Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini

PONI UN QUESITO ALLA NOSTRA REDAZIONE

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Corte d’Appello di Palermo, 13 maggio 2025
Sull’(in)applicabilità, tanto in via analogica quanto perché (non) desumibile dai principi di rilevanza comunitaria, del meccanismo sanzionatorio di cui all’art. 48 del d.lgs. 163/2006 - a mente del quale all’esclusione dalla gara per mancata conferma del possesso dei requisiti segue l’escussione della polizza prestata dall’appaltatore - agli appalti rientranti nei c.d. settori esclusi.
Corte d’Appello di Milano, 29 aprile 2025
[A] Sull’obbligatorietà per la p.a., nella vigenza del d.lgs. 296/2006 e del d.lgs. 50/2016, di ricorrere al mercato elettronico MEPA o ad analogo mercato elettronico per l’affidamento di appalti inferiori alla soglia comunitaria e superiori alla soglia normativamente prescritta. [B] Sulla (im)possibilità per la p.a. di procedere ad affidamenti sotto soglia comunitaria senza ricorrere al mercato elettronico anche ove le categorie merceologiche oggetto dell’appalto, presenti su alcune piattaforme elettroniche, manchino su una specifica piattaforma, nel caso di specie il MEPA. [C] Sull’art. del d.lgs. 50/2016 che individua la soglia di rilevanza comunitaria per i mercati elettronici di acquisto di beni e servizi.
Corte d’Appello di Bari, 4 maggio 2025
[A] Sugli elementi necessari ad integrare la nozione di organismo di diritto pubblico, come deducibile da quella di amministrazioni aggiudicatrici introdotta dalla direttiva comunitaria 89/440/CF e rinveniente nel caso di specie dal d.lgs. 50/2016, rilevante ai fini dell’applicazione della procedura ad evidenza pubblica per l’aggiudicazione degli appalti. [B] Sull’idoneità di una società di capitali ad essere qualificata come organismo di diritto pubblico assoggettabile al codice degli appalti. [C] Sull’idoneità delle società che gestiscono interporti ad essere qualificate come organismi di diritto pubblico assoggettabili al codice degli appalti. [D] Sull’(in)ammissibilità della domanda di indebito arricchimento proposta dall’appaltatore di opere pubbliche nei confronti del committente ove il contratto d’appalto sia stato stipulato a seguito di violazione della procedura di aggiudicazione degli appalti pubblici.
Tribunale di Palermo, 26 maggio 2025
[A] Sulle caratteristiche e sulla disciplina applicabile alle polizze fideiussorie stipulate dall’appaltatore di opere pubbliche per garantire il corretto adempimento degli obblighi assunti in relazione ad un appalto pubblico, avuto riguardo alle differenze rispetto all’ordinario contratto di assicurazione ed al termine di prescrizione dei diritti connessi al rapporto fideiussorio. [B] Sulla (non) necessità - ai fini della sua validità - di approvare specificamente per iscritto la clausola, relativa ad assicurazione fideiussoria stipulata a garanzia dell'esecuzione di appalti pubblici, con la quale si preveda la persistenza degli obblighi delle parti (di pagamento del premio e, rispettivamente, di prestazione del garante) fino a quando l'ente beneficiario non abbia restituito all'assicuratore la polizza o gli abbia rilasciato una dichiarazione liberatoria da ogni eventuale responsabilità.
Tribunale di Catania, 29 maggio 2025
[A] Sui presupposti e sulle modalità con cui la stazione appaltante deve esercitare il potere in autotutela di risoluzione di un contratto d’appalto a mente dell’art. 136 del d.lgs. 163/2006. [B] Sull’(in)idoneità dei ritardi dell’amministrazione, da cui sia derivato il ritardo dell’appaltatore nell’esecuzione di lavori pubblici, a determinare di per sé l’illegittimità della risoluzione disposta dalla stazione appaltante ai sensi dell’art. 163/2006. [C] Sull’(in)applicabilità dell’istituto della riserva in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Napoli, 23 maggio 2025
[A] Sul potere del giudice ordinario di disapplicazione dell’atto amministrativo illegittimo e sui giudizi nei quali può essere esercitato. [B] Sulla (il)legittimità della clausola della lex specialis di una gara che preveda l’obbligo di pagamento di un corrispettivo per l’espletamento dei servizi di committenza e di tutte le attività di gara a carico del futuro aggiudicatario. [C] Sulla (il)legittimità della clausola della lex specialis di una gara che imponga ai concorrenti e alla ditta aggiudicataria il pagamento dei costi relativi alla gestione delle piattaforme telematiche.
