Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 163.2006. Art. 37 (Raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari)
Corte d’Appello di Torino, 28 novembre 2023
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento. [B] Sulla possibilità per la stazione appaltante di agire in giudizio nei confronti della sola mandataria di un’ATI in tema di appalti pubblici. [C] Sul momento da cui decorrono per la stazione appaltante i termini di decadenza e prescrizione per l’esperimento dell’azione di garanzia ai sensi dell’art. 1667 c.c. nei confronti dell’appaltatore di opera pubblica. [D] Sulla (im)possibilità che l’accettazione di un’opera pubblica da parte della p.a. avvenga implicitamente ai sensi degli artt. 1665 c.c. e 1667 c.c., con particolare riguardo al caso in cui la consegna dell’opera pubblica da parte dell’appaltatore avvenga prima del collaudo. [E] Sulla ratio dell’obbligo posto in capo all’appaltatore di apporre tempestivamente riserva per ogni domanda o contestazione relativa allo svolgimento di un appalto pubblico. [F] Sul momento da cui decorrono gli interessi sulle somme di denaro liquidate a titolo di risarcimento del danno per inadempimento contrattuale.
Corte d’Appello di Bologna, 24 novembre 2023
Sulla qualificazione giuridica e sulla validità della clausola inserita in un contratto d’appalto pubblico che prevede la responsabilità solidale del consorzio per i pagamenti dovuti dalle singole consorziate ai subappaltatori.
Tribunale di Bologna, 11 novembre 2023
Sull’(in)applicabilità del regime di solidarietà di cui all’art. 37, co. 5 del d.lgs. 163/2006 all’ipotesi in cui un consorzio di cooperative di produzione e lavoro, aggiudicatario di un appalto pubblico, abbia assegnato ad una consorziata l’esecuzione di parte dei lavori e quest’ultima abbia effettuato un subappalto rendendosi poi inadempiente nei confronti del subappaltatore.
Tribunale di Roma, 2 agosto 2023
[A] Sulla rilevabilità del difetto di legittimazione attiva e passiva. [B] Sulla legittimazione attiva, nei confronti della stazione appaltante, della mandante di A.T.I. aggiudicataria di lavori pubblici che sia sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria nella vigenza della legge fallimentare precedente alle modifiche introdotte con il d.lgs. 5/2006. [C] Sul soggetto che ha la legittimazione attiva nell’A.T.I. in relazione alle controversie scaturenti da un appalto pubblico aggiudicato.
Tribunale di Roma, 20 luglio 2023
Sull’ammissibilità della revoca del mandato da parte dell’impresa mandante di ATI nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e sugli effetti che essa esplica nei rapporti interni ed esterni dell’ATI che sia parte di un contratto d’appalto pubblico, con particolare riguardo al caso in cui la revoca avvenga in un’associazione formata da due imprese.
Tribunale di Palermo, 26 luglio 2023
[A] Sugli effetti, con riferimento al rapporto contrattuale tra ATI aggiudicataria di un appalto pubblico e p.a. appaltante, di un’interdittiva antimafia disposta nei confronti della società mandataria con particolare riguardo alle pretese dell’ATI per i lavori eseguiti. [B] Sulla quantificazione del lucro cessante in materia di appalto pubblico.
Tribunale di Napoli, 24 luglio 2023
[A] Sulla possibilità che le fatture, unitamente ad altri documenti, costituiscano uno degli elementi idonei a provare le pretese creditorie in materia di appalto. [B] Sulla possibilità che l’ATI, in casi particolari, stipuli contratti come un autonomo centro di imputazione di effetti giuridici.
Tribunale di Avellino, 8 agosto 2023
[A] Sui casi in cui è possibile, per il creditore, agire con separati giudizi per far valere più diritti di credito fondati sul medesimo fatto costitutivo, con particolare riguardo al caso del credito garantito da cambiali. [B] Sulla responsabilità solidale della mandataria di A.T.I. per i crediti del subappaltatore nei confronti di una società facente parte di un consorzio mandatario in materia di appalto pubblico, anche con riguardo al consorzio di cooperative di produzione e lavoro. [C] Sulla condanna alle spese legali della fase monitoria nel caso in cui venga revocato il decreto ingiuntivo in esito al giudizio di opposizione.
Tribunale di Catanzaro, 4 settembre 2023
[A] Sulla natura della d.i.a.. [B] Sul soggetto cui spetta la rappresentanza e la legittimazione attiva e passiva in materia di A.T.I.. [C] Sulla (im)possibilità di configurare come norme imperative quelle che, in materia di formazione del prezzo posto a base delle gare per appalto di lavori pubblici, facciano riferimento a costi standardizzati così come determinati dall’Osservatorio dei Lavori Pubblici, dai listini ufficiali o dai listini delle locali Camere di Commercio ovvero ai prezzi correnti di mercato. [D] Sull’individuazione del danno che l’appaltatore è tenuto a risarcire al committente in caso di risoluzione del contratto d’appalto per colpa dell’appaltatore.
Tribunale di Lucca, 11 settembre 2023
[A] Sull’obbligo motivazionale posto in capo al giudice che intenda aderire alle conclusioni del consulente tecnico. [B] Sulla natura della responsabilità ex art. 1669 c.c. e sui difetti e sulle carenze dell’opera idonee a intergarla. [C] Sui soggetti che, oltre all’appaltatore, possono essere chiamati a rispondere nei confronti del committente per difetti e carenze dell’opera e sulla natura solidale della responsabilità in caso di concorso nel danno. [D] Sulla (in)applicabilità dell’art. 1669 c.c. al rapporto tra committente e subappaltatore e sulla natura della responsabilità del subappaltatore, che abbia operato con negligenza e cagionato un’errata esecuzione dell’appalto, nei confronti del committente che abbia subito un danno ingiusto. [E] Sull’improcedibilità della domanda di risarcimento proposta nel giudizio ordinario di cognizione nei confronti della società fallita. [F] Sulla distinzione tra legittimazione passiva e titolarità passiva del rapporto controverso, con particolare riguardo al caso in cui i tecnici incaricati per un appalto eccepiscano di non aver eseguito incarichi attinenti a quelli che hanno causato i difetti e le carenze di un’opera. [G] Sul rapporto tra società mandanti e capogruppo riunite in ATI. [H] Sulla differenza della ripartizione delle responsabilità tra le società riunite in caso di ATI orizzontale e verticale. [I] Sul soggetto a cui spetta la rappresentanza esclusiva, anche processuale, dell’ATI. [L] Sulla nozione generale di responsabilità della p.a. e dei dipendenti pubblici. [M] Sulla possibilità e i presupposti necessari al fine di individuare una corresponsabilità della p.a. appaltante danneggiata per i difetti e le carenze dell’opera anche a causa dell’attività posta in essere da un dipendente pubblico in materia di appalti pubblici. [N] Sulla giurisdizione in materia di responsabilità dei dipendenti per aver, con il proprio operato, cagionato danni o oneri risarcitori in capo alla p.a.. [O] Sul momento da cui decorre il termine di un anno per la denuncia dei vizi ai sensi dell’art. 1669 c.c.. [P] Sui limiti entro cui la variante può modificare il progetto approvato in materia di appalto pubblico. [Q] Sulla possibilità di richiedere il risarcimento in forma specifica del danno che sia conseguenza dei vizi dell’opera in materia di appalto. [R] Sulla possibilità di ricomprendere nel risarcimento dovuto per i vizi dell’opera appaltata le spese di ristrutturazione ma non quelle necessarie a ricostruire un altro nuovo edificio. [S] Sulla natura del danno da lesione d’immagine della p.a. e sulla sua esigibilità nei confronti di soggetti terzi che, anche in ragione dei vizi e dei danni causati in esecuzione di un contratto d’appalto pubblico, abbiano leso la reputazione dell’amministrazione. [T] Sull’onere probatorio posto in capo alla p.a. che intenda chiedere il risarcimento del danno da lesione d’immagine, con particolare riguardo all’utilizzo di articoli di giornale al fine di provare il comune sentire della popolazione. [U] Sugli interessi, sulla rivalutazione e sul lucro cessante dovuti dal debitore per il ritardato adempimento dell’obbligo di risarcimento del danno da responsabilità extracontrattuale, quale quello di cui all’art. 1669 c.c.. [V] Sulla figura atipica di broker assicurativo e sulla (im)possibilità di chiamarlo in manleva. [Z] Sul soggetto su cui ricadono le spese processuali del terzo chiamato in causa dal convenuto.
Tribunale di Venezia, 3 luglio 2023
[A] Sulla responsabilità del consorzio nei confronti dei terzi per le obbligazioni assunte da una consorziata nell’esecuzione di un contratto d’appalto, con particolare riguardo al caso del consorzio di cooperative ammesso ai pubblici appalti. [B] Sulla (ir)rilevanza, nel rapporto tra consorzio e stazione appaltante pubblica, del rapporto interno tra consorzio di cooperative e consorziate. [C] Sulla (im)possibilità di qualificare come mandato l’assegnazione dei lavori oggetto di un appalto pubblico da parte del consorzio di cooperative aggiudicatario ad una delle cooperative consorziate. [D] Sulla possibilità di eccepire in compensazione pretese ed importi per i quali risulta preclusa la domanda diretta. [E] Sulla facoltà, in tema di appalto, di richiedere cumulativamente la prestazione principale e la penale per il ritardo, nonché, in caso di risoluzione, il risarcimento del danno da inadempimento e la penale per mancata esecuzione dell’obbligazione nel termine stabilito ovvero la penale per il ritardo e quella per l’inadempimento.
