Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini

PONI UN QUESITO ALLA NOSTRA REDAZIONE

Ultimi articoli pubblicati
Corte d’Appello di Torino, 21 novembre 2024
Sulla possibilità per la p.a., al fine di semplificare l’iter di affidamento di appalti pubblici in ambiti nei quali le necessità dell’ente non siano predeterminabili, di stipulare convenzioni che prevedano una quantità indicativa di servizi o forniture da rendersi a seguito dell’emissione di singoli ordinativi in base alle esigenze dell’ente appaltante, con particolare riguardo all’erogazione di pasti e servizi di ristorazione.
Corte d’Appello di Reggio Calabria, 14 novembre 2024
Sui casi in cui, in tema di appalto di opere pubbliche, si deroga al principio generale di invariabilità del prezzo di un contratto d’appalto a corpo con particolare riguardo a quelli in cui si verifichino modifiche ai disegni esecutivi ed alle specifiche tecniche intervenute successivamente all’offerta formulata dall’appaltatore.
Tribunale di Napoli, 13 novembre 2024
[A] Sul riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in materia di clausola di revisione dei prezzi di un appalto pubblico. [B] Sul diritto dell’appaltatore di richiedere l’applicazione della clausola di revisione dei prezzi in caso di proroga tecnica di un contratto d’appalto pubblico nel quale era previsto il compenso revisionale. [C] Sulla (in)variabilità del prezzo di un appalto a corpo in presenza di imprevedibili maggiori difficoltà nell’esecuzione delle opere.
Tribunale di Latina, 13 novembre 2024
[A] Sulla distinzione tra le prestazioni nuove, perché differenti da quelle individuate in sede di stipula di un contratto d’appalto di opera pubblica, che possono essere oggetto di perizia di variante e quelle che invece richiedono un nuovo affidamento mediante procedura ad evidenza pubblica. [B] Sui casi in cui sorge in capo alla stazione appaltante l’obbligo di predisporre una perizia di variante di lavori pubblici. [C] Premessa l’individuazione del soggetto nei cui confronti si instaura il rapporto obbligatorio nell’ipotesi di fornitura di beni o servizi ad enti locali in assenza della deliberazione autorizzativa di spesa nelle forme previste dal TUEL, sulla (im)possibilità in tal caso per il fornitore di agire ex art. 2041 c.c. direttamente nei confronti dell’ente. [D] Premessa l’impossibilità per l’appaltatore di opere pubbliche di ottenere compensi o indennizzi, inclusi quelli ai sensi dell’art. 2041 c.c., per le opere extracontratto eseguite in assenza di autorizzazione della stazione appaltante, sulla quadruplice condizione necessaria in tal caso a far sorgere in capo all'appaltatore il diritto al compenso per le opere realizzate. [E] Sulle pretese che devono essere oggetto di riserva, sul requisito di specificità delle riserve, sull’onere dell’appaltatore di apporre tempestivamente le riserve nonché di provarne la tempestività ed il fondamento in caso di contestazione da parte della stazione appaltante. [F] Sulla possibilità per l’appaltatore di iscrivere le riserve in documenti diversi dal registro di contabilità. [G] Sulla possibilità per la p.a. di eccepire che l’indennizzo ai sensi dell’art. 2041 c.c. non è dovuto in caso di arricchimento imposto. [H] Sull’applicabilità dell’ordinaria disciplina del codice civile sull’inadempimento delle obbligazioni all’illegittima protrazione della sospensione di lavori pubblici in assenza dei presupposti di legge. [I] Sui documenti su cui l’appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve attinenti l’illegittimità della sospensione dei lavori nelle differenti ipotesi in cui essa sia originaria o sopravvenuta. [L] Sulla (im)possibilità di riconoscere all’appaltatore, in caso di illegittima sospensione dei lavori da parte della stazione appaltante, un danno per mancato ammortamento dei macchinari immobilizzati e per le retribuzioni inutilmente corrisposte ove lo stesso ometta di indicare specificamente nella rlativa riserva i macchinari e la forza lavoro tenuti a disposizione.
Tribunale di Catanzaro, 13 novembre 2024
[A] Sulla nullità, nella vigenza del d.lgs. 50/2016, del contratto di subappalto stipulato con un appaltatore di lavori pubblici in caso di mancata autorizzazione da parte della stazione appaltante. [B] Sulla forma ad substantiam  che deve rivestire il contratto di subappalto di un appalto pubblico. [C] Sulla (im)possibilità per appaltatore e subappaltatore di far valere i diritti, anche di credito, derivanti da un contratto di subappalto affetto da nullità per mancanza dell’autorizzazione del medesimo da parte della stazione appaltante in materia di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Bologna, 24 ottobre 2024
Sui limiti entro cui opera la responsabilità solidale dei componenti di un RTI per i lavori e le prestazioni eseguite nella vigenza dell’art. 48, co. 5 del d.lgs. 50/2016, con particolare riguardo ai debiti contributivi delle società raggruppate.
