Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.P.R. 207.2010. Art. 200 (Conto finale dei lavori). Art. 173 554.99
Tribunale di Firenze, 5 ottobre 2022
[A] Sul termine entro il quale deve essere iscritta la riserva con riferimento a fatti che determino costi non immediatamente quantificabili in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla sorte delle riserve regolarmente iscritte nel registro di contabilità ma non confermate nel conto finale accettato dall’Appaltatore in materia di Appalto pubblico. [C] Sulle ipotesi in cui risultano applicabili le disposizioni di cui agli artt. 35 e 36 del capitolato generale approvato con d.p.r. 1063/1962, poi trasfuse nell’art. 116 del d.p.r. 554/1999, concernenti gli interessi applicabili in caso di ritardato pagamento delle rate dovute all’Appaltatore per l’esecuzione di un contratto d’Appalto pubblico. [D] Sull’(in)idoneità dell’apposizione di una riserva o dell’emissione di una fattura a costituire formale messa in mora della Stazione Appaltante in materia di Appalto pubblico. [E] Sull’onere della prova in materia di interessi compensativi per ritardo nel pagamento.
Tribunale di Vibo Valentia, 27 giugno 2022
[A] Sul momento a partire dal quale sorge e diventa esigibile il credito dell’impresa Appaltatrice per il saldo del corrispettivo d’Appalto pubblico nella vigenza dell’art. 197 del d.p.r. 554/1999. [B] Sul momento a partire dal quale sorge e diventa esigibile il credito dell’impresa Appaltatrice per il saldo del corrispettivo d’Appalto pubblico nel caso in cui la Stazione Appaltante rilevi dei vizi nelle opere ed ometta il pagamento del corrispettivo.
Tribunale di Torino, 20 ottobre 2021
[A] Sulle conseguenze del fallimento della capogruppo di A.T.I. circa la legittimazione delle mandanti a far valere i propri diritti nei confronti della Stazione Appaltante. [B] Sugli effetti della dichiarazione di fallimento in relazione allo scioglimento di contratto d’Appalto pubblico. [C] Sulle eccezioni al divieto di utilizzo, da parte del CTU, dei documenti non ritualmente prodotti dalle parti. [D] Sui limiti del valore di pubblica fede dello stato di consistenza in materia di contratto d’Appalto pubblico. [E] Sull’obbligo motivazionale del Giudice in relazione alle osservazioni dei CTP. [F] Sull’applicabilità della sospensione dei pagamenti da parte della Stazione Appaltante, ex art. 118, comma 3, del d.lgs. 163/2006, nel caso di fallimento dell’Appaltatore. [G] Sul principio di buona fede oggettiva nel caso di inadempimento di scarsa rilevanza in materia di contratto d’Appalto pubblico. [H] Sui presupposti necessari ai fini del risarcimento del danno d’immagine ed alla reputazione. [I] Sui limiti entro i quali la Committenza può soddisfare un proprio credito nei confronti dell’Appaltatore attraverso la cauzione versata da quest’ultimo in numerario o in titoli di stato o attraverso la garanzia fidejussoria che può sostituire le suddette forme di cauzione. [J] Sulla cristallizzazione del thema decidendum. [K] Sulle conseguenze della proposizione di una domanda di risarcimento del danno generica e priva di specifiche allegazioni. [L] Sulla condanna alle spese per l’attività dei CTP.
Tribunale di Napoli, 16 settembre 2021
[A] Sul regime di decadenza delle riserve formulate dall’appaltatore e sulla conseguenza della mancata espressa conferma delle stesse sul conto finale, in particolare quando riguardano i c.d. “fatti continuativi”. [B] Sulle conseguenze della mancata valida stipulazione di un contratto d’appalto con la P.A. a causa dell’inosservanza delle forme necessarie.
Corte d’Appello di Venezia, 26 luglio 2021
[A] Sui termini che la Stazione Appaltante deve rispettare per sollevare eccezione di decadenza del diritto dell’Appaltatore di formulare riserve in materia di Appalti pubblici. [B] Sulla possibilità che la pendenza di trattative tra Stazione Appaltante e Appaltatore possano impedire la decadenza per l’Appaltatore della facoltà di formulare riserve ai sensi dell’art. 2966 c.c.. [C] Sull’obbligo in capo all’Appaltatore di esaminare e riscontrare la correttezza degli elaborati progettuali cui è tenuta la Stazione Appaltante in materia di Appalti pubblici. [D] Sull’ammissibilità o meno della prova testimoniale nel caso dell’insorgere di ostacoli alla progressione dei lavori asseritamente dovuti a carenze progettuali da parte dell’Appaltatrice in materia di Appalti pubblici. [E] Sul termine e sulle modalità per l’iscrizione delle riserve da parte dell’Appaltatore.
