Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 231.2002
Corte d’Appello di Firenze, 27 luglio 2024
[A] Premessa l’applicabilità della disciplina di cui al d.lgs. 231/2002 alla materia degli appalti pubblici, sull’automatica decorrenza degli interessi dovuti all’appaltatore per il mancato pagamento dei compensi da parte della stazione appaltante. [B] Sull’applicabilità al cottimo fiduciario dei principi in tema di procedure di affidamento ed esecuzione previste per i contratti pubblici. [C] Sull’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti degli enti pubblici diversi dagli enti locali ove un funzionario abbia impegnato l’ente nei confronti di un privato in violazione delle regole contabili. [D] Sull’(in)ammissbilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti degli enti locali ove un funzionario abbia impegnato l’ente in violazione delle regole contabili e sulla (im)possibilità di desumere il riconoscimento del debito fuori bilancio dal comportamento concludente tenuto dagli organi rappresentativi dell’ente.
Corte d’Appello di Campobasso, 31 maggio 2024
[A] Sui casi in cui i contratti di servizio pubblico per la fornitura e gestione dei servizi di trasporto pubblico locale devono essere qualificati come concessione di servizi, con conseguente applicazione delle disposizioni di cui al reg. 2007/1370/CE, o come appalti pubblici, con conseguente applicazione delle disposizioni di cui alle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, e sulle differenze tra le due forme di affidamento alla luce della disciplina di cui al d.lgs. 422/1997. [B] Sull’applicabilità degli interessi di cui al d.lgs. 231/2002 al ritardo nei pagamenti in materia di trasporto pubblico locale e sulla (non) necessità di costituire in mora il debitore. [C] Sulla forma che devono rivestire i contratti, e le loro successive modifiche, di cui sia parte la p.a..
Tribunale di Salerno, 1 luglio 2024
Sulla (in)validità, sia nella vigenza del d.lgs. 163/2006 che in quella del d.lgs. 50/2016, della clausola contenuta in un contratto d’appalto pubblico che subordina il pagamento del corrispettivo dovuto all’appaltatore per i SAL o per il saldo finale all’erogazione di un finanziamento da parte dell’ente finanziatore della stazione appaltante, avuto particolare riguardo ai contrastanti orientamenti della giurisprudenza di legittimità.
Corte d’Appello di Roma, 23 aprile 2024
[A] Sulla possibilità per il creditore di un ente pubblico del quale sia stato dichiarato il dissesto finanziario ai sensi degli artt. 244 e ss. del T.U.E.L., in mancanza dell’approvazione del rendiconto della gestione da parte dell’organo straordinario di liquidazione previsto dall’art. 256 del T.U.E.L., di chiedere in giudizio l’accertamento del credito e la condanna dell’ente al pagamento e sulla (im)possibilità di intraprendere azioni esecutive. [B] Sull’applicabilità della disciplina dei ritardi nei pagamenti contenuta nel d.lgs. 231/2002 ai contratti d’appalto pubblico.
Tribunale di Nola, 25 marzo 2024
[A] Sui termini e sulle modalità con cui l’appaltatore è tenuto ad apporre riserva, con particolare riguardo al termine entro cui quantificare i maggiori esborsi dovuti alla sospensione dei lavori disposta dalla stazione appaltante. [B] Sull’applicabilità degli interessi al saggio delle transazioni commerciali previsti dal d.lgs. 231/2002 agli importi dovuti dalla stazione appaltante per le riserve apposte dall’appaltatore in materia di appalti pubblici. [C] Premessa la disamina del c.d. “arricchimento imposto” dell’amministrazione, sulla (im)possibilità di riconoscere all’appaltatore l’indennizzo per indebito arricchimento per l’esecuzione di opere aggiuntive a quelle contrattualmente pattuite laddove manchi qualsiasi richiesta o autorizzazione da parte della p.a. committente.