Tribunale di Avellino, 14 novembre 2024
[A] Sulla necessità, nella vigenza del d.lgs. 163/2006, che il requisito della regolarità contributiva dell’impresa partecipante ad una procedura di gara permanga anche nelle fasi successive all’aggiudicazione e sulle conseguenze dell’accertamento di una pendenza di carattere previdenziale o assistenziale intervenuto successivamente all’aggiudicazione o alla stipula del contratto. [B] Sulla (im)possibilità, prima delle modifiche del d.p.r. 445/2000 introdotte dalla l. 183/2011, di imputare alla stazione appaltante il ritardo nel pagamento dei SAL nell’ipotesi di ritardata trasmissione del DURC da parte dell’appaltatore in tema di appalti pubblici.
Tribunale di Udine, 22 novembre 2024
Sull’obbligo della stazione appaltante, nella vigenza del d.lgs. 50/2016, di effettuare il pagamento diretto al subappaltatore qualificato come piccola o media impresa e sull’inquadramento giuridico dell’istituto.
Tribunale di Roma, 22 novembre 2024
[A] Sull’obbligo dell’appaltatore, a fronte dell’obbligo della stazione appaltante di redigere un progetto definitivo idoneo al conseguimento dei titoli abilitativi necessari all’esecuzione di lavori pubblici, di svolgere l’attività pratica e propedeutica al rilascio dei predetti titoli quale l’inoltro di istanze e l’invio di documentazione. [B] Sulla disciplina applicabile, in tema di appalti pubblici, al caso di ritardo nell’adempimento per fatto della stazione appaltante nella vigenza del d.p.r. 1063/1962.
Tribunale di Perugia, 8 novembre 2024
[A] Sulla nullità del contratto d’appalto pubblico sottoscritto in assenza di autorizzazione paesaggistica. [B] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di richiedere il corrispettivo in caso di nullità del contratto d’appalto. [C] Sulla liceità del contratto d’appalto concluso in assenza di concessione edilizia o di autorizzazione paesaggistica ove tali permessi siano ottenuti dopo la data di stipula ma prima della realizzazione dell’opera. [D] Sulla possibilità per l’appaltatore, in caso di nullità di contratto d’appalto per contrarietà a norme imperative, di richiedere al committente la rifusione delle spese sostenute per l’accantieramento e la custodia del cantiere ai sensi dell’art. 2041 c.c..
Corte d’Appello di Ancona, 26 ottobre 2024
[A] Sulla rilevanza penale della condotta con cui l’appaltatore concede in subappalto lavori pubblici senza l’autorizzazione della stazione appaltante. [B] Sulla (im)possibilità per il subappaltatore di richiedere, anche a titolo di ingiustificato arricchimento, il compenso per i lavori pubblici realizzati in assenza dell’autorizzazione della stazione appaltante
Tribunale di Napoli, 9 novembre 2024
[A] Sulla natura di debito di valore del risarcimento dovuto all’appaltatore per i costi manutentivo/custodiali da esso sostenuti in caso di mancata riacquisizione, da parte della p.a. committente, delle aree di cantiere a seguito di cessazione delle attività lavorative dovute a fatto della stazione appaltante. [B] Sul soggetto su cui ricadono i costi manutentivi e custodiali del cantiere in caso di impossibilità di procedere con i lavori imputabile alla stazione appaltante, con particolare riguardo al caso di diniego di perizia di variante e di illegittima sospensione dei lavori nella vigenza del d.p.r. 1063/1962 e successivamente del d.m. 145/2000.
Tribunale di Nola, 6 novembre 2024
[A] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore che abbia richiesto ed ottenuto la sospensione di lavori, anche per fatto imputabile alla p.a., di richiedere i meccanismi risarcitori e compensativi previsti per in caso di sospensione illegittima ordinata dalla P.A.. [B] Premessi gli obblighi restitutori che sorgono in capo alle parti in caso di risoluzione di un contratto d’appalto anche pubblico, sul criterio di determinazione del valore delle opere realizzate dall’appaltatore: valore venale di mercato o prezzi contrattualmente pattuiti? [C] Sulla quantificazione del danno da mancato utile di un appalto pubblico che, in caso di mancata esecuzione del contratto dovuta a fatto della p.a. committente, la stazione appaltante è tenuta a risarcire all’appaltatore. [D] Premessa la natura del danno curriculare negli appalti pubblici, sulle modalità con cui tale danno può essere quantificato e liquidato. [E] Sulla sorte delle riserve e dell’equo compenso in caso di risoluzione di un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Torino, 4 novembre 2024
Premessa la ratio dell’istituto del pagamento diretto del subappaltatore, sulla (im)possibilità di configurare come mezzi anormali ai sensi dell’art. 67, co. 1, n. 2 della legge fallimentare, idonei a fondare l’azione revocatoria, i pagamenti effettuati dalla stazione appaltante direttamente al subappaltatore in caso di insolvenza dell’appaltatore.