Corte d’Appello di Milano, 1 ottobre 2021
[A] Sugli effetti della risoluzione del contratto sulle riserve regolarmente iscritte in materia di Appalto pubblico. [B] Sulle modalità di contestazione in giudizio della carenza di legittimazione ad agire e della carenza di titolarità del rapporto controverso da parte dell’Appaltatore e della Stazione Appaltante. [C] Sull’obbligo in capo all’Appaltatore, in materia di Appalto pubblico, di iscrivere le riserve nell’ipotesi di momentanea indisponibilità del registro di contabilità. [D] Sulle modalità per l’iscrizione delle riserve da parte dell’Appaltatore.
Corte d’Appello di Venezia, 7 giugno 2021
[A] Sugli accertamenti necessari ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni ex art. 278 c.p.c.. [B] Sui requisiti necessari ai fini della validità e tempestività dell’iscrizione delle riserve da parte dell’Appaltatore. [C] Sulla penale stabilita per il ritardo nell’ultimazione dei lavori ed il suo rapporto con l’adempimento dell’obbligazione.
Tribunale di Milano, 10 giugno 2021
[A] Sulla tempestività dell’apposizione delle riserve in materia di Appalto pubblico. [B] Sulla tempestività dell’iscrizione delle riserve in caso di danno non immediatamente quantificabile e di danno continuativo. [C] Sulla sussidiarietà dell’azione di arricchimento.
Tribunale di Teramo, 12 gennaio 2021
[A] Sugli effetti che il rinvio d’ufficio dell’udienza, ex art. 168-bis, co. 4 c.p.c., determina in relazione ai termini per il deposito della comparsa e la proposizione dell’appello incidentale; [B] Sull’ammissibilità di eccezioni di decadenza delle Riserve proposte oltre i termini di cui all’art. 166 c.p.c;.[C] Sull’ammissibilità, in materia di Appalto pubblico, delle domande risarcitorie relative a pretese non iscritte in apposite Riserve nel caso della risoluzione del contratto; [D] Sulle conseguenze di una Sospensione dei lavori determinata da originarie carenze progettuali negli elaborati della Pubblica Amministrazione; [E] Sulla delimitazione dell’alea che contraddistingue il contratto d’Appalto a corpo; [F] Sulla configurabilità o meno delle Riserve quale intimazione di pagamento
Tribunale di Milano, 31 agosto 2017
[A] Sulle modalità di iscrizione delle riserve da parte dell’impresa al fine di garantire la tempestività della riserva ed evitare di incorrere in decadenze. [B] Sugli effetti prodotti dalla mancata reiterazione delle riserve da parte dell’Impresa in sede di liquidazione del conto finale. [C] Sui differenti effetti prodotti dalla non accettazione del conto finale, non firmato e non sottoscritto dall'esecutore delle opere, rispetto alla accettazione del conto finale senza conferma delle riserve. [D] Sulle ipotesi di contabilità informe o irricostruibile che possono esonerare l’appaltatore dalla iscrizione di tempestiva riserva. [E] Sugli effetti prodotti dalla omessa trasmissione all’appaltatore della relazione redatta dal Direttore dei Lavori in esito al conto finale. [F] Sulla funzione delle riserve e sui limiti alla proposizione delle medesime da parte dell’appaltatore
Tribunale di Avellino, 2 maggio 2017
[A] Sul riparto di giurisdizione tra Giudice Ordinario e Giudice Amministrativo in materia di appalti pubblici. [B] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante nel caso in cui l’Appaltatore si rifiuti di sottoscrivere, con o senza riserve, il conto finale, in particolare ai fini del decorso del termine di decadenza per l’iscrizione di riserve. [C] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione dei SAL da parte del Direttore dei Lavori, senza contestazioni, possa costituire prova o grave indizio della corrispondenza tra opere realizzate e contabilità approvata. [D] Sui limiti alla riconoscibilità del corrispettivo per opere ulteriori realizzate dall’appaltatore in aggiunta a quelle previste dal contratto. [E] Sulla esistenza o meno del diritto al corrispettivo in capo all’Appaltatore per opere non autorizzate dalla Stazione Appaltante. [F] Sui limiti alla proponibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. da parte dell’Appaltatore per il riconoscimento del corrispettivo relativo ad opere non previste nel contratto.
