Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
CODICE CIVILE. Art. 1460 (Eccezione d'inadempimento)
Corte d’Appello di Roma, 4 ottobre 2023
Sulla (in)esigibilità del credito da parte dell’appaltatore che non abbia fornito il DURC alla stazione appaltante, anche in presenza di un provvedimento giudiziale definitivo che riconosca il credito stesso.
Tribunale di Roma, 6 settembre 2023
[A] Sul principio di buona fede in materia di contratti pubblici. [B] Sulla debenza, da parte della stazione appaltante indempiente, della rivalutazione monetaria e degli interessi legali in materia di appalti pubblici. [C] Sulla configurabilità del danno d’immagine nei confronti delle persone giuridiche e degli enti collettivi. [D] Sulla valutazione comparativa a cui è tenuto il giudice nel caso in cui venga sollevata eccezione di inadempimento.
Corte d’Appello di Milano, 3 ottobre 2023
[A] Sulla (il)legittimità dell’eccezione di inadempimento formulata al fine di mascherare la propria inadempienza. [B] Sull’onere probatorio posto in capo al soggetto nei confonti del quale viene sollevata eccezione ex art. 1460 c.c.. [C] Sugli elementi rilevanti ai fini della condanna alle spese in appello.
Tribunale di Terni, 7 agosto 2023
[A] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che agisca per ottenere il pagamento del corrispettivo. [B] Sugli elementi idonei a fondare l’eccezione di inadempimento in materia di appalti pubblici. [C] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione del contratto d’appalto pubblico. [D] Sulla liquidazione delle spese in caso di riunione di giudizi.
Tribunale di Catania, 18 agosto 2023
[A] Sulla giurisdizione in materia di lesione dell’affidamento dell’impresa appaltatrice in materia di appalto pubblico. [B] Sui poteri del giudice ordinario di disapplicare un atto amministrativo nei casi in cui il giudice amministrativo si sia già espresso in merito al medesimo atto ed in quelli in cui il giudice amministrativo non si sia espresso. [C] Sulla (ir)rilevanza dell’inadempimento ai fini della validità del recesso del committente da un contratto d’appalto ex art. 1671 c.c. o ex art. 1373 c.c.. [D] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che agisca in giudizio per ottenere il pagamento del corrispettivo ove il committente eccepisca l’inadempimento. 
Tribunale di Taranto, 18 aprile 2023
Sulla natura e sui limiti dell’eccezione di inadempimento che la Stazione Appaltante può sollevare verso l’appaltatore.
Tribunale di Nocera Inferiore, 2 marzo 2023
Sulla legittimità del rifiuto del Committente, ai sensi del generale istituto di cui all’art. 1460 c.c., di procedere al pagamento del corrispettivo a favore dell’Appaltatore sintantoché non risultino eliminati i vizi dell’opera.
Tribunale di Cosenza, 26 aprile 2023
[A] Sulle modalità con cui la Stazione Appaltante può deliberare la risoluzione di un contratto d’Appalto pubblico per ritardo nell’esecuzione dei lavori da parte dell’Appaltatore ai sensi dell’art. 136 del d.lgs. 163/2006. [B] Sul soggetto su cui ricade l’onere probatorio circa la sopravvenienza di un fatto che ha reso oggettivamente impossibile l’esecuzione della prestazione ove si controverta della risoluzione di un contratto d’Appalto pubblico per inadempimento ai sensi dell’art. 136 del d.lgs. 163/2006. [C] Sull’onere probatorio posto in capo all’Appaltatore che intenda avvalersi dell’eccezione di inadempimento in materia di Appalto pubblico. [D] Sulle conseguenze delle carenze del progetto esecutivo nel caso in cui la Stazione Appaltante, omettendo di disporre una variante a sanatoria degli errori progettuali, pretenda in ogni caso l’esecuzione dei lavori in materia di Appalto pubblico. [E] Sulla valutazione che il Giudice è tenuto a svolgere nel caso in cui le parti si addebitino inadempimenti reciproci. [F] Sugli obblighi di vigilanza posti in capo al Direttore dei Lavori ed all’Appaltatore circa le carenze e gli errori progettuali in materia di Appalto. [G] Sulla (im)possibilità per l’Appaltatore di ottenere un compenso o un indennizzo per l’esecuzione di varianti non previste dal contratto d’Appalto pubblico e sull’unica eccezione prevista. [H] Sulla sorte dei crediti e debiti derivanti da un contratto d’Appalto in caso di risoluzione del contratto. [I] Sui casi in cui è possibile per l’Appaltatore richiedere alla Stazione Appaltante il pagamento di lavori effettuati extracontratto in materia di Appalto pubblico. [L] Sul limite quantitativo delle riserve previsto dall’art. 240bis del d.lgs. 163/2006 e sulle modalità con cui l’Appaltatore può ottenere il riconoscimento delle pretese che eccedano il suddetto limite in materia di Appalto pubblico. [M] Sulle modalità con cui l’Appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve in materia di Appalto pubblico. [N] Sulla validità della clausola claims made che fa dipendere la decadenza dal diritto dalla scelta di un terzo. [O] Sui casi in cui il rimborso delle spese processuali sostenute dal terzo chiamato in garanzia dal convenuto deve essere posto a carico dell’attore e su quelli in cui deve essere posto a carico del convenuto.
