Corte d’Appello di Napoli, 25 luglio 2023
[A] Sulla necessità per l’attore appellante di evocare nel giudizio d’appello il terzo chiamato in garanzia dal convenuto. [B] Sull’applicabilità dell’art. 129, co. 8 del d.p.r. 554/1999, oggi art. 157 del d.p.r. 207/2010, che esclude la possibilità per l’appaltatore di risolvere il contratto d’appalto pubblico con le modalità civilistiche, al caso della consegna parziale dei lavori e sulla ratio della norma. [C] Sull’onere probatorio posto in capo alla parte che domandi la risoluzione di un contratto d’appalto per inadempimento e sulla natura di mutatio libelli della modifica delle circostanze dell’inadempimento. [D] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di chiedere la risoluzione di un contratto d’appalto pubblico nel caso in cui risulti mancante la relazione geologica tra gli atti di gara. [E] Sugli effetti, con riferimento alla mancata rimozione da parte della stazione appaltante degli impedimenti e delle interferenze nelle areee consegnate all’appaltatore, della dichiarazione dell’impresa ex art. 1 del d.p.r. 1063/1992 con particolare riguardo alle linee elettriche, telefoniche, telegrafiche, agli acquedotti ed agli altri impedimenti non connessi o dipendenti dalla natura dei luoghi ma estranei ad essa od in essa occultati. [F] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico. [G] Sulla natura di condizione di procedibilità del tentativo di accordo bonario ex art. 240, co. 16 del d.lgs n. 163/2006 con riferimento alla domanda volta all’ottenimento delle somme oggetto di richiesta,
Corte d’Appello di Cagliari, 20 luglio 2023
[A] Sulla gestione delle eventuali “interfenze”, impeditive dell’esecuzione dell’opera, nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e del d.p.r. 207/2010 e sugli obblighi di verifica e di diligenza posti in capo all’appaltatore circa la validità tecnica del progetto fornito dal committente pubblico. [B] Sulla funzione della cauzione definitiva che l'esecutore del contratto d'appalto di lavori pubblici è tenuto a prestare e sui casi ed i limiti entro cui la p.a. appaltatrice può trattenere le somme, con particolare riguardo al ritardo nella realizzazione dell’opera da parte dell’appaltatore. [C] Sulla rilevabilità dell’eccezione concernente l’applicazione clausola penale contenuta in un contratto d’appalto pubblico.
Cassazione Penale, 19 ottobre 2023
[A] Sugli elementi necessari ai fini della verifica della ricorrenza del rischio interferenziale, da cui sorge per il committente l’obbligo di nominare il coordinatore per l’esecuzione dei lavori di un appalto su cui operino più imprese. [B] Sugli obblighi ed i poteri del coordinatore per l’esecuzione dei lavori e sul significato della nozione di “alta vigilanza” che ad esso compete, con particolare riguardo alla distinzione tra rischio generico e rischio specifico dell’attività dell’impresa appaltatrice. [C] Sul potere/dovere del coordinatore per l’esecuzione dei lavori di sospendere i lavori in caso di pericolo grave ed imminente ai sensi dell'art. 92, co. 1, lett. f), d.lgs. 81/2008, con particolare riguardo al rischio interferenzale ed alla possibilità di essere chiamato a rispondere per colpa in omissione ove rimanga inerte. [D] Sui presupposti necessari ai fini di individuare il nesso di causalità nel reato colposo omissivo improprio.
Tribunale di Roma, 2 maggio 2023
[A] Sull’imputabilità alle parti contraenti di un contratto d’appalto pubblico della presenza di interferenze nell’area del cantiere nella vigenza del d. lgs. 163/2006. [B] Sull’onere della prova in tema di inadempimento di un’obbligazione. [C] Sulla legittimità della sospensione dei lavori in caso di ritrovamento di ordigni bellici in materia di appalto pubblico. [D] Sulla sorte delle riserve in caso di risoluzione di un contratto d'appalto pubblico. [E] Sugli obblighi posti in capo all’appaltatore circa la verifica della fattibilità dell’opera in sede di esame dei documenti di gara, con particolare riguardo alla consistenza geologica del terreno. [F] Sulla valutazione a cui è tenuto il giudice ai fini dell’imputazione della responsabilità dello scioglimento anticipato di un rapporto contrattuale. [G] Sulla rilevabilità dell’inammissibilità o improcedibilità della domanda posta nel giudizio di cognizione ordinaria e volta all’accertamento di un credito nei confronti del fallimento.
