Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini

PONI UN QUESITO ALLA NOSTRA REDAZIONE

Ultimi articoli pubblicati
Corte d’Appello di Napoli, 11 giugno 2025
Sul momento in cui cessa l’obbligo di custodia e manutenzione delle opere da parte dell’appaltatore di opere pubbliche.
Corte d’Appello di Ancona, 6 giugno 2025
Sulla facoltà e, in alcune ipotesi, sull’obbligo delle stazioni appaltanti di suddividere gli appalti in più lotti alla luce dell’orientamento della giurisprudenza nazionale e della normativa comunitaria.
Tribunale di Trani, 2 luglio 2025
Premessa la disamina dell’art. 50 del d.lgs. 50/2016 e della giurisprudenza in tema di ambito di operatività delle clausole sociali, sulla (in)sussistenza di un obbligo dell’aggiudicatario subentrante in un appalto pubblico di assumere a tempo indeterminato ed in forma generalizzata il personale impiegato dalla precedente aggiudicataria.
Tribunale di Milano, 26 giugno 2025
Sull’automatica estinzione delle polizze fideiussorie, prestate dall’appaltatore di opere pubbliche, a seguito della scadenza del termine per l’approvazione del certificato di collaudo o del CRE o della risoluzione di un contratto d’appalto pubblico, con particolare riguardo al caso in cui sussista una pattuizione che subordini ad obblighi di comunicazione o altri adempimenti la cessazione dell’obbligo dell’appaltatore di versare il premio.
Tribunale di Firenze, 27 giugno 2025
[A] Sulla (in)sussistenza della responsabilità solidale della società consortile a responsabilità limitata per le obbligazioni assunte dalle singole consorziate, avuto riguardo alla giurisprudenza di legittimità concernente l’assimilabile figura del consorzio di cooperative di produzione e lavoro. [B] Sulla (im)possibilità di estendere in via analogica le disposizioni concernenti il consorzio ordinario al consorzio stabile avuto particolare riguardo al regime di responsabilità nei confronti di stazione appaltante e terzi.
Tribunale di Catania, 10 giugno 2025
[A] Sul momento a partire dal quale le controversie aventi ad oggetto i contratti pubblici di appalto di lavori, servizi o forniture di rilevanza comunitaria sono di competenza della Sezione specializzata in materia di Impresa. [B] Premessa l’individuazione delle ragioni di pubblico interesse o necessità idonee a giustificare la sospensione dei lavori, sulla natura di inadempimento contrattuale delle plurime sospensioni disposte dalla stazione appaltante a causa della mancanza di fondi per proseguire l’appalto e sui rimedi che l’appaltatore può in tal caso esperire a mente dell’art. 121 del d.lgs. 36/2023 e di quanto evidenziato dalla giurisprudenza di legittimità. [C] Sulle modalità con cui opera il principio di buona fede nei rapporti tra committente ed appaltatore anche negli appalti pubblici. [D] Sugli elementi di cui il giudice deve tener conto nella valutazione comparativa della condotta delle parti in caso di inadempimento di un contratto d’appalto. [E] Sulla sorte delle riserve in ipotesi di risoluzione di un contratto d’appalto pubblico e sulle norme che in tal caso regolano le pretese dell’appaltatore.
Tribunale di Cosenza, 1 giugno 2025
[A] Sui rispettivi obblighi di collaborazione tra appaltatore e stazione appaltante, con particolare riguardo all’obbligo dell’appaltatore di rendere edotto il committente di eventuali carenze progettuali ed a quello della s.a. di realizzare in corso d’opera le varianti necessarie a permettere l’esecuzione dell’appalto nonché di realizzare un progetto esecutivo immediatamente cantierabile. [B] Sui presupposti, anche probatori, necessari ai fini del riconoscimento del danno da mancato utile subito da un’appaltatore di opere pubbliche, nel caso di specie cagionato dalla sopravvenuta impossibilità di eseguire un contratto pubblico per colpa della stazione appaltante. [C] Sulla quantificazione del danno curriculare e sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore di opere pubbliche che ne domandi il risarcimento, con particolare riguardo alla perdita o mancata acquisizione di un livello di qualificazione SOA.
