Consiglio di Stato, sez. V, 9 aprile 2015
[A] Sui limiti al sindacato del Giudice Amministrativo in merito alla valutazione dell'anomalia dell'offerta. [B] Sui limiti e sulla necessità di giustificare puntualmente lo scostamento dalle tabelle ministeriali recanti il costo della manodopera e sulla possibilità per il Giudice Amministrativo di valutare tale aspetto al fine di verificare la congruità dell'offerta presentata. [C] Sulla necessità di valutare la congruità dell'offerta nel suo complesso e non in riferimento ad un singolo elemento
Lodo Arbitrale, 30 maggio 2013
[A] Sulla sussistenza o meno dell'onere di iscrizione di tempestiva riserva in merito al riconoscimento degli oneri di sicurezza. [B] Sul riconoscimento di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all'Impresa a titolo risarcitorio o a titolo di mancati corrispettivi
Lodo Arbitrale, 24 maggio 2013
[A] Sulla possibilità o meno che il contraddittorio tra appaltante e appaltatore sia idoneo a giustificare il prolungamento delle operazioni di collaudo e ad evitare la responsabilità della Stazione Appaltante per i maggiori oneri per la sicurezza sopportati dall'appaltatore. [B] Sull'onere della prova posto a carico delle parti nel caso l'impresa eccepisca la decadenza in merito alla contestazione dei vizi ai sensi dell'art. 1667 c.c.
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 22 gennaio 2014
[A] Nella maggior parte dei casi non sussistono ragioni per negare che il processo si concluda con una pronuncia sull’aggiudicazione, e dunque ciò postula un pieno sindacato di legittimità sul giudizio di anomalia dell’offerta condotto dalla commissione. [B] Su una modifica della produttività operata dalla concorrente, rispetto ai parametri indicati nelle schede di analisi predisposte dall’ANAS. [C] La valutazione sull’anomalia dell’offerta della Commissione giudicatrice non opera sul piano della discrezionalità o dell’opportunità delle soluzioni a confronto, bensì origina da un presupposto meramente tecnico che, all’esito dell’istruttoria sulle censure dedotte, il giudice amministrativo può ritenere erroneo. [D] Le modeste divergenze di alcune voci di prezzo non possono considerarsi idonee a rendere inattendibile l'offerta complessiva del concorrente
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 16 dicembre 2013
[A] Sulla problematica relativa alla qualificazione del fresato di asfalto quale sottoprodotto o quale rifiuto. [B] Sulla rilevanza della nozione di sottoprodotto all’interno del procedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta condotto da ANAS
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III quater, 3 maggio 2011
[A] Sulla legittimità o meno del procedimento di verifica dell’anomalia nel quale la Stazione Appaltante abbia richiesto chiarimenti successivi ed abbia ammesso giustificazioni sopravvenute anche oltre il termine [B] Sulle ipotesi in cui il procedimento di verifica di anomalia è obbligatorio per la Stazione Appaltante [C] Sulla possibilità o meno che il concorrente presenti nell’ambito del procedimento di verifica dell’anomalia significativi elementi di novità e di difformità rispetto alla preventiva giustificazione [D] Sulla sussistenza o meno di un obbligo da parte della Stazione Appaltante di riscontrare la veridicità delle dichiarazioni rese dal concorrente nella fase del sub procedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta
Autorità di Vigilanza, 17 febbraio 2011
[A] Sulla differenza tra appalto di servizi e concessione di servizi e sulle diverse disposizioni per la partecipazione alle gare [B] Sulle norme applicabili alle gare per la concessione di servizi pubblici [C] Sulla sussistenza o meno di un vincolo per le stazioni appaltanti di valutare che il valore economico dell’appalto sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro [D] Sulla rilevanza delle tabelle dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la determinazione della misura del costo del lavoro di un appalto [E] Sulla legittimità o meno di clausole di un bando di gara che deroghino alla disciplina di cui al D.Lgs. n. 231/2002, sulla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, per esempio su termini di pagamento, decorrenza e misura degli interessi moratori, ecc.