Tribunale di Potenza, 29 marzo 2017
[A] Sulle finalità dell’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’Appaltatore. [B] Sulle modalità e sui termini per l’iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’Appaltatore. [C] Sull’onere di confermare le riserve sul conto finale dei lavori disposto dall’art. 201 del d.P.R. n. 207/2010. [D] Sulle modalità con cui le riserve devono essere confermate nel conto finale e sugli effetti prodotti dalla mancata o errata conferma delle stesse da parte dell’Appaltatore. [E] Sulla possibilità o meno che le riserve iscritte dall’Appaltatore siano idonee a costituire in mora l’Amministrazione. [F] Sulle richieste dell’Appaltatore che sono soggette all’onere di iscrizione di tempestiva riserva a pena di decadenza. [G] Sulla natura di condizione di procedibilità del tentativo di accordo bonario di cui all’art. 240 del d.lgs. n. 163/2006. [H] Sulla giurisdizione del Giudice Amministrativo in materia di revisione prezzi e sulle ipotesi in cui si può configurare la giurisdizione Ordinaria in materia di revisione prezzi.
Lodo Arbitrale, 3 febbraio 2015
[A] Sulle differenze tra revoca e annullamento di un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole. [B] Sulla ripartizione delle competenze tra Giunta Comunale e Consiglio Comunale nella gestione di un rapporto di concessione e della decisione di procedere alla risoluzione in danno del contratto di concessione. [C] Sulla qualificazione della concessione di servizi e sulle caratteristiche in presenza delle quali si ha “concessione di servizi” e non “appalto di servizi”. [D] Sugli elementi distintivi tra “concessione di servizi” e “concessione di lavori”. [E] Sulla applicabilità o meno della disciplina esecutiva degli appalti pubblici alle concessioni, in particolare per quanto riguarda la consegna. [F] Sui criteri di valutazione dell’inadempimento del concessionario ai fini della valutazione della domanda di risoluzione per inadempimento a suo carico. [G] Sulla rilevanza o meno della tolleranza della Stazione Appaltante nei confronti del concessionario inadempiente ai fini della valutazione della domanda di risoluzione per inadempimento e sulla rilevanza o meno dell’omessa pubblicazione dei bilanci da parte della concessionaria. [H] Sui presupposti per l’accoglimento della domanda di risarcimento per danno all’immagine richiesta dalla Stazione Appaltante in ragione del grave inadempimento della concessionaria
Lodo Arbitrale, 30 ottobre 2015
[A] Sulla ammissibilità o meno del giudizio per il riconoscimento delle riserve avviato dall'Appaltatore prima della sottoscrizione del Conto Finale. [B] Sugli effetti della mancata sottoscrizione con riserva del Conto Finale a conferma delle riserve già iscritte e sulla possibilità o meno che la proposizione del giudizio prima della presentazione del Conto finale da parte della Stazione Appaltante possa essere considerata manifestazione di volontà di confermare le riserve iscritte. [C] Sulle modalità con cui l'appaltatore può dare la prova della propria volontà di non accettare il conto finale. [D] Sulla disciplina della fase transitoria di cui all’art. 1, comma 25, l. n. 190/2012 (il cui comma 19 ha introdotto l'obbligo di preventiva autorizzazione dell'arbitrato) laddove esclude dall’ambito di applicazione dell’emendato art. 241 del d.lgs. 163/2006 gli “arbitrati conferiti o autorizzati” prima del 28/11/2012. [E] Sul regime delle preclusioni nel procedimento arbitrale e sui limiti alla possibilità di ampliare e modificare le domande in corso di giudizio. [F] Sulla inderogabilità e sul necessario integrale riconoscimento degli oneri della sicurezza, anche nel caso di carenze del progetto di gara e delle necessarie varianti in corso d’opera. [G] Sulla necessità o meno per l'Appaltatore di iscrivere formale riserva al fine di ottenere il pagamento degli oneri di sicurezza. [H] Sull'onere della prova posto a carico dell'Appaltatore che richieda il pagamento del credito derivate da ulteriori lavorazioni soggette a detrazione da parte della Stazione Appaltante. [I] Sul dies a quo per il calcolo dei termini suppletivi concessi per la