Tribunale di Palmi, 23 ottobre 2017
[A] Sull’ammissibilità dell’intervento in giudizio promosso dalla mandataria dell’ATI contro la stazione appaltante da parte del fallimento della mandante. [B] Sulla giurisdizione in tema di domanda attinente alla revisione prezzi. [C] Sull’onere posto a carico della stazione appaltante di svolgere eventuali contestazioni durante il corso del rapporto contrattuale, risultando contraria a buona fede la contestazione svolta solo in sede di giudizio. [D] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’appaltatore e sulla differenza tra riserve “tecniche” e quelle aventi carattere “continuativo”. [E] Sull’onere posto a carico della stazione appaltante di contestare tempestivamente la tardiva iscrizione della riserva. [F] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva da parte dell’appaltatore sul verbale di consegna lavori. [G] Sulla responsabilità della stazione appaltante in caso di rinvenimento di sottoservizi non segnalati nel progetto esecutivo. [H] Sul riconoscimento di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidata all’appaltatore a titolo di risarcimento danni per inadempimento contrattuale della stazione appaltante. [I] Sull’onere posto a carico della Stazione Appaltante e della Direzione Lavori di contestare immediatamente la tardiva iscrizione della riserva da parte dell’impresa.
Lodo Arbitrale, 2 novembre 2015
[A] Sulle ipotesi di ammissibilità e sulla natura della Consulenza Tecnica (CTU). [B] Sull'anomalo andamento dei lavori e sulle responsabilità della Stazione Appaltante nel caso in cui il ritardo sia ad essa imputabile. [C] Sull'anomalo andamento dei lavori stradali in caso di esecuzione degli stessi a traffico in corso, o in caso di presenza di auto in sosta nelle aree di intervento. [D] Sulla evoluzione normativa in materia di individuazione dei sottoservizi, in particolare nella Regione Sicilia. [E] Sulla applicabilità o meno alla gara delle norme sopravvenute e delle norme abrogate dopo l'adozione del bando di gara. [F] Sulla disciplina in materia di sottoservizi prima dell'entrata in vigore delle legge Merloni (n. 109/1994). [G] Sui limiti alle responsabilità della Stazione Appaltante e dell'Appaltatore nel caso di ritardi dovuti alla mancata segnalazione nel progetto della presenza nel terreno di sedime di alcuni ostacoli (sottoservizi, ceppaie, panchine, brani di vecchie fondazioni). [H] Sulla rilevanza ai fini della accettazione del progetto della dichiarazione resa dall'aggiudicatario in sede di gara ai sensi dell'art. 106, comma 2, del regolamento d.P.R. n. 207/2010, anche alla luce di quanto disposto dall'art. 26 dello stesso regolamento. [I] Sulla attribuzione della responsabilità per i maggiori oneri derivanti da elementi prevedibili ma non previsti. [L] Sul divieto della revisione dei prezzi negli appalti pubblici e sui limiti di applicazione del meccanismo previsto dall'art. 133 del d.lgs. n. 163/2006. [M] Sui limiti al riconoscimento all'appaltatore dell'equo compenso di cui all'art. 1664, comma 2, cod. civ.. [N] Sui presupposti affinché l'appaltatore abbia diritto al corrispettivo per lavori addizionali non previsti dal contratto e sui limiti alla possibilità di loro riconoscimento in sede di collaudo. [O] Sui limiti e sui presupposti per il risarcimento per i materiali presenti in cantiere al momento dello scioglimento del contratto. [P] Sui presupposti necessari (anche a fini probatori) affinché un articolo pubblicato su un sito internet possa costituire fonte di danno all'immagine per l'Impresa appaltatrice. [Q] Sulla spettanza o meno dei maggiori oneri di sicurezza sostenuti per maggiori lavorazioni, in particolare in caso di opere stradali. [R] Sulla possibilità o meno che l’accettazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento predisposto dalla Stazione Appaltante precluda all’appaltatore di contestarne successivamente il contenuto. [S] Sulla quantificazione del ristoro per gli apprestamenti di sicurezza laddove gli stessi siano previsti dal contratto ma non siano oggetto di quantificazione economica