Autorità di Vigilanza, 4 febbraio 2011
[A] Sulla discrezionalità o meno nella individuazione delle offerte anomale da parte della stazione appaltante [B] Sulla valutazione della congruità o non congruità delle offerte e sul rilievo da attribuire alle singole componenti di cui si articola l'offerta [C] Sulla possibilità o meno di utilizzo dell'esclusione automatica dalle gare indette al prezzo più basso nel caso venga riscontrata l’anomalia dell’offerta
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 31 marzo 2011
[A] Sulla possibilità o meno del Giudice Amministrativo di valutare il corretto esercizio del potere di verifica della congruità di una offerta anomala da parte della Stazione appaltante [B] Sulla possibilità o meno che la Stazione appaltante verifichi l’attendibilità dell’offerta valutando le singole voci della stessa [C] Sulla possibilità o meno che il partecipante possa derogare ai valori minimi relativi al costo della mano d’opera rispetto alle previsioni svolte dall’amministrazione sulla base delle tabelle ministeriali
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 14 febbraio 2011
[A] Sull’obbligo di motivazione del provvedimento di aggiudicazione e di mancata aggiudicazione e sulla possibilità di procedere per relationem. [B] Sull’obbligo di motivazione nel procedimento di verifica dell’anomalia dell'offerta
T.A.R. Sardegna Cagliari, Sezione I, 11 febbraio 2011
[A] Sulla possibilità o meno di verificare l’anomalia dell’offerta con riferimento alle singole voci della medesima. [B] Sulla possibilità o meno per il concorrente di modificare le giustificazioni addotte nel procedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I Ter, 24 gennaio 2011
[A] Sulla richiesta di dati in fase di gara necessari per la formulazione dell’offerta in relazione al costo del personale e dell’applicazione dell’articolo 4, paragrafo b), del CCLN applicabile. [B] Le limitate risorse economiche non giustificano, invero, un’impostazione della base d’asta che non consideri il costo del lavoro
Consiglio di Stato, Sezione V, 17 gennaio 2011
Sulla necessità o meno che il concorrente indichi nella propria offerta economica i costi per la sicurezza qualora il D.U.V.R.I. predisposto dalla stazione appaltante espliciti direttamente i costi della sicurezza da interferenza non soggetti a ribasso
Consiglio di Stato, Sezione VI, 19 gennaio 2010
Sulla valutazione dell'anomalia di una offerta fondata sull'analisi dei prezzi unitari, sui preventivi dei fornitori e sull'indicazione dei tempi di esecuzione dei lavori in relazione a quelli ritenuti ordinariamente necessari
T.A.R. Campania Napoli, Sezione I, 11 gennaio 2009
[A] Sull’obbligo di predisporre il DUVRI e di allegarlo al bando di gara e sulle conseguenze in caso di omissione di tale adempimento. [B] Sull’affidamento con criterio del massimo ribasso dell’appalto di pulizia e sanificazione di reparti ospedalieri. [C] Sulla determinazione della base d’asta di un appalto di pulizie basata sulle tabelle AFIDAMP – Associazione Fabbricanti Italiani Attrezzature Macchine Prodotti per la Pulizia. [D] Sulla mancata osservanza del termine minimo di trenta giorni che, ai sensi dell’art. 11, comma decimo del d.lgs.12 aprile 2006 n. 163
Lodo Arbitrale, 12 maggio 2009
[A] Sull'onere della formulazione di riserva di maggior compenso od indennizzo con riguardo ai fatti continuativi. [B] L'indicazione in sede di offerta di oneri per la sicurezza in misura inferiore rispetto a quanto specificato dal bando non implica l'applicazione di un non ammissibile ribasso percentuale concernente gli oneri stessi, bensì una concreta determinazione di essi conforme alla loro incidenza effettiva
Consiglio di Stato, Sezione V, 12 novembre 2009
[A] Sulla riapertura del procedimento di gara prima dell’aggiudicazione definitiva per emendarlo da errori commessi e da illegittimità verificatesi. [B] Sulla necessità di una esplicita disciplina relativa agli arrotondamenti ed al numero di cifre decimali da prendere in considerazione per il calcolo della soglia di anomalia
Lodo Arbitrale, 5 febbraio 2009
