Tribunale di Roma, 13 settembre 2024
[A] Premessa la natura giuridica del RTI nell’ambito degli appalti pubblici, sul soggetto del RTI legittimato a stare in giudizio nei confronti della stazione appaltante, su quello legittimato a stare in giudizio nei confronti dei terzi e su quello legittimato a stare in giudizio per l’impugnativa degli atti di gara. [B] Sull’unico caso in cui le mandanti di RTI divengono legittimate ad agire direttamente nei confronti della stazione appaltante per le questioni inerenti un appalto pubblico.
Tribunale di Palermo, 24 agosto 2024
[A] Sul riparto di giurisdizione in materia di revoca di finanziamento per la realizzazione di un’opera pubblica dopo l’aggiudicazione a seguito di un’interdittiva antimafia. [B] Sui casi in cui le singole imprese riunite in A.T.I. possono esperire azioni, anche scaturenti dal rapporto pubblico instaurato con la p.a., direttamente nei confronti della stazione appaltante. [C] Sulla (in)sussistenza di un margine di apprezzamento in capo alla stazione appaltante circa l’annullamento in autotutela di un’aggiudicazione a seguito dell’emanazione di un’interdittiva antimafia nei confronti dell’aggiudicatario. [D] Sulla (in)applicabilità dell’art. 94, co. 3 del d.lgs. 159/2011 che prevede il pagamento del valore delle opere già eseguite per le attività svolte dall’appaltatore destinatario di un’interdittiva antimafia ai rapporti che scaturiscono da contratti di finanziamento pubblico.
Corte d’Appello di Roma, 26 luglio 2024
[A] Sulla (ir)rilevanza, quanto alla rappresentanza nei confronti della stazione appaltante, della revoca del mandato della mandataria di R.T.I. disposta dalle mandanti e sulla (im)possibilità di ritenere che la risoluzione di un contratto d’appalto pubblico determini il venir meno della rappresentanza della mandataria di R.T.I. quanto ai rapporti non ancora estinti con la committenza. [B] Sulla natura imperativa ed inderogabile del precetto, contenuto nell’art. 37, co. 13 del d.lgs. 163/2006, secondo cui ciascuna impresa raggruppata in R.T.I. è tenuta ad eseguire la percentuale dei lavori predeterminata dalla convenzione presentata in sede di offerta. [C] Sulla responsabilità solidale delle imprese raggruppate in R.T.I. nei confronti della stazione appaltante anche in caso di risoluzione del contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Forlì, 24 agosto 2024
[A] Sul riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e corte dei conti in materia di risarcimento richiesto dall’amministrazione appaltante al professionista che abbia svolto l’incarico di progettista e direttore dei lavori per l’esecuzione di un’opera pubblica. [B] Sulla decorrenza del termine di prescrizione dell’azione di accertamento dell’inadempimento, e della conseguente azione di condanna al risarcimento dei danni, del progettista incaricato della progettazione e direzione di lavori pubblici e sulla (in)applicabilità dell’art. 2226 c.c. in tema di decadenza e prescrizione dell’azione di garanzia per i vizi dell’opera alle suddette prestazioni professionali. [C] Sull’onere probatorio posto in capo al professionista intellettuale, anche ove esso sia una società di ingegneria capogruppo di A.T.I. e progettista di lavori pubblici, che intenda andare esente da responsabilità professionale e sull’individuazione delle specifiche caratteristiche della responsabilità del progettista di un’opera pubblica. [D] Sulla natura giuridica del R.T.I. e sulla disciplina che regola il rapporto interno tra le imprese raggruppate. [E] Sulla responsabilità solidale di mandataria e mandanti nei confronti della stazione appaltante per i contratti pubblici stipulati dal R.T.I. con la p.a..