Tribunale di Aosta, 9 giugno 2025
[A] Sulla facoltà dell’appaltatore di invocare la risoluzione di un contratto d’appalto pubblico dinanzi al g.o. ai sensi della normativa civilistica in materia di inadempimento. [B] Sull’equivalenza tra procrastinata inerzia nella ripresa dei lavori e rifiuto della ripresa dei lavori. [C] Sull’onere probatorio posto in capo alla p.a. in tema di danno di immagine conseguente alle condotte poste in essere da un appaltatore che abbiano determinato la risoluzione di un contratto d’appalto pubblico. [D] Sui casi in cui trova applicazione la penale di un contratto d’appalto pubblico prevista in caso di ritardata ultimazione o mancato completamento dei lavori oltre il termine pattuito. [E] Sulla natura giuridica della cauzione definitiva che prevede la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore e la sua operatività a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. [F] Sull’onere probatorio posto in capo alla p.a. che intenda escutere la cauzione definitiva prestata dall’appaltatore.
Corte d’Appello di Napoli, 26 maggio 2025
Sul soggetto su cui ricadono integralmente i costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani nell’ipotesi in cui la gestione degli stessi sia affidata ad un privato, avuto riguardo al dovere di vigilanza dei Comuni.
Corte d’Appello di Roma, 21 maggio 2025
[A] Sulla forma che deve rivestire il contratto di subappalto di cui sia parte un appaltatore di opere pubbliche. [B] Premessi i presupposti dell’azione diretta del fornitore nei confronti dell’amministratore o funzionario che abbia consentito l’acquisizione di beni o servizi in assenza di regolare impegno di spesa ai sensi del co. 4 dell’art. 191 TUEL, sull’(in)ammissibilità dell’azione esperita da un fornitore nei confronti dell’amministratore o funzionario che abbia dato seguito ad un contratto invalido (nel caso di specie per mancanza di forma scritta) e sull’azione che in tal caso il privato è tenuto a promuovere.
Tribunale di Napoli, 16 giugno 2025
[A] Sull’obbligo dell’appaltatore di controllare la validità tecnica del progetto fornito dalla stazione appaltante e sulla portata, con riferimento ad eventuali richieste di risarcimento dei danni derivanti da vizi progettuali, della dichiarazione del medesimo di essere a conoscenza dei suoi obblighi e di quanto necessario ad eseguire i lavori a regola d’arte. [B] Sull’idoneità del comportamento colposo del committente pubblico che abbia aggravato il costo delle spese generali, nel caso di specie disciplinate dal co. 4 dell’art. 32 del d.p.r. 207/2010, a porre le medesime a suo carico. [C] Sull’applicabilità agli appalti pubblici dell’art. 1664 c.c.in materia di sopravvenuta onerosità o difficoltà dell’esecuzione di un appalto e sui presupposti necessari ad integrarlo. [D] Sugli oneri, procedurali e probatori, posti in capo all'appaltatore che intenda ottenere il rimborso dei maggiori costi sopportati per l'adozione delle misure previste dal piano di sicurezza.
Tribunale di Latina, 10 giugno 2025
[A] Premessa la disamina in generale del riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario in materia di appalti pubblici, sul giudice competente nelle controversie concernenti la proroga di un appalto pubblico. [B] Sulla competenza territoriale in materia di obbligazioni pecuniarie degli enti pubblici. [C] Sulla distinzione tra rinnovo e proroga di un contratto pubblico. [D] Sulla forma che devono rivestire i contratti di cui sia parte la p.a., con particolare riguardo al rinnovo e alla proroga di contratti pubblici.
Corte d’Appello di Campobasso, 13 maggio 2025
Premesso il ruolo del direttore dei lavori nella redazione del SAL, sui limiti entro cui gli accertamenti e le valutazioni contenute nel SAL sono vincolanti per il committente pubblico con particolare riguardo alla quantità, qualità ed ammontare dei lavori eseguiti dall’appaltatore ad una certa data.
Corte d’Appello di L’Aquila, 30 aprile 2025
[A] Premesse le caratteristiche di un contratto d’appalto a corpo, sui casi in cui si deroga al principio dell’immodificabilità del prezzo e sulle modalità con cui il predetto principio opera in caso di lavori aggiuntivi eseguiti su richiesta del committente o per effetto di varianti. [B] Sulla (im)possibilità, nel caso di specie nella vigenza del d.p.r. 207/2010, per l’appaltatore di un contratto d’appalto pubblico a corpo di richiedere i compensi per i lavori aggiuntivi effettuati in mancanza di preventiva autorizzazione e sulla (im)possibilità di qualificare la mancata contestazione del Rup o l’assenza di disposizione alla rimozione dei lavori da parte di quest’ultimo o del Direttore lavori come implicita autorizzazione dei medesimi.
