Corte d’Appello di Napoli, 12 luglio 2024
[A] Sulla necessità per l’appaltatore che intenda richiedere i danni per l’illegittima durata della sospensione temporanea dei lavori, nella vigenza dei co. 1 e 2 dell’art. 24 d.m. 145/2000, di previamente diffidare per iscritto il responsabile del procedimento. [B] Sull’onere probatorio posto in capo alla stazione appaltante circa la legittimità della sospensione dei lavori relativi ad un appalto pubblico. [C] Sulla durata massima della sospensione dei lavori per causa di forza maggiore nella vigenza del d.p.r. 1063/1962 e sui rimedi a disposizione dell’appaltatore ove la sospensione stessa si protragga oltre il termine normativamente prescritto. [D] Sul momento in cui sorge, in capo all’appaltatore, l’onere di apporre le riserve per fatti dannosi continuativi in relazione all’illegittima sospensione dei lavori di un appalto pubblico e sul documento sul quale in tal caso, al più tardi, devono essere formulate.
Corte d’Appello di Milano, 29 maggio 2024
[A] Sui casi in cui l’inerzia della stazione appaltante nel predisporre una perizia in variante in corso d’opera è idonea ad integrare gli estremi del grave inadempimento in materia di appalti pubblici. [B] Sui criteri di quantificazione del maggiore valore delle opere il cui pagamento è dovuto dalla stazione appaltante all’appaltatore in caso di risoluzione di un contratto d’appalto pubblico: prezzo contrattualmente pattuito o valore venale ai prezzi di libero mercato? [C] Sui criteri di quantificazione, nella vigenza del d.lgs. 163/2006, del danno da mancato guadagno dell’appaltatore in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento della stazione appaltante. [D] Sull’individuazione delle specifiche riserve per le quali, ai sensi del co. 6 dell’art. 190 del d.p.r. 207/2010, non è necessaria l’immediata iscrizione nel registro di contabilità da parte dell’appaltatore. [E] Sulle ipotesi in cui viene meno l’onere dell’appaltatore di iscrivere tempestivamente le riserve in materia di appalti pubblici. [F] Sul momento in cui l’appaltatore è tenuto ad iscrivere riserva per i fatti di natura continuativa, con particolare riguardo al caso delle riserve per anomalo andamento dei lavori provocato dalla mancata predisposizione di una variante da parte della stazione appaltante. [G] Sull’obbligo dell’appaltatore di iscrivere riserva per i fatti noti alla stazione appaltante.
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 7 maggio 2024
[A] Premessi i termini di iscrizione delle riserve, sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore circa la tempestività delle riserve ove essa sia contestata dall’amministrazione committente. [B] Premessa la ratio dell’istituto della riserva e le specifiche modalità con cui l’appaltatore è tenuto ad iscriverla, sul momento in cui l’impresa appaltatrice è tenuta ad iscrivere le riserve concernenti i fatti continuativi non immediatamente quantificabili. [C] Sulla distinzione tra le variazioni che la stazione appaltante può apportare in corso d’opera e le opere nuove da considerarsi extracontratto. [D] Sulla quadruplice condizione necessaria a far sorgere in capo all’appaltatore un diritto al compenso per le opere extracontratto realizzate in assenza di autorizzazione della stazione appaltante. [E] Sul soggetto su cui ricade l’onere di provare la tempestività dell’iscrizione delle riserve.
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 21 marzo 2024
[A] Sul riparto di giurisdizione in tema di azione per il recupero del credito per i lavori eseguiti in relazione ad un contratto d’appalto di opere pubbliche. [B] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che intenda far valere in giudizio le pretese derivanti dalle riserve apposte. [C] Sui termini entro cui l’appaltatore è tenuto ad apporre le riserve relative ai danni subiti per la sospensione dei lavori disposta dall’amministrazione ove manchi il verbale di sospensione ed in caso di fatti produttivi di danno continuativo. [D] Sull’onere dell’appaltatore di quantificare immediatamente le pretese rappresentate mediante riserva e sulle modalità con cui la riserva deve essere apposta in caso di fatti produttivi di danno continuativo o non immediatamente quantificabile. [E] Sui costi che devono essere ricompresi in quelli di sicurezza ai fini dello scorporo dall’importo assoggettato a ribasso d’asta, con particolare riguardo alla voce “ponteggi” ed in generale alle opere provvisionali quali puntelli, armature, centine, trabattelli, ponti su cavalletto, parapetti nonché alla voce “armatura di protezione dello scavo” ed agli adempimenti previsti dal Titolo I del d.lgs 81/2008 e s.m.i..
Tribunale di Busto Arsizio, 14 febbraio 2024
[A] Sull’obbligo, posto in capo all’appaltatore, di controllare e correggere gli errori del progetto fornito dal committente. [B] Sui termini entro cui l’appaltatore è tenuto ad apporre la riserva nella contabilità a seguito dell’insorgenza di un fatto lesivo in materia di appalti pubblici, con particolare riguardo ai fatti produttivi di danno continuativo. [C] Sui presupposti necessari ai fini della risarcibilità del danno subito dalla stazione appaltante pubblica che, a seguito del mancato completamento dei lavori da parte dell’impresa appaltatrice, lamenti un danno futuro consistente nel costo per una nuova procedura, per una nuova progettazione e per la mancata produttività dell’opera nelle more dell’ultimazione dei lavori.
Corte d’Appello di Torino, 11 gennaio 2024
[A] Sulle modalità con cui l’appaltatore di opere pubbliche è tenuto a richiedere i maggiori compensi o rimborsi pretesi in misura maggiore rispetto al prezzo contrattualmente pattuito con la stazione appaltante. [B] Sull’applicabilità ad A.N.A.S. s.p.a. della disciplina dei contratti di appalto pubblici. [C] Sul momento in cui sorge l’obbligo, in capo all’appaltatore, di inserire una riserva nella contabilità in relazione ai fatti produttivi di danno continuativo.
Tribunale di Roma, 31 marzo 2023
[A] Sui presupposti necessari ai fini della ravvisabilità della nullità della citazione ai sensi del co. 4 dell’art. 164 c.p.c., in materia di appalto pubblico. [B] Sui limiti posti in capo al giudice nella ricerca della prova dei fatti costitutivi della domanda o dell’eccezione di parte nel processo tra appaltatore e stazione appaltante. [C] Sull’individuazione della disciplina del risarcimento del danno da ridotta produttività e sulla sua quantificazione in tema di appalto pubblico. [D] Sul momento in cui deve essere apposta la riserva ai fini della tempestività della medesima con riferimento ai fatti produttivi di danno continuativo.
Tribunale di Roma, 14 marzo 2023
[A] Sul soggetto a cui spetta la rappresentanza in giudizio in tema di A.T.I.. [B] Sugli oneri posti in capo al soggetto interveniente che intenda proporre domande nuove in tema di intervento volontario e litisconsortile. [C] Sulla giurisdizione in materia di revisione dei prezzi nell’ambito degli Appalti pubblici. [D] Sull’obbligo motivazionale posto in capo al Giudice con riferimento ai rilievi ed alle allegazioni presentate dai C.T.P.. [E] Sulla natura e sulla rilevabilità dell’eccezione di tardività della riserva in materia di Appalto pubblico. [F] Sul momento in cui deve essere apposta la riserva ai fini della tempestività della medesima con riferimento ai fatti produttivi di danno continuativo in materia di Appalto pubblico. [G] Sull’individuazione del danno da andamento anomalo dei lavori e sulle ipotesi tipiche che lo integrano, con particolare riguardo alla presenza di rifiuti sul cantiere. [H] Sulla ratio dell’istituto della riserva in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Bari, 31 marzo 2023
[A] Sulla necessità, ai fini della loro efficacia, che vengano esplicitamente richiamate le norme previste in tema di riserve dalla l.r. Puglia n. 13/2001 in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla facoltà dell’Appaltatore di precisare ed incrementare l’importo delle riserve precedentemente iscritte in ragione dell’anomalo andamento dei lavori in materia di Appalto pubblico. [C] Sullo spostamento della decorrenza del termine per iscrivere le riserve nel caso di sospensione dei lavori per la necessità di disporre varianti in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Milano, 12 gennaio 2023.
[A] Sulla ammissibilità e fondatezza dell’eccezione di tardività delle riserve sollevata dalla Stazione Appaltante unicamente in giudizio in ordine a riserve mai contestate nel corso dell’esecuzione dell’Appalto pubblico. [B] Sul momento nel quale sorge, in capo all’Appaltatore, l’onere di formulare tempestiva riserva in relazione a fatti produttivi di danno continuativo in materia di Appalto pubblico. [C] Sugli effetti della cessione del credito derivante da contratto d’Appalto pubblico e sulla (im)possibilità per il cessionario di chiedere in giudizio la risoluzione per inadempimento. [D] Sul momento a partire dal quale non è più possibile chiedere in giudizio la risoluzione per inadempimento di un contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Cagliari, 24 novembre 2022
[A] Sui termini e sulle modalità con cui l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve in materia di Appalto pubblico. [B] Sul momento in cui sorge, in capo all’Appaltatore, onere di iscrizione delle riserve per fatti dannosi continuativi che non siano immediatamente percepibili ovvero appaiano inizialmente lievi o trascurabili in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Firenze, 5 ottobre 2022
[A] Sul termine entro il quale deve essere iscritta la riserva con riferimento a fatti che determino costi non immediatamente quantificabili in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla sorte delle riserve regolarmente iscritte nel registro di contabilità ma non confermate nel conto finale accettato dall’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sulle ipotesi in cui risultano applicabili le disposizioni di cui agli artt. 35 e 36 del capitolato generale approvato con d.p.r. 1063/1962, poi trasfuse nell’art. 116 del d.p.r. 554/1999, concernenti gli interessi applicabili in caso di ritardato pagamento delle rate dovute all’Appaltatore per l’esecuzione di un contratto d’Appalto pubblico. [D] Sull’(in)idoneità dell’apposizione di una riserva o dell’emissione di una fattura a costituire formale messa in mora della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [E] Sull’onere della prova in materia di interessi compensativi per ritardo nel pagamento.
