Tribunale di Terni, 13 giugno 2022
[A] Sulle procedure necessarie affinché l’affito del ramo d’azienda, ed il conseguente subentro di un’altra società nel rapporto contrattuale, possa spiegare i propri effetti nei confronti della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze della mancanza dei requisiti di qualificazione di cui all’art. 116 del d.lgs. 163/2006 in materia di Appalto pubblico. [C] Sulll’onere probatorio posto in capo al privato che agisca nei confronti della Pubblica Amministrazione ai sensi dell’art. 2041 c.c.. [D] Sull’obbligo motivazionale posto in capo al Giudice di merito che ritenga di far proprie le conclusioni del C.T.U. [E] Sulla data dalla quale far decorrere gli interessi legali relativi alla somma liquidata a titolo di indennizzo ai sensi dell’art. 2041 c.c..
Tribunale di Forlì, 3 gennaio 2020
[A] Sulla esistenza o meno di un obbligo per la Stazione Appaltante di arrestare il procedimento di risoluzione del contratto d’appalto per inadempimento dell’appaltatore, ex art. 136 d.lgs. 163/2006, in caso di stipulazione da parte dell’appaltatore di un contratto d’affitto d’azienda. [B] Sulla procedibilità o meno della domanda riconvenzionale svolta dalla Stazione Appaltante nei confronti dell’appaltatore fallito nel corso del giudizio
Tribunale di Torino, 22 maggio 2017
[A] Sulla decorrenza del termine di cui all’art. 305 c.p.c. per la curatela del fallimento dell’appaltatrice per riassumere il giudizio pendente con la Stazione Appaltante a seguito dell’interruzione dovuta all’intervenuto fallimento. [B] Sui limiti e sulla disciplina della cessione del contratto e della cessione del credito derivante dall’appalto pubblico, secondo quanto previsto dagli artt. 116,117 e 118 del d.lgs. n. 163/2006. [C] Sulla procedibilità o meno delle domande riconvenzionali avanzate dalla Stazione Appaltante nei confronti del fallimento dell’impresa appaltatrice e sulla procedibilità o meno di eventuali eccezioni riconvenzionali. [D] Sulla procedibilità o meno dell’azione di risoluzione del contratto promossa prima del fallimento nei confronti dell’appaltatore inadempiente.
Lodo Arbitrale, 29 gennaio 2015
[A] Sulla validità ed efficacia della clausola compromissoria laddove la stessa risulti da un richiamo "per relationem" contenuto nel contratto. [B] Sulla procedibilità della domanda di arbitrato e sugli effetti prodotti dalla nomina dell'arbitro da parte della Stazione Appaltante. [C] Sui limiti alla declinatoria della competenza arbitrale da parte della Stazione Appaltante. [D] Sugli effetti prodotti dalla cessione del contratto sulla clausola compromissoria ivi contenuta. [E] Sulla validità o meno della clausola compromissoria non approvata specificamente con autonoma sottoscrizione. [F] Sulla necessità o meno del consenso del litiscorsorte necessario alla nomina degli arbitri e sulla procedibilità o meno dell'arbitrato in caso di eventuale diniego del detto consenso. [G] Sulla sussistenza o meno dell'onere di corrispondere l'uno per mille del valore della procedura, ai sensi dell'art. 241, comma 9, del codice, nel caso di lodo emesso solo in rito
Lodo Arbitrale, 9 maggio 2014
[A] Sui limiti e sui presupposti per la cessione dell'azienda da parte dell'Impresa appaltatrice. [B] Sugli obblighi di comunicazione di cui all'art. 35 della l. 109 del 1994 (e 166 del d.lgs. 163 del 2006) posti a carico dell'impresa cessionaria dell'azienda e sugli effetti prodotti dalla omessa comunicazione.