Tribunale di Trento, 10 luglio 2024
Sulla (in)derogabilità, nella vigenza dell’art. 37 del d.lgs. 163/2006, del principio della responsabilità solidale delle società riunite in R.T.I. o consorziate per l’esecuzione di un appalto pubblico nei confronti della stazione appaltante, dei subappaltatori e dei fornitori, anche ove le imprese appaltatrici siano parte di una società consortile a responsabilità limitata.
Corte d’Appello di Cagliari, 20 maggio 2024
[A] Premessa la ratio del co. 3 dell’art. 118 del d.lgs. 163/2006, sull’(in)applicabilità dell’istituto della sospensione dei pagamenti della stazione appaltante in favore dell'appaltatore che non trasmetta nei termini le fatture quietanzate del subappaltatore o del cottimista, ove l’appaltatore sia dichiarato fallito o il contratto d’appalto pubblico si sciolga. [B] Sulla responsabilità solidale nei confronti di stazione appaltante, subappaltatori e fornitori, nella vigenza del d.lgs. 163/2006, della capogruppo o mandataria di ATI per le obbligazioni assunte dalla società consortile costituita dalla stessa ATI per l’esecuzione di lavori pubblici.
Tribunale di Milano, 28 giugno 2024
Sulla validità delle clausole pattizie, stipulate da stazione appaltante ed impresa, che prevedono un ampliamento dei motivi idonei a dar luogo all’escussione della garanzia provvisoria ulteriori a quelli previsti dall’art. 93 del d.lgs. 50/2016, con particolare riguardo alla previsione della sanzione dell’escussione della cauzione provvisoria ove un concorrente, mediante false dichiarazioni, tenti di aggirare i divieti di legge (nel caso di specie, l’aver partecipato alla gara con raggruppamenti diversi in violazione dell’art. 48, co. 7 del d.lgs. 50/2016).
Tribunale di Roma, Ord. 27 maggio 2024
[A] Sulla (in)derogabilità al principio della responsabilità solidale delle imprese consorziate nei confronti della stazione appaltante, dei subappaltatori e dei fornitori nell’ambito dell’esecuzione di appalti pubblici, anche ove le imprese appaltatrici siano parte di una società consortile di capitali, con particolare riguardo alla disciplina contenuta nel d.lgs. 163/006 e nel d.p.r. 207/2010. [B] Sulla responsabilità solidale delle imprese riunite in RTI nei confronti della stazione appaltante, dei subappaltatori e dei fornitori nell’ambito dell’esecuzione di appalti pubblici.
Tribunale di Roma, 26 maggio 2024
[A] Sul diritto, in capo all’appaltatore di lavori pubblici oggetto di informativa antimafia, di ottenere il pagamento del valore delle opere già eseguite ed il rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione delle opere rimanenti e sulla quantificazione degli importi così ottenibili. [B] Sulla validità delle clausole penali contenute in un contratto d’appalto pubblico che scattano per il sopraggiungere di un’informativa di interdittiva antimafia a carico dell’appaltatore. [C] Sull’applicabilità della penale prevista in un contratto d’appalto pubblico in caso di sopraggiunta interdittiva antimafia che sia oggetto di impugnazione da parte dell’appaltatore dinanzi al giudice amministrativo. [D] Sulla responsabilità solidale delle imprese riunite in ATI o consorziate, nella vigenza sia del d.lgs. 50/2016 che del d.lgs. 163/2006, nei confronti dei subappaltatori e dei fornitori e sulla responsabilità solidale delle imprese riunite in ATI per le obbligazioni assunte, nei confronti di subappaltatori e fornituri, dalla società consortile costituita dalla stessa ATI per l’esecuzione di lavori pubblici .