Corte d’Appello di Napoli, 7 ottobre 2022
[A] Sulla rilevabilità della decadenza dalle riserve in materia di Appalto pubblico. [B] Sui termini e sulle modalità con cui l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve ingenerate da fatti continuativi in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Nuoro, 29 agosto 2022
[A] Sull’onere, posto in capo all’Appaltatore, di iscrizione delle riserve in materia di Appalto pubblico. [B] Sull’inapplicabilità della disciplina generale prevista per l’inadempimento delle obbligazioni, a mente degli artt. 1218 e ss. c.c., ai casi di tardiva consegna dei lavori imputabile all’Amministrazione e di consegna parziale non prevista dal capitolato speciale d’Appalto nella vigenza dell’art. 153, co. 8 e 9 del d.p.r. 207/2010 in materia di Appalto pubblico. [C] Sul termine e sui documenti in cui deve essere apposta la riserva relativa ai maggiori oneri dovuti per la sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione in materia di Appalto pubblico: in particolare, il caso della riserva iscritta nel verbale di ripresa dei lavori e non in quello di sospensione dei medesimi. [D] Sull’individuazione delle pretese per le quali l’Appaltatore non deve iscrivere apposita riserva.
Tribunale di Salerno, 3 maggio 2022
[A] Sui casi in cui è possibile derogare al principio dell’immodificabilità dei prezzi dell’offerta a corpo in materia di Appalto pubblico. [B] Sul termine entro cui l’Appaltatore deve iscrivere una riserva nella contabilità nel caso di fatti produttivi di danno continuativo.
Corte d’Appello di Roma, 13 maggio 2022
[A] Sugli obblighi dell’Appaltatore con riferimento alla verifica delle caratteristiche geologiche del terreno su cui deve essere realizzata l’opera appaltata in materia di Appalto sia pubblico che privato. [B] Sul concetto di specificità dei motivi d’Appello di cui al novellato art. 342 c.p.c., in materia di appalto di opere pubbliche. [C] Sul termine entro il quale deve essere iscritta riserva per i fatti continuativi in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Messina, 8 marzo 2022
[A] Sulla legittimità dell’azione esecitata dalla società mandante direttamente nei confronti della Stazione Appaltante, al fine di ottenere il corrispettivo riferito alla quota corrispondente ai lavori di sua spettanza, in caso di fallimento della società mandataria capogruppo di ATI in materia di Appalto pubblico. [B] Sull’esigibilità degli interessi moratori, dovuti per il ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante, in caso di mancata esplicita richiesta degli stessi da parte dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sul termine di prescrizione degli interessi moratori dovuti per il ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [D] Sull’esigibilità del maggior danno e della rivalutazione unitamente agli interessi moratori dovuti per ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [E] Sull’ammissibilità della domanda riconvenzionale fondata su di un titolo non dipendente da quello fatto valere dall’attore. [F] Sull’iscrizione delle riserve nel caso di impossibilità di un’esatta quantificazione delle stesse in materia di Appalto pubblico. [G] Sull’applicabilità dell’istituto della revisione dei prezzi in caso di colpa della Stazione appaltante per il ritardo dei lavori in materia di Appalto pubblico. [H] Sull’organo e sulle modalità con cui l’ente pubblico può validamente effettuare il riconoscimento del diritto alla revisione del prezzo a favore dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [I] Sulla fondatezza dell’eccezione di inammissibilità del motivo d’appello che contesti specificamente le risultanze della c.t.u. nel caso in cui in primo grado l’appellante abbia contestato le stesse in modo generico. [J] Sulla risarcibilità, a mente dell’art. 35 del Capitolato Generale approvato con d.p.r. 1063/1962, del maggior danno causato dal ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [K] Sul documento sul quale l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve, ai fini della loro tempestività, nel caso di sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [L] Sulle ragioni idonee a legittimare l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [M] Sull’iscrizione delle riserve relative a fatti produttivi di danni continuativi. [N] Sull’obbligo motivazionale del giudice circa le critiche presentate dal c.t.p. alla relazione del c.t.u.. [O] Sui poteri della capogruppo di ATI in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Aosta, 18 gennaio 2022
[A] Sulla competenza giurisdizionale nel caso di proroga che modifichi la durata di un contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulla configurabilità di un tacito riconoscimento dell’altrui pretesa nel caso di mancata contestazione della tardività della registrazione di riserva in materia di contratto d’Appalto pubblico. [C] Sulla tempestività dell’apposizione di riserva nel caso di fatti produttivi di danno continuativo in materia di contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Genova, 15 febbraio 2021
[A] Sull’acquisizione in appello dei documenti prodotti in primo grado dall’appellato e da quest’ultimo non depositati in secondo grado. [B] Sul regime di decadenza delle contestazioni inerenti la C.T.U.. [C] Sul vizio motivazionale della sentenza che abbia aderito adesivamente alle conclusioni del C.T.U.. [D] Sui termini per l’iscrizione della riserva per i fatti produttivi di danno continuativo in materia di contratto d’Appalto pubblico. [E] Sull’onere per l’Appaltatore di verificare preventivamente le caratteristiche del suolo su cui l’opera deve sorgere e sul soggetto tenuto a sopportare i maggiori oneri che derivino dalle condizioni geologiche del terreno. [F] Sul termine per l’apposizione delle riserve in mancanza del registro di contabilità in materia di Appalto pubblico. [G] Sul criterio della soccombenza processuale. [H] Sulla condanna alle spese nei confronti del successore a titolo particolare del diritto controverso.
Corte d’Appello di Genova, 11 gennaio 2021
[A] Sulle modalità di iscrizione delle riserve relative ai danni continuativi vantati dall’Appaltatore. [B] Sulla decorrenza degli interessi moratori dovuti dall’Appaltante in relazione alle riserve iscritte dall’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sulla possibilità o meno che la riserva possa rappresentare una costituzione in mora della Stazione Appaltante ai fini della decorrenza degli interesse moratori a favore dell’Appaltatore sulle riserve iscritte
Tribunale di Milano, 10 giugno 2021
[A] Sulla tempestività dell’apposizione delle riserve in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla tempestività dell’iscrizione delle riserve in caso di danno non immediatamente quantificabile e di danno continuativo. [C] Sulla sussidiarietà dell’azione di arricchimento.
Tribunale di Messina, 2 aprile 2021
[A] Sulla giurisdizione e sui poteri del G.O. in materia di risoluzione unilaterale del contratto d’Appalto pubblico da parte dell’Amministrazione. [B] Sul termine d’iscrizione della riserva nella contabilità in relazione ai fatti produttivi di danno continuativo lamentati dall’appaltatore. [C] Sulle conseguenze del ritardo nella consegna dei lavori all’Appaltatore da parte della Pubblica Amministrazione: in particolare, il ritardo nelle consegne frazionate dei lavori
Tribunale di Savona, 11 dicembre 2020
[A] Sull’onere dell’Appaltatore di iscrivere riserva, in materia di appalti pubblici, in relazione alle pretese di natura risarcitoria. [B] Sulla tempestività dell’iscrizione della riserva, in materia di appalti pubblici, nel caso di fatti dannosi “continuativi”.
Tribunale di Forlì, 7 settembre 2020
[A] Sull’onere e sulle modalità di iscrizione delle riserve da parte dell’appaltatore. [B] Sui tempi e modi di iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’appaltatore per pregiudizi inerenti la sospensione illegittima dei lavori, in caso di illegittimità iniziale della sospensione. [C] Sul regime delle riserve negli appalti pubblici e sulle ragioni e gli obiettivi che la rigida disciplina prevista mira a tutelare. [D] Sulle modalità di esplicitazione delle riserve in caso di indisponibilità del registro di contabilità da parte dell’appaltatore. [E] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in relazione ai fatti produttivi di danno continuativo. [F] Sulle richieste dell’appaltatore non soggette al regime delle riserve
Tribunale di Roma, 8 giugno 2020
[A] Sulla legittimazione della curatela fallimentare dell’appaltatore a far valere le riserve iscritte dall’appaltatore in bonis. [B] Sui tempi e sulle modalità di iscrizione delle riserve da parte dell’appaltatore, in particolare per i c.d. fatti continuativi. [C] Sulla sussistenza o meno per l’appaltatore di iscrivere riserva per chiedere il corrispettivo di opere extra contratto. [D] Sulla ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. per domande per le quali l’appaltatore non ha iscritto tempestiva riserva
Corte d’Appello di Catania, 12 febbraio 2020
[A] Sulla necessità di iscrivere tempestiva riserva nell’ipotesi di fatti produttivi di danno continuativo. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di consegna lavori, nell’ipotesi di consegna parziale dei lavori e di conseguente percepibile anomalo andamento degli stessi. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di sospensione dei lavori, in caso di sospensione illegittima ab origine, e sul verbale di ripresa lavori, nel caso di sospensione all’origine legittima, ma divenuta illegittima. [D] Sui termini di pagamento della rata di saldo e sull’onere a carico della stazione appaltante di procedere al tempestivo collaudo delle opere
Tribunale di Palmi, 23 ottobre 2017
[A] Sull’ammissibilità dell’intervento in giudizio promosso dalla mandataria dell’ATI contro la stazione appaltante da parte del fallimento della mandante. [B] Sulla giurisdizione in tema di domanda attinente alla revisione prezzi. [C] Sull’onere posto a carico della stazione appaltante di svolgere eventuali contestazioni durante il corso del rapporto contrattuale, risultando contraria a buona fede la contestazione svolta solo in sede di giudizio. [D] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore e sulla differenza tra riserve “tecniche” e quelle aventi carattere “continuativo”. [E] Sull’onere posto a carico della stazione appaltante di contestare tempestivamente la tardiva iscrizione della riserva. [F] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’appaltatore sul verbale di consegna lavori. [G] Sulla responsabilità della stazione appaltante in caso di rinvenimento di sottoservizi non segnalati nel progetto esecutivo. [H] Sul riconoscimento di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidata all’appaltatore a titolo di risarcimento danni per inadempimento contrattuale della stazione appaltante. [I] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante e della Direzione Lavori di contestare immediatamente la tardiva iscrizione della riserva da parte dell’impresa.