nel computo metrico. [T] Sulle ipotesi di "illegittimità" del provvedimento di risoluzione unilaterale del contratto adottato dalla Stazione Appaltante. [U] Sulla giurisdizione e sul sindacato del giudicante in merito al provvedimento di risoluzione unilaterale del contratto d'appalto adottato dalla Stazione Appaltante. [V] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di far valere nel giudizio arbitrale ragioni di credito vantate verso l'Impresa sottoposta ad amministrazione straordinaria o fallita. [Z] Sulla ammissibilità o meno della domanda riconvenzionale proposta dalla Stazione Appaltante nel giudizio arbitrale contro l'Impresa sottoposta ad amministrazione straordinaria o fallita. [AA] Sulla opponibilità o meno al fallimento del provvedimento di risoluzione unilaterale in danno dell'appaltatore fallito. [BB] Sulla idoneità o meno di un ordine di servizio di riprendere i lavori sospesi a costituire la "relazione di contestazione" necessaria per l'avvio del procedimento di risoluzione del contratto in danno dell'appaltatore ai sensi dell'art. 136 del d.lgs. n. 163/2006. [CC] Sui presupposti di validità ed efficacia della diffida ad adempiere secondo l'orientamento della Suprema Corte di Cassazione. [DD] Sulle differenze tra fallimento e Amministrazione Straordinaria in merito alla possibilità e ai termini con cui la Stazione Appaltante può procedere alla risoluzione in danno del contratto d'appalto [EE] Sulla perentorietà o meno del termine concesso dalla Stazione Appaltante in caso di contestazioni e sulla necessità o meno che l'eventuale provvedimento di risoluzione in danno tenga conto delle controdeduzioni tardivamente prodotte dall'Impresa. [FF] Sulla necessità da parte della Stazione Appaltante di accertare la gravità dell'inadempimento prima di procedere alla risoluzione in danno del contratto d'appalto: in particolare sulla gravità del ritardo nell'adempimento. [GG] Sui presupposti affinché il ritardo nell'esecuzione dei lavori possa considerarsi grave. [HH] Sul danno risarcibile all'appaltatore in caso di illegittima risoluzione unilaterale da parte della Stazione Appaltante. [II] Sull'effetto retroattivo o meno della risoluzione contrattuale. [LL] Sul danno risarcibile in caso di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante: lucro cessante. [MM] Sulla quantificazione del danno per lucro cessante in caso di illegittima risoluzione unilaterale del contratto da parte della Stazione Appaltante. [NN] Sui possibilità per il giudicante di liquidare un danno maggiore di quello richiesto dall'Appaltatore, laddove nelle conclusioni venga usata la formula "ovvero la somma maggiore o minore ritenuta dovuta". [OO] Sulla sussistenza o meno dell’onere di formulare riserve nel caso di doglianze dirette ad ottenere la risoluzione del contratto per colpa della Pubblica Amministrazione e la condanna di quest’ultima al risarcimento dei conseguenti danni. [PP] Sugli orientamenti giurisprudenziali in merito al calcolo del danno dovuto all'appaltatore in ragione dell'effetto retroattivo della risoluzione contrattuale, in particolare per quanto attiene le opere già eseguite (prezzo di mercato o valore contrattuale?). [QQ] Sugli effetti prodotti dalla risoluzione del contratto e sulla accoglibilità o meno delle riserve formulate dall'Appaltatore in caso di dichiarata risoluzione del contratto per responsabilità della Stazione Appaltante. [RR] Sugli interessi dovuti sulle somme liquidate a titolo risarcitorio, conseguenti all'illegittima risoluzione del contratto da parte della Stazione Appaltante e sulla spettanza o meno della rivalutazione monetaria. [SS] Sulla decorrenza degli interessi legali. [TT] Sulla spettanza o meno degli interessi anatocistici. [UU] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sui mancati pagamenti, sui crediti per i beni esistenti in cantiere e sul mancato guadagno. [VV] Sulla rilevanza del collaudo al fine di poter qualificare il credito dell'appaltatore come certo, liquido ed esigibile
Lodo Arbitrale, 16 luglio 2014