Corte d’Appello di Ancona, 18 aprile 2024
[A] Sulla (im)mutabilità della composizione soggettiva dell’A.T.I., sul rapporto giuridico vigente tra capogruppo ed associate in A.T.I. e sulla gestione fiscale e contabile dei servizi o delle opere fornite dall’ATI nei differenti casi in cui esse siano frazionabili ed eseguibili autonomamente dalle singole associate o indivisibili ed indistinte poiché le imprese raggruppate si organizzano in A.T.I. orizzontale. [B] Sulla (im)possibilità, in caso di riforma della sentenza di condanna al pagamento di somme in favore della mandataria di un’A.T.I., di evocare in proprio la predetta mandataria nel successivo giudizio instaurato dal solvens per la ripetizione dell’indebito
Corte d’Appello di Firenze, 7 marzo 2024
[A] Sulla natura di mera ripartizione degli affari interni all’uffico giudiziario del rapporto tra sezione ordinaria e sezione specializzata in materia d’impresa. [B] Sull’(in)applicabilità alle controversie insorte tra appaltatore e subappaltatore della competenza speciale delle sezioni specializzate prevista dall’art. 3, co. 2, lett. f) del d.lgs. 168/2003 per gli appalti pubblici di rilevanza comunitaria. [C] Sulla (im)possibilità, nell’appalto di opere pubbliche stipulato a mezzo di rappresentante, di realizzare la contemplatio domini mediante comportamento concludente e sulla sorte del subappalto stipulato nelle medesime forme. [D] Sulla facoltà delle imprese riunite in A.T.I. di prevedere pattiziamente specifiche modalità di gestione del mandato collettivo nei rapporti coi terzi, con particolare riguardo alla legittimità della clausola che autorizzi la mandataria capogruppo a stipulare direttamente contratti di subappalto efficaci nella sfera giuridica delle società mandanti. [E] Sull’idoneità della ricognizione del credito effettuata da solo uno dei condebitori in solido a costituire elemento di prova della sussistenza del debito nei confronti degli altri condebitori. [F] Sull’applicabilità ai contratti d’appalto di opere pubbliche della diciplina prevista dal d.lgs. 231/2002 in tema di interessi moratori per ritardato pagamento del prezzo. [G] Sul soggetto su cui ricadono le spese di giudizio sostenute dal terzo chiamato in garanzia in caso di rigetto della domanda principale.
Tribunale di Bologna, 15 marzo 2024
[A] Sugli strumenti che le parti possono azionare ove il giudizio sia erroneamente incardinato dinanzi alla sezione ordinaria in luogo della sezione specializzata in materia di impresa. [B] Sulla ripartizione dell’onere probatorio nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, con particolare riguardo al caso di opposizione avente ad oggetto il pagamento di forniture. [C] Premessa un’approfondita disamina delle finalità, della natura giuridica e delle modifiche normative che hanno interessato l’istituto dell’anticipazione del prezzo sin dalla sua introduzione con il d.p.r. 627/1972, sulla (im)possibilità per la stazione appaltante e per l’appaltatore di modificare pattiziamente le modalità e le condizioni previste dal legislatore ai fini del riconoscimento dell’anticipazione del prezzo e della eventuale restituzione della stessa in caso di ritardo nei lavori imputabile all’appaltatore. [D] Sul carattere individuale e non solidale dell’obbligazione restitutoria dell’anticipazione del prezzo sorta in capo ad una o più delle imprese riunite in A.T.I. per ritardo nell’esecuzione dei lavori imputabile alle medesime.
Corte d’Appello di Bologna, 17 marzo 2024
[A] Sulla responsabilità solidale dei concorrenti riuniti in A.T.I. o dei consorziati nei confronti dei subappaltatori. [B] Sulla (im)possibilità per le società riunite in A.T.I. e per le consorziate di derogare alla responsabilità solidale nei confronti della committente pubblica e dei subappaltatori mediante regolamento consortile.
Corte d’Appello di Napoli, 19 marzo 2024
[A] Sulla necessità, ai fini dell’esercizio da parte dell’amministratore giudiziario del diritto di subentrare in un contratto o di scioglierlo in caso di sequestro ai sensi dell’art. 56 del codice antimafia di un’azienda impegnata in appalti pubblici, che il rapporto contrattuale non si sia esaurito. [B] Sulla (non) irrevocabilità del mandato conferito alla mandataria capogruppo di A.T.I. in caso di fallimento di quest’ultima.
