Corte d’Appello di Campobasso, 13 maggio 2025
Premesso il ruolo del direttore dei lavori nella redazione del SAL, sui limiti entro cui gli accertamenti e le valutazioni contenute nel SAL sono vincolanti per il committente pubblico con particolare riguardo alla quantità, qualità ed ammontare dei lavori eseguiti dall’appaltatore ad una certa data.
Corte d’Appello di L’Aquila, 30 aprile 2025
[A] Premesse le caratteristiche di un contratto d’appalto a corpo, sui casi in cui si deroga al principio dell’immodificabilità del prezzo e sulle modalità con cui il predetto principio opera in caso di lavori aggiuntivi eseguiti su richiesta del committente o per effetto di varianti. [B] Sulla (im)possibilità, nel caso di specie nella vigenza del d.p.r. 207/2010, per l’appaltatore di un contratto d’appalto pubblico a corpo di richiedere i compensi per i lavori aggiuntivi effettuati in mancanza di preventiva autorizzazione e sulla (im)possibilità di qualificare la mancata contestazione del Rup o l’assenza di disposizione alla rimozione dei lavori da parte di quest’ultimo o del Direttore lavori come implicita autorizzazione dei medesimi.
Tribunale di Salerno, 3 giugno 2025
[A] Sulla necessità che le ASL rispettino le procedure di evidenza pubblica e le disposizioni in materia di forma degli atti previste dai codici dei contratti pubblici, avuto particolare riguardo ai contratti di rilevanza comunitaria conclusi prima sino al 31.12.2012. [B] Sull’applicabilità della disciplina degli interessi moratori di cui al d.lgs. 231/2002 ai contratti di cui sia parte la p.a. o un ente pubblico economico.
Tribunale di Milano, 9 giugno 2025
[A] Sull’(in)esistenza di un diritto soggettivo del secondo collocato in graduatoria a subentrare nel contratto in luogo del vincitore la cui aggiudicazione sia stata giudicata illegittima. [B] Sulla natura del danno da perdita di chance e sui presupposti idonei ad integrarlo. [C] Sull’an debeatur del danno per responsabilità da perdita di chance e sull’individuazione dei danni che ne sono ricompresi, nel caso di specie a seguito di illecito antitrust che ha determinato l’alterazione di una gara d’appalto. [D] Sui casi in cui l’operatore economico escluso da una gara d’appalto può richiedere il risarcimento dei costi di partecipazione alla medesima. [E] Sull’onere probatorio posto in capo a chi, asserendo che l’operatore economico si sia procurato occasioni contrattuali alternative, richieda la decurtazione del quantum del danno da mancata aggiudicazione di un appalto pubblico.
Tribunale di Lecco, 13 giugno 2025
Sul momento a partire dal quale, negli appalti pubblici, decorre il termine decennale di responsabilità dell’appaltatore per la rovina o i difetti dell’opera previsto dall’art. 1669 c.c.: certificato di ultimazione dei lavori o collaudo?
Tribunale di Bari, 17 giugno 2025
Sul momento a partire dal quale il dovere di custodia di un’opera pubblica appaltata si trasferisce dall’appaltatore alla p.a. committente: verbale di ultimazione dei lavori o collaudo?
Corte d’Appello di Palermo, 13 maggio 2025
Sull’(in)applicabilità, tanto in via analogica quanto perché (non) desumibile dai principi di rilevanza comunitaria, del meccanismo sanzionatorio di cui all’art. 48 del d.lgs. 163/2006 - a mente del quale all’esclusione dalla gara per mancata conferma del possesso dei requisiti segue l’escussione della polizza prestata dall’appaltatore - agli appalti rientranti nei c.d. settori esclusi.
Corte d’Appello di Milano, 29 aprile 2025
[A] Sull’obbligatorietà per la p.a., nella vigenza del d.lgs. 296/2006 e del d.lgs. 50/2016, di ricorrere al mercato elettronico MEPA o ad analogo mercato elettronico per l’affidamento di appalti inferiori alla soglia comunitaria e superiori alla soglia normativamente prescritta. [B] Sulla (im)possibilità per la p.a. di procedere ad affidamenti sotto soglia comunitaria senza ricorrere al mercato elettronico anche ove le categorie merceologiche oggetto dell’appalto, presenti su alcune piattaforme elettroniche, manchino su una specifica piattaforma, nel caso di specie il MEPA. [C] Sull’art. del d.lgs. 50/2016 che individua la soglia di rilevanza comunitaria per i mercati elettronici di acquisto di beni e servizi.