Tribunale di Roma, 18 luglio 2017
Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore e sull’onere di tempestiva quantificazione in caso di danni conseguenti ai c.d. “fatti continuativi”
Tribunale di Palermo, 20 luglio 2017
[A] Sull’obbligo di cooperazione e buona fede posto a carico della stazione appaltante e sui comportamenti necessari per evitare la violazione di tali obblighi. [B] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta dal DL per la necessità di redigere una perizia di variante. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di c.d. “fatti continuativi”, come nel caso di domande risarcitorie richieste a titolo di anomalo andamento dei lavori. [D] Sul risarcimento spettante all’impresa in caso di riconosciuto anomalo andamento dei lavori per cause riconducibili alla responsabilità della Stazione Appaltante: spese generali. [E] Segue: mancato utile e onere della prova. [F] Segue: ritardata percezione dell’utile. [G] Segue: limitata utilizzazione di macchinari e attrezzature. [H] Segue: ridotta utilizzazione del personale di cantiere. [I] Sul risarcimento dovuto all’impresa per mancato ammortamento macchinari nel caso di accertata illegittimità della disposta sospensione dei lavori
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 14 giugno 2017
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario per contestazioni inerenti la fase esecutiva dell’appalto, successiva all’aggiudicazione. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso di sospensione dei lavori. [D] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso in presenza dei c.d. “fatti continuativi”
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 22 maggio 2017
[A] Sulle richieste dell’Appaltatore soggette all’onere di iscrizione di tempestiva riserva. [B] Sulle modalità di iscrizione della riserva in caso di richieste dell’Appaltatore connesse alla sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante e sulla possibilità di successiva quantificazione. [C] Su modalità e tempi di iscrizione di riserve nel caso si sia in presenza di fatti continuativi. [D] Sulla sussistenza o meno dell’onere di iscrivere tempestiva riserva al momento della presentazione del SAL (stato avanzamento lavori). [E] Sull’onere di iscrizione e quantificazione delle riserve laddove il Direttore dei Lavori non metta a disposizione dell’Appaltatore il Registro di Contabilità
Tribunale di Reggio Calabria, 2 maggio 2017
[A] Sulle ipotesi in cui è necessario per l’Appaltatore iscrivere tempestiva riserva al fine di poter far valere le proprie pretese: in particolare sul momento in cui è necessario iscrivere riserva in caso di danni conseguenti all’appaltatore a seguito di sospensione dei lavori. [B] Sulle modalità e sui tempi di iscrizione delle riserve in caso di fatti continuativi
Tribunale di Roma, 30 marzo 2017
[A] Sull’onere di tempestiva iscrizione di riserva nl caso di contestazione da parte dell’Appaltatore della legittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante, e sulle modalità di tale iscrizione. [B] Sull’onere di iscrizione delle riserve in relazione ai fatti produttivi di danno continuativo
Tribunale di Torino, 28 marzo 2017
Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di pregiudizi causati all’appaltatore in conseguenza dei c.d. fatti continuativi e sulle modalità di iscrizione
Tribunale di Firenze, 17 gennaio 2017
[A] Sugli atti idonei a ricevere l’iscrizione delle riserve da parte dell’Appaltatore e sulle modalità di iscrizione delle stesse secondo quanto previsto dagli artt. 181, 190 e 191 del d.p.r. n. 207 del 2010. [B] Sulla diversa modalità di iscrizione delle riserve per i c.d. fatti con effetti dannosi istantanei e per i c.d. fatti continuativi. [C] Sullo scopo della regolamentazione delle riserve. [D] Sull’ordine delle attività che l’Appaltatore deve porre in essere per rispettare la regolare iscrizione delle riserve. [E] Sull’onere di iscrizione delle riserve nel caso di insorgenza del fatto dannoso antecedente alla istituzione del registro di contabilità
Tribunale di Roma, 17 gennaio 2017
[A] Sulle modalità di iscrizione e quantificazione delle riserve per i c.d. “fatti continuativi”. [B] Sulla spettanza di interessi e rivalutazione monetaria sul credito di valuta, costituito dalla liquidazione di un maggior corrispettivo a titolo di rimborso spese
Lodo Arbitrale, 26 maggio 2015
[A] Sulla funzione della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) nel giudizio in materia di esecuzione degli appalti pubblici e sui criteri di ammissibilità. [B] Sui limiti al potere delle parti sulla scelta dei quesiti da sottoporre al Consulente Tecnico. [C] Sui limiti alla ammissibilità della Consulenza Tecnica d’Ufficio nella valutazione dei fatti che hanno generato il ritardo nell’esecuzione dei lavori. [D] Sulla ammissibilità o meno della prova per testimoni atta a dimostrare la presenza e la consistenza numerica di manodopera impiegata dall’impresa appaltatrice nel cantiere. [E] Sul momento a partire dal quale sorge l’onere per l’Appaltatore di iscrivere formale riserva e sulla decorrenza di tale obbligo in caso di c.d. “fatti continuativi”. [F] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico dell’Appaltatore di completare il progetto esecutivo. [G] Sulla derogabilità o meno, per comune volontà delle parti del contratto d’appalto, dell’obbligo del Committente di redigere un progetto immediatamente cantierabile. [H] Sui danni risarcibili all’Impresa in caso di anomalo andamento lavori: maggior onere della manodopera. [I] Segue: improduttivo o protratto vincolo delle attrezzature e dei mezzi d’opera. [L] Segue: aumento dei costi dei fattori impiegati nella produzione di una commessa. [M] Sulla fondatezza o meno della domanda di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno da anomalo andamento lavori
Lodo Arbitrale, 22 dicembre 2015
[A] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale e sulla necessità di garantire il rispetto del contraddittorio. [B] Sulle ipotesi di nullità di clausole transattive con cui l'appaltatore rinunci a pretese future e non puntualmente determinate. [C] Sui presupposti necessari ad individuare la volontà novativa delle parti nello stipulare un atto transattivo. [D] Sulla validità ed efficacia della clausola compromissoria nell'ipotesi di mutamento del rapporto contrattuale e nell'ipotesi di novazione di tale rapporto. [E] Sulle modalità di iscrizione ed esplicazione delle riserve da parte dell'appaltatore. [F] Sulla natura di atto pubblico del registro di contabilità e sulla possibilità per le parti di disconoscerne il contenuto. [G] Sulle modalità e i termini di iscrizione delle riserve nel registro di contabilità. [H] Sulla necessità o meno di sottoscrivere con riserva la consegna dei lavori. [I] Sulle modalità e i termini di iscrizione della riserva avente ad oggetto la richiesta di disapplicazione della penale. [L] Sulle modalità e termini di iscrizione delle riserve nel caso si fondino su c.d. "fatti continuativi": anomalo andamento dei lavori. [M] Sul termine per far valere vizi procedurali inerenti le operazioni svolte dal CTU. [N] Sull'onere della Stazione di predisporre un progetto esecutivo cantierabile e sulla possibilità o meno di delegare contrattualmente tale progettazione (o parte di essa) all'appaltatore. [N] Sulla possibilità o meno che la disponibilità dell'appaltatore a predisporre al progettazione esecutiva escluda la responsabilità della Stazione Appaltante. [O] Sui limiti al rischio posto negli appalti a corpo a carico dell'appaltatore di sopportare il rischio delle quantità rispetto al prezzo pattuito in caso di lacune del progetto. [P] Sulle modalità di calcolo degli importi dovuti per lavori aggiuntivi in caso di appalto a corpo. [Q] Sulla differenza tra variazioni necessarie (per le quali deve essere approvata una perizia di variante) e lavorazioni extracontrattuali. [R] Sul potere del giudice di ridurre la penale applicata dalla Stazione Appaltante ai sensi dell'art. 1384 c.c..