Tribunale di Bologna, 17 luglio 2023
[A] Sulle peculiarità e sulla normativa applicabile alla categoria dei consorzi costituiti da società cooperative di produzione e lavoro al fine di assumere appalti di opere pubbliche ai sensi della l. 422/1909. [B] Sull’autonomia giuridica e patrimoniale del consorzio di cooperative di produzione e lavoro rispetto alle singole imprese consorziate, con particolare riguardo alla responsabilità del consorzio rispetto alle obbligazioni contratte con i terzi dalle singole consorziate. [C] Sulla ripartizione dell’onere probatorio in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [D] Sui limiti entro cui opera l’onere di contestazione specifica da parte dell’opponente dei fatti posti a fondamento del credito azionato dall’opposto in tema di opposizione a decreto ingiuntivo. [E] Sull’idoneità della fattura a fondare l’emissione del decreto ingiuntivo e sull’(in)idoneità della medesima a provare l’esistenza del credito.
Corte d’Appello di Messina, 23 giugno 2023
[A] Sulla rilevabilità della carenza di legittimazione attiva e passiva nel processo tra Stazione Appaltante e appaltatore. [B] Sui diritti che la società consortile, fondata da più società riunite in A.T.I. per l’esecuzione di un appalto pubblico, acquista nei confronti della p.a. committente con particolare riguardo al diritto al compenso. [C] Sulla nozione di giudicato interno. [D] Sui limiti del principio di non contestazione e sulla possibilità per il Giudice di smentire o ricostruire diversamente il fatto non contestato.
Tribunale di Bologna, 29 maggio 2023
[A] Sulla rilevabilità d’ufficio o di parte della carenza di legittimazione ad agire. [B] Sul soggetto legittimato attivamente ad agire nei confronti della p.a. in materia di contratto d’appalto pubblico stipulato da un’A.T.I. [C] Sulla rilevabilità della nullità derivante dall’acquisizione ed utilizzazione da parte del CTU di documentazione non ritualmente e non tempestivamente prodotta dalle parti.
Tribunale di Roma, 15 maggio 2023
[A] Sulla giurisdizione del G.A. o del G.O. in materia di nullità e subentro in un contratto d’appalto pubblico. [B] Sui casi e sui limiti con cui è possibile la modifica soggettiva dell’A.T.I. già aggiudicataria di un contratto d’appalto pubblico nella vigenza dell’art. 37, co. 9 del d.lgs. 163/2006. [C] Sui casi in cui, in un R.T.I., è necessario che tutte le imprese riunite partecipanti ad una gara posseggano la necessaria certificazione di qualità. [D] Sull’obbligo per la società concorrente di indicare espressamente in sede di gara la volontà di ricorrere al subappalto per supplire al requisito di qualificazione mancante.
Tribunale di Roma, 28 aprile 2023
[A] Sul momento in cui si concretizza, in capo all’appaltatore, l’onere di dimostrare in giudizio la tempestività dell’iscrizione delle riserve in materia di appalto pubblico. [B] Sulla legittimazione ad agire nei confronti della p.a. in relazione ad un contratto d’appalto pubblico stipulato da A.T.I. ove la società mandante sia stata dichiarata fallita.
Corte d’Appello di Palermo, 2 marzo 2023
[A] Sulla rappresentanza in giudizio di un’A.T.I. e sulla facoltà della Stazione Appaltante di agire in giudizio nei confronti della sola mandataria in proprio. [B] Sul diritto della Stazione Appaltante, in caso di revoca dell’anticipazione di somme ad imprese Appaltatrici di opere pubbliche, di chiedere anche al fideiussore l’integrale pagamento della somma anticipata. [C] Sulla necessità che l’escussione della fideiussione da parte della Stazione Appaltante, in caso di revoca dell’anticipazione di somme ad imprese Appaltatrici di opere pubbliche, sia preceduta da un formale provvedimento amministrativo. [D] Sull’(im)possibilità per il fideiussore, in caso di revoca da parte della Stazione Appaltante dell’anticipazione di somme ad imprese Appaltatrici di opere pubbliche, di opporre all’Amministrazione, che intenda escutere la fideiussione ai sensi dell’art. 3 del d.m. del Ministero del Tesoro del 25.11.1972, la compensazione dei debiti contratti dalla Committente nei confronti dell’Appaltatore nell’ambito del medesimo rapporto contrattuale. [E] Sull’ambito di operatività della c.d. copensazione atecnica con particolare riguardo ai crediti di natura risarcitoria. [F] Sulla (in)validità, in tema di A.T.I., degli accordi modificativi delle prestazioni contrattuali successivi alla conclusione di un contratto d’Appalto pubblico con la P.A. con particolare riguardo all’accordo con cui taluna delle imprese viene esclusa dall’esecuzione dei lavori appaltati. [G] Sull’onere posto in capo al creditore di una obbligazione di valuta, il quale intenda ottenere il ristoro del pregiudizio da svalutazione monetaria, di domandare espressamente in giudizio il risarcimento del maggior danno ai sensi del co. 2 dell’art.  1224 c.c..
Tribunale di Roma, 17 marzo 2023
Sulla responsabilità degli operatori, aggiudicatari di un Appalto pubblico, soci di società consortile costituita per l’esecuzione del predetto contratto d’Appalto.
Tribunale di Roma, 14 marzo 2023
[A] Sul soggetto a cui spetta la rappresentanza in giudizio in tema di A.T.I.. [B] Sugli oneri posti in capo al soggetto interveniente che intenda proporre domande nuove in tema di intervento volontario e litisconsortile. [C] Sulla giurisdizione in materia di revisione dei prezzi nell’ambito degli Appalti pubblici. [D] Sull’obbligo motivazionale posto in capo al Giudice con riferimento ai rilievi ed alle allegazioni presentate dai C.T.P.. [E] Sulla natura e sulla rilevabilità dell’eccezione di tardività della riserva in materia di Appalto pubblico. [F] Sul momento in cui deve essere apposta la riserva ai fini della tempestività della medesima con riferimento ai fatti produttivi di danno continuativo in materia di Appalto pubblico. [G] Sull’individuazione del danno da andamento anomalo dei lavori e sulle ipotesi tipiche che lo integrano, con particolare riguardo alla presenza di rifiuti sul cantiere. [H] Sulla ratio dell’istituto della riserva in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Pisa, 15 marzo 2023
[A] Sulla legittimazione ad agire in tema di A.T.I.. [B] Sulla giurisdizione in materia di esecuzione di contratto d’Appalto pubblico ed in presenza di atti paritetici. [C] Sul giudizio comparativo cui è tenuto il Giudice in caso di allegazione di reciproci adempimenti con richiesta di risoluzione di un contratto d’Appalto pubblico. [D] Sull’(im)possibilità di qualificare l’inadempimento del Committente dell’obbligo di contabilizzare i lavori come di non scarsa importanza ai fini della risoluzione del contratto d’Appalto pubblico. [E] Sulla funzione del contratto autonomo di garanzia e sulle differenze con la fideiussione con particolare riferimento alle azioni di rivalsa a seguito dell’avvenuto pagamento. [F] Sul soggetto su cui ricadono le spese sostenute dal terzo chiamato in garanzia a seguito di rigetto della domanda principale.
Corte d’Appello di Milano, 21 aprile 2023
Sul potere di rappresentanza in giudizio dell’A.T.I. e sulla necessità che la capogruppo, che intenda agire o resistere in giudizio anche in nome delle altre imprese del raggruppamento, spenda il nome delle medesime in sede di costituzione in giudizio.
Corte d’Appello di Firenze, 31 gennaio 2023
[A] Sui requisiti di ammissibilità dell’istituto della cooptazione ai sensi dell’art. 95, co. 4 del d.p.r. 554/1999, pienamente sovrapponibile all’art. 92, co. 5 del d.p.r. 207/2010, e sulle caratteristiche e sui limiti entro cui può operare l’impresa cooptata in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla necessità che l’impresa cooptata, erroneamente inserita nell’A.T.I. in assenza dei requisiti di ammissibilità prescritti, sia considerata come concorrente e possegga integralmente i requisiti di partecipazione previsti per la gara. [C] Sulla (im)possibilità per il Consorzio, costituito tra imprese riunite in A.T.I. successivamente all’aggiudicazione di un Appalto pubblico, di subentrare nel rapporto contrattuale con la P.A..
Tribunale di Trento, 10 novembre 2022
Sulle modalità con cui l’A.T.I. può agire in giudizio: in particolare, sul soggetto a cui spetta il potere di rappresentanza e sulla necessità che esso effettui la spendita del nome delle imprese rappresentate all’interno della costituzione in giudizio.
Corte d’Appello di Torino, 15 settembre 2022
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in tema di specificità dei motivi d’appello. [B] Sulla natura e sul rapporto che lega le società consorziate facenti parti di un consorzio di cooperative di produzione e lavoro regolamentato dalla speciale disciplina di cui alla L. 25 giugno 1909, n. 422 ("Costituzione di consorzi di cooperative per appalti di lavori pubblici") e sulle differenze con la disciplina dell’A.T.I. in materia di Appalto pubblico. [C] Sull’ammissibilità delle domande di accertamento e di condanna e sull’(in)ammissibilità di quelle esecutive proposte dal creditore nei confronti dal debitore successivamente al decreto di ammissione alla procedura di concordato preventivo. [D] Sui presupposti necessari ai fini della condanna ai sensi dell’art. 96, co. 3 c.p.c.