Tribunale di Palermo, 20 dicembre 2022
[A] Sul riparto di giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulle condizioni necessarie al fine di far valere utilmente l’eccezione di inadempimento.
Tribunale di Firenze, 21 dicembre 2022
Sul riparto dell’onere probatorio nelle controversie in materia di appalti pubblici, nel caso in cui il debitore eccepisca l’inadempimento ai sensi dell’art. 1460 c.c..
Corte d’Appello di L’Aquila, 24 giugno 2022
[A] Sull’individuazione dei criteri rilevanti ai fini della delibazione di inammissibilità dell’appello. [B] Sul giudice munito di giurisdizione in materia di esecuzione di una convenzione avente ad oggetto la costruzione e la gestione di un’opera pubblica. [C] Su natura, rilevabilità, presupposti ed onere della prova in materia di eccezione di inadempimento. [D] Sui presupposti dell’ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c.: il caso dell’arricchimento c.d. “indiretto” da parte della P.A..
Tribunale di Rieti, 23 maggio 2022
Sull’onere probatorio posto in capo al privato che agisca in giudizio deducendo l’inadempimento della P.A circa la sussistenza di un contratto con la P.A. e circa gli eventuali atti di proroga e rinnovo dello stesso, nonché circa il proprio adempimento.
Tribunale di Roma, 4 maggio 2022
[A] Sulla validità e sulla natura della clausola “if and when” (pagamento del subappaltatore subordinato al pagamento effettuato dalla Stazione Appaltante) nei contratti di subappalto. [B] Sul riparto dell’onere probatorio in materia di eccezione di inadempimento ai sensi dell’art. 1460 c.c..
Corte d’Appello di Palermo, 18 gennaio 2022
[A] Sulla natura dei termini di cui all’art. 18 della l.r. Sicilia 14/1998. [B] Sull’onere di prova dell’inadempimento di una obbligazione in caso di eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c.. [C] Sull’onere della parte di reiterare in appello le richieste istruttorie rigettate in primo grado
Tribunale di Bergamo, 1 dicembre 2021
[A] Sugli elementi necessari ai fini della configurabilità di un collegamento negoziale tra distinti contratti. [B] Sugli elementi rilevanti ai fini della valutazione comparativa da svolgere nel caso in cui venga sollevata eccezione di inadempimento ai sensi dell’art. 1460 c.c..
Corte d’Appello di L’Aquila, 26 luglio 2021
[A] Sulla facoltà per l’Appaltatore di richiedere la condanna al pagamento delle riserve nel giudizio di risoluzione per inadempimento di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sull’interpretazione dell’art. 133 del d.lvo 163/2006 in caso di ritardo di pagamento dei SAL dovuto alla Committente. [C] Sull’applicabilità dell’istituto codicistico dell’eccezione di inadempimento in materia di Appalti pubblici. [D] Sui criteri applicabili alla valutazione della gravità dell’inadempimento.