Tribunale di Napoli Nord, 28 gennaio 2024
[A] Sull’inesistenza dell’eccezione di incompetenza territoriale sollevata con riguardo al foro di una persona giuridica ove manchi la contestazione della sussistenza del criterio di collegamento indicato dall’art. 19, co. 1 c.p.c.. [B] Sulle differenze tra A.T.I. orizzontale e verticale. [C] Sull’obbligo dell’A.T.I. di specificare, prima della partecipazione ad un bando di gara, le parti del servizio affidate alle singole imprese e sull’obbligo delle imprese raggruppate, che successivamente intendano modificare pattiziamente le rispettive quote di esecuzione dei lavori, di ottenere l’autorizzazione da parte della stazione appaltante pubblica pena la nullità della sopraggiunta volontà negoziale. [D] Sull’(im)possibilità per l’impresa partecipante a un’A.T.I., che nell’esecuzione di un appalto pubblico abbia sostenuto costi non preventivati, di chiedere alle altre imprese raggruppate la condivisione delle perdite subite proporzionalmente alle rispettive quote di partecipazione.
Corte d’Appello di L’Aquila, 16 febbraio 2024
Sulla (in)derogabilità al principio della responsabilità solidale delle imprese consorziate nei confronti della stazione appaltante, dei subappaltatori e dei fornitori nell’ambito dell’esecuzione di appalti pubblici, anche ove le imprese appaltatrici, facenti parte di A.T.I. aggiudicataria di una gara, siano parte di una società consortile di capitali.
Tribunale di Siracusa, 22 gennaio 2024
[A] Sui requisiti che le imprese superstiti devono possedere ai fini della validità della modifica soggettiva dell’A.T.I. intervenuta nel corso dell’esecuzione di un appalto pubblico. [B] Sul caso in cui, in ipotesi di sospensione dei lavori ex art. 30 del d.p.r. 1063/1962, l’appaltatore ha diritto alla rifusione dei maggiori oneri derivanti dal prolungamento della sospensione oltre i termini di cui al predetto art. 30 e sulla (ir)rilevanza delle ragioni della sospensione ai fini del riconoscimento del suddetto ristoro.
Tribunale di Avellino, 24 gennaio 2024
[A] Sulle caratteristiche, composizione e natura giuridica dell’A.T.I. e sulla differente ripartizione della responsabilità tra mandanti e mandataria nei confronti della stazione appaltante, dei subappaltatori e dei fornitori nei casi di A.T.I. orizzontale ed A.T.I. verticale. [B] Sugli elementi che devono essere indicati negli atti di gara ai fini dell’ammissione alla medesima di un’A.T.I. verticale. [C] Sulla (in)derogabilità alla responsabilità solidale delle imprese consorziate nei confronti della stazione appaltante, dei subappaltatori e dei fornitori nell’ambito dell’esecuzione di appalti pubblici, anche ove le imprese appaltatrici siano parte di una società consortile di capitali.
