale del 10% annuo
Lodo Arbitrale, 19 gennaio 2010
[A] Sulla mancata previsione in progetto dei costi necessaria a mantenere in asciuto gli scavi con l’utilizzo di pompe durante l'esecuzione delle murature o di altre opere in fondazione. [B] Sulla differenza tra l’istituto della “revisione prezzi” ed risarcimento del danno derivante dall'anomalo andamento dell'appalto imputabile alla committente. [C] Gli oneri della sicurezza seguono un regime a sé in occasione dell'erogazione dei pagamenti, conseguentemente il credito per le spese relative non rientra nel regime delle riserve. [D] Sulla richiesta di indennizzo avanzata dall’impresa per la lavorazione prevista nel capitolato speciale d’appalto ma sottostimata economicamente nell’elenco prezzi di gara. [E] Sull’andamento frazionato delle attività e sulle modalità esecutive del tutto straordinarie che incidono sull’onere di tempestiva iscrizione delle riserve da parte delle imprese. [E] Sulla legittimità o meno della clausola del capitolato speciale d’appalto che impone all’impresa il pagamento degli onorari per il collaudo. [F] Sul Piano della Sicurezza e Coordinamento che pur prevedendo tra le opere provvisionali anche la viabilità interna ed esterna al cantiere ha omesso di procedere alla stima del relativo onere
D.M. Infrastrutture e Trasporti. 23 febbraio 2010
Decreto Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 23/2/2010 (G.U. 5/3/2010 n. 53) - Differenze percentuali tra tasso d'inflazione reale e tasso d'inflazione programmata per l'anno 2009
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 19 gennaio 2010
Sull’applicabilità o meno del principio dell’obbligatorietà della clausola di revisione prezzi ai contratti di concessione
Lodo Arbitrale, 9 novembre 2009
[A] Sulla sospensione dei lavori disposta dalla committente per esigenze proprie, tanto se ricollegabili a previsioni di progetto non del tutto complete quanto se riconducibili alla necessità di apportare varianti all’opera affinché questa sia meglio rispondente alle finalità che la stessa intende perseguire. [B] Sulla sospensione dei lavori disposta dalla stazione appaltante per fattori meteorologici sfavorevoli. [C] Sui limiti e sulla particolarità dell’alea che caratterizza il contratto d’appalto e sull’istituto della revisione prezzi
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 26 ottobre 2009
[A] E’ legittima la norma regionale che introduce il meccanismo dell’aggiornamento dei prezzi delle voci di elenco inerenti ai prodotti destinati alle costruzioni, relativamente alle opere pubbliche indette da stazioni appaltanti generalmente operanti nell’ambito territoriale della Regione. [B] L’impresa che ha partecipato alla gara non può lamentarsi dei ridotti termini di pubblicazione del bando rispetto agli obblighi di legge
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 20 ottobre 2009
[A] Sui casi in cui sussiste la legittimazione a ricorrere dell’ANCE. [B] Sull’onere probatorio che deve essere soddisfatto laddove venga impugnato il preziario utilizzato dalla stazione appaltante sostenendo una violazione dell’art. 133, comma 8, d.lgs. n. 163/2006
Lodo Arbitrale, 20 gennaio 2009
[A] Sulle verifiche di fattibilità in relazione al territorio, al sottosuolo ed alle preesistenze che la stazione appaltante deve effettuare prima di avviare il procedimento di scelta del contraente. [B] Sulla sospensione dei lavori disposta dalla stazione appaltante per la necessità di acquisire l’autorizzazione paesaggistica. [C] Sul ritardato perfezionamento del'iter burocratico occorrente per ottenere il finanziamento e sui danni causati all’impresa in conseguenza di ciò. [D] Sugli oneri sostenuti dall’impresa per la sorveglianza del cantiere in zone con frequenti episodi di criminalità. [E] Ai fini del ristoro del mancato utile, non occorre una prova specifica sulla perdita di diverse occasioni di impiego. [F] Sul riparto di giurisdizione riguardo all’istituto della revisione prezzi