Tribunale di Terni, 10 giugno 2021
[A] Sul rilievo dell’inadempimento della società subappaltatrice di un diverso contratto stipulato con l’appaltatore, e collegato con quello di subappalto, in materia di risoluzione del contratto per inadempimento. [B] Sui presupposti necessari ai fini della liquidazione equitativa del danno.
Tribunale di Velletri, 15 dicembre 2020
[A] Sul riparto dell’onere della prova tra Stazione Appaltante e Appaltatore nel caso di giudizio attivato dall’impresa per la riscossione di fatture contestate dall’Ente. [B] Sulla rilevanza del collaudo come contestazione, anche se svolto senza contraddittorio con l’impresa e sulla ripartizione dell’onere della prova in caso di eccezione di inadempimento svolta dall’Ente ai sensi dell’art. 1460 c.c.
Tribunale di Crotone, 5 giugno 2020
[A] Sull’onere per la Stazione Appaltante di attivare l’accordo bonario, ex art. 240 d.lgs. 163/2006 anche nell’ipotesi di risoluzione in danno ex art. 136. [B] Sulle valutazioni rimesse al Giudice nel caso in cui l’appaltatore contesti il provvedimento di risoluzione in danno e formuli domanda di risoluzione del contratto ex art. 1453 c.c., per inadempimento della Stazione Appaltante. [C] Sulle caratteristiche del progetto esecutivo posto a base di gara. [D] Sulla rilevanza della dichiarazione dell'impresa di aver preso conoscenza delle opere da eseguire e delle condizioni locali ex art 106 DPR n. 207 del 2010. [E] Sull’onere di diligenza ex art. 1176, comma 2, c.c. posto a carico dell’impresa di dare corretta esecuzione ai lavori anche in caso di progettazione incompleta. [F] Sulle responsabilità dell’impresa laddove, nonostante abbia contestato l’inadeguatezza delle varianti progettuali, dia esecuzione alle stesse eseguendo i lavori. [G] Sui presupposti per la risarcibilità del danno richiesto dalla Stazione Appaltante ai sensi dell’art. 1223 c.c. a seguito della risoluzione disposta in danno dell’appaltatore.
Corte d’Appello di Catania, 15 maggio 2020
Sui limiti alla possibilità per l’appaltatore di sollevare alla Stazione Appaltante l’eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c.
Tribunale di Catania, 19 ottobre 2017
[A] Sulla esclusività o meno del foro competente a risolvere le controversie nell’ambito di un appalto pubblico in presenza di apposita clausola contrattuale. [B] Sulle valutazioni che il Giudice deve svolgere in caso di eccezione di inadempimento da parte della Stazione Appaltante che si rifiuti di pagare gli importi richiesti dall’appaltatore
Tribunale di Catanzaro, 27 luglio 2017
Sulla configurabilità o meno della possibilità per l’appaltatore di sollevare l’eccezione di inadempimento ai sensi dell’art. 1460 c.c. nel caso in cui l’Amministrazione non osservi l’obbligo di versamento di acconti in corso d’opera
Tribunale di Avellino, 29 luglio 2017
[A] Sulla definizione e sulla natura del contratto d’appalto. [B] Sul valore probatorio degli stati di avanzamento lavori (SAL) riguardo a quantità e qualità delle opere realizzate dall’appaltatore. [C] Sui limiti all’eccezione di inadempimento che può essere sollevata dalla Stazione Appaltante per i vizi dell’opera appaltata
Tribunale di Roma, 6 giugno 2017
Sui presupposti necessari per la legittima utilizzabilità negli appalti pubblici dell’eccezione di cui all’art. 1461 c.c., secondo il quale una parte può sospendere l’esecuzione della propria prestazione in caso di evidente deterioramento delle condizioni patrimoniali dell’altro contraente
Tribunale di Napoli, 29 marzo 2017
[A] Sulla possibilità o meno per l’Appaltatore di sospendere unilateralmente i lavori laddove ravvisi la necessità di una variante al progetto originario. [B] Sull’onere della prova posto a carico delle parti nel caso di domanda risarcitoria derivante da responsabilità contrattuale. [C] Sulla decorrenza di interessi e rivalutazione monetaria da applicarsi sulle somme liquidate all’Appaltatore per danni derivanti da responsabilità contrattuale della Stazione Appaltante. [D] Sulla possibilità che la riserva iscritta dall’Appaltatore possa avere o meno gli effetti di atto di formale costituzione in mora. [E] Sugli obblighi di custodia del cantiere posti a carico dell’Appaltatore nel caso di sospensione dei lavori. [F] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore per ottenere il risarcimento del danno da perdita di chance. [G] Sulla natura e sulla quantificazione delle spese generali richieste dall’Appaltatore a seguito dell’anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [H] Sulla quantificazione del danno per spese generali derivanti dal ritardo nell’emissione del certificato del collaudo