Tribunale di Catanzaro, 12 agosto 2022
Sull’interpretazione della fattispecie di recesso di una o più imprese raggruppate in A.T.I. ai sensi del co. 19 dell’art. 48 del d.lgs. 50/2016.
Corte d’Appello di Firenze, 4 agosto 2022
[A] Sull’impossibilità per un’ATI verticale di partecipare ad una gara la cui lex specialis non contenga una specifica suddivisione tra prestazione principale e secondaria. [B] Sulla distinzione tra ATI verticale ed orizzontale. [C] Sulla liquidazione giudiziale del danno in via equitativa.
Tribunale di Bolzano, 19 maggio 2022
[A] Sul rapporto giuridico sussistente tra Committente e subappaltatore e Committente ed Appaltatore nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto al subAppaltatore in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla solidarietà passiva tra i membri dell’ATI e la Stazione Appaltante con riferimento ai crediti maturati dal subappaltatore nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto allo stesso in materia di Appalto pubblico. [C] Sull’inquadramento dell’istituto dell’Associazione Temporanea di Imprese nella vigenza del d.lgs. 163/2006. [D] Sulla (im)possibilità delle società mandanti in ATI di agire direttamente nei confronti della Stazione Appaltante per far valere i propri crediti nel caso in cui la mandataria sia ammessa al concordato preventivo in materia di Appalto pubblico.  [E] Sul meccanismo del pagamento c.d. “indiretto” ai subappaltatori, ai sensi dell’art. 118, co. 3 del d.lgs. 163/2006, e sull’ammissibilità della modifica, in corso di Appalto, delle modalità di pagamento ai subappaltatori in materia di contratto d’Appalto pubblico. [F] Sull’applicabilità dell’art. 118, co. 3 del d.lgs. 163/2006 nel caso di fallimento dell’Appaltatore e sulla tutela riconosciuta al subAppaltatore nelle procedure concorsuali in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Bolzano, 19 maggio 2022
[A] Sul rapporto giuridico sussistente tra Committente e subppaltatore e Committente ed Appaltatore nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto al subppaltatore. [B] Sulla solidarietà passiva tra i membri dell’ATI e la Stazione Appaltante con riferimento ai crediti maturati dal subappaltatore nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto allo stesso in materia di Appalto pubblico. [C] Sull’inquadramento dell’istituto dell’Associazione Temporanea di Imprese nella vigenza del d.lgs. 163/2006. [D] Sulla (im)possibilità delle società mandanti in ATI di agire direttamente nei confronti della Stazione Appaltante per far valere i propri crediti nel caso in cui la mandataria sia ammessa al concordato preventivo in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Bari, 2 maggio 2022
Sulla ratio della disposizione che consente alle imprese dell’ATI, ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 406/1991 (ma anche del successivo art. 93, co. 1 del d.p.r. 207/2010), di costituire una società, anche consortile, per l’esecuzione unitaria dei lavori ricevuti in Appalto e sulla mancanza di necessità, ai fini del subentro della società così costituita nel rapporto con la Committenza pubblica, di autorizzazione o approvazione da parte della Stazione Appaltante.
Tribunale di Rovigo, 5 aprile 2022
[A] Sulle forme della contemplatio domini (spendita del nome della mandante da parte della mandataria) nell’ATI. [B] Sui limiti alla derogabilità al principio di immodificabilità della domanda di risarcimento danni formulata dall’appaltatore.
Corte d’Appello di Messina, 8 marzo 2022
[A] Sulla legittimità dell’azione esecitata dalla società mandante direttamente nei confronti della Stazione Appaltante, al fine di ottenere il corrispettivo riferito alla quota corrispondente ai lavori di sua spettanza, in caso di fallimento della società mandataria capogruppo di ATI in materia di Appalto pubblico. [B] Sull’esigibilità degli interessi moratori, dovuti per il ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante, in caso di mancata esplicita richiesta degli stessi da parte dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sul termine di prescrizione degli interessi moratori dovuti per il ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [D] Sull’esigibilità del maggior danno e della rivalutazione unitamente agli interessi moratori dovuti per ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [E] Sull’ammissibilità della domanda riconvenzionale fondata su di un titolo non dipendente da quello fatto valere dall’attore. [F] Sull’iscrizione delle riserve nel caso di impossibilità di un’esatta quantificazione delle stesse in materia di Appalto pubblico. [G] Sull’applicabilità dell’istituto della revisione dei prezzi in caso di colpa della Stazione appaltante per il ritardo dei lavori in materia di Appalto pubblico. [H] Sull’organo e sulle modalità con cui l’ente pubblico può validamente effettuare il riconoscimento del diritto alla revisione del prezzo a favore dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [I] Sulla fondatezza dell’eccezione di inammissibilità del motivo d’appello che contesti specificamente le risultanze della c.t.u. nel caso in cui in primo grado l’appellante abbia contestato le stesse in modo generico. [J] Sulla risarcibilità, a mente dell’art. 35 del Capitolato Generale approvato con d.p.r. 1063/1962, del maggior danno causato dal ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [K] Sul documento sul quale l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve, ai fini della loro tempestività, nel caso di sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [L] Sulle ragioni idonee a legittimare l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [M] Sull’iscrizione delle riserve relative a fatti produttivi di danni continuativi. [N] Sull’obbligo motivazionale del giudice circa le critiche presentate dal c.t.p. alla relazione del c.t.u.. [O] Sui poteri della capogruppo di ATI in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Salerno, 23 febbraio 2022
[A] Sull’istituto dell’ATI in generale. [B] Sui limiti di applicabilità della disciplina codicistica del mandato alle imprese raggruppate in ATI. [C] Sulle conseguenze del fallimento della capogruppo di ATI con riferimento alla prosecuzione dell’Appalto ed alla legittimazione attiva delle mandanti e del fallimento per i crediti sorti dall’Appalto. [D] Sulle modalità e sull’ammissibilità delle domande di accertamento e condanna proposte nei confronti di soggetti dichiarati falliti. [E] Sulla rilevabilità della tardività delle domande proposte in giudizio. [F] Sui requisiti di straordinarietà ed imprevedibilità previsti ai fini della risoluzione di un contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta ai sensi dell’art. 1467 c.c.: in particolare, il caso dell’adozione di varianti in corso d’opera in materia di Appalto pubblico. [G] Sulla rilevabilità della decadenza dell’Appaltore dal diritto di formulare le riserve in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Patti, 21 dicembre 2021
[A] Sull’applicabilità della clausola compromissoria contenuta nello Statuto di un Consorzio nel caso in cui la consorziata che agisce in giudizio abbia receduto dal Consorzio e sia stata posta in liquidazione. [B] Sull’interpretazione della clausola compromissoria al fine di determinare se la stessa configuri un arbitrato rituale o irrituale.
Corte d’Appello di Palermo, 8 ottobre 2021
[A] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore in merito alle domande di pagamento oggetto di riserve regolarmente iscritte. [B] Sulla tempestività dell’eccezione di tardività della riserva. [C] Sul’applicabilità delle disposizioni di cui agli artt. 35 e 36 del Capitolato Generale per le opere pubbliche, approvato con D.P.R. 1063/1962, relativi agli interessi di mora per ritardato pagamento, alla ritardata erogazione dell’anticipazione di cui art. 3 della l. 741/1981. [D] Sul termine rilevante ai fini della concessione del beneficio del premio di incentivazione per anticipata conclusione dei lavori ai sensi dell’art. 35 della l.r. Sicilia 21/1985. [E] Sugli effetti del riconoscimento, da parte della Stazione Appaltante, della revisione del prezzo in materia di appalti pubblici, anche in tema di giurisdizione. [F] Sull’applicabilità o meno dell’art. 1283 c.c. (anatocismo) ai debiti di valore. [G] Sulla riscossione dei crediti maturati dalle imprese mandanti in caso di fallimento della capogruppo del RTI. [H] Sui diritti della società consortile, costituitasi tra imprese riunite in A.T.I., nei confronti della Committente in materia di Appalti Pubblici.
Tribunale di Torino, 20 ottobre 2021
[A] Sulle conseguenze del fallimento della capogruppo di A.T.I. circa la legittimazione delle mandanti a far valere i propri diritti nei confronti della Stazione Appaltante. [B] Sugli effetti della dichiarazione di fallimento in relazione allo scioglimento di contratto d’Appalto pubblico. [C] Sulle eccezioni al divieto di utilizzo, da parte del CTU, dei documenti non ritualmente prodotti dalle parti. [D] Sui limiti del valore di pubblica fede dello stato di consistenza in materia di contratto d’Appalto pubblico. [E] Sull’obbligo motivazionale del Giudice in relazione alle osservazioni dei CTP. [F] Sull’applicabilità della sospensione dei pagamenti da parte della Stazione Appaltante, ex art. 118, comma 3, del d.lgs. 163/2006, nel caso di fallimento dell’Appaltatore. [G] Sul principio di buona fede oggettiva nel caso di inadempimento di scarsa rilevanza in materia di contratto d’Appalto pubblico. [H] Sui presupposti necessari ai fini del risarcimento del danno d’immagine ed alla reputazione. [I] Sui limiti entro i quali la Committenza può soddisfare un proprio credito nei confronti dell’Appaltatore attraverso la cauzione versata da quest’ultimo in numerario o in titoli di stato o attraverso la garanzia fidejussoria che può sostituire le suddette forme di cauzione. [J] Sulla cristallizzazione del thema decidendum. [K] Sulle conseguenze della proposizione di una domanda di risarcimento del danno generica e priva di specifiche allegazioni. [L] Sulla condanna alle spese per l’attività dei CTP.
