Sull’(in)applicabilità delle tutele del subappaltatore previste dall’art. 105 del d.lgs. 50/2016 nel caso di fallimento dell’Appaltatore principale: in particolare sulla posizione del subAppaltatore che intenda agire per il recupero dei crediti sorti per i lavori eseguiti.
[A] Sulla validità e sulla natura della clausola “if and when” (pagamento del subappaltatore subordinato al pagamento effettuato dalla Stazione Appaltante) nei contratti di subappalto. [B] Sul riparto dell’onere probatorio in materia di eccezione di inadempimento ai sensi dell’art. 1460 c.c..
[A] Sulla giurisdizione del G.A. ovvero del G.O. nelle controversie che sorgano dopo l’aggiudicazione e prima della stipula del contratto d’Appalto: il caso della mancata stipula del contratto d’Appalto. [B] Sull’onere della prova posto in capo al creditore in tema di adempimento delle obbligazioni ai sensi degli artt. 1218 e s.s. c.c., in materia di appalti pubblici. [C] Sulla (il)legittimità della richiesta di autorizzazione al subappalto presentata alla P.A. a seguito dell’aggiudicazione di una gara, ma in assenza della stipula di un valido del contratto d’Appalto pubblico.
[A] Sulla legge applicabile al subappalto autorizzato successivamente all’entrata in vigore del d.lgs. 50/2016 in relazione ad un rapporto contrattuale sorto tra impresa e P.A. per un bando pubblicato antecedentemente all’entrata in vigore del suddetto d.lgs. 50/2016 in materia di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sui presupposti necessari ai fini dell’ammissibilità della modificazione della domanda proposta dal creditore opposto in sede di opposizione a decreto ingiuntivo in materia di appalti pubblici. [C] Sulla (in)sussistenza di un obbligo in capo alla Stazione Appaltante di pagare direttamente i subappaltatori al ricorrere di determinati presupposti ai sensi del co. 3 dell’art. 118 del d.lgs. 163/2006.
[A] Sul rapporto obbligatorio originato dal contratto di subappalto e sui rapporti tra subappaltatore e Stazione Appaltante. [B] Sulle conseguenze dell’inadempimento, da parte del committente, all’obbligo di assicurare all’Appaltatore la possibilità giuridica e concreta di eseguire i lavori affidatigli in materia di Appalto pubblico. [C] Sulle modalità di citazione del terzo alla prima udienza in sede di opposizione a decreto ingiuntivo.
[A] Sul rapporto giuridico sussistente tra Committente e subappaltatore e Committente ed Appaltatore nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto al subAppaltatore in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla solidarietà passiva tra i membri dell’ATI e la Stazione Appaltante con riferimento ai crediti maturati dal subappaltatore nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto allo stesso in materia di Appalto pubblico. [C] Sull’inquadramento dell’istituto dell’Associazione Temporanea di Imprese nella vigenza del d.lgs. 163/2006. [D] Sulla (im)possibilità delle società mandanti in ATI di agire direttamente nei confronti della Stazione Appaltante per far valere i propri crediti nel caso in cui la mandataria sia ammessa al concordato preventivo in materia di Appalto pubblico. [E] Sul meccanismo del pagamento c.d. “indiretto” ai subappaltatori, ai sensi dell’art. 118, co. 3 del d.lgs. 163/2006, e sull’ammissibilità della modifica, in corso di Appalto, delle modalità di pagamento ai subappaltatori in materia di contratto d’Appalto pubblico. [F] Sull’applicabilità dell’art. 118, co. 3 del d.lgs. 163/2006 nel caso di fallimento dell’Appaltatore e sulla tutela riconosciuta al subAppaltatore nelle procedure concorsuali in materia di Appalto pubblico.
