Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 163.2006. Art. 131 (Piani di sicurezza)
Cassazione Penale, 19 ottobre 2023
[A] Sugli elementi necessari ai fini della verifica della ricorrenza del rischio interferenziale, da cui sorge per il committente l’obbligo di nominare il coordinatore per l’esecuzione dei lavori di un appalto su cui operino più imprese. [B] Sugli obblighi ed i poteri del coordinatore per l’esecuzione dei lavori e sul significato della nozione di “alta vigilanza” che ad esso compete, con particolare riguardo alla distinzione tra rischio generico e rischio specifico dell’attività dell’impresa appaltatrice. [C] Sul potere/dovere del coordinatore per l’esecuzione dei lavori di sospendere i lavori in caso di pericolo grave ed imminente ai sensi dell'art. 92, co. 1, lett. f), d.lgs. 81/2008, con particolare riguardo al rischio interferenzale ed alla possibilità di essere chiamato a rispondere per colpa in omissione ove rimanga inerte. [D] Sui presupposti necessari ai fini di individuare il nesso di causalità nel reato colposo omissivo improprio. 
Corte d’Appello di Potenza, 9 febbraio 2021
[A] Sulle conseguenze della tardività nella consegna, da parte dell’Appaltatore, dei Piani di Sicurezza previsti dall’art. 31, co. 1bis della l. 109/1994 in materia di Appalto pubblico. [B] Sugli effetti della nullità sul contratto d’Appalto. [C] Sulle regole formali che disciplinano la redazione e la conclusione dei contratti con la P.A.. [D] Sulla natura della CTU nel giudizio tra appaltatore e stazione appaltante. [E] Sul dovere di motivazione del giudice in caso di rigetto dell’istanza di parte di ammissione della CTU. [F] Sugli elementi idonei a fondare l’azione di arricchimento senza causa e sulla commisurazione dell’indennizzo dovuto.
Tribunale di Velletri, 7 luglio 2021
[A] Sugli elementi necessari all’iscrizione della riserva per anomalo andamento dei lavori in cantiere in materia di Appalto pubblico. [B] Sugli obblighi e gli adempimenti a cui è tenuto l’Appaltatore nell’esecuzione di un progetto interamente redatto o fornito dal Committente. [C] Sui limiti all’applicabilità del ribasso d’asta agli oneri per la sicurezza a cui è tenuto l’Appaltatore in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Cosenza, 28 aprile 2017
[A] Sulle valutazioni e comparazioni che il Giudicante deve svolgere in caso di domande di risoluzione per inadempimento formulate reciprocamente tra appaltatore e Stazione appaltante. [B] Sull’effetto prodotto dal provvedimento di risoluzione del contratto in danno all’Appaltatore reso dalla Stazione Appaltante e sulla possibilità o meno per l’Appaltatore di avanzare una propria domanda di risoluzione per inadempimento del Committente. [C] Sulla quantificazione dei costi della sicurezza. [D] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante di valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro ed al costo relativo alla sicurezza. [E] Sulle voci di risarcimento dovute all’Appaltatore nel caso di risoluzione del contratto imputabile alla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 24 maggio 2013
[A] Sulla possibilità o meno che il contraddittorio tra appaltante e appaltatore sia idoneo a giustificare il prolungamento delle operazioni di collaudo e ad evitare la responsabilità della Stazione Appaltante per i maggiori oneri per la sicurezza sopportati dall'appaltatore. [B] Sull'onere della prova posto a carico delle parti nel caso l'impresa eccepisca la decadenza in merito alla contestazione dei vizi ai sensi dell'art. 1667 c.c.