Corte d’Appello di Firenze, 7 marzo 2024
[A] Sulla natura di mera ripartizione degli affari interni all’uffico giudiziario del rapporto tra sezione ordinaria e sezione specializzata in materia d’impresa. [B] Sull’(in)applicabilità alle controversie insorte tra appaltatore e subappaltatore della competenza speciale delle sezioni specializzate prevista dall’art. 3, co. 2, lett. f) del d.lgs. 168/2003 per gli appalti pubblici di rilevanza comunitaria. [C] Sulla (im)possibilità, nell’appalto di opere pubbliche stipulato a mezzo di rappresentante, di realizzare la contemplatio domini mediante comportamento concludente e sulla sorte del subappalto stipulato nelle medesime forme. [D] Sulla facoltà delle imprese riunite in A.T.I. di prevedere pattiziamente specifiche modalità di gestione del mandato collettivo nei rapporti coi terzi, con particolare riguardo alla legittimità della clausola che autorizzi la mandataria capogruppo a stipulare direttamente contratti di subappalto efficaci nella sfera giuridica delle società mandanti. [E] Sull’idoneità della ricognizione del credito effettuata da solo uno dei condebitori in solido a costituire elemento di prova della sussistenza del debito nei confronti degli altri condebitori. [F] Sull’applicabilità ai contratti d’appalto di opere pubbliche della diciplina prevista dal d.lgs. 231/2002 in tema di interessi moratori per ritardato pagamento del prezzo. [G] Sul soggetto su cui ricadono le spese di giudizio sostenute dal terzo chiamato in garanzia in caso di rigetto della domanda principale.
Tribunale di Firenze, 3 marzo 2024
[A] Sulle conseguenze, in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, delle insufficienze probatorie riscontrabili nella fase monitoria. [B] Sulla validità della clausola contenuta in un contratto d’appalto pubblico che preveda la riduzione del tasso di interesse dovuto dallla stazione appaltante all’appaltatore per il ritardo nel pagamento del prezzo rispetto al tasso indicato dal d.lgs. 231/2002.
Corte d’Appello di Roma, 16 gennaio 2024
[A] Sulla competenza della Corte dei Conti in materia di spettanza delle somme riscosse dalla società cui un ente pubblico, in virtù di una concessione pubblica, abbia attribuito il servizio di riscossione delle imposte. [B] Sul riparto di giurisdizione in materia di quantum ed an debeatur della revisione dei prezzi di un appalto pubblico, con particolare riguardo alla distinzione tra il caso in cui la revisione sia normativamente prescritta e quello in cui essa abbia fonte negoziale. [C] Sugli elementi distintivi tra appalto di servizi pubblici e concessione di servizi pubblici. [D] Sulla natura del contratto pubblico con cui un Comune affida il servizio di igiene urbana ad un’impresa: appalto o concessione? [E] Sui casi in cui sussiste la giurisdizione del giudice amministrativo in materia di indennità, canoni o altri corrispettivi afferenti ad un rapporto concessorio pubblico. [F] Sull’onere probatorio posto in capo al debitore in materia di inadempimento contrattuale. [G] Sul momento dal quale decorrono gli interessi dovuti dagli enti pubblici alle imprese per i ritardati pagamenti dei corrispettivi per la fornitura di beni o servizi. [H] Sull’applicabilità della disciplina degli interessi moratori prevista dal d.lgs. 231/2002 ai contratti d’appalto pubblico. [I] Sulla (im)possibilità di riconoscere ai privati il diritto di ottenere dall’ente pubblico il corrispettivo per le attività svolte extra-contratto. [L] Sui presupposti dell’azione ex art. 2041 c.c., con particolare riguardo alla necessità che la locupletazione sia avvenuta senza giusta causa.
Tribunale di Napoli, 8 gennaio 2024
[A] Sull’(im)possibilità di presentare domande nuove o prospettare questioni nuove in sede di comparsa conclusionale in materia di appalti pubblici. [B] Sulla data a partire dalla quale agli appalti di lavori pubblici si applica il d.lgs. 231/2002 in materia di termini di pagamento ed interessi moratori e sulla normativa applicabile agli appalti stipulati in precedenza. [C] Sulla (non) necessità di una specifica riserva concernente gli interessi moratori dovuti per il ritardato pagamento da parte della stazione appaltante in tema di appalto di opere pubbliche. [D] Sull’(in)applicabilità del termine quinquennale di prescrizione di cui al n. 4 dell’art. 2948 c.c. agli interessi dovuti per il tardivo pagamento del corrispettivo dovuto all’appaltatore in relazione ad un appalto pubblico. [E] Sulla (non) coincidenza tra le erogazioni individuate dall’art. 67, co. 1, lett. g) del d.lgs. 159/2011 che la p.a. non può conferire all’impresa colpita da interdittiva antimafia ed i corrispettivi dovuti all’appaltatore per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico. [F] Sull’onere dell’appaltatore di provare i danni subiti per il ritardo nell’esecuzione del collaudo da parte della stazione appaltante in materia di appalti pubblici.
