Corte d’Appello di Napoli, 8 maggio 2024
[A] Premessa la (im)possibilità, prevista dalla l. 109/1994 e prima dalla l. 2248/1965, di remunerare l’appaltatore per i lavori eseguiti in difformità da quanto stabilito in un contratto d’appalto pubblico, sui casi in cui sorge il diritto al compenso in capo all’appaltatore per i lavori eseguiti extra contratto in assenza di autorizzazione da parte della stazione appaltante. [B] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di agire direttamente per indebito arricchimento del committente ove sussista il titolo per agire nei confronti del direttore dei lavori e sulla possibilità per lo stesso appaltatore di agire per indebito arricchimento nei confronti del committente in via surrogatoria utendo iuribus del direttore dei lavori. [C] Sulla (non) necessità, in tema di azione di indebito arricchimento nei confronti della p.a., del previo riconoscimento dell’utilità da parte dell’Ente pubblico arricchito. [D] Premessa l’individuazione dei soggetti titolati a modificare nella fase dell’esecuzione i lavori stabiliti in un contratto d’appalto pubblico, sulla (im)possibilità di riconoscere il diritto al compenso per l’appaltatore che, nella vigenza della l. 109/1994, abbia eseguito le varianti in corso d’opera disposte dal direttore dei lavori al di fuori dei limiti previsti dall’art. 25, co. 3 della l. 109/1994. [E] Sulla responsabilità del direttore dei lavori che, pur non avendo ricevuto un formale incarico da parte del committente, si qualifichi come tale nei confronti dei terzi. [F] Sulla forma che devono rivestire i contratti d’opera professionale stipulati tra professionista e p.a., con particolare riguardo alla (ir)rilevanza della delibera con cui un organo dell’Ente abbia conferito l’incarico.
Corte d’Appello di Torino, 12 aprile 2022
[A] Sui requisiti di ammissibilità dell’appello ai sensi dell’art. 342 c.p.c.. [B] Sulla responsabilità solidale dell’Appaltatore e del Direttore dei lavori che abbiano concorso a determinare il danno subito dal Committente ai sensi degli artt. 1667 e 1669 c.c.. [C] Sul contenuto degli obblighi di vigilanza assunti dal Direttore dei lavori con riferimento ai vizi ed alle difformità dell’opera appaltata in tema di contratto d’Appalto. [D] Sui limiti dell’obbligo indennitario posto a carico dell’assicurazione nei confronti dell’assicurato che sia responsabile, in solido con un altro soggetto, di un danno in tema di assicurazione della responsabilità civile.
Corte d’Appello di Palermo, 23 giugno 2021
[A] Sulle facoltà attribuite al procuratore da una procura alle liti ampia e omnicomprensiva rilasciata da una Giunta Comunale. [B] Sulla disciplina regionale siciliana in merito alla procura alle liti ed al conferimento dell’incarico all’avvocato da parte dei Comuni. [C] Sul valore probatorio degli ordini di servizio e delle relazioni redatte dal direttore dei lavori, dal responsabile per la sicurezza e dal responsabile del procedimento. [D] Sulla volontaria sospensione dei lavori relativi ad opere pubbliche da parte dell’Appaltatore. [E] Sui limiti del potere del Giudice di chiedere d’ufficio informazioni scritte alla P.A. ai sensi dell’art. 213 c.p.c.. [F] Sul riconoscimento del compenso all’Appaltatore per le opere effettuate in caso di risoluzione di contratto d’Appalto per colpa dell’Appaltatore stesso. [G] Sul danno d’immagine nei confronti delle persone giuridiche e degli enti collettivi.
