Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 50.2016. Art. 113-bis (termini di pagamento - clausole penali)
Tribunale di Udine, 8 gennaio 2024
[A] Sull’(in)applicabilità della rettifica del corrispettivo prevista dall’art. 1430 c.c. al caso in cui sia stato stipulato un contratto d’appalto pubblico a corpo e vi sia difformità tra il prezzo globale e quello ottenuto applicando i prezzi unitari alle quantità previste dal computo metrico. [B] Sulla necessità che l’intempestiva iscrizione delle riserve da parte dell’appaltatore sia espressamente rilevata dalla p.a. committente in materia di appalti pubblici. [C] Sulla ratio e sulle pretese che devono essere fatte valere, a pena di decadenza, mediante l’istituto delle riserve in materia di appalti pubblici. [D] Sull’applicabilità della disciplina delle varianti in corso d’opera agli appalti pubblici stipulati a corpo nella vigenza del d.lgs. 50/2016, con particolare riguardo al compenso dovuto all’appaltatore. [E] Sui presupposti idonei a fondare l’eccezione di inadempimento. [F] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico. [G] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di richiedere l’equo compenso per maggiore onerosità della prestazione ai sensi del co. 2 dell’art. 1664 c.c. ove essa sia derivata da disposizioni emanate dall’autorità sanitaria ai fini della prevenzione della diffusione di pandemie (COVID 19). [H] Sulla data da cui decorrono gli interessi legali dovuti all’appaltatore per le riserve validamente apposte in materia di appalti pubblici. [I] sulla rivalutazione monetaria e sulla decorrenza degli interessi legali dovuti dall’appaltatore al committente a titolo di penale contrattuale in materia di appalto.
Corte d’Appello di Napoli, 7 settembre 2023
[A] Sulla (im)possibilità di ottenere il risarcimento per danno da ritardo in caso di corresponsabilità tra le parti in materia di appalto. [B] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di far valere le pretese relative ai pregiudizi sofferti ed ai costi affrontati ove manchi l’apposizione della relativa riserva. [C] Sull’interesse dell’appaltatore ad ottenere la revisione dei prezzi prima della delibera della p.a. che riconosca la revisione stessa e sul rimedio giurisdizionale esperibile dall’appaltatore per far valere il suo interesse in assenza della predetta delibera. [D] Sulla nullità, ai sensi della l. 37/1973, delle clausole dirette ad escludere o a rendere obbligatoria la revisione dei prezzi in materia di appalti pubblici. [E] Sul diritto dell’appaltatore di essere reintegrato, a titolo risarcitorio e non di revisione dei prezzi, dei maggiori oneri derivanti dall’aumento dei prezzi ove, a causa del ritardo nei lavori per colpa della stazione appaltante, l’esecuzione degli stessi venga a coincidere con un periodo di prezzi crescenti. [F] Sull’onere della prova posto in capo al danneggiato in materia di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale circa l’esistenza del danno lamentato e della riconducibilità del danno al debitore. [G] Sulla nozione di gravi difetti di costruzione che danno luogo alla garanzia di cui all’art. 1669 c.c. in tema di appalto, con particolare riguardo al caso di infiltrazioni d’acqua. [H] Sul momento a partire dal quale decorre il termine decennale di garanzia per rovina o gravi difetti dell’opera di cui all’art. 1669 c.c., con particolare riguardo agli appalti pubblici, e sul termine entro cui deve essere esercitata la relativa azione risarcitoria. [I] Sulla (non) decorrenza del termine di decadenza per la denuncia di un anno dalla scoperta di vizi e quello di prescrizione di un anno dalla denuncia d cui all’art. 1669 c.c. in mancanza del collaudo in materia di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Cagliari, 24 luglio 2023
[A] Sui limiti del giudicato concernente la domanda di condanna al pagamento della penale contrattualmente prevista in caso di inadempimento di un contratto d’appalto e sulla (in)dipendenza tra questa e la domanda di risoluzione del contratto stesso per il ritardo nell’adempimento. [B] Sull’applicabilità dell’art. 1384 c.c., in tema di riduzione ad equità della clausola penale, alle clausole penali stipulate in relazione ad appalti pubblici e sugli elementi che il giudice deve valutare ai fini di predetta riduzione ad equità.