[A] Sulla legittimità o meno della sospensione disposta per il problema del traffico nella stagione estiva e sulla possibilità o meno di considerarla ipotesi di forza maggiore. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso mancata disponibilità delle aree e presenza dei sottoservizi. [C] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di presenza di sottoservizi non segnalati in progetto. [D] Sul contenuto dell'obbligo di correttezza e di collaborazione posto a carico della Stazione Appaltante. [E] Sul danno risarcibile in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: Spese generali. [F] Segue: improduttivo vincolo di macchinari e attrezzature. [G] Segue: improduttivo impiego delle maestranze, in particolare sulla prova e sulla quantificazione del danno. [H] Segue: mancato utile. [I] Segue: improduttivo vincolo di polizze fideiussorie
Lodo Arbitrale, 31 gennaio 2014
[A] Sull'interpretazione della clausola arbitrale alla luce della normativa vigente e sulla possibilità o meno di declinare la competenza arbitrale nel sistema delineato dall'art. 32 della L. 109 /94. [B] Sugli obblighi posti a carico della Stazione Appaltante di predisporre un progetto completo e cantierabile. [C] Sull'onere di rimozione delle interferenze posto a carico della Stazione Appaltante. [D] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [E] Segue: spese generali, quantificazione e onere della prova. [F] Segue: mancato utile e ritardata percezione dell'utile. [G] Segue: prolungato vincolo macchinari. [H] Segue: improduttività della manodopera. [I] Segue: rivalutazione e interessi. [L] Sulla risarcibilità del pregiudizio subito dall'appaltatore a causa del ritardato collaudo e sulla quantificazione di tale pregiudizio
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
[A] Sulla nullità o meno della clausola compromissoria non sottoposta a specifica approvazione per iscritto a norma dell'art. 1341 cod. civ.. [B] Sulle valutazioni svolte dal Collegio in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla verifica della natura dell'inadempimento al fine di valutare se possa considerarsi di non scarsa importanza. [C] Sulla giurisdizione del Collegio arbitrale a valutare la legittimità del provvedimento di risoluzione in danno adottato dalla Stazione Appaltante per grave inadempimento dell'Appaltatore. [D] Sulla possibilità o meno che la presenza di interferenze per sottoservizi non indicati in progetto sia per sé suscettibile di integrare gli estremi del grave inadempimento della Stazione Appaltante. [E] Sui presupposti affinché il ritardo nel pagamento delle somme dovute a titolo di acconto legittimi l'appaltatore ad avvalersi dell'eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. e a rifiutare la prosecuzione dei lavori. [F] Sugli effetti prodotti tra le parti dalla pronuncia di risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell'art. 1458 c.c.. [G] Sulla applicabilità o meno della rivalutazione monetaria sulle somme oggetto di restituzione a seguito della dichiarata risoluzione del contratto per inadempimento. [H] Sul danno risarcibile in caso di risoluzione per inadempimento: mancato utile. [I] Sulle caratteristiche e sui limiti per valutare la legittimità o meno delle sospensioni disposte dalla Stazione Appaltante. [L] Sulla tempestività e sulle modalità di iscrizione delle riserve iscritte dall'Impresa per contestare la legittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante e le altre ipotesi di c.d. "fatti continuativi". [M] Sulla necessità o meno di verificare la tempestività delle riserve laddove venga pronunciata la risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante e sulla necessità o meno di iscrivere tempestiva riserva in merito alle pretese dirette ad ottenere la risoluzione del contratto. [N] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante in ragione della necessità di rimuovere una cabina ENEL non indicata negli elaborati del progetto appaltato. [O] Sulla possibilità o meno che la dichiarazione con cui l'imprenditore dà atto di essersi recato sul luogo dei previsti lavori e di aver preso