Tribunale di Bari, 30 gennaio 2024
[A] Sugli effetti, in tema di giudicato, della pronuncia “in rito” in tema di appalti pubblici. [B] Sulla (im)possibilità di ritenere estinto il rapporto di rappresentanza in caso di cancellazione della capogruppo di un’A.T.I. dal registro delle imprese. [C] Sul rapporto di credito-debito che, nella vigenza del d.p.r. 554/1999, sorge tra le mandanti e la mandataria che abbia riscosso le somme dovute dalla p.a. per i corrispettivi di un appalto pubblico in tema di A.T.I.. [D] Sul quantum dovuto, in assenza di diversa previsione pattizia, alle mandatarie a titolo di quota del corrispettivo per i lavori eseguiti in relazione ad un appalto pubblico. [E] Sulla differente natura giuridica della disciplina della responsabilità per quote delle imprese in A.T.I. rispetto alla disciplina del diritto al corrispettivo per quote di lavori eseguiti dalle medesime imprese in tema di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Roma, 5 gennaio 2024
[A] Sulle conseguenze del fallimento dell’impresa mandante e/o dell’impresa mandataria nei rapporti interni di un’A.T.I. costituita per appalti di opere pubbliche e sulla (in)efficacia nei confronti del fallimento dei pagamenti eseguiti dalla p.a. committente alla mandataria di A.T.I. che li abbia ricevuti in nome e per conto di un’impresa mandante che sia stata dichiarata fallita prima dei predetti pagamenti. [B] Sulla forma e sull’applicabilità dei termini di cui all’art. 167 c.p.c. alla domanda formulata da un convenuto nei confronti di un altro convenuto. [C] Sulla scindibilità, ai fini dell’attribuzione della competenza al g.o. o ad un arbitro, di una pluralità di domande connesse con particolare riguardo al caso in cui l’eccezione di incompetenza proposta da una parte riguardi una o più specifiche domande.
Tribunale di Roma, 3 gennaio 2024
[A] Sul riparto dell’onere probatorio in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [B] Sulla deroga prevista, in tema di appalti pubblici, dall’art. 37, co. 5 del d.lgs. 163/2006 al principio secondo cui la società consortile costituita secondo il tipo delle società di capitali risponde per le obbligazioni sociali soltanto con il proprio patrimonio e non sussiste la responsabilità solidale delle consorziate. [C] Sulla facoltà per il creditore di chiedere l’accertamento del credito, ed anche degli interessi moratori dovutigli, e la condanna del debitore sottoposto a concordato preventivo.
Corte d’Appello di Torino, 28 novembre 2023
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento. [B] Sulla possibilità per la stazione appaltante di agire in giudizio nei confronti della sola mandataria di un’ATI in tema di appalti pubblici. [C] Sul momento da cui decorrono per la stazione appaltante i termini di decadenza e prescrizione per l’esperimento dell’azione di garanzia ai sensi dell’art. 1667 c.c. nei confronti dell’appaltatore di opera pubblica. [D] Sulla (im)possibilità che l’accettazione di un’opera pubblica da parte della p.a. avvenga implicitamente ai sensi degli artt. 1665 c.c. e 1667 c.c., con particolare riguardo al caso in cui la consegna dell’opera pubblica da parte dell’appaltatore avvenga prima del collaudo. [E] Sulla ratio dell’obbligo posto in capo all’appaltatore di apporre tempestivamente riserva per ogni domanda o contestazione relativa allo svolgimento di un appalto pubblico. [F] Sul momento da cui decorrono gli interessi sulle somme di denaro liquidate a titolo di risarcimento del danno per inadempimento contrattuale.
Tribunale di Roma, 2 agosto 2023
[A] Sulla rilevabilità del difetto di legittimazione attiva e passiva. [B] Sulla legittimazione attiva, nei confronti della stazione appaltante, della mandante di A.T.I. aggiudicataria di lavori pubblici che sia sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria nella vigenza della legge fallimentare precedente alle modifiche introdotte con il d.lgs. 5/2006. [C] Sul soggetto che ha la legittimazione attiva nell’A.T.I. in relazione alle controversie scaturenti da un appalto pubblico aggiudicato.
Tribunale di Roma, 20 luglio 2023
Sull’ammissibilità della revoca del mandato da parte dell’impresa mandante di ATI nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e sugli effetti che essa esplica nei rapporti interni ed esterni dell’ATI che sia parte di un contratto d’appalto pubblico, con particolare riguardo al caso in cui la revoca avvenga in un’associazione formata da due imprese.
Tribunale di Palermo, 26 luglio 2023
[A] Sugli effetti, con riferimento al rapporto contrattuale tra ATI aggiudicataria di un appalto pubblico e p.a. appaltante, di un’interdittiva antimafia disposta nei confronti della società mandataria con particolare riguardo alle pretese dell’ATI per i lavori eseguiti. [B] Sulla quantificazione del lucro cessante in materia di appalto pubblico.