Tribunale di Napoli, 24 luglio 2023
[A] Sull’importo da assumere a base del calcolo degli interessi nel caso di applicazione del regime dello split payment. [B] Sulla portata applicativa dell’art. 24 della l. 161/2014 con riferimento ai contratti d’appalto pubblici stipulati prima della sua entrata in vigore e regolati dal d.lgs. 163/2006.
Corte d’Appello di Venezia, 29 giugno 2023
[A] Sulla (in)idoneità della notifica dell’istanza di correzione di errore materiale di una sentenza a costituire notificazione ai fini della decorrenza del termine breve ex art. 325 c.p.c.. [B] Sulla (im)possibilità per l’Amministrazione di subordinare l’erogazione dei pagamenti dovuti agli aggiudicatari dei servizi di accoglienza ed assistenza in favore di cittadini stranieri alla presentazione della rendicontazione prescritta dal D.M. 18.10.2017 del Ministero dell’Interno. 
Tribunale di Roma, 16 giugno 2023
[A] Sull’applicabilità delle disposizioni sulla litispendenza di cui all’art. 39 c.p.c. ove, in corso di causa, sia sopravvenuta la definizione di un altro giudizio pendente. [B] Sull’individuazione delle voci di danno che la stazione appaltante pubblica è tenuta a risarcire all’appaltatore nel caso di colpevole ritardo nell’emissione del certificato di collaudo e sull’onere probatorio in ordine al predetto danno. [C] Sulla nozione di spese generali dell’impresa e sulla loro quantificazione in sede di domanda di risarcimento proposta dall’appaltatore per illegittima sospensione dei lavori da parte della stazione appaltante in materia di appalto pubblico. [D] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che intenda chiedere alla p.a. appaltante il risarcimento delle spese generali in caso di illegittima sospensione dei lavori ed in quello di ritardo nell’esecuzione del collaudo. [E] Sugli oneri probatori posti in capo al creditore ed al debitore in materia di adempimento di un’obbligazione. [F] Sui casi in cui i crediti dell’appaltatore di opera pubblica sono esigibili anche in assenza dell’esecuzione del collaudo da parte della stazione appaltante. [G] Sull’onere probatorio in materia di imputabilità del ritardo nel collaudo dei lavori eseguiti per un appalto pubblico. [H] Sul dies a quo per gli interessi di mora, comprensivi del risarcimento del danno di cui al co. 2 dell’art. 1224 c.c., dovuti all’appaltatore in caso di ritardata esecuzione del collaudo da parte della p.a. appaltante. [I] Sui casi in cui sono applicabili gli interessi di mora previsti dagli artt. 35 e 36 del d.p.r. 1063/1962 in materia di appalto pubblico.
Corte d’Appello di Firenze, 16 giugno 2023
[A] Sulla (in)validità della clausola contrattuale che esclude l’applicazione degli interessi moratori in caso di ritardo nell’adempimento, con riguardo al periodo antecedente ed a quello susseguente alla riforma dell’art. 7 del d.lgs. 231/2002 intervenuta con il d.lgs. 192/2012. [B] Sulle conseguenze del mancato deposito in secondo grado di un documento regolarmente depositato in primo grado e di cui una parte abbia, in appello, puntualmente allegato il fatto rappresentato dal quel documento. [C] Sulla differenza tra promessa di pagamento e confessione stragiudiziale. [D] Sull’esigibilità degli interessi dovuti a partire dalla domanda giudiziale, ai sensi dell’art. 1284, co. 4 c.c., con particolare riferimento alla domanda che concerne la corresponsione degli interessi di mora contrattualmente pattuiti. [E] Sull’(in)ammissibilità della domanda di rivalutazione monetaria con riguardo alle pretese di natura restitutoria e sulla (im)possibilità per il Giudice di applicare d’ufficio l’art. 1224, co. 2 c.c..