Lodo Arbitrale, 22 dicembre 2011
[A] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva, in particolare in merito alla contestazione della contabilizzazione dei corrispettivi effettuata dall'amministrazione. [B] Sulla natura vincolante o meno del parere reso dal RUP in sede di accordo bonario e sulla possibilità o meno che la stazione appaltante chieda un parere ad un soggetto esterno alla P.A.. [C] Sui requisiti necessari per l'ammissibilità della domanda di indebito arricchimento senza causa ex art. 2041 c.c. nei confronti della Pubblica Amministrazione. [D] Sull’onere di tempestiva iscrizione della riserva, nonché sulla successiva quantificazione, in merito ai c.d. fatti continuativi. [E] Sulla natura dell’obbligo di cooperazione e buona fede posto a carico della stazione appaltante e sulla necessità o meno di riscontrarne una violazione solo nelle ipotesi in cui non renda possibile l’adempimento dell’obbligo in capo all’appaltatore di eseguire tempestivamente l’opera appaltata. [F] Segue: sulle ipotesi in cui la violazione dell’obbligo di cooperazione e buona fede posto a carico della stazione appaltante può comportare l’obbligo di risarcire i conseguenti danni subiti dall’appaltatore. [G] Sul diritto o meno dell’Impresa ad ottenere il rimborso dei costi dalla stessa sostenuti per ottenere da soggetti privati la disponibilità di aree non espropriate e non occupate dalla P.A.. [H] Sull’onere di tempestiva iscrizione della riserva per il rimborso degli oneri di sicurezza
Lodo Arbitrale, 26 settembre 2011
[A] Sulla possibilità o meno che la delega conferita all'arbitro da parte della Stazione Appaltante di nominare il terzo arbitro possa qualificarsi come rinuncia all'eccezione di incompetenza del Collegio Arbitrale avanzata dalla Stazione Appaltante nei propri scritti difensivi. [B] Sulla fondatezza o meno della eccezione di incompetenza del Collegio Arbitrale avanzata dall'Avvocatura dello Stato nel procedimento, ma non dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per il risarcimento dei maggiori oneri di sicurezza e sulla decadenza o meno della pretesa in ragione della sottoscrizione del contratto in cui siano previsti onere inferiori al necessario. [D] Sulla risarcibilità del danno all'immagine subito dall'Impresa nel caso di anomalo andamento dei lavori e sugli elementi valutati dal Collegio al fine di accogliere o meno tale domanda
Lodo Arbitrale, 28 luglio 2011
[A] Sulla entrata in vigore del Codice dei Contratti, sulla applicabilità ai contratti in corso di disposizioni abrogate e sulla nozione di indifferibilità delle questioni rimesse al Collegio ex art. 33, comma 2, del d.m. 145/2000 nel caso di arbitrato in corso d'opera. [B] Sulla possibilità o meno che la comunicazione di manifesta infondatezza delle riserve resa dal RUP, anziché dalla Stazione Appaltante, sia idonea a far decorrere per l'Impresa il termine decadenziale di sessanta giorni per proporre giudizio ai sensi dell'art. 149, c. 3, del d.P.R. n. 554/1999. [C] Sui possibili effetti della mancata o ritardata consegna dei lavori per colpa della Stazione Appaltante, in base a quanto disposto dall'art. 9 del d.m. 145/2000 e 129 del d.P.R. 554/99. [D] Sulla applicabilità o meno dell'art. 9 del d.m 145/2000 anche all'ipotesi di consegna parziale dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [E] Sulla spettanza o meno dei danni subiti dall'Impresa per l'anomalo andamento dei lavori nell'ipotesi in cui abbia accettato una incompleta consegna dei lavori senza invocare il recesso dal contratto. [F] Sull'onere di tempestiva iscrizione delle riserve nel caso di impedimenti di carettere continuativo. [G] Sulle differenze tra sospensione e anomalo andamento dei lavori in merito ai danni che l'Impresa può far valere nel giudizio arbitrale, in particolare per spese generali. [H] Sulla risarcibilità o meno del danno derivante all'Impresa dalla ritardata percezione dell'utile nel caso di anomalo andamento dei lavori e sulla distinzione o meno dal danno da mancato utile. [I] Sui criteri di quantificazione per determinare il quantum del danno derivante dalla ritardata percezione dell'utile in caso di anomalo andamento dei lavori. [L] Sulle modalità di calcolo e sulla prova necessaria ad ottenere il risarcimento del maggior onere della manodopera in caso di anomalo andamento dei lavori. [M] Sulla risarcibilità e sul