T.A.R. Campania Napoli, Sezione I, 1 ottobre 2009
[A] Il sistema di aggiornamento del prezziario delle opere pubbliche è disciplinato in primo luogo dall’articolo 133, comma 8, del d. lgs. 163 del 2006. [B] Sulla legittimità o meno di una legge regionale che stabilisca l’approvazione di un prezziario regionale obbligatorio per tutti gli enti locali riducendo l’autonomia a loro riconosciuta dalla legge nazionale. [C] È illegittimo il bando che ponga a base di gara un prezzario non aggiornato
Lodo Arbitrale, 19 maggio 2009
[A] Gli atti aggiuntivi non autonomi sono assoggettabili al regime revisionale prezzi del contratto principale. [B] Nelle ipotesi di maggior durata dei lavori per fatti imputabili all'amministrazione, l'appaltatore ha diritto alla revisione prezzi senza alcuna detrazione di alea
Corte di Cassazione, Sezione I, 30 luglio 2009
Le norme che attribuiscono all'appaltatore il diritto alla corresponsione di interessi di mora si riferiscono esclusivamente ai pagamenti degli acconti e del saldo e non anche ai pagamenti delle somme liquidate in sede di revisione dei prezzi dell'appalto
Lodo Arbitrale, 1 agosto 2008 n. 112
Se è vero che l'appaltatore deve certamente sopportare il rischio di un aumento dei costi intervenuto nel periodo di svolgimento dell'appalto, è altrettanto vero che tale principio vale solo e se restano invariate le condizioni di contratto, tra le quali va annoverata quella del tempo pattuito per la durata dei lavori
Consiglio di Stato, Sezione V, 12 giugno 2009
In base al principio di sussidiarietà è opportuno che il prezziario di cui all’art. 133 del D.lgs 163 del 2006 venga adottato dalla regione
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 27 maggio 2009
Sussiste carenza di legittimazione dell’ACEN ad impugnare l’aggiudicazione di una gara d’appalto per mancato aggiornamento da parte della stazione appaltante delle tariffe del progetto esecutivo ai sensi dell’art. 133, comma 8, del codice
Consiglio di Stato, Sezione VI, 15 maggio 2009
Sull’art. 133, comma 3, del D.lgs. n. 163 del 2006, in termini di revisione dei prezzi contrattuali, e sulla necessità di far riferimento all’indice generale ISTAT FOI, ai fini della rilevazione dell’inflazione reale, oppure ad un coefficiente inflattivo inerente il settore delle costruzioni
Lodo Arbitrale, 29 febbraio 2008 n. 25
[A] Sulla sospensione lavori motivata dalla necessità di redigere una perizia di variante per rimediare al rinvenimento dei locali nei piani interrati dell'immobile. [B] Sulla sospensione lavori motivata dalla presenza di una falda acquifera. [C] Sulla legittimità o meno della clausola del capitolato speciale che attribuisce all'impresa l'onere dell'espletamento delle indagini geologiche e geognostiche prodromiche all'esecuzione dell'appalto. [D] Sui casi in cui l’approvazione di una perizia di variante può configurarsi come espressione di un doveroso intervento collaborativo della stazione appaltante. [E] Sull’ammissibilità o meno di una riserva iscritta per la prima volta nel verbale di ripresa lavori. [F] Sull’anomalo andamento dei lavori e sull’istituto della revisione prezzi
Lodo Arbitrale, 17 marzo 2008 n. 30
Sulla domanda risarcitoria con cui l'appaltatore chiede il ristoro dell'aggravio dei costi dei materiali subito in dipendenza della dilatazione dei tempi di ultimazione dei lavori
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 13 marzo 2009
Sulla giurisdizione competente riguardo alla revisione dei prezzi contrattuali negli appalti di lavori e sulla duplice casistica di cui occorre tenere conto