Tribunale di Napoli, 24 luglio 2023
[A] Sulla possibilità che le fatture, unitamente ad altri documenti, costituiscano uno degli elementi idonei a provare le pretese creditorie in materia di appalto. [B] Sulla possibilità che l’ATI, in casi particolari, stipuli contratti come un autonomo centro di imputazione di effetti giuridici.
Tribunale di Avellino, 8 agosto 2023
[A] Sui casi in cui è possibile, per il creditore, agire con separati giudizi per far valere più diritti di credito fondati sul medesimo fatto costitutivo, con particolare riguardo al caso del credito garantito da cambiali. [B] Sulla responsabilità solidale della mandataria di A.T.I. per i crediti del subappaltatore nei confronti di una società facente parte di un consorzio mandatario in materia di appalto pubblico, anche con riguardo al consorzio di cooperative di produzione e lavoro. [C] Sulla condanna alle spese legali della fase monitoria nel caso in cui venga revocato il decreto ingiuntivo in esito al giudizio di opposizione.
Tribunale di Catanzaro, 4 settembre 2023
[A] Sulla natura della d.i.a.. [B] Sul soggetto cui spetta la rappresentanza e la legittimazione attiva e passiva in materia di A.T.I.. [C] Sulla (im)possibilità di configurare come norme imperative quelle che, in materia di formazione del prezzo posto a base delle gare per appalto di lavori pubblici, facciano riferimento a costi standardizzati così come determinati dall’Osservatorio dei Lavori Pubblici, dai listini ufficiali o dai listini delle locali Camere di Commercio ovvero ai prezzi correnti di mercato. [D] Sull’individuazione del danno che l’appaltatore è tenuto a risarcire al committente in caso di risoluzione del contratto d’appalto per colpa dell’appaltatore.
Tribunale di Lucca, 11 settembre 2023
[A] Sull’obbligo motivazionale posto in capo al giudice che intenda aderire alle conclusioni del consulente tecnico. [B] Sulla natura della responsabilità ex art. 1669 c.c. e sui difetti e sulle carenze dell’opera idonee a intergarla. [C] Sui soggetti che, oltre all’appaltatore, possono essere chiamati a rispondere nei confronti del committente per difetti e carenze dell’opera e sulla natura solidale della responsabilità in caso di concorso nel danno. [D] Sulla (in)applicabilità dell’art. 1669 c.c. al rapporto tra committente e subappaltatore e sulla natura della responsabilità del subappaltatore, che abbia operato con negligenza e cagionato un’errata esecuzione dell’appalto, nei confronti del committente che abbia subito un danno ingiusto. [E] Sull’improcedibilità della domanda di risarcimento proposta nel giudizio ordinario di cognizione nei confronti della società fallita. [F] Sulla distinzione tra legittimazione passiva e titolarità passiva del rapporto controverso, con particolare riguardo al caso in cui i tecnici incaricati per un appalto eccepiscano di non aver eseguito incarichi attinenti a quelli che hanno causato i difetti e le carenze di un’opera. [G] Sul rapporto tra società mandanti e capogruppo riunite in ATI. [H] Sulla differenza della ripartizione delle responsabilità tra le società riunite in caso di ATI orizzontale e verticale. [I] Sul soggetto a cui spetta la rappresentanza esclusiva, anche processuale, dell’ATI. [L] Sulla nozione generale di responsabilità della p.a. e dei dipendenti pubblici. [M] Sulla possibilità e i presupposti necessari al fine di individuare una corresponsabilità della p.a. appaltante danneggiata per i difetti e le carenze dell’opera anche a causa dell’attività posta in essere da un dipendente pubblico in materia di appalti pubblici. [N] Sulla giurisdizione in materia di responsabilità dei dipendenti per aver, con il proprio operato, cagionato danni o oneri risarcitori in capo alla p.a.. [O] Sul momento da cui decorre il termine di un anno per la denuncia dei vizi ai sensi dell’art. 1669 c.c.. [P] Sui limiti entro cui la variante può modificare il progetto approvato in