[A] Sulla legittimità e vincolatività della clausola, contenuta nel contratto stipulato tra Amministrazione ed Aggiudicatario, che preveda un numero minimo obbligatorio di ore di lavoro per i lavoratori impiegati dall’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [B] Sul concetto di lex specialis riferito al bando di gara in materia di Appalto pubblico.
[A] Sul ruolo delle parti e del giudice nella rinuncia alla domanda eventualmente formulata dall’appaltatore in giudizio. [B] Sull’onere della prova in materia di adempimento delle obbligazioni nel caso di azione per l’adempimento alle obbligazioni nascenti dal contratto d’appalto. [C] Sulla forma dei contratti stipulati jure privatorum dalla P.A. [D] Sull’onere della Stazione Appaltante, in tema di contratto d’Appalto pubblico, di indicare e verificare ex ante la sostenibilità finanziaria degli interventi e sulle deroghe agli obblighi previsti in materia dalla normativa comunitaria e nazionale. [E] Sulle conseguenze di un contratto stipulato da un Ente Locale in assenza dell’impegno di spesa e dell’attestazione di copertura finanziaria. [F] Sull’ammissibilità delle domande proposte dall’opposto, in sede di opposizione a d.i., nei confronti dei terzi chiamati in causa dall’opponente.
[A] Sull’onere della prova dell’adempimento delle obbligazioni da parte di Appaltatore e Stazione Appaltante. [B] Sulla forma dei contratti di Appalto pubblici richiesta a pena di nullità. [C] Sulla valenza del divieto di rinnovo di contratto pubblico d’Appalto. [D] Sui presupposti dell’istituto della “proroga tecnica” di contratto pubblico d’Appalto. [E] Sui principi in materia di copertura finanziaria nel caso di contratti pubblici d’Appalto degli Enti Locali. [F] Sulle conseguenze ricadenti sul contratto pubblico d’Appalto stipulato in assenza dell’impegno di spesa e dell’attestazione di copertura finanziaria. [G] Sulla domanda di arricchimento senza causa presentata per la prima volta in comparsa conclusionale in procedimento di opposizione a d.i.. [H] Sulla differenza tra azione di indebito arricchimento ordinaria e quella esercitata nei confronti della P.A..
[A] Sull’istituto della revisione prezzi disciplinato dall’art. 106 del d.lgs. n. 50/2016, funzionamento e obiettivi. [B] Sulla immodificabilità del bando e delle previsioni ivi contenute. [C] Sugli effetti prodotti sul bando e sugli atti di gara dallo ius superveniens, ovvero nell’ipotesi in cui dopo la pubblicazione del bando vengano modificate le norme di riferimento. [D] Sulla possibilità o meno di procedere alla eterointegrazione del bando ai sensi dell’art. 1339 c.c. nel caso di clausole contrarie a norme imperative.
[A] Sulla facoltatività del ricorso all’arbitrato negli appalti pubblici, anche per i contratti sottoscritti prima dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 163 del 2006. [B] Sulla forza vincolante della lex specialis di gara sia per i partecipanti, sia per la Stazione Appaltante. [C] Sulla autonomia della clausola compromissoria rispetto al contratto d’appalto alla quale afferisce.
[A] Sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa e sulla natura della Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU).[B] Sulla prevalenza di quanto previsto dagli atti di gara rispetto alle modifiche normative intervenute successivamente. [C] Sui limiti alla possibilità di modificare il contratto dopo l'aggiudicazione.