Lodo Arbitrale, 4 maggio 2015
[A] Sull'avvio del procedimento arbitrale e sulla efficacia retroattiva o meno dell’art. 1, comma 19 della legge n. 190/2012. [B] Sulla nozione di “indifferibilità” ai fini dell’ammissibilità dell’arbitrato in corso d’opera e sulla possibilità che vi rientri l'omesso pagamento di ingenti somme di denaro da parte dell'Ente. [C] Sul termine di iscrizione delle riserve in caso di c.d. "fatti continuativi". [D] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: spese generali. [E] Segue: improduttivo utilizzo del personale di cantiere e maggiore onere sostenuto per il Direttore di Cantiere. [F] Segue: immobilizzo macchinari. [G] Segue: polizze fideiussorie e assicurative. [H] Segue: spese fisse di concessione e delle spese fisse generali. [I] Segue: ritardata percezione dell'utile. [L] Segue: perdita di chance ed danno curriculare. [M] Segue: ritardata liquidazione dei certificati di pagamento mancato ristoro della quota fissa delle spese generali. [N] Segue: mancato utile. [O] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori da parte della concessionaria in forza dell'eccezione di inadempimento (ex artt. 1460 e 1461 c.c.) motivata da comprovate incertezze relative al finanziamento delle opere affidate in concessione. [P] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate in accoglimento delle riserve iscritte dall'Impresa
Lodo Arbitrale, 22 gennaio 2014
[A] Sugli obblighi e sulle responsabilità del Contraente Generale di cui all'art. 176 del Codice dei contratti pubblici. [B] Sui presupposti necessari affinché possano essere riconosciuti al Contraente Generale i maggiori oneri per andamento anomalo dei lavori. [C] Sui criteri di individuazione delle lavorazioni extracontrattuali e sulle modalità e i parametri da utilizzare per individuarne il prezzo. [D] Sull'iscrizione della riserva per i c.d. "fatti continuativi". [E] Sul diritto al risarcimento del pregiudizio subito dal General Contractor per il rallentamento dei lavori dovuto a precipitazioni di natura eccezionale. [F] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di applicare una detrazione sui pagamenti dovuti al Contraente Generale e procedere ai pagamenti diretti agli affidatari, laddove risulti una inadempienza del Contraente Generale stesso. [G] Sulla validità ed efficacia della clausola contrattuale con cui il Contraente Generale si obbliga a pagare direttamente i collaudatori dell'opera. [H] Sulla applicabilità o meno del disposto di cui all'art. 1194 c.c. in materia di 'imputazione del pagamento' a interessi e capitale, nei casi di pagamento effettuato con ritardo dalla pubblica amministrazione
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 16 marzo 2016
[A] Sull'onere di esperire il tentativo di accordo bonario previsto dall'art. 31bis della l. n. 109/94 e sulla procedibilità o meno del giudizio arbitrale avviato prima del termine ivi indicato. [B] Sulle modalità e termini di iscrizione delle riserve per il ristoro dei pregiudizi derivanti dai c.d. "fatti continuativi". [C] Sulle richieste dell'appaltatore che sono soggette ad iscrizione di tempestiva riserva. [D] Sulla possibilità o meno di iscrivere riserva una volta che sia stato emesso il certificato dello stato di avanzamento dei lavori approvato dall’impresa.[E] Sulla necessità di iscrivere tempestiva riserva per i pregiudizi nascenti per l'impresa a causa della ritardata consegna del cantiere
Lodo Arbitrale, 13 febbraio 2014
[A] Sul rapporto e sulle differenze tra giudizio arbitrale e giudizio davanti al giudice ordinario. [B] Sulla rilevanza del progetto nella determinazione dell'oggetto dell'appalto e sui limiti alla sua modificabilità. [C] Sulla possibilità o meno che la firma di atti di sottomissione senza l'apposizione di riserve possa precludere la successiva iscrizione di riserve per anomalo andamento dei lavori. [D] Sulla modalità di iscrizione delle riserve per fatti continuativi. [E] Sulla legittimità o meno dell'applicazione delle penali in caso di ritardi dovuti alla necessità di introdurre modifiche al progetto. [F] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per le pretese attinenti il mancato versamento di corrispettivi. [G] Sulla giurisdizione in materia di "aggiornamento prezzi"
Lodo Arbitrale, 27 maggio 2014
[A] Sulla possibilità o meno di una delle parti di eccepire il venir meno del vincolo scaturente dalla convenzione di arbitrato ai sensi dell'art. 816septies c.p.c., in caso di omesso versamento dell'acconto al collegio. [B] Sulla sottoscrizione del conto finale e sull'onere della prova riguardo all'effettivo ricevimento da parte dell'Impresa dell'invito espresso e formale alla sottoscrizione. [C] Sulla competenza arbitrale a decidere in merito al procedimento ordinario di adeguamento prezzi, di cui all' art. 133, commi terzo e quarto, del D.Lgs. n. 163/2006. [D] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria e sulla applicabilità degli interessi anatocistici sulle somme liquidate come debito di valore. [E] Sull'iscrizione delle riserve per i c.d. fatti continuativi generatori di anomalo andamento dei lavori. [F] Sulla risarcibilità del danno subito dall'appaltatore in caso di ritardato collaudo non dipendente da causa imputabile all'appaltatore stesso
Tribunale di Arezzo, 19 maggio 2014
[A] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di fatti continuativi e sull'onere di specifica quantificazione. [B] Sui termini e sugli atti idonei all'iscrizione della riserva in caso di sospensione dei lavori. [C] Sulla possibilità o meno di rinunciare o limitare alla responsabilità di cui all'art. 1669 c.c.. [D] Sulla procedibilità o meno della domanda di accertamento di un credito svolta in via riconvenzionale nei confronti del fallimento dell'appaltatore e sulla possibilità per la Stazione Appaltante di ottenere la compensazione
Lodo Arbitrale, 26 marzo 2013
[A] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di "fatti continuativi". [B] Sugli interessi e rivalutazione monetaria applicabili sull'importo liquidato dal Collegio per danni derivanti da c.d. "fatti continuativi"
Lodo Arbitrale, 21 marzo 2013
[A] Sulla soggezione o meno al regime decadenziale delle riserve della richiesta di risarcimento delle spese e dei costi per la sicurezza del cantiere. [B] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva e di successiva quantificazione della stessa per pregiudizi derivanti da c.d. fatti continuativi. [C] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori costi per personale e materie prime derivanti dall'anomalo andamento dei lavori e sulla riconducibilità o meno di tale pretesa alle ipotesi del c.d. adeguamento prezzi o della revisione prezzi di cui all'art. 1664
Cassazione Civile, sez. I, 22 marzo 2012
[A] Sul principio di autosufficienza del ricorso per cassazione, sulla necessità o meno di trascrivere il testo dei documenti posti a fondamento del motivo di ricorso e sulla necessità o meno di depositare in sede di legittimità i documenti citati nel ricorso, ai sensi degli artt. 366, comma 1, n. 6, e 369, comma 2, n. 4, c.p.c.. [B] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell'Impresa per far valere pretese relative a compensi aggiuntivi rispetto al prezzo contrattuale. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva in relazione ai fatti produttivi di danno continuativo, e sulla tempestività della riserva iscritta solo con lo stato finale dei lavori. [D] Sul calcolo degli interessi moratori ex art. 35 d.P.R. n. 1063 del 1962 sui corrispettivi e sulla possibilità o meno di aggiungere il maggior danno ex art. 1224 cod. civ.
Corte d'Appello di Firenze, 29 marzo 2012
[A] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva, in particolare nell'ipotesi di contabilizzazione dei lavori provvisoria o incompleta da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulla possibilità che la riserva iscritta per maggiori compensi dipendano da un fatto continuativo, possa dirsi adempiuta con la sola prima denuncia del fatto produttivo del pregiudizio, ovvero se sia indispensabile la consecutiva tempestiva quantificazione della pretesa. [C] Sull'onere di tempestiva quantificazione della riserva per pregiudizio connesso a fatti continuativi e sull'onere posto a carico dell'Impresa di attivarsi per richiedere il Registro di contabilità senza attendere il s.a.l. successivo
Lodo Arbitrale, 19 dicembre 2012
>[A] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva per il risarcimento del pregiudizio patito dall'Appaltatore in ragione di c.d. fatti continuativi e sull'onere di successiva quantificazione del pregiudizio. [B] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva per il risarcimento dei maggiori oneri sostenuti dall'Appaltatore a seguito di atti vandalici. [C] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate dal Collegio all'Impresa in ragione dell'anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
[A] Sulle responsabilità di Stazione Appaltante, Appaltatore, progettista e direttore dei lavori in caso di erronea o difettosa progettazione dell'opera appaltata e sugli effetti prodotti in capo all'Appaltatore dalla sottoscrizione del verbale di consegna ai sensi dell'art. 71, comma 3 del D.P.R. n. 554/99. [B] Sulla posizione della giurisprudenza in merito alle dichiarazioni rese dall'appaltatore in sede di gara e in sede di consegna lavori. [C] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel caso venga contestato l'"anomalo andamento" dei lavori. [D] Sull'idoneità o meno degli atti di sottomissione e degli atti aggiuntivi a costituire sede per l'iscrizione di riserve. [E] Sulle modalità e sui tempi affinché la Stazione Appaltante possa sollevare l'eccezione di decadenza delle riserve iscritte per tardività. [F] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di mancata predisposizione di una progettazione sostanzialmente esecutiva e sui doveri/poteri di progettista e del direttore dei lavori di disporre modifiche in corso di esecuzione. [G] Sui criteri di quantificazione dei danni subiti dall'appaltatore in ragione dell'anomalo andamento dei lavori. [H] Segue: sul mancato utile, in particolare sull'onere della prova del danno e sulla sua quantificazione. [I] Sugli orientamenti giurisprudenziali in merito alla data di decorrenza degli interessi da calcolare sulla somma liquidata a titolo di risarcimento per inadempimento contrattuale. [L] Sui limiti alla possibilità dell'Appaltatore di ottenere il rimborso per maggiori oneri di sicurezza
Lodo Arbitrale, 27 novembre 2012