materia di appalto pubblico. [Q] Sulla possibilità di richiedere il risarcimento in forma specifica del danno che sia conseguenza dei vizi dell’opera in materia di appalto. [R] Sulla possibilità di ricomprendere nel risarcimento dovuto per i vizi dell’opera appaltata le spese di ristrutturazione ma non quelle necessarie a ricostruire un altro nuovo edificio. [S] Sulla natura del danno da lesione d’immagine della p.a. e sulla sua esigibilità nei confronti di soggetti terzi che, anche in ragione dei vizi e dei danni causati in esecuzione di un contratto d’appalto pubblico, abbiano leso la reputazione dell’amministrazione. [T] Sull’onere probatorio posto in capo alla p.a. che intenda chiedere il risarcimento del danno da lesione d’immagine, con particolare riguardo all’utilizzo di articoli di giornale al fine di provare il comune sentire della popolazione. [U] Sugli interessi, sulla rivalutazione e sul lucro cessante dovuti dal debitore per il ritardato adempimento dell’obbligo di risarcimento del danno da responsabilità extracontrattuale, quale quello di cui all’art. 1669 c.c.. [V] Sulla figura atipica di broker assicurativo e sulla (im)possibilità di chiamarlo in manleva. [Z] Sul soggetto su cui ricadono le spese processuali del terzo chiamato in causa dal convenuto.
Tribunale di Venezia, 3 luglio 2023
[A] Sulla responsabilità del consorzio nei confronti dei terzi per le obbligazioni assunte da una consorziata nell’esecuzione di un contratto d’appalto, con particolare riguardo al caso del consorzio di cooperative ammesso ai pubblici appalti. [B] Sulla (ir)rilevanza, nel rapporto tra consorzio e stazione appaltante pubblica, del rapporto interno tra consorzio di cooperative e consorziate. [C] Sulla (im)possibilità di qualificare come mandato l’assegnazione dei lavori oggetto di un appalto pubblico da parte del consorzio di cooperative aggiudicatario ad una delle cooperative consorziate. [D] Sulla possibilità di eccepire in compensazione pretese ed importi per i quali risulta preclusa la domanda diretta. [E] Sulla facoltà, in tema di appalto, di richiedere cumulativamente la prestazione principale e la penale per il ritardo, nonché, in caso di risoluzione, il risarcimento del danno da inadempimento e la penale per mancata esecuzione dell’obbligazione nel termine stabilito ovvero la penale per il ritardo e quella per l’inadempimento.
Tribunale di Bologna, 17 luglio 2023
[A] Sulle peculiarità e sulla normativa applicabile alla categoria dei consorzi costituiti da società cooperative di produzione e lavoro al fine di assumere appalti di opere pubbliche ai sensi della l. 422/1909. [B] Sull’autonomia giuridica e patrimoniale del consorzio di cooperative di produzione e lavoro rispetto alle singole imprese consorziate, con particolare riguardo alla responsabilità del consorzio rispetto alle obbligazioni contratte con i terzi dalle singole consorziate. [C] Sulla ripartizione dell’onere probatorio in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [D] Sui limiti entro cui opera l’onere di contestazione specifica da parte dell’opponente dei fatti posti a fondamento del credito azionato dall’opposto in tema di opposizione a decreto ingiuntivo. [E] Sull’idoneità della fattura a fondare l’emissione del decreto ingiuntivo e sull’(in)idoneità della medesima a provare l’esistenza del credito.
Corte d’Appello di Messina, 23 giugno 2023
[A] Sulla rilevabilità della carenza di legittimazione attiva e passiva nel processo tra Stazione Appaltante e appaltatore. [B] Sui diritti che la società consortile, fondata da più società riunite in A.T.I. per l’esecuzione di un appalto pubblico, acquista nei confronti della p.a. committente con particolare riguardo al diritto al compenso. [C] Sulla nozione di giudicato interno. [D] Sui limiti del principio di non contestazione e sulla possibilità per il Giudice di smentire o ricostruire diversamente il fatto non contestato.