Tribunale di Benevento, 3 luglio 2023
[A] Sull’onere probatorio in materia di entità usuraria degli interessi moratori contrattualmente pattuiti  [B] Sulla (in)validità delle clausole di gara che prevedano deroghe agli artt. 4 e 5 del d.lgs. 231/2002 con riguardo ai termini di pagamento, alla decorrenza degli interessi moratori ed al saggio di interesse in materia di appalti pubblici.
Tribunale di Roma, 21 febbraio 2023
[A] Sui presupposti di operatività del giudicato sostanziale in materia di appalti pubblici. [B] Sulla sorte delle clausole contrattuali concernenti transazioni commerciali tra un privato e la P.A. ed aventi ad oggetto la pattuizione convenzionale di un tasso di interesse diverso da quello legale di mora ed un termine per il pagamento superiore ai 30 giorni.
Tribunale di Latina, 16 gennaio 2023
[A] Sugli elementi necessari e sulla decorrenza del credito da interessi moratori ex d.lgs. 231/2002 in relazione ai pagamenti dovuti all’appaltatore. [B] Sulla prescrizione degli interessi moratori di cui al d.lgs. 231/2002 e di quelli dovuti per ritardato pagamento del prezzo dell’Appalto ai sensi dell’art. 33 e ss. del d.p.r. 1063/1962 e sull’(in)applicabilità dell’art. 2948 c.c..
Tribunale di Messina, 13 dicembre 2022
[A] Sui casi in cui si produce la nullità della citazione per mancata esposizione dei fatti e degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda ai sensi dell’art. 164. co. 4 c.p.c.. [B] Sui termini per la proposizione delle riserve in materia di Appalto pubblico. [C] Sui limiti all’indagine del CTU. [D] Sui casi in cui sussiste la responsabilità dell’Amministrazione Committente per ritardo nel pagamento del corrispettivo all’Appaltatore dovuto al ritardo nell’erogazione di un finanziamento da parte di un altro Ente pubblico. [E] Sull’applicabilità della disciplina sugli interessi contenuta nel d.lgs. 231/2002 ai contratti d’Appalto di lavori pubblici. [F] Sulla (in)derogabilità della disciplina sugli interessi dovuti all’Appaltatore per ritardato pagamento del corrispettivo  da parte della P.A. Committente. [G] Sugli elementi idonei a fondare la richiesta di maggior danno ai sensi dell’art. 1224, co. 2 c.c..
Tribunale di Catanzaro, 22 dicembre 2022
[A] Sull’idoneità della fattura a consentire l’emissione di un decreto ingiuntivo e sull’(in)idoneità della medesima a provare nel merito la fondatezza della pretesa in sede di opposizione. [B] Sulla disciplina degli interessi moratori dovuti in caso di ritardato pagamento di una fattura relativa ad un Appalto pubblico.
Tribunale di Torino, 2 agosto 2022
Sulla decorrenza automatica degli interessi moratori in assenza di costituzione in mora del debitore in materia di contratto d’Appalto pubblico e privato.