[A] Sull'onere di iscrizione di riserva per far valere pretese di maggiori compensi. [B] Sull'onere di immediata contestazione della illegittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante, ai sensi dell'art. 133, comma 8 del regolamento. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva e di successiva esplicazione nel caso di pregiudizi conseguenti a c.d. "fatti continuativi". [D] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta in ragione della scadenza della convenzione e sulla competenza del direttore dei lavori o del responsabile del procedimento a disporre la sospensione dei lavori ai sensi dell'art 133 del DPR n. 534 del 1999. [E] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante a causa della temporanea carenza di fondi. [F] Sui limiti alla possibilità di far valere la compensazione giudiziale di cui all'art 1243 c.c. nell'ambito del rapporto tra Appaltatore e Stazione Appaltante. [G] Sui danni risarcibili all'Appaltatore nel caso venga accertata l'illegittimità della sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [H] Segue: spese generali. [I] Segue: improduttivo vincolo macchine ed attrezzature di cantiere, onere della prova e quantificazione. [L] Segue: improduttivi oneri di custodia e manutenzione del cantiere, onere della prova e quantificazione anche in via equitativa. [M] Segue: mancato utile. [N] Segue: maggiori oneri polizze fidejussorie. [O] Segue: interessi e rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 19 giugno 2012
[A] Sull'onere di iscrizione delle riserve e sulle ipotesi specifiche in cui tale onere subisce una deroga. [B] Sull'onere di quantificazione delle riserve legate ai c.d. fatti continuativi. [C] Sulla legittimità o meno della clausola convenzionale con cui si addossa al General Contractor il rischio correlato alla maggiorazione dei costi dei materiali e della mano d'opera eccedente la misura compensata dal meccanismo dell'adeguamento monetario. [D] Sulla idoneità o meno del sequestro penale di costituire causa di forza maggiore per la sospensione dei lavori
Lodo Arbitrale, 28 giugno 2012
[A] Sulla operatività o meno del termine decadenziale di sessanta giorni dalla comunicazione della risoluzione, previsto dall'art. 46 del d.P.R. n. 1063/1962, anche alla facoltà di contestare la risoluzione disposta dalla Stazione appaltante. [B] Sulla decorrenza del termine decadenziale previsto dall'art. 46 del d.P.R. n. 1063/1962 e sulla necessità o meno della notificazione a mezzo del pubblico ufficiale della copia integrale ed autentica dell'atto. [C] Sulla possibilità o meno che la domanda produca effetti decadenziali quando la decisione dell'amministrazione sia adottata prima l'approvazione del collaudo. [D] Sulla possibilità o meno che la domanda proposta davanti al giudice ordinario (privo di giurisdizione) possa considerarsi idonea ad evitare la decadenza di cui all'art. 46 del d.P.R. n. 1063/1962. [E] Sulla idoneità dell'atto risolutorio adottato ai sensi dell'art. 119, d.p.r. n. 554/1999 dalla Stazione Appaltante a determinare il fatto storico dell'interruzione del rapporto contrattuale, a prescindere dalla circostanza che ne venga in seguito accertata giudizialmente l'illegittimità e sulla residua tutela per l'Appaltatore. [F] Sul risarcimento del danno dovuto all'Impresa in caso di dichiarata illegittima risoluzione del contratto da parte della Stazione Appaltante: il mancato utile. [G] Segue: le immobilizzazioni di cantiere. [H] Segue: la perdita di chance. [I] Segue: il danno curriculare, morale e all'immagine. [L] Sulla fondatezza o meno della domanda di disapplicazione della penale per il ritardo nell'esecuzione delle opere nell'ipotesi in cui venga accertata la illegittima risoluzione del contratto da parte della Stazione Appaltante. [M] Sulla tardività della riserva iscritta dall'impresa in relazione ai danni subiti in conseguenza dei c.d. "fatti continuativi"
Lodo Arbitrale, 27 aprile 2012
[A] Sulla possibilità o meno che, nel caso di anomalo andamento dei lavori, la concessione di proroghe da parte della Stazione Appaltante possa pregiudicare il diritto dell'Appaltatore al risarcimento del danno. [B] Sull'onere di iscrizione e di specificazione della riserva nel caso dei c.d. fatti continuativi. [C] Sulla base imponibile su cui calcolare il danno per maggiori spese generali dovute ad anomalo andamento dei lavori. [D] Sulla possibilità o meno per l'Impresa di apportare misure riduttive finalizzate a ridurre l'incidenza delle spese generali nel caso di sospensione dei lavori per cause imputabili alla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 30 gennaio 2012
[A] Sulla disciplina legislativa delle riserve dal 1895 ad oggi. [B] Sugli obblighi posti in capo all'appaltatore per la corretta e tempestiva iscrizione delle riserve. [C] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva iscrizione della riserva con riferimento al ritardo nel pagamento dei s.a.l. da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva iscrizione della riserva con riferimento all'eventuale revisione dei prezzi. [E] Sulle differenze tra CTU deducente e CTU percipiente delineate dalla recente giurisprudenza e sulle differenze in tema di ammissibilità della consulenza. [F] Sul rapporto tra Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) e onere della prova posto a carico delle parti. [G] Sul momento da cui decorre il termine per iscrivere riserva nel caso di diniego a legittime richieste di variante progettuale per l'approvvigionamento di inerti di cava da siti più lontani rispetto a quelli previsti in contratto. [H] Sulla tempestività dell'iscrizione della riserva conseguente ai c.d. fatti continuativi, come quelli prodotti da una causa costante quale la sospensione dei lavori. [I] Sui limiti alla responsabilità della stazione appaltante riguardo al mantenimento in cantiere di un'organizzazione produttiva di uomini e mezzi eccedente a quella necessaria. [L] Sulla possibilità o meno che le riserve iscritte da parte dell'appaltatore equivalgano a costituzione in mora secondo il regime civilistico ai fini del decorso degli interessi. [M] Sull'onere della prova e sulla misura del maggior danno richiesto dall'appaltatore ai sensi dell'art. 1224, comma 2, c.c.. [N] Sulla risarcibilità o meno, per quanto attiene i crediti di valore, del nocumento finanziario subito dall'Imprenditore a causa della mancata disponibilità delle somme di denaro dovute a titolo di risarcimento. [O] Sull'onere o meno di avanzare specifica domanda per la liquidazione degli interessi anatocistici
Lodo Arbitrale, 20 marzo 2012
[A] Sul termine di decadenza delle riserve, sulla evoluzione normativa al riguardo e sul fondamento della disciplina normativa in questa materia. [B] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel caso in cui l'Appaltatore pretenda maggiori compensi e sulle modalità di iscrizione delle riserve nel caso dei c.d. fatti continuativi. [C] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva da parte dell'Appaltatore e sulla possibilità di successiva quantificazione. [D] Sulle fasi del procedimento per l'iscrizione delle riserve e sulla separazione della fase dell'iscrizione da quella della esplicitazione, nonché sulla successiva necessità di reiterare le richieste nel conto finale. [E] Sulle tre ipotesi in cui si verifica la decadenza dalle riserve: 1) mancata iscrizione tempestiva; 2) mancata specificazione nei 15 giorni; 3) mancata reitarazione nel conto finale. [F] Sull'onere di tempestiva iscrizione della riserva nel caso di registro di contabilità tenuto in modo irregolare o in caso di mancata tenuta dello stesso. [G] Sulla tempistica del regime di iscrizione delle riserve e sul maturare della decadenza. [H] Sull'onere della prova in materia di tempestività delle riserve e decadenza. [I] Sulle ipotesi in cui la non corretta tenuta del registro di contabilità fa sorgere la possibilità per l'appaltatore di venir meno all'onere di iscrivere le riserve e sui documenti ove è possibile l'iscrizione di riserve. [L] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva per i c.d. "fatti continuativi" e in caso di anomalo andamento dei lavori. [M] Sulla possibilità di decadenza parziale in caso di ritardata iscrizione delle riserve in cui si contesta l'anomalo andamento dei lavori. [N] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori per causa imputabile alla Stazione Appaltante: spese generali. [O] Segue: mancato utile. [P] Segue: sulla prova necessaria a dimostrare il danno da mancato utile. [Q] Segue: vincoli fideiussori. [R] Segue: l'ammortamento dei macchinari e delle attrezzature, manodopera e guardiania. [S] Segue: interessi e rivalutazione monetaria. [T] Segue: sul dies a quo per il calcolo di interessi e rivalutazione sulle somme liquidate a titolo risarcitorio in ragione dell'anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 31 gennaio 2012
[A] Sulla natura e sui termini dell'onere di tempestiva iscrizione di riserve, in particolare per quanto riguarda i c.d. fatti continuativi. [B] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione dell'atto di sottomissione relativo ad una variante da parte dell'Appaltatore possa costituire rinuncia a pretese future. [C] Sul dovere di cooperazione della Stazione Appaltante, in particolare riguardo alla presenza di sottoservizi non segnalati in progetto. [D] Sull'onere posto a carico della Stazione Appaltante di fornire una progettazione completa e sulla legittimità o meno della varianti di progetto in corso dei lavori. [E] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: mancato utile. [F] Segue: spese generali. [G] Segue: improduttivo ammortamento attrezzature, mezzi meccanici e mezzi d'opera. [H] Segue: oneri per mano d'opera e personale tecnico operativo dipendente, impiegato nelle attività di cantiere
Lodo Arbitrale, 26 gennaio 2012
[A] Sull'onere di tempestiva iscrizione delle riserve e sulla possibilità di precisare in seguito il quantum, in particolare in caso di "fatti continuativi". [B] Ancora sull'onere di tempestiva iscrizione delle riserve relative ai c.d. "fatti continuativi". [C] Sui limiti alla facoltà del Collegio di ridurre le penali applicate dalla Stazione Appaltante in esecuzione di quanto previsto nel contratto d'appalto. [D] Sulla giurisdizione (del Collegio arbitrale o del Giudice Amministrativo) a decidere sulla riserva avente ad oggetto la pretesa azionata dall'Appaltatore alle variazioni in aumento dei prezzi dei materiali impiegati nell'appalto de quo ai sensi dell'art. 133 corruni 4, 5 e 6 D.Lgs. 163/2006 e del D.M. 30.4.2008
Lodo Arbitrale, 7 marzo 2011
[A] Sull'efficacia della clausola compromissoria nella quale vi è un mero richiamo all'art. 32 della legge n. 109 del 1994. [B] Sull'onere di tempestiva iscrizione della riserva in relazione ai c.d. fatti continuativi. [C] Sulla idoneità o meno della sottoscrizione del verbale di consegna dei lavori da parte dell'appaltatore a costituire rinuncia a sollevare contestazioni e sulla responsabilità riconosciuta dalla legge al direttore lavori. [D] Sulle modalità di applicazione di interessi e rivalutazione sulle somme liquidate per risarcimento dei danni derivanti all'appaltatore dall'anomalo andamento dei lavori riconducibile a responsabilità della Stazione Appaltante. [E] Sui limiti e sui presupposti necessari affinché l'appaltatore maturi il diritto al compenso per lavori non previsti in contratto. [F] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in ragione della necessità di eseguire una perizia di variante per introdurre modifiche al progetto originario. [G] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione di un atto di sottomissione per variante da parte dell'appaltatore renda legittima la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per modifiche progettuali