calcolo del danno derivante all'Impresa dal maggior utilizzo di macchinari dovuto all'anomalo andamento dei lavori. [N] Sulla risarcibilità e sul calcolo del danno per la protrazione del tempo di mantenimento delle polizze a garanzia in caso di anomalo andamento dei lavori. [O] Sulla risarcibilità o meno del danno lamentato dall'impresa per perdita di chance in ragione del prolungato vincolo contrattuale a seguito dell'anomalo andamento dei lavori. [P] Sulla risarcibilità o meno del danno derivante dagli incrementi di costo dei materiali da costruzione quale risarcimento per il danno conseguente al prolungamento dei tempi esecutivi. [Q] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri della sicurezza in conseguenza del prolungamento dei tempi esecutivi. [R] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulla somma liquidata a titolo di risarcimento danni derivante dall'anomalo andamento dei lavori e sulle modalità di calcolo
Lodo Arbitrale, 21 luglio 2011
[A] Sui limiti alla possibilità della Stazione Appaltante di declinare la competenza arbitrale. [B] Sulla applicabilità o meno del Decreto legislativo n. 494 del 1996 in materia di sicurezza sul lavoro (con relativi oneri a carico dell'Impresa) anche ai contratti d'appalto stipulati prima della sua entrata in vigore. [C] Sulla spettanza o meno degli interessi per ritardata contabilizzazione, sulle modalità di calcolo degli stessi e sulla necessità o meno della messa in mora da parte dell'Impresa
Lodo Arbitrale, 24 settembre 2010
[A] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato prima dell’intervenuto collaudo delle opere, secondo quanto disposto dagli artt. 32 e 33 del Capitolato Generale. [B] Sugli oneri a carico dell’impresa nel caso in cui il progetto a base d’appalto non sia assistito dalla relazione geologica, ovvero la relazione geologica sia tecnicamente errata. [C] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori costi per la sicurezza dovuti al mutamento della legislazione vigente. [D] Sull’entità e sulla tipologia del rimborso per maggiori oneri dovuto al rallentato e anomalo andamento dell’appalto, causato dalla limitata disponibilità delle aree a causa di carenze progettuali. [E] Sulla misura degli interessi moratori da ritardo eventualmente dovuti. [F] Sulla misura del danno eventualmente risarcibile derivante dal mancato ammortamento dei macchinari e delle retribuzioni inutilmente corrisposte nel periodo di sospensione
Lodo Arbitrale, 24 settembre 2010
[A] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato prima dell’intervenuto collaudo delle opere, secondo quanto disposto dagli artt. 32 e 33 del Capitolato Generale. [B] Sugli oneri a carico dell’impresa nel caso in cui il progetto a base d’appalto non sia assistito dalla relazione geologica, ovvero la relazione geologica sia tecnicamente errata. [C] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori costi per la sicurezza dovuti al mutamento della legislazione vigente. [D] Sull’entità e sulla tipologia del rimborso per maggiori oneri dovuto al rallentato e anomalo andamento dell’appalto, causato dalla limitata disponibilità delle aree a causa di carenze progettuali. [E] Sulla misura degli interessi moratori da ritardo eventualmente dovuti. [F] Sulla misura del danno eventualmente risarcibile derivante dal mancato ammortamento dei macchinari e delle retribuzioni inutilmente corrisposte nel periodo di sospensione
Lodo Arbitrale, 24 settembre 2010
[A] Sulla differenza tra gli oneri della sicurezza derivanti da costi cosiddetti “ex lege” o “generali” e gli ulteriori costi cosiddetti “contrattuali” o “speciali”. [B] Affinché l’impresa possa richiedere i maggiori costi sostenuti per oneri della sicurezza è necessario che venga appovata una specifica perizia di variante
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2010
[A] Per gli oneri della sicurezza non trova applicazione il regime proprio delle riserve. [B] Sul momento in cui deve essere iscritta riserva riguardo ai danni da fatti continuativi. [C] Sulla concessione di una proroga e sul diritto al risarcimento del danno da parte dell’impresa. [D] Sulla prova del danno per lesione dell’utile. [E] Sul valore da attribuire alla posizione espressa dalla committente in sede di accordo bonario. [F] Sul caso in cui all'appaltatore non sia stato concesso di utilizzare tutto il termine contrattuale per l’ultimazione dei lavori e sia invece stato richiesto di eseguire un programma lavori accelerato
