Corte d’Appello di Napoli, 12 luglio 2024
[A] Sulla necessità per l’appaltatore che intenda richiedere i danni per l’illegittima durata della sospensione temporanea dei lavori, nella vigenza dei co. 1 e 2 dell’art. 24 d.m. 145/2000, di previamente diffidare per iscritto il responsabile del procedimento. [B] Sull’onere probatorio posto in capo alla stazione appaltante circa la legittimità della sospensione dei lavori relativi ad un appalto pubblico. [C] Sulla durata massima della sospensione dei lavori per causa di forza maggiore nella vigenza del d.p.r. 1063/1962 e sui rimedi a disposizione dell’appaltatore ove la sospensione stessa si protragga oltre il termine normativamente prescritto. [D] Sul momento in cui sorge, in capo all’appaltatore, l’onere di apporre le riserve per fatti dannosi continuativi in relazione all’illegittima sospensione dei lavori di un appalto pubblico e sul documento sul quale in tal caso, al più tardi, devono essere formulate.
Tribunale di Civitavecchia, 31 luglio 2024
[A] Sulla disamina approfondita dell’istituto delle riserve nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e del d.p.r. 207/2010, con riguardo alla ratio dello stesso, alle pretese che ne devono esserne oggetto, alla procedura ed ai termini che l’appaltatore è tenuto ad osservare, ai documenti ed alle modalità con cui le riserve devono essere apposte e successivamente confermate, nonché all’onere probatorio in materia di tempestiva iscrizione delle medesime. [B] Sulla (im)possibilità per la p.a. committente di opporre il mancato riconoscimento dell’utilità ai fini di paralizzare le pretese dell’appaltatore che richieda l’indennizzo ex art. 2041 c.c. per le opere pubbliche realizzate in assenza di valida richiesta o autorizzazione e sulla possibilità, viceversa, di paralizzarle dimostrando l’imposizione dell’arricchimento.
Tribunale di Belluno, 27 maggio 2024
[A] Sulla distinzione tra sospensione necessaria dei lavori e sospensione discrezionale dei lavori, che legittima l’appaltatore a sottrarsi al vincolo contrattuale, nella vigenza del d.p.r. 207/2010. [B] Sul momento in cui l’appaltatore è tenuto ad iscrivere la riserva nei differenti casi in cui l’asserita illegittimità della sospensione sia originaria ovvero emerga in un momento successivo. [C] Sulla (non) debenza all’appaltatore, in caso di risoluzione di un contratto d’appalto pubblico, del corrispettivo per i manufatti e le materie prime portate in cantiere e messe a disposizione della committenza ma non installate.
Corte d’Appello di Napoli, 16 aprile 2024
[A] Sui documenti su cui l’appaltatore è tenuto ad apporre la riserva relativa ai danni subiti per un illegittimo ordine di sospensione dei lavori da parte della p.a. committente nelle differenti ipotesi in cui l’illegittimità della sospensione sia originaria o emerga in un momento successivo all’adozione del provvedimento. [B] Sulla (non) necessità dell’iscrizione di una specifica riserva per la voce di credito relativa agli interessi moratori in tema di appalto di opere pubbliche.
Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, 18 marzo 2024
Premessa la disamina dell’istituto della sospensione dei lavori in materia di appalti pubblici, sulle modalità ed i termini entro cui l’appaltatore, ove ritenga che la sospensione sia illegittima, è tenuto ad iscrivere la relativa riserva con particolare riguardo al caso in cui la sospensione non presenti immediata rilevanza onerosa.
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 21 marzo 2024
[A] Sul riparto di giurisdizione in tema di azione per il recupero del credito per i lavori eseguiti in relazione ad un contratto d’appalto di opere pubbliche. [B] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che intenda far valere in giudizio le pretese derivanti dalle riserve apposte. [C] Sui termini entro cui l’appaltatore è tenuto ad apporre le riserve relative ai danni subiti per la sospensione dei lavori disposta dall’amministrazione ove manchi il verbale di sospensione ed in caso di fatti produttivi di danno continuativo. [D] Sull’onere dell’appaltatore di quantificare immediatamente le pretese rappresentate mediante riserva e sulle modalità con cui la riserva deve essere apposta in caso di fatti produttivi di danno continuativo o non immediatamente quantificabile. [E] Sui costi che devono essere ricompresi in quelli di sicurezza ai fini dello scorporo dall’importo assoggettato a ribasso d’asta, con particolare riguardo alla voce “ponteggi” ed in generale alle opere provvisionali quali puntelli, armature, centine, trabattelli, ponti su cavalletto, parapetti nonché alla voce “armatura di protezione dello scavo” ed agli adempimenti previsti dal Titolo I del d.lgs 81/2008 e s.m.i..
Tribunale di Vicenza, 3 marzo 2024
[A] Sugli elementi che il giudice è tenuto a considerare nella valutazione comparativa dei comportamenti di committente e appaltatore ove ambedue chiedano la risoluzione del contratto d’appalto per inadempimento dell’altro contraente. [B] Sulla natura autoritativa del provvedimento di risoluzione del contratto d’appalto pubblico prevista dall’art. 108 del d.lgs. 50/2016 e sulla facoltà dell’appaltatore di contestarne la legittimità dinanzi al giudice ordinario. [C] Premessa la disamina della finalità dell’istituto della riserva in materia di appalti pubblici, sul momento in cui l’appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve e sulle pretese che ne devono essere oggetto. [D] Sulla natura imperativa ed inderogabile dell’obbligo della p.a. committente di predisporre un progetto esecutivo immediatamente cantierabile. [E] Sui casi in cui l’elaborazione di varianti in corso d’opera diviene un obbligo in capo alla p.a. committente e sulle conseguenze del mancato adempimento a tale obbligo con particolare riguardo al caso di sopravvenute prescrizioni normative in materia di sicurezza degli impianti. [F] Sul momento a partire dal quale l’appaltatore è tenuto ad iscrivere la riserva per i maggiori oneri dovuti alla sospensione dei lavori per la necessità di disporre varianti in corso d'opera, alla ritardata consegna dei lavori, all’insufficienza del progetto elaborato dalla p.a. ovvero all’insorgere di fatti continuativi. [G] Sulle differenze tra le forme di garanzia provvisoria previste in capo all’offerente dal d.lgs. 163/2006 e quelle previste dal d.lgs. 50/2016. [H] Sul momento in cui l’aggiudicatario è tenuto a rilasciare la garanzia definitiva alla p.a. e sui rischi che devono trovare copertura tramite la predetta garanzia.
Tribunale di Siracusa, 22 gennaio 2024
[A] Sui requisiti che le imprese superstiti devono possedere ai fini della validità della modifica soggettiva dell’A.T.I. intervenuta nel corso dell’esecuzione di un appalto pubblico. [B] Sul caso in cui, in ipotesi di sospensione dei lavori ex art. 30 del d.p.r. 1063/1962, l’appaltatore ha diritto alla rifusione dei maggiori oneri derivanti dal prolungamento della sospensione oltre i termini di cui al predetto art. 30 e sulla (ir)rilevanza delle ragioni della sospensione ai fini del riconoscimento del suddetto ristoro.
Corte d’Appello di Ancona, 17 novembre 2023
[A] Sui limiti del sindacato di legittimità della motivazione di una sentenza impugnata. [B] Sull’onere motivazionale posto in capo al Giudice che intenda aderire alle conclusioni del c.t.u.. [C] Sul momento in cui sorge, in capo all’appaltatore, l’onere di iscrivere la riserva avente ad oggetto la contestazione dell'ordine di sospensione dei lavori e la richiesta di risarcimento dei conseguenti danni. [D] Sulla nozione di evento di forza maggiore idoneo a determinare l’indennizzabilità delle spese sostenute dall’appaltatore al fine di riparare i danni ai lavori già eseguiti nella vigenza dell’art. 139 del d.p.r. 554/1999 in tema di appalto pubblico.
Corte d’Appello di Napoli, 9 ottobre 2023
[A] Sui termini e sulle modalità con cui, nella vigenza del R.D. 350/1895, l’appaltatore è tenuto, a pena di decadenza, ad iscrivere le riserve in tema di appalto pubblico. [B] Sui termini entro cui, nella vigenza del R.D. 350/1895, l’appaltatore ha l’onere di iscrivere riserva ove pretenda un maggior compenso a causa dei pregiudizi subiti per la sospensione dei lavori disposta o protratta dalla p.a. committente.
Tribunale di Roma, 2 agosto 2023
[A] Sulle conseguenze e sui diritti dell’appaltatore in caso di protrazione della sospensione legittima dei lavori di un appalto pubblico. [B] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione per inadempimento di un contratto d’appalto pubblico. [C] Sulla quantificazione, ai fini della restitutio in integrum a cui ha diritto l’appaltatore in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento della p.a. committente, del valore delle opere realizzate: prezzi di mercato o corrispettivo contrattualmente pattuito? [D] Sulla quantificazione del lucro cessante dovuto all’appaltatore in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento della p.a. committente. [E] Sulla (im)possibilità di azionare, nei confronti degli Enti Locali, i crediti per le prestazioni rese extracontratto, anche ai sensi dell’art. 2041 c.c.. [F] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che intenda richiedere alla p.a. committente gli interessi compensativi per il ritardato pagamento dei corrispettivi per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico
Tribunale di Roma, 1 agosto 2023
[A] Sui documenti sui quali l’appaltatore è tenuto ad iscrivere tempestivamente le riserve, anche non immediatamente quantificabili, con particolare riguardo al caso in cui prima del registro di contabilità risultino altri atti relativi all’appalto pubblico. [B] Sulle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano la sospensione dei lavori di un appalto pubblico con particolare riguardo alla necessità di approvare una perizia di variante. [C] Sulla differenza dei rimedi e delle facoltà attribuite all’appaltatore nei casi di sospensione legittima ed illegittima dei lavori di un appalto pubblico, con particolare riguardo alla facoltà di richiedere lo scioglimento del contratto senza indennità. [D] Sull’interpretazione dell’art. 240 bis del d.lgs. 163/2006 secondo cui l’importo complessivo delle riserve non può superare il 20% dell’importo contrattuale. [E] Sulla (im)possibilità di qualificare le riserve come atto di costituzione in mora ai fini della decorrenza degli interessi. [F] Sul momento da cui spetta la rivalutazione delle somme dovute a titolo di riserva.
Corte d’Appello di Firenze, 8 maggio 2023
Sull’onere dell’appaltatore, nella vigenza del d.p.r. 207/2010, di inviare una diffida alla stazione appaltante ove intenda contestare la sopravvenuta illegittima protrazione della sospensione dei lavori, con particolare riguardo alle modalità di invio della diffida in caso di variante, e sull’(in)validità della riserva apposta per la sopravvenuta illegittima protrazione della sospensione dei lavori che non sia preceduta dalla predetta diffida.
Tribunale di Roma, 31 marzo 2023
[A] Sui presupposti necessari ai fini della ravvisabilità della nullità della citazione ai sensi del co. 4 dell’art. 164 c.p.c., in materia di appalto pubblico. [B] Sui limiti posti in capo al giudice nella ricerca della prova dei fatti costitutivi della domanda o dell’eccezione di parte nel processo tra appaltatore e stazione appaltante. [C] Sull’individuazione della disciplina del risarcimento del danno da ridotta produttività e sulla sua quantificazione in tema di appalto pubblico. [D] Sul momento in cui deve essere apposta la riserva ai fini della tempestività della medesima con riferimento ai fatti produttivi di danno continuativo.
Tribunale di Roma, 2 maggio 2023
[A] Sull’imputabilità alle parti contraenti di un contratto d’appalto pubblico della presenza di interferenze nell’area del cantiere nella vigenza del d. lgs. 163/2006. [B] Sull’onere della prova in tema di inadempimento di un’obbligazione. [C] Sulla legittimità della sospensione dei lavori in caso di ritrovamento di ordigni bellici in materia di appalto pubblico. [D] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di un contratto d'appalto pubblico. [E] Sugli obblighi posti in capo all’appaltatore circa la verifica della fattibilità dell’opera in sede di esame dei documenti di gara, con particolare riguardo alla consistenza geologica del terreno. [F] Sulla valutazione a cui è tenuto il giudice ai fini dell’imputazione della responsabilità dello scioglimento anticipato di un rapporto contrattuale. [G] Sulla rilevabilità dell’inammissibilità o improcedibilità della domanda posta nel giudizio di cognizione ordinaria e volta all’accertamento di un credito nei confronti del fallimento.
Tribunale di Teramo, 3 aprile 2023
[A] Sull’(in)idoneità di una delibera di Giunta Comunale ad incidere sull’aggiudicazione di un appalto ove manchi un formale provvedimento di esercizio del potere di autotutela ed a determinare l’effetto privatistico del recesso da un contratto d’appalto. [B] Sulla distinzione tra sospensione legittima ed illegittima dei lavori in materia di appalto pubblico nella vigenza dell’art. 24 del d.m. 145/2000. [C] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di un contratto d'appalto pubblico. [D] Sulle condizioni necessarie ai fini della legittimità della sospensione dei lavori di un appalto pubblico disposta dalla p.a. per cause di forza maggiore a mente dell’art. 133 del d.p.r. 554/1999 e dell’art. 24 del d.m. 145/2000, con particolare riguardo alla durata della predetta sospensione. [E] Sulla natura e rilevabilità dell’eccezione di inadempimento. [F] Sull’onere dell’impresa appaltatrice di provare l’esistenza e la quantificazione del danno in materia di sospensione illegittima dei lavori di un appalto pubblico nella vigenza dell’art. 25, co. 2 del d.m. 145/2000. [G] Sulla facoltà del Giudice di diminuire d’ufficio il risarcimento relativo al danno subito dall’appaltatore per illegittima sospensione dei lavori di un appalto pubblico. [H] Sull’onere probatorio in materia di interessi compensativi.
Corte d’Appello di Bari, 31 marzo 2023
[A] Sulla necessità, ai fini della loro efficacia, che vengano esplicitamente richiamate le norme previste in tema di riserve dalla l.r. Puglia n. 13/2001 in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla facoltà dell’Appaltatore di precisare ed incrementare l’importo delle riserve precedentemente iscritte in ragione dell’anomalo andamento dei lavori in materia di Appalto pubblico. [C] Sullo spostamento della decorrenza del termine per iscrivere le riserve nel caso di sospensione dei lavori per la necessità di disporre varianti in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Messina, 28 febbraio 2023
[A] Sul rilievo che assume la mancata tempestiva contestazione da parte dell’Appaltatore, in sede di verbale di sospensione ovvero di ripresa dei lavori, dei presupposti giustificativi del provvedimento di sospensione dei lavori ove si faccia questione della risoluzione di contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della Stazione Appaltante per illegittima disposizione o protrazione della sospensione dei lavori. [B] Sulla rilevabilità della decadenza dell’Appaltatore dal diritto di proporre riserve e sull’onere probatorio posto in capo alla Stazione Appaltante circa i fatti posti a fondamento della suddetta decadenza. [C] Sulla differente disciplina applicabile alla risoluzione del contratto per sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione nel caso in cui essa avvenga per fatto imputabile alla Stazione Appaltante e nel caso in cui essa sia invece legittima ab origine e si sia protratta altrettanto legittimamente. [D] Sull’individuazione delle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori: in particolare, sulla sospensione dei lavori determinata dalla mancanza delle autorizzazioni amministrative necessarie per l’esecuzione dei lavori.
Corte d’Appello di Cagliari, 19 gennaio 2023.
[A] Sui termini processuali per proporre eccezione di decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserva e sulla rilevabilità d’ufficio di suddetta decadenza in materia di Appalto pubblico. [B] Sul momento a partire dal quale sorge, in capo all’Appaltatore, l’onere di iscrivere le riserve con particolare riguardo al caso della sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [C] Sulle conseguenze dell’insufficiente precisazione delle riserve in materia di Appalto pubblico. [D] Sull’applicazione, in tema di spese processuali, del principio di soccombenza in sede di giudizio di rinvio.
Corte d’Appello di Palermo, 19 dicembre 2022
[A] Sull’(in)applicabilità della disciplina degli interessi dovuti all’Appaltatore per il ritardato pagamento della P.A. ai sensi degli artt. 35 e 36 d.p.r. 1063/1962 nel caso in cui si tratti di crediti oggetto di contestazioni tra le parti. [B] Sulla disciplina della sospensione dei lavori e della proroga del termine finale dei lavori nella vigenza del d.p.r. 1063/1962 in materia di Appalto pubblico: in particolare, il caso in cui la sospensione o la proroga non siano imputabili ad alcuna delle parti.[C] Sulla ripartizione dell’onere probatorio e sull’ammissibilità delle presunzioni con riferimento al danno subito dall’Appaltatore nel caso di illegittima sospensione dei lavori di un Appalto pubblico. [D] Sulla ratio dell’istituto della revisione dei prezzi in materia di Appalto pubblico. [E] Sull’interpretazione dell’art. 33 della l. 41/1986: la distinzione tra il momento dell’accertamento del diritto alla revisione dei prezzi e la quantificazione dell’importo revisionale. [F] Sulla delimitazione del concetto di “gravi difetti” dell’opera di cui all’art. 1669 c.c..
Corte d’Appello di Messina, 25 novembre 2022
[A] Sui casi in cui sussiste la competenza delle Sezioni specializzate in materia di contratto d’Appalto di lavori pubblici. [B] Sui termini di rilevabilità della nullità della CTU. [C] Sull’ammissibilità della formulazione dei rilievi delle parti alla CTU effettuata per la prima volta in appello. [D] Sui casi in cui è ammissibile la prova nuova in appello. [E] Sull’obbligo per la P.A. Committente di risarcire i danni subiti dall’Appaltatore in caso di sospensione dei lavori al di fuori dei casi previsti dalla legge: la (ir)rilevanza del mancato scioglimento del contratto da parte dell’Appaltatore.
Tribunale di Roma, 22 luglio 2022
[A] Sulle ragioni idonee a legittimare l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico: in particolare, la necessità sopravvenuta di approvare una perizia di variante. [B] Sulla distinzione tra la facoltà dell’Appaltatore di chiedere lo scioglimento del contratto d’Appalto pubblico senza indennità in caso di legittima sospensione dei lavori ai sensi dell’art. 107, co. 2 del d.lgs. 50/2016 ed i rimedi esperibili in caso di illegittima sospensione dei lavori dovuta a fatto imputabile alla Stazione Appaltante. [C] Sugli elementi che il Giudice è tenuto a valutare ai fini della comparazione dei reciproci inadempimenti addotti dalle parti in materia di contratti a prestazioni corrispettive. [D] Sulla sorte delle riserve nei casi di invalidità e di estinzione di contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di L’Aquila, 4 luglio 2022
Sull’onere, posto in capo all’Appaltatore che pretenda un maggior compenso o un rimborso rispetto al prezzo contrattualmente pattuito, di iscrivere tempestivamente apposita riserva, anche nell’ipotesi di sospensione dei lavori ritenuta illegittima
Corte d’Appello di Napoli, 16 settembre 2022
[A] Sul’interpretazione degli artt. 342 c.p.c. e 434 c.p.c. in tema di ammissibilità dell’appello. [B] Sull’applicabilità delle norme sull’inadempimento delle obbligazioni e sulla risoluzione del contratto in caso di sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione per fatto imputabile alla stessa Stazione Appaltante in materia di Appalto Pubblico. [C] Sugli interessi dovuti all’Appaltatore sulle somme oggetto di condanna in caso di risoluzione di contratto di Appalto Pubblico per inadempimento della Stazione Appaltante. [D] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di contratto d’Appalto Pubblico. [E] Sull’indennità dovuta all’Appaltatore in caso di recesso unilaterale dal contratto d’Appalto da parte della Stazione Appaltante nel corso dell’esecuzione dell’opera.