conoscenza delle condizioni possa impedire future contestazioni in merito a pregiudizi subiti in conseguenza della necessità di rimuovere ostacoli che impediscano il corretto svolgimento dei lavori. [P] Sul diritto dell'appaltatrice ad ottenere il prolungamento del termine dei lavori nel caso di anomalo andamento dovuto a colpa della Stazione Appaltante. [Q] Sulla natura dei danni risarcibili all'impresa in caso di illegittima sospensione dei lavori. [R] Segue: Spese Generali. [S] Segue: improduttivo ammortamento del personale, dei macchinari e delle attrezzature. [T] Segue: sulla risarcibilità o meno del mancato ammortamento dei macchinari gommati. [U] Segue: mancato utile. [V] Sulla riconoscibilità o meno della domanda di adeguamento prezzi contrattuali nel caso di accoglimento della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento della Stazione Appaltante. [Z] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'impresa a seguito di pronuncia di risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 11 dicembre 2012
[A] Sulle responsabilità di Stazione Appaltante, Appaltatore, progettista e direttore dei lavori in caso di erronea o difettosa progettazione dell'opera appaltata e sugli effetti prodotti in capo all'Appaltatore dalla sottoscrizione del verbale di consegna ai sensi dell'art. 71, comma 3 del D.P.R. n. 554/99. [B] Sulla posizione della giurisprudenza in merito alle dichiarazioni rese dall'appaltatore in sede di gara e in sede di consegna lavori. [C] Sull'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel caso venga contestato l'"anomalo andamento" dei lavori. [D] Sull'idoneità o meno degli atti di sottomissione e degli atti aggiuntivi a costituire sede per l'iscrizione di riserve. [E] Sulle modalità e sui tempi affinché la Stazione Appaltante possa sollevare l'eccezione di decadenza delle riserve iscritte per tardività. [F] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante in caso di mancata predisposizione di una progettazione sostanzialmente esecutiva e sui doveri/poteri di progettista e del direttore dei lavori di disporre modifiche in corso di esecuzione. [G] Sui criteri di quantificazione dei danni subiti dall'appaltatore in ragione dell'anomalo andamento dei lavori. [H] Segue: sul mancato utile, in particolare sull'onere della prova del danno e sulla sua quantificazione. [I] Sugli orientamenti giurisprudenziali in merito alla data di decorrenza degli interessi da calcolare sulla somma liquidata a titolo di risarcimento per inadempimento contrattuale. [L] Sui limiti alla possibilità dell'Appaltatore di ottenere il rimborso per maggiori oneri di sicurezza
Lodo Arbitrale, 31 gennaio 2012
[A] Sulla natura e sui termini dell'onere di tempestiva iscrizione di riserve, in particolare per quanto riguarda i c.d. fatti continuativi. [B] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione dell'atto di sottomissione relativo ad una variante da parte dell'Appaltatore possa costituire rinuncia a pretese future. [C] Sul dovere di cooperazione della Stazione Appaltante, in particolare riguardo alla presenza di sottoservizi non segnalati in progetto. [D] Sull'onere posto a carico della Stazione Appaltante di fornire una progettazione completa e sulla legittimità o meno della varianti di progetto in corso dei lavori. [E] Sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante: mancato utile. [F] Segue: spese generali. [G] Segue: improduttivo ammortamento attrezzature, mezzi meccanici e mezzi d'opera. [H] Segue: oneri per mano d'opera e personale tecnico operativo dipendente, impiegato nelle attività di cantiere
Lodo Arbitrale, 27 dicembre 2011