Corte d’Appello di Messina, 24 dicembre 2021
[A] Sui termini processuali per proporre eccezione di decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserva e sulla rilevabilità d’ufficio di suddetta decadenza in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla configurabilità della “causa di forza maggiore”, ai sensi dell’art. 30, co. 1 del d.p.r. 1063/1962, in caso di rinvenimento di reperti archeologici durante l’esecuzione di un Appalto pubblico. [C] Sulle “ragioni di pubblico interesse o necessità”, di cui all’art. 30, co. 2 del d.p.r. 1063/1962, che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [D] Sull’applicabilità del d.lgs. 231/2002 ai contratti d’Appalto stipulati ed eseguiti anteriormente all’entrata in vigore dello stesso. [E] Sulla quantificazione degli interessi dovuti all’Appaltatore in caso di ritardo della Stazione Appaltante nel pagamento degli acconti e della rata di saldo in materia di Appalto pubblico. [F] Sulla decorrenza degli interessi dovuti all’Appaltatore per il ritardo della Stazione Appaltante nel pagamento delle riserve dovute all’inadempimento della Stazione Appaltante in materia di contratto d’Appalto pubblico. [G] Sull’applicabilità della disciplina della revisione dei prezzi nel caso di ritardata esecuzione dei lavori addebitabile alla Stazione Appaltante che coincida con un periodo di prezzi crescenti in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Velletri, 1 dicembre 2020
[A] Sulla normativa applicabile alla cessione dei crediti derivanti da contratto d’Appalto pubblico, ai sensi dell’art. 117 del d.lgs. n. 163/2006. [B] Sui termini ed i tassi d’interesse moratori applicabili sulle somme dovute all’Appaltatore dalla Stazione Appaltante
Corte d’Appello di Bari, 23 ottobre 2020
[A] Sul riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in materia di contratti pubblici. [B] Sul termine di prescrizione quinquennale o decennale degli interessi moratori
Corte d’Appello di L’Aquila, 29 luglio 2020
[A] Sulla configurabilità negli appalti pubblici e sul funzionamento della cessione del credito a titolo di garanzia. [B] Sulla applicabilità degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231/2002 agli appalti di lavori pubblici
Tribunale di Vibo Valentia, 30 luglio 2020
[A] Sulla ammissibilità o meno della subordinazione del pagamento del prezzo di appalto alla effettiva erogazione dei finanziamenti statali, [B] Sulla sussistenza o meno della responsabilità della Stazione Appaltante per ritardi nei pagamenti dovuti al ritardo nell’erogazione del finanziamento da parte di altro ente pubblico. [C] Sulla responsabilità dell’ente finanziatore per ritardati pagamenti e sulla fondatezza o meno della richiesta integrazione del contraddittorio nei confronti di quest’ultimo. [D] Sulla disciplina di termini e modalità di pagamento applicabile agli appalti pubblici (d.lgs. n. 231/2002). [E] Sulla nullità o meno della clausola del contratto d’appalto limitativa dell’applicazione degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231/2002 in caso di ritardati pagamenti anche dovuti a ritardi dell’ente finanziatore
Tribunale di Cosenza, 30 luglio 2020
[A] Sull’applicabilità o meno ai contratti di appalto delle disposizioni stabilite in materia di interessi moratori con il D. Lgs. N. 231/2002. [B] Sulla giurisprudenza contrastante in merito alla nullità o meno delle clausole del contratto che collegano il pagamento degli acconti e saldo alla effettiva erogazione del finanziamento da parte dell’ente finanziatore all’ente appaltante
Tribunale di Savona, 19 luglio 2017
[A] Sulla applicabilità o meno della disciplina di cui al D.L.vo n. 231.2002 ai contratti di appalto pubblici stipulati prima del 1.1.2013. [B] Sui limiti alla possibilità per la stazione appaltante di ottenere la compensazione di somme liquidate all’impresa con propri crediti accertati con sentenza non ancora passata in giudicato
Tribunale di Roma, 3 agosto 2017
Sulla applicabilità o meno degli interessi ex d.lgs. n. 231/2002 alle somme liquidate all’appaltatore a titolo di corrispettivo
Tribunale di Salerno, 1 giugno 2017
[A] Sulla giurisdizione in tema di inadempimento di contratti tra appaltatore e Pubblica Amministrazione. [B] Sugli interessi dovuti sulle somme liquidate all’Appaltatore a titolo di danno
Corte d’Appello di Bari, 20 aprile 2017
[A] Sulla decorrenza degli interessi per ritardato pagamento nelle ipotesi in cui l’appalto venga effettuato con ricorso a mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. [B] Sulla possibilità o meno di applicare la prescrizione quinquennale agli interessi moratori di fonte legale dovuti a causa del ritardo nel pagamento del prezzo di appalto