Tribunale di Nuoro, 29 agosto 2022
[A] Sull’onere, posto in capo all’Appaltatore, di iscrizione delle riserve in materia di Appalto pubblico. [B] Sull’inapplicabilità della disciplina generale prevista per l’inadempimento delle obbligazioni, a mente degli artt. 1218 e ss. c.c., ai casi di tardiva consegna dei lavori imputabile all’Amministrazione e di consegna parziale non prevista dal capitolato speciale d’Appalto nella vigenza dell’art. 153, co. 8 e 9 del d.p.r. 207/2010 in materia di Appalto pubblico. [C] Sul termine e sui documenti in cui deve essere apposta la riserva relativa ai maggiori oneri dovuti per la sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione in materia di Appalto pubblico: in particolare, il caso della riserva iscritta nel verbale di ripresa dei lavori e non in quello di sospensione dei medesimi. [D] Sull’individuazione delle pretese per le quali l’Appaltatore non deve iscrivere apposita riserva.
Tribunale di Taranto, 5 aprile 2022
[A] Sulle pretese economiche per le quali l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere tempestiva riserva in tema di Appalto di opere pubbliche: in particolare, le pretese di risarcimento del danno conseguenti all’invalidità od all’estinzione del rapporto contrattuale. [B] Sulla disciplina che regola il risarcimento dei danni subiti dall’Appaltatore in conseguenza della risoluzione del contratto d’Appalto causata dall’illegittima protrazione della sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Messina, 8 marzo 2022
[A] Sulla legittimità dell’azione esecitata dalla società mandante direttamente nei confronti della Stazione Appaltante, al fine di ottenere il corrispettivo riferito alla quota corrispondente ai lavori di sua spettanza, in caso di fallimento della società mandataria capogruppo di ATI in materia di Appalto pubblico. [B] Sull’esigibilità degli interessi moratori, dovuti per il ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante, in caso di mancata esplicita richiesta degli stessi da parte dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sul termine di prescrizione degli interessi moratori dovuti per il ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [D] Sull’esigibilità del maggior danno e della rivalutazione unitamente agli interessi moratori dovuti per ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [E] Sull’ammissibilità della domanda riconvenzionale fondata su di un titolo non dipendente da quello fatto valere dall’attore. [F] Sull’iscrizione delle riserve nel caso di impossibilità di un’esatta quantificazione delle stesse in materia di Appalto pubblico. [G] Sull’applicabilità dell’istituto della revisione dei prezzi in caso di colpa della Stazione appaltante per il ritardo dei lavori in materia di Appalto pubblico. [H] Sull’organo e sulle modalità con cui l’ente pubblico può validamente effettuare il riconoscimento del diritto alla revisione del prezzo a favore dell’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [I] Sulla fondatezza dell’eccezione di inammissibilità del motivo d’appello che contesti specificamente le risultanze della c.t.u. nel caso in cui in primo grado l’appellante abbia contestato le stesse in modo generico. [J] Sulla risarcibilità, a mente dell’art. 35 del Capitolato Generale approvato con d.p.r. 1063/1962, del maggior danno causato dal ritardo nel pagamento del prezzo dell’Appalto da parte della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [K] Sul documento sul quale l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve, ai fini della loro tempestività, nel caso di sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [L] Sulle ragioni idonee a legittimare l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [M] Sull’iscrizione delle riserve relative a fatti produttivi di danni continuativi. [N] Sull’obbligo motivazionale del giudice circa le critiche presentate dal c.t.p. alla relazione del c.t.u.. [O] Sui poteri della capogruppo di ATI in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Perugia, 17 febbraio 2022
Sul momento in cui sorge l’obbligo a carico dell’Appaltatore, ai sensi del co. 3 dell’art. 159 del d.p.r. 207/2010, ai fini della valida iscrizione delle relative riserve, di inviare apposita diffida alla Stazione Appaltante circa il venir meno dei presupposti che avevano giustificato la sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Roma, 1° febbraio 2022
[A] Sull’individuazione delle ragioni di pubblico interesse o necessità idonee a legittimare l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze dell’illegittima sospensione dei lavori dovuta a fatto imputabile all’Ente committente. [C] Sulla rilevabilità della decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserve. [D] Sulla decorrenza degli interessi concernenti il ritardato pagamento delle riserve. [E] Sulla rivalutazione delle somme dovute a titolo di riserva.
Corte d’Appello di Messina, 7 febbraio 2022
[A] Sulle ragioni che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori in materia di Appalti pubblici. [B] Sugli obblighi posti in capo alla direzione dei lavori prima della scelta del contraente, attraverso asta, licitazioni o trattative private, in materia di Appalti pubblici. [C] Sulla tempestività della riserva, con specifico riguardo ai maggiori oneri dovuti alla sospensione dei lavori, in materia di Appalti pubblici.
Corte d’Appello di Catanzaro, 4 febbraio 2022
[A] Sul concetto di specificità dei motivi d’appello ai sensi dell’art. 342 c.c.. [B] Sulla ricostruzione del quadro giuridico concernente l’individuazione del momento in cui iscrivere le riserve in materia di contratto d’Appalto pubblico, in particolare in caso di sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla tempestività dell’apposizione di riserva in caso di indisponibilità materiale del registro di contabilità. [D] Sul giorno di perfezionamento della notifica della raccomandata contenente le riserve ai fini della tempestività delle stesse e sulla natura (non) ricettizia della specificazione delle riserve. [E] Sulla reciproca soccombenza in tema di spese di giudizio. [F] Sugli elementi che l’Appaltore deve allegare ai fini del risarcimento da perdita di “chance” in materia di Appalti pubblici.
Corte d’Appello di Lecce, 27 gennaio 2022
Sul momento in cui l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere la riserva, ai fini della tempestività della stessa, motivata con la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in materia di contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Venezia, 23 febbraio 2021
[A] Sull’obbligo dell’Amministrazione Committente di predisporre un dettagliato progetto esecutivo in materia di Appalto di opere pubbliche. [B] Sulle conseguenze della sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione Committente per un fatto alla stessa imputabile in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 12 aprile 2021
[A] Sui limiti di efficacia della rinuncia dell’Appaltatore all’indennizzo degli oneri derivanti dalla futura sospensione dei lavori; [B] Sui casi in cui permane il diritto dell’Appaltatore alla refusione dei maggiori oneri per il prolungamento della sospensione dei lavori oltre il termine di sei mesi nonostante l’Amministrazione non si opponga allo scioglimento del contratto ai sensi dell’art.30 del D.P.R. 1063/1962; [C] Sui limiti di durata della sospensione dei lavori in tema di Appalto pubblico; [D] Sull’imputabilità della mancata esecuzione dei lavori all’Appaltatore nel caso in cui questi abbia omesso di impugnare le delibere comunali con cui il Comune ha chiesto l’adeguamento tecnico delle opere e rifiutato le modifiche; [E] Sulla proponibilità dell’appello incidentale contro soggetti diversi dall’impugnante principale; [F] Sulla ammissibilità o meno della emendatio libelli in sede di controdeduzioni alla CTU.
Tribunale di Teramo, 12 gennaio 2021
[A] Sugli effetti che il rinvio d’ufficio dell’udienza, ex art. 168-bis, co. 4 c.p.c., determina in relazione ai termini per il deposito della comparsa e la proposizione dell’appello incidentale; [B] Sull’ammissibilità di eccezioni di decadenza delle Riserve proposte oltre i termini di cui all’art. 166 c.p.c;.[C] Sull’ammissibilità, in materia di Appalto pubblico, delle domande risarcitorie relative a pretese non iscritte in apposite Riserve nel caso della risoluzione del contratto; [D] Sulle conseguenze di una Sospensione dei lavori determinata da originarie carenze progettuali negli elaborati della Pubblica Amministrazione; [E] Sulla delimitazione dell’alea che contraddistingue il contratto d’Appalto a corpo; [F] Sulla configurabilità o meno delle Riserve quale intimazione di pagamento
Tribunale di Trani, 5 gennaio 2021
[A] Sulla rilevabilità dell’eccezione di tardiva formulazione delle Riserve; [B] Sulla delimitazione dellle "ragioni di pubblico interesse o necessità" che, ai sensi dell'art. 30, comma secondo, D.P.R. n. 1063 del 1962, legittimano l'ordine di sospensione dei lavori; [C] Sulle azioni esperibili dall’Appaltatore in caso di sospensione dei lavori da parte dell’Amministrazione in materia di Appalti pubblici: la sospensione illegittima e quella legittima.
Tribunale di Velletri, 4 gennaio 2021
[A] Sulla possibilità o meno per la Stazione appaltante di qualificare come “circostanza imprevedibile”, al fine di giustificare la sospensione dei lavori, la previa necessità di acquisire l’Autorizzazione paesaggistica. [B] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore al fine di ottenere il maggior danno ex art. 1224, comma 2, c.c..
Tribunale di Catania, 16 dicembre 2020
[A] Sull’onere per l’appaltatore di trasmettere formale tempestiva diffida nel momento in cui la sospensione originariamente legittima divenga illegittima e sull’onere di iscrizione di riserva, ai sensi degli artt. 158 e 159 d.p.r. 207/2010. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di sospensione dei lavori nel caso in cui la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante sia illegittima ab origine
Tribunale di Pistoia, 2 dicembre 2020
[A] Sui limiti alla vigenza del regime delle riserve, di cui agli artt. 190 e 191 del d.p.r. n. 207/2010 dopo l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con d.lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii.. [B] Sulle cause di forza maggiore idonee a giustificare la sospensione legittima dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [C] Quando la sospensione dei lavori disposta in modo legittimo dalla Stazione Appaltante diviene illegittima. [D] Sull’onere posto a carico del Direttore dei lavori di eseguire visite periodiche in cantiere durante il periodo di sospensione e sulle ragioni di tale onere. [E] Sull’onere posto a carico dell’Appaltatore di contestare prontamente la sopravvenuta illegittimità della sospensione dei lavori originariamente legittima e sugli effetti della iscrizione di riserva nel verbale di ripresa lavori.
Tribunale di Roma, 13 novembre 2020
[A] Sull’onere della prova posto a carico della parte che chieda la risoluzione del contratto per inadempimento. [B] Sulle ragioni di legittimità della sospensione disposta dalla Stazione Appaltante e sulla durata legittima o meno della medesima. [C] Sull’onere di correttezza e buona fede posto a carico della Stazione Appaltante e sulla necessità che, in ragione di tale onere, l’Ente disponga l’approvazione di una variante necessaria per il sopravvenire di norme di sicurezza. [D] Sui differenti rimedi per l’appaltatore nel caso di sospensione illegittimamente disposta dalla Stazione Appaltante, ovvero di sospensione legittima ma di durata eccessiva. [E] Sulla disciplina in materia di adeguamento prezzi contenuta nell’art. 133 del d.lgs. n. 163/2006. [F] Sulla rilevanza, ai fini di cui all’art. 1227 c.c. del comportamento dell’appaltatore che, a fronte di una sospensione sine die imposta dalla stazione appaltante non si sia attivato per richiedere lo scioglimento del contratto senza indennità una volta superato il termine di tolleranza normativamente previsto. [G] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore che richieda il risarcimento del danno per spese di manutenzione e custodia dell’area di cantiere derivanti dalla protrazione della sospensione dei lavori. [H] Sul calcolo delle spese generali di cui l’appaltatore chieda il risarcimento in ragione della eccessiva durata della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [I] Sul risarcimento del mancato guadagno in caso di risoluzione del contratto per illegittima sospensione dei lavori. [L] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore che chieda il risarcimento del danno da perdita di chance e del danno curriculare conseguente all’illegittima sospensione dei lavori. [M] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all’appaltatore a titolo di risarcimento del danno per illegittima sospensione dei lavori.
Tribunale di Milano, 13 novembre 2020
[A] Sul diritto dell’appaltatore di agire per la risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante laddove quest’ultima abbia disposto la risoluzione unilaterale del contratto ex art. 136 d.lgs. n. 163/2006 e sugli accertamenti da svolgere nel giudizio. [B] Sul regime delle riserve in caso di domanda di risoluzione per inadempimento svolta dall’appaltatore. [C] Sull’onere posto a carico dell’appaltatore di inviare la diffida prevista dall’art. 159 del DPR207/2010 per la ripresa lavori, laddove intenda iscrivere riserva all’atto della ripresa dei lavori. [D] Sul permanere del regime delle riserve per le domande formulate dall’appaltatore diverse da quella finalizzata alla risoluzione contrattuale. [E] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso di illegittima sospensione dei lavori e sull’ammissibilità della riserva iscritta, senza previa diffida, sul verbale di ripresa dei lavori in caso di contestazione della eccessiva durata della sospensione.
Tribunale di Forlì, 7 settembre 2020
[A] Sull’onere e sulle modalità di iscrizione delle riserve da parte dell’appaltatore. [B] Sui tempi e modi di iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’appaltatore per pregiudizi inerenti la sospensione illegittima dei lavori, in caso di illegittimità iniziale della sospensione. [C] Sul regime delle riserve negli appalti pubblici e sulle ragioni e gli obiettivi che la rigida disciplina prevista mira a tutelare. [D] Sulle modalità di esplicitazione delle riserve in caso di indisponibilità del registro di contabilità da parte dell’appaltatore. [E] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in relazione ai fatti produttivi di danno continuativo. [F] Sulle richieste dell’appaltatore non soggette al regime delle riserve
Tribunale di Frosinone, 13 maggio 2020
[A] Sui presupposti necessari affinché la sospensione disposta dalla Stazione Appaltante possa ritenersi legittima. [B] Sui termini e sulle modalità di iscrizione della riserva inerente l’illegittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla causa di forza maggiore idonea a giustificare la sospensione dei lavori e sulla necessità della diffida da parte dell’appaltatore quando siano cessate le ragioni che hanno giustificato la sospensione da parte della Stazione Appaltante
Tribunale di Roma, 27 marzo 2020
Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’appaltatore per il pregiudizio conseguente alla illegittima sospensione dei lavori o alla illegittima protrazione di una sospensione originariamente legittima
Corte d’Appello di Catania, 12 febbraio 2020
[A] Sulla necessità di iscrivere tempestiva riserva nell’ipotesi di fatti produttivi di danno continuativo. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di consegna lavori, nell’ipotesi di consegna parziale dei lavori e di conseguente percepibile anomalo andamento degli stessi. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di sospensione dei lavori, in caso di sospensione illegittima ab origine, e sul verbale di ripresa lavori, nel caso di sospensione all’origine legittima, ma divenuta illegittima. [D] Sui termini di pagamento della rata di saldo e sull’onere a carico della stazione appaltante di procedere al tempestivo collaudo delle opere
Corte d’Appello di Bari, 10 dicembre 2019
[A] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso di sospensione illegittima o di sospensione legittima divenuta successivamente illegittima. [B] Sull’omessa iscrizione di riserva nel verbale di sospensione lavori e sull’onere della prova posto a carico dell’impresa nel caso venga eccepita la decadenza dalla Stazione Appaltante. [C] Sui presupposti per la proposizione da parte dell’appaltatore della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante e sulle conseguenze prodotte dalla risoluzione disposta da quest’ultima.
Tribunale di Potenza, 20 novembre 2019
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo in relazione alla domanda dell’appaltatore volta ad ottenere il riconoscimento dell’adeguamento dei prezzi di commessa stabiliti nel contratto d’appalto. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di pretese risarcitorie avanzate dall’appaltatore verso la stazione appaltante. [C] Sull’onere e sulle modalità di iscrizione di tempestiva riserva in caso di danni conseguenti alla illegittima sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante.
Corte d’Appello di Catania, 16 ottobre 2019
[A] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante e sulla responsabilità di quest’ultima in caso di prolungamento della sospensione stessa. [B] Sui limiti alla applicazione della particolare disciplina degli interessi in caso di ritardato pagamento e sulla possibilità o meno di estendere tale disciplina ad altre ipotesi di inadempimento
Tribunale di Prato, 3 gennaio 2017
Sulle modalità e sui termini per l’iscrizione e la specificazione delle riserve da parte dell’impresa, in caso di sospensione illegittima dei lavori da parte della Stazione Appaltante
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 2 novembre 2017
[A] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso di contestazioni conseguenti alla illegittima sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [B] Sull’onere posto in capo alla Stazione Appaltante di contestare l’eventuale tardività nell’iscrizione della riserva da parte dell’impresa. [C] Sul diritto dell’Appaltatore alla risoluzione del contratto in caso di protrazione della sospensione oltre un certo termine e sul diritto al risarcimento del danno eventualmente azionabile dall’impresa. [D] Sulla validità o meno del contratto d’appalto stipulato per la realizzazione di un’opera pubblica in assenza della necessaria autorizzazione paesaggistica. [E] Sull’onere di verifica e sulle responsabilità dell’appaltatore nel caso di errata progettazione dell’opera da realizzare. [F] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per originaria assenza di autorizzazione all'esecuzione dell'opera
Corte d’Appello di L’Aquila, 26 settembre 2017
[A] Sui presupposti affinché la sospensione dei lavori dovuta alla necessità sopravvenuta di una variante possa qualificarsi legittima. [B] Sulla quantificazione del danno derivante all’appaltatore dalla sospensione illegittima dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [C] Sui presupposti necessari al riconoscimento all’appaltatore del maggior danno da svalutazione monetaria di cui all’art. 1224, comma 2, c.c. e sull’onere della prova posto a carico dell’impresa.
Corte d’Appello di Genova, 19 settembre 2017
[A] Sui presupposti necessari affinché l’Appaltatore possa ottenere il pagamento di opere non previste in contratto. [B] Sulla sufficienza o meno di un ordine scritto della DL affinché l’Appaltatore possa avere diritto al pagamento di opere non previste dal contratto. [C] Sull’onere posto a carico dell’Appaltatore di reiterare sul verbale di ripresa lavori la riserva apposta in calce al verbale di sospensione. [D] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante di contestare prontamente la decadenza delle riserve iscritte tardivamente dall’impresa.
Tribunale di Palermo, 3 ottobre 2017
[A] Sui limiti alla possibilità dell’appaltatore di ottenere il pagamento di opere extracapitolato. [B]Sui presupposti che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori disposto dalla Stazione Appaltante in caso di necessaria approvazione di una variante in corso d’opera. [C] Sugli effetti prodotti dal fallimento dell’appaltatrice rispetto alla domanda di accertamento del credito avanzata in giudizio dalla Stazione Appaltante. [D] Sui presupposti necessari affinché possa essere riconosciuto all’appaltatore il maggior danno, ai sensi dell’art. 1224, secondo comma c.c., in caso di ritardato pagamento dei corrispettivi dovuti dalla Stazione Appaltante
Tribunale di Paola, 10 luglio 2017
[A] Sulla legittimità o meno e sulla natura di condizione meramente potestativa o potestativa mista della clausola che condiziona all'erogazione del finanziamento dell'opera pubblica il pagamento della prestazione ad essa relativa. [B] Sull’onere e sulle modalità di iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’appaltatore nel caso di sospensione illegittima dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali sostenute dall’impresa nel caso di sospensione illegittima dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [D] Sulla risarcibilità o meno del danno da perdita di chance subito dall’appaltatore in conseguenza della illegittima sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [E] Sulla risarcibilità o meno del danno c.d. curriculare subito dall’appaltatore in conseguenza della illegittima sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante
Corte d’Appello di Ancona, 2 novembre 2017
[A] Sulle modalità e sui tempi di iscrizione di tempestiva riserva in caso di richiesta risarcitoria fondata sulla illegittima sospensione dei lavori, ovvero sulla sospensione legittima divenuta illegittima per fatti sopravvenuti. [B] Sugli obblighi posti in capo alla Stazione Appaltante nell’ipotesi in cui nell’area oggetto dei lavori vi sia il rischio concreto di ritrovamenti archeologici e sulla diligenza imposta dal criterio di “prevedibilità”.