Corte di Giustizia, 7 ottobre 2010
[A] Il diritto comunitario non consente che una normativa nazionale (D.lgs 626/94 prima e D.lgs 81 del 2008 ora), nel caso di un cantiere di lavori privati non soggetti a permesso di costruire e nel quale sono presenti più imprese, consenta di derogare all’obbligo incombente al committente o al responsabile dei lavori di nominare un coordinatore per la sicurezza e la salute al momento della progettazione dell’opera o, comunque, prima dell’esecuzione dei lavori. [B] Non è legittima una normativa nazionale che preveda l’obbligo per il coordinatore della realizzazione dell’opera di redigere un piano di sicurezza e di salute nel solo caso in cui, in un cantiere di lavori privati non soggetti a permesso di costruire, intervengano più imprese, e che non assuma come criterio a fondamento di tale obbligo i rischi particolari quali contemplati all’allegato II di detta direttiva
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2010
[A] Le pretese con le quali l’impresa rivendica maggiori importi per gli oneri della sicurezza sfuggono al regime delle riserve ed alle relative decadenze. [B] Sulla pretesa dell’impresa a titolo di recupero del ribasso contrattuale illegittimamente applicato ai costi ordinari della sicurezza, non regolarmente evidenziati nel bando di gara. [C] Sull’onere di iscrivere riserva riguardo ai fatti continuativi e di quantificare il risarcimento del danno. [D] Sull’istituto della proroga e sul risarcimento del danno. [E] L’appaltatore deve fornire prova del mancato utile patito. [F] Sul mancato conseguimento del premio di accelerazione quale conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori per colpa della stazione appaltante
Lodo Arbitrale, 23 aprile 2010
[A] Sulle riserve esplicitate con fogli separati allegati al registro di contabilità. [B] L’anomalo andamento dei lavori rientra tra i c.d. “fatti continuativi”. [C] Sulla avverse condizioni atmosferiche verificatesi nel periodo successivo al termine di esecuzione del contratto protrattosi per causa imputabile alla stazione appaltante. [D] La richiesta del riconoscimento degli oneri della sicurezza è sottratta a decadenza. [E] Sull’istanza di riconoscimento degli interessi anatocistici correlata alla richiesta di risarcimento del danno
Lodo Arbitrale, 19 gennaio 2010
[A] Sulla mancata previsione in progetto dei costi necessaria a mantenere in asciuto gli scavi con l’utilizzo di pompe durante l'esecuzione delle murature o di altre opere in fondazione. [B] Sulla differenza tra l’istituto della “revisione prezzi” ed risarcimento del danno derivante dall'anomalo andamento dell'appalto imputabile alla committente. [C] Gli oneri della sicurezza seguono un regime a sé in occasione dell'erogazione dei pagamenti, conseguentemente il credito per le spese relative non rientra nel regime delle riserve. [D] Sulla richiesta di indennizzo avanzata dall’impresa per la lavorazione prevista nel capitolato speciale d’appalto ma sottostimata economicamente nell’elenco prezzi di gara. [E] Sull’andamento frazionato delle attività e sulle modalità esecutive del tutto straordinarie che incidono sull’onere di tempestiva iscrizione delle riserve da parte delle imprese. [E] Sulla legittimità o meno della clausola del capitolato speciale d’appalto che impone all’impresa il pagamento degli onorari per il collaudo. [F] Sul Piano della Sicurezza e Coordinamento che pur prevedendo tra le opere provvisionali anche la viabilità interna ed esterna al cantiere ha omesso di procedere alla stima del relativo onere
Lodo Arbitrale, 12 maggio 2009
[A] Sull'onere della formulazione di riserva di maggior compenso od indennizzo con riguardo ai fatti continuativi. [B] L'indicazione in sede di offerta di oneri per la sicurezza in misura inferiore rispetto a quanto specificato dal bando non implica l'applicazione di un non ammissibile ribasso percentuale concernente gli oneri stessi, bensì una concreta determinazione di essi conforme alla loro incidenza effettiva
Lodo Arbitrale, 12 febbraio 2009
[A] Sul valore delle dichiarazioni rese dall’impresa in sede di gara. [B] Sull’utilizzo della Tabella 6 del D.M. 11.12.1978 per quantificare l’incidenza della manodopera ed il costo dei macchinari sull’importo dei lavori. [C] Sul danno da anomalo andamento dei lavori per quanto attiene agli oneri della sicurezza
