Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
PONI UN QUESITO ALLA NOSTRA REDAZIONE

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Corte d’Appello di Torino, 11 gennaio 2024
[A] Sulle modalità con cui l’appaltatore di opere pubbliche è tenuto a richiedere i maggiori compensi o rimborsi pretesi in misura maggiore rispetto al prezzo contrattualmente pattuito con la stazione appaltante. [B] Sull’applicabilità ad A.N.A.S. s.p.a. della disciplina dei contratti di appalto pubblici. [C] Sul momento in cui sorge l’obbligo, in capo all’appaltatore, di inserire una riserva nella contabilità in relazione ai fatti produttivi di danno continuativo.
Corte d’Appello di Roma, 5 gennaio 2024
[A] Sulle conseguenze del fallimento dell’impresa mandante e/o dell’impresa mandataria nei rapporti interni di un’A.T.I. costituita per appalti di opere pubbliche e sulla (in)efficacia nei confronti del fallimento dei pagamenti eseguiti dalla p.a. committente alla mandataria di A.T.I. che li abbia ricevuti in nome e per conto di un’impresa mandante che sia stata dichiarata fallita prima dei predetti pagamenti. [B] Sulla forma e sull’applicabilità dei termini di cui all’art. 167 c.p.c. alla domanda formulata da un convenuto nei confronti di un altro convenuto. [C] Sulla scindibilità, ai fini dell’attribuzione della competenza al g.o. o ad un arbitro, di una pluralità di domande connesse con particolare riguardo al caso in cui l’eccezione di incompetenza proposta da una parte riguardi una o più specifiche domande.
Tribunale di Avellino, 23 gennaio 2024
[A] Premesso l’inquadramento giuridico dell’istituto dell’anticipazione del prezzo negli appalti pubblici, sull’obbligatorietà dell’anticipazione del 20% del prezzo degli appalti pubblici e sulla (non) obbligatorietà della maggiorazione dal 20% al 30% dell’anticipazione del prezzo prevista dall’art. 207 del Decreto Rilancio. [B] Sulle modalità con cui la p.a. può validamente contratti con i terzi. 
Tribunale di Ancona, 26 gennaio 2024
[A] Sull’obbligo del Giudice di tenere conto delle difese proposte dal contraente di un contratto d’appalto nei cui confronti sia stata richiesta la risoluzione per inadempimento, anche in mancanza di una formale eccezione ai sensi dell’art. 1460 c.c. [B] Sugli elementi rilevanti ai fini della valutazione della gravità dell’inadempimento idonea a legittimare la risoluzione dei contratti d’appalto e, in generale, dei contratti a prestazioni corrispettive.
Tribunale di Viterbo, 23 gennaio 2024
[A] Sulla (im)possibilità di concludere per facta concludentia o di rinnovare tacitamente un contratto con la p.a.. [B] Sulla ratio del co. 2 dell’art. 6 della l. 537/1993 in tema di tacito rinnovo dei contratti pubblici. [C] Sull’unico caso in cui è consentita la proroga dei contratti pubblici senza il previo esperimento di procedure di evidenza pubblica. [D] Sull’obbligazione che sorge tra il dipendente pubblico, che abbia stipulato un contratto oralmente o in violazione delle regole di contabilità pubblica, ed il contraente privato, sulla (im)possibilità per il privato, che abbia eseguito prestazioni a favore della p.a. in esecuzione della predetta obbligazione, di agire nei confronti di quest’ultima per indebito arricchimento e sulle modalità con cui l’Ente può validamente riconoscere il debito derivante da siffatta obbligazione come debito fuori bilancio.
Tribunale di Rieti, 15 gennaio 2024
[A] Sul riparto dell’onere probatorio tra creditore e debitore in materia di adempimento delle obbligazioni, con particolare riguardo al caso in cui venga sollevata eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c.. [B] Sulla facoltà della p.a. di risolvere unilateralmente i contratti d’appalto pubblico. [C] Sull’(in)applicabilità agli appalti pubblici sotto-soglia dei commi 3 e 4 dell’art. 108 del d.lgs. 50/2016 ove le predette disposizioni non vengano espressamente e specificamente richiamate in sede di lex specialis.
Corte d’Appello di Bologna, 15 gennaio 2024
[A] Sull’(in)applicabilità della disciplina delle riserve, e più in generale delle disposizioni pubblicistiche applicabili all’appalto di opere pubbliche, al contratto di subappalto stipulato dall’appaltatore di un’opera pubblica. [B] Sulla distinzione tra progetto esecutivo e progetto costruttivo di cantiere e sul contenuto di quest’ultimo in tema di appalti pubblici.