Tribunale di Palermo, 20 luglio 2017
[A] Sull’obbligo di cooperazione e buona fede posto a carico della stazione appaltante e sui comportamenti necessari per evitare la violazione di tali obblighi. [B] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta dal DL per la necessità di redigere una perizia di variante. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di c.d. “fatti continuativi”, come nel caso di domande risarcitorie richieste a titolo di anomalo andamento dei lavori. [D] Sul risarcimento spettante all’impresa in caso di riconosciuto anomalo andamento dei lavori per cause riconducibili alla responsabilità della Stazione Appaltante: spese generali. [E] Segue: mancato utile e onere della prova. [F] Segue: ritardata percezione dell’utile. [G] Segue: limitata utilizzazione di macchinari e attrezzature. [H] Segue: ridotta utilizzazione del personale di cantiere. [I] Sul risarcimento dovuto all’impresa per mancato ammortamento macchinari nel caso di accertata illegittimità della disposta sospensione dei lavori
Tribunale di Brindisi, 31 luglio 2017
[A] Sugli effetti prodotti sul contratto dalla reciproca domanda di risoluzione per inadempimento formulata in giudizio da appaltatore e stazione appaltante. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva sul verbale di sospensione e ripresa lavori in caso di contestazioni dell’appaltatore inerenti l’illegittimità della sospensione dei lavori. [C] Sul regime delle riserve in caso di azione finalizzata alla risoluzione del contratto per inadempimento di una delle parti. [D] Sugli effetti prodotti sul contratto nel caso in cui la risoluzione disposta dalla Stazione appaltante non rispetti il procedimento di cui all’art. 136 d.lgs. n. 163/2006, in particolare in caso di abbandono del cantiere da parte dell’impresa.
Corte d’Appello di L’Aquila, 30 giugno 2017
Sull’onere posto a carico dell’Appaltatore di diffidare la Stazione Appaltante laddove ritenga che la sospensione disposta da quest’ultima sia diventata illegittima per cessazione delle cause che l’avevano determinata, anche ai fini del rispetto dell’onere di iscrizione di tempestiva riserva
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 14 giugno 2017
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario per contestazioni inerenti la fase esecutiva dell’appalto, successiva all’aggiudicazione. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso di sospensione dei lavori. [D] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso in presenza dei c.d. “fatti continuativi”
Tribunale di Roma, 22 giugno 2017
Sulla decorrenza del termine di prescrizione decennale per richiedere la risoluzione del contratto d’appalto per inadempimento della stazione appaltante, in particolare in caso di prolungata sospensione dei lavori
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 22 maggio 2017
[A] Sulle richieste dell’Appaltatore soggette all’onere di iscrizione di tempestiva riserva. [B] Sulle modalità di iscrizione della riserva in caso di richieste dell’Appaltatore connesse alla sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante e sulla possibilità di successiva quantificazione. [C] Su modalità e tempi di iscrizione di riserve nel caso si sia in presenza di fatti continuativi. [D] Sulla sussistenza o meno dell’onere di iscrivere tempestiva riserva al momento della presentazione del SAL (stato avanzamento lavori). [E] Sull’onere di iscrizione e quantificazione delle riserve laddove il Direttore dei Lavori non metta a disposizione dell’Appaltatore il Registro di Contabilità
Tribunale di Marsala, 31 maggio 2017
Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva in caso di sospensione illegittima dei lavori da parte della Stazione Appaltante e sull’onere di quantificazione della stessa
Tribunale di Reggio Calabria, 2 maggio 2017
[A] Sulle ipotesi in cui è necessario per l’Appaltatore iscrivere tempestiva riserva al fine di poter far valere le proprie pretese: in particolare sul momento in cui è necessario iscrivere riserva in caso di danni conseguenti all’appaltatore a seguito di sospensione dei lavori. [B] Sulle modalità e sui tempi di iscrizione delle riserve in caso di fatti continuativi
Tribunale di Roma, 3 maggio 2017
Sulle modalità di iscrizione di riserva da parte dell’Appaltatore per pretese conseguenti alla illegittima sospensione dei lavori
Tribunale di Palermo, 30 marzo 2017
[A] Sulle richieste dell’appaltatore che sono soggette all’onere di iscrizione di tempestiva e rituale riserva. [B] Sulla modalità e i termini per l’iscrizione e l’esplicazione di tempestiva riserva da parte dell’Appaltatore. [C] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva ai fini del riconoscimento all’Appaltatore degli interessi per ritardato pagamento. [D] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per la formulazione della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento. [E] Sul diritto dell’Appaltatore di chiedere lo scioglimento del contratto senza indennità nel caso di sospensione legittima dei lavori. [F] Sulle valutazioni che il giudicante deve operare nel caso di reciproche domande di risoluzione per inadempimento formulate dalla Stazione Appaltante e dall’Appaltatore. [G] Sulla possibilità che la sottoscrizione di un atto di sottomissione a perizia di variante costituisca tacita rinuncia da parte dell’Appaltatore ad esercitare l’azione risarcitoria conseguente ai ritardi maturati nell’esecuzione dell’appalto. [H] Sulla possibilità per la Stazione Appaltante di utilizzare lo strumento della c.d. ingiunzione fiscale ex r.d. 639/1910 per recuperare crediti della PA di origine privatistica e sulle differenze tra contratto autonomo di garanzia e contratto di fideiussione
Tribunale di Roma, 30 marzo 2017
[A] Sull’onere di tempestiva iscrizione di riserva nl caso di contestazione da parte dell’Appaltatore della legittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante, e sulle modalità di tale iscrizione. [B] Sull’onere di iscrizione delle riserve in relazione ai fatti produttivi di danno continuativo
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 2 febbraio 2017
[A] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante di contestare immediatamente la tardiva iscrizione delle riserve da parte dell’impresa e sulla conseguente decadenza della contestazione in sede di giudizio. [B] Sui requisiti necessari affinché la sospensione dei lavori, e la sua protrazione, possa ritenersi legittima, in particolare nell’ipotesi in cui sia dovuta alla necessità di approvare una “perizia di variante”. [C] Sull’onere posto a carico dell’Appaltatore di verificare il progetto e di segnalare eventuali carenze o vizi progettuale, nonché sulla responsabilità conseguente alla omessa diligente verifica. [D] Sui limiti al diritto dell’Appaltatore di chiedere lo scioglimento del contratto in caso di sospensione legittima dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [E] Sulla giurisdizione del Tribunale Ordinario o della Corte dei Conti in merito alla domanda risarcitoria formulata dalla Stazione Appaltante nei confronti del direttore dei lavori per erronea contabilizzazione dei lavori e per mancata vigilanza sulla esecuzione dell’opera
Tribunale di Oristano, 14 febbraio 2017
[A] Sulla nullità o meno del contratto d’appalto per la costruzione di un parcheggio pubblico in area soggetta a vincolo paesaggistico, in assenza di autorizzazione paesaggistica ex art. 146, d.lgs. n. 42/2004. [B] Sul rischio posto a carico dell’appaltatore di lavori pubblici e sull’onere dello stesso di verificare la fattibilità dell’opera anche da un punto di vista geologico. [C] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a cario dell’appaltatore nel caso di sospensione illegittima fin dall’inizio e nel caso di sospensione originariamente legittima, diventi solo successivamente illegittima
Tribunale di Roma, 15 febbraio 2017
[A] Sui limiti alla possibilità di formulare osservazioni critiche alla CTU negli scritti difensivi. [B] Sulla possibilità o meno per l’Appaltatore di ottenere compensi aggiuntivi nel caso di appalto “a corpo” laddove la Stazione Appaltante non rappresenti correttamente ogni elemento idoneo a influire sulla stima delle prestazioni da eseguire. [C] Sulle modalità e tempi di iscrizione delle riserve e sugli effetti della mancata apposizione di riserva in calce al certificato di collaudo. [D] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per la necessità di approvare una perizia di variante. [E] Sulla tempestività dell’iscrizione delle riserve nel caso di sospensione illegittima e sulle differenze nel caso in cui l’appaltatore contesti l’illegittimità della sospensione ovvero lamenti danni conseguenti alla protrazione della sospensione. [F] Sulla applicabilità di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all’appaltatore a titolo di risarcimento del danno e sulla loro decorrenza
Tribunale di Nocera Inferiore, 10 febbraio 2017
[A] Sul ruolo delle riserve e sulle ragioni della disciplina che prescrive il rispetto di modalità e procedure rigide a pena di decadenza. [B] Sulle modalità di iscrizione delle riserve relative alle pretese inerenti i maggiori oneri derivanti dalla illegittima sospensione dei lavori e sulle richieste soggette ad iscrizione di riserva. [C] Sulle modalità di iscrizione della riserva nel caso di mancanza del registro di contabilità
Tribunale di Catania, 23 gennaio 2017
[A] Sulle modalità di iscrizione della riserva per danni subiti in conseguenza della sospensione dei lavori imputabile alla Stazione Appaltante. [B] Sui limiti alla risarcibilità del danno consistente nei maggiori oneri sostenendi per il riappalto dei lavori da parte della Stazione Appaltante a seguito della risoluzione del contratto in danno dell’appaltatore
Lodo Arbitrale, 6 ottobre 2015
[A] Sul diritto all'indennizzo a favore dell'appaltatore nel caso di sospensioni illegittime dei lavori. [B] Sulle voci di danno risarcibile: spese generali. [C] Segue: ammortamento mezzi e macchinari. [D] Segue: mantenimento passivo di fideiussioni e assicurazioni. [E] Segue: lucro cessante
Cassazione Civile, Sez. Lav., Sent. 7 giugno 2016
[A] Sulle modalità e i termini di iscrizione delle riserve da parte dell'Impresa. [B] Sulle modalità di iscrizione delle riserve nell'ipotesi di pregiudizi derivanti da sospensione illegittima dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [C] Sull'iscrizione della riserva da parte dell'Impresa per c.d. fatti continuativi
Lodo Arbitrale, 21 luglio 2015
[A] Sulla natura dell'eccezione di decadenza della riserva per tardiva iscrizione e sulla possibilità o meno che la decadenza venga rilevata d'ufficio. [B] Sull'onere posto a carico della Stazione Appaltante di contestare la tardività della riserva (e la sua decadenza) già in sede stragiudiziale al momento dell'iscrizione della stessa. [C] Sulla illegittimità della sospensione disposta per la necessità di approvare una perizia di variante a modifica del progetto originario
Lodo Arbitrale, 28 novembre 2014
[A] Sui requisiti necessari affinché la sospensione dei lavori possa ritenersi legittima. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di rallentamenti dei lavori dovuti alla necessità di apportare modifiche al progetto. [C] Sulla rilevanza o meno, ai fini dell'attribuzione delle responsabilità in caso di lacune progettuali, delle dichiarazioni rese dall'appaltatore in sede di gara. [D] Sulla possibilità o meno per l'appaltatore di svolgere contestazioni laddove abbia sottoscritto senza riserve del verbale consegna lavori. [E] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di eccessiva durata dei procedimenti finalizzati a garantire il regolare svolgimento dei lavori (per es. per l'approvazione di una perizia di variante). [F] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardata rimozione di interferenze e sottoservizi. [G] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo risarcitorio per illegittima sospensione e per anomalo andamento dei lavori. [H] Sulla disciplina in merito ai ritardati pagamenti o alla ritardata emissione dei certificati di pagamento e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva. [I] Sulla tempestività o meno della riserva iscritta in calce all'Ordine di Servizio e richiamata solo genericamente nel Conto Finale, senza essere ivi ritrascritta
Lodo Arbitrale, 24 ottobre 2014
[A] Sugli effetti del mancato pagamento dell'acconto richiesto dal collegio arbitrale. [B] Sulla giurisdizione a decidere sulla domanda di risoluzione del contratto e sulla contrapposta risoluzione disposta dalla Stazione Appaltante ai sensi dell'art. 136 del Codice. [C] Sulle valutazione che il giudicante deve svolgere per valutare l'importanza dell'inadempimento in caso di reciproche domande di risoluzione. [D] Sulle ipotesi di legittimità della consegna frazionata. [E] Sull'obbligo per la Stazione Appaltante di assicurare la piena disponibilità delle aree sin dalla fase antecedente l’indizione della gara e sul generale obbligo di cooperazione dato dagli artt. 1175, 1206, 1375 c.c.. [F] Sull'obbligo per la Stazione Appaltante di restituzione delle garanzie nel caso di mancata esecuzione del collaudo nei termini di legge. [G] Sull'entità del risarcimento dovuto all'impresa per i lavori non eseguiti nel caso venga dichiarata la risoluzione del contratto per responsabilità della Stazione Appaltante. [H] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto riguardo all'importo dovuto all'appaltatore per i lavori già eseguiti. [I] Sulla risarcibilità o meno del danno curriculare lamentato dall'Impresa per la risoluzione anticipata del contratto causata dall'inadempimento della Stazione Appaltante e sulla sua quantificazione. [L] Sulla rilevanza o meno della tempestività delle riserve in caso di risoluzione del contratto. [M] Sulla quantificazione dei danni derivanti da anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante e sulle differenze con i danni risarcibili per illegittima sospensione dei lavori: spese generali. [N] Sul risarcimento di interessi e rivalutazione monetaria. [O] Sul pubblico interesse, quale causa legittimante di una sospensione dei lavori. [P] Sui danni risarcibili in caso di accertata illegittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante: le spese generali
Lodo Arbitrale, 3 ottobre 2014
[A] Sulle modalità e sui termini per eccepire l'incompetenza del collegio arbitrale e sulla validità della clausola arbitrale inserita nel contratto ma non prevista nel bando di gara. [B] Sulla validità ed efficacia della clausola compromissoria inserita nel contratto d'appalto in difformità al bando di gara che escludeva la competenza degli arbitri. [C] Sulla proroga del termine per la decisione dell'arbitrato ai sensi dell'art. 820, quarto comma, c.p.c.. [D] Sui presupposti per la legittimità della sospensione dei lavori. [E] Sulla necessità o meno di formulare specifica riserva affinché l'Impresa possa chiedere la risoluzione del contratto e il risarcimento del danno. [F] Sulla quantificazione del risarcimento del danno derivante dalla risoluzione del contratto per inadempimento. [G] Sul danno risarcibile in caso di accertato anomalo andamento lavori per causa imputabile alla Stazione Appaltante: Spese generali. [H] Segue: mancato utile, in particolare in caso di risoluzione del contratto per inadempimento. [I] Sulla risarcibilità o meno del pregiudizio da perdita di chance e danno curriculare derivante dalla risoluzione contrattuale per inadempimento della Stazione appaltante per la presunta mancata acquisizione di requisiti tecnico - economici di qualificazione
Lodo Arbitrale, 16 luglio 2014
[A] Sulla legittimità o meno della sospensione disposta per il problema del traffico nella stagione estiva e sulla possibilità o meno di considerarla ipotesi di forza maggiore. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso mancata disponibilità delle aree e presenza dei sottoservizi. [C] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di presenza di sottoservizi non segnalati in progetto. [D] Sul contenuto dell'obbligo di correttezza e di collaborazione posto a carico della Stazione Appaltante. [E] Sul danno risarcibile in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: Spese generali. [F] Segue: improduttivo vincolo di macchinari e attrezzature. [G] Segue: improduttivo impiego delle maestranze, in particolare sulla prova e sulla quantificazione del danno. [H] Segue: mancato utile. [I] Segue: improduttivo vincolo di polizze fideiussorie
Lodo Arbitrale, 3 giugno 2014
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di consegna parziale del cantiere e sulla rilevanza o meno della accettazione della consegna da parte dell'Impresa. [B] Sulla illegittimità della sospensione dei lavori per deficit del progetto esecutivo. [C] Sull'onere dell'iscrizione di tempestiva riserva in caso di sospensione illegittima dei lavori. [D] Ancora sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di consegna parziale del cantiere.
Lodo Arbitrale, 20 maggio 2014
[A] Sulle modalità di iscrizione delle riserve e sulla omessa contestazione immediata della tardività da parte della Direzione Lavori. [B] Sull'onere della prova nel caso di contestazione da parte della Stazione Appaltante della tempestività delle riserve iscritte dall'Impresa. [C] Sulle ipotesi in cui l'appaltatore o il committente possono chiedere una revisione del prezzo ai sensi dell'art. 1664 cod. civ. e sulla liquidazione il maggior onere derivante all'Impresa dalle difficoltà di esecuzione di cui al secondo comma dello stesso articolo. [D] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di sospensione parziale dei lavori dovuta alla necessità di adeguamento del progetto in corso d'opera
Lodo Arbitrale, 15 aprile 2014
[A] Sulle modalità e sui tempi di iscrizione delle riserve, in particolare in caso di sospensione illegittima dei lavori. [B] Sull'onere di ripetere l'iscrizione della riserva all'interno del registro di contabilità e sull'onere di comunicazione in caso di mancata sottoscrizione del registro. [C] Sulla ratio legis della disciplina inerente l'onere di iscrizione delle riserve. [D] Sui criteri interpretativi da adottare per valutare la portata di un atto transattivo sottoscritto tra Stazione Appaltante e Impresa. [E] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di carenze progettuali che rendano necessaria la sospensione dei lavori. [F] Sulla legittimità o meno di una sospensione lavori disposta per la necessità o opportunità di predisporre una perizia di variante. [G] Sull'assoggettamento o meno all'onere della tempestiva riserva dell'istanza di maggiori compensi avanzata dall'Impresa per maggiori lavorazioni eseguite a seguito di perizie di variante. [H] Sulla natura e disciplina della penale da ritardo, sull'onere di risoluzione in caso di eccessivo ritardo e sulle ipotesi di disapplicazione della penale stessa da parte della Stazione Appaltante. [I] Sulla sospensione legittima dei lavori e sulla legittimità o meno della sospensione in caso di approvazione di una perizia di variante in corso d'opera. [L] Sulla possibilità di disapplicazione integrale della penale formulata dalla Stazione Appaltante in caso di ritardo
Lodo Arbitrale, 1° aprile 2014
[A] Sui principi costituzionali in merito alla applicabilità di norme sopravvenute in corso di rapporto. [B] Sulla modifica all'art. 241 del codice disposta dall'art. 1, commi 19-25 della l. n. 190 del 2012 e sulla sua portata abrogatrice. [C] Sulla responabilità della stazione appaltante nel caso di sospensione dei lavori per cause naturali. [D] Sulla illegittimità della sospensione lavori ai sensi dell'art. 132 del codice, nel caso di modifiche progettuali necessarie a rendere il progetto più sicuro da un punto di vista sismico
Lodo Arbitrale, 5 febbraio 2014
[A] Sugli adempimenti necessari alla corretta iscrizione delle riserve e sugli effetti prodotti dalla mancata messa a disposizione dei documenti dell'appalto all'appaltatore riguardo alla tempestività delle riserve. [B] Sulla tempestività o meno della riserva iscritta sul verbale di ripresa lavori nel caso di sospensione illegittima degli stessi. [C] Sulle ipotesi di legittima sospensione dei lavori. [D] Sui danni risarcibili nel caso di maggior durata dell'appalto a causa della sospensione illegittima. [E] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno per illegittima sospensione lavori
Lodo Arbitrale, 29 gennaio 2014
[A] Sui limiti alla procedibilità dell'azione dati dalla necessità di attivare il procedimento di accordo bonario ex art. 240 d.lgs. n. 163/2006. [B] Sulla possibilità o meno di procedere alla contemporanea approvazione dei tre livelli di progettazione (preliminare, definitivo ed esecutivo). [C] Sulla possibilità per il Collegio di respingere le reciproche domande di risoluzione per inadempimento e di dichiarare risolto il contratto per mutuo dissenso ex art. 1372 c.c.