Tribunale di Roma, 14 febbraio 2017
[A] Sulla applicabilità o meno dell’eccezione di inadempimento di cui all’art. 1460 cod. civ. ai rapporti tra Stazione Appaltante e Appaltatore. [B] Sull’onere della prova posto a carico dell’Appaltatore che richieda il pagamento del corrispettivo dell’appalto e sull’onere della prova in caso di eccezione di inadempimento ex art. 1460 cod. civ.. [C] Sulla ripartizione dell’onere della prova nel caso di previsione nel contratto di una clausola penale. [D] Sui limiti al riconoscimento del maggior danno da svalutazione monetaria in caso di ritardo nell’adempimento e sulla necessità di dimostrare il maggior danno derivante dalla mancata disponibilità della soma durante la mora. [E] Sui limiti alla possibilità del Giudice di liquidare il danno richiesto in via equitativa
Corte d’Appello di Milano, 24 gennaio 2017
[A] Sulla possibilità dell’appaltatore di sospendere i lavori nel caso di ritardato pagamento dei SAL già maturati e sulla disciplina applicabile. [B] Sulla disapplicazione del provvedimento di risoluzione adottato dalla Stazione Appaltante ex art. 136 d.lgs. n. 163/2006 e sulla possibilità di considerare comunque risolto il contratto per colpa della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 25 giugno 2015
[A] Sull'onere di iscrizione della riserva nel caso di sospensione dei lavori disposta in modo legittimo dalla Stazione Appaltane, ma protrattasi in modo illegittimo. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardo nell'approvazione di una perizia di variante ai sensi degli artt. 1175 e 1375 c.c.. [C] Sui presupposti affinché l'Appaltatore possa esercitare l'eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. e sulla responsabilità del ritardo nel caso di legittimo fermo dei lavori da parte dell'Impresa. [D] Sugli interessi e la rivalutazione monetaria spettanti all'Impresa in caso di danni conseguenti al ritardo imputabile alla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 4 maggio 2015
[A] Sull'avvio del procedimento arbitrale e sulla efficacia retroattiva o meno dell’art. 1, comma 19 della legge n. 190/2012. [B] Sulla nozione di “indifferibilità” ai fini dell’ammissibilità dell’arbitrato in corso d’opera e sulla possibilità che vi rientri l'omesso pagamento di ingenti somme di denaro da parte dell'Ente. [C] Sul termine di iscrizione delle riserve in caso di c.d. "fatti continuativi". [D] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: spese generali. [E] Segue: improduttivo utilizzo del personale di cantiere e maggiore onere sostenuto per il Direttore di Cantiere. [F] Segue: immobilizzo macchinari. [G] Segue: polizze fideiussorie e assicurative. [H] Segue: spese fisse di concessione e delle spese fisse generali. [I] Segue: ritardata percezione dell'utile. [L] Segue: perdita di chance ed danno curriculare. [M] Segue: ritardata liquidazione dei certificati di pagamento mancato ristoro della quota fissa delle spese generali. [N] Segue: mancato utile. [O] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori da parte della concessionaria in forza dell'eccezione di inadempimento (ex artt. 1460 e 1461 c.c.) motivata da comprovate incertezze relative al finanziamento delle opere affidate in concessione. [P] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate in accoglimento delle riserve iscritte dall'Impresa
Lodo Arbitrale, 18 settembre 2014
[A] Sui limiti all'eccezione di inadempimento ai sensi degli artt. 1460 c.c. e 133 del codice dei contratti pubblici e sulla nullità o meno della clausola che subordini i pagamenti della Stazione Appltante alle intervenute erogazioni da parte dell'ente erogatore del finanziamento. [B] Sulla possibilità o meno di considerare l'attenuazione del danno da anomalo andamento lavori, derivante dalla possibilità per l'appaltatore di applicare parte della sua organizzazione in lavori complementari al contratto principale affidati dalla Stazione Appaltante. [C] Sul danno risarcibile all'Impresa in caso di anomalo andamento lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: spese generali variabili. [D] Segue: ridotto utilizzo di macchinari e attrezzature