Corte d’Appello di Cagliari, 20 luglio 2023
[A] Sulla gestione delle eventuali “interfenze”, impeditive dell’esecuzione dell’opera, nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e del d.p.r. 207/2010 e sugli obblighi di verifica e di diligenza posti in capo all’appaltatore circa la validità tecnica del progetto fornito dal committente pubblico. [B] Sulla funzione della cauzione definitiva che l'esecutore del contratto d'appalto di lavori pubblici è tenuto a prestare e sui casi ed i limiti entro cui la p.a. appaltatrice può trattenere le somme, con particolare riguardo al ritardo nella realizzazione dell’opera da parte dell’appaltatore. [C] Sulla rilevabilità dell’eccezione concernente l’applicazione clausola penale contenuta in un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Benevento, 31 luglio 2023
[A] Sulla (im)possibilità di imputare all’appaltatore il mancato rispetto del cronoprogramma dei lavori ove la stazione appaltante abbia omesso il tempestivo pagamento di un’anticipazione pattuita in materia di appalto pubblico. [B] Sulla natura della clausola di un contratto d’appalto pubblico che subordina il pagamento del prezzo all’erogazione di un finanziamento di un terzo finanziatore. [C] Sui casi in cui sussite la responsabilità del committente pubblico per il ritardo nel pagamento del corrispettivo di un appalto dovuto al mancato tempestivo finanziamento da parte di un altro ente pubblico
Tribunale di Venezia, 3 luglio 2023
[A] Sulla responsabilità del consorzio nei confronti dei terzi per le obbligazioni assunte da una consorziata nell’esecuzione di un contratto d’appalto, con particolare riguardo al caso del consorzio di cooperative ammesso ai pubblici appalti. [B] Sulla (ir)rilevanza, nel rapporto tra consorzio e stazione appaltante pubblica, del rapporto interno tra consorzio di cooperative e consorziate. [C] Sulla (im)possibilità di qualificare come mandato l’assegnazione dei lavori oggetto di un appalto pubblico da parte del consorzio di cooperative aggiudicatario ad una delle cooperative consorziate. [D] Sulla possibilità di eccepire in compensazione pretese ed importi per i quali risulta preclusa la domanda diretta. [E] Sulla facoltà, in tema di appalto, di richiedere cumulativamente la prestazione principale e la penale per il ritardo, nonché, in caso di risoluzione, il risarcimento del danno da inadempimento e la penale per mancata esecuzione dell’obbligazione nel termine stabilito ovvero la penale per il ritardo e quella per l’inadempimento.
Tribunale di Benevento, 3 luglio 2023
[A] Sull’onere probatorio posto in capo all’opponente circa l’effettiva mancata conoscenza del decreto ingiuntivo opposto ai fini della legittimità dell’opposizione tardiva a decreto ingiuntivo ai sensi dell’art. 650 c.p.c.,. [B] Sull’efficacia di giudicato del decreto ingiuntivo non opposto e dichiarato esecutivo in materia di appalto pubblico
Tribunale di Roma, 12 maggio 2023
Sui tassi di interesse, legali e moratori, applicabili sino al saldo, con riferimento al ritardato pagamento delle fatture dell’appaltatore dalla data di emissione del certificato di regolare esecuzione dei lavori
Tribunale di Roma, 7 aprile 2023
[A] Sui casi in cui possono essere proposte domande giudiziali relative all’esecuzione dell’appalto pubblico in difetto dell’approvazione del collaudo e sull’onere della prova in materia di imputabilità del ritardo all’amministrazione per il mancato compimento del collaudo. [B] Sul momento in cui deve essere apposta la riserva ai fini della tempestività della medesima in relazione ai danni derivanti all’appaltatore dalla ritardata effettuazione del collaudo per colpa della p.a. in materia di appalto pubblico. [C] Sulla natura, sulle voci di danno risarcibili all’impresa e sul soggetto su cui ricade l’onere probatorio in materia di danno subito dall’appaltatore a seguito di ritardata approvazione del collaudo per colpa della stazione appaltante. [D] Sulla natura dei debiti, e sulla conseguente diversa disciplina degli interessi, sorti in capo alla stazione appaltante con riferimento, da un lato, alle somme versate dall’appaltatore per mantenere attive le polizze fideiussorie in caso di ritardo nel collaudo delle opere per colpa della p.a. e, dall’altro lato, al ritardato pagamento di uno stato di avanzamento lavori.