[A] Sulle sorti della domanda di risoluzione proposta dall’impresa antecedentemente rispetto alla risoluzione disposta d'ufficio dal Comune per abbandono del cantiere. [B] Sui casi in cui l’appaltatore, oltre ad essere tenuto a segnalare le inadeguatezze progettuali, è obbligato ad astenersi dall'esecuzione del progetto ed a chiedere la risoluzione del contratto ed il risarcimento del danno. [C] Sul dovere di collaborazione che grava sulla stazione appaltante. [D] Sull’anomalo andamento dei lavori e sulla necessità di riconoscere la sola ritardata percezione dell’utile di impresa oppure anche la mancata percezione dello stesso. [E] Sulle tabelle per valutare la congruenza importo dei lavori - costo della manodopera utilizzate dalle Casse Edili. [F] Sul superamento del quinto del valore di gara per la singola categoria dei lavori e sulla possibilità o meno di riconoscere per ciò solo l'equo compenso. [G] Sulla procedura che deve essere osservata affinché l’appaltatore possa richiedere il riconoscimento di una parte del risparmio conseguito in virtù di una variante migliorativa dallo steso proposta ai sensi dell’art. 11 del D.M. n. 145/2000
T.A.R. Veneto, Sezione I, 10 novembre 2009
Sulla legittimità del disciplinare di gara in virtù del quale “l’indicazione di ribassi sulla manodopera o di spese generali inferiori al 10%, ovvero la mancata indicazione dell’utile d’impresa complessivo comporta “l’esclusione dell’offerta”
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione II, 4 novembre 2009
Sull’esclusione dell’impresa che non ha presentato le giustificazioni preventive richieste dal bando e sull’intervenuta abrogazione del comma 5, dell’art. 86 del dlgs 163/2006, ovvero della previsione di legge che contempla le giustificazioni preventive
T.A.R. Marche, Sezione I, 30 settembre 2009
[A] Sulla corretta interpretazione dell'art. 84, comma 8, del d.lgs. 163/2006, laddove pone a presupposto della selezione di un soggetto esterno quale commissario di gara “l’accertata carenza in organico di adeguate professionalità”. [B] Sussiste l’esigenza che le argomentazioni chiarificatrici, fornite dalla ditta la cui offerta anormalmente bassa sia sottoposta a verifica di congruità, vengano vagliate dallo stesso organo tecnico che è deputato alla valutazione delle offerte. [C] Sull’art. 88, comma 4, secondo il quale “prima di escludere l'offerta, ritenuta eccessivamente bassa, la stazione appaltante convoca l'offerente con un anticipo non inferiore a cinque giorni lavorativi e lo invita a indicare ogni elemento che ritenga utile”
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 11 agosto 2009
[A] Pur in presenza della determinazione del costo del personale fissato dalle tabelle ministeriali, l’Amministrazione ha un margine di apprezzamento discrezionale in ordine a tale voce, in quanto la stessa non ha di per sé valore cogente. [B] È illegittima l'esclusione dalla gara di una società cooperativa per violazione dei minimi salariali garantiti dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria, che costituiscono, per essa, un mero riferimento, e non un obbligo, ai fini della determinazione del costo del lavoro
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I, 12 agosto 2009
[A] Sul rapporto intercorrente fra le “giustificazioni preventive” di cui al comma 5 dell’art. 86 del codice e la fase subprocedimentale di verifica dell’anomalia dell’offerta. [B] Le giustificazioni preventive non possono costituire un vincolo tale da non poter essere superate da quelle successive. [C] Le giustificazioni preventive non assurgono a requisito di partecipazione alla gara a pena di esclusione
Consiglio di Stato, Sezione VI, 21 maggio 2009
Sull’art. 86, comma 3, del codice dei contratti pubblici, il quale dispone che “in ogni caso le stazioni appaltanti possono valutare la congruità di ogni altra offerta che, in base ad elementi specifici, appaia anormalmente bassa”
Consiglio di Stato, Sezione V, 17 aprile 2009
[A] Sulla legittimità o meno della soglia matematica di individuazione delle offerte da sottoporre a verifica di anomalia. [B] Sull’art. 86, comma 3, del D.lgs 163 del 2006 secondo il quale “in ogni caso le stazioni appaltanti possono valutare la congruità di ogni altra offerta che, in base ad elementi specifici, appaia anormalmente bassa”