[A] Sulle ipotesi in cui può ritenersi sussistente un rapporto contrattuale tra Stazione Appaltante e Appaltatore già prima della formale stipula del contratto d'appalto. [B] Sulle ipotesi di nullità del contratto d'appalto stipulato dalla Pubblica Amministrazione. [C] Sul momento genetico a partire dal quale nascono i diritti e le obbligazioni reciproche tra Stazione Appaltante e Appaltatore ai sensi dell'art. 1372 c.c.. [D] Sulle ipotesi di annullabilità del contratto d'appalto e sulle conseguenze prodotte dalla sottoscrizione da parte dell'organo rappresentativo dell'Ente di un contratto in parte diverso dalle previsioni del bando senza averne il potere
[A] Sulla discrezionalità o meno nell’operato della Commissione in caso di clausola di bando che detti prescrizioni a pena di esclusione e sui limiti all’applicabilità del principio del favor partecipationis [B] Sulla legittimità o meno della clausola del bando di gara che prescriva a pena di esclusione la produzione per due volte in due buste del medesimo documento [C] Sugli effetti prodotti dall’annullamento della clausola di bando illegittima sul provvedimento di esclusione applicativo della medesima e sulla fondatezza di eventuali pretese risarcitorie
E’ assolutamente ragionevole e condivisibile quella giurisprudenza che esclude l’obbligo di ripubblicazione in Gazzetta di ogni e qualsiasi modifica delle prescrizioni del bando
Sulla interpretazione delle clausole del bando che prescrivano in modo equivoco particolari adempimenti posti a pena di esclusione dalla gara e sulla compilazione dei modelli predisposti dalla stazione appaltante
[A] Sulla discrezionalità amministrativa nell’interpretazione delle clausole di bando che comminano l’esclusione dalla gara [B] Sulla legittimità o meno della richiesta di regolarizzazione o integrazione documentale da parte della Stazione Appaltante nel caso di clausole non equivoche che prevedano l’esclusione
[A] Sulle ipotesi in cui il bando di gara può essere ritenuto illegittimo per indeterminatezza [B] Sulla natura perentoria o ordinatoria del termine per la comunicazione da parte della stazione appaltante delle informazioni di cui secondo comma dell'art. 71 del codice dei contratti
[A] Sulla necessità o meno che la dichiarazione di assenza dei c.d. "pregiudizi penali" in capo a soggetti cessati dalla carica debba essere sottoscritta direttamente dai terzi. [B] Sulla rilevanza dell'interpretazione della norma del bando da parte della stazione appaltante
[A] Sulla necessità di partecipare alla gara per presentare la richiesta di parere che censuri disposizioni di bando. [B] Sulla rilevanza o meno, ai fini della legittimità degli atti di gara, che la P.A. non disponga all'inizio della procedura delle somme necessarie per far fronte all’impegno di spesa scaturente dall’aggiudicazione ed esecuzione del contratto
[A] Sulla natura vincolante della lex specialis e sull’interpretazione delle clausole a pena di esclusione alla luce dei principi di favor partecipationis e di proporzionalità delle sanzioni. [B] Sui limiti alla possibilità del partecipante alla gara di procedere alla regolazione e alla integrazione documentale dopo la scadenza del termine di presentazione dell’offerta
Non è configurabile alcun onere di partecipare alla gara di un appalto a carico di un soggetto la cui partecipazione viene ad essere preclusa direttamente dallo stesso bando di gara
Quando il bando viene censurato per la violazione delle disposizioni che ne disciplinano le modalità di pubblicazione è necessario dimostrare che qualora l’Amministrazione avesse agito correttamente, il ricorrente avrebbe potuto prendere parte alla procedura
E’ illegittimo il bando di gara carente in punto di specificazione della data e dell’ora fissata per l’apertura dei plichi e per l’esame dei requisiti d’ammissione alla procedura
Sul bando di gara che ammette la presentazione dei plichi “esclusivamente mediante raccomandata, assicurata o postacelere del servizio postale nazionale, ovvero mediante corriere abilitato”, con esclusione della consegna a mano
[A] Le stazioni appaltanti devono stabilire già dal bando di gara, i criteri d’aggiudicazione di cui esse prevedono l’applicazione, nell’ordine decrescente dell’importanza loro attribuita e con ponderazione della loro rilevanza nella successiva valutazione. [B] Sul valore meramente tendenziale del principio di continuità delle gare pubbliche
Sulle forme di pubblicità utilizzate per comunicare l’avvenuta rettifica del bando di gara e sulla sufficienza o meno dell’avviso pubblicato sul sito Internet
[A] Sulla natura del bando di gara come offerta al pubblico. [B] L’Amministrazione che nomina il proprio arbitro decade dalla possibilità di eccepire l’incompetenza arbitrale. [C] Sulla ritardata consegna dei lavori e sulla necessità che l’appaltatore formuli la richiesta di recesso contrattuale per poter avanzare una richiesta di risarcimento danni
E’ illegittimo il bando che ometta di indicare la categoria prevalente, necessaria ai fini della partecipazione alla procedura ed indichi erroneamente la categoria cui i lavori possono essere ascritti