conclusione dei lavori negli atti aggiuntivi. [L] Sul decorso degli interessi sulla rata di saldo e sul momento a partire dal quale sorge il diritto alla riscossione da parte dell'Appaltatore. [M] Sulla sussistenza o meno della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo per le controversie relative alla compensazione dei prezzi di cui al quarto comma dell’art. 133, d.lg. n. 163/2006 e sull'onere di impugnazione dei relativi provvedimenti posto a carico dell'Appaltatore. [N] Sul calcolo degli interessi moratori per i ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante. [O] Sulla possibilità o meno per l'Appaltatore di ottenere il risarcimento del maggior danno ai sensi dell'art. 1224, comma 2, c.c., nel caso di ritardati pagamenti da parte della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 28 novembre 2014
[A] Sui requisiti necessari affinché la sospensione dei lavori possa ritenersi legittima. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di rallentamenti dei lavori dovuti alla necessità di apportare modifiche al progetto. [C] Sulla rilevanza o meno, ai fini dell'attribuzione delle responsabilità in caso di lacune progettuali, delle dichiarazioni rese dall'appaltatore in sede di gara. [D] Sulla possibilità o meno per l'appaltatore di svolgere contestazioni laddove abbia sottoscritto senza riserve del verbale consegna lavori. [E] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di eccessiva durata dei procedimenti finalizzati a garantire il regolare svolgimento dei lavori (per es. per l'approvazione di una perizia di variante). [F] Sulle responsabilità della Stazione Appaltante in caso di ritardata rimozione di interferenze e sottoservizi. [G] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate a titolo risarcitorio per illegittima sospensione e per anomalo andamento dei lavori. [H] Sulla disciplina in merito ai ritardati pagamenti o alla ritardata emissione dei certificati di pagamento e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva. [I] Sulla tempestività o meno della riserva iscritta in calce all'Ordine di Servizio e richiamata solo genericamente nel Conto Finale, senza essere ivi ritrascritta
Lodo Arbitrale, 27 maggio 2014
[A] Sulla possibilità o meno di una delle parti di eccepire il venir meno del vincolo scaturente dalla convenzione di arbitrato ai sensi dell'art. 816septies c.p.c., in caso di omesso versamento dell'acconto al collegio. [B] Sulla sottoscrizione del conto finale e sull'onere della prova riguardo all'effettivo ricevimento da parte dell'Impresa dell'invito espresso e formale alla sottoscrizione. [C] Sulla competenza arbitrale a decidere in merito al procedimento ordinario di adeguamento prezzi, di cui all' art. 133, commi terzo e quarto, del D.Lgs. n. 163/2006. [D] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria e sulla applicabilità degli interessi anatocistici sulle somme liquidate come debito di valore. [E] Sull'iscrizione delle riserve per i c.d. fatti continuativi generatori di anomalo andamento dei lavori. [F] Sulla risarcibilità del danno subito dall'appaltatore in caso di ritardato collaudo non dipendente da causa imputabile all'appaltatore stesso
Lodo Arbitrale, 14 novembre 2013
[A] Sull'onere per l'Impresa di confermare sul conto finale le riserve in precedenza espresse. [B] Sull'onere posto a carico della Stazione Appaltante di richiedere il DURC all'Impresa e sulla responsabilità per ritardati pagamenti dovuti alla ritardata presentazione del DURC da parte dell'Impresa
Cassazione Civile, Sez. I, 2 agosto 2012
[A] Sulla esistenza o meno di un obbligo per l'appaltatore di eseguire lavori ulteriori oltre il quinto e sul diritto di chiedere la risoluzione del contratto nel caso di superamento di detta soglia. [B] Sulla necessità che l'Amministrazione appaltante approvi formalmente la riduzione dei prezzi concordata tra impresa e DL in sede di atto di sottomissione e sulla possibilità di applicare unilateralmente prezzi più elevati da quelli concordati dal DL. [C] Sui limiti alla possibilità di iscrivere riserve nel conto finale e sulla idoneità dello stesso a ricevere l'iscrizione delle sole riserve relative a fatti sopravvenuti dopo il completamento dei lavori e dopo la chiusura del registro di contabilità
