[A] Sulla differenza tra “efficacia” ed “eseguibilità” di un accordo contrattuale stipulato con la Pubblica Amministrazione, al fine del riconoscimento del diritto al corrispettivo da parte dell’impresa. [B] Sulla nullità o meno dei contratti stipulati dalla P.A. in assenza di specifica dotazione di bilancio. [C] Sulla possibilità o meno che la P.A. subordini la corresponsione dei compensi per le attività di progettazione all’ottenimento del finanziamento dell’opera progettata e sulla applicabilità o meno alla P.A. degli interessi moratori di cui al d.lgs. n. 231/2002. [D] Sulla legittimità o meno di un ritardo nei pagamenti da parte dell'amministrazione motivato con la necessità di rispettare il "patto di stabilità". [E] Sulla risarcibilità o meno del danno da perdita di chance derivante all’impresa dalla mancata emissione dei certificati di regolare esecuzione dei lavori ex art. 42, d.lgs. 163/06 da parte della Stazione Appaltante e sulla possibilità di una quantificazione in via equitativa. [F] Sulla applicabilità e decorrenza della rivalutazione monetaria e degli interessi legali sulle somme dovute a titolo di risarcimento per illeciti contrattuali
Sulla necessità o meno che nei raggruppamenti temporanei orizzontali i requisiti di capacità tecnica ed economica debbano essere posseduti da ciascuna impresa e in che misura
Sulla necessità di dimostrare il possesso dell’abilitazione all’installazione di impianti di cui alla legge n. 46 del1990 (ora d.m. n. 37/2008) nel caso di appalto di servizi di manutenzione e non di lavori
[A] Sulla legittimità o meno delle clausole di bando che richiedano il possesso di requisiti di capacità tecnica ulteriori e più severi rispetto a quelli indicati dalla legge [B] Sulla legittimità o meno delle clausole di bando che richiedano il possesso di requisiti di capacità tecnica tipologicamente diversi da quelli previsti dalla legge, ovvero richiedano la produzione di mezzi di prova diversi da quelli contemplati dalla normativa comunitaria
[A] Sulla legittimità delle clausole di un bando per l’affidamento di lavori pubblici che prevedano l’attribuzione di un punteggio all’offerta tecnica di due terzi del totale dei punti, lasciando agli altri elementi solo un terzo dei punti disponibili [B] Sul limite al di sotto del quale il peso attribuito dal bando al prezzo rispetto agli altri elementi deve ritenersi marginale e, pertanto, la scelta della stazione appaltante deve qualificarsi illogica [C] Sulla possibilità o meno di inserire tra gli elementi di valutazione dell’offerta quelli concernenti le precedenti esperienze e le caratteristiche organizzative e dimensionali della singola impresa partecipante [D] Sulla applicazione dell'art. 83 del D.Lgs. n. 163 del 2006 in merito alla possibile commistione fra requisiti soggettivi di partecipazione ed elementi oggettivi di valutazione dell'offerta [E] Sulla legittimità o meno della clausola del bando che preveda a carico dei partecipanti il pagamento oneri di partecipazione alla gara eccedenti rispetto alle spese di riproduzione della documentazione di gara
[A] Se, ai fini della partecipazione alle gare pubbliche implicanti il trattamento di informazioni classificate, sia sufficiente o meno essere in possesso della abilitazione preventiva (NOSP), ovvero se occorra l’abilitazione complessiva (NOSC), o il nulla osta sicurezza (NOS) [B] Sulla interpretazione delle clausole equivoche di bando che prevedano vincoli eccessivi per l’accesso alla gara
Il divieto generale di commistione tra le caratteristiche oggettive dell’offerta (“criteri di selezione dell’offerta”) e i requisiti soggettivi dell’impresa concorrente (“criteri di selezione dell’offerente”), va attenuato in forza del fatto che dall’esperienza maturata da una concorrente possono trarsi indici significativi della qualità delle prestazioni
Sulla legittimità o meno del bando di gara che richiede come requisito di ammissione il possesso della certificazione UNI EN ISO 13485 relativa ai sistemi di gestione della qualità dei dispositivi medici
[A] Sulla differenza tra le ATI verticali ed orizzontali rispetto all’istituto dell’associazione per cooptazione. [B] L'inserimento della clausola che attribuisce un ulteriore punteggio ai soggetti che hanno espletato forniture analoghe non appare illogico ed arbitrario. [C] Purché non vengano menzionati elementi distonici rispetto all’oggetto dell’appalto, ben possono essere presi in considerazione – in sede valutativa del merito dell’offerta – elementi attinenti alle imprese concorrenti che si riverberano, senza incertezze sulla qualità del servizio oggetto della procedura evidenziale. [D] L'istituto dell'avvalimento, quale disciplinato dall'art. 49, d.l.g. n. 163 del 2006, non può consentire la surroga "in toto" nei requisiti attinenti allo "status" dell'imprenditore che partecipa alla gara. [E] La ditta invitata a partecipare ad una gara per l'aggiudicazione di un contratto a trattativa privata non ha interesse ad impugnare la procedura per il fatto che quest'ultima non sia stata preceduta dalla pubblicazione di un bando
Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonchè in materia di energia – Approvato dal Senato il 9 luglio 2009 ed in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - Estratto
Sulla possibilità o meno che il possesso della certificazione di conformità UNI EN ISO 13485/2004 possa assorbire quella generale di qualità ISO 9001:2000
[A] Sulla legittimità o meno del bando di gara che non ammette le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà ai sensi dell’art. 47 DPR 445 del 2000. [B] Sui casi in cui l’impresa legittimamente esclusa da una gara può impugnare l’aggiudicazione ad altri dell’appalto
[A] Sulla corretta interpretazione della clausola del bando che fa riferimento allo svolgimento di servizi “analoghi”. [B] Sulla dichiarazione di un'impresa partecipante ad una gara d'appalto di avvalersi del subappalto, vietato dal bando di gara. [C] Sull’incompatibilità o meno fra la figura di esperto presidente della commissione giudicatrice e di dirigente presso l’amministrazione appaltante responsabile del procedimento di aggiudicazione
[A] Sulla legittimità o meno di una clausola del bando che preclude la partecipazione alla gara alle imprese che abbiano un contenzioso aperto con la stazione appaltante. [B] Sulla clausola con la quale la stazione appaltante impone ai concorrenti l’obbligo di uno specifico locale nel territorio comunale e sull’art. 115 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza laddove dispone che non possono aprirsi o condursi agenzie di affari senza licenza del Questore
Sulla differenza tra l’attività "effettivamente esercitata” e l’”oggetto sociale” risultanti dalla visura della Camera di Commercio ai fini della dimostrazione dei requisiti richiesti per la partecipazione alla gara