Tribunale di Palermo, 30 marzo 2023
Sull’insorgenza del diritto al saldo a favore dell’Appaltatore, e sulla relativa facoltà di quest’ultimo di far valere in giudizio il diritto al pagamento del corrispettivo e degli interessi, in mancanza della conclusione del collaudo nei termini contrattualmente previsti per colpa della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Bari, 28 aprile 2023
Sui limiti all’ammissibilità del cumulo tra la domanda di risarcimento del danno per inadempimento e quella concernente la penale per il ritardo avvita dalla Stazione Appaltante nei confronti dell’Appaltatore ritenuto inadempiente.
Corte d’Appello di Napoli, 27 gennaio 2023.
[A] Sulle regole di interpretazione dei contratti d’Appalto pubblico. [B] Sull’applicabilità dell’art. 1367 c.c., secondo cui le clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto, alle procedure di aggiudicazione di Appalti pubblici. [C] Sulla validità della clausola che impegni la Stazione Appaltante ad effettuare i pagamenti all’Appaltatore al momento dell’effettiva acquisizione dei finanziamenti da parte di un altro ente. [D] Sulla (in)sussistenza, in tema di condanna alle spese di lite, di un vincolo alla determinazione sulla base dei valori indicati nel d.m. 55/2014.
Tribunale di Firenze, 6 febbraio 2023
Sulla (non) vessatorietà delle clausole penali contenute in un contratto d’Appalto pubblico che prescrivano convenzionalmente un ristoro in caso di inadempimento.
Tribunale di Larino, 9 gennaio 2023
[A] Sulla decorrenza dei termini di cui all’art. 183 c.p.c. nel giudizio tra appaltatore e stazione appaltante. [B] Sulla facoltà dell’Appaltatore, a seguito di risoluzione del contratto d’Appalto pubblico da parte della Stazione Appaltante ai sensi dell’art. 136 del d.lgs. 163/2006, di agire in giudizio in base ai principi generali del c.c. al fine di far valere la risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante. [C] Sull’indagine cui è tenuto il Giudice in caso di imputazione reciproca di inadempimento di un contratto d’Appalto. [D] Sull’(in)applicabilità della disciplina delle riserve nel caso in cui si faccia questione dell’invalidità o dell’estinzione del contratto d’Appalto pubblico ed in particolare della risoluzione per inadempimento. [E] Sulla portata e sugli effetti della dichiarazione con cui l’Appaltatore dichiara di aver preso conoscenza delle opere da eseguire e delle condizioni locali in materia di contratto d’Appalto pubblico. [F] Sui limiti di operatività della clausola penale.
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 27 giugno 2022
[A] Sulla natura del giudizio instaurato a seguito della proposizione dell’opposizione a decreto ingiuntivo da parte della Stazione Appaltante. [B] Sulla ricostruzione dell’istituto del dissesto dell’Ente locale e sul ruolo dell’Organo Straordinario di Liquidazione. [C] Sulle conseguenze dell’avvio della procedura liquidatoria di cui all’art. 248 co. 2 del TUEL: una disamina del divieto di intraprendere o proseguire azioni esecutive e della sorte degli interessi e della rivalutazione monetaria nel periodo antecedente l’approvazione del rendiconto. [D] Sull’(in)ammissibilità della domanda, proposta da un’impresa, volta ad ottenere il capitale e gli interessi dovuti dall’Ente pubblico anteriormente alla procedura conseguente al dissesto del medesimo.