[A] Sui limiti al potere degli arbitri di regolare il procedimento arbitrale. [B] Sugli obblighi posti a carico della Stazione Appaltante in merito alla fattibiltà concreta del progetto posto a base di gara e sulla eliminazione dei sottoservizi. [C] Sulla possibilità o meno che la ritardata risoluzione dei rallentamenti dovuti alla presenza di sottoservizi possa costituire grave inadempimento idoneo, ex art. 1455 c.c., a giustificare la pronuncia di risoluzione del contratto. [D] Sulla risarcibilità del mancato utile nel caso venga pronunciata risoluzione del contratto per inadempimento grave della Stazione Appaltante e sulle modalità di calcolo. [E] Sul calcolo di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate dal Collegio a titolo di danno a seguito della declaratoria di risoluzione del contratto per inadempimento. [F] Sulla sussistenza o meno di un onere in capo all’Impresa di attivarsi per evitare l’aggravamento dei danni subiti in ragione dell’inadempimento della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 31 gennaio 2011
[A] Sulla procedibilità o meno della domanda di arbitrato nel caso di notifica avvenuta dopo l'ultimazione dei lavori e prima della emissione del certificato di collaudo e dell'attivazione del procedimento di risoluzione delle riserve in via amministrativa, nonché sulla rilevanza della costituzione del Collegio Arbitrale. [B] Sulla rilevanza o meno della accettazione del progetto senza contestazioni da parte dell'Impresa ai fini della eventuale assunzione del rischio per le eventuali carenze progettuali. [C] Sulla configurabilità o meno di una responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di mancanze nelle autorizzazioni necessarie ad eseguire il lavoro, ovvero nella effettiva disponibilità delle aree. [D] Sulle voci di danno risarcibili nel caso di rallentato andamento dei lavori: le spese generali. [E] Segue: Mano d'opera, anche in punto di documenti probatori. [F] Segue: Macchinari e attrezzature. [G] Segue: l'utile. [H] Segue: Maggiori oneri per acquisizione di beni e servizi. [I] Segue: Spese di cantiere. [L] Segue: Maggiori oneri per la sicurezza. [M] Sul riconoscimento di rivalutazione e interessi e sul modo di calcolo degli stessi per le somme liquidate dal collegio a titolo di risarcimento danni ovvero ad altro titolo
Lodo Arbitrale, 30 giugno 2011
[A] Sugli obblighi dell'Impresa di verificare il progetto esecutivo e sulle eventuali corresponsabilità della stessa nel caso vengano riscontrate lacune progettuali in corso di lavori, nonché sugli obblighi del RUP nella stessa materia. [B] Sulla possibilità o meno di configurare un grave inadempimento della Stazione Appaltante nel caso in cui le mancanze progettuali riguardino la mancata segnalazione di sottoservizi e la necessità di alcune variazioni esecutive. [C] Sull'obbligo di cooperazione in capo alla Stazione Appaltante e sulle responsabilità nei confronti dell'appaltatore in caso di difficoltà riscontrate nel corso dell'esecuzione del contratto. [D] Sulla possibilità o meno che l'Impresa possa eseguire le lavorazioni necessarie a colmare le lacune progettuali, senza l'approvazione di una specifica perizia di variante da parte della Stazione Appaltante. [E] Sulla valutazione del comportamento delle parti da parte del Collegio al fine di determinare la rilevanza dei reciproci inadempimenti e decidere sulle reciproche domande di risoluzione del contratto per inadempimento. [F] Sulla possibilità o meno che l'eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione possa determinare la risoluzione del contratto, ai sensi dell'art. 1467 c.c.. [G] Sulla competenza o meno del Collegio Arbitrale a decidere sulla domanda avanzata dall'Impresa di declaratoria di illegittimità della escussione della polizza fideiussoria da parte della Stazione Appaltante. [H] Sulle modalità di applicazione della rivalutazione monetaria e degli interessi alle varie voci di danno risarcibili dal Collegio Arbitrale: mancato utile. [I] Segue: somme dovute per lavori realizzati. [L] Sulla possibilità o meno che l'Impresa ottenga a titolo di risarcimento del danno, derivante dalla risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante, il valore di mercato dell'opera eseguita e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [M] Sui presupposti necessari alla risarcibilità del c.s. danno curriculare e sull'onere della prova posto a carico dell'Impresa. [N] Sulla tipologia di danni risarcibili in conseguenza dell'anomalo andamento dei lavori, della