Tribunale di Milano, 2 marzo 2017
Sulla applicabilità o meno ai ritardati pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni degli interessi moratori di cui al d.lgs. n. 231 del 2002, sulla decorrenza e sulla possibilità di stabilire contrattualmente termini di pagamento più lunghi
Lodo Arbitrale, 17 febbraio 2015
[A] Sulle ipotesi in cui la modifica della domanda in corso di processo può costituire una inammissibile "mutatio libelli. [B] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale ai sensi dell'art. 816bis c.p.c.. [C] Sugli interessi dovuti in caso di ritardato pagamento dei corrispettivi a favore dell'Impresa
Lodo Arbitrale, 8 gennaio 2015
[A] Sulla applicabilità o meno alle clausole compromissorie sottoscritte precedentemente della novità introdotta con l. n. 190/2012, relativa all'obbligo di previa autorizzazione dell'arbitrato da parte dell'organo di vertice dell'amministrazione. [B] Sui limiti alla applicabilità della disciplina in tema di iscrizione delle riserve agli appalti pubblici di servizi. [C] Sulla prova necessaria a fondamento della pretesa risarcitoria in merito al c.d. "danno curriculare" conseguente alla impossibilità di spendere in altre gare l'esecuzione del servizio eseguito con ritardo imputabile alla Stazione Appaltante. [D] Sulla applicabilità o meno degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231/2002 sulle somme liquidate all'Impresa a titolo di risarcimento del danno da responsabilità contrattuale della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 22 aprile 2014
[A] Sui criteri interpretativi di una clausola contrattuale ambigua, laddove non sia percepibile la comune volontà delle parti, che interpretano la stessa in senso opposto. [B] Sulla applicazione degli interessi moratori ex d.lgs. 231/2002 per le somme dovute a titolo di indennità per le maggiori percorrenze necessarie a svolgere il servizio di conferimento in discarica dei RSU. [C] Sulla giurisdizione in tema di aggiornamento prezzi si sensi degli artt. 115 e 244 del Codice. [D] Sulla giurisdizione del Collegio in merito alla richiesta di risarcimento per danni all'immagine derivante dalla risoluzione del contratto per inadempimento di una delle parti, e sui presupposti per l'accoglimento della stessa. [E] Sui criteri da utilizzare per la quantificazione del danno all'immagine subito dall'Ente Pubblico in conseguenza degli inadempimenti dell'Impresa alle obbligazioni assunte nella gestione di un servizio (nella specie raccolta rifiuti solidi urbani)
Lodo Arbitrale, 2 gennaio 2013
[A] Sul giudizio di comparazione che il Collegio deve svolgere nel caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla possibilità di addebitare ad entrambe le parti la risoluzione. [B] Sulla valutazione della gravità dell'inadempimento ai fini della pronuncia di risoluzione del contratto e sulla decisione da assumere da parte del Collegio nel caso in cui non sia configurabile a carico di nessuna delle parti un inadempimento "di non scarsa importanza". [C] Sulla applicabilità o meno degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231/2002 sulle somme liquidate a titolo di risarcimento a seguito della dichiarazione di risoluzione del contratto
Lodo Arbitrale, 24 settembre 2012
[A] Sulla possibilità o meno che la clausola compromissoria contenuta in un disciplinare di incarico possa ritenersi invalida e inefficace, in quanto non formalizzata nei modi inderogabilmente richiesti per le cc.dd. clausole vessatorie dall'art. 1341 c.c.. [B] Sulla ammissibilità o meno della CTU finalizzata a valutare il quantum del compenso professionale richiesto dal professionista incaricato e sui criteri considerati dal collegio per tale valutazione. [C] Sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria sui crediti per onorari del professionista e sull'onere della prova sul punto. [D] Sulla spettanza o meno degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231 del 2002 sugli onorari del professionista e sulla decorrenza degli stessi
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 4 dicembre 2009
L'imposizione da parte dell'amministrazione di clausole recanti condizioni di pagamento per la fornitura di beni e servizi notevolmente peggiorative rispetto alla disciplina legale, costituisce abuso della posizione dominante e lesione della libertà contrattuale, in violazione dell'art. 4 del D.lgs n. 231 del 2002