Tribunale di Arezzo, 19 maggio 2014
[A] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di fatti continuativi e sull'onere di specifica quantificazione. [B] Sui termini e sugli atti idonei all'iscrizione della riserva in caso di sospensione dei lavori. [C] Sulla possibilità o meno di rinunciare o limitare alla responsabilità di cui all'art. 1669 c.c.. [D] Sulla procedibilità o meno della domanda di accertamento di un credito svolta in via riconvenzionale nei confronti del fallimento dell'appaltatore e sulla possibilità per la Stazione Appaltante di ottenere la compensazione
Lodo Arbitrale, 20 dicembre 2013
[A] Sulla ammissibilità o meno dell'eccezione di incompetenza del Collegio Arbitrale formulata nelle memorie successive alla costituzione in giudizio. [B] Sulla clausola arbitrale contenuta nel capitolato speciale d'appalto e sulla necessità o meno di apposita sottoscrizione ai sensi dell'art. 1341 c.c.. [C] Sulla possibilità e sui termini per impugnare l'atto di nomina del Presidente del Collegio effettuata dalla Camera Arbitrale. [D] Sulla fondatezza o meno della domanda di risoluzione del contratto per i ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [E] Sulla qualificazione della "gravità dell'inadempimento" al fine di giustificare la risoluzione del contratto ai sensi degli artt. 1453 e 1455 cod. civ.. [F] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante per i ritardati pagamenti dovuti a responsabilità dell'ente finanziatore. [G] Sulla natura e sulle caratteristiche del dovere di cooperazione posto a carico della Stazione Appaltante. [H] Sulla risarcibilità del lucro cessante (mancato utile sui lavori non eseguiti) conseguente alla risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [I] Sugli effetti retroattivi della risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante ai sensi dell'art. 1458 c.c. e sulle modalità di calcolo del valore dei lavori già eseguiti da parte dell'impresa. [L] Sulla quantificazione del valore venale delle opere eseguite ai fini della quantificazione del risarcimento dovuto all'impresa a seguito della risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante. [M] Sul diritto al risarcimento dei pregiudizi subiti dall'Impresa a causa dell'anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [N] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante per i pregiudizi subiti dall'Impresa nel caso di sospensione dei lavori o rallentamento degli stessi dovuto alla necessità di approvare una perizia di variante. [O] Sull'operatività o meno del regime decadenziale delle riserve nel caso di pronunciata risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [P] Sugli atti "idonei" a ricevere l'iscrizione delle riserve dell'Impresa. [Q] Sulla possibilità o meno che la notifica dell'atto di avvio del procedimento arbitrale prima della redazione del conto finale possa far venire meno la presunzione di accettazione dello stesso derivante dalla mancata sottoscrizione con riserva. [R] Sulle voci di danno risarcibili in caso di anomalo andamento lavori: Spese generali. [S] Segue: quantificazione delle spese generali. [T] Sui rapporti tra sospensione illegittima e anomalo andamento lavori in particolare riguardo alla quantificazione delle spese generali. [U] Sulle voci di danno risarcibili in caso di anomalo andamento lavori: improduttivo utilizzo di macchinari ed attrezzature. [V] Segue: mancato utile. [Z] Sulla spettanza di interessi e rivalutazione monetaria, sui termini e sulle modalità di calcolo di tali voci di danno
Lodo Arbitrale, 6 dicembre 2013
[A] Sulla validità ed efficacia di un registro di contabilità tenuto in modo irregolare e sulla sussistenza o meno dell'onere di iscrizione di tempestiva riserva su tale contabilità irregolare. [B] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva su un registro di contabilità irregolare. [C] Sui limiti alla procedibilità dell'azione in caso mancata effettuazione del collaudo e di mancata formulazione da parte della Stazione Appaltante della proposta di accordo bonario. [D] Sui limiti alla possibilità per l'Impresa di modificare (aumentando la propria pretesa) il quantum della propria domanda rispetto a quello indicato nelle riserve iscritte nel registro irregolarmente tenuto e nell'atto introduttivo del giudizio. [E] Sulla validità ed opponibilità della CTU anche laddove la bozza non sia stata trasmessa ad una delle parti. [F] Sulla illegittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per la necessità di approvare una perizia di variante. [G] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per la necessità di acquisire le autorizzazioni agli attraversamenti ferroviari. [H] Sulla illegittimità della sospensione dovuta alla sua eccessiva durata, sulla possibilità per l'impresa di richiedere la risoluzione del contratto e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva in caso di sospensione illegittima. [I] Sul sussistenza o meno del diritto dell'Impresa di essere sciolta dal contratto (ex art. 30 del Capitolato Generale OO.PP.) nel caso di sospensione illegittima ab origine, per le ragioni che l’hanno determinata o per la sua abnorme durata e sui rimedi risarcitori
Lodo Arbitrale, 29 ottobre 2013
[A] Sulla illegittimità della sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante per carenza dei fondi necessari. [B] Sulla illegittima protrazione sine die del provvedimento di sospensione. [C] Sugli obblighi di correttezza e buona fede posti a carico della Stazione Appaltante affinché l'appaltatore possa dare regolare esecuzione ai lavori senza impedimenti. [D] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante e sulla possibilità di configurare l'appalto pubblico come contratto a prestazioni periodica o continuativa ai fini della irretroattività degli effetti della risoluzione ai sensi dell'art. 1458 cod. civ.. [E] Sulla possibilità o meno di calcolare il danno subito dall'Impresa in conseguenza della risoluzione del contratto per inadempimento considerando il valore venale delle opere eseguite e non il valore contrattuale. [F]Sul risarcimento danni dovuti all'Impresa in caso di sospensione illegittima dei lavori: spese generali. [G] Segue: ritardata percezione dell'utile. [H] Segue: vincolo passivo di mezzi e macchinari. [I] Sulla natura e sugli effetti della diffida ad adempiere trasmessa dall'Impresa alla Stazione Appaltante e sulla possibilità o meno che la protrazione della sospensione possa costituire causa di risoluzione del contratto per inadempimento. [L] Sul risarcimento del danno riguardante l'utile sulle opere non eseguite in caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante. [M] Sulla spettanza di rivalutazione monetaria ed interesse sulle somme liquidate dal Collegio all'Impresa a titolo risarcitorio
Lodo Arbitrale, 22 ottobre 2013
[A] Sulla sospensione lavori illegittima e sulla possibilità dell'Impresa di chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento, con conseguente risarcimento del danno, nel caso di illegittima protrazione della sospensione disposta dalla Stazione Appaltante. [B] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva per il risarcimento dei danni conseguenti alla risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante consistito nella illegittima protrazione della sospensione dei lavori
Lodo Arbitrale, 30 luglio 2013
[A] Sugli atti idonei a ricevere l'iscrizione delle riserve, sui termini temporali e sulle modalità di esposizione delle stesse. [B] Sulla responsabilità dell'Amministrazione in caso di sospensione illegittima dei lavori e sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva sul punto. [C] Sui danni risarcibili in caso di sospensione illegittima dei lavori, sulla prova necessaria e sulle modalità di calcolo. [D] Sulla natura del danno subito dall'Impresa in ragione dell'anomalo andamento di lavoro [E] Sulle ipotesi di legittima sospensione dei lavori. [F] Sul danno risarcibile per illegittima sospensione dei lavori: Spese generali. [G] Segue: Lesione dell'utile. [H] Segue: Mancato ammortamento. [I] Segue: Retribuzioni inutilmente corrisposte
Lodo Arbitrale, 11 luglio 2013
[A] Sulle ipotesi in cui la transazione può avere carattere novativo. [B] Sulla legittimità o meno degli affidamenti globali, con definizione successiva (mediante atti integrativi) del vincolo contrattuale relativamente agli importi successivamente finanziati in eccedenza rispetto a quello originario presunto. [C] Sulla disciplina dell'affidamento unitario e sulla natura dei contratti integrativi stipulati successivamente alla entrata in vigore della disciplina comunitaria in materia di settori esclusi. [D] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto sulle eccezioni di tardività dell'iscrizione delle riserve a parte dell'Appaltatore. [E] Sulla possibilità o meno che la mancanza di risorse finanziarie della Stazione Appaltante possa legittimare la sospensione dei lavori appaltati. [F] Sugli effetti della pronuncia di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante e sulla necessità o meno di avanzare espressamente le domande restitutorie. [G] Sulla risarcibilità dei costi di immobilizzazione dei mezzi gommati nel caso di anomalo andamento dei lavori in assenza di formale sospensione lavori
Lodo Arbitrale, 17 maggio 2013
[A] Sulla natura pubblicistica o privatistica del provvedimento di risoluzione del contratto emesso dalla Stazione Appaltante e sulla competenza del Collegio arbitrale a pronunciarsi su tale risoluzione. [B] Sulla fondatezza o meno della domanda dell'appaltatore finalizzata ad ottenere l'annullamento del contratto per errore, in ragione della mancanza dell'Elenco Prezzi al momento della formulazione dell'offerta. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva nel caso di sospensione illegittima dei lavori, ovvero anomalo andamento degli stessi. [D] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario ovvero del Giudice Amministrativo riguardo all'accertamento della legittimità della risoluzione contrattuale per inadempimento disposta dalla Stazione Appaltante ai sensi dell'art. 136 d.lgs. n. 163 del 2006. [E] Sulla possibilità o meno da parte del Collegio di dichiarare la risoluzione del contratto per mutuo dissenso in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento, laddove non fossero riscontrabili i gravi motivi di cui all'art. 1453 e ss. c.c.. [F] Sulla efficacia retroattiva o meno della risoluzione per mutuo dissenso
Lodo Arbitrale, 9 maggio 2013
[A] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta a seguito di diffida della Soprintendenza o di sequestro disposto dalla Procura. [B] Sulle ipotesi in cui la sospensione dei lavori per l'approvazione di una perizia di variante può essere considerata legittima. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva riguardo ai pregiudizi derivanti dalla sospensione dei lavori e sui documenti idonei a ricevere le riserve
Lodo Arbitrale, 6 maggio 2013
[A] Sulla abrogazione del termine decadenziale per la proposizione dell'azione operata dall'art. 240 del d.lgs. n. 163 del 2006. [B] Sull'obbligo posto a carico dell'appaltatore di eseguire le varianti nei limiti del "quinto d'obbligo" ai sensi degli artt. 134 e 136 d.p.r. n. 554 del 1999 e sulla possibilità di iscrivere riserve. [C] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di contratto in cui il pagamento del compenso sia subordinato alla circostanza che essa ottenga il finanziamento dell'opera da parte di un soggetto terzo. [D] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante per i danni derivanti da anomalo andamento dei lavori e sulla estrinsecazione del dovere di cooperazione nell'esecuzione del contratto. [E] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [F] Sul termine oltre il quale la sospensione legittima dei lavori diventa illegittima e causa di danni risarcibili per l'Appaltatore. [G] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva per il ristoro del pregiudizio derivante dai ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulla responsabilità della Stazione Appaltate in caso di ritardo nell'effettuazione del collaudo e sul danno risarcibile
Lodo Arbitrale, 26 marzo 2013
[A] Sulla necessità o meno per l'appaltatore di ritrascrivere integralmente le riserve sul conto finale ai fini di evitare la decadenza dalla stesse e sulla sufficienza di un mero richiamo alle riserve già iscritte. [B] Sulla ipotesi in cui la sospensione lavori può ritenersi legittima, in particolare sulla legittimità o meno della sospensione disposta per la disponibilità parziale delle aree e sulla rilevanza o meno della accettazione parziale delle opere da parte dell'Appaltatore. [C] Sulla giurisdizione del giudice amministrativo riguardo al diritto alla revisione prezzi e all'aggiornamento prezzi nei pubblici appalti e sulle differenze rispetto alla domanda di risarcimento danni avanzata dall'appaltatore per il maggior costo delle materie prime sostenuto per effetto del ritardo nell'esecuzione dei lavori. [D] Sull'onere della prova posto a carico dell'impresa che richieda il risarcimento dei danni per il maggior costo delle materie prime sostenuto per effetto del ritardo nell'esecuzione dei lavori. [E] Sulla fondatezza o meno della richiesta di condanna alla corresponsione degli interessi legali e moratori di cui agli artt. 29 e ss. del D.M. 19/04/2000 n. 145 avanzata dall'Appaltatore per il ritardo della Stazione Appaltante nella contabilizzazione e/o pagamento del corrispettivo di appalto. [F] Sulla disciplina contenuta nell'ultimo comma dell'art. 30 del D.M. 19/04/2000 n. 145 e sulla possibilità o meno di liquidare il maggior danno ai sensi dell'articolo 1224 secondo comma cod. civ.. [G] Sulla fondatezza o meno della pretesa risarcitoria dell'Appaltatore relativa alla perdita di chance ovvero nell'impossibilità di migliorare i propri requisiti curriculari (SOA) in ragione della mancata certificazione dell'avvenuta esecuzione dell'opera
Lodo Arbitrale, 21 febbraio 2013
[A] Sull'incremento della durata contrattuale cui ha diritto l'Appaltatore nel caso di sospensione totale e di sospensione parziale dei lavori secondo la disciplina di cui al d.m. n. 145 del 2000. [B] Sugli effetti prodotti dall'ammissione dell'Appaltatore alla procedura di concordato preventivo sui pagamenti verso gli enti previdenziali e sui conseguenti pagamenti della Stazione Appaltante
Cassazione Civile, sez. I, 17 maggio 2012
[A] Sul temine entro il quale può essere iscritta la riserva inerente ulteriori compensi o rimborsi conseguenti alla sospensione dei lavori. [B] Sulle ipotesi in cui l'appaltatore può iscrivere riserva con apposito atto scritto trasmesso alla Stazione Appaltante nell'ipotesi di sospensione illegittima dei lavori
Tribunale di Arezzo, 22 febbraio 2013
[A] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel verbale di ripresa lavori ovvero nel registro di contabilità per i pregiudizi derivanti dalla illegittima sospensione dei lavori. [B]Sulla facoltà per l'Appaltatore di ottenere lo scioglimento del contratto senza indennità nel caso di eccessiva protrazione della sospensione legittima dei lavori e sulla possibilità di applicare tale facoltà anche nel caso di illegittima sospensione lavori, o illegittima protrazione della sospensione stessa. [C] Sulla necessità o meno di richiedere fin da subito la liquidazione del danno da svalutazione monetaria e sulla possibilità di qualificare come domanda nuova l'eventuale integrazione in corso di giudizio
Corte d'Appello di Firenze, 19 settembre 2012
[A] Sulla possibilità o meno che la sospensione disposta dalla Stazione Appaltante nei confronti dell'appaltatore in esecuzione di un ordine di sospensione illegittimo del Sindaco possa essere ricondotta a causa di forza maggiore o a ragioni di necessità ai sensi dell'art. 30 commi 1 e 2 DPR 1063 del 1962 e sulle responsabilità del Comune. [B] Sulla possibilità che il caso fortuito e la forza maggiore necessari a giustificare la sospensione legittima dei lavori siano esclusi laddove non completamente estranei alle parti del contratto. [C] Sulle responsabilità del Comune, terzo chiamato in causa, nel caso in cui la sospensione dei lavori sia dipesa da ordinanza sindacale poi dichiarata illegittima dal TAR.