Corte d’Appello di Ancona, 16 gennaio 2024
[A] Sui termini e sulle modalità con cui l’appaltatore di opere pubbliche è tenuto ad iscrivere le riserve e sul soggetto su cui, a fronte dell’eccezione di decadenza proposta dalla p.a. committente, ricade l’onere di provare la tempestiva iscrizione delle riserve nella vigenza del d.m. 145/2000. [B] Sull’onere probatorio posto in capo alla parte che intenda avvalersi della prescrizione estintiva. [C] Sull’individuazione degli atti contabili idonei a ricevere l’iscrizione delle riserve da parte dell’appaltatore in materia di appalti pubblici. [D] Sui casi in cui, ai fini della decorrenza dei termini di apposizione delle riserve da parte dell’appaltatore, trova applicazione il principio della sufficiente consapevolezza del fatto oggetto di possibile riserva e sui casi in cui trova invece applicazione il principio della continua e costante evidenza della spesa pubblica, con particolare riguardo al caso in cui la p.a. committente conosca il pregiudizio allegato dall’appaltatore o ne sia stata resa edotta con mezzi diversi dalla formale riserva.
Tribunale di Livorno, 18 gennaio 2024
[A] Sull’onere dell’appaltatore di iscrivere apposita riserva per i fatti suscettibili di incrementare i costi di un appalto pubblico e di provare in giudizio i fatti che costituiscono il fondamento delle riserve apposte. [B] Sulla facoltà del giudice di procedere ad una liquidazione in via equitativa del danno cagionato dal direttore dei lavori e dall’appaltatore in conseguenza dei difetti dell’opera realizzata.
Tribunale di Campobasso, 16 gennaio 2024
[A] Sui presupposti e sui criteri di imputazione della responsabilità della stazione appaltante e dell’appaltatore per i danni cagionati ai terzi nell’esecuzione di un appalto di opere pubbliche, con particolare riguardo alla natura oggettiva della responsabilità dell’ente pubblico appaltante e della responsabilità solidale nei confronti dei terzi danneggiati. [B] Sull’(im)possibilità di qualificare  abbondanti piogge cadute su un cantiere come caso fortuito idoneo a recidere il nesso eziologico tra l’evento ed i danni cagionati a terzi nell’esecuzione di un appalto.
Tribunale di Brindisi, 17 gennaio 2024
[A] Sugli elementi costitutivi dell’azione di indebito arricchimento, con particolare riguardo al caso in cui questo sia stato ottenuto a fronte di un valido titolo o di un obbligo di legge. [B] Sull’obbligo della stazione appaltante, nella vigenza del d.p.r. 207/2010, di versare la retribuzione ed i contributi previdenziali ai lavoratori in caso di omissione dell’appaltatore e sulla responsabilità solidale della p.a. e dell’impresa nei confronti dei lavoratori.
Corte d’Appello di Venezia, 11 gennaio 2024
[A] Sui limiti entro cui la p.a. appaltante può apportare modifiche al progetto nella fase esecutiva di un appalto pubblico. [B] Sul caso in cui l’impresa appaltatrice ha diritto di vedersi riconosciuti i maggiori oneri sostenuti rispetto al prezzo convenuto per un appalto di opere pubbliche stipulato a corpo. [C] Sull’(in)idoneità della riserva apposta dall’appaltatore a costituire atto di costituzione in mora in materia di appalto pubblico.
Tribunale di Roma, 3 gennaio 2024
[A] Sul riparto dell’onere probatorio in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [B] Sulla deroga prevista, in tema di appalti pubblici, dall’art. 37, co. 5 del d.lgs. 163/2006 al principio secondo cui la società consortile costituita secondo il tipo delle società di capitali risponde per le obbligazioni sociali soltanto con il proprio patrimonio e non sussiste la responsabilità solidale delle consorziate. [C] Sulla facoltà per il creditore di chiedere l’accertamento del credito, ed anche degli interessi moratori dovutigli, e la condanna del debitore sottoposto a concordato preventivo.
Tribunale di Foggia, 13 gennaio 2024
[A] Sui requisiti minimi della domanda monitoria. [B] Sulla ripartizione dell’onere probatorio in materia di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e di inadempimento di un’obbligazione. [C] Sulla (im)possibilità di stipulare e prorogare un contratto d’appalto pubblico in assenza di un atto contrattuale concluso in forma scritta dall’organo legittimato a rappresentare la p.a. e sulla (im)possibilità di sostituire il contratto scritto con provvedimenti amministrativi, con particolare riguardo alle delibere di Giunta ed alle determine dirigenziali. [D] Sulle modalità e sui casi in cui è possibile la proroga di un contratto d’appalto pubblico e sulle conseguenze della mancata osservazione degli stringenti limiti temporali previsti per la predetta proroga. [E] Sui presupposti della condanna ai sensi dell’art. 96 c.p.c..