Lodo Arbitrale, 28 gennaio 2011
[A] Sull'onere di tempestiva iscrizione delle riserve e sui c.d. "fatti continuativi". [B] Sulla possibilità e sui termini di iscrizione di riserve sul certificato di collaudo delle opere
Corte d'Appello di Firenze, 29 marzo 2012
[A] Sulla natura e sugli scopi della riserva e sulle conseguenze in merito alla decadenza dalla pretese dell'appaltatore. [B] Sull'onere e sui termini di esplicazione delle riserve iscritte e sulla possibilità o meno di procedere a successiva quantificazione. [C] Sull'onere e sui termini di quantificazione delle riserve relative ai c.d. "fatti continuativi". [D] Sulla individuazione del dies a quo per calcolare il termine di quindici giorni per l'esplicazione delle riserve iscritte per i c.d. "fatti continuativi"
Lodo Arbitrale, 17 novembre 2011
[A] Sulla possibilità o meno che l'inerzia della Stazione Appaltante nell'avviare il procedimento di accordo bonario possa impedire all'impresa l'avvio del giudizio arbitrale. [B] Sulla giurisprudenza in merito all'onere e alle modalità dell'iscrizione delle riserve in caso di fatti c.d. continuativi. [C] Sulla teoria del c.d. controllo della spesa e sulle influenze prodotte in merito a modalità e termini per l'iscrizione delle riserve negli atti idonei a riceverle, nonché sulle varie tesi giurisprudenziali in proposito. [D] Sulla efficacia e sul valore del verbale di consegna lavori in merito all’accertamento dello stato dei luoghi e alla fattibilità dei lavori stessi. [E] Sulla sussitenza o meno dell’onere di iscrivere riserva in caso di fatti continuativi su atti adottati su iniziativa unilaterale della Stazione Appaltante. [F] Sulla possibilità o meno di formalizzare la riserva attraverso l'invio di una lettera o di una diffida o il riconoscimento da parte della direzione lavori delle ragioni dell'appaltatore. [G] Sulla possibilità o meno che la concessione della proroga del termine contrattuale disposta dalla P.A. possa ritenersi automatico ristoro dei maggiori oneri sostenuti dall'appaltatore. [H] Sull'onere di iscrizione della riserva in caso di sospensione dei lavori e sulla automaticità o meno del diritto dell'Impresa ai maggiori oneri in relazione al prolungamento del vincolo derivante da una sospemione dei lavori. [I] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione della perizia di variante contenente i nuovi prezzi per gli ulteriori lavori ordinati costituisca piena remunerazione per l'appaltatore. [L] Sugli oneri risarcibili all'Impresa in caso di anomalo andamento dei lavori addebitabile alla Stazione Appaltante nel caso in cui nessuna prova venga prodotta dall'appaltatrice. [M] Sulla necessità o meno che la tardività della riserva debba essere eccepita dalla Direzione lavori in sede di controdeduzioni. [N] Sulla possibilità o meno che il mancato accertamento di danni lamentati dall'Impresa da parte della Stazione appaltante incida sul diritto al rimborso dell'Impresa. [O] Sul principio di non contestazione di cui all'art. 115 c.p.c. e sulla sua applicabilità al giudizio arbitrale con conseguente necessità per il Collegio di dare per provati i fatti non espressamente contestati dalla parte convenuta. [P] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico dell'impresa di ripetere in occasione di ogni sottoscrizione del registro tutte le riserve già precedentemente apposte. [Q] Sulla rivalutazione monetaria e sugli interessi sulle somme liquidate dal Collegio. [R] Sulla possibilità o meno di proporre domande nuove nel corso del giudizio arbitrale e sulla disciplina procedurale vigente come richiamata dall'art. 241 del d.lgs. n. 163/2006
Lodo Arbitrale, 28 luglio 2011
[A] Sulla entrata in vigore del Codice dei Contratti, sulla applicabilità ai contratti in corso di disposizioni abrogate e sulla nozione di indifferibilità delle questioni rimesse al Collegio ex art. 33, comma 2, del d.m. 145/2000 nel caso di arbitrato in corso d'opera. [B] Sulla possibilità o meno che la comunicazione di manifesta infondatezza delle riserve resa dal RUP, anziché dalla Stazione Appaltante, sia idonea a far decorrere per l'Impresa il termine decadenziale di sessanta giorni per proporre giudizio ai sensi dell'art. 149, c. 3, del d.P.R. n. 554/1999. [C] Sui possibili effetti della mancata o ritardata consegna dei lavori per colpa della Stazione Appaltante, in base a quanto disposto dall'art. 9 del d.m. 145/2000 e 129 del d.P.R. 554/99. [D] Sulla applicabilità o meno dell'art. 9 del d.m 145/2000 anche all'ipotesi di consegna parziale dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [E] Sulla spettanza o meno dei danni subiti dall'Impresa per l'anomalo andamento dei lavori nell'ipotesi in cui abbia accettato una incompleta consegna dei lavori senza invocare il recesso dal contratto. [F] Sull'onere di tempestiva iscrizione delle riserve nel caso di impedimenti di carattere continuativo. [G] Sulle differenze tra sospensione e anomalo andamento dei lavori in merito ai danni che l'Impresa può far valere nel giudizio arbitrale, in particolare per spese generali. [H] Sulla risarcibilità o meno del danno derivante all'Impresa dalla ritardata percezione dell'utile nel caso di anomalo andamento dei lavori e sulla distinzione o meno dal danno da mancato utile. [I] Sui criteri di quantificazione per determinare il quantum del danno derivante dalla ritardata percezione dell'utile in caso di anomalo andamento dei lavori. [L] Sulle modalità di calcolo e sulla prova necessaria ad ottenere il risarcimento del maggior onere della manodopera in caso di anomalo andamento dei lavori. [M] Sulla risarcibilità e sul calcolo del danno derivante all'Impresa dal maggior utilizzo di macchinari dovuto all'anomalo andamento dei lavori. [N] Sulla risarcibilità e sul calcolo del danno per la protrazione del tempo di mantenimento delle polizze a garanzia in caso di anomalo andamento dei lavori. [O] Sulla risarcibilità o meno del danno lamentato dall'impresa per perdita di chance in ragione del prolungato vincolo contrattuale a seguito dell'anomalo andamento dei lavori. [P] Sulla risarcibilità o meno del danno derivante dagli incrementi di costo dei materiali da costruzione quale risarcimento per il danno conseguente al prolungamento dei tempi esecutivi. [Q] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri della sicurezza in conseguenza del prolungamento dei tempi esecutivi. [R] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulla somma liquidata a titolo di risarcimento danni derivante dall'anomalo andamento dei lavori e sulle modalità di calcolo
Lodo Arbitrale, 13 giugno 2011
[A] Sull'onere di immediata iscrizione delle riserve nell'ipotesi in cui l'anomalo andamento dell'appalto dipenda da fatti c.d. continuativi. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante nel caso in cui si rendano necessarie modifiche di progetto per l'intralcio di sottoservizi non precedentemente individuati. [C] Sulla tipologia di danni risarcibili in ragione dell'anomalo andamento dei lavori: spese generali. [D] Segue: mancato utile e onere della prova sul punto. [E] Segue: mancato ammortamento macchinari, spese per il personale e altre spese
Lodo Arbitrale, 15 marzo 2011
[A] Sulla configurabilità o meno di una violazione dell’obbligo di cooperazione da parte della Stazione Appaltante laddove il progetto debba essere rivisto in corso d’opera, in particolare negli appalti di mera esecuzione. [B] Sulla rilevanza o meno della saltuaria assenza delle maestranze sul cantiere per la limitazione della responsabilità della Stazione Appaltante nella protrazione dei tempi esecutivi dell’appalto. [C] Sulla tempestività delle riserve relative ai c.d. fatti continuativi, come ad esempio la protrazione dei lavori oltre i tempi contrattuali. [D] Sulla risarcibilità o meno degli oneri originati dalla ridotta produzione dell’Impresa causati dall’anomalo andamento dei lavori. [E] Sulla tipologia di danni risarcibili e sul quantum: a) spese generali. [F] Segue: b) Spese per personale fisso di cantiere. [G] Segue: c) Ridotto utilizzo dei macchinari. [H] Segue: d) mancato utile. [I] Segue: e) maggior vincolo della cauzione. [L] Segue: f) maggior vincolo capitale di giro. [M] Segue: g) maggiori oneri dovuti all’aumento dei prezzi. [N] Segue: h) maggiori oneri per ritardato impiego dell'utile. [O] Sul riconoscimento o meno della rivalutazione monetaria sulle somme oggetto di condanna arbitrale e sulla differenza tra debiti di valuta e debiti di valore in ordine all’onere della prova
Lodo Arbitrale, 4 marzo 2011
[A] Sulla necessità o meno che la Stazione Appaltante eccepisca nel corso del rapporto la decadenza della riserva per intempestività della stessa e sulla eventuale ammissibilità dell’eccezione solo nel giudizio. [B] Sulla tempestiva apposizione della della riserva in merito a fatti continuativi, cioè che durano nel tempo oppure la cui causa si ripeta continuamente. [C] Sulla necessità o meno della previa iscrizione della riserva in ordine alla richiesta di pagamento degli interessi moratori per ritardata emissione del certificato di collaudo. [D] Sugli effetti del collaudo dell’opera pubblica, sull’obbligatorietà dello stesso e sulla applicabilità agli appalti pubblici dell’accettazione tacita di cui all’art. 1665 cod.civ.. [E] Sulla decorrenza dei termini di prescrizione e decadenza per l’esercizio dell’azione di per ottenere il risarcimento danni per eventuali difformità e vizi dell’opera da parte della Stazione Appaltante. [F] Sulla possibilità o meno che possa costituire riconoscimento dei vizi il fatto che l’impresa abbia attribuito la responsabilità dei vizi stessi alla DD.LL., senza negarne l’esistenza e sul conseguente esonero dell’onere di tempestiva denuncia da parte della Stazione Appaltante. [G] Sulla possibilità o meno che gli errori di progetto fornito dalla Stazione Appaltante ricadano sulla medesima ed escludano la responsabilità dell’appaltatore. [H] Sulla risarcibilità o meno del danno non patrimoniale invocato in via riconvenzionale dalla Stazione Appaltante per le critiche ricevute dalla popolazione anche contro i suoi amministratori, per gli articoli di stampa e per le interrogazioni delle opposizioni in sede consiliare in merito alla gestione del contratto d’appalto
Lodo Arbitrale, 12 gennaio 2011