Corte d’Appello di Lecce, 11 novembre 2019
[A] Sull’ammissibilità o meno dell’azione dell’appaltatore prima dell’esecuzione del collaudo da parte della Stazione appaltante. [B] Sulla necessità o meno di eseguire il collaudo delle opere nel caso di risoluzione anticipata del contratto per inadempimento dell’appaltatore, ai sensi dell’art. 136 del d.lgs. n. 163 del 2006. [C] Sui limiti al diritto dell’appaltatore di ottenere il pagamento per le opere diverse da quelle oggetto del contratto
Corte dei Conti, sez. Giurisdizionale Lombardia, 3 maggio 2017
[A] Sui compiti e sulle responsabilità del Direttore dei Lavori nella contabilizzazione degli stati di avanzamento lavori (SAL). [B] Sulle responsabilità del Direttore dei lavori in caso di errate o irregolari valutazioni e contabilizzazioni dei lavori effettuate dal D.L. in sede di emissione dei SAL derivi il pagamento di opere e materiali in misura superiore. [C] Sugli effetti prodotti sulla responsabilità contabile del Direttore Dei Lavori nel caso di recupero dell’importo del danno subito dall’amministrazione direttamente dall’appaltatore e sull’ipotesi di irrecuperabilità per fallimento dell’appaltatore. [D] Sulla possibilità di configurare una corresponsabilità del collaudatore e del Direttore dei Lavori per il danno subito dalla stazione appaltante a causa della errata contabilizzazione dei lavori. [E] Sulla possibilità di configurare una corresponsabilità del Responsabile del procedimento (RUP) per il danno subito dalla stazione appaltante a causa della errata contabilizzazione dei lavori
Lodo Arbitrale, 20 luglio 2015
[A] Sulla sussistenza o meno del diritto alla retribuzione del progettista in caso di eccedenza delle varianti rispetto al quinto d'obbligo. [B] Sui compiti e responsabilità del Direttore dei Lavori negli appalti pubblici
Corte di Cassazione, Sezione I, 9 gennaio 2013
[A] Sulla possibilità o meno di porre a carico della stazione appaltante i maggiori oneri delle opere realizzate laddove non vi sia la ricorrenza di una variante e sia carente l'espletamento di una regolare procedura di approvazione di un'opera diversa da quella prevista in contratto. [B] Sulle responsabilità del direttore lavori qualE “falsus procurator” della stazione appaltante
Lodo Arbitrale, 4 marzo 2011
[A] Sulla necessità o meno che la Stazione Appaltante eccepisca nel corso del rapporto la decadenza della riserva per intempestività della stessa e sulla eventuale ammissibilità dell’eccezione solo nel giudizio. [B] Sulla tempestiva apposizione della della riserva in merito a fatti continuativi, cioè che durano nel tempo oppure la cui causa si ripeta continuamente. [C] Sulla necessità o meno della previa iscrizione della riserva in ordine alla richiesta di pagamento degli interessi moratori per ritardata emissione del certificato di collaudo. [D] Sugli effetti del collaudo dell’opera pubblica, sull’obbligatorietà dello stesso e sulla applicabilità agli appalti pubblici dell’accettazione tacita di cui all’art. 1665 cod.civ.. [E] Sulla decorrenza dei termini di prescrizione e decadenza per l’esercizio dell’azione di per ottenere il risarcimento danni per eventuali difformità e vizi dell’opera da parte della Stazione Appaltante. [F] Sulla possibilità o meno che possa costituire riconoscimento dei vizi il fatto che l’impresa abbia attribuito la responsabilità dei vizi stessi alla DD.LL., senza negarne l’esistenza e sul conseguente esonero dell’onere di tempestiva denuncia da parte della Stazione Appaltante. [G] Sulla possibilità o meno che gli errori di progetto fornito dalla Stazione Appaltante ricadano sulla medesima ed escludano la responsabilità dell’appaltatore. [H] Sulla risarcibilità o meno del danno non patrimoniale invocato in via riconvenzionale dalla Stazione Appaltante per le critiche ricevute dalla popolazione anche contro i suoi amministratori, per gli articoli di stampa e per le interrogazioni delle opposizioni in sede consiliare in merito alla gestione del contratto d’appalto
Lodo Arbitrale, 9 novembre 2010
[A] Sull’entità del danno risarcibile in caso di illegittima mancata aggiudicazione di incarico professionale. [B] Sulla possibilità o meno di riconoscere in modo forfetario al professionista i maggiori danni derivanti dalla sospensione dell’incarico. [C] Sulla riconoscibilità o meno del c.d. danno curriculare al direttore dei lavori in caso di inadempimento della stazione appaltante e sulla misura dell’eventuale danno risarcibile. [D] Sulla necessaria unicità o meno della direzione lavori affidata dalla Stazione Appaltante all’esterno e sulla possibilità o meno di affidare l’incarico di direzione lavori a più soggetti esterni anche al fine del calcolo del danno risarcibile in caso di inadempimento della stazione appaltante
Corte di Cassazione, Sezioni Unite, 9 febbraio 2011
[A] Sulla possibilità di configurare in capo al direttore dei lavori una responsabilità contabile valutabile dinanzi alla Corte dei Conti, per i danni cagionati nella esecuzione dell'incarico attribuito dall'ente pubblico [B] Sulla indipendenza o meno tra il giudizio di responsabilità dinanzi alla Corte dei Conti e il giudizio ordinario avviato per contestazioni sulla fase esecutiva dei lavori
Lodo Arbitrale, 30 luglio 2010