Corte d’Appello di Genova, 1 ottobre 2021
Sulle conseguenze del fallimento della capogruppo sul raggruppamento temporaneo di imprese (ATI) aggiudicatario.
Corte d’Appello di Torino, 15 giugno 2021
[A] Sulle modalità di impugnazione di una sentenza già oggetto di appello principale proposto da altra parte del processo di primo grado. [B] Sulla natura solidale degli obblighi assunti dalle imprese riunite in ATI costituenda nei confronti della P.A. al fine della stipulazione di contratto pubblico d’Appalto nella vigenza del d.lgs.163/2006: in particolare, la previsione di cauzione a favore della P.A. ex art. 75 del d.lgs. 163/2006. [C] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di ottenere una riduzione dell’importo dovuto a titolo di cauzione, ex art. 75 del d.lgs. 163/2006, ai sensi dell’art. 1227 c.c.. [D] Sulla possibilità o meno per l’appaltatore di ottenere una riduzione dell’importo dovuto a titolo di cauzione, ex art. 75 del d.lgs. 163/2006, ai sensi dell’art. 1384 c.c.. [E] Sui termini e sulle modalità di proposizione delle domande c.d. “trasversali” di manleva/regresso formulate tra convenuti gli uni nei confronti degli altri. [F] Sulla posizione delle imprese riunite in RTI, solidalmente responsabili nei confronti della Stazione Appaltante, ai fini dell’individuazione delle percentuali di responabilità nei rapporti interni per la fase procedimentale/negoziale precedente alla conclusione del contratto pubblico: in particolare, quanto all’incidenza su ognuna di esse del peso economico della cauzione ex art. 75 del d-lgs. 163/2006. [G] Sulla configurabilità o meno del diritto di regresso delle imprese coobbligate (in quanto facenti parte del medesimo RTI) nei confronti dell’impresa che abbia cagionato l’annullamento dell’aggiudicazione da parte della Stazione Appaltante per gli oneri economici sostenuti.
Tribunale di Bari, 8 febbraio 2021
[A] Sulla competenza del tribunale ordinario o della sezione imprese in materia di Appalto sopra soglia comunitaria. [B] Sulla natura e sugli elementi caratterizzanti l’A.T.I. e sui vincoli che legano le imprese associate.
Tribunale di Ravenna, 6 luglio 2021
[A] Sulla società consortile: le deroghe al regime della responsabilità limitata in materia di Appalti pubblici; [B]Sulla deroga al regime della responsabilità limitata con riferimento al RTI.
Corte d’Appello di Cagliari, 28 giugno 2021
Sui poteri di rappresentanza della Capogruppo in ATI nei confronti di soggetti diversi dalla stazione appaltante.
Corte d’Appello di Genova, 28 aprile 2021
[A] Sull’applicabilità o meno della disciplina prevista dalla parte II, Titolo I del d.lvo 163/2006 alle società che siano Contraenti Generali ai sensi dell’art 173 dello stesso Codice degli Appalti. [B] Sulla configurabilità della responsabilità illimitata e solidale in capo alle singole società di società consortile per le obbligazioni da questa assunte in materia di Appalti pubblici. [C] Sulla distinzione tra A.T.I. orizzontale e verticale. [D] Sulla decorrenza degli interessi di mora nei confronti del debitore sottoposto a procedure concorsuali
Tribunale di Bolzano, 19 novembre 2020
[A] Sull’onore probatorio posto a carico dell’Appaltatore in merito alle domande giudiziarie formulate sulla base di riserve regolarmente iscritte. [B] Sull’obbligo in capo all’Appaltatore di verificare la validità tecnica del progetto realizzato dal Committente: conseguenze dell’omessa verifica in materia di sorpresa geologica. [C] Sulla legittimazione di impresa Mandante ad agire nei confronti della Committente in caso di fallimento della Capogruppo di ATI e sugli effetti del fallimento in punto di decadenze.
Tribunale di Bolzano, 15 settembre 2020
[A] Sulla disciplina che regola il mandato collettivo in materia di ATI e sulla configurabilità di un diritto di credito, nei confronti della Stazione Appaltante, direttamente in capo alle imprese mandanti. [B] Sulla facoltà della Mandante di ATI di agire direttamente nei confronti della Stazione Appaltante per far valere un credito dalla stessa vantato e sugli effetti prodotti sulle somme riscosse dalla mandataria dal sopravvenuto fallimento della stessa. [C] Sugli effetti prodotti dal recesso della mandante dall’ATI, sia sulla mandataria, sia nei rapporti con la Stazione Appaltante [D] Sulle differenze tra ATI e Consorzio con attività esterna di cui all’art. 2602 c.c.. [E] Sui differenti effetti prodotti, rispettivamente, dall’ammissione al Concordato preventivo e dal Fallimento della Mandante sul rapporto con la mandataria dell’ATI. [F] Sulla facoltà di costituire società tra le stesse imprese raggruppate in ATI.
Tribunale di Roma, 11 dicembre 2020
[A] Sulla legittimazione processuale attiva della Mandataria di ATI a richiedere le somme dovute per conto delle Mandanti a seguito dell’estinzione del rapporto di mandato. [B] Sull’importo rilevante ai fini del calcolo della soglia massima delle riserve prevista dall’art. 240bis, co. 1 d.lgs. 163/2006 e sulla decorrenza dell’abrogazione disposta dagli artt. 216 e 217 del d.lgs. n. 50/2016. [C] Sulla procedibilità dell’azione promossa dall’ATI in caso di mancata costituzione della Commissione di accordo bonario senza che il RUP abbia formulato la relativa proposta di accordo ai sensi dell’art. 240 d.lgs 163/2006. [D] Sulla facoltà per l’Appaltatore di modificare ed integrare l’importo iscritto a riserva in sede di domanda giudiziale e nel corso del giudizio per danni causati dalla prosecuzione degli stessi fatti illeciti. [E] Sull’interpretazione del concetto, espresso in materia di appalti pubblici dall’art. 191, co. 2 D.P.R. 207/2010, di “atto dell’appalto idoneo” a ricevere correttamente l’iscrizione di una riserva e sulla possibilità che la corrispondenza possa essere ritenuta idonea a tale fine. [F] Sulla (non) responsabilità in capo al Committente per l’omissione o il ritardo del collaudo causati da condotta ascrivibile all’Appaltatore e sull’onere della prova. [G] Sulla sussistenza o meno di un obbligo per la Stazione Appaltante di sollecitare l’Appaltatore alla consegna dei documenti necessari all’esecuzione del collaudo. [H] Sull’imputazione dell’obbligo di custodia e di manutenzione dell’opera ultimata in caso di ritardo nell’emissione del certificato di collaudo. [I] Sulla tipologia e sulla quantificazione dei danni risarcibili all’Appaltatore in ragione del ritardo, da parte dell’Amministrazione Committente, nell’emissione del Certificato di Collaudo. [L] Sulla competenza giurisdizionale del giudice ordinario in materia di responsabilità del Direttore dei Lavori di opera pubblica.
Tribunale di Torino 22 dicembre 2020
[A] Sulla responsabilità delle imprese riunite in ATI nei confronti del Subappaltatore. [B] Sull’esclusività dell’accertamento dei crediti in materia di Concordato Preventivo. [C] Sulla prededucibilità o meno dei crediti del Subappaltatore nei confronti dell’Appaltatore ammesso al concordato preventivo e sulla rilevanza o meno, in sede concorsuale, della condizione di esigibilità di cui all’art. 118, co. 3, d.lgs. 163/2006
Tribunale di Roma ,16 ottobre 2020
Sugli effetti prodotti sul contratto d’appalto stipulato dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI o ATI) quando la mandataria sia sottoposta ad amministrazione straordinaria
Tribunale di Patti, 21 settembre 2020
[A] Sulla sussistenza o meno della responsabilità solidale tra le consorziate costituite nella forma della società di capitali nell’ambito di un appalto pubblico riguardo alle obbligazioni contratte con i fornitori. [B] Sui limiti alla procedibilità della domanda da parte della stazione appaltante nei confronti della procedura fallimentare dell’appaltatrice
Tribunale di Catania, 8 febbraio 2020
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in caso di domanda volta a contestare le modalità di pagamento stabilite dalla Stazione Appaltante in corso di rapporto. [B] Sulla natura del rapporto tra i membri di un raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) e sulle modalità di fatturazione e di riscossione nei confronti della Stazione Appaltante.