Lodo Arbitrale, 6 maggio 2014
Sugli effetti della diffida ad adempiere ex art. 1454 cod. civ. trasmessa dall'Impresa a seguito dei ritardi nei pagamenti da parte della Stazione Appaltante e sulla sussistenza o meno del diritto della stessa ad interrompere la fornitura del servizio
Lodo Arbitrale, 24 marzo 2014
[A] Sulla validità ed efficacia della clausola compromissoria contenente il mero richiamo agli artt. 240 e 241 del Codice. [B] Sulle valutazione da affrontare al fine di decidere sulle reciproche domande di risoluzione per inadempimento avanzate dalle parti ai sensi degli artt. 133 e 136 del Codice e sulla possibilità di risolvere il contratto per mutuo dissenso ex art. 1453, comma 2, e 1458 cod. civ.. [C] Sui limiti e sui presupposti all'esercizio dell'eccezione di inadempimento, di cui all'art. 1460 cod. civ., da parte dell'Impresa. [D] Sul dovere di cooperazione posto a carico della Stazione Appaltante e sul suo contenuto. [E] Sulle caratteristiche proprie del progetto esecutivo e sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di presenza di sottoservizi non segnalati. [F] Sul danno risarcibile all'Impresa in caso di anomalo andamento dei lavori per causa riconducibile alla Stazione Appaltante: spese generali. [G] Segue: sulla quantificazione del pregiudizio per spese generali. [H] Segue: improduttivo immobilizzo di macchinari e attrezzature. [I] Segue: mancato utile. [L] Segue: interessi e rivalutazione monetaria
Cassazione Civile, Sez. I, Sent. 15 febbraio 2013
[A] Sugli obblighi della Stazione Appaltante di assicurare all'Impresa per tutta la durata del contratto la possibilità giuridica e materiale di eseguire i lavori e sul diritto e sulla possibilità o meno che la sospensione dei lavori da parte dell'impresa per causa imputabile alla Stazione Appaltante possa configurare inadempimento. [B] Sulla inammissibilità dell'azione finalizzata ad ottenere sia l'adempimento al contratto, sia la risoluzione dello stesso e sugli effetti della risoluzione per inadempimento ai sensi dell'art. 1458 c.c.. [C] Sulla possibilità o meno di esaminare le riserve regolarmente iscritte dall'Impresa laddove venga accolta la domanda di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 6 novembre 2013
[A] Sui limiti alla possibilità per la Stazione Appaltante di rifiutare la propria prestazione in ragione dell'inadempimento dell'Impresa ai sensi dell'art. 1460 c.c. (eccezione di inadempimento). [B] Sugli accertamenti necessari a valutare l'essenzialità o meno del termine stabilito nel contratto per l'esecuzione di una determinata prestazione. [C] Sulle differenze e sulla diversa disciplina del rinnovo del contratto (anche tacito) e della proroga del termine finale dell'appalto pubblico di servizi
Lodo Arbitrale, 30 ottobre 2013
[A] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di anomalo andamento dei lavori. [B] Sugli effetti prodotti dalla diffida ad adempiere ex art. 1454 cod. civ. notificata dall'Impresa e rimasta senza riscontro. [C] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto d'appalto per colpa della Stazione Appaltante ai sensi dell'art. 1458 c.c..[D] Sui limiti al diritto dell'Impresa di sospendere le lavorazioni in caso di mancati pagamenti da parte della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 2 gennaio 2013
[A] Sul giudizio di comparazione che il Collegio deve svolgere nel caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla possibilità di addebitare ad entrambe le parti la risoluzione. [B] Sulla valutazione della gravità dell'inadempimento ai fini della pronuncia di risoluzione del contratto e sulla decisione da assumere da parte del Collegio nel caso in cui non sia configurabile a carico di nessuna delle parti un inadempimento "di non scarsa importanza". [C] Sulla applicabilità o meno degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231/2002 sulle somme liquidate a titolo di risarcimento a seguito della dichiarazione di risoluzione del contratto
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