Lodo Arbitrale, 6 febbraio 2009
[A] La riserva costituisce onere-dovere dell'appaltatore, quale parte contrattuale partecipante ad attività di pubblico interesse. [B] La conoscenza dello stato dei luoghi deve ritenersi rientrare fra gli oneri dell'Impresa già nella fase prodromica di accesso alla procedura di appalto. [C] Nella disciplina dei pubblici appalti la documentazione redatta dal Direttore dei Lavori costituisce in ogni sua parte atto pubblico, agli effetti dell'art. 2699 del codice civile. [D] Sull’omessa previsione degli oneri per la sicurezza nel contesto della progettazione di varianti
Lodo arbitrale, 13 gennaio 2009
[A] Sulla decadenza o meno delle riserve in caso di mancata conferma delle stesse nel conto finale. [B] Sulla mancata ripetizione della riserva dopo la prima iscrizione sul registro di contabilità in corrispondenza dei successivi allibramenti. [C] Sulla possibilità o meno di esaminare nel merito le riserve concernenti l'indisponibilità dell'area di cantiere e le difficoltà di accesso allo stesso, laddove queste non siano riportate nel registro di contabilità. [D] Sulla dottrina e la giurisprudenza riguardo all’obbligo di iscrivere nuovamente le riserve nel registro di contabilità dopo il primo atto. [E] Sulla nozione di "primo atto dell'appalto idoneo a ricevere" le riserve. [F] Sulla possibilità o meno di esercitare le riserve in forme diverse dall'iscrizione nel registro di contabilità ove non vi sia la materiale disponibilità dello stesso da parte dell'appaltatore. [G] Sulla mancanza di un accesso all'area di cantiere adeguato rispetto alle dimensioni dei mezzi e sulla possibilità o meno di assimilare tale fatto ad un errore progettuale. [H] Qualsiasi impedimento riscontrabile in sede di consegna dei lavori deve essere tempestivamente fatto valere apponendo apposita riserva nel suddetto verbale. [I] Sui casi in cui in un appalto “a corpo” possono essere riconosciuti compensi “a misura” in seguito a varianti progettuali. [L] Sul c.d. “contenuto minimo della riserva”. [M] Sul momento in cui sorge l’onere di tempestiva iscrizione di riserva in presenza di “atti continuativi”. [N] Sull’errata determinazione degli oneri della sicurezza indicati nel bando di gara e sul diverso importo che discenderebbe in base alla normativa vigente. [O] L'ordinamento non indica alcuna percentuale da applicare all'importo totale dei lavori al fine di calcolare la quota degli oneri di sicurezza. [P] Sui casi in cui è ammessa l’introduzione di riserve mediante l’inoltro in una raccomandata AR
Lodo Arbitrale, 29 luglio 2008 n. 109
[A] Sulla risoluzione del contratto disposta dalla stazione appaltante e sulla rilevanza o meno dell’omessa trasmissione del relativo provvedimento all'appaltatore. [B] Sull’omessa iscrizione alla Cassa Edile del luogo nel quale vengono impiegati i lavoratori. [C] Sull’inadeguatezza del Piano Sanitario predisposto dall'Impresa ed allegato al P.O.S. [D] Sul P.O.S. recante indicazione dell’organico medio presente in cantiere, senza specificare la mansione di ognuno, la relativa idoneità, la data dell'ultima visita e/o dichiarazione cumulativa del medico competente che gli operai sono idonei ognuno alla propria mansione specifica. [E] Sulla dichiarazione del medico di presa visione del Piano Sanitario, allegata al P.O.S. ma priva di data, firma e timbro. [F] Sull’applicazione del CCNL dei metalmeccanici nonostante il contratto d’appalto imponga l’applicazione del CCNL dell’edilizia. [G] Sulla mancata documentazione da parte dell’impresa in merito al corso di formazione e informazione circa i rischi connessi alle mansioni da svolgere ed i rischi connessi all’attività di cantiere. [H] Sulla possibilità o meno di escutere la cauzione definitiva a titolo di penale
Lodo Arbitrale, 26 giugno 2008 n. 80
[A] Sulla formulazione di un nuovo prezzo ai sensi dell’art. 136 del D.P.R. 554 del 1999 e sulla data cui devono riferirsi i prezzi elementari da utilizzare per le “nuove analisi”. [B] Sulla derogabilità o meno per accordo tra le parti del compenso per gli oneri della sicurezza
Corte di Cassazione, Sezione IV Penale, 6 marzo 2009
Sulle condizioni che devono sussistere affinché, in caso di subappalto, il subappaltante sia esonerato dagli obblighi di sicurezza relativi ai lavori subappaltati