Corte d’Appello di Bari, 4 maggio 2025
[A] Sugli elementi necessari ad integrare la nozione di organismo di diritto pubblico, come deducibile da quella di amministrazioni aggiudicatrici introdotta dalla direttiva comunitaria 89/440/CF e rinveniente nel caso di specie dal d.lgs. 50/2016, rilevante ai fini dell’applicazione della procedura ad evidenza pubblica per l’aggiudicazione degli appalti. [B] Sull’idoneità di una società di capitali ad essere qualificata come organismo di diritto pubblico assoggettabile al codice degli appalti. [C] Sull’idoneità delle società che gestiscono interporti ad essere qualificate come organismi di diritto pubblico assoggettabili al codice degli appalti. [D] Sull’(in)ammissibilità della domanda di indebito arricchimento proposta dall’appaltatore di opere pubbliche nei confronti del committente ove il contratto d’appalto sia stato stipulato a seguito di violazione della procedura di aggiudicazione degli appalti pubblici.
Tribunale di Palermo, 26 maggio 2025
[A] Sulle caratteristiche e sulla disciplina applicabile alle polizze fideiussorie stipulate dall’appaltatore di opere pubbliche per garantire il corretto adempimento degli obblighi assunti in relazione ad un appalto pubblico, avuto riguardo alle differenze rispetto all’ordinario contratto di assicurazione ed al termine di prescrizione dei diritti connessi al rapporto fideiussorio. [B] Sulla (non) necessità - ai fini della sua validità - di approvare specificamente per iscritto la clausola, relativa ad assicurazione fideiussoria stipulata a garanzia dell'esecuzione di appalti pubblici, con la quale si preveda la persistenza degli obblighi delle parti (di pagamento del premio e, rispettivamente, di prestazione del garante) fino a quando l'ente beneficiario non abbia restituito all'assicuratore la polizza o gli abbia rilasciato una dichiarazione liberatoria da ogni eventuale responsabilità.
Tribunale di Catania, 29 maggio 2025
[A] Sui presupposti e sulle modalità con cui la stazione appaltante deve esercitare il potere in autotutela di risoluzione di un contratto d’appalto a mente dell’art. 136 del d.lgs. 163/2006. [B] Sull’(in)idoneità dei ritardi dell’amministrazione, da cui sia derivato il ritardo dell’appaltatore nell’esecuzione di lavori pubblici, a determinare di per sé l’illegittimità della risoluzione disposta dalla stazione appaltante ai sensi dell’art. 163/2006. [C] Sull’(in)applicabilità dell’istituto della riserva in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Napoli, 23 maggio 2025
[A] Sul potere del giudice ordinario di disapplicazione dell’atto amministrativo illegittimo e sui giudizi nei quali può essere esercitato. [B] Sulla (il)legittimità della clausola della lex specialis di una gara che preveda l’obbligo di pagamento di un corrispettivo per l’espletamento dei servizi di committenza e di tutte le attività di gara a carico del futuro aggiudicatario. [C] Sulla (il)legittimità della clausola della lex specialis di una gara che imponga ai concorrenti e alla ditta aggiudicataria il pagamento dei costi relativi alla gestione delle piattaforme telematiche.
Corte d’Appello di Venezia, 8 aprile 2025
Sull’applicabilità dell’art. 37, co. 5 del d.lgs. 163/2006 in tema di responsabilità solidale delle imprese raggruppate alle società cooptate in A.T.I. ai sensi dell’art. 92, co. 5 del d.p.r. 207/2010.
Corte d’Appello di Trieste, 4 aprile 2025
Sull’(in)applicabilità, sia nella vigenza del d.lgs. 163/2006 che del d.lgs. 50/2016, dell’istituto del pagamento diretto al subappaltatore in caso di fallimento dell’appaltatore, avuto particolare riguardo alla normativa comunitaria di riferimento ed alle differenze tra l’art. 118 del d.lgs. 163/2006 e l’art. 105 del d.lgs. 50/2016.