[A] Sulla nullità o meno della clausola compromissoria non sottoposta a specifica approvazione per iscritto a norma dell'art. 1341 cod. civ.. [B] Sulle valutazioni svolte dal Collegio in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla verifica della natura dell'inadempimento al fine di valutare se possa considerarsi di non scarsa importanza. [C] Sulla giurisdizione del Collegio arbitrale a valutare la legittimità del provvedimento di risoluzione in danno adottato dalla Stazione Appaltante per grave inadempimento dell'Appaltatore. [D] Sulla possibilità o meno che la presenza di interferenze per sottoservizi non indicati in progetto sia per sé suscettibile di integrare gli estremi del grave inadempimento della Stazione Appaltante. [E] Sui presupposti affinché il ritardo nel pagamento delle somme dovute a titolo di acconto legittimi l'appaltatore ad avvalersi dell'eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. e a rifiutare la prosecuzione dei lavori. [F] Sugli effetti prodotti tra le parti dalla pronuncia di risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell'art. 1458 c.c.. [G] Sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria sulle somme oggetto di restituzione a seguito della dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento. [H] Sul danno risarcibile in caso di risoluzione per inadempimento: mancato utile. [I] Sulle caratteristiche e sui limiti per valutare la legittimità o meno delle sospensioni disposte dalla Stazione Appaltante. [L] Sulla tempestività e sulle modalità di iscrizione delle riserve iscritte dall'Impresa per contestare la legittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante e le altre ipotesi di c.d. "fatti continuativi". [M] Sulla necessità o meno di verificare la tempestività delle riserve laddove venga pronunciata la risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva in merito alle pretese dirette ad ottenere la risoluzione del contratto. [N] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in ragione della necessità di rimuovere una cabina ENEL non indicata negli elaborati del progetto appaltato. [O] Sulla possibilità o meno che la dichiarazione con cui l'imprenditore dà atto di essersi recato sul luogo dei previsti lavori e di aver preso conoscenza delle condizioni possa impedire future contestazioni in merito a pregiudizi subiti in conseguenza della necessità di rimuovere ostacoli che impediscano il corretto svolgimento dei lavori. [P] Sul diritto dell'appaltatrice ad ottenere il prolungamento del termine dei lavori nel caso di anomalo andamento dovuto a colpa della Stazione Appaltante. [Q] Sulla natura dei danni risarcibili all'impresa in caso di illegittima sospensione dei lavori. [R] Segue: Spese Generali. [S] Segue: improduttivo ammortamento del personale, dei macchinari e delle attrezzature. [T] Segue: sulla risarcibilità o meno del mancato ammortamento dei macchinari gommati. [U] Segue: mancato utile. [V] Sulla riconoscibilità o meno della domanda di adeguamento prezzi contrattuali nel caso di accoglimento della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [Z] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'impresa a seguito di pronuncia di risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 18 settembre 2012
[A] Sulla competenza a decidere del Collegio sulle domande di condanna svolte dalla Stazione Appaltante contro l'Impresa poi dichiarata fallita, laddove la Stazione appaltante abbia chiesto che delle domande stesse sia tenuto conto quali eccezioni di compensazione. [B] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale. [C] Sulla possibilità o meno che il comportamento del contraente finalizzato alla tardiva esecuzione del contratto possa costituire rinuncia all'effetto risolutivo data dall'essersi avvalso della clausola risolutiva espressa. [D] Sulle valutazioni che il Collegio arbitrale deve svolgere nel caso di reciproca domanda di risoluzione del contratto. [E] Sulla possibilità o meno che il collegio dichiari la risoluzione del contratto per mutuo consenso nel caso di reciproche domande di risoluzione per inadempimento, laddove non sia individuabile un inadempimento prevalente. [F] Sul diritto o meno del Concessionario all'adeguamento ISTAT dei corrispettivi stabiliti in convenzione
Lodo Arbitrale, 2 ottobre 2012