Tribunale di Bologna, 29 maggio 2023
[A] Sulla rilevabilità d’ufficio o di parte della carenza di legittimazione ad agire. [B] Sul soggetto legittimato attivamente ad agire nei confronti della p.a. in materia di contratto d’appalto pubblico stipulato da un’A.T.I. [C] Sulla rilevabilità della nullità derivante dall’acquisizione ed utilizzazione da parte del CTU di documentazione non ritualmente e non tempestivamente prodotta dalle parti.
Tribunale di Roma, 15 maggio 2023
[A] Sulla giurisdizione del G.A. o del G.O. in materia di nullità e subentro in un contratto d’appalto pubblico. [B] Sui casi e sui limiti con cui è possibile la modifica soggettiva dell’A.T.I. già aggiudicataria di un contratto d’appalto pubblico nella vigenza dell’art. 37, co. 9 del d.lgs. 163/2006. [C] Sui casi in cui, in un R.T.I., è necessario che tutte le imprese riunite partecipanti ad una gara posseggano la necessaria certificazione di qualità. [D] Sull’obbligo per la società concorrente di indicare espressamente in sede di gara la volontà di ricorrere al subappalto per supplire al requisito di qualificazione mancante.
Tribunale di Pisa, 15 marzo 2023
[A] Sulla legittimazione ad agire in tema di A.T.I.. [B] Sulla giurisdizione in materia di esecuzione di contratto d’Appalto pubblico ed in presenza di atti paritetici. [C] Sul giudizio comparativo cui è tenuto il Giudice in caso di allegazione di reciproci adempimenti con richiesta di risoluzione di un contratto d’Appalto pubblico. [D] Sull’(im)possibilità di qualificare l’inadempimento del Committente dell’obbligo di contabilizzare i lavori come di non scarsa importanza ai fini della risoluzione del contratto d’Appalto pubblico. [E] Sulla funzione del contratto autonomo di garanzia e sulle differenze con la fideiussione con particolare riferimento alle azioni di rivalsa a seguito dell’avvenuto pagamento. [F] Sul soggetto su cui ricadono le spese sostenute dal terzo chiamato in garanzia a seguito di rigetto della domanda principale.
Corte d’Appello di Milano, 21 aprile 2023
Sul potere di rappresentanza in giudizio dell’A.T.I. e sulla necessità che la capogruppo, che intenda agire o resistere in giudizio anche in nome delle altre imprese del raggruppamento, spenda il nome delle medesime in sede di costituzione in giudizio.
Tribunale di Trento, 10 novembre 2022
Sulle modalità con cui l’A.T.I. può agire in giudizio: in particolare, sul soggetto a cui spetta il potere di rappresentanza e sulla necessità che esso effettui la spendita del nome delle imprese rappresentate all’interno della costituzione in giudizio.
Corte d’Appello di Torino, 15 settembre 2022
[A] Sull’interpretazione dell’art. 342 c.p.c. in tema di specificità dei motivi d’appello. [B] Sulla natura e sul rapporto che lega le società consorziate facenti parti di un consorzio di cooperative di produzione e lavoro regolamentato dalla speciale disciplina di cui alla L. 25 giugno 1909, n. 422 ("Costituzione di consorzi di cooperative per appalti di lavori pubblici") e sulle differenze con la disciplina dell’A.T.I. in materia di Appalto pubblico. [C] Sull’ammissibilità delle domande di accertamento e di condanna e sull’(in)ammissibilità di quelle esecutive proposte dal creditore nei confronti dal debitore successivamente al decreto di ammissione alla procedura di concordato preventivo. [D] Sui presupposti necessari ai fini della condanna ai sensi dell’art. 96, co. 3 c.p.c.