Tribunale di Messina, 28 maggio 2025
[A] Sulla rilevabilità in giudizio della decadenza dell’appaltatore di opere pubbliche dal diritto di apporre riserve. [B] Sulle differenti discipline che regolano il protrarsi della sospensione dei lavori, ed i diritti in tal caso esercitabili dall’appaltatore, nelle diverse ipotesi in cui la sospensione dipenda da fatto imputabile alla stazione appaltante o si sia protratta legittimamente. [C] Sulla nozione di “ragioni di pubblico interesse” che legittimano l’ordine di sospensione di lavori pubblici.
Tribunale di Napoli Nord, 20 maggio 2025
Premesse le modalità con cui deve essere effettuato l’affidamento diretto di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 40.000,00 euro nella vigenza del d.lgs. 50/2016 ed alla luce delle Linee Guida ANAC, sull’idoneità dei provvedimenti amministrativi - nel caso di specie una determina di un ente locale - a costituire accettazione scritta di una proposta ricevuta da un privato ai fini del regolare perfezionamento di un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Catania, 19 maggio 2025
Sull’applicabilità delle norme dell’arbitrato irrituale al Collegio Consultivo Tecnico regolato dal d.lgs. 36/2023, con particolare riguardo alla disciplina della ricusazione dei suoi componenti.
Tribunale di Bologna, 21 maggio 2025
Sulla disciplina relativa alla liquidazione ed ai parametri di determinazione dei compensi dei componenti del Collegio Consultivo Tecnico nella vigenza del d.m. n. 12/2022 ed alla luce delle Linee Guida del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, avuto particolare riguardo al limite massimo dei compensi, alla nozione di “valore dell’appalto” a cui parametrare i compensi ed alla ripartizione delle spese tra stazione appaltante ed appaltatore.
Corte d’Appello di Roma, 29 aprile 2025
Sul diritto dell’impresa appaltatrice di opere pubbliche, in ipotesi di superamento del termine di legge per la conclusione del collaudo, alla restituzione della cauzione prestata, al pagamento immediato della ritenuta operata a garanzia ed all’estinzione di eventuali fideiussioni con particolare riguardo al caso in cui siano presenti vizi nell’opera realizzata.
Corte d’Appello di Campobasso, 22 aprile 2025
[A] Sul riparto di giurisdizione tra g.o. e g.a. in tema di debenza di sovvenzioni regionali alle imprese esercenti il pubblico servizio di trasporto in regime di concessione, con particolare riguardo alla domanda - fondata sulla normativa comunitaria - di adeguamento dei contributi pubblici al criterio dei costi effettivamente sostenuti. [B] Sui casi in cui è configurabile un accordo sostitutivo di provvedimento amministrativo tra p.a. e privato. [C] Sul riparto di giurisdizione tra g.o. e g.a. in tema di clausola di revisione del prezzo negli appalti pubblici. [D] Sulla destinazione che, in tema di trasporto pubblico locale, devono avere le somme contenute nel fondo nazionale costituito dalle accise sul petrolio ed attribuito in via esclusiva alle Regioni. [E] Sulla (im)possibilità di ricavare dall’art. 16 bis del d.l. 95/2012 un’automatica sostituzione o soppressione di clausole contrattuali relative a contratti pubblici stipulati dalle Regioni con imprese operanti nel settore del trasporto pubblico locale. [F] Sui limiti entro cui opera il codice degli appalti pubblici, nella vigenza del d.lgs. 163/2006, nell’ambito del trasporto pubblico locale, avuto particolare riguardo ai casi in cui si applicano le disposizioni previste dal reg. 2007/1370/CE ed a quelli in cui si applicano le disposizioni di cui alle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE alla luce della distinzione tra concessione di servizi ed appalto pubblico. [G] Sulla natura dei contratti pubblici stipulati tra Regioni ed imprese per il servizio di trasporto pubblico locale disciplinati dal d.lgs. 422/1997: concessione di pubblici servizi o appalto di servizi?
Tribunale di Reggio Calabria, 14 maggio 2025
Premessa la funzione e la natura giuridica del DURC, sulle norme che lo regolano avuto particolare riguardo alle modalità di verifica, rilascio, diniego e regolarizzazione del medesimo.