Lodo Arbitrale, 19 febbraio 2013
[A] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva per i maggiori oneri derivanti dall'ingiustificato protrarsi della sospensione dei lavori da parte della Stazion Appaltante. [B] Sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva nel caso di domanda di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante e sulla rilevanza o meno delle mancate contestazioni in sede di valutazione della gravità dell'inadempimento. [C] Sulla possibilità o meno che la illegittima sospensione dei lavori possa costituire motivo di grave inadempimento della Stazione Appaltante idoneo a giustificare la risoluzione del contratto ex 1453 cod. civ.. [D] Sulle verifiche che il Collegio deve svolgere in caso di reciproca domanda di risoluzione del contratto per inadempimento e sulla rilevanza della condotta dell'Impresa che sia rimasta lungamente acquiescente alla maturata diluizione dei tempi contrattuali senza svolgere contestazioni
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
[A] Sulla nullità o meno della clausola compromissoria non sottoposta a specifica approvazione per iscritto a norma dell'art. 1341 cod. civ.. [B] Sulle valutazioni svolte dal Collegio in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla verifica della natura dell'inadempimento al fine di valutare se possa considerarsi di non scarsa importanza. [C] Sulla giurisdizione del Collegio arbitrale a valutare la legittimità del provvedimento di risoluzione in danno adottato dalla Stazione Appaltante per grave inadempimento dell'Appaltatore. [D] Sulla possibilità o meno che la presenza di interferenze per sottoservizi non indicati in progetto sia per sé suscettibile di integrare gli estremi del grave inadempimento della Stazione Appaltante. [E] Sui presupposti affinché il ritardo nel pagamento delle somme dovute a titolo di acconto legittimi l'appaltatore ad avvalersi dell'eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. e a rifiutare la prosecuzione dei lavori. [F] Sugli effetti prodotti tra le parti dalla pronuncia di risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell'art. 1458 c.c.. [G] Sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria sulle somme oggetto di restituzione a seguito della dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento. [H] Sul danno risarcibile in caso di risoluzione per inadempimento: mancato utile. [I] Sulle caratteristiche e sui limiti per valutare la legittimità o meno delle sospensioni disposte dalla Stazione Appaltante. [L] Sulla tempestività e sulle modalità di iscrizione delle riserve iscritte dall'Impresa per contestare la legittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante e le altre ipotesi di c.d. "fatti continuativi". [M] Sulla necessità o meno di verificare la tempestività delle riserve laddove venga pronunciata la risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva in merito alle pretese dirette ad ottenere la risoluzione del contratto. [N] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in ragione della necessità di rimuovere una cabina ENEL non indicata negli elaborati del progetto appaltato. [O] Sulla possibilità o meno che la dichiarazione con cui l'imprenditore dà atto di essersi recato sul luogo dei previsti lavori e di aver preso conoscenza delle condizioni possa impedire future contestazioni in merito a pregiudizi subiti in conseguenza della necessità di rimuovere ostacoli che impediscano il corretto svolgimento dei lavori. [P] Sul diritto dell'appaltatrice ad ottenere il prolungamento del termine dei lavori nel caso di anomalo andamento dovuto a colpa della Stazione Appaltante. [Q] Sulla natura dei danni risarcibili all'impresa in caso di illegittima sospensione dei lavori. [R] Segue: Spese Generali. [S] Segue: improduttivo ammortamento del personale, dei macchinari e delle attrezzature. [T] Segue: sulla risarcibilità o meno del mancato ammortamento dei macchinari gommati. [U] Segue: mancato utile. [V] Sulla riconoscibilità o meno della domanda di adeguamento prezzi contrattuali nel caso di accoglimento della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [Z] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'impresa a seguito di pronuncia di risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 27 novembre 2012
[A] Sull'onere di iscrizione di riserva per far valere pretese di maggiori compensi. [B] Sull'onere di immediata contestazione della illegittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante, ai sensi dell'art. 133, comma 8 del regolamento. [C] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva e di successiva esplicazione nel caso di pregiudizi conseguenti a c.d. "fatti continuativi". [D] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta in ragione della scadenza della convenzione e sulla competenza del direttore dei lavori o del responsabile del procedimento a disporre la sospensione dei lavori ai sensi dell'art 133 del DPR n. 534 del 1999. [E] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante a causa della temporanea carenza di fondi. [F] Sui limiti alla possibilità di far valere la compensazione giudiziale di cui all'art 1243 c.c. nell'ambito del rapporto tra Appaltatore e Stazione Appaltante. [G] Sui danni risarcibili all'Appaltatore nel caso venga accertata l'illegittimità della sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [H] Segue: spese generali. [I] Segue: improduttivo vincolo macchine ed attrezzature di cantiere, onere della prova e quantificazione. [L] Segue: improduttivi oneri di custodia e manutenzione del cantiere, onere della prova e quantificazione anche in via equitativa. [M] Segue: mancato utile. [N] Segue: maggiori oneri polizze fidejussorie. [O] Segue: interessi e rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 12 novembre 2012
[A] Sugli obblighi di buona fede e collaborazione posti a carico della Stazione Appaltante, in particolare sul contenuto specifico dell'obbligo di garantire la completezza e piena esecutività del progetto, sia dal punto di vista degli elaborati tecnici sia dal punto di vista amministrativo. [B] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante nell'attesa di ottenere dall'ente erogante la disponibilità finanziaria necessaria e sulla nullità della clausola del contratto che subordina il pagamento alla effettiva disponibilità finanziaria della Stazione Appaltante. [C] Sulla possibilità per l'Appaltatore di chiedere la risoluzione del contratto in danno della Stazione Appaltante in ragione della eccessiva protrazione della sospensione dei lavori. [D] Sulle ipotesi in cui la sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante può ritenersi legittima. [E] Sulla possibilità o meno che la temporanea mancanza di copertura finanziaria possa essere ricondotta tra le cause legittime di sospensione dei lavori. [F] Sui danni risarcibili all'Appaltatore nel caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 29 ottobre 2012
[A] Sulle differenze tra arbitrato amministrato di cui all'art. 242 del codice dei contratti pubblici e l'arbitrato c.d. ad hoc, in particolare per quanto attiene la nomina del CTU. [B] Sulla necessaria completezza del progetto e degli elaborati consegnati all'impresa appaltatrice e sulle responsabilità poste a carico della Stazione Appaltante in caso di consegna parziale. [C] Sulla possibilità o meno che la necessità di verificare e/o ottenere le concessioni adiacenti alla area dei lavori possa legittimare la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [D] Sulle ipotesi in cui la necessaria approvazione di una "perizia di variante" possa costituire valido motivo per la sospensione legittima dei lavori, in particolare nel caso in cui si renda necessario apportare variazioni alle aree interessate dai lavori. [E] Sui danni risarcibili in caso di illegittima sospensione dei lavori: spese generali. [F] Segue: protratto vincolo personale in cantiere. [G] Segue: maggiori oneri per mezzi ed attrezzature. [H] Segue: maggiori oneri per polizze fideiussorie. [I] Segue: sulla applicazione della rivalutazione monetaria sulle somme liquidate
Lodo Arbitrale, 23 ottobre 2012
[A] Sulla ammissibilità o meno della testimonianza del direttore lavori nell'ambito del procedimento arbitrale tra Stazione Appaltante e Appaltatore. [B] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per adeguarsi a una norma ambientale già in vigore da tempo. [C] Sui danni risarcibili all'Appaltatore in caso di illegittima sospensione dei lavori: spese generali, modalità di calcolo delle stesse. [D] Segue: vincolo di fideiussioni. [E] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione sulle somme liquidate dal Collegio a titolo di danno per responsabilità contrattuale. [F] Sulla decorrenza degli interessi nelle ipotesi di danni da illegittima sospensione dei lavori. [G] Sull'indice di rivalutazione applicabile. [H] Sulla spettanza o meno del maggior danno da svalutazione del credito, per il periodo di tempo corrispondente alla mancata corresponsione delle somme dovute a titolo di corrispettivo
Lodo Arbitrale, 7 agosto 2012
[A] Sulle caratteristiche necessarie affinché un atto possa qualificarsi interruttivo della prescrizione ai sensi dell'art. 2943 cod. civ. e sulla idoneità di una domanda giudiziale/arbitrale davanti a giudice non competente ad interrompere la prescrizione. [B] Sulla configurabilità o meno di una grave responsabilità della Stazione Appaltante laddove l'area individuata nel contratto per l'esecuzione dei lavori si stata sottoposta, a contratto stipulato, al vincolo da parte della Soprintendenza. [C] Sulla possibilità o meno che l'ordine o il divieto proveniente da altra amministrazione possa costituire causa di forza maggiore, quindi causa di legittima sospensione dei lavori da parte dell'amministrazione committente. [D] Sulla facoltà dell'appaltatore di sciogliersi dal contratto quando la sospensione legittima superi determinati limiti temporali. [E] Sull'onere di iscrizione della riserva nel caso di illegittima sospensione dei lavori da parte della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 26 luglio 2012
[A] Sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di sospensione lavori, per i danni subiti dall'Appaltatore a seguito dalla asserita illegittimità originaria della sospensione, e sull'onere di ripetere la riserva stessa nel verbale di ripresa e nel registro di contabilità successivamente firmato. [B] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta dalla Stazione Appaltante per lo svolgimento di una campagna di saggi "a valle" anziché "a monte" della consegna dei lavori e sull'onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell'Appaltatore. [C] Sulla tempestività della riserva iscritta nel verbale di ripresa lavori laddove si contesti l'illegittima durata di una sospensione fin dall'inizio illegittima, per la quale l'impresa sia comunque decaduta dal diritto di far valere l'originaria illegittimità. [D] Sulle differenze tra "sospensione illegittima" dei lavori e "anomalo andamento" degli stessi ai fini del calcolo del risarcimento degli oneri sopportati dall'appaltatore e sulla possibilità di applicare in via analogia le disposizione di legge in materia di "sospensione illegittima". [E] Segue: spese generali. [F] Segue: ritardata percezione dell'utile. [G] Segue: improduttivi oneri, servizi di cantiere e macchinari
Lodo Arbitrale, 19 giugno 2012
[A] Sull'onere di iscrizione delle riserve e sulle ipotesi specifiche in cui tale onere subisce una deroga. [B] Sull'onere di quantificazione delle riserve legate ai c.d. fatti continuativi. [C] Sulla legittimità o meno della clausola convenzionale con cui si addossa al General Contractor il rischio correlato alla maggiorazione dei costi dei materiali e della mano d'opera eccedente la misura compensata dal meccanismo dell'adeguamento monetario. [D] Sulla idoneità o meno del sequestro penale di costituire causa di forza maggiore per la sospensione dei lavori
Lodo Arbitrale, 26 aprile 2012
[A] Sulla fondatezza della eccezione di incompetenza arbitrale nel caso di nomina dell'arbitro da parte di chi solleva l'eccezione. [B] Sulla competenza o meno del Collegio Arbitrale a decidere delle domande riconvenzionali avanzate dalla Stazione Appaltante nei confronti dell'Appaltatore in stato di insolvenza ammesso a procedura di Amministrazione Straordinaria. [C] Sulla qualificazione e sulla fondatezza della domanda finalizzata ad ottenere il risarcimento dei maggiori oneri sostenuti per l'incremento del costo del petrolio a causa della maggior durata dell'appalto. [D] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori dovuta a problemi derivanti da caratteristiche geognostiche del suolo su cui l'opera deve sorgere, laddove il progetto esecutivo sia realizzato dall'impresa. [E] Sulla configurabilità o meno di un obbligo in capo all'appaltatore di effettuare una indagine sulla natura e consistenza del suolo edificatorio. [F] Sulla sussistenza o meno di un onere in capo alla Stazione Appaltante di elaborazione di varianti in corso d'opera. [G] Sulla validità o meno dell'atto di risoluzione assunto dalla Stazione Appaltante nei confronti dell'Appaltatrice per la quale sia già stato dichiarato lo stato di insolvenza prodromico alla ammissione alla procedura di Amministrazione Straordinaria. [H] Sulla prova dei fatti non oggetto di specifica contestazione, a seguito della modifica normativa apportata dalla L. n. 69 del 2009 al testo dell'art. 115 cod. proc. civ. in materia di disponibilità delle prove. [I] Sulla liquidazione di interessi e maggior danno ex art. 1224, comma 2 c.p.c. sulle somme liquidate a titolo di mancato pagamento di lavori
Lodo Arbitrale, 25 gennaio 2012
[A] Sulla ammissibilità o meno della declinatoria unilaterale della competenza arbitrale da parte di uno dei contraenti nel caso di arbitrato volontario tra soggetti non tenuti ex lege alla applicazione delle norme del Capitolato Generale. [B] Sui canoni di correttezza, cooperazione e buona fede che impongono alla Stazione appaltante di porre l'Appaltatore in condizione di eseguire concretamente i lavori e sulla eventuale responsabilità in caso di sospensione dei lavori finalizzata alla approvazione di una perizia di variante. [C] Sulla risarcibilità o meno del mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante e sull'onere della prova posto a carico dell'Appaltatore. [D] Sulla risarcibilità del maggior costo di costruzione subito dall’Impresa in ragione dell'anomalo andamento dei lavori e sui criteri di determinazione di tale maggior costo
Lodo Arbitrale, 7 marzo 2011
[A] Sull'efficacia della clausola compromissoria nella quale vi è un mero richiamo all'art. 32 della legge n. 109 del 1994. [B] Sull'onere di tempestiva iscrizione della riserva in relazione ai c.d. fatti continuativi. [C] Sulla idoneità o meno della sottoscrizione del verbale di consegna dei lavori da parte dell'appaltatore a costituire rinuncia a sollevare contestazioni e sulla responsabilità riconosciuta dalla legge al direttore lavori. [D] Sulle modalità di applicazione di interessi e rivalutazione sulle somme liquidate per risarcimento dei danni derivanti all'appaltatore dall'anomalo andamento dei lavori riconducibile a responsabilità della Stazione Appaltante. [E] Sui limiti e sui presupposti necessari affinché l'appaltatore maturi il diritto al compenso per lavori non previsti in contratto. [F] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in ragione della necessità di eseguire una perizia di variante per introdurre modifiche al progetto originario. [G] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione di un atto di sottomissione per variante da parte dell'appaltatore renda legittima la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per modifiche progettuali
Lodo Arbitrale, 29 luglio 2011
[A] Sulla domanda di risoluzione del contratto avanzata dall'Impresa in ragione della prolungata sospensione dei lavori e sulle ipotesi in cui non può essere chiesto il risarcimento del danno. [B] Sui requisiti affinché la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante possa essere considerata legittima. [C] Sulla possibilità o meno che la sospensione dei lavori legittimamente disposta dalla Stazione Appaltante possa divenire illegittima in ragione della sua durata. [D] Sulla imputabilità o meno alla Stazione Appaltante della sospensione dei lavori dovuta alle carenze del progetto esecutivo. [E] Sulla rilevanza o meno della tardività della riserva nel caso di dichiarata risoluzione del contratto per responsabilità della Stazione Appaltante. [F] Sui danni risarcibili in caso di dichiarazione di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [G] Sulla possibilità o meno che i danni richiesti dall'Impresa per la perdita di chanche e per danno curriculare vengano liquidati in via equitativa e sull'onere della prova posto a carico del richiedente. [H] Sulla applicabilità di rivalutazione e interessi sulle somme liquidate all'impresa in ragione della dichiarazione di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante
Corte d’Appello, Sezione II, 19 settembre 2012
[A] Sulle ipotesi di sospensione legittima, di cui all’art. 30 del d.P.R. n. 1063/1962, e sulla interpretazione di “cause di forza maggiore” e “ragioni di necessità”. [B] Sulla responsabilità o meno della Stazione Appaltante in caso di sospensione dovuta a provvedimento amministrativo di altro ente (c.d. factum principis), laddove il provvedimento sia frutto di un precedente difetto di diligenza della Stazione Appaltante. [C] Sulla possibilità o meno di configurare una responsabilità per i danni lamentati dall’appaltatore a carico dell’Ente Pubblico, estraneo al contratto di appalto, che disponga la sospensione lavori con proprio provvedimento poi dichiarato illegittimo dal Giudice Amministrativo
Lodo Arbitrale, 13 ottobre 2011
[A] Sul regime delle preclusioni processuali vigente nel procedimento arbitrale. [B] Sulla determinazione del termine oltre il quale la sospensione illegittima autorizza l'appaltatore a domandare la risoluzione del contratto. [C] Sulla ripartizione dell'onere della prova tra le parti nel caso in cui una chieda la risoluzione del contratto, ovvero l'adempimento della prestazione. [D] Sulle valutazioni svolte dal Collegio per determinare l'entità dei reciproci inadempimenti lamentati dalle parti e sulla decisione in merito alle reciproche domande di risoluzione per inadempimento. [E] Sugli effetti retroattivi o meno prodotti dalla risoluzione del contratto di appalto per inadempimento di una delle parti e sugli obblighi restitutori delle parti. [F] Sull'entità dei risarcimenti dovuti alla parte non inadempiente e sulle diferenze tra l'ipotesi di risoluzione posta a carico della Stazione Appaltante e risoluzione posta a carico dell'Impresa in merito al valore da attribuire dell'opera parzialmente eseguita: valore venale o valore determinabile sulla base del prezzo di contratto. [G] Sul diritto o meno dell'Impresa, nel caso di appalto "a corpo", di ottenere l'integrale pagamento stabilito a prescindere dalla effettiva fruizione della voce contrattuale realizzata. [H] Sul diritto o meno dell'Impresa di ottenere il riconoscimento di pretese a titolo di corrispettivo contrattuale nel caso in cui il Collegio dichiari la risoluzione del contratto per inadempimento. [I] Sul diritto o meno dell'Impresa al risarcimento del danno per mancato utile e sulla quantificazione dello stesso nel caso di prolungata sospensione dei lavori che non vengano più ripresi. [L] Sulla possibilità o meno che il danno all'immagine lamentato dalla Stazione Appaltante per il ritardo nella consegna dell'opera sia risarcibile, in parte, nel caso di risoluzione del contratto per fatto e colpa prevalente della stessa Stazione Appaltante. [M] Sulla spettanza o meno di interessi legali o moratori sugli importi liquidati all'Impresa a titolo restitutorio in conseguenza della declaratoria di risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante e sulla prova necessaria alla liquidazione del danno da svalutazione monetaria ed del maggior danno ex art. 1224, 2° comma, c.c.
Lodo Arbitrale, 25 luglio 2011
[A] Sulla interpretazione dell'art. 241 del d.lgs. n. 163 del 2006, e successive modifiche, in merito al divieto di svolgere l'incarico di Presidente da parte di coloro che nell'ultimo triennio hanno esercitato le funzioni di arbitro di parte o di difensore in giudizi arbitrali disciplinati dallo stesso articolo. [B] Sulla sorte del contratto nel caso di reciproche domande di risoluzione per inadempimento avanzate dalle parti del Giudizio Arbitrale. [C] Sul diritto o meno al compenso (e a che titolo) per le opere consistenti in lavorazioni diverse ed ulteriori rispetto a quelle contrattualmente pattuite, né ordinate né commissionate dalla D.L. nel corso dell'esecuzione dei lavori, ma necessarie alla corretta esecuzione dell'appalto. [D] Sulla sussistenza o meno dell'onere di tempestiva iscrizione della riserva su registri contabili che la Stazione Appaltante qualifica come provvisori. [E] Sulla sussistenza o meno dell'onere di tempestiva iscrizione della riserva per il risarcimento dei danni da illegittima sospensione dei lavori e sulla legittimità o meno della sospensione disposta salla Stazione Appaltante per operare delle varianti al progettof. [F] Sull'atto ove deve essere iscritta la riserva nel caso di illegittima sospensione dei lavori. [G] Ancora sull’atto ove deve essere iscritta la riserva nel caso di illegittima sospensione dei lavori, laddove non venga redatto un apposito verbale dopo la sospensione. [H] Ancora sull’onere di iscrizione della riserva nel caso di illegittima sospensione dei lavori e sulla differenza esistente tra le ipotesi in cui la sospensione presenti fin da subito la propria potenzialità dannosa o meno. [I] Sulla applicabilità o meno da parte della Stazione Appaltante di una penale per il ritardo a carico dell'appaltatore nel caso in cui il rallentamento nell'esecuzione dei lavori sia dipeso anche dal non corretto comportamento della stazione appaltante. [L] Sulla risarcibilità o meno del danno all’immagine richiesto dalla Stazione Appaltante per la mancata esecuzione dell’opera appaltata e sui presupposti probatori per l’eventuale riconoscimento di tale voce di danno
Lodo Arbitrale, 26 luglio 2011
[A] Sulle conseguenze prodotte dal mancato esperimento del tentativo di risoluzione bonaria della controversia da parte della Stazione Appaltante sulla proponibilità del giudizio arbitrale e sulla successiva validità del lodo. [B] Sull'indagine necessaria alla valutazione delle reciproche domande di risoluzione del contratto per inadempimento avanzate nel giudizio arbitrale dall'Impresa e dalla Stazione Appaltante. [C] Sull'istruttoria da seguire nel caso di reciproche domande di risoluzione per inadempimento e sulle responsabilità della Pubblica Amministrazione per i comportamenti del RUP e della DL. [D] Sulla sorte del contratto nel caso in cui entrambe le parti chiedano la risoluzione per reciproci inadempimenti, ma il Collegio non attribuisca la responsabilità a nessuna delle due: risoluzione per mutuo dissenso?. [E] Segue: il contratto rimane "in piedi"? [F] Sugli effetti della risoluzione per mutuo dissenso sulle domande risarcitorie avanzate dalle parti. [G] Sulla possibilità o meno di qualificare la delibera di risoluzione per inadempimento adottata dalla Stazione Appaltante quale atto di recesso, nel caso in cui non sia configurabile un inadempimento grave dell'Impresa, e sulle conseguenze in merito alle domande risarcitorie. [H] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per "ragioni contabili". [I] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per il necessario spostamento di una linea elettrificata. [L] Sulla necessità o meno per l'Impresa di iscrivere tempestiva riserva nel verbale di sospensione dei lavori, laddove venga accertata la illegittimità ab origine di detta sospensione. [M] Sulla ammissibilità o meno della eccezione di incompetenza del Collegio Arbitrale avanzata solo in sede di memoria conclusionale. [N] Sulla interpretazione della clausola compromissoria contenuta nel contratto d'appalto: in particolare sulla domanda inerente il compenso spettante all’appaltatore per la esecuzione di lavori non contrattualmente previsti in senso stretto. [O] Sulla sussistenza o meno del diritto al compenso dell'Impresa anche qualora l’Amministrazione, non avvertita tempestivamente, fosse poi di contrario avviso in ordine al carattere di assoluta urgenza dei lavori dichiarato dal Direttore dei Lavori e sul principio dell'affidamento. [P] Sulla imputabilità o meno alla Stazione Appaltante dell'obbligazione di pagamento dei lavori addizionali che siano consentiti o ordinati all’appaltatore dal direttore dei lavori. [Q] Sulla necessità o meno della tempestiva iscrizione di riserva per la richiesta di pagamento di lavori non previsti in contratto espressamente richiesti dalla D.L.