[A] Sulla prevalenza o meno del contenuto degli atti di gara, rispetto al capitolato speciale, in caso di disposizioni potenzialmente contrastanti riguardo alla esistenza o meno di una clausola compromissoria. [B] Sulla possibilità o meno di stipulare in corso di rapporto una clausola arbitrale quando le parti abbiano escluso la competenza arbitrale nel contratto di appalto. [C] Sulla possibilità o meno di considerare l’introduzione di una clausola arbitrale successivamente all’aggiudicazione come una violazione del principio di libera concorrenza. [D] Sul ruolo della Camera Arbitrale, di cui all’art. 241 del d.lgs. n. 163/2006 e sulla disciplina generale applicabile agi giudizi arbitrali dopo l’entrata in vigore del Codice dei Contratti Pubblici. [E] Sulla sussistenza o meno di un diritto di recesso dal contratto d’appalto in capo alla Stazione Appaltante e sui presupposti per farlo valere. [F] Sulle differenze, quanto a presupposti e effetti, tra il diritto di recesso unilaterale dal contratto e l'azione di risoluzione per inadempimento contrattuale ex artt. 1453 e ss. c.c. esperibili dalla Stazione Appaltante. [G] Sugli obblighi giuridici esistenti a carico della Stazione Appaltante e dell’Appaltatore e sulla attribuzione della responsabilità della risoluzione in caso di reciproci inadempimenti. [H] Sulla possibilità o meno che l’impresa si rifiuti di ricevere la consegna lavori nel caso di carenze nel progetto tecnico imputabili alla Stazione Appaltante. [I] Sugli obblighi risarcitori in capo all’Appaltatore nel caso di legittima risoluzione unilaterale del contratto da parte della Stazione Appaltante. [L] Sulla recentissima giurisprudenza in merito agli obblighi a carico dell’Impresa per evitare di incorrere nella decadenza dalle riserve iscritte e sull’onere della prova nel giudizio arbitrale. [M] Sulle caratteristiche necessarie affinché le indicazioni inserite nella riserva siano sufficienti per considerare assolti gli oneri posti a carico dell’Impresa per evitare la decadenza delle relative pretese. [N] Sulle ipotesi in cui la giurisprudenza ha riconosciuto all’Impresa la possibilità di non iscrivere immediata riserva senza incorrere nella decadenza dalle pretese. [O] Sulla possibilità o meno di configurare una rinuncia, anche tacita, da parte della Stazione Appaltante ad eccepire la decadenza della riserva. [P] Sull’onere di iscrizione e di quantificazione delle riserve nel caso dei c.d. “fatti continutativi” secondo il recente orientamento della giurisprudenza. [Q] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico dell’Impresa di immediata riserva al momento della consegna lavori per contestare difetti progettuali. [R] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione da parte dell’Impresa di atti di sottomissione o di atti aggiuntivi possa configurare rinuncia alle riserve inscritte in contabilità. [S] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva riserva per il ristoro delle spese per la sicurezza dei cantieri. [T] Sulla possibilità o meno per l’impresa di richiedere il danno derivante dalla parziale consegna dei lavori, senza previamente richiedere la risoluzione del contratto, e sulle differenze tra mancata consegna e frazionamento della stessa. [U] Sulla risarcibilità o meno del mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori e sull’onere della prova posto a carico dell’Impresa. [V] Sulle spese documentabili che debbono ritenersi, secondo la giurisprudenza, ricomprese nelle c.d. spese generali. [W] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa di ottenere il rimborso degli oneri di sicurezza e sui termini della relativa riserva. [X] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Impresa di ottenere il pagamento del corrispettivo per le addizioni o variazioni dell’opera in assenza di ordine scritto e formale approvazione della Stazione Appaltante. [Y] Sulla risarcibilità o meno del danno all’immagine, richiesta in via riconvenzionale dalla Stazione Appaltante nel giudizio arbitrale. [Z] Sulla possibilità o meno di configurare la riserva come atto di messa in mora idoneo a far decorrere gli interessi legali sulle somme dovute per lavori all’Impresa, e sulla differenza con la decorrenza degli interessi di mora. [AA] Sulla decorrenza della rivalutazione monetaria per i danni derivanti da illegittima sospensione dei lavori o da andamento anomalo degli stessi
Lodo Arbitrale, 14 dicembre 2010
[A] Sui requisiti necessari a considerare legittima la sospensione dei lavori da parte della Stazione appaltante. [B] Sulla tempestività delle riserve: sussistenza o meno dell’onere per l’Impresa di confermare la riserva al momento della sottoscrizione del conto finale. [C] Segue: sull’onere di iscrivere le pretese conseguenti a fatti c.d. «continutativi»; [D] segue: sulla possibilità o meno per l’Impresa di differire la quantificazione definitiva dei danni richiesti al momento della cessazione del c.d. fatto «continuativo». [E] segue: sulle differenze per l’iscrizione della riserva ove la sospensione dei lavori sia ab origine illegittima, ovvero diventi illegittima solo successivamente. [F] Sulla possibilità o meno che le perizie di variante eseguite dalla Stazione Appaltante per supplire a omesse verifiche all’origine possano costituire motivo di legittima sospensione. [G] Sulla sussistenza o meno di un potere discrezionale della Stazione Appaltante nell’applicare il prolungamento del termine di esecuzione dei lavori per fatti ad essa imputabili. [H] Sulla possibilità o meno che la necessità di acquisire titoli autorizzativi occorrenti all’esecuzione dei lavori possa costituire motivo di legittima sospensione. [I] Sulla possibilità o meno che la necessità di predisporre varianti progettuali possa costituire motivo di legittima sospensione. [L] Sulle caratteristiche essenziali del progetto esecutivo e sulla necessità o meno delle indagini geognostiche. [M] Sulla assoggettabilità o meno all’onere della previa iscrizione di riserva delle domande dell'appaltatore volte al riconoscimento del «prezzo chiuso» ovvero di compensi revisionali
Lodo Arbitrale, 19 ottobre 2010
[A] Sulla configurabilità o meno del ritardo nell'approvazione della perizia di variante tra i c.d. fatti continuativi che determinano l’anomalo andamento dei lavori appaltati e sulla esistenza o meno dell’onere dell’iscrizione della riserva immediatamente. [B] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali sostenute dall’Impresa in caso di anomalo andamento dei lavori e sulla quantificazione delle stesse. [C] Sulla risarcibilità o meno dei costi improduttivamente sostenuti per il personale in caso di andamento anomalo dei lavori e sulla possibilità di calcolare anche le spese per il personale impiegatizio e per consulenze. [D] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri e danni correlati all'improduttivo vincolo delle attrezzature e dei mezzi in caso di andamento anomalo dei lavori. [E] Sulla risarcibilità o meno del mancato utile dell’Impresa nel caso di anomalo andamento dei lavori e sull’entità del danno risarcibile. [F] Sulla riconoscibilità o meno degli interessi compensativi e della rivalutazione monetaria sugli importi liquidati dal Collegio per risarcimento delle varie voci di danno derivanti da anomalo andamento dei lavori e sul dies a quo per il calcolo. [G] Sulla risarcibilità o meno del pregiudizio conseguente alla variazione media dei prezzi intervenuta nel periodo di maggiore durata del vincolo contrattuale
Lodo arbitrale, 28 dicembre 2008
[A] Sugli effetti prodotti dall’abrogazione dell’art. 59 del d.p.r. n. 1063/62 sulle clausole arbitrali contenenti un espresso rinvio alla disposizione legislativa abrogata. [B] Sul momento in cui l’Appaltatore ha l’onere di iscrivere la riserva in caso di “fatti continuativi”, ovvero di fatti che durano nel tempo e che sono prodotti da una causa costante di non immediata rilevanza economica. [C] Sulla sussistenza o meno di una responsabilità in capo alla stazione appaltante nel caso in cui la ritardata disponibilità delle aree di cantiere dipenda da azioni, omissioni o opposizione di terzi. [D] Sulle singole voci di danno risarcibili nel caso di ritardato inizio dei lavori per la ritardata disponibilità delle aree e sull’entità dei danni riconoscibili. [E] Sulla risarcibilità o meno dei danni derivanti dalla forzata ridotta capacità produttiva causata dall'impossibilità di rispettare il programma dei lavori originariamente predisposto per responsabilità della committente (per ritardata consegna lavori, ritardata rimozione di interferenze, slittamento del termine di ultimazione dei lavori). [F] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri derivanti all’appaltatore dall’aumento del tragitto dei propri mezzi a causa chiusura di un tratto di viabilità pubblica. [G] Sulla risarcibilità dei maggiori oneri sostenuti, delle spese generali e del mancato utile d’impresa nel caso di spostamento dell'attrezzatura di varo e prolungata inattività causata dalle carenze progettuali e dalle continue modifiche richieste all'Impresa da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulla risarcibilità o meno dei danni e dei maggiori oneri derivanti all’impresa a seguito del verificarsi di un disastro ferroviario nell’area di cantiere. [I] Sulla sussistenza o meno del diritto dell’Appaltatore di ottenere la restituzione dei maggiori oneri di progettazione resasi necessaria a seguito di un disastro ferroviario. [L] Sulle differenze sostanziali individuate dalla Cassazione tra l'istituto del “prezzo chiuso” e il meccanismo della “revisione prezzi” e sulla possibilità o meno di considerare il prezzo chiuso una variante della revisione prezzi. [M] Sulla possibilità o meno di applicare il meccanismo c.d. “a scalare” nell’applicazione della maggiorazione annuale prevista nel meccanismo del “prezzo chiuso”
Lodo Arbitrale, 18 dicembre 2009
[A] Sul termine di durata della sospensione lavori illegittima oltrepassato il quale l’appaltatore può domandare la risoluzione del contratto. [B] Sul potere dell'appaltatore di invocare la risoluzione contrattuale e sulla sussistenza o meno di un onere di riserva al riguardo. [C] Sul risarcimento del danno da mancata percezione dell’utile in caso di risoluzione contrattuale per colpa della committente. [D] Sulla risoluzione contrattuale e sul diritto dell’impresa a vedersi riconoscere il valore venale delle opere realizzate. [E] Sul momento in cui sorge l’onere della riserva per danni da fatti continuativi. [F] Sui casi in cui è ammesso iscrivere riserva in un atto diverso dal registro di contabilità. [G] Per effetto della risoluzione del contratto, va esclusa in radice qualsivoglia decadenza da mancata iscrizione delle riserve
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2010
[A] Per gli oneri della sicurezza non trova applicazione il regime proprio delle riserve. [B] Sul momento in cui deve essere iscritta riserva riguardo ai danni da fatti continuativi. [C] Sulla concessione di una proroga e sul diritto al risarcimento del danno da parte dell’impresa. [D] Sulla prova del danno per lesione dell’utile. [E] Sul valore da attribuire alla posizione espressa dalla committente in sede di accordo bonario. [F] Sul caso in cui all'appaltatore non sia stato concesso di utilizzare tutto il termine contrattuale per l’ultimazione dei lavori e sia invece stato richiesto di eseguire un programma lavori accelerato