Cassazione Civile, sez. I, 23 gennaio 2012
Sulla possibilità o meno che, ai sensi dell'art. 2558 cod. civ., si possa configurare una cessione del contratto d'appalto (unitamente alle cessione d'azienda) solo parziale, mantenendo il cedente la titolarità di alcuni aspetti del contratto stesso
Tribunale di Livorno, 1 agosto 2012
[A] Sulla procedibilità o meno della domanda riconvenzionale di compensazione avanzata dalla Stazione Appaltante nei confronti dall’ATI appaltatrice nel caso di fallimento della stessa con conseguente costituzione in giudizio della curatela fallimentare e sulla possibilità o meno di considerare la domanda riconvenzionale una eccezione riconvenzionale. [B] Sulla fondatezza o meno della domanda avanzata dall’appaltatore per il pagamento di lavori ordinati verbalmente dalla Direzione Lavori. [C] Sulla ammissibilità o meno della domanda di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. in presenza di altre domande e sulle tipologie di danno risarcibili
Lodo Arbitrale, 27 ottobre 2011
[A] Sulla possibilità o meno di estendere l'efficacia della clausola compromissoria anche al soggetto che acquista l'azienda ceduta dall'Impresa contraente, in caso di mancato rispetto degli adempimenti previsti dall'art. 35 della l. 109/1994. [B] Sul potere della Stazione Appaltante di opporsi alla cessione d'azienda da parte dell'Appaltatore e sulla natura e i termini dei controlli che l'Amministrazione deve svolgere
Lodo Arbitrale, 27 settembre 2011
[A] Sulla efficacia o meno nei confronti della Stazione Appaltante della cessione del ramo d'azienda da parte dell'Impresa. [B] Sulla formalità necessaria affinché l'atto di messa in mora ai fini interruttivi della prescrizione possa avere piena efficacia e sul termine di prescrizione per gli interessi. [C] Sulle ipotesi in cui la sospensione legittima dei lavori può diventare illegittima, con conseguente insorgere dell'obbligo della Stazione Appaltante di risarcire i danni subiti dall'Impresa. [D] Segue: sulla risarcibilità delle spese generali. [E] Segue: sulle modalità di calcolo del rimborso per spese generali. [F] Segue: sulla risarcibilità del mancato utile e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [G] Segue: sulla risarcibilità dei maggiori oneri e costi fissi. [H] Segue: sulle modalità di applicazione della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate dal Collegio a titolo di risarcimento per illegittima sospensione dei lavori. [I] Segue: sui criteri di applicazione degli interessi compensativi e sull'onere della prova posto in proposito a carico dell'Impresa. [L] Segue: sugli interessi dovuti a far data dallapubblicazione del lodo e fino all'effettivo pagamento
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione III, 15 marzo 2011
[A] Sulla natura della fusione a seguito della riforma del diritto societario e, in particolare, della novella apportata dall’art. 2504 bis del c.c (per effetto dell’art. 6 D.l.vo 17/1/2003) [B] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico dell’Amministrazione di procedere ad adeguata istruttoria in ordine alla economicità dei parametri prezzo - qualità contenuti nella convenzione CONSIP, nel caso di adesione alla medesima convenzione, ai sensi del comma 3 dell’art.26 della l. n. 488/1999
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I, 10 marzo 2011
[A] Sulla sussistenza o meno della giurisdizione del Giudice Amministrativo in merito al diniego di subentro da parte di un terzo nel contratto stipulato tra Ente appaltante e società aggiudicataria, già in fase di esecuzione [B] Sulla possibilità o meno che in caso di cessione dell’azienda o di un suo ramo sia consentito al nuovo soggetto di avvalersi, ai fini della qualificazione, dei requisiti posseduti dall'impresa cedente aggiudicataria ai fini del subentro in un'aggiudicazione già intervenuta e in un contratto già stipulato [C] Sulla immediata operatività o meno nei confronti della stazione appaltante della cessione dell’azienda o del ramo di azienda che ricomprenda anche il contratto con la stessa intercorrente, alla luce di quanto disposto dall'art. 116 del d.lgs. n. 163 del 2006
Lodo Arbitrale, 24 febbraio 2010
Sulla cessione di ramo d’azienda, sugli effetti nei riguardi della stazione appaltante in seguito all’entrata in vigore della legge “Merloni”, sull’estensione dei principi della riforma anche alle forniture ed ai servizi e sulle particolari ipotesi della concessione di costruzione e gestione e di fallimento del concessionario
Lodo Arbitrale, 11 giugno 2008
[A] Sulla differenza tra la cessione del contratto, vietata dall’art. 118 del D.lgs 163 del 2006 e la fusione per incorporazione disciplinata dall’art. 2504 c.c. e dall’art. 116 del D.lgs 163 del 2006. [B] Sui limiti all’operatività del divieto di cessione dei crediti previsto dall’art. 117 del codice. [C] Sul termine di prescrizione degli interessi che conseguono al ritardo nel pagamento degli acconti o del saldo dei lavori di un appalto di opere pubbliche