Tribunale di Palmi, 23 ottobre 2017
[A] Sull’ammissibilità dell’intervento in giudizio promosso dalla mandataria dell’ATI contro la stazione appaltante da parte del fallimento della mandante. [B] Sulla giurisdizione in tema di domanda attinente alla revisione prezzi. [C] Sull’onere posto a carico della stazione appaltante di svolgere eventuali contestazioni durante il corso del rapporto contrattuale, risultando contraria a buona fede la contestazione svolta solo in sede di giudizio. [D] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore e sulla differenza tra riserve “tecniche” e quelle aventi carattere “continuativo”. [E] Sull’onere posto a carico della stazione appaltante di contestare tempestivamente la tardiva iscrizione della riserva. [F] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’appaltatore sul verbale di consegna lavori. [G] Sulla responsabilità della stazione appaltante in caso di rinvenimento di sottoservizi non segnalati nel progetto esecutivo. [H] Sul riconoscimento di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidata all’appaltatore a titolo di risarcimento danni per inadempimento contrattuale della stazione appaltante. [I] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante e della Direzione Lavori di contestare immediatamente la tardiva iscrizione della riserva da parte dell’impresa.
Tribunale di Parma, 31 ottobre 2017
Sulla natura dell’ATI e sulle responsabilità dei partecipanti al raggruppamento temporaneo di imprese verso stazione appaltante, subappaltatori e fornitori
Tribunale di Salerno, 28 luglio 2017
[A] Sugli effetti processuali prodotti dal fallimento della mandante dell’ATI nel corso del giudizio inerente l’esecuzione del contratto d’appalto e sulla possibilità o meno che la Pubblica Amministrazione in giudizio possa chiedere l’interruzione del processo per il fallimento dell’altra parte. [B] Sugli effetti generati dal fallimento di una delle mandanti sul rapporto di mandato esistente con la mandataria dell’ATI. [C] Sulla esistenza o meno della legittimazione processuale delle ditte mandanti ad intervenire nel processo avviato dalla mandataria dell’ATI. [D] Sull’esistenza o meno dell’onere di iscrizione di tempestiva riserva a carico dell’impresa per far valere il diritto al pagamento degli interessi per ritardato pagamento
Tribunale di Salerno, 3 luglio 2017
[A] Sulla natura del RTI (Raggruppamento temporaneo di imprese) e sulla titolarità del contratto d’appalto sottoscritto dalle imprese raggruppate, con i relativi obblighi. [B] Sui presupposti necessari affinché possa essere riconosciuta in giudizio la compensazione tra due crediti
Corte d’Appello di Bari, 30 agosto 2017
[A] Sugli effetti riguardo alla titolarità del contratto d’appalto nel caso in cui le Imprese riunite in ATI che hanno sottoscritto il contratto abbiamo poi costituito tra loro una società consortile. [B] Sulla necessità o meno che la clausola compromissoria inserita nel contratto di appalto pubblico venga espressamente approvata ex art. 1341, comma 2, c.c..
Tribunale di Roma, 12 giugno 2017
[A] Sulla valutazione da parte del Giudice in caso di reciproche domande di risoluzione per inadempimento avanzate da Stazione Appaltante e Appaltatore. [B] Sul valore delle opere eseguite in caso di risoluzione per inadempimento della Stazione Appaltante e sulla rilevanza o meno del regime delle riserve e delle conseguenti decadenze. [C] Sulla legittimazione dell’impresa mandante ad agire direttamente nei confronti del committente per la riscossione della quota dei crediti nascenti dall’appalto ad essa imputabile in caso di fallimento della mandataria dell’ATI.
Tribunale di Roma, 26 giugno 2017
[A] Sul rapporto tra responsabilità solidale dei partecipanti al Raggruppamento Temporaneo (ATI) aggiudicatario, ex art. 37 del d.lgs. 163/2006, e responsabilità dei soci del consorzio costituito per l’esecuzione dei lavori. [B] Sulla possibilità o meno che il principio in base al quale i soci della società di capitali non rispondono dei debiti della società possa ritenersi derogato dalla previsione della responsabilità solidale degli aggiudicatari, anche tenuto conto di quanto disposto dall’art. 93 del d.p.r. n. 207/2010. [C] Sulla possibilità o meno che la responsabilità solidale tra mandataria e mandante possa essere interrotta dal sopravvenuto scioglimento dell’ATI per la costituzione di un consorzio e sui presupposti affinché una impresa “raggruppata” possa considerarsi cooptata.
Tribunale di Roma, 24 maggio 2017
[A] Sugli effetti prodotti dalla trasformazione dell’ATI aggiudicataria in società consortile e sulla possibilità o meno di configurare un subentro nella titolarità del contratto di appalto e delle relative posizioni giuridiche [B] Sull’onere processuale posto a carico della Stazione Appaltante di contestare tempestivamente l’eventuale tardività delle riserve (e conseguente decadenza dalle pretese ivi formulate). [C] Sulla possibilità che appaltatore e Stazione Appaltante stipulino una transazione anche per danni futuri. [D] Sui limiti alla riconoscibilità del danno da ritardo nei pagamenti qualificato come “interessi compensativi” e sulla prova necessaria ad ottenerne il riconoscimento. [E] Sulla responsabilità in merito alla esecuzione di un appalto pubblico delle società facenti parte di una società consortile a responsabilità limitata.
Tribunale di Milano, 29 maggio 2017
Sulla esistenza o meno della legittimazione processuale del Fallimento della società mandataria dell’ATI costituita per l’esecuzione di un appalto alla prosecuzione del giudizio anche in rappresentanza delle imprese mandanti.
Tribunale di Roma, 5 aprile 2017
[A] Sulla legittimazione o meno delle imprese mandanti di una ATI a stare in giudizio nei confronti del committente per tutte le questioni attinenti l’esecuzione dell’appalto. [B] Sulla legittimazione o meno delle singole imprese mandanti ad agire nei giudizi di impugnazione degli atti di gara dinanzi al Giudice Amministrativo. [C] Sulla necessità o meno che vi sia la formale consegna dell’opera prima che il committente possa esperire l’azione di garanzia per vizi di cui all’art. 1667 c.c.. [D] Sui presupposti necessari all’accoglimento della domanda risarcitoria di natura extracontrattuale avanzata dalla Stazione Appaltante nei confronti dell’Appaltatore
Tribunale di Roma, 5 aprile 2017
[A] Sulla decorrenza degli interessi sulle somme liquidate all’appaltatore in accoglimento delle riserve iscritte, sulla possibilità o meno che le riserve abbiano efficacia di costituzione in mora, nonché sui limiti temporali alla applicabilità degli interessi moratori ex d.lgs. 231/2002 agli appalti pubblici. [B] Sulla funzione del regime delle riserve e sulle pretese vantate dall’appaltatore per le quali non è necessaria l’iscrizione di tempestiva riserva a pena di decadenza dalla pretesa. [C] Sulle contestazioni per cui è necessario per l’appaltatore iscrivere riserva sul certificato di collaudo, sugli effetti della mancata iscrizione di riserva e sulla possibilità per l’appaltatore di agire in giudizio anche prima di ottenere l’emissione del certificato di collaudo. [D] Sugli obblighi posti in capo all’appaltatore fino alla emissione del certificato di collaudo dell’opera realizzata e sulle voci di danno risarcibile in caso di ritardata emissione del certificato di collaudo. [E] Sui limiti e sulla prova necessari al riconoscimento all’Impresa appaltatrice del danno da perdita di chance e sulla possibilità o meno di una liquidazione in via equitativa. [F] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’Appaltatore. [G] Sulla ammissibilità o meno delle riserve iscritte dalla mandante dell’ATI e non dalla mandataria
Tribunale di Firenze, 26 febbraio 2018
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione del contratto di appalto disposta in danno dalla Stazione Appaltante con proprio provvedimento. [B] Sui limiti alla possibilità per la Stazione Appaltante di chiedere la compensazione di propri crediti rispetto ai crediti vantati in giudizio dall’Appaltatore ammesso a procedura concorsuale (fallimento, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa, …). [C] Sui presupposti affinché possa ritenersi ammissibile la domanda di indebito arricchimento, ex art. 2041 c.c., proposta in via subordinata rispetto alla domanda principale basata su diverso titolo. [D] Sulle caratteristiche del “contratto autonomo di garanzia” e sugli elementi qualificanti per la sua configurazione. [E] Sulla esistenza o meno della legittimazione ad agire delle mandanti di un ATI per l’impugnazione degli atti di gara, nonché per questioni attinenti la fase esecutiva dell’appalto.
Corte d’Appello di Milano, 4 aprile 2018
Sulla solidarietà tra consorziati per le obbligazioni assunte dalla società consortile nei confronti di terzi, oltre che nei confronti della Stazione Appaltante
Tribunale di Bari, 21 marzo 2017
Sulla responsabilità dei consorzi di cooperative di produzione e lavoro nei confronti della Stazione Appaltante e dei subappaltatori per inadempimenti riconducibili alla consorziata designata per l’esecuzione dell’appalto
Tribunale di Cosenza, 8 marzo 2017
Sui limiti alla possibilità di modificare e integrare gli accordi economici tra le mandanti di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (ATI) dopo la stipulazione del contratto di RTI e dopo la presentazione dell’offerta
Tribunale di Roma, 14 febbraio 2017
[A] Sulla natura del Raggruppamento Temporaneo di Imprese (ATI) e della Società Consortile e sulla responsabilità dei concorrenti riuniti. [B] Sulla funzione della Società Consortile disciplinata dall’art. 96 del d.P.R. n. 207 del 2010.