Lodo Arbitrale, 10 giugno 2011
[A] Sulla tardività o meno della riserva iscritta al momento in cui sono state rimosse le interferenze al cantiere e non al momento in cui le interferenze sono state rilevate. [B] Sulla sussistenza e sulla natura dell’obbligo della stazione appaltante di porre l'appaltatore in condizione di eseguire l'opera appaltata e rimuovere preventivamente tutti gli ostacoli. [C] Sulla necessità o meno che l’impresa chieda la sospensione dei lavori nel caso rilevi la presenza di ostacoli all’esecuzione dell’opera per poter ottenere il risarcimento dei danni. [D] Sulla tipologia dei danni risarcibili per l’omessa rimozione da parte della Stazione Appaltante degli ostacoli alla corretta esecuzione dei lavori e sulla loro quantificazione. [E] Sulla risarcibilità o meno del pregiudizio derivante dall’incremento dei costi di alcuni specifici fattori produttivi in relazione alla maggior durata dell'appalto
Lodo Arbitrale, 14 febbraio 2011
[A] Sulla esistenza o meno di un obbligo dell’Impresa di adeguare la progettazione esecutiva delle strutture in cemento armato ed i relativi calcoli alle eventuali diverse norme ministeriali e/o disposizioni di legge subentrate durante l'esecuzione dei lavori. [B] Sulla legittimità o meno del diniego di autorizzazione al subappalto ove l’Impresa depositi unitamente all’istanza la documentazione relativa all’idoneità del subappaltatore ma non depositi la copia del contratto di subappalto. [C] Sulla quantificazione delle richieste risarcitorie nel caso di mancata disponibilità delle aree di cantiere: spese generali, in particolare sulla differente quantificazione per fattispecie di sospensione di lavori illegittima, ovvero per inadempimento ostativo all'esecuzione dell'appalto. [D] segue: per mantenimento improduttivo del personale direttivo e amministrativo preposto alla conduzione dell'appalto. [E] segue: per mantenimento e ammortamento passivo mezzi d’opera. [F] segue: per perdita di chance (lucro cessante). [G] segue: per mancato incremento attestazione S.O.A.. [H] Sulla possibilità che Collegio arbitrale, tenuto conto del breve lasso di tempo trascorso, possa riconoscere la sola rivalutazione monetaria ma non gli interessi legali sulle somme dovute all’Impresa a titolo di risarcimento
Lodo Arbitrale, 11 ottobre 2010
[A] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori decisa dalla Stazione Appaltante per mancanza delle risorse finanziarie necessari al pagamento. [B] Sulla legittimità o meno del provvedimento di aggiudicazione di un appalto in mancanza di copertura finanziaria. [C] Sulla legittimità o meno delle delibere concernenti l'esecuzione di un'opera e la relativa progettazione che non contengano la previsione concreta dei mezzi economici occorrenti. [D] Sulla legittimità o meno dell’affidamento dei lavori per il quale la disponibilità finanziaria sia stata acquisita successivamente alla sottoscrizione del contratto. [E] Sulla validità o meno della clausola contenuta nel contratto d’appalto che esoneri la Stazione Appaltante da qualunque obbligo nei confronti dell'aggiudicatario in caso di mancata erogazione del finanziamento. [F] Sulla risarcibilità o meno dell'aumento dei costi dei fattori impiegati nella produzione di cantiere in ipotesi di protrazione del vincolo contrattuale per fatti imputabili alla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 11 ottobre 2010
[A] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori decisa dalla Stazione Appaltante per mancanza delle risorse finanziarie necessari al pagamento. [B] Sulla legittimità o meno del provvedimento di aggiudicazione di un appalto in mancanza di copertura finanziaria. [C] Sulla legittimità o meno delle delibere concernenti l'esecuzione di un'opera e la relativa progettazione che non contengano la previsione concreta dei mezzi economici occorrenti. [D] Sulla legittimità o meno dell’affidamento dei lavori per il quale la disponibilità finanziaria sia stata acquisita successivamente alla sottoscrizione del contratto. [E] Sulla validità o meno della clausola contenuta nel contratto d’appalto che esoneri la Stazione Appaltante da qualunque obbligo nei confronti dell'aggiudicatario in caso di mancata erogazione del finanziamento. [F] Sulla risarcibilità o meno dell'aumento dei costi dei fattori impiegati nella produzione di cantiere in ipotesi di protrazione del vincolo contrattuale per fatti imputabili alla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 25 febbraio 2011
[A] Sugli effetti prodotti dal trasferimento delle funzioni in materia di gestione del territorio e infrastrutture dalla Regione alla Provincia sui contratti in corso di esecuzione. [B] Sulla necessità o meno che la Regione venga chiamata nel giudizio arbitrale instaurato tra l’Impresa e la Provincia a seguito del trasferimento delle funzioni nel cui ambito opera il contratto in corso di esecuzione. [C] Sulla sussistenza o meno di un potere del Collegio arbitrale di imporre alla Pubblica Amministrazione l’obbligazione di compiere un atto di natura discrezionale. [D] Sulla sussistenza o meno dell’obbligo a carico della Stazione Appaltante di procedere al pagamento degli importi maturati fino alla sospensione dei lavori, nel caso in cui la sospensione abbia durata superiore a novanta giorni e sulla disciplina degli interessi. [E] Sull’applicabilità o meno agli appalti pubblici della disciplina sugli interessi moratori di cui al D. Lgs. 231/2002, attuativo della Direttiva 2000/35/CE, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali
Lodo Arbitrale, 29 novembre 2010
[A] Sulla applicabilità o meno della clausola compromissoria sottoscritta tra le parti successivamente alla stipulazione del contratto di appalto in cui, viceversa, era prevista la competenza esclusiva del Giudice Ordinario. [B] Sulla fondatezza o meno della declinatoria a favore del Giudice Ordinario avanzata dalla Stazione Appaltante in sede di arbitrato avviato dall’Impresa sulla base di una clausola compromissoria stipulata dopo l’entrata in vigore dell’art. 32, della legge n. 109 del 1994, come riformato dalla sentenza 152/96 della Corte Costituzionale. [C] Sull’atto idoneo a determinare la pendenza del giudizio arbitrale, e a costituire il dato utile ai fini dell’individuazione del giudice preventivamente adito. [D] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato in caso di mancata conclusione del procedimento di cui all’art. 31 bis della legge n. 109/94. [E] Sulla procedibilità o meno dell’arbitrato nel caso in cui sia ancora in corso il collaudo delle opere eseguite nell’ambito dell’appalto. [F] Sulla possibilità o meno di modificare le domande proposte con l’atto introduttivo dell’arbitrato ovvero di introdurne di completamente nuove nel corso dell’arbitrato. [G] Sugli effetti prodotti dalla pronuncia giudiziale di risoluzione del contratto sui provvedimenti resi dalla Stazione appaltante dopo il verificarsi dell’evento che ha determinato la risoluzione. [H] Sulla legittimità o meno della pretesa da parte della Stazione Appaltante di una rinuncia preventiva dell’Impresa alle proprie pretese attraverso la sottoscrizione di un atto di sottomissione. [I] Sulla applicabilità o meno dei criteri per la quantificazione del danno da sospensione illegittima dei lavori di cui all’art. 25 del Capitolato Generale d’Appalto (approvato con D.M. 19/4/2000 n.145), anche ai contratti stipulati prima della sua entrata in vigore. [L] Sulle differenze in ordine all’onere della prova per il risarcimento del danno da mancato ammortamento macchinari e da mancato ammortamento macchinari presi a noleggio da terzi. [M] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri sostenuti dall’Impresa per le più lunghe percorrenze nel trasporto dei rifiuti in discarica diversa da quella originariamente indicata. [N] Sulla risarcibilità o meno degli oneri sopportati dall’Impresa per lo stoccaggio provvisorio nell’area di cantiere dei materiali provenienti dagli scavi e non utilizzabili, in caso di silenzio prestato dalla Stazione Appaltante alle richieste di conferimento in discarica. [O] Sulla giurisdizione del Collegio in merito alla richiesta di risarcimento per revisioni prezzi asseritamente dovuta e non pagata dalla Stazione Appaltante in relazione alla parte di lavori eseguita. [P] Sulla risarcibilità o meno e sulla quantificazione del mancato utile per i lavori non eseguiti per colpa della Stazione Appaltante. [Q] Sulla risarcibilità o meno del valore venale dell’opera eseguita dall’Impresa nel caso di risoluzione di un contratto di appalto per cause imputabili alla Stazione Appaltante, stante l’impossibilità di restituire l’opus parzialmente eseguito dall’appaltatore adempiente. [R] Sulla risarcibilità o meno del danno arrecato alla immagine professionale dell’Impresa dall’illegittimo provvedimento di esecuzione d’ufficio in danno adottato dalla Stazione Appaltante. [S] Sul riconoscimento o meno degli interessi moratori e della rivalutazione monetaria sulle somme dovute all’Impresa per inadempimento contrattuale della Stazione Appaltante e sulle modalità di calcolo. [T] Sulla applicabilità o meno delle disposizioni degli artt. 35 e 36 del capitolato generale delle opere pubbliche, approvato con D.P.R. 16 luglio 1962, n. 1063, in tema di interessi moratori, nel caso in cui la Stazione Appaltante abbia contestato, più o meno fondatamente, la spettanza dell’intero prezzo
Lodo Arbitrale, 5 ottobre 2010
[A] Sulla rilevanza o meno delle modifiche legislative e degli interventi abrogativi della Corte Costituzionale relativi al capitolato generale delle opere pubbliche, sui contratti stipulati in cui è previsto un rinvio recettizio al disposizioni modificate o abrogate del capitolato stesso. [B] Sulla ammissibilità o meno della CTU con riferimento alle domande oggetto di compiuta prova e con riferimento alle domanda sprovviste di supporto probatorio. [C] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori, ai sensi dell’art. 30 del D.P.R. n. 1063/1962, ove la stessa sia disposta per ovviare a carenze del progetto posto a base di gara dalla stazione appaltante come lo spostamento di sottoservizi o la redazione di una perizia in variante. [D] Sulla possibilità o meno di qualificare come rinuncia alle riserve la sottoscrizione di un atto di sottomissione da parte dell’appaltatore. [E] Sulla fondatezza o meno della richiesta delle spese generali nel caso di dilatazione dei tempi dell’appalto e sull’onere della prova richiesto. [F] Sulla quantificazione delle spese generali dovute all’appaltatore nel caso di dilatazione dei tempi dell’appalto. [G] Sulla risarcibilità o meno dei maggiori oneri derivanti prolungamento del vincolo delle fideiussioni a seguito della dilatazione dei tempi dell’appalto
Lodo Arbitrale, 18 dicembre 2009
[A] Sul termine di durata della sospensione lavori illegittima oltrepassato il quale l’appaltatore può domandare la risoluzione del contratto. [B] Sul potere dell'appaltatore di invocare la risoluzione contrattuale e sulla sussistenza o meno di un onere di riserva al riguardo. [C] Sul risarcimento del danno da mancata percezione dell’utile in caso di risoluzione contrattuale per colpa della committente. [D] Sulla risoluzione contrattuale e sul diritto dell’impresa a vedersi riconoscere il valore venale delle opere realizzate. [E] Sul momento in cui sorge l’onere della riserva per danni da fatti continuativi. [F] Sui casi in cui è ammesso iscrivere riserva in un atto diverso dal registro di contabilità. [G] Per effetto della risoluzione del contratto, va esclusa in radice qualsivoglia decadenza da mancata iscrizione delle riserve
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2009
[A] Sull’introduzione, nel contratto di appalto, della competenza arbitrale non prevista nel bando. [B] Sul dovere di cooperazione che grava sul committente riguardo alla esecuzione del contratto, dovere che si estrinseca nella consegna totale delle aree, nella fornitura di adeguati progetti ed in generale nella eliminazione di eventuali ostacoli all’attività dell’appaltatore. [C] Sul rallentamento o fermo dei lavori nell'attesa di ottenimento di autorizzazioni amministrative necessarie a dar seguito ai lavori. [D] Sulla responsabilità della committente per l'impedimento determinato dagli atti imperativi emanati da una pubblica autorità. [E] Sull’obbligo per la committente di adottare una variante in corso d’opera quale doveroso intervento collaborativo del creditore. [F] Sui criteri per il riconoscimento del danno da mancata percezione dell’utile quale conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori. [G] In caso di danni per sospensione illegittima dei lavori, la somma dovuta a titolo di risarcimento va rivalutata e maggiorata degli interessi, con decorrenza, dal mese medio
Lodo Arbitrale, 3 novembre 2010
[A] Laddove l'impresa appaltatrice abbia apposto la riserva sul verbale di sospensione la mancata reiterazione della contestazione nel SAL o nel registro di contabilità non può di per sé implicare alcuna preclusione. [B] Ai fini dell'accertamento della risoluzione de jure è sempre necessario valutare la sussistenza dei presupposti oggettivi e soggettivi dell'inadempimento. [C] Sui casi in cui è possibile per l'appaltatore richiedere la risoluzione del contratto, previa notifica di atto di messa in mora dell'Amministrazione. [D] Sul verbale di sospensione lavori che omette di indicare non solo le ragioni che hanno determinato l'interruzione dei lavori. [E] Sul risarcimento del danno che spetta all’impresa in caso di risoluzione per inadempimento della committente. [F] Sulla sospensione dei lavori disposta dalla committente in conseguenza della morte del Direttore dei lavori. [G] Sul cumulo della rivalutazione monetaria e degli interessi legali in caso di risarcimento del danno all’impresa
Lodo Arbitrale, 22 gennaio 2010
[A] Sui casi in cui l’appaltatore è tenuto ad iscrivere tempestiva riserva nel verbale di sospensione lavori. [B] Sull’illegittima sospensione lavori e sulla possibilità di quantificare il risarcimento del danno con criteri diversi rispetto a quelli previsti dall’art. 25, comma 2, del D.M. 145 del 2000. [C] Sui casi in cui i maggiori compensi per le variazioni ed addizioni non previste in contratto possono essere pretesi dall'appaltatore anche senza l’approvazione di una variante
Lodo Arbitrale, 8 giugno 2010
[A] Il concetto di appalto a forfait chiuso non debba essere inteso nel senso della assoluta immodificabilità del sinallagma contrattuale e della impossibilità di addivenire a modifiche dell'opus posto a base di gara. [B] Sulla sospensione lavori disposta dalla stazione appaltante in caso di ritrovamenti archeologici
Lodo Arbitrale, 14 maggio 2010
[A] Sulla sospensione dei lavori disposta per carenza di fondi da parte della stazione appaltante. [B] L’onere della riserva non investe quelle pretese che toccano la sorte del contratto (risoluzione del contratto, nullità del medesimo). [C] Anche nel caso in cui la sospensione dei lavori sia legittima all’impresa può spettare il diritto all’equo compenso, secondo la disposizione di cui all’art. 1664, co. 2. del cod. civ.. [D] I criteri per il risarcimento del danno da illegittima sospensione lavori di cui alle lett. da a) a d) dell’art. 25 comma 2, d.m. 19 aprile 2000, n. 145, hanno una funzione di guida. [E] Sulla risoluzione contrattuale per colpa della stazione appaltante e sul risarcimento del danno per mancato utile dovuto all’impresa. [F] Sul comportamento che deve tenere l’impresa in caso di sospensione dei lavori illegittima la fine di ridurre il danno
Corte di Cassazione, Sezione , 6 maggio 2010
[A] Sulle conseguenze della mancata redazione del verbale di ripresa lavori in ordine alle riserve avanzate dall’appaltatore. [B] Sulla comunicazione con la quale viene disposta la ripresa dei lavori inoltrata all’impresa mediante telegramma
Lodo Arbitrale, 25 marzo 2010
[A] Sulla distinzione tra l’illegittima sospensione dei lavori e legittima sospensione che diventa illegittima per l’ingiustificata durata. [B] Sulle reciproche domande di risoluzione fondate da ciascuna parte sugli inadempimenti dell’altra e sulla risoluzione contrattuale per mutuo consenso
Lodo Arbitrale 11 marzo 2010
[A] Sull'omessa attivazione da parte del RUP del procedimento dell'accordo bonario. [B] Sulla sospensione lavori disposta dall’amministrazione per difficoltà legate alla disponibilità delle aree o alla acquisizione di eventuali autorizzazioni da parte di Enti terzi. [C] Sulle ragioni di “pubblico interesse o necessità” che legittimano l'ordine di sospensione dei lavori. [D] Sull’art. 1455 c.c., secondo il quale il contratto non si può risolvere “se l'inadempimento di una delle parti ha scarsa importanza, avuto riguardo all'interesse dell'altra”. [E] Sul risarcimento del danno quanto alle maggiori spese generali conseguenti alla maggiore durata dei lavori. [F] Sul risarcimento dei maggiori costi per l’immobilizzo delle attrezzature in cantiere e sull’ammissibilità della prova testimoniale. [G] Sul risarcimento del danno per lesione dell’utile e sulla presunzione di linearità dell’appalto. [H] Il risarcimento del danno rileva diversamente nel caso in cui l’immobilizzo del cantiere sia avvenuto alla fine dei lavori
Lodo Arbitrale, 4 febbraio 2010
[A] Ove le parti abbiano consensualmente nominato il terzo arbitro, con atto sottoscritto dai rispettivi rappresentanti legali, si è in presenza di un atto che presenta tutti i caratteri del compromesso. [B] Sulla sospensione dei lavori determinata dall'esigenza di apportare una perizia di variante e suppletiva al progetto. [C] Sull’obbligo della Committente di predisporre un progetto esecutivo completo in ogni sua parte. [D] Sull’onere della risoluzione delle interferenze con i sopra-sottoservizi e sull'acquisizione delle autorizzazioni ed approvazioni in ordine al progetto da parte degli enti interessati. [E] Sul risarcimento del danno quanto alle spese generali ed al mancato utile in conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 29 gennaio 2010
[A] Sull'illegittimità del divieto di arbitrato e sull'illegittimità, per converso, dell'arbitrato obbligatorio. [B] Tra gli obblighi a carico della Stazione Appaltante figura certamente quello di approntare un progetto eseguibile dal punto di vista tecnico-economico. [C] Sulla sospensione dei lavori imputabile a colpa della committente, ancorché di fatto e per lunghi periodi di tempo. [D] L'appaltatore è tenuto a conoscere e denunciare tempestivamente le carenze di progettazione. [E] Sul criterio di calcolo delle maggiori spese generali conseguenti all’anomalo andamento dei lavori. [F] Sulla spettanza o meno del mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori. [G] Sul criterio di calcolo per il mancato utile. [H] In caso di prolungamento dei tempi lavorativi, la quantificazione del corrispettivo spettante all'Impresa per il minor utilizzo dei mezzi d'opera non può essere effettuata sul semplice valore delle attrezzature presenti in cantiere.[I] Devono essere escluse dal risarcimento le retribuzioni degli operai che l'impresa avrebbe potuto temporaneamente porre in cassa integrazione
Lodo Arbitrale, 28 gennaio 2010
