Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.LGS 163.2006. Art. 38, lett. F (Grave negligenza, malafede, errore)
Un inadempimento è per sempre!
Roberto Troccoli. Il TAR Toscana fa il punto sulla causa di esclusione per grave inadempimento e sanziona la mendacia delle relative dichiarazioni rese in sede di gara. Come deve comportarsi la stazione appaltante per garantire il rispetto della par condicio tra i concorrenti?
Cassazione Civile, sez. I, 17 febbraio 2012
[A] Sulla possibilità o meno che il Giudice Amministrativo possa valutare la legittimità della valutazione di affidabilità svolta dalla Stazione Appaltante ai sensi del D.Lgs. n. 163 del 2006, art. 38, comma 1, lett. F. [B] Sui limiti al sindacato del Giudice Amministrativo sulla legittimità della decisione assunta dalla Stazione Appaltante di rifiuto di aggiudicazione per ragioni di inaffidabilità dell'Impresa ai sensi del D.Lgs. n. 163 del 2006, art. 38, comma 1, lett. F. [C] Sulla possibilità o meno per il Giudice Amministrativo di avvalersi di una CTU al fine di verificare la legittimità del rifiuto di aggiudicazione per ragioni di inaffidabilità dell'Impresa ai sensi del D.Lgs. n. 163 del 2006, art. 38, comma 1, lett. F. [D] Sulle ipotesi in cui la valutazione del Giudice Amministrativo esuli dalla propria giurisdizione e costituisca vizio di eccesso di potere cognitivo ai danni dell'amministrazione. [E] Sulla Cassazione della sentenza del Consiglio di Stato per violazione dei limiti esterni della giurisdizione e sulla possibilità o meno di cassare con rinvio ai sensi dell'art. 382 c.p.c. al fine di avere la giusta conclusione del giudizio d'appello
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 28 marzo 2011
[A] Sulla legittimità o meno del comportamento della Stazione Appaltante che, da un lato esclude dalla procedura di gara l’attuale appaltatore inadempiente e, dall’altro, continua ad affidare allo stesso il servizio in via di proroga e di urgenza nelle more dello svolgimento della gara [B] Sulla immediata operatività o meno della condizione di esclusione per i soggetti responsabili di gravi violazioni contrattuali prevista dall’art. 38 lett. “f” del codice degli appalti e sulla necessità o meno che la grave violazione sia accertata in modo definitivo [C] Sulla natura del giudizio di anomalia [D] Sulla rilevanza o meno, ai fini del giudizio di anomalia dell’offerta, dell’avvenuto andamento negativo di una precedente gestione da parte del medesimo soggetto
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 20 gennaio 2011
Sull’art. 38 comma 1 lettera f) del Codice dei Contratti, che prevede quale requisito di partecipazione alla gara che il concorrente non abbia commesso “grave negligenza o malafede” nell’esecuzione delle prestazioni affidate dalla stazione appaltante ovvero un “errore grave” e sulla possibilità o meno di estendere la causa ostativa qualora i fatti siano riconducibili soggetti collegati al concorrente
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III, 26 maggio 2010
Sulla determinazione dell’Autorità di Vigilanza n. 8/2004, nella parte in cui ha correlato l’utilità dell’annotazione di comportamenti di grave negligenza o malafede, alla possibile valorizzazione, da parte di stazioni appaltanti anche diverse da quelle che abbiano avuto precedenti rapporti contrattuali con il soggetto responsabile di tali comportamenti, in sede di bando di gara, al fine di evitare di intrattenere rapporti contrattuali con soggetti reiteratamente inadempienti e quindi inaffidabili
Consiglio di Stato, Sezione VI, 6 aprile 2010
Sul reato di frode nelle pubbliche forniture e sulla sua idoneità o meno di incidere sulla moralità professionale
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III Ter, 25 novembre 2009
Sull’art. 38, lett. f), del d.lgs. 163/2006 secondo cui sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento i soggetti che “secondo motivata valutazione della stazione appaltante, hanno commesso grave negligenza o malafede nell'esecuzione delle prestazioni affidate dalla stazione appaltante che bandisce la gara; o che hanno commesso un errore grave nell’esercizio della loro attività professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte della stazione appaltante”