Tribunale di Catanzaro, 26 gennaio 2017
Sulla esistenza o meno di un diritto di recesso a favore della società mandante per sciogliersi dal vincolo instaurato con la società capogruppo di una ATI (associazione temporanea di imprese) affidataria di un appalto pubblico e sugli effetti del recesso nei confronti della stazione appaltante
Corte d’Appello di Genova, 25 gennaio 2017
[A]. Sulla natura parziaria o solidale della responsabilità tra mandante e mandataria di un ATI rispetto ai danni lamentati dalla Stazione Appaltante per vizi dell’opera eseguita, in particolare in caso di fallimento della mandante dopo l’intervenuta risoluzione del contratto[B] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di applicare la penale per intero solo alla mandataria in forza della responsabilità solidale tra partecipanti all’ATI
ANAC, delibera 23 novembre 2016
[A] Sul divieto di modificazione soggettiva dei componenti dei raggruppamenti di imprese partecipanti alla procedura ad evidenza pubblica, disposto dall'art. 37, comma 9, del d.lgs. n. 163 del 2006 e sulle eccezioni di cui ai commi 18 e 19 dello stesso articolo. [B] Sulle ipotesi in cui sulla base delle previsioni dell’art. 37, comma 19, in caso di fallimento di una mandante del RTI la SA non è tenuta ad annullare la gara, ma può proseguire il rapporto contrattuale con lo stesso aggiudicatario. [C] Sugli orientamenti dell'ANAC in materia di varianti in corso d'opera. [D] Sulle ipotesi di varianti in corso d'opera consentite dall'art. 132 del d.lgs. n. 163/2006. [E] Sulle varianti ammissibili in caso di appalto di servizi, secondo quanto previsto dagli artt. 114 del d.lgs. n. 163 del 2006 e dell'art. 311 del regolamento di attuazione, d.P.R. 207 del 2010
Cassazione Civile, Sez. Lav., Sent. 25 novembre 2015
[A] Sulla natura giuridica dell'Associazione Temporanea di Imprese finalizzata alla partecipazione a procedure per l'affidamento di appalti pubblici e alla realizzazione degli stessi. [B] Sul ruolo e sui poteri dell'Impresa "capogruppo" nei rapporti verso la Stazione Appaltante e verso terzi. [C] Sulla sussistenza o meno della responsabilità dell'impresa mandataria dell'ATI, in relazione ai crediti vantati dal singolo dipendente di una delle imprese associate. [D] Sui limiti alla possibilità per la mandataria pignorata di eccepire l'omessa preventiva escussione della mandante
Lodo Arbitrale, 13 marzo 2014
[A] Sulla possibilità o meno di utilizzare in giudizio una CTU resa in altro giudizio. [B] Sulla legittimazione ad agire delle mandanti di una RTI e sugli effetti prodotti dal fallimento della mandataria. [C] Sull'istituto della revisione prezzi e sugli strumenti di riequilibrio in caso di esecuzione anticipata dei lavori. [D] Sull'istituto della revisione prezzi e sulla necessità di parametrarlo al programma "teorico" dei lavori o all'effettivo svolgimento degli stessi. [E] Sugli interessi applicabili al compenso revisionale (riconosciuto a titolo di revisione prezzi) e sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria. [F] Sulla risarcibilità del danno ulteriore e sull'onere della prova. [G] Sui limiti all'ammissibilità dell'azione di arricchimento senza causa ex art. 2042 cod. civ.
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 22 ottobre 2013
Sulla insussistenza del diritto della mandataria fallita di riscuotere le somme dovute per lavori eseguiti dalle mandanti in ragione dell'intervenuto scioglimento del rapporto di mandato a causa del fallimento
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 9 gennaio 2013
Sulla legittimazione processuale dell'impresa mandante di un ATI e sulla possibilità o meno per la mandante di agire direttamente contro la Stazione Appaltante a tutela di un proprio diritto
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 9 ottobre 2012
[A] Sulla decorrenza degli interessi per ritardato pagamento nel caso di opera finanziata, in tutto o in parte, con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. [B] Sulle ipotesi di responsabilità della stazione appaltante per i danni causati a terzi dall'appaltatore durante l'esecuzione dell'opera. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva e di successiva quantificazione nel caso di ritardi negli adempimenti amministrativi da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulla corretta imputazione dei pagamenti parziali eseguiti dalla stazione appaltante e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva. [E] Sui poteri processuali e sulla legittimazione attiva e passiva della capogruppo mandataria dell'ATI appaltatrice. [F] Sull'esistenza o meno dell'onere di iscrizione di tempestiva riserva per le domande creditorie relative ad interessi per ritardati pagamenti. [G] Sulla applicabilità o meno del termine di prescrizione quinquennale per l'esigibilità degli interessi moratori dovuti in caso di ritardo nel pagamento del prezzo dell'appalto. [H] Sull'onere di riportare nel "conto finale" le riserve tempestivamente iscritte nel registro di contabilità
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 14 febbraio 2013
[A] Sulla necessità, ai fini della ammissibilità del ricorso per Cassazione, di indicare nel ricorso con precisione i fatti che hanno originato la controversia, senza necessità di attingere ad ulteriori atti e/o documenti del processo. [B] Sulla natura giuridica dell'ATI e sulla residua autonomia negoziale delle imprese riunite, [C] Sugli effetti prodotti dal fallimento della società mandataria dell'ATI, sia per quanto attiene i rapporti interni, sia per quanto attiene i rapporti con la Stazione Appaltante. [D] Sugli effetti prodotti dal fallimento di una società mandante dell'ATI
Lodo Arbitrale, 11 luglio 2013
[A] Sugli effetti prodotti nei rapporti tra mandanti e Stazione Appaltante in caso di fallimento della mandandataria dell'ATI appaltatrice. [B] Sulla disciplina e sui limiti della declinatoria arbitrale da parte della Stazione Appaltante ex art. 47 del d.P.R. n. 1063 del 1962
Lodo Arbitrale, 25 giugno 2013
[A] Sulla possibilità o meno che alla clausola conciliativa contenuta nel contratto d'appalto sia riconosciuta efficacia di improcedibilità sul processo. [B] Sulla opponibilità o meno della cessione delle quote del Consorzio (contraente generale) da parte di un consorziato, senza l'autorizzazione della Stazione Appaltante, al Consorzio stesso e all'Ente committente e sulla possibilità o meno di considerare tale cessione un grave inadempimento contrattuale
Cassazione Civile, Sez. I, 13 marzo 2013
[A] Sulla validità o meno della clausola compromissoria nel caso di risoluzione o rescissione del contratto d'appalto. [B] Sui limiti alla competenza del Collegio Arbitrale e sulla possibilità per le parti di ampliare le rispettive domande in corso di giudizio. [C] Sulla possibilità o meno che il permanere di un unico soggetto consorziato possa determinare l'estinzione del Consorzio
Cassazione Civile, Sez. I., 20 luglio 2012
Sull'onere per la stazione appaltante, qualora intervenga il fallimento di una delle società mandanti, di effettuare i pagamenti per lavori eseguiti in antecedenza nei confronti della curatela fallimentare ovvero nei confronti della mandataria
Cassazione Civile, sez. I, 23 gennaio 2012
[A] Sulla natura giuridica dell'ATI e sulle responsabilità dei singoli partecipanti. [B] Sulla nullità o meno della stipulazione in corso di esecuzione dell'appalto di un diverso accordo economico per la ripartizione del corrispettivo tra le partecipanti all'ATI aggiudicataria. [C] Sulle ragioni della illegittimità delle modifiche successivamente concordate tra le partecipanti all'ATI in merito ad una diversa ripartizione dei corrispettivi
Corte d'Appello di Firenze, 6 febbraio 2012
Sulla ripartizione delle responsabilità interne tra le imprese appartenenti all'ATI e sulla responsabilità nei confronti della Stazione Appaltante in relazione alle penali da pagare in caso di ritardo di alcune tipologie di lavori
Lodo Arbitrale, 28 giugno 2012
[A] Sugli effetti prodotti in merito alla successione nel contratto dai seguenti eventi: fusioni societarie, incorporazioni, trasformazioni e cessioni d'azienda. [B] Sulla legittimazione processuale delle mandanti di ATI ad intervenire nel giudizio arbitrale. [C] Sul diritto di recesso della Stazione Appaltante dal contratto stipulato con l'appaltatore e sulla possibilità o meno che il recesso sia dichiarato per fatti concludenti. [D] Sulle valutazioni del Collegio in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sugli effetti della risoluzione per mutuo dissenso
Lodo Arbitrale, 19 aprile 2012
[A] Sui termini per l'esame delle riserve che, in ragione del valore o del tempo di insorgenza, non sono state oggetto della procedura di accordo bonario e sul termine di decadenza della successiva eventuale azione giudiziale e/o arbitrale. [B] Sul potere di rappresentanza processuale della mandataria dell'ATI e sulla necessità o meno della preventiva autorizzazione al giudizio da parte delle mandanti. [C] Sulla legittimità o meno del provvedimento di sospensione dei lavori adottato dalla Stazione Appaltante a seguito di proposizione di ricorso al TAR da parte di un terzo. [D] Sulle singole voci di danno risarcibili in caso di illegittima sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante e sulle norme di riferimento per la loro quantificazione. [E] Sulle modalità di calcolo dell'importo dei lavori da porre a base di calcolo per la quantificazione del danno da spese generali infruttifere e da mancato utile. [F] Sul danno risarcibile per mancato utilizzo dei macchinari in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della stazione appaltante