[A] Alla clausola compromissoria non si estendono le cause di invalidità del negozio sostanziale. [B] Sulle conseguenze per l’appaltatore nel caso si rifiuti di firmare il contratto. [C] La normativa in materia di sospensioni dettata per gli appalti di lavori è applicabile estensivamente a tutti gli appalti pubblici, ivi compresi quelli di servizi. [D] Sulla legittimità o meno della sospensione in conseguenza del provvedimento cautelare del giudice emesso in seguito all’impugnazione della concessione edilizia da parte di un terzo
Lodo Arbitrale, 28 luglio 2009
[A] L’opzione, concessa all'appaltatore, di chiedere, in caso di sospensione dei lavori protrattasi oltre i riferiti limiti di tempo, lo scioglimento del contratto senza indennità con relativo diritto al risarcimento dei danni solo nel caso in cui l'amministrazione si sia opposta a tale richiesta di scioglimento, attengono esclusivamente a sospensioni "legittime". [B] Sulle conseguenze che derivano dalle reciproche domande di risoluzione, fondate da ciascuna parte sugli inadempimenti dell'altra, una volta accertata l'infondatezza di tali scambievoli specifici addebiti. [C] Sul principio di “postnumerazione” che vige negli appalti pubblici e sugli effetti ai fini della liquidazione degli stati di avanzamento e del conto finale
Lodo Arbitrale, 10 giugno 2009
[A] Sulla sospensione operata dall'Amministrazione e prolungatasi per 335 giorni motivata sulla circostanza delle dimissioni del Direttore dei lavori. [B] Sulla sospensione originariamente legittima e divenuta illegittima per il decorso del tempo. [C] Sulla tempestività o meno della riserva laddove la stessa sia stata apposta soltanto sul verbale di ripresa e non su quello di sospensione lavori
Lodo Arbitrale, 25 febbraio 2010
[A] Sul risarcimento del danno quanto all’utile di impresa e spese generali in caso di anomalo andamento dei lavori. [B] Sull’anomalo andamento dei lavori e sulla possibilità di richiedere un autonomo risarcimento del danno per il protrarsi delle polizze fideiussorie
Lodo Arbitrale, 27 novembre 2009
[A] Sui principi Unidroit applicabili agli appalti in caso di “gross disparity” e di “hardship”. [B] Sul fermo dei lavori nelle more dell'approvazione di una perizia di variante intesa a porre anche solo parzialmente rimedio a negligenze o imperizie contenute nel progetto. [C] Sull’anomalo andamento dei lavori e sul risarcimento del danno da mancato utile. [D] Sul risarcimento del danno curriculare o da perdita di chance
Lodo Arbitrale, 10 novembre 2009
[A] Sull’esercizio del diritto di recesso unilaterale da parte della stazione appaltante ai sensi dell'articolo 122 del D.P.R. 554 del 1999. [B] Sull’onere di riserva in caso di “fatti continuativi”. [C] Sui diritti dell'appaltatore, che abbia sottoscritto il verbale di consegna senza riserve, di pretendere maggiori compensi per la mancata tempestiva rimozione di ostacoli la cui esistenza, all'atto della consegna, non sia stata contestata alla stazione appaltante. [D] In caso di anomalo andamento dei lavori, i maggiori oneri per spese generali sono quantificabili mediante una semplice operazione aritmetica
Lodo Arbitrale, 4 marzo 2009
[A] Nella disciplina generale dell'arbitrato rituale la dottrina esclude che si possano escogitare oneri di completezza per la domanda di arbitrato e preclusioni all'integrarla e modificarla nella prima memoria. [B] Sulla sospensione dei lavori e sull’onere di iscrivere tempestiva riserva per la richiesta di ulteriori compensi. [C] Sulla necessità di introdurre varianti non determinate da cause obbiettivamente imprevedibili al momento della progettazione iniziale. [D] Sulle opere non autorizzate allorquando esse siano state ritenute utili e necessarie dalla committente
Lodo Arbitrale, 18 febbraio 2009
[A] Sulla valenza contrattuale delle clausole riportate nel capitolato speciale d’appalto. [B] Sul riconoscimento e la quantificazione del maggior costo dei macchinari e delle attrezzature, cagionato da anomalo andamento dei lavori dipendente da colpa della stazione appaltante. [C] Sull’anomalo andamento dei lavori e sulla necessità di risarcire solo il ritardato utile ovvero anche il mancato utile d’impresa
Lodo Arbitrale, 12 febbraio 2009
[A] Sul valore delle dichiarazioni rese dall’impresa in sede di gara. [B] Sull’utilizzo della Tabella 6 del D.M. 11.12.1978 per quantificare l’incidenza della manodopera ed il costo dei macchinari sull’importo dei lavori. [C] Sul danno da anomalo andamento dei lavori per quanto attiene agli oneri della sicurezza
Lodo Arbitrale, 5 febbraio 2009
[A] Sulle sorti della domanda di risoluzione proposta dall’impresa antecedentemente rispetto alla risoluzione disposta d'ufficio dal Comune per abbandono del cantiere. [B] Sui casi in cui l’appaltatore, oltre ad essere tenuto a segnalare le inadeguatezze progettuali, è obbligato ad astenersi dall'esecuzione del progetto ed a chiedere la risoluzione del contratto ed il risarcimento del danno. [C] Sul dovere di collaborazione che grava sulla stazione appaltante. [D] Sull’anomalo andamento dei lavori e sulla necessità di riconoscere la sola ritardata percezione dell’utile di impresa oppure anche la mancata percezione dello stesso. [E] Sulle tabelle per valutare la congruenza importo dei lavori - costo della manodopera utilizzate dalle Casse Edili. [F] Sul superamento del quinto del valore di gara per la singola categoria dei lavori e sulla possibilità o meno di riconoscere per ciò solo l'equo compenso. [G] Sulla procedura che deve essere osservata affinché l’appaltatore possa richiedere il riconoscimento di una parte del risparmio conseguito in virtù di una variante migliorativa dallo steso proposta ai sensi dell’art. 11 del D.M. n. 145/2000
Lodo Arbitrale, 2 febbraio 2009
[A] Sui poteri della stazione appaltante in caso di frode, grave negligenza o contravvenzione agli obblighi e alle condizioni stipulate. [B] Sull’atto di risoluzione unilaterale del contratto e sui limiti del sindacato esercitatile dal collegio arbitrale. [C] Sui limitati casi in cui la stazione appaltante può ricorrere alla sospensione lavori. [D] Sulla sospensione lavori e sul diritto dell’appaltatore di chiedere lo scioglimento del contratto senza indennità e il conseguente diritto al risarcimento dei danni in caso di rifiuto dell'amministrazione. [E] Sulla possibilità o meno da parte della stazione appaltante di disporre la risoluzione del contratto in caso di DURC irregolare. [F] Sul risarcimento del danno da illegittima sospensione dei lavori quanto alle spese generali ed agli oneri di custodia del cantiere. [G] Sull’anomalo andamento dei lavori e sulla necessità di risarcire il solo danno da ritardato utile di impresa oppure anche quello da mancata percezione dell’utile. [H] La mancata regolarità del DURC può inibire esclusivamente la possibilità di concreta erogazione del titolo di spesa corrispondente alla rata di acconto e non anche le operazioni di allibramento contabile
Lodo Arbitrale, 20 gennaio 2009
[A] Sulle verifiche di fattibilità in relazione al territorio, al sottosuolo ed alle preesistenze che la stazione appaltante deve effettuare prima di avviare il procedimento di scelta del contraente. [B] Sulla sospensione dei lavori disposta dalla stazione appaltante per la necessità di acquisire l’autorizzazione paesaggistica. [C] Sul ritardato perfezionamento del'iter burocratico occorrente per ottenere il finanziamento e sui danni causati all’impresa in conseguenza di ciò. [D] Sugli oneri sostenuti dall’impresa per la sorveglianza del cantiere in zone con frequenti episodi di criminalità. [E] Ai fini del ristoro del mancato utile, non occorre una prova specifica sulla perdita di diverse occasioni di impiego. [F] Sul riparto di giurisdizione riguardo all’istituto della revisione prezzi
Lodo Arbitrale, 27 luglio 2009
[A] Sulla fondatezza o meno della richiesta di risarcimento del danno per anomalo andamento dei lavori riferita ai maggiori costi sopportati per il direttore tecnico, per la guardiania notturna e per il capo cantiere. [B] Sulla possibilità o meno di quantificare il risarcimento del danno da anomalo andamento dei lavori secondo i criteri dettati dall’art. 25 del D.M. 145 del 2000 per l’illegittima sospensione
Lodo Arbitrale, 23 luglio 2009
[A] Sul risarcimento del danno quanto alle spese generali in caso di anomalo andamento dei lavori. [B] Sulla diversa quantificazione del risarcimento del danno per mancato o ritardato utile di impresa da anomalo andamento lavori, rispetto a quanto previsto dall’art. 25 del D.M. 145 del 2000 relativamente ai casi di illegittima sospensione. [C] Sulla legittimità o meno della clausola del capitolato speciale con la quale i “particolari costruttivi” del progetto vengono rinviati alla fase esecutiva e rimessi a carico dell'appaltatore. [D] Sull’incremento dei prezzi dei materiali cagionato dall’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 2 dicembre 2008
[A] Sul senso da attribuire all’art. 149, comma 4, del D.P.R. 554 del 1999 laddove precisa che la sottoscrizione dell’accordo bonario “determina la definizione di ogni contestazione fino a quel momento insorta”. [B] Sull’effetto della sottoscrizione di un accordo bonario riguardo pretese future dell’impresa dipendenti dal medesimo fatto oggetto di riserva. [C] Sulla prassi di ripetere nuovamente tutte le riserve in occasione di ogni stato di avanzamento. [D] Sul valore da attribuire al c.d. “aggiornamento della riserva” nel successivo stato di avanzamento. [E] Sugli effetti della sottoscrizione di un accordo bonario riguardo ai danni futuri prodotti all’impresa da fatti continuativi. [F] Sulla legittimità della sospensione lavori dovuta ad avverse condizioni atmosferiche. [G] Sul tempo necessario a consentire un migliore assestamento del rilevato funzionale alla regolarizzazione dei piani viabili e alla stesura dello strato di usura della pavimentazione. [H] Sulla clausola contrattuale che impone all’appaltatore l’obbligo di rimuove le interferenze. [I] Sulla differenza tra la “proroga del termine contrattuale” e la concessione di un “termine supplettivo” riguardo ai diritti che possono competere all'appaltatore in caso di imputabilità della maggior durata delle opere all'amministrazione. [L] Sull’istituto del c.d. “sovrapprezzo”. [M] Nella disciplina dei lavori pubblici la riserva iscritta negli atti contabili, se non contiene un'espressa dizione in tal senso, non è di per sé idonea a costituire in mora. [N] Sulla decorrenza della rivalutazione monetaria e degli interessi moratori in caso di risarcimento del danno da anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 6 novembre 2008
Sull’applicabilità o meno dell’art. 25 del D.P.R. 145 del 2000 qualora il danno cagionato all’impresa sia dovuto ad anomalo andamento dei lavori e non a sospensione illegittima. [B] Sulla quantificazione del danno in termini di mancato utile e spese generali nel caso di anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 3 novembre 2008
[A] La necessità da parte dell'appaltatore di chiedere lo scioglimento del contratto per prolungata sospensione lavori è un onere sorge solo per le sospensioni legittime. [B] In caso di ridotta produttività del cantiere deve essere considerato anche il danno per lucro cessante
Lodo Arbitrale, 17 ottobre 2008
[A] Sull’istituto processuale della chiamata del terzo in sede di giudizio arbitrale e sulla rilevanza o meno riguardo alla competenza del collegio. [B] Sugli accertamenti che deve effettuare il collegio per poter pronunciare la risoluzione del contratto per inadempimento. [C] Sui casi in cui deve essere pronunciata la risoluzione del contratto per mutuo consenso, pur in difetto dell’inadempimento di una delle parti, e sull’efficacia retroattiva o meno di detta risoluzione. [D] Sulla fondatezza o meno della pretesa di risarcimento del danno avanzata da una delle parti in caso di scioglimento del contratto per mutuo consenso. [E] Sul periodo di validità della fideiussione dopo la risoluzione anticipata del rapporto contrattuale. [F] Sulla risarcibilità o meno del danno conseguente il mancato incremento dei requisiti di qualificazione e la perdita di chance di acquisizione di commesse ulteriori nel caso di risoluzione contrattuale per mutuo consenso. [G] Sulla clausola del capitolato speciale che pone a carico dell’impresa la rimozione delle interferenze. [H] Sull’orientamento giurisprudenziale che ritiene le spese generali una voce di costo scollegata dai costi diretti del cantiere. [I] Sull’applicabilità dell’art. 25 del D.M. 145 del 2000 alle controversie antecedenti la sua entrata in vigore. [L] Sul risarcimento del danno per ritardato e mancato utile di impresa in caso di andamento anomalo dei lavori, anche in mancanza di specifica prova. [M] Le polizze fideiussorie non costituiscono oneri riconducibili alle spese generali. [N] Sul diritto della stazione appaltante, a seguito della risoluzione del contratto, di acquistare i materiali "utili" all'esecuzione dei lavori
Lodo Arbitrale, 14 ottobre 2008
[A] Sugli atti e sui tempi nei quali l’impresa deve iscrivere riserva per illegittima sospensione dei lavori. [B] All’appaltatore spetta il risarcimento del danno per inattività o rallentamento del cantiere, non soltanto riguardo al ritardato utile, ma anche per il mancato utile
Lodo Arbitrale, 10 ottobre 2008
[A] Sulla legislazione e sugli orientamenti giurisprudenziali succedutesi a far data dal 1977 riguardo all’istituto facoltativo dell’arbitrato. [B] Sul ruolo attuale della Camera Arbitrale dei Lavori Pubblici. [B] Sull’operato del direttore lavori che abbia contestato nel merito la fondatezza delle riserve, omettendo però di rilevarne l'intempestività. [C] Sui limiti a cui comunque deve sottostare una sospensione lavori ancorché legittima. [D] Sul diritto dell’impresa ed essere risarcita per le voci relative al mancato utile e perdita dell'utile d'impresa in caso di illegittima protrazione della sospensione dei lavori. [E] La sottoscrizione di un atto aggiuntivo ha, come unico effetto, quello di impegnare l'appaltatore ad eseguire ulteriori lavori rispetto a quelli previsti nel contratto principale
Lodo Arbitrale, 23 settembre 2008
[A] Sui caratteri che deve possedere il progetto esecutivo da porre a base di gara. [B] La sottoscrizione di un atto aggiuntivo non costituisce sede per l’iscrizione di riserve e di norma non comporta la rinuncia alle stesse. [C] Sul risarcimento del danno per le spese sopportate dall’impresa per la “riattivazione” del cantiere in seguito ad una lunga sospensione dei lavori. [D] Sul risarcimento del danno per lucro cessante e sul particolare onere probatorio che grava sull’impresa
Lodo Arbitrale, 26 giugno 2008
[A] Sulla sussistenza o meno di responsabilità a carico della stazione appaltante che non abbia promosso il procedimento di accordo bonario. [B] Sulla diversa incidenza del danno all’impresa nel caso di andamento anomalo dei lavori rispetto al caso in cui si proceda alla sospensione degli stessi, sia pure illegittima
Corte dei Conti, Sezione Trentino, 29 giugno 2009
[A] Sulla giurisdizione della Corte dei Conti riguardo ai comportamenti dei direttori di lavori comunali. [B] Sui casi in cui il direttore dei lavori durante l’esecuzione può disporre anche modifiche progettuali “di dettaglio”, che non alterino “sostanzialmente” il progetto approvato, procedendo al concordamento di nuovi prezzi. [C] Il direttore lavori risponde del danno erariale per avere sospeso i lavori per oltre sei mesi per la redazione di una perizia di variante superflua. [D] Prolungare la sospensione dei lavori senza necessità obiettiva rappresenta di per sé una grave violazione dei doveri di vigilanza ed intervento del direttore lavori
Lodo Arbitrale, 26 giugno 2008 n. 125
[A] Sulla determinazione del risarcimento del danno da illegittima sospensione dei lavori, relativamente al costo per immobilizzo delle attrezzature, laddove queste risultino già fiscalmente ammortizzate, trattandosi di beni acquistati molti anni addietro. [B] Sul risarcimento del danno per i maggiori costi dovuti alle operazioni di riattivazione del cantiere
Lodo Arbitrale, 16 agosto 2008 n. 122
[A] La legge 109 del 1994 – oggi D.lgs 163 del 2006 - non può non avere una efficacia abrogante in ordine alla diversa composizione del collegio arbitrale prevista dall'art. 15 della legge regionale Calabria n. 18 del 1983. [B] Sull’applicabilità del DM 145 del 2000 ai soli contratti stipulati dopo il 28 luglio 2000. [C] Sulla decadenza prevista dall’art. 33 del D.M. n. 145 del 2000 per il ricorso all’arbitrato in esito alla procedura per l’accordo bonario. [D] In caso di sospensione dei lavori, l'appaltatore è tenuto a formulare la riserva quantomeno in calce al verbale di ripresa dei lavori. [E] Sui tre orientamenti giurisprudenziali riguardo all’atto sul quale devono essere iscritte a pena di decadenza le riserve dell’impresa in caso di illegittima sospensione dei lavori. [E] Sul risarcimento del danno derivante dall’immobilizzazione dei macchinari e sulla possibilità o meno di determinarne l’ammontare non già attraverso una dimostrazione del costo di quelli effettivamente presenti in cantiere, bensì mediante l'applicazione dell'indice parametrico della tabella revisionale. [F] Sul risarcimento del danno per la maggiore operatività delle fideiussioni
Lodo Arbitrale, 6 agosto 2008 n. 117
[A] Sulla clausola del Capitolato speciale secondo la quale “tutte le controversie, nessuna esclusa, sono disciplinate dalla legge n. 109/94, come modificata dalla legge n. 415/98”. [B] Sulla sussistenza o meno della competenza arbitrale qualora il contratto d’appalto, in contrasto con il capitolato speciale, sancisca la competenza del giudice ordinario. [C] Sulla possibilità o meno di dichiarare la risoluzione contrattuale in danno della stazione appaltante per prolungamento dei lavori, sospensioni di fatto dei lavori, presenza di interferenze, redazione di perizia di variante, esecuzione di lavori non previsti nel contratto e nel progetto esecutivo. [D] Sulla risoluzione del contratto per mutuo consenso espresso dalle parti in sede arbitrale. [E] Non può riconoscersi all’attrice il pagamento del valore venale dell'opera realizzata stante l'operatività ex nunc della risoluzione per mutuo consenso. [F] Il committente deve assicurare la disponibilità effettiva dell' area non solo al momento della consegna ma durante tutta l'esecuzione dell'opera. [G] Sulla possibilità o meno di invocare l’applicazione dell’art. 25 del D.M. 145 del 2000 in caso di andamento patologico della commessa. [F] Sulla presunzione circa il riconoscimento del danno da mancato utile per anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 5 agosto 2008 n. 116
[A] Sulla possibilità o meno di invocare l’applicazione dell’art. 25 del DM 145 del 2000, inerente il risarcimento del danno da sospensione illegittima, anche per il risarcimento da anomalo andamento dei lavori. [B] Sulla quantificazione del risarcimento del danno per le maggiori spese generali, mancato utile di impresa e mancato ammortamento dei materiali, sopportati a causa dell’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 24 agosto 2008 n. 115