Corte d’Appello di Trieste, 4 aprile 2025
Sull’(in)applicabilità, sia nella vigenza del d.lgs. 163/2006 che del d.lgs. 50/2016, dell’istituto del pagamento diretto al subappaltatore in caso di fallimento dell’appaltatore, avuto particolare riguardo alla normativa comunitaria di riferimento ed alle differenze tra l’art. 118 del d.lgs. 163/2006 e l’art. 105 del d.lgs. 50/2016.
Tribunale di Messina, 28 maggio 2025
[A] Sulla rilevabilità in giudizio della decadenza dell’appaltatore di opere pubbliche dal diritto di apporre riserve. [B] Sulle differenti discipline che regolano il protrarsi della sospensione dei lavori, ed i diritti in tal caso esercitabili dall’appaltatore, nelle diverse ipotesi in cui la sospensione dipenda da fatto imputabile alla stazione appaltante o si sia protratta legittimamente. [C] Sulla nozione di “ragioni di pubblico interesse” che legittimano l’ordine di sospensione di lavori pubblici.
Tribunale di Napoli Nord, 20 maggio 2025
Premesse le modalità con cui deve essere effettuato l’affidamento diretto di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 40.000,00 euro nella vigenza del d.lgs. 50/2016 ed alla luce delle Linee Guida ANAC, sull’idoneità dei provvedimenti amministrativi - nel caso di specie una determina di un ente locale - a costituire accettazione scritta di una proposta ricevuta da un privato ai fini del regolare perfezionamento di un contratto d’appalto pubblico.
Tribunale di Catania, 19 maggio 2025
Sull’applicabilità delle norme dell’arbitrato irrituale al Collegio Consultivo Tecnico regolato dal d.lgs. 36/2023, con particolare riguardo alla disciplina della ricusazione dei suoi componenti.
Tribunale di Bologna, 21 maggio 2025
Sulla disciplina relativa alla liquidazione ed ai parametri di determinazione dei compensi dei componenti del Collegio Consultivo Tecnico nella vigenza del d.m. n. 12/2022 ed alla luce delle Linee Guida del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, avuto particolare riguardo al limite massimo dei compensi, alla nozione di “valore dell’appalto” a cui parametrare i compensi ed alla ripartizione delle spese tra stazione appaltante ed appaltatore.
Corte d’Appello di Roma, 29 aprile 2025
Sul diritto dell’impresa appaltatrice di opere pubbliche, in ipotesi di superamento del termine di legge per la conclusione del collaudo, alla restituzione della cauzione prestata, al pagamento immediato della ritenuta operata a garanzia ed all’estinzione di eventuali fideiussioni con particolare riguardo al caso in cui siano presenti vizi nell’opera realizzata.