Cassazione Civile, Sez. I., 17 luglio 2012
>[A] Sulla necessità o meno di confermare le riserve iscritte nel conto finale e sugli effetti della mancata sottoscrizione del conto finale o della sottoscrizione senza la conferma delle domande già formulate. [B] Sui limiti al sindacato sul contenuto del lodo arbitrale da parte della Corte di Cassazione
Lodo Arbitrale, 27 settembre 2012
[A] Sulla forma eventualmente necessaria per la preventiva contestazione degli inadempimenti contrattuali all'appaltatore ai fini della risoluzione dell'appalto. [B] Sulle valutazioni svolte dal Collegio nel caso di domandata illegittimità del provvedimento di risoluzione assunto dalla Stazione Appaltante e sulla possibilità o meno che il provvedimento venga convertito in rescissione d'ufficio in caso di accertata responsabilità prevalente della S.A.. [C] Sulla possibilità o meno che la perizia di variante predisposta dalla Stazione Appaltante per sanare la mancanza di un ordine scritto del direttore dei lavori sia idonea a escludere che l'irregolarità medesima sia stata la causa di vicende ulteriori riguardanti l'appalto. [D] Sulle contestazioni per le quali opera il regime delle riserve, sulle modalità di iscrizione, precisazione e conferma delle riserve e sulle contestazioni per le quali non vige il regime delle riserve. [E] Sulla risarcibilità del danno all'immagine vantato dalla Stazione Appaltante in ragione degli inadempimenti dell'Appaltatore
Lodo Arbitrale, 31 luglio 2012
[A] Sui canoni interpretativi del contenuto della clausola compromissoria. [B] Sulla applicabilità o meno ai contratti d'appalto stipulati precedentemente delle disposizioni contenute nel Regolamento dettato dal D.P.R. n. 554/1999 e, in particolare, dall'art. 173, comma 2, afferente gli elaborati di accompagnamento al conto finale dei lavori. [C] Sulla spettanza o meno degli interessi moratori ex d.lgs. n. 231 del 2002 sui corrispettivi maturati su prestazioni in esecuzione di contratti stipulati prima dell'entrata in vigore del d.lgs. n. 231 del 2002
Lodo Arbitrale, 20 marzo 2012
[A] Sul termine di decadenza delle riserve, sulla evoluzione normativa al riguardo e sul fondamento della disciplina normativa in questa materia. [B] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel caso in cui l'Appaltatore pretenda maggiori compensi e sulle modalità di iscrizione delle riserve nel caso dei c.d. fatti continuativi. [C] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva da parte dell'Appaltatore e sulla possibilità di successiva quantificazione. [D] Sulle fasi del procedimento per l'iscrizione delle riserve e sulla separazione della fase dell'iscrizione da quella della esplicitazione, nonché sulla successiva necessità di reiterare le richieste nel conto finale. [E] Sulle tre ipotesi in cui si verifica la decadenza dalle riserve: 1) mancata iscrizione tempestiva; 2) mancata specificazione nei 15 giorni; 3) mancata reitarazione nel conto finale. [F] Sull'onere di tempestiva iscrizione della riserva nel caso di registro di contabilità tenuto in modo irregolare o in caso di mancata tenuta dello stesso. [G] Sulla tempistica del regime di iscrizione delle riserve e sul maturare della decadenza. [H] Sull'onere della prova in materia di tempestività delle riserve e decadenza. [I] Sulle ipotesi in cui la non corretta tenuta del registro di contabilità fa sorgere la possibilità per l'appaltatore di venir meno all'onere di iscrivere le riserve e sui documenti ove è possibile l'iscrizione di riserve. [L] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva per i c.d. "fatti continuativi" e in caso di anomalo andamento dei lavori. [M] Sulla possibilità di decadenza parziale in caso di ritardata iscrizione delle riserve in cui si contesta l'anomalo andamento dei lavori. [N] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori per causa imputabile alla Stazione Appaltante: spese generali. [O] Segue: mancato utile. [P] Segue: sulla prova necessaria a dimostrare il danno da mancato utile. [Q] Segue: vincoli fideiussori. [R] Segue: l'ammortamento dei macchinari e delle attrezzature, manodopera e guardiania. [S] Segue: interessi e rivalutazione monetaria. [T] Segue: sul dies a quo per il calcolo di interessi e rivalutazione sulle somme liquidate a titolo risarcitorio in ragione dell'anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 12 marzo 2012
