Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 163.2006. Art. 158 (Risoluzione)
Tribunale di Roma, 26 maggio 2020
[A] Sul riparto di giurisdizione tra Giudice Ordinario e Giudice Amministrativo per le controversie relative ai rapporti di concessione di beni e servizi pubblici. [B] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo per questioni aventi contenuto meramente patrimoniale. [C] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo per le controversie relative alla fase esecutiva del rapporto di concessione. [D] Sulla valutazione comparativa necessaria nel caso in cui una parte del rapporto concessorio giustifichi il proprio inadempimento con l’inadempienza dell’altra parte. [E] Sul quantum del risarcimento/indennità dovuto al concessionario nel caso di risoluzione della concessione ex art. 1453 c.c. per grave inadempimento dell’Amministrazione concedente
Lodo Arbitrale, 22 giugno 2015
[A] Sulla possibilità per il giudicante di dichiarare risolto il contratto per mutuo dissenso in caso di reciproche domande di risoluzione del contratto per inadempimento. [B] Sui "rimborsi" spettanti al concessionario nel caso di risoluzione del contratto che non dipenda da inadempimento del concessionario stesso, ai sensi dell'art. 158 del d.lgs. n. 163 del 2006
Lodo Arbitrale, 28 giugno 2012
[A] Sulla operatività o meno del termine decadenziale di sessanta giorni dalla comunicazione della risoluzione, previsto dall'art. 46 del d.P.R. n. 1063/1962, anche alla facoltà di contestare la risoluzione disposta dalla Stazione appaltante. [B] Sulla decorrenza del termine decadenziale previsto dall'art. 46 del d.P.R. n. 1063/1962 e sulla necessità o meno della notificazione a mezzo del pubblico ufficiale della copia integrale ed autentica dell'atto. [C] Sulla possibilità o meno che la domanda produca effetti decadenziali quando la decisione dell'amministrazione sia adottata prima l'approvazione del collaudo. [D] Sulla possibilità o meno che la domanda proposta davanti al giudice ordinario (privo di giurisdizione) possa considerarsi idonea ad evitare la decadenza di cui all'art. 46 del d.P.R. n. 1063/1962. [E] Sulla idoneità dell'atto risolutorio adottato ai sensi dell'art. 119, d.p.r. n. 554/1999 dalla Stazione Appaltante a determinare il fatto storico dell'interruzione del rapporto contrattuale, a prescindere dalla circostanza che ne venga in seguito accertata giudizialmente l'illegittimità e sulla residua tutela per l'Appaltatore. [F] Sul risarcimento del danno dovuto all'Impresa in caso di dichiarata illegittima risoluzione del contratto da parte della Stazione Appaltante: il mancato utile. [G] Segue: le immobilizzazioni di cantiere. [H] Segue: la perdita di chance. [I] Segue: il danno curriculare, morale e all'immagine. [L] Sulla fondatezza o meno della domanda di disapplicazione della penale per il ritardo nell'esecuzione delle opere nell'ipotesi in cui venga accertata la illegittima risoluzione del contratto da parte della Stazione Appaltante. [M] Sulla tardività della riserva iscritta dall'impresa in relazione ai danni subiti in conseguenza dei c.d. "fatti continuativi"
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 16 marzo 2010
Sul caso in cui una P.A., prima pronunci la dichiarazione di pubblico interesse approvando il progetto proveniente dal promotore, posto a base della successiva gara pubblica per l’affidamento della concessione di costruzione e gestione, e successivamente annulli d’ufficio la stessa
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione II, 27 marzo 2009
Sul risarcimento del danno che spetta all’impresa per mancata esecuzione del contratto