[A] Sulla possibilità o meno che il comportamento tenuto dalle parti nel corso dell'esecuzione del contratto possa comportare un mutamento delle condizioni contrattuali rispetto al contenuto della convenzione stipulata. [B] Sull'onere della prova ricadente sulle parti nel caso in cui l'attore chieda al Collegio la risoluzione del contratto per inadempimento. [C] Sulla prova necessaria affinché il Collegio liquidi i danni derivanti dal maggior ricorso al credito bancario dovuto all'inadempimento di una parte. [D] Sulla risarcibilità o meno del danno non patrimoniale (es. danno all'immagine) subito dalla Stazione Appaltante in ragione dell'inadempimento dell'appaltatore. [E] Sulla legittimità o meno, anche secondo la giurisprudenza comunitaria, di versamenti economici della P.A. al soggetto cui è affidato un servizio pubblico in concessione, laddove il servizio non sia remunerativo per il concessionario. [F] Sulla legittimità o meno dellla clausola contrattuale che prevede in capo al concessionario il potere di ottenere un adeguamento delle tariffe, sull'onere della prova posto a carico dell'appaltatore per dimostrare il verificarsi della condizione cui è subordinato l'adeguamento tariffario e sulla leale collaborazione della Stazione Appaltante. [G] Sulla risarcibilità o meno del c.d. maggior danno nel caso crediti di natura contrattuale, riguardanti il riconoscimento di maggior compenso contrattuale e sull'onere della prova posto a carico dell'attore. [H] Sulla risarcibilità del c.d. maggior danno nel caso di crediti di valore. [I] Sulle debenza o meno degli intressi e della rivalutazione monetaria sui crediti in parte compensati in ragione di legittima eccezione di inadempimento ex art. 1460 cod. civ.. [L] Sui limiti del Collegio a decidere secondo equità e art. 1226 cod. civ. e sulla possibilità di considerare ricompresi nella somma liquidata anche interessi e rivalutazione monetaria
Lodo Arbitrale, 24 novembre 2011
[A] Sulle differenze individuate dalla giurisprudenza per distinguere tra prestazione per pubblici servizi e prestazioni in favore dell'ente pubblico, ma di natura privatistica. [B] Sul regime delle preclusioni processuali nel procedimento arbitrale, in particolare sull'ammissibilità del deposito tardivo di nuovi documenti [C] Sulla interpretazione del contratto d’appalto laddove subordini l’efficacia dell’obbligazione di pagamento ad un evento futuro e incerto. [D] Sulla possibilità o meno che il contratto sottoposto a condizione potestativa mista sia soggetto o meno alla disciplina di cui all’art. 1358 c.c., laddove impone alle parti l'obbligo giuridico di comportarsi secondo buona fede durante lo stato di pendenza della condizione e sulle eventuali conseguenze. [E] Sulla possibilità o meno di estendere il giudizio arbitrale anche ad eccezione di inadempimento legata al mancato adempimento di una delle parti alle obbligazioni di un contratto prorogato. [F] Sulle valutazioni in merito alla fondatezza della eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. avanzata dalla Stazione Appaltante nel corso del giudizio arbitrale. [G] Sul danno risarcibile secondo la giurisprudenza del Consiglio di Stato. [H] Sul danno risarcibile secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione. [I] Sulla risarcibilità o meno del danno all'immagine subito dall'Impresa per la mancata conclusione dell'appalto e sulla possibilità di una liquidazione in via equitativa
Lodo Arbitrale, 27 ottobre 2011
[A] Sulla qualificazione dell'appalto come obbligazione di risultato e sulla possibilità o meno che la necessità di assumere nuovo personale per la corretta esecuzione dell'appalto possa consentire all'Impresa di essere rimborsata dei maggiori oneri. [B] Sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria sulle somme per l'obbligazione di risarcimento del danno derivante da inadempimento contrattuale. [C] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di giustificare il mancato pagamento di una fattura con la c.d. "eccezione di inadempimento" riferita ad una prestazione di molto successiva a quella fatturata dall'Impresa. [D] Sul criterio di riparto della giurisdizione in materia di revisione del prezzo prima dell'attribuzione della giurisdizione esclusiva e dopo tale attribuzione e sulla conseguente compromettibilità in arbitri o meno di detta questione. [E] Sull'applicabilità o meno della revisione prezzi di cui all'art. 1664 cod. civ. agli appalti pubblici di forniture e servizi, nonché sulla disciplina contenuta in proposito nell'art 115 del d.lgs. n° 163 del 2006. [F] Sui presupposti necessari alla valutazione della domanda di arricchimento senza causa. [G] Sui presupposti e sull'onere della prova per la domanda di ripetizione dell'indebito. [H] Sui presupposti per l'accoglimento della domanda per lite temeraria ex art 96 c.p.c.