Tribunale di Monza, 31 ottobre 2024
[A] Sui presupposti necessari e sufficienti a determinare l’esigibilità del credito dell’appaltatore per i lavori pubblici eseguiti nei confronti della p.a.. [B] Sull’(in)opponibilità all’appaltatore, che richieda il pagamento del prezzo dei lavori pubblici eseguiti, di eventuali ritardi della stazione appaltante nell’ottenimento di un finanziamento da parte di un ente terzo e sul caso in cui i predetti ritardi sono invece opponibili al creditore.
Corte d’Appello di Roma, 21 ottobre 2024
[A] Premessa la definizione nazionale e comunitaria dell’istituto dell’avvalimento, sulle caratteristiche dell’avvalimento nella vigenza dell’art. 49 del d.lgs. 163/2006 avuto particolare riguardo alle differenze che derivano dall’avvalersi di requisiti materiali (mezzi, attrezzature, forza lavoro) e immateriali (capacità economico-finanziaria, fatturato, certificazioni SOA). [B] Sulla necessità che, in caso di avvalimento avente ad oggetto una certificazione SOA, l’ausiliaria metta a disposizione dell’ausiliata l’intera parte dell’organizzazione aziendale che le ha consentito di ottenere l’attestazione, che tale struttura organizzativa permanga per l’intera esecuzione dei lavori e che essa sia dettagliatamente descritta nel contratto.
Tribunale di Salerno, 22 ottobre 2024
[A] Sull’imputabilità alla p.a. committente del ritardo nel pagamento del corrispettivo di un appalto pubblico ove esso sia dovuto al ritardo nell’erogazione di un finanziamento, espressamente menzionato nel contratto d’appalto, concesso da parte di un altro ente pubblico. [B] Premessa la disamina dei contrastanti orientamenti giurisprudenziali in materia nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e del d.p.r. 207/2010, sulla nullità della clausola di un contratto d’appalto pubblico che subordini il pagamento del corrispettivo dovuto all’appaltatore all’erogazione alla stazione appaltante di un finanziamento da parte di altro ente pubblico
Tribunale di Frosinone, 29 ottobre 2024
[A] Sull’interpretazione della nozione “consentire” contenuta nel co. 4 dell’art. 23 del d.l. 66/1989 convertito in l. 144/1989 che, in tema di debiti fuori bilancio degli enti locali, dispone l’insorgenza del rapporto obbligatorio in capo all’amministratore o al funzionario che abbia consentito la prestazione. [B] Sulla sorte del contratto siglato da un ente locale laddove manchi l’impegno di spesa e/o l’attestazione della copertura finanziaria e sul soggetto nei cui confronti, in tal caso, intercorre il rapporto obbligatorio con il privato che abbia eseguito la prestazione. [C] Sulla (im)possibilità per il giudice ordinario di accertare la riconoscibilità di un debito fuori bilancio. [D] Sulla (im)possibilità per il privato fornitore che abbia eseguito una prestazione nei confronti di un ente locale in mancanza di impegno di spesa e/o di attestazione della copertura finanziaria di agire direttamente nei confronti della p.a. per indebito arricchimento, sulla possibilità per l’amministratore o il dipendente di un ente locale che abbiano consentito una prestazione fuori bilancio e che abbiano provveduto al pagamento del prezzo al privato di agire nei confronti della p.a. ex art. 2041 c.c., sugli elementi che l’ente locale è tenuto a dimostrare al fine di escludere la debenza dell’indennizzo ex art. 2041 c.c. a favore dell’amministratore o del dipendente che abbiano consentito una prestazione fuori bilancio e sul diritto del privato che abbia eseguito una prestazione a favore di un ente locale in assenza di un valido impegno di spesa di agire ex art. 2041 c.c. in via surrogatoria direttamente nei confronti dell’ente pubblico ove il patrimonio dell’amministratore o del dipendente che hanno consentito la spesa fuori bilancio non offra adeguate garanzie ed i medesimi rimangano inerti. [E] Sul momento da cui decorrono gli interessi relativi al credito indennitario ex art. 2041 c.c. sorto per l’espletamento di prestazioni in favore della p.a. rese in assenza di un valido impegno di spesa.
Tribunale di Brescia, 31 ottobre 2024
[A] Sulla funzione del DURC negli affidamenti pubblici. [B] Sulla (im)possibilità per il giudice ordinario, nella vigenza della l. 2248/1865, di ordinare all’ente previdenziale competente di rilasciare il DURC alle imprese.
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, 30 ottobre 2024
[A] Sulla derogabilità del foro territorialmente competente in materia di obbligazioni in cui il debitore coincida con un ente pubblico. [B] Sulla responsabilità della stazione appaltante che, a seguito del ritardato finanziamento da parte di un altro ente pubblico, ritardi il pagamento all’appaltatore.
Corte d’Appello di Cagliari, 17 ottobre 2024
Sulla (im)possibilità per il subappaltatore, in mancanza dell’autorizzazione al subappalto da parte della stazione appaltante, di richiedere, anche ai sensi dell’art. 2041 c.c., il pagamento dei compensi per i lavori eseguiti nell’ambito di un appalto pubblico.