Tribunale di Benevento, 10 gennaio 2024
Sulle modalità con cui l’impresa appaltatrice, in assenza di un valido contratto scritto con la p.a. e/o in difetto di regolarità dell’impegno di spesa, può agire per ottenere il pagamento delle prestazioni eseguite in relazione ad un appalto pubblico e sull’(in)ammissibilità in tal caso dell’azione di indebito arricchimento verso l’Ente locale ai sensi dell’art. 2041 c.c..
Tribunale di Avellino, 14 gennaio 2024
[A] Sui casi e sulle modalità con cui, nella vigenza del d.lgs. 50/2016, la p.a. può procedere all’affidamento di appalti pubblici tramite semplice determina a contrarre o atto equivalente. [B] Sulla coincidenza tra ditta individuale e persona fisica titolare della medesima sotto l’aspetto sostanziale e processuale. [C] Sulla responsabilità del committente pubblico ove, a causa del ritardo nell’erogazione del finanziamento da parte di un ente finanziatore, vi sia ritardo nel pagamento degli acconti e del saldo all’appaltatore in relazione ad un appalto pubblico e sulle modalità con cui la p.a. può andare esente da ogni responsabilità per il predetto ritardo.
Corte d’Appello di Torino, 28 novembre 2023
[A] Sulla giurisdizione in materia di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento. [B] Sulla possibilità per la stazione appaltante di agire in giudizio nei confronti della sola mandataria di un’ATI in tema di appalti pubblici. [C] Sul momento da cui decorrono per la stazione appaltante i termini di decadenza e prescrizione per l’esperimento dell’azione di garanzia ai sensi dell’art. 1667 c.c. nei confronti dell’appaltatore di opera pubblica. [D] Sulla (im)possibilità che l’accettazione di un’opera pubblica da parte della p.a. avvenga implicitamente ai sensi degli artt. 1665 c.c. e 1667 c.c., con particolare riguardo al caso in cui la consegna dell’opera pubblica da parte dell’appaltatore avvenga prima del collaudo. [E] Sulla ratio dell’obbligo posto in capo all’appaltatore di apporre tempestivamente riserva per ogni domanda o contestazione relativa allo svolgimento di un appalto pubblico. [F] Sul momento da cui decorrono gli interessi sulle somme di denaro liquidate a titolo di risarcimento del danno per inadempimento contrattuale.
Corte d’Appello di Roma, 5 gennaio 2024
[A] Sull’applicabilità alla materia dell’appalto di opere pubbliche dell’art. 13, comma 3.2 del d.lgs. 55/1983 in tema di sospensione della decorrenza degli interessi dovuti dalla stazione appaltante all’appaltatore per il ritardo nel pagamento in caso di finanziamento da parte di Cassa Depositi e Prestiti e sulla (im)possibilità di estendere la predetta disciplina in via analogica nei confronti di altre forme di finanziamento erogate da altri istituti pubblici. [B] Sulla necessità che, in tema di appalto pubblico, ai fini dell’efficacia della deroga della mora del debitore prevista dall’art. 13, comma 3.2 del d.lgs. 55/1983, il predetto articolo sia espressamente menzionato nel bando di gara.
Tribunale di Venezia, 14 dicembre 2023
[A] Sui criteri cronologico e proporzionale che il Giudice deve utilizzare ai fini della valutazione della fondatezza dell’eccezione di inadempimento, con particolare riguardo al caso in cui essa venga sollevata dalla stazione appaltante nei confronti dell’appaltatore che richieda il pagamento delle opere solo parzialmente realizzate in esecuzione di un contratto d’appalto pubblico. [B] Sui presupposi della risoluzione del contratto per inadempimento. [C] Sugli effetti restitutori della risoluzione di un contratto d’appalto pubblico, con particolare riguardo all’obbligo della p.a. committente di reintegrare la situazione patrimoniale dell’appaltatore per le opere effettivamente eseguite.
Tribunale di Roma, 18 dicembre 2023
[A] Sulla necessità che le richieste dell’appaltatore inerenti ai costi affrontati a causa dello svolgimento anomalo dell’appalto pubblico, delle carenze progettuali e dei comportamenti inadempienti della stazione appaltante siano esplicitate mediante riserva. [B] Sulle modalità con cui le riserve devono essere iscritte nel caso in cui la p.a. committente ometta la tenuta del registro di contabilità.