Lodo Arbitrale, 27 marzo 2012
[A] Sulla natura della clausola conciliativa inserita nel contratto d'appalto e sulla possibilità o meno che il mancato esperimento del tentativo di conciliazione ivi previsto possa determinare l'improcedibilità del giudizio arbitrale. [B] Sulla sussistenza o meno della legittimazione attiva del Consorzio a far valere nel giudizio arbitrale anche i danni asseritamente subiti, per fatto della Stazione Appaltante, dalle imprese in esso consorziate. [C] Sul procedimento che deve essere seguito dagli arbitri e sulla possibilità o meno di stabilire termini e modi anche in deroga alle norme sul rito civile. [D] Sulla interpretazione della clausola compromissoria che preveda un generico rinvio alle norme del codice di procedura civile. [E] Sulle preclusioni in relazione alle domande nuove avanzate o precisate nel corso del giudizio arbitrale. [F] Sugli accertamenti da eseguire per verificare la natura e la gravità dell'inadempimento ai fini di decidere sulla domanda di risoluzione del contratto per inadempimento. [G] Sulla tesi della reviviscenza della norma abrogata, in conseguenza della disapplicazione della norma abrogante per contrasto a norme comunitarie (in particolare il caso dell'art. 12 del D.L. n. 112/2008). [H] Sull'inadempimento contestabile ad una parte del contratto d'appalto in caso di violazione dell'obbligo di buona fede oggettiva o correttezza di cui agli articoli 1175 e 1375 cod. civ. e sulla natura giuridica di tale obbligo. [I] Sulla natura e sulla configurabilità del c.d. abuso di diritto nel rapporto contrattuale tra Stazione Appaltante e Appaltatore. [L] Sui limiti al potere del Collegio di liquidare il danno in via equitativa ex art. 1226 cod. civ. e sui presupposti che il giudicante deve prendere in considerazione per tale quantificazione
Lodo Arbitrale, 16 dicembre 2011
[A] Sulla sussistenza o meno della legittimazione processuale attiva e passiva delle singole imprese facenti parte dell'ATI appaltatrice. [B] Sulla efficacia del certificato di collaudo e sulla differenza tra certificato a carattere provvisorio e definitivo. [C] Sulla natura e sui limiti dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. secondo la più recente giurisprudenza
Lodo Arbitrale, 16 dicembre 2011
[A] Sulla sussistenza o meno della legittimazione processuale attiva e passiva delle singole imprese facenti parte dell'ATI appaltatrice. [B] Sulla efficacia del certificato di collaudo e sulla differenza tra certificato a carattere provvisorio e definitivo. [C] Sulla natura e sui limiti dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. secondo la più recente giurisprudenza
Tribunale di Livorno, 1 agosto 2012
[A] Sulla procedibilità o meno della domanda riconvenzionale di compensazione avanzata dalla Stazione Appaltante nei confronti dall’ATI appaltatrice nel caso di fallimento della stessa con conseguente costituzione in giudizio della curatela fallimentare e sulla possibilità o meno di considerare la domanda riconvenzionale una eccezione riconvenzionale. [B] Sulla fondatezza o meno della domanda avanzata dall’appaltatore per il pagamento di lavori ordinati verbalmente dalla Direzione Lavori. [C] Sulla ammissibilità o meno della domanda di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. in presenza di altre domande e sulle tipologie di danno risarcibili
Lodo Arbitrale, 10 dicembre 2010
[A] Sul ruolo della mandataria di un ATI, ai sensi dell’art. 37, comma 16 del d.lgs. 163/06, e sul diritto o meno di incamerare tutti i corrispettivi dell’appalto [B] Sulla risoluzione o meno del contratto di mandato di un ATI nel caso di fallimento della mandante e sull’effetto liberatorio nei confronti della curatela del pagamento effettuato alla mandataria
Lodo Arbitrale, 25 ottobre 2010
[A] Sulla necessità o meno che le riserve, per essere efficaci, siano iscritte nel registro di contabilità e confermate all’atto della sottoscrizione del conto finale. [B] Sulla legittimazione della singola società facente parte di un ATI a promuovere l’arbitrato e sui problemi relativamente al quantum risarcibile al singolo per riserve iscritte dall’ATI in corso di esecuzione del contratto. [C] Sulla possibilità o meno che la Stazione Appaltante rinunci alla decadenza disposta dalla legge in ordine alla regolarità della procedura stabilita per l'iscrizione delle riserve nei registri di contabilità. [D] Sulla possibilità o meno che l’accettazione dell’opera senza riserve da parte della Stazione Appaltante liberi l’appaltatore della garanzia per difformità di cui all’art. 1667 cod. civ.
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 17 giugno 2011
[A] Sulla legittimità o meno del provvedimento di esclusione dell’ATI/RTI partecipante ove la cauzione provvisoria sia intestata solo alla mandataria e non anche alle mandanti. [B] Sulla legittimità o meno della clausola del bando che imponga la sottoscrizione della polizza sia alla mandataria che a tutte le mandanti di una costituenda ATI
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 21 aprile 2011
[A] Sulla legittimità o meno del mancato adeguamento dell’offerta economica presentata dall’a.t.i. nel caso in cui la Stazione Appaltante corregga il corrispettivo posto a base di gara dopo la presentazione delle offerte [B] Sulla necessità o meno che le valutazioni espresse dalla Commissione giudicatrice nel confronto “a coppie” sia corredata da una argomentata motivazione
Autorità di Vigilanza, 21 marzo 2011
[A] Sulle diverse caratteristiche dei Raggruppamenti Temporanei verticali ed orizzontali [B] Sulla possibilità o meno che ATI c.d. verticali possano partecipare alla gara ove il bando non contenga la specificazione delle prestazioni ritenute principali e di quelle da considerare secondarie
Autorità di Vigilanza, 4 febbraio 2011
[A] Sulla possibilità o meno di consentire l’integrazione documentale per ammettere alla procedura di gara un raggruppamento di professionisti in caso di carente dichiarazione ex art. 38 del Codice dei Contratti pubblici da parte di uno solo di essi [B] Sulla possibilità o meno di considerare il raggruppamento temporaneo come formato solo da coloro che hanno reso la dichiarazione escludendo il singolo che non l’ha resa
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III ter, 30 marzo 2011
[A] Sull’ammissibilità o meno del ricorso proposto solo dalla società mandante e non anche dalla mandataria dell’ATI partecipante [B] Sulla legittimità o meno di un provvedimento di esclusione di un concorrente che abbia inserito nella propria offerta una dichiarazione sostitutiva ex DPR 445/2000 sottoscritta su una sola pagina
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 11 marzo 2011
[A] Sulla necessità o meno che le quote di partecipazione ad un’ATI siano previamente indicate in sede di offerta, ovvero se sia sufficiente che vengano evidenziate soltanto nella fase esecutiva dell’appalto [B] Sulla legittimità o meno dell’esclusione da una gara di un ATI ove non vi sia corrispondenza tra le quote di partecipazione all’ATI ed i requisiti di ammissione corrispondenti all’indicata quota di partecipazione [C] Sull’estensione o meno del principio di corrispondenza tra le quote di partecipazione all’ATP ed i requisiti di ammissione corrispondenti all’indicata quota di partecipazione all’ATP anche per gli appalti pubblici di servizi e forniture
Consiglio di Stato, Sezione V, 28 febbraio 2011
[A] Sulla necessità o meno che l'offerta dell'A.T.I. indichi le parti del servizio che saranno assunte da ciascuna impresa, nel caso di raggruppamento di tipo orizzontale. [B] Sulla necessità o meno che la polizza fideiussoria mediante la quale viene costituita la cauzione provvisoria di una A.T.I. debba essere intestata, a pena di esclusione, anche alle mandanti
Consiglio di Stato, Sezione VI, 9 febbraio 2011
[A] Applicabilità del divieto di modificazione soggettiva anche ai consorzi costituiti. [B] Corretta delimitazione della portata del divieto di modificazione della composizione dei raggruppamenti temporanei e dei consorzi ordinari rispetto al momento di presentazione dell’offerta, di cui all’art. 37, comma 9, del d.lgs. n. 163del 2006. [C] È assolutamente costante l’orientamento del Consiglio di Stato sulla applicabilità del divieto ai casi in cui la modificazione soggettiva non si caratterizzi per un recesso, ma per una ‘modifica di tipo additivo’
Consiglio di Stato, Sezione V, 13 ottobre 2010
L’avvenuta costituzione dell’associazione temporanea non priva le singole imprese facenti parte della stessa associazione di legittimazione processuale attiva
Autorità di Vigilanza. Parere del 22 luglio 2010
Sull’art. 37 del D.Lgs. n. 163/2006 e sull’obbligo di dichiarare la quota di partecipazione all’ATI in sede di gara per l’affidamento di un contratto di lavori
Ministero del Lavoro. Interpello del 9 giugno 2010 n. 19
Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – Verifica DURC nei confronti di Associazione Temporanea d’Imprese (ATI)
Autorità di Vigilanza, 25 marzo 2010
Sul comma 4 dell’art. 37 del D.Lgs. n. 163/2006 secondo cui “Nel caso di forniture o servizi nell’offerta devono essere specificate le parti del servizio o della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici riuniti o consorziati”