Corte d’Appello di Campobasso, 22 aprile 2025
[A] Sul riparto di giurisdizione tra g.o. e g.a. in tema di debenza di sovvenzioni regionali alle imprese esercenti il pubblico servizio di trasporto in regime di concessione, con particolare riguardo alla domanda - fondata sulla normativa comunitaria - di adeguamento dei contributi pubblici al criterio dei costi effettivamente sostenuti. [B] Sui casi in cui è configurabile un accordo sostitutivo di provvedimento amministrativo tra p.a. e privato. [C] Sul riparto di giurisdizione tra g.o. e g.a. in tema di clausola di revisione del prezzo negli appalti pubblici. [D] Sulla destinazione che, in tema di trasporto pubblico locale, devono avere le somme contenute nel fondo nazionale costituito dalle accise sul petrolio ed attribuito in via esclusiva alle Regioni. [E] Sulla (im)possibilità di ricavare dall’art. 16 bis del d.l. 95/2012 un’automatica sostituzione o soppressione di clausole contrattuali relative a contratti pubblici stipulati dalle Regioni con imprese operanti nel settore del trasporto pubblico locale. [F] Sui limiti entro cui opera il codice degli appalti pubblici, nella vigenza del d.lgs. 163/2006, nell’ambito del trasporto pubblico locale, avuto particolare riguardo ai casi in cui si applicano le disposizioni previste dal reg. 2007/1370/CE ed a quelli in cui si applicano le disposizioni di cui alle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE alla luce della distinzione tra concessione di servizi ed appalto pubblico. [G] Sulla natura dei contratti pubblici stipulati tra Regioni ed imprese per il servizio di trasporto pubblico locale disciplinati dal d.lgs. 422/1997: concessione di pubblici servizi o appalto di servizi?
Tribunale di Reggio Calabria, 14 maggio 2025
Premessa la funzione e la natura giuridica del DURC, sulle norme che lo regolano avuto particolare riguardo alle modalità di verifica, rilascio, diniego e regolarizzazione del medesimo.
Tribunale di Pisa, 16 maggio 2025
[A] Sulla suscettibilità al ribasso dei costi della manodopera nella vigenza del d.lgs. 50/2016 e del d.lgs. 36/2023, avuto riguardo alle differenze tra le due discipline ed al dibattito giurisprudenziale concernente il nuovo art. 41, co. 14 del d.lgs. 36/2023. [B] Sull’(in)idoneità del costo orario medio di lavoro risultante dalle tabelle ministeriali a vincolare la stazione appaltante e gli operatori economici.
Tribunale di Milano, 15 maggio 2025
[A] Sul momento in cui deve essere apposta la riserva attinente a fatti produttivi di danno continuativo, con particolare riguardo ai fatti la cui onerosità sia percepibile prima dell’esecuzione dei lavori. [B] Premesso il principio a mente del quale l’appaltatore di opere pubbliche non può richiedere compensi o indennizzi per l’esecuzione di varianti non previste dal contratto, anche ove il direttore dei lavori ne abbia disposto l’esecuzione, sui casi e nei limiti in cui è possibile derogarvi.
Tribunale di Catanzaro, 3 maggio 2025
Sul soggetto a cui spetta la rappresentanza esclusiva, anche processuale, di un A.T.I. per tutte le operazioni e gli atti di qualsivoglia natura afferenti ad un appalto pubblico ad essa aggiudicato.
Corte d’Appello di Trento, 7 maggio 2025
Premessa l’individuazione della disciplina applicabile al nolo a freddo, sulle modalità con cui deve essere quantificato il compenso spettante all’appaltatore parzialmente inadempiente ad un contratto d’appalto pubblico a corpo per le opere già realizzate.
Corte d’Appello di Palermo, 10 maggio 2025
[A] Premessa la natura della responsabilità della p.a. committente in ipotesi di ritardata od omessa consegna dei lavori, sull’istituto che in tal caso l’appaltatore è tenuto ad attivare al fine di ottenere lo scioglimento del rapporto o il compenso per i maggiori oneri sostenuti. [B] Sulla (in)sussistenza di differenze tra la disciplina della ritardata od omessa consegna dei lavori e quella della consegna parziale dei lavori in tema di appalto pubblico. [C] Sull’applicabilità agli appalti integrati della disciplina afferente la ritardata od omessa consegna dei lavori.
Tribunale di Nola, 23 aprile 2025
[A] Sulla forma con cui, a pena di nullità, devono essere stipulati e modificati i contratti pubblici, avuto particolare riguardo alla necessità che l’intera vicenda negoziale sia consacrata in un unico documento. [B] Sull’applicabilità alla p.a. delle norme ordinarie in tema di inadempimento e di costituzione in mora nonché del d.lgs. 231/2002 in materia di ritardo nei pagamenti.