[A] Sulla decadenza o meno dell’appaltatore dalla possibilità di far valere le proprie riserve allorquando non vengano rispettate dalla stazione appaltante le prescrizioni imposte dalla normative in tema di tenuta della contabilità. [B] Sulla legittimità o meno delle detrazioni operate dal DL sul conto finale ma relative a lavori già contabilizzati. [C] Sulla ammissibilità o meno della domanda avanzata dall'Impresa volta ad accertare la illegittimità delle operazioni di collaudo per illegittima nomina del collaudatore in violazione dell'art. 188 comma 12, d.p.r. 554 del 1999
Lodo Arbitrale, 14 dicembre 2010
[A] Sui requisiti necessari a considerare legittima la sospensione dei lavori da parte della Stazione appaltante. [B] Sulla tempestività delle riserve: sussistenza o meno dell’onere per l’Impresa di confermare la riserva al momento della sottoscrizione del conto finale. [C] Segue: sull’onere di iscrivere le pretese conseguenti a fatti c.d. «continutativi»; [D] segue: sulla possibilità o meno per l’Impresa di differire la quantificazione definitiva dei danni richiesti al momento della cessazione del c.d. fatto «continuativo». [E] segue: sulle differenze per l’iscrizione della riserva ove la sospensione dei lavori sia ab origine illegittima, ovvero diventi illegittima solo successivamente. [F] Sulla possibilità o meno che le perizie di variante eseguite dalla Stazione Appaltante per supplire a omesse verifiche all’origine possano costituire motivo di legittima sospensione. [G] Sulla sussistenza o meno di un potere discrezionale della Stazione Appaltante nell’applicare il prolungamento del termine di esecuzione dei lavori per fatti ad essa imputabili. [H] Sulla possibilità o meno che la necessità di acquisire titoli autorizzativi occorrenti all’esecuzione dei lavori possa costituire motivo di legittima sospensione. [I] Sulla possibilità o meno che la necessità di predisporre varianti progettuali possa costituire motivo di legittima sospensione. [L] Sulle caratteristiche essenziali del progetto esecutivo e sulla necessità o meno delle indagini geognostiche. [M] Sulla assoggettabilità o meno all’onere della previa iscrizione di riserva delle domande dell'appaltatore volte al riconoscimento del «prezzo chiuso» ovvero di compensi revisionali
Lodo Arbitrale, 30 luglio 2010
[A] Sulle condizioni che devono sussistere affinché la mancata sottoscrizione del conto finale o la mancata riproposizione delle riserve in calce allo stesso comporti una presunzione di accettazione da parte dell'impresa di detto documento. [B] Sul contratto aleatorio che rimette interamente in capo all'impresa i costi e maggiori oneri derivanti anche da sospensioni ingiustificate ed immotivate dei lavori. [C] Nell'appalto di opere pubbliche il Direttore dei lavori può essere considerato in ragione dei suoi compiti e delle sue attribuzioni come "organico" all'Ente
Lodo Arbitrale, 16 aprile 2010
[A] Sulla clausola compromissoria dubbia e sull’orientamento da seguire in ordine all’applicazione dei contrapposti principi dell’”interpretazione conservativa” delle clausole contrattuali e dell’”interpretazione restrittiva” che porta alla giurisdizione statuale in luogo dell’arbitrato. [B] Nessuna norma prevede un onere di rinnovare o riproporre le riserve tempestivamente iscritte nei registri di contabilità. [C] Sul procedimento e sulla corretta modalità di redazione del “conto finale” dei lavori. [D] Il concetto di immodificabilità del prezzo a corpo non è assoluto ed inderogabile. [E] Sulla valenza della dichiarazione rilasciata dall’appaltatore in sede di gara ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 554 del 1999. [F] Sulla possibilità o meno di assimilare la consegna parziale all'illecita sospensione parziale ai fini del risarcimento del danno all’impresa. [G] I criteri di cui alle lettere da a) a d) del comma 2 dell'art. 25 del D.M. n. 145 del 2000, costituiscono soltanto criteri guida. [H] Sull’onere di iscrivere riserva riguardo a fatti continuativi. [I] Sulla necessità di determinare analiticamente nel PSC le voci della sicurezza non soggette a ribasso d’asta