[A] Sul rapporto giuridico sussistente tra Committente e subppaltatore e Committente ed Appaltatore nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto al subppaltatore. [B] Sulla solidarietà passiva tra i membri dell’ATI e la Stazione Appaltante con riferimento ai crediti maturati dal subappaltatore nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto allo stesso in materia di Appalto pubblico. [C] Sull’inquadramento dell’istituto dell’Associazione Temporanea di Imprese nella vigenza del d.lgs. 163/2006. [D] Sulla (im)possibilità delle società mandanti in ATI di agire direttamente nei confronti della Stazione Appaltante per far valere i propri crediti nel caso in cui la mandataria sia ammessa al concordato preventivo in materia di Appalto pubblico.
[A] Sulla competenza per materia delle Sezioni Specializzate delle Imprese con riferimento ai contratti conclusi tra i soggetti aggiudicatari ed i subappaltatori in tema di contratto d’Appalto pubblico di lavori sopra la soglia comunitaria. [B] Sull’onere probatorio posto a carico dell’Appaltatore, opponente in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, circa l’esistenza di un credito relativo all’esecuzione di determinati lavori in materia di Appalto pubblico.
Sulla competenza per materia delle Sezioni Specializzate delle Imprese con riferimento ai contratti conclusi tra i soggetti aggiudicatari ed i subappaltatori in tema di contratto d’Appalto pubblico di lavori sopra la soglia comunitaria.
[A] Sul vizio di extrapetizione nel caso in cui il Giudice qualifichi una responsabilità come extracontrattuale nonostante che essa sia stata qualificata come contrattuale dalla parte che ha proposto la domanda. [B] Sull’individuazione del nesso causale necessario al fine dell’integrarsi dei presupposti della responsabilità ex art. 2043 c.c. nei rapporti tra Stazione appaltante e Subappaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sulla configurabilità di un danno aquiliano subito dalla Subappaltatrice da parte della Stazione Appaltante nel caso in cui quest’ultima, con inosservanza del co. 3 dell’art. 118 del d.lgs. 163/2006, non abbia interrotto il pagamento a favore dell’Appaltatore, da tempo inadempiente e successivamente ammesso al concordato preventivo, con impossibilità per la Subappaltatrice di pignorare le relative somme.
Sulla cessione del credito nei contratti di appalto e sulla possibilità da parte della stazione appaltante di opporre il rifiuto, anche al fine di assicurare l'operatività dei meccanismi di delegazione di pagamento nell'ambito dei contratti di subappalto e degli interventi sostitutivi per il pagamento delle retribuzioni dei lavoratori in caso di inadempimento dell'appaltatore
[A] Sulla rivalutazione d’ufficio dell’obbligazione di valore e sul calcolo degli interessi compensativi. [B] Sul soggetto titolato ad appellare una sentenza riguardante il credito di un appaltatore dichiarato insolvente e posto in amministrazione straordinaria successivamente alla pubblicazione della stessa. [C] Sulla natura dell’autorizzazione prevista dall’art. 18 della l. 55/1990 e sugli obblighi di verifica dell’ANAS circa il rispetto, da parte del subappaltatore, della relativa disciplina.
Sulla natura simulata dei contratti di nolo (a freddo) di automezzi e distacco di personale, tramite la cui artata stipulazione le parti hanno di fatto giustificato la presenza di operai e mezzi sul cantiere e realizzato, al contempo, l’affidamento ad altra impresa dei lavori di dei lavori di posa in opera di barriere di sicurezza, di rete di protezione, smontaggio barriere ed esecuzione di segnaletica orizzontale da realizzarsi, costituente l’oggetto proprio del subappalto non autorizzato dalla committenza.
[A] Sui limiti del divieto, di cui all’art. 21 della l. 646/1982, di concedere in subappalto opere facenti parte dell’appalto pubblico, senza l’espressa autorizzazione della Stazione Appaltante. [B] Sul risarcimento del danno reputazionale subito da persona giuridica o ente collettivo derivante da inadempimenti connessi all’esecuzione di un appalto pubblico ed il relativo onere probatorio.