Lodo Arbitrale, 25 gennaio 2010
[A] Sulla possibilità o meno di qualificare come recesso la risoluzione contrattuale illegittimamente deliberata dalla committente. [B] Sul progetto lacunoso che necessità di varianti in sede esecutiva e sulla possibilità o meno di giustificare una risoluzione contrattuale da parte dell’impresa. [C] In caso di fallimento dell'appaltatore, è inammissibile la domanda riconvenzionale spiegata nel procedimento arbitrale dalla committente. [D] Sull’onere di iscrivere tempestiva riserva riguardo ai c.d. fatti continuativi
Lodo Arbitrale, 17 giugno 2010
[A] Sulla la contabilità tenuta con l’ausilio di strumenti informatici. [B] Sul registro di contabilità consistente in un numero imprecisato di fogli bianchi senza l’indicazione di alcun sommario né dicitura, cui è obbiettivamente difficile attribuire una precisa fisionomia giuridica. [C] Sulle modalità di redazione ed ubicazione del giornale dei lavori. [D] Sul luogo in cui deve essere conservato il registro di contabilità. [E] Sulla possibilità o meno che l’onere della riserva possa essere sostituito da atti equipollenti, quali diffide ed atti di costituzione in mora. [F] Sulla riserva espressa in modo generico. [G] Sulle riserve consegnate al direttore lavori su di un supporto informatico. [H] Sulla possibilità o meno da parte dell’impresa di avere libero accesso al registro di contabilità senza previamente concordare con il Direttore dei Lavori le modalità ed i tempi. [I] Sulla violazione dell’obbligo di preventiva vidimazione e sulle conseguenze in ordine al valore probatorio delle annotazioni. [L] Sullo stravolgimento dell’appalto, derivato dalla eterogeneità degli accadimenti interessanti aree più o meno estese dei luoghi di intervento, la ripetitività delle problematiche via via denunciate, spesso derivanti da micro-cause che solo ove complessivamente considerate, assumono la valenza ostativa del regolare andamento dei lavori. [M] Sulla possibilità o meno di applicare i criteri di risarcimento del danno ex art. 25 del D.M. 19 aprile 2000, n. 145 alla fattispecie dell’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2010
[A] Le pretese con le quali l’impresa rivendica maggiori importi per gli oneri della sicurezza sfuggono al regime delle riserve ed alle relative decadenze. [B] Sulla pretesa dell’impresa a titolo di recupero del ribasso contrattuale illegittimamente applicato ai costi ordinari della sicurezza, non regolarmente evidenziati nel bando di gara. [C] Sull’onere di iscrivere riserva riguardo ai fatti continuativi e di quantificare il risarcimento del danno. [D] Sull’istituto della proroga e sul risarcimento del danno. [E] L’appaltatore deve fornire prova del mancato utile patito. [F] Sul mancato conseguimento del premio di accelerazione quale conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori per colpa della stazione appaltante
Lodo Arbitrale, 23 aprile 2010
[A] Sulle riserve esplicitate con fogli separati allegati al registro di contabilità. [B] L’anomalo andamento dei lavori rientra tra i c.d. “fatti continuativi”. [C] Sulla avverse condizioni atmosferiche verificatesi nel periodo successivo al termine di esecuzione del contratto protrattosi per causa imputabile alla stazione appaltante. [D] La richiesta del riconoscimento degli oneri della sicurezza è sottratta a decadenza. [E] Sull’istanza di riconoscimento degli interessi anatocistici correlata alla richiesta di risarcimento del danno
Lodo Arbitrale, 26 maggio 2009
[A] Sull'onere di immediata denuncia per i fatti continuativi. [B] Sul contenuto minimo della riserva e sul valore da attribuire al preambolo di ogni domanda avanzata dall’impresa
Lodo Arbitrale, 10 novembre 2009
[A] Sull’esercizio del diritto di recesso unilaterale da parte della stazione appaltante ai sensi dell'articolo 122 del D.P.R. 554 del 1999. [B] Sull’onere di riserva in caso di “fatti continuativi”. [C] Sui diritti dell'appaltatore, che abbia sottoscritto il verbale di consegna senza riserve, di pretendere maggiori compensi per la mancata tempestiva rimozione di ostacoli la cui esistenza, all'atto della consegna, non sia stata contestata alla stazione appaltante. [D] In caso di anomalo andamento dei lavori, i maggiori oneri per spese generali sono quantificabili mediante una semplice operazione aritmetica
Lodo Arbitrale, 3 giugno 2009
[A] I c.d. fatti continuativi non configurano un'ipotesi di deroga al principio della generalità della riserva. [B] Nell'ambito del rapporto contrattuale l'appaltatore assume il solo rischio economico correlato all'organizzazione dei fattori produttivi per raggiungere il risultato definito dal Committente
Lodo Arbitrale, 12 maggio 2009
[A] Sull'onere della formulazione di riserva di maggior compenso od indennizzo con riguardo ai fatti continuativi. [B] L'indicazione in sede di offerta di oneri per la sicurezza in misura inferiore rispetto a quanto specificato dal bando non implica l'applicazione di un non ammissibile ribasso percentuale concernente gli oneri stessi, bensì una concreta determinazione di essi conforme alla loro incidenza effettiva
Lodo arbitrale, 13 gennaio 2009
[A] Sulla decadenza o meno delle riserve in caso di mancata conferma delle stesse nel conto finale. [B] Sulla mancata ripetizione della riserva dopo la prima iscrizione sul registro di contabilità in corrispondenza dei successivi allibramenti. [C] Sulla possibilità o meno di esaminare nel merito le riserve concernenti l'indisponibilità dell'area di cantiere e le difficoltà di accesso allo stesso, laddove queste non siano riportate nel registro di contabilità. [D] Sulla dottrina e la giurisprudenza riguardo all’obbligo di iscrivere nuovamente le riserve nel registro di contabilità dopo il primo atto. [E] Sulla nozione di "primo atto dell'appalto idoneo a ricevere" le riserve. [F] Sulla possibilità o meno di esercitare le riserve in forme diverse dall'iscrizione nel registro di contabilità ove non vi sia la materiale disponibilità dello stesso da parte dell'appaltatore. [G] Sulla mancanza di un accesso all'area di cantiere adeguato rispetto alle dimensioni dei mezzi e sulla possibilità o meno di assimilare tale fatto ad un errore progettuale. [H] Qualsiasi impedimento riscontrabile in sede di consegna dei lavori deve essere tempestivamente fatto valere apponendo apposita riserva nel suddetto verbale. [I] Sui casi in cui in un appalto “a corpo” possono essere riconosciuti compensi “a misura” in seguito a varianti progettuali. [L] Sul c.d. “contenuto minimo della riserva”. [M] Sul momento in cui sorge l’onere di tempestiva iscrizione di riserva in presenza di “atti continuativi”. [N] Sull’errata determinazione degli oneri della sicurezza indicati nel bando di gara e sul diverso importo che discenderebbe in base alla normativa vigente. [O] L'ordinamento non indica alcuna percentuale da applicare all'importo totale dei lavori al fine di calcolare la quota degli oneri di sicurezza. [P] Sui casi in cui è ammessa l’introduzione di riserve mediante l’inoltro in una raccomandata AR
Lodo Arbitrale, 29 luglio 2009
[A] Sull’eccezione mossa dall’amministrazione circa il difetto di una procura da parte dell’impresa al geometra che ha iscritto le riserve in contabilità. [B] Sul diritto della stazione appaltante di stralciare parte dei lavori contrattualizzati nei limiti di un quinto e sulla mancata osservanza del termine di cui al comma 2 dell'articolo 12 del D.M. n. 145/2000 a mente del quale "L'intenzione di avvalersi della facoltà di diminuzione deve essere tempestivamente comunicata all'appaltatore". [C] Sul momento da cui decorre l’onere di iscrivere riserva in presenza di un fatto continuativo. [D] Sull’ammissibilità o meno di una riserva priva di una quantificazione del danno subito. [E] Sull’anomalo andamento dei lavori causato dalla necessità di eseguire una bonifica degli ordigni bellici. [F] La determinazione a corpo del corrispettivo non comporta l'obbligo dell'appaltatrice di eseguire qualunque tipo di lavorazione
Lodo Arbitrale, 5 dicembre 2008
Ai fini della tempestiva iscrizione della riserva per fatti continuativi si deve distinguere il momento nel quale il danno sia obiettivamente ma presumibilmente configurabile da quello in cui esso sia precisamente quantificabile
Lodo Arbitrale, 5 giugno 2009 n. 83
[A] Sull’onere di tempestiva riserva nel caso dei c.d. “fatti continuativi”. [B] Sul risarcimento del danno per la cura e la manutenzione ordinaria dell'area di cantiere durante la sospensione dei lavori
Lodo Arbitrale, 31 luglio 2008 n. 111
[A] Sul risarcimento dei danni per il c.d. fermo virtuale e sulla differenza rispetto all’ipotesi di risarcimento da illegittima sospensione lavori ex art. 25 del D.M. 145 del 2000. [B] Sul nesso tra la “sottoproduzione” ed il principio dei c.d. “fatti continuativi”. [C] Sul concetto di tempestività delle riserve nel caso di danno da sottoproduzione dei lavori. [D] Sulla sussistenza o meno di un automatico effetto “sottrattivo” del premio di accelerazione in caso di anomalo andamento dei lavori prodotto dalla committente. [E] Sulla natura sanzionatoria o risarcitoria delle penali contrattuali. [F] Sulla tipologia di varianti che la committente può adottare sospendendo legittimamente i lavori senza che le possano derivare conseguenze risarcitorie. [G] Sulla rilevanza o meno delle spese generali quantificate in sede di offerta dall’appaltatore ai fini della quantificazione del risarcimento del danno da anomalo andamento dei lavori. [H] Sull’applicabilità o meno dell’art. 25 del D.M. 145 del 2000 in caso di anomalo andamento dei lavori. [I] Sulla mancata percezione dell’utile in caso di anomalo andamento dei lavori. [L] Sull’autonoma risarcibilità o meno delle spese per le utenze, gli affitti, le indennità chilometriche, i costi di ristorazione, le spese per la vigilanza e la pulizia, per le attività di smaltimento dei rifiuti, nonché per le attività di copia e riproduzioni fotografiche
Lodo Arbitrale, 11 luglio 2008 n. 98
A] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta con lo scopo di approvare una perizia di variante. [B] L'appaltatore deve operare in modo da attenuare quanto più possibile il danno. [C] Sul risarcimento del danno relativamente ai maggiori costi sopportati dall’impresa per il capo cantiere, l'assistente ed il personale impiegatizio. [D] Sul risarcimento del danno per lesione all’utile. [E] Sull’attenuazione del risarcimento del danno dovuto dalla stazione appaltante per il mancato utilizzo di attrezzature di modeste dimensioni. [F] Sul rimborso dei maggiori costi sopportati dall’impresa per il mantenimento delle polizze fideiussorie. [G] Sull’applicazione della rivalutazione monetaria all’importo da corrispondere come risarcimento del danno per “fatti continuativi”