Lodo Arbitrale, 28 luglio 2009
[A] L’opzione, concessa all'appaltatore, di chiedere, in caso di sospensione dei lavori protrattasi oltre i riferiti limiti di tempo, lo scioglimento del contratto senza indennità con relativo diritto al risarcimento dei danni solo nel caso in cui l'amministrazione si sia opposta a tale richiesta di scioglimento, attengono esclusivamente a sospensioni "legittime". [B] Sulle conseguenze che derivano dalle reciproche domande di risoluzione, fondate da ciascuna parte sugli inadempimenti dell'altra, una volta accertata l'infondatezza di tali scambievoli specifici addebiti. [C] Sul principio di “postnumerazione” che vige negli appalti pubblici e sugli effetti ai fini della liquidazione degli stati di avanzamento e del conto finale
Lodo Arbitrale, 24 settembre 2009
[A] Sulla clausola contrattuale che subordina la devoluzione alla cognizione arbitrale di ogni controversia ad un previo tentativo di amichevole composizione tra stazione appaltante ed impresa. [B] Sugli effetti della transazione riguardo ai danni successivi ed imprevedibili. [C] Sui limiti all’onere di apporre le riserve sul certificato di collaudo e sulla differenza rispetto alle riserve da iscrivere nel conto finale. [D] Sul danno per ridotto utilizzo dei materiali cagionato dall’anomalo andamento dei lavori
Lodo arbitrale, 13 gennaio 2009
[A] Sulla decadenza o meno delle riserve in caso di mancata conferma delle stesse nel conto finale. [B] Sulla mancata ripetizione della riserva dopo la prima iscrizione sul registro di contabilità in corrispondenza dei successivi allibramenti. [C] Sulla possibilità o meno di esaminare nel merito le riserve concernenti l'indisponibilità dell'area di cantiere e le difficoltà di accesso allo stesso, laddove queste non siano riportate nel registro di contabilità. [D] Sulla dottrina e la giurisprudenza riguardo all’obbligo di iscrivere nuovamente le riserve nel registro di contabilità dopo il primo atto. [E] Sulla nozione di "primo atto dell'appalto idoneo a ricevere" le riserve. [F] Sulla possibilità o meno di esercitare le riserve in forme diverse dall'iscrizione nel registro di contabilità ove non vi sia la materiale disponibilità dello stesso da parte dell'appaltatore. [G] Sulla mancanza di un accesso all'area di cantiere adeguato rispetto alle dimensioni dei mezzi e sulla possibilità o meno di assimilare tale fatto ad un errore progettuale. [H] Qualsiasi impedimento riscontrabile in sede di consegna dei lavori deve essere tempestivamente fatto valere apponendo apposita riserva nel suddetto verbale. [I] Sui casi in cui in un appalto “a corpo” possono essere riconosciuti compensi “a misura” in seguito a varianti progettuali. [L] Sul c.d. “contenuto minimo della riserva”. [M] Sul momento in cui sorge l’onere di tempestiva iscrizione di riserva in presenza di “atti continuativi”. [N] Sull’errata determinazione degli oneri della sicurezza indicati nel bando di gara e sul diverso importo che discenderebbe in base alla normativa vigente. [O] L'ordinamento non indica alcuna percentuale da applicare all'importo totale dei lavori al fine di calcolare la quota degli oneri di sicurezza. [P] Sui casi in cui è ammessa l’introduzione di riserve mediante l’inoltro in una raccomandata AR
Lodo Arbitrale, 21 luglio 2009
[A] Sul risarcimento del danno cagionato all’appaltatore per anomalo andamento dei lavori. [B] Sul risarcimento del danno subito dall'appaltatore in ragione del colpevole ritardo accumulato dall’amministrazione nella redazione del conto finale e nell’espletamento delle operazioni di collaudo
Lodo Arbitrale, maggio 2009 n. 74