Tribunale di Salerno, 3 giugno 2025
[A] Sulla necessità che le ASL rispettino le procedure di evidenza pubblica e le disposizioni in materia di forma degli atti previste dai codici dei contratti pubblici, avuto particolare riguardo ai contratti di rilevanza comunitaria conclusi prima sino al 31.12.2012. [B] Sull’applicabilità della disciplina degli interessi moratori di cui al d.lgs. 231/2002 ai contratti di cui sia parte la p.a. o un ente pubblico economico.
Tribunale di Milano, 9 giugno 2025
[A] Sull’(in)esistenza di un diritto soggettivo del secondo collocato in graduatoria a subentrare nel contratto in luogo del vincitore la cui aggiudicazione sia stata giudicata illegittima. [B] Sulla natura del danno da perdita di chance e sui presupposti idonei ad integrarlo. [C] Sull’an debeatur del danno per responsabilità da perdita di chance e sull’individuazione dei danni che ne sono ricompresi, nel caso di specie a seguito di illecito antitrust che ha determinato l’alterazione di una gara d’appalto. [D] Sui casi in cui l’operatore economico escluso da una gara d’appalto può richiedere il risarcimento dei costi di partecipazione alla medesima. [E] Sull’onere probatorio posto in capo a chi, asserendo che l’operatore economico si sia procurato occasioni contrattuali alternative, richieda la decurtazione del quantum del danno da mancata aggiudicazione di un appalto pubblico.
Tribunale di Lecco, 13 giugno 2025
Sul momento a partire dal quale, negli appalti pubblici, decorre il termine decennale di responsabilità dell’appaltatore per la rovina o i difetti dell’opera previsto dall’art. 1669 c.c.: certificato di ultimazione dei lavori o collaudo?
Corte d’Appello di Palermo, 13 maggio 2025
Sull’(in)applicabilità, tanto in via analogica quanto perché (non) desumibile dai principi di rilevanza comunitaria, del meccanismo sanzionatorio di cui all’art. 48 del d.lgs. 163/2006 - a mente del quale all’esclusione dalla gara per mancata conferma del possesso dei requisiti segue l’escussione della polizza prestata dall’appaltatore - agli appalti rientranti nei c.d. settori esclusi.
Corte d’Appello di Milano, 29 aprile 2025
[A] Sull’obbligatorietà per la p.a., nella vigenza del d.lgs. 296/2006 e del d.lgs. 50/2016, di ricorrere al mercato elettronico MEPA o ad analogo mercato elettronico per l’affidamento di appalti inferiori alla soglia comunitaria e superiori alla soglia normativamente prescritta. [B] Sulla (im)possibilità per la p.a. di procedere ad affidamenti sotto soglia comunitaria senza ricorrere al mercato elettronico anche ove le categorie merceologiche oggetto dell’appalto, presenti su alcune piattaforme elettroniche, manchino su una specifica piattaforma, nel caso di specie il MEPA. [C] Sull’art. del d.lgs. 50/2016 che individua la soglia di rilevanza comunitaria per i mercati elettronici di acquisto di beni e servizi.
Corte d’Appello di Bari, 4 maggio 2025
[A] Sugli elementi necessari ad integrare la nozione di organismo di diritto pubblico, come deducibile da quella di amministrazioni aggiudicatrici introdotta dalla direttiva comunitaria 89/440/CF e rinveniente nel caso di specie dal d.lgs. 50/2016, rilevante ai fini dell’applicazione della procedura ad evidenza pubblica per l’aggiudicazione degli appalti. [B] Sull’idoneità di una società di capitali ad essere qualificata come organismo di diritto pubblico assoggettabile al codice degli appalti. [C] Sull’idoneità delle società che gestiscono interporti ad essere qualificate come organismi di diritto pubblico assoggettabili al codice degli appalti. [D] Sull’(in)ammissibilità della domanda di indebito arricchimento proposta dall’appaltatore di opere pubbliche nei confronti del committente ove il contratto d’appalto sia stato stipulato a seguito di violazione della procedura di aggiudicazione degli appalti pubblici.