ridotta produttività e dell'incremento dei costi e sulla loro quantificazione: Spese Generali. [O] Segue: Immobilizzo di attrezzature e mezzi d'opera. [P] Segue: Personale fisso di cantiere. [Q] Segue: Spese fisse di cantiere. [R] Segue: Ritardata percezione dell'utile. [S] Segue: Calcolo di rivalutazione e interessi sulla somma complessivamente dovuta dalla Stazione appaltante. [T] Sulle modalità di applicazione della rivalutazione monetaria e degli interessi, in particolare sulla individuazione delle date iniziali e finali dei vari calcoli. [U] Sulla possibilità o meno di richiedere il risarcimento in via equitativa del danno derivante dalla perdita di chance conseguente alla ritardata consegna dei lavori alla Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 13 giugno 2011
[A] Sull'onere di immediata iscrizione delle riserve nell'ipotesi in cui l'anomalo andamento dell'appalto dipenda da fatti c.d. continuativi. [B] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante nel caso in cui si rendano necessarie modifiche di progetto per l'intralcio di sottoservizi non precedentemente individuati. [C] Sulla tipologia di danni risarcibili in ragione dell'anomalo andamento dei lavori: spese generali. [D] Segue: mancato utile e onere della prova sul punto. [E] Segue: mancato ammortamento macchinari, spese per il personale e altre spese
Lodo Arbitrale, 10 giugno 2011
[A] Sulla tardività o meno della riserva iscritta al momento in cui sono state rimosse le interferenze al cantiere e non al momento in cui le interferenze sono state rilevate. [B] Sulla sussistenza e sulla natura dell’obbligo della stazione appaltante di porre l'appaltatore in condizione di eseguire l'opera appaltata e rimuovere preventivamente tutti gli ostacoli. [C] Sulla necessità o meno che l’impresa chieda la sospensione dei lavori nel caso rilevi la presenza di ostacoli all’esecuzione dell’opera per poter ottenere il risarcimento dei danni. [D] Sulla tipologia dei danni risarcibili per l’omessa rimozione da parte della Stazione Appaltante degli ostacoli alla corretta esecuzione dei lavori e sulla loro quantificazione. [E] Sulla risarcibilità o meno del pregiudizio derivante dall’incremento dei costi di alcuni specifici fattori produttivi in relazione alla maggior durata dell'appalto
Lodo Arbitrale, 31 luglio 2010
[A] Sulla frode grave negligenza o contravvenzione agli obblighi e alle condizioni stipulate l'Amministrazione committente che può conseguire la risoluzione del contratto di appalto. [B] La facoltà di recesso irreversibile dell'ente pubblico committente costituisce non già una ipotesi di recesso unilaterale dal contratto ma una forma di autotutela attribuita all'ente pubblico, il cui giudizio non è sindacabile dal giudice ordinario. [C] Nel caso in cui detta interferenza è nota fin dalla fase progettuale non è legittimo procedere con la sospensione dei lavori da parte della stazione appaltante. [D] Sulla clausola che sposti sull'Impresa appaltatrice la responsabilità della corretta redazione del progetto esecutivo
Lodo Arbitrale, 29 ottobre 2009
Sull'obbligo di fornire all'appaltatore un progetto completo anche in relazione al terreno, al sottosuolo ed all'eventuale interferenza con altre opere
Lodo Arbitrale, 25 gennaio 2010
[A] Sull’obbligo dell’amministrazione di consegnare l'area libera da ostacoli ed interferenze. [B] Il momento della compilazione del progetto esecutivo non può che essere collocato anteriormente alla gara di appalto. [C] Sulla nozione di esecutività del progetto e sulla necessità o meno che questa sia garantita dalla fattibilità oltre che tecnica, nel senso della calcolata ed analitica previsione progettuale, anche amministrativa, nel senso di conformità alle previsioni di piano sia territoriale sia di settore. [D] Sulla necessità o meno che l’amministrazione corredi il progetto di tutti i pareri o nulla osta. [E] La previa fornitura di un progetto esecutivo assume poi significato ancora più pregnante per i lavori “a corpo”. [F] Sul progetto esecutivo privo indicazione circa le utenze preesistenti, interrate e/o aeree, o ancora di manufatti che interferivano con l'esecuzione della costruenda strada. [G] Sull’obbligo a carico dell’impresa di presentare gli elaborati “as built”. [H] Sui casi in cui in un appalto “a corpo” si determina un’alterazione fuori della normale ed accettabile alea che necessità di una revisione del corrispettivo. [I] Sulle clausole contenute nel capitolato speciale secondo le quali in rappresentanza dell'Ente, devono essere svolte dall’impresa tutte le procedure tecniche e amministrative per l'eliminazione delle interferenze accertate e non individuate in sede di progetto esecutivo