[A] Sulle conseguenze del fallimento della capogruppo di A.T.I. circa la legittimazione delle mandanti a far valere i propri diritti nei confronti della Stazione Appaltante. [B] Sugli effetti della dichiarazione di fallimento in relazione allo scioglimento di contratto d’Appalto pubblico. [C] Sulle eccezioni al divieto di utilizzo, da parte del CTU, dei documenti non ritualmente prodotti dalle parti. [D] Sui limiti del valore di pubblica fede dello stato di consistenza in materia di contratto d’Appalto pubblico. [E] Sull’obbligo motivazionale del Giudice in relazione alle osservazioni dei CTP. [F] Sull’applicabilità della sospensione dei pagamenti da parte della Stazione Appaltante, ex art. 118, comma 3, del d.lgs. 163/2006, nel caso di fallimento dell’Appaltatore. [G] Sul principio di buona fede oggettiva nel caso di inadempimento di scarsa rilevanza in materia di contratto d’Appalto pubblico. [H] Sui presupposti necessari ai fini del risarcimento del danno d’immagine ed alla reputazione. [I] Sui limiti entro i quali la Committenza può soddisfare un proprio credito nei confronti dell’Appaltatore attraverso la cauzione versata da quest’ultimo in numerario o in titoli di stato o attraverso la garanzia fidejussoria che può sostituire le suddette forme di cauzione. [J] Sulla cristallizzazione del thema decidendum. [K] Sulle conseguenze della proposizione di una domanda di risarcimento del danno generica e priva di specifiche allegazioni. [L] Sulla condanna alle spese per l’attività dei CTP.
[A] Sul valore probatorio della fattura nei rapporti di credito tra appaltatore e subappaltatore. [B] Sulla validità o meno della pattuizione orale di lavori extra contratto tra appaltatore e subappaltatore. [C] Sulla locazione di beni mobili per l’esecuzione di lavori in cantiere da parte dell’appaltatore pubblico: il nolo a caldo ed i confini con il subappalto. [D] Sui limiti alla proponibilità, in sede di opposizione a d.i., di domande nuove da parte del creditore opposto: in particolare, la domanda di arricchimento senza causa.
Sulla corretta interpretazione dell’art. 13 della l. 180/2011 in relazione all’esistenza o meno di un diritto dei subappaltatori, nei pubblici appalti, di rivolgersi direttamente alla Stazione Appaltante per il pagamento qualora l’affidataria non provveda.
Sull’obbligo in capo all’Appaltatore di trasmettere le fatture quietanzate dei subappaltatori, ai sensi del co.3 dell’art. 118 del d.lgs. 163/2006, e sulla portata della sospensione dei compensi in caso di mancata trasmissione.
[A] Sul rilievo dell’inadempimento della società subappaltatrice di un diverso contratto stipulato con l’appaltatore, e collegato con quello di subappalto, in materia di risoluzione del contratto per inadempimento. [B] Sui presupposti necessari ai fini della liquidazione equitativa del danno.
[A] Sull’azione diretta del Subappaltatore nei confronti del Committente pubblico nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto nella vigenza del D.lgs. 163/2006; [B] Sulla Cessione di Credito operata ai sensi dell’art. 117 del D.lgs. 163/2006
[A] Sull’ammissibilità o meno dell’azione diretta da parte del Subappaltatore nei confronti della Stazione Appaltante ai fini dell’adempimento delle obbligazioni derivanti da contratto di subappalto. [B] Sui limiti e i presupposti per l’esercizio dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della Pubblica Amministrazione.
[A] Sulle conseguenze del mancato deposito del contratto di subappalto presso il Comune Committente; [B] Sull’operatività del principio di non contestazione; [C] Sui requisiti necessari ai fini dell’esercizio del potere di disapplicazione degli atti amministrativi da parte della P.A. nelle controversie in cui la stessa sia parte; [D] Sulle conseguenze per i Subappaltatori del diniego di autorizzazione alla stipulazione del contratto d’Appalto da parte della P.A..