[A] Sulle condizioni che devono sussistere affinché la mancata sottoscrizione del conto finale o la mancata riproposizione delle riserve in calce allo stesso comporti una presunzione di accettazione da parte dell'impresa di detto documento. [B] Sul contratto aleatorio che rimette interamente in capo all'impresa i costi e maggiori oneri derivanti anche da sospensioni ingiustificate ed immotivate dei lavori. [C] Nell'appalto di opere pubbliche il Direttore dei lavori può essere considerato in ragione dei suoi compiti e delle sue attribuzioni come "organico" all'Ente
Lodo Arbitrale, 31 marzo 2010
[A] Sulla revoca del provvedimento con il quale era stata concessa la occupazione gratuita dei suoli ex art. 49 lett. a) del D.Lgs. 507/93, a seguito del venire in essere delle novità normativa recate dall'art. 63 del D.Lgs. n. 446/1997. [B] Sul superamento del dogma dell’intangibilità delle clausole contrattuali in favore del principio della proporzione e dell’equilibrio negoziale. [C] Sui principi UNIDROIT, per la formazione di un diritto privato comune europeo, che pongono norme che offrono rimedi nei confronti delle gross disparity (sproporzione originaria) e delle handship (sproporzione sopravvenuta). [D] Sulle conseguenze in ordine all’eventuale tardività della riserva qualora il Direttore Lavori non la abbia eccepita in sede di controdeduzioni. [E] Sulla speciale decadenza delle riserve di carattere generale predisposte denunciando l'anomalo andamento dei lavori che interessa tutto l'appalto e che non si riferisce a partite di lavoro riportate nel registro di contabilità. [F] Sull'adesione dell'impresa allo spostamento del termine originario contrattuale e sulla possibilità o meno che ciò possa comportare la rinunzia a far valere il risarcimento dei maggiori danni. [G] Sulla corretta interpretazione dell’art. 219 del D.P.R. 554 del 1999 secondo il quale “ Il progettista in collaborazione con il direttore dei lavori adegua gli elaborati progettuali esecutivi nel corso dei lavori, sulla base dei risultati delle operazioni compiute o dei rinvenimenti effettuati o dei sondaggi eseguiti”. [H] Sul risarcimento del mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 15 marzo 2010
[A] Sulla sussistenza o meno di un onere per l’impresa di iscrivere riserva negli ordini di servizio. [B] Sulla perdurante mancata consegna delle aree del cantiere da parte della stazione appaltante. [C] Sulla lesione dell’utile in caso di anomalo andamento dei lavori e sulla diversa quantificazione del danno rispetto all’illegittima sospensione dei lavori. [D] Sul caso in cui il Direttore dei Lavori non abbia eccepito la tardività delle riserve e tale tardività non sia stata neppure rilevata nei primi scritti difensivi della stazione appaltante
Lodo Arbitrale, 24 febbraio 2010
[A] Sulle conseguenze che derivano dalla mancata eccezione dell’intempestività della riserva da parte del direttore dei lavori. [B] Sull’omessa indicazione delle maestranze e dei macchinari presenti in cantiere da parte del direttore dei lavori che redige il verbale di sospensione lavori
Lodo Arbitrale, 10 maggio 2009
[A] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta in seguito alle dimissioni del direttore lavori. [B] Nell'eventualità che la sospensione possa essere illegittima sin dall'inizio, l'appaltatore deve inserire la sua riserva nello stesso verbale di sospensione
Corte dei Conti, Sezione Trentino Alto Adige, 4 dicembre 2009
[A] Sulla responsabilità erariale del Direttore Lavori per l’omessa individuazione e correzione di tutte le problematiche ostative alla corretta realizzazione dell’opera e per la mancata verifica di materiali poi invece risultati non idonei. [B] Il direttore dei lavori è tenuto all'individuazione e alla correzione di eventuali carenze progettuali che impediscono quella "buona riuscita" del lavoro. [C] Sulla responsabilità civile del direttore dei lavori, in concorso con quella dell’appaltatore
Corte dei Conti, Sezione Trentino Alto Adige, 3 dicembre 2009
A] Sulla responsabilità civile del direttore dei lavori, in concorso con quella dell’appaltatore, per la mancata verifica e controllo della rispondenza dell’opera al progetto. [B] Sulla necessità o meno che il direttore lavori assicuri la presenza continua e giornaliera sul cantiere
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III Bis, 30 novembre 2009
[A] Sulla sussistenza o meno di un’incompatibilità tra le funzioni di validazione e quelle di assistenza al direttore dei lavori. [B] Sulla possibilità o meno di svolgere da parte dello stesso soggetto funzioni di supporto al RUP e contestualmente funzioni di supporto al direttore lavori
Lodo Arbitrale, 30 gennaio 2009
[A] Sul momento a cui si deve far riferimento per determinare la tariffa relativa alla progettazione e direzione di lavori pubblici. [B] E’ legittimo e deve essere remunerato secondo tariffa il ricorso a direttori operativi, specialisti delle singole categorie di opere, senza che occorra una “richiesta specifica” da parte del RUP. [C] Sulla determinazione del compenso professionale in funzione dell’importo consuntivo lordo delle opere realizzate. [D] Sull’incarico di "misura e contabilità dei lavori”
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 28 settembre 2009
[A] Il direttore dei lavori per conto del committente presta un'opera professionale in esecuzione di un'obbligazione di mezzi e non di risultato. [B] Sulla necessità o meno di una presenza continua e giornaliera sul cantiere da parte del Direttore dei Lavori