Lodo Arbitrale, 11 aprile 2008 n. 50
[A] La diffida ad adempiere di cui ali 'art. 1454 c.c. esige la manifestazione univoca della volontà dell'intimante di ritenere risolto il contratto in caso di mancato adempimento. [B] Sull'esperibilità o meno da parte dell'appaltatore dell'azione di risoluzione del contratto per inadempimento della stazione appaltante, successivamente alla intervenuta risoluzione del contratto disposta unilateralmente dalla committente. [C] Sull’obbligo dell'appaltatore di verificare la correttezza del progetto e di segnalarne le eventuali carenze ed errori. [D] Sulla sussistenza o meno di un obbligo dell’appaltatore di dare comunque esecuzione alle parti d'opera realizzabili anche in caso di sospensione parziale illegittima. [E] Sulla presenza di reciproche azioni di risoluzione del contratto e sulla possibilità di dedurne una comune volontà di sciogliere il vincolo per mutuo dissenso. [F] Sull’anticipata estinzione del contratto di appalto e sugli obblighi riguardo alla redazione del conto finale e del certificato di collaudo. [G] Sulla inefficacia ex lege della polizza fideiussoria una volta decorsi i termini per il collaudo
Lodo Arbitrale, 28 febbraio 2008 n. 23
[A] Sulla richiesta di risarcimento del danno derivante dal mancato conseguimento dei requisiti economici legati all'esecuzione dei lavori. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva e di successiva conferma. [C] Sul momento in cui devono essere iscritte le riserve per i c.d. “danni da fatti continuativi”. [D] Sulla spettanza o meno del risarcimento dei danni all’appaltatore qualora questi abbia volontariamente sospeso i lavori per l’asserito inadempimento dell’amministrazione
Lodo Arbitrale, 18 febbraio 2008 n. 21
Sull'applicazione delle norme privatistiche e segnatamente dell'eccezione di inadempimento, ex art. 1460 cod. civ., nei lavori pubblici
Lodo Arbitrale, 27 gennaio 2008 n. 7
[A] Sull’ipotesi di declinatoria arbitrale proveniente da una parte. [B] Sull’importo minimo delle riserve oltre il quale può avviarsi la procedura arbitrale. [C] Sul dovere di cooperazione che grava sulla pubblica amministrazione. [D] Sull’eccezione di inadempimento invocabile dall’impresa in caso di ritardato pagamento degli stati di avanzamento. [E] Sul mancato utile che consegue all’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 4 gennaio 2008 n. 1
[A] Sull’assunzione delle prove e sul rispetto del principio del contradditorio nel giudizio arbitrale. [B] Sull’insussistenza nel nostro ordinamento di una sorta di “citazione arbitrale”. [C] Sui vizi della vocatio in ius e sulla sanatoria (ex nunc) dei vizi della editio actionis, nel giudizio arbitrale. [D] Sull’esercizio dell'exceptio inadimplenti non est adimplendum ai sensi dell’art. 1460 c.c. [E] Sul danno all'immagine professionale dell'impresa per illegittima esclusione dall’appalto. [F] Sul danno da perdita di chance