Lodo Arbitrale, 17 luglio 2009
Sul capitolato speciale d'appalto che preveda lo spostamento in capo all'impresa della rimozione delle interferenze presenti nell'area interessata dai lavori
Lodo Arbitrale, 27 febbraio 2009
[A] Sulla riserva iscritta a causa della presenza di un elettrodotto vicino al cantiere, con la quale l'Impresa lamenta di non aver potuto utilizzare le preventivate due gru di grandi dimensioni, ma solo una e di aver dovuto impiegare al posto dell'altra una gru di ridotte dimensioni. [B] Anche lì dove siano introdotte varianti legittime che in presenza di determinate circostanze l’impresa possa comunque richiedere indennità aggiuntive al riguardo
Lodo Arbitrale, 28 maggio 2009
[A] Sull’art. 30 comma 2 lettera i) del d.p.r. 554 del 1999 secondo cui tra gli elaborati grafici del progetto definitivo vi devono essere le “planimetrie e sezioni in scala non inferiore a 1:200, in cui sono riportati i tracciati principali delle reti impiantistiche esterne e la localizzazione delle centrali dei diversi apparati, con l'indicazione del rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza, in modo da poterne determinare il relativo costo”. [B] Sui lavori di realizzazione di una variante stradale e sulla mancata individuazione in progetto dei sottoservizi esistenti
Lodo Arbitrale, 18 dicembre 2008
[A] Sulla disciplina contrattuale in ordine alla rilevazione ed ai tempi di rimozione dei sottoservizi da parte dell’appaltare. [B] La consulenza tecnica d'ufficio comprende non solo l'accertamento tecnico oggettivo, ma anche quello critico soggettivo. [C] Sulle incertezze giurisprudenziali riguardo al riconoscimento del risarcimento del danno per il “mancato utile” in conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 17 ottobre 2008
[A] Sull’istituto processuale della chiamata del terzo in sede di giudizio arbitrale e sulla rilevanza o meno riguardo alla competenza del collegio. [B] Sugli accertamenti che deve effettuare il collegio per poter pronunciare la risoluzione del contratto per inadempimento. [C] Sui casi in cui deve essere pronunciata la risoluzione del contratto per mutuo consenso, pur in difetto dell’inadempimento di una delle parti, e sull’efficacia retroattiva o meno di detta risoluzione. [D] Sulla fondatezza o meno della pretesa di risarcimento del danno avanzata da una delle parti in caso di scioglimento del contratto per mutuo consenso. [E] Sul periodo di validità della fideiussione dopo la risoluzione anticipata del rapporto contrattuale. [F] Sulla risarcibilità o meno del danno conseguente il mancato incremento dei requisiti di qualificazione e la perdita di chance di acquisizione di commesse ulteriori nel caso di risoluzione contrattuale per mutuo consenso. [G] Sulla clausola del capitolato speciale che pone a carico dell’impresa la rimozione delle interferenze. [H] Sull’orientamento giurisprudenziale che ritiene le spese generali una voce di costo scollegata dai costi diretti del cantiere. [I] Sull’applicabilità dell’art. 25 del D.M. 145 del 2000 alle controversie antecedenti la sua entrata in vigore. [L] Sul risarcimento del danno per ritardato e mancato utile di impresa in caso di andamento anomalo dei lavori, anche in mancanza di specifica prova. [M] Le polizze fideiussorie non costituiscono oneri riconducibili alle spese generali. [N] Sul diritto della stazione appaltante, a seguito della risoluzione del contratto, di acquistare i materiali "utili" all'esecuzione dei lavori