T.A.R. Campania Napoli, Sezione I, 19 maggio 2010
Laddove una ragione di impedimento colpisca l’impresa mandataria, l’unica strada per evitare lo scioglimento del rapporto è quella di accedere ad una parziale modificazione dell’associazione temporanea mediante sostituzione del principale associato
T.A.R. Veneto, Sezione I, 7 maggio 2010
Nel caso di partecipazione a una gara di appalto di un costituendo raggruppamento temporaneo di imprese, è necessario non tanto che la polizza fidejussoria sia intestata a tutte le imprese che vi fanno parte, quanto piuttosto che la garanzia sia operativa nei confronti di tutti i partecipanti al raggruppamento
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 6 maggio 2010
Sulla necessità o meno del possesso della certificazione di qualità aziendale per le imprese classificate nella I e nella II categoria riunite in ATI orizzontale per l’aggiudicazione di lavori di importo e classifica superiore
Autorità di Vigilanza, 10 febbraio 2010
La precisazione, successiva alla presentazione dell’offerta, che la capogruppo assumerebbe tutta una serie di attività strumentali anche rilevanti nell’esecuzione del servizio costituisce una vera e propria modifica di quanto dichiarato in sede di gara che non può in alcun modo essere ammessa
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione I, 16 dicembre 2009
Il codice dei contratti pubblici nulla dispone in merito al rapporto tra requisiti di capacità tecnica e quota di partecipazione all’associazione temporanea
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I, 3 dicembre 2009
A fronte di un raggruppamento già costituito o di avvalimento, la polizza fideiussoria con la quale venga costituita la cauzione provvisoria obbligatoria ai fini della partecipazione alla gara legittimamente, può essere intestata alla sola capogruppo mandataria o concorrente
T.A.R. Campania Napoli, Sezione I, 3 dicembre 2009
[A] Sull’art. 37 comma 9 del d.lgs. 163/06 laddove stabilisce che, fatto salvo quanto disposto nei successivi commi 18 e 19, “è vietata qualsiasi modificazione alla composizione dei raggruppamenti temporanei e dei consorzi ordinari di concorrenti rispetto a quella risultante dall'impegno presentato in sede di offerta”. [B] Non può addossarsi alla stazione appaltante l’onere di dimostrare un fatto negativo, quale quello che l’impresa interessata non si sia avvalsa di ricorsi giurisdizionali od amministrativi, per considerare definitiva l’irregolarità contributiva
T.A.R. Abruzzo L’Aquila, Sezione I, 24 novembre 2009
Solo nel caso di ATI orizzontale il rilievo del requisito della certificazione di qualità postula che lo stesso sia sempre nella disponibilità di ciascuna impresa partecipante
Consiglio di Stato, Sezione V, 12 novembre 2009
Sull’ammissibilità o meno dell’istituto dell’avvalimento interno, consiste nella possibilità per il raggruppamento partecipante ad una gara di appalto pubblico di servizi di utilizzare i requisiti tecnici e finanziari di partecipazione posseduti da alcuni dei membri del raggruppamento medesimo
Consiglio di Stato, Sezione IV, 3 novembre 2009
L’obbligo generale di specificazione le parti del servizio che saranno eseguite dai componenti l’associazione temporanea si applica indistintamente ai raggruppamenti di tipo verticale o orizzontale
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 23 ottobre 2009
Sull'obbligo per tutte le imprese raggruppate in un'associazione temporanea di specificare anche le parti che di detto servizio saranno eseguite da ciascuna di esse
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II, 9 ottobre 2009
Sulla corretta interpretazione del comma 4 dell’art. 37 del codice laddove specifica che in caso di raggruppamento debbano indicate “le parti del servizio o della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici riuniti o consorziati” e sulla differente rilevanza che assume la noma nell’appalto di lavori rispetto agli appalti di servizi e forniture
Consiglio di Stato, Sezione VI, 18 settembre 2009
[A] Sulla differenza tra le ATI verticali ed orizzontali rispetto all’istituto dell’associazione per cooptazione. [B] L'inserimento della clausola che attribuisce un ulteriore punteggio ai soggetti che hanno espletato forniture analoghe non appare illogico ed arbitrario. [C] Purché non vengano menzionati elementi distonici rispetto all’oggetto dell’appalto, ben possono essere presi in considerazione – in sede valutativa del merito dell’offerta – elementi attinenti alle imprese concorrenti che si riverberano, senza incertezze sulla qualità del servizio oggetto della procedura evidenziale. [D] L'istituto dell'avvalimento, quale disciplinato dall'art. 49, d.l.g. n. 163 del 2006, non può consentire la surroga "in toto" nei requisiti attinenti allo "status" dell'imprenditore che partecipa alla gara. [E] La ditta invitata a partecipare ad una gara per l'aggiudicazione di un contratto a trattativa privata non ha interesse ad impugnare la procedura per il fatto che quest'ultima non sia stata preceduta dalla pubblicazione di un bando
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 12 agosto 2009
Sull’impegno a conferire mandato alla capogruppo dell’ATI e sulla necessità o meno che detta dichiarazione sia contenuta nell’offerta economica
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 21 luglio 2009
Sul principio di immodificabilità soggettiva dei partecipanti alle procedure di affidamento degli appalti pubblici stabilito dall’art. 37, comma 9, del codice
Autorità di Vigilanza, Parere del 9 luglio 2009
[A] Sui limiti entro i quali la commissione di gara può riesaminare il procedimento già espletato. [B] Sull’applicabilità o meno anche alle ATI orizzontali dell’art. 37, comma 4 del D.Lgs. n. 163/2006, secondo il quale i raggruppamenti devono specificare in sede di offerta “le parti del servizio o della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici riuniti o consorziati”
T.A.R. Campania Napoli, Sezione I, 28 luglio 2009
Nel caso di fallimento o di interdizione antimafia di un’impresa mandataria di una A.T.I., la stazione appaltante non gode di un potere assoluto di gradimento/non gradimento, ma deve solo verificare che la nuova ditta mandataria sia in possesso di adeguati requisiti di qualificazione
Consiglio di Stato, Sezione V, 16 giugno 2009
[A] Sulla possibilità per imprese partecipanti ad un’ATI di impugnare “singulatim” dinanzi al giudice ammini-strativo eventuali provvedimenti lesivi. [B] Tra i casi di servizi esclusi non sono ravvisabili i servizi di trasporto che sono contemplati nell’allegato II A. [C] Sull’applicabilità dell’art. 30 del D.lgs 163 del 2006 ai servizi di trasporto
Legge 18 giugno 2009 n. 69
Legge 18 giugno 2009 n. 69. "Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonche' in materia di processo civile". Estratto. Art. 17 - Misure di semplificazione delle procedure relative ai piccoli appalti pubblici
Consiglio di Stato, Sezione V, 28 maggio 2009
Sulla clausola del disciplinare di gara secondo la quale in caso di raggruppamento il sopralluogo deve essere effettuato congiuntamente da tutte le ditte costituenti il raggruppamento ovvero da una sola ma solo su espressa delega da parte di quella o di quelle che non partecipano al sopralluogo
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III Bis, 22 maggio 2009
Sul principio di corrispondenza sostanziale in caso di raggruppamento temporaneo tra quote di qualificazione, quote di partecipazione e quote di esecuzione
Consiglio di Stato, Sezione VI, 13 maggio 2009
Sulla corretta interpretazione dell’art. 37, comma 9, del D.lgs. 163 del 2006, secondo il quale “ Salvo quanto disposto ai commi 18 e 19, è vietata qualsiasi modificazione alla composizione dei raggruppamenti temporanei e dei consorzi ordinari di concorrenti rispetto a quella risultante dall'impegno presentato in sede di offerta”
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 5 maggio 2009
[A] Ai fini della verifica del titoli di ammissione dei concorrenti sotto il profilo del possesso della necessaria qualificazione deve farsi riferimento all’importo dell’appalto al netto degli oneri per i piani di sicurezza. [B] Ai fini del possesso da parte della mandataria capogruppo del 40% dei requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi, non è possibile beneficiare dell’aumento del quinto previsto dall’articolo 3 del D.P.R. n. 34 del 2000. [C] Sulla validità trimestrale del DURC anche negli appalti pubblici. [D] Sulla possibilità o meno di escludere un’impresa dalla gara qualora abbia prodotto un DURC recante la dicitura “lavori di edilizia privata”
C.G.A.R.S., 22 aprile 2009
Sull'articolo 37, comma 4, del codice dei contratti pubblici il quale prescrive che "Nel caso di forniture o servizi nell'offerta devono essere specificate le parti del servizio o della fornitura che saranno eseguite dai singoli operatori economici riuniti o consorziati"
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 30 marzo 2009
[A] Sulla natura di atto endoprocedimentale dell’aggiudicazione provvisoria e sull’insussistenza di particolari oneri per procedere al suo annullamento. [B] Sulla busta in cui deve necessariamente essere contenuta la dichiarazione di impegno a costituire l’ATI prevista dall’art. 37, comma 8, del d.lgs. n. 163/2006. [C] Sui casi in cui la stazione appaltante può richiedere l’integrazione documentale ai sensi dell’art. 46 del D.lgs 163 del 2006