Sulla sospensione lavori dovuta alla mancata tempestiva acquisizione del decreto di valutazione dell'impatto ambientale, all'omissione di adeguate indagini circa la natura dei terreni, alla mancata tempestiva acquisizione delle necessarie autorizzazioni in ordine alla disponibilità delle aree di discariche
Lodo Arbitrale, maggio 2009 n. 74
[A] Sull'art. 24, 3 comma, del D.M. 145 del 2000 laddove impone all'appaltatore l'onere della diffida qualora questi ritenga cessate le cause che hanno determinato la sospensione temporanea dei lavori e sulla possibilità o meno di invocare tale decadenza nel caso in cui la sospensione sia stata disposta per la redazione di una perizia di variante. [B] Il risarcimento del danno da sospensione illegittima deve essere ridotto laddove l’impresa abbia comunque omesso di attivarsi nei confronti del responsabile del procedimento richiedendo lo scioglimento del contratto. [C] Sull'eccezione secondo la quale il credito per rata di saldo non possa essere considerato esigibile in quanto esso deve seguire all'esito positivo del collaudo e al certificato di regolare esecuzione dei lavori
Lodo Arbitrale, 15 maggio 2009 n. 59
[A] Sul c.d. “contenuto minimo della riserva”. [B] Sulla necessità o meno che le singole riserve siano confermate in occasione di ogni sottoscrizione del registro di contabilità. [C] Sulle "ragioni di pubblico interesse o necessità" che possono giustificare una sospensione lavori. [D] Sulla sussistenza o meno di un imprevisto geologico laddove venga trovato un banco di roccia che costringe l’amministrazione a sospendere i lavori per la redazione di una perizia di variante. [E] La decorrenza degli interessi per indennizzi e risarcimenti non consegue alla mera iscrizione della riserva. [F] Sulla contabilizzazione e sull’onere della prova riguardo all’esecuzione dei lavori “in economia”
Lodo Arbitrale, 10 maggio 2009 n. 57
[A] Per i lavori extracontrattuali non può parlarsi di tardività della riserva. [B] Sui costi delle fideiussioni e sulla possibilità o meno di ritenerli compresi tra le voci che compongono le spese generali
Lodo Arbitrale, 13 aprile 2009 n. 44
Sul ritrovamento di un ordigno bellico e sulla possibilità o meno di ritenere tale evento come eccezionale ed in quanto tale da equipararsi ad un caso di forza maggiore che obblighi alla imprevedibile necessità di sospendere i lavori
Lodo Arbitrale, 31 luglio 2008 n. 111
[A] Sul risarcimento dei danni per il c.d. fermo virtuale e sulla differenza rispetto all’ipotesi di risarcimento da illegittima sospensione lavori ex art. 25 del D.M. 145 del 2000. [B] Sul nesso tra la “sottoproduzione” ed il principio dei c.d. “fatti continuativi”. [C] Sul concetto di tempestività delle riserve nel caso di danno da sottoproduzione dei lavori. [D] Sulla sussistenza o meno di un automatico effetto “sottrattivo” del premio di accelerazione in caso di anomalo andamento dei lavori prodotto dalla committente. [E] Sulla natura sanzionatoria o risarcitoria delle penali contrattuali. [F] Sulla tipologia di varianti che la committente può adottare sospendendo legittimamente i lavori senza che le possano derivare conseguenze risarcitorie. [G] Sulla rilevanza o meno delle spese generali quantificate in sede di offerta dall’appaltatore ai fini della quantificazione del risarcimento del danno da anomalo andamento dei lavori. [H] Sull’applicabilità o meno dell’art. 25 del D.M. 145 del 2000 in caso di anomalo andamento dei lavori. [I] Sulla mancata percezione dell’utile in caso di anomalo andamento dei lavori. [L] Sull’autonoma risarcibilità o meno delle spese per le utenze, gli affitti, le indennità chilometriche, i costi di ristorazione, le spese per la vigilanza e la pulizia, per le attività di smaltimento dei rifiuti, nonché per le attività di copia e riproduzioni fotografiche
Lodo Arbitrale, 30 luglio 2008 n. 110
La tesi del risarcimento del danno per mancato utile, derivante dalla "presunzione" di affidamento di altri lavori desunta dal ruolo istituzionale dell'Impresa, è di per sé insufficiente
Lodo Arbitrale, 11 luglio 2008 n. 98
A] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta con lo scopo di approvare una perizia di variante. [B] L'appaltatore deve operare in modo da attenuare quanto più possibile il danno. [C] Sul risarcimento del danno relativamente ai maggiori costi sopportati dall’impresa per il capo cantiere, l'assistente ed il personale impiegatizio. [D] Sul risarcimento del danno per lesione all’utile. [E] Sull’attenuazione del risarcimento del danno dovuto dalla stazione appaltante per il mancato utilizzo di attrezzature di modeste dimensioni. [F] Sul rimborso dei maggiori costi sopportati dall’impresa per il mantenimento delle polizze fideiussorie. [G] Sull’applicazione della rivalutazione monetaria all’importo da corrispondere come risarcimento del danno per “fatti continuativi”
Lodo Arbitrale, 9 luglio 2008 n. 93
[A] Sulla detrazione della percentuale di 1/3 delle spese generali da riconoscere all’impresa in caso di anomalo andamento dei lavori. [B] Sull’applicabilità o meno dell’art. 25 del D.M. 145 del 2000 in caso di andamento anomalo lavoro, anziché di illegittima sospensione
Lodo Arbitrale, 4 luglio 2008 n. 92
[A] Sull’atto nel quale l’appaltatore deve iscrivere riserva in caso di sospensione lavori illegittima. [B] Sulla determinazione del risarcimento del danno da sospensione illegittima ai sensi dell’art. 25 del D.M. 145 del 2000. [C] Sul risarcimento dei danni che spetta all’impresa laddove la direzione lavori si attivi tardivamente per verificare la conclusione dei medesimi. [D] Sulla possibilità o meno che l’Amministrazione rilevi l’inammissibilità delle riserve dopo aver offerto una somma all’appaltatore
Lodo Arbitrale, 4 luglio 2008 n. 91
[A] Le esigenze della quotidiana attività ospedaliera si devono contemperare con quelle della razionale ed ottimale progressione dei lavori. [B] Sulla sospensione lavori per errore progettuale. [C] Sull’atto sul quale deve essere iscritta la riserva per illegittima sospensione lavori. [D] Sui c.d. “fatti continuativi”. [E] Sulla spese generali fisse e variabili
Lodo Arbitrale, 5 maggio 2008 n. 66
[A] Sulla clausola compromissoria che stabilisce la competenza arbitrale derivante dal rinvio contenuto nel contratto al capitolato generale per gli appalti di opere pubbliche di cui al D.P.R. 1063 del 1962. [B] Su un’elencazione dei possibili casi di sospensione illegittima dei lavori
Lodo Arbitrale, 26 maggio 2008 n. 62
[A] Sull’anomalo andamento dei lavori e sul ristoro delle spese per il personale fisso di cantiere. [B] Sulle condizioni che devono sussistere per liquidare le opere in economia ai sensi dell'art. 145 del DPR 554 del 1999. [C] Sui materiali posti in opera senza eccezioni della direzione lavori e sulla loro mancata contabilizzazione per ritenuta difformità rispetto al capitolato speciale
Lodo Arbitrale, 12 maggio 2008 n. 58
[A] Sull'esecuzione dei lavori su un'unica carreggiata rispetto all'esecuzione delle opere in sostanziale assenza di traffico. [B] Sull’onere a carico del Committente di raggiungere accordi con gli Enti titolari dei sottoservizi
Lodo Arbitrale, 5 maggio 2008 n. 57
[A] Sull'atto deliberativo con il quale la Stazione appaltante provvede alla nomina dell'arbitro pur contestando la competenza arbitrale. [B] Sull'apposizione della riserva per illegittima sospensione dei lavori nel verbale di ripresa anziché in quello di sospensione lavori. [C] Sul comportamento omissivo dell'Ente appaltante nell'effettuazione del collaudo
Lodo Arbitrale, 28 aprile 2008 n. 54
[A] Sul comportamento dell’amministrazione che trascuri di raggiungere tempestivamente i necessari accordi con gli Enti Pubblici terzi. [B] Sulla sorte del contratto qualora entrambe le parti ne chiedano giudizialmente la risoluzione per inadempimento. [C] Sull'opzione concessa all'appaltatore dall'art. 30 d.p.r. 16 luglio 1962 n. 1063 di chiedere lo scioglimento del contratto senza indennità, in caso di sospensione dei lavori. [D] Sul risarcimento del danno da illegittima sospensione lavori qualora il direttore lavori abbia omesso di dar conto delle attrezzature presenti in cantiere
Lodo Arbitrale, 11 aprile 2008 n. 50
[A] La diffida ad adempiere di cui ali 'art. 1454 c.c. esige la manifestazione univoca della volontà dell'intimante di ritenere risolto il contratto in caso di mancato adempimento. [B] Sull'esperibilità o meno da parte dell'appaltatore dell'azione di risoluzione del contratto per inadempimento della stazione appaltante, successivamente alla intervenuta risoluzione del contratto disposta unilateralmente dalla committente. [C] Sull’obbligo dell'appaltatore di verificare la correttezza del progetto e di segnalarne le eventuali carenze ed errori. [D] Sulla sussistenza o meno di un obbligo dell’appaltatore di dare comunque esecuzione alle parti d'opera realizzabili anche in caso di sospensione parziale illegittima. [E] Sulla presenza di reciproche azioni di risoluzione del contratto e sulla possibilità di dedurne una comune volontà di sciogliere il vincolo per mutuo dissenso. [F] Sull’anticipata estinzione del contratto di appalto e sugli obblighi riguardo alla redazione del conto finale e del certificato di collaudo. [G] Sulla inefficacia ex lege della polizza fideiussoria una volta decorsi i termini per il collaudo
Lodo Arbitrale, 5 marzo 2008 n. 26
[A] Sull’assenza di un vincolo archeologico sull’area e sulla sussistenza o meno di una responsabilità della stazione appaltante per non avere comunque espletato le preliminari indagini prima di appaltare i lavori. [B] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori disposta a seguito di una nota della Soprintendenza con la quale si intima il “"fermo lavori suddetti ... in attesa di sopralluoghi". [C] Sull'onere della riserva in sede di sottoscrizione del verbale di sospensione. [D] Sul verbale di ripresa lavori che non sia mai stato sottoposto all’impresa per l’iscrizione delle relative riserve. [E] Sull’art. 24 del D. M. 19 aprile 2000, n. 145 il quale sancisce l'onere della diffida a cura dell'appaltatore che reputi cessate le cause che hanno determinato la sospensione. [F] Sull'art. 25, comma 2, lett. a), del Capitolato Generale di Appalto di cui al D.M. 145/2000, riguardo al risarcimento del danno per maggiori spese generali riguardo all’illegittima sospensione lavori. [G] Sulle conseguenze a carico dell’impresa qualora nel verbale di sospensione dei lavori ex art. 133 D.P.R. n. 554 del 1999 non vi sia traccia della permanenza di attrezzature e personale sul cantiere. [H] Sulla rivalutazione e maggiorazione del risarcimento in caso di danni per illegittima sospensione dei lavori
Lodo Arbitrale, 29 febbraio 2008 n. 25
[A] Sulla sospensione lavori motivata dalla necessità di redigere una perizia di variante per rimediare al rinvenimento dei locali nei piani interrati dell'immobile. [B] Sulla sospensione lavori motivata dalla presenza di una falda acquifera. [C] Sulla legittimità o meno della clausola del capitolato speciale che attribuisce all'impresa l'onere dell'espletamento delle indagini geologiche e geognostiche prodromiche all'esecuzione dell'appalto. [D] Sui casi in cui l’approvazione di una perizia di variante può configurarsi come espressione di un doveroso intervento collaborativo della stazione appaltante. [E] Sull’ammissibilità o meno di una riserva iscritta per la prima volta nel verbale di ripresa lavori. [F] Sull’anomalo andamento dei lavori e sull’istituto della revisione prezzi
Lodo Arbitrale, 11 febbraio 2008 n. 17
[A] Sulla sussistenza o meno di un obbligo a carico della stazione appaltante di fornire in visione in sede di gara il computo metrico estimativo. [B] Sui caratteri essenziali dell’appalto “a corpo” e sul suo rapporto con l’esecutività del progetto. [C] Sul livello di adeguatezza del progetto richiesto prima dell’entrata in vigore della l. 109 del 1994. [D] Nell’appalto ”a corpo” non è consentita una determinazione consensuale dell'opera che è invece ammissibile solo in particolari fattispecie, come, ad esempio, l'appalto-concorso, la trattativa privata o il dialogo competitivo. [E] Sul valore del giudizio espresso dall’organo di collaudo riguardo alle riserve dell’impresa. [F] L’esercizio dello "ius variandi" da parte dell’appaltatore è soggetto a particolari condizioni. [G] Sull’ipotesi di lavori meritevoli di collaudo ma non preventivamente autorizzati, sulle condizioni che devono sussistere affinché possano essere ammessi in contabilità e sui diversi orientamenti giurisprudenziali in materia. [H] Sulla legittimità o meno della sospensione lavori motivata in ordine alla "riscontrata necessità di apportare al contratto alcune modifiche qualitative e quantitative allo scopo di migliorare la funzionalità e la sicurezza dell'installazione del costruendo edificio”. [I] Sui presupposti per l’adozione di una variante migliorativa ai sensi dell’art. 25, comma 3, della l. 109 del 1994
Lodo Arbitrale, 29 gennaio 2008 n. 9
[A] Sulle dichiarazioni in merito allo stato dei luoghi rilasciate dall’appaltatore in sede di gara. [B] Sulla clausola contrattuale che pone a carico dell’impresa appaltatrice l’obbligo di svolgere le necessarie pratiche per la rimozione dei sottoservizi interferenti. [C] Sul mancato utile causato dall’anomalo andamento dei lavori. [D] Sulle "ragioni di pubblico interesse o necessità" in virtù delle quali è possibile sospendere i lavori. [E] Sulle varianti in corso d’opera e sulla diligenza e perizia cui è tenuta l’amministrazione
Lodo Arbitrale, 27 gennaio 2008 n. 7
[A] Sull’ipotesi di declinatoria arbitrale proveniente da una parte. [B] Sull’importo minimo delle riserve oltre il quale può avviarsi la procedura arbitrale. [C] Sul dovere di cooperazione che grava sulla pubblica amministrazione. [D] Sull’eccezione di inadempimento invocabile dall’impresa in caso di ritardato pagamento degli stati di avanzamento. [E] Sul mancato utile che consegue all’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 10 gennaio 2008 n. 4
[A] Sulla mancata attivazione da parte della stazione appaltante del procedimento dell’accordo bonario e sulle azioni che spettano all’appaltatore. [B] Sui presupposti per l’approvazione delle varianti previste dall’art. 25 della l. 109 del 1994. [C] Sull’eccessivo protrarsi della sospensione dei lavori senza che sia intervenuta l'approvazione della perizia di variante. [D] sulla sospensione lavori necessaria per redigere una perizia di variante che ponga rimedio, anche parzialmente, a negligenze o imperizie contenute nel progetto. [E] Sulla mancata approvazione di una perizia di variante da parte dell’amministrazione e sulla possibilità o meno che ciò comporti la risoluzione del contratto. [F] Sulle maggiori pretese dell’appaltatore riguardo agli oneri afferenti la sicurezza e sulla sussistenza o meno dell’onere di iscrivere riserva. [G] Sugli effetti della risoluzione del contratto riguardo all’onere della riserva. [H] Sulle maggiori spese generali in conseguenza della consegna parziale dei lavori. [I] Sulle maggiori spese per il personale “non operaio” in conseguenza della maggiore durata dei lavori. [L] Sui maggiori oneri che spettano all’appaltatore a fronte di una “causa di forza maggiore”. [M] Sull’anomalo andamento dei lavori ed i maggiori oneri per macchinari e attrezzature. [N] Sulla giurisprudenza riguardo alla mancata percezione dell’utile di impresa e la perdita di chance. [O] Sulla base di calcolo del risarcimento da sospensione illegittima. [P] Sulla risoluzione del contratto, sull’obbligo di corrispondere i prezzi di mercato e sull’IVA già versata dall’impresa
Lodo Arbitrale, 5 febbraio 2008 n. 3
[A] Sulla possibilità o meno di inserire la clausola arbitrare non già nel contratto d’appalto ma in un atto aggiuntivo sottoscritto tra le parti. [B] Sulla distinzione tra le spese generali fisse e le spese generali variabili nel tempo. [C] Sul risarcimento del danno in conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori riguardo alle spese generali, all’utile di impresa, ai macchinari, alla perdita di chance ed ai maggiori costi per l’acquisto dei materiali. [D] Sugli interessi che spettano all’impresa in seguito al riaccredito delle penali
Lodo Arbitrale, 5 febbraio 2008 n. 15
[A] Sulle sospensioni temporanee nell'esecuzione dei lavori previste e disciplinate dall'art. 133 del D.P.R. n. 554 del 1999 e dagli art. 24 e 25 del D.M. n. 145 del 2000. [B] Sui casi in cui la sospensione dei lavori da parte della stazione appaltante diviene illegittima. [C] Sulle visite peridiche di cantiere che deve espletare il direttore lavori durante la sospensione lavori e sui relativi adempimenti e formalità
Lodo Arbitrale, 28 gennaio 2008 n. 13
[A] Sulla consegna anticipata sotto riserva di legge in caso di indisponibilità delle aree. [B] Sul diritto di risarcimento alle maggiori spese generali sostenute dall’impresa in conseguenza della maggiore durata dei lavori. [C] Sulla differenza tra le spese generali “fisse” e le spese generali “continue”. [D] Sul calcolo delle spese generali ai sensi delle circolari ministeriali. [E] Sul risarcimento dei danni laddove la sospensione lavori sia stata disposta immediatamente dopo la consegna. [F] Sull’importo da porre a base del calcolo delle spese generali. [G] Sulle "circostanze speciali" e "le ragioni di interesse pubblico" che giustificano la sospensione lavori da parte della stazione appaltante. [H] Sul documento contabile nel quale deve essere iscritta la riserva in seguito ad una sospensione lavori ritenuta illegittima dall’impresa. [I] Sul risarcimento danni per l’incremento dei prezzi intervenuto a causa dell’anomalo andamento dei lavori. [L] Sul ritardo nell’espletamento del collaudo rispetto ai termini di legge e sulle conseguenze per la stazione appaltante
Lodo Arbitrale del 21 gennaio 2008 n. 12
[A] Sulle condizioni che devono sussistere affinché, in caso di illegittima sospensione dei lavori, possa essere riconosciuta la spesa per la guardiania del cantiere. [B] Sulla possibilità o meno di risconoscere all’impresa il danno da “mancata disponibilità finanziaria”. [C] Sulla determinazione equitativa e sugli indici presuntivi per determinare il saggio degli interessi da riconoscere in favore dell’impresa. [D] Sulla possibilità o meno di riconoscere all’impresa interessi nella misura del “prime rate” bancario
Lodo Arbitrale, 4 febbraio 2008 n. 14
[A] Sull'onere di tempestiva iscrizione delle riserve a carico dell’impresa e sulle eccezioni che al riguardo deve far valere la stazione appaltante. [B] Sull’obbligo a carico dell'Amministrazione di far conseguire all'appaltatore la disponibilità per l'intera durata dei lavori. [C] Sull’anomalo andamento dei lavori dovuto all'indisponibilità delle aree. [D] Sui presupposti delle sospensioni lavori che possono essere disposte dal RUP e dal Direttore Lavori. [E] Sull’indisponibilità di un'area da sottoporre ad esproprio. [F] Sulle modalità di computo delle voci di risarcimento del danno, ai sensi dell’art. 25 del D.M. 145 del 2000, per sospensione illegittima dei lavori. [G] Sugli interessi e la rivalutazione monetaria riguardo al risarcimento del danno per illegittima sospensione lavori