[A] Sull'art. 24, 3 comma, del D.M. 145 del 2000 laddove impone all'appaltatore l'onere della diffida qualora questi ritenga cessate le cause che hanno determinato la sospensione temporanea dei lavori e sulla possibilità o meno di invocare tale decadenza nel caso in cui la sospensione sia stata disposta per la redazione di una perizia di variante. [B] Il risarcimento del danno da sospensione illegittima deve essere ridotto laddove l’impresa abbia comunque omesso di attivarsi nei confronti del responsabile del procedimento richiedendo lo scioglimento del contratto. [C] Sull'eccezione secondo la quale il credito per rata di saldo non possa essere considerato esigibile in quanto esso deve seguire all'esito positivo del collaudo e al certificato di regolare esecuzione dei lavori
Lodo Arbitrale, 23 aprile 2009 n. 53
[A] Sul termine decadenziale di cui all'art. 33, c. 2, del D.M. 145 del 2000 per promuove l’arbitrato in caso di mancato accordo bonario. [B] Sulla mancata sottoscrizione del conto finale o sulla sottoscrizione senza che l’appaltatore confermi le domande già formulate nel registro di contabilità. [C] Sul caso in cui, nel contesto dell'economia del contratto, la parte ineseguita sia di per sé obbiettivamente esigua se rapportata all'economia complessiva della prestazione. [D] Sul caso in cui la Stazione appaltante approva una perizia di variante fissando un termine incongruo per la realizzazione delle nuove opere. [E] Sul diritto potestativo esercitabile dalla stazione appaltante con la riduzione di un quinto dell’importo contrattuale
Lodo Arbitrale, 29 maggio 2008 n. 64
[A] Sulla tempistica e sulle condizioni di validità previste dal D.P.R. 554 del 1999 per l’iscrizione delle riserve. [B] Sulla necessità o meno di iscrivere nei registri di contabilità successivi la riserva già iscritta in precedenza. [C] Sull’onere di approvare tempestivamente una variante al progetto qualora questa sia necessaria. [D] Sul diritto o meno dell'appaltatore alla corresponsione di un indennizzo quando la variante, contenuta nei limiti del quinto dell’importo contrattuale, abbia determinato più gravi oneri rispetto a quelli contrattualmente stabiliti. [E] Sulla sottoscrizione di Atti di Sottomissione o di atti aggiuntivi e sulla rinunzia alle riserve iscritte in contabilità. [F] Sui termini per l’iscrizione della riserva in caso di fatti continuativi. [G] Sulle condizioni che devono sussistere affinché le opere possano sostanzialmente ritenersi ultimate. [H] Sull'operato della direzione lavori, che ha riformulato, tramite un “nuovo prezzo” la voce “a corpo” originaria scomputando un intero blocco di opere non realizzato. [I] Sulle condizioni che devono sussistere per procedere a lavorazioni “in economia”
Lodo Arbitrale, 11 aprile 2008 n. 50
[A] La diffida ad adempiere di cui ali 'art. 1454 c.c. esige la manifestazione univoca della volontà dell'intimante di ritenere risolto il contratto in caso di mancato adempimento. [B] Sull'esperibilità o meno da parte dell'appaltatore dell'azione di risoluzione del contratto per inadempimento della stazione appaltante, successivamente alla intervenuta risoluzione del contratto disposta unilateralmente dalla committente. [C] Sull’obbligo dell'appaltatore di verificare la correttezza del progetto e di segnalarne le eventuali carenze ed errori. [D] Sulla sussistenza o meno di un obbligo dell’appaltatore di dare comunque esecuzione alle parti d'opera realizzabili anche in caso di sospensione parziale illegittima. [E] Sulla presenza di reciproche azioni di risoluzione del contratto e sulla possibilità di dedurne una comune volontà di sciogliere il vincolo per mutuo dissenso. [F] Sull’anticipata estinzione del contratto di appalto e sugli obblighi riguardo alla redazione del conto finale e del certificato di collaudo. [G] Sulla inefficacia ex lege della polizza fideiussoria una volta decorsi i termini per il collaudo
Lodo Arbitrale, 28 marzo 2008 n. 42
[A] Sul momento da cui decorre il termine per l’iscrizione di riserva qualora alcune lavorazioni siano state contabilizzate dal direttore lavori in “partita provvisoria”. [B] Sull’onere di tempestiva riserva in presenza di “fatti continuativi”. [C] Sui casi in cui, una volta iscritta riserva in seguito all’emissione dello stato di avanzamento, è consentito esplicitarla nel conto finale anziché nel medesimo SAL