Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.P.R. 207.2010. Art. 159 (Proroghe). Art. 26 145.00
Tribunale di Foggia, 13 gennaio 2024
[A] Sui requisiti minimi della domanda monitoria. [B] Sulla ripartizione dell’onere probatorio in materia di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e di inadempimento di un’obbligazione. [C] Sulla (im)possibilità di stipulare e prorogare un contratto d’appalto pubblico in assenza di un atto contrattuale concluso in forma scritta dall’organo legittimato a rappresentare la p.a. e sulla (im)possibilità di sostituire il contratto scritto con provvedimenti amministrativi, con particolare riguardo alle delibere di Giunta ed alle determine dirigenziali. [D] Sulle modalità e sui casi in cui è possibile la proroga di un contratto d’appalto pubblico e sulle conseguenze della mancata osservazione degli stringenti limiti temporali previsti per la predetta proroga. [E] Sui presupposti della condanna ai sensi dell’art. 96 c.p.c..
Corte d’Appello di Catania, 9 novembre 2023
Sulla qualificazione, ai fini dell’individuazione della disciplina applicabile, dell’affidamento in via provvisoria, e cioé prima che sia portata a termine la gara, del servizio di raccolta e trasporto di rifiuti urbani.
Corte d’Appello di Firenze, 8 maggio 2023
Sull’onere dell’appaltatore, nella vigenza del d.p.r. 207/2010, di inviare una diffida alla stazione appaltante ove intenda contestare la sopravvenuta illegittima protrazione della sospensione dei lavori, con particolare riguardo alle modalità di invio della diffida in caso di variante, e sull’(in)validità della riserva apposta per la sopravvenuta illegittima protrazione della sospensione dei lavori che non sia preceduta dalla predetta diffida.
Tribunale di Pisa, 14 marzo 2023
[A] Sull’ambito di applicazione dell’art. 159, co. 4 d.p.r. 207/2010 in tema di opzione dell’Appaltatore di chiedere lo scioglimento del contratto d’Appalto pubblico senza indennità in caso di sospensione dei lavori. [B] Sulla prevedibilità, in tema di responsabilità per la sospensione dei lavori eseguiti in relazione ad un Appalto pubblico, del ritrovamento di un ordigno bellico nel cantiere.
Corte d’Appello di Palermo, 19 dicembre 2022
[A] Sull’(in)applicabilità della disciplina degli interessi dovuti all’Appaltatore per il ritardato pagamento della P.A. ai sensi degli artt. 35 e 36 d.p.r. 1063/1962 nel caso in cui si tratti di crediti oggetto di contestazioni tra le parti. [B] Sulla disciplina della sospensione dei lavori e della proroga del termine finale dei lavori nella vigenza del d.p.r. 1063/1962 in materia di Appalto pubblico: in particolare, il caso in cui la sospensione o la proroga non siano imputabili ad alcuna delle parti.[C] Sulla ripartizione dell’onere probatorio e sull’ammissibilità delle presunzioni con riferimento al danno subito dall’Appaltatore nel caso di illegittima sospensione dei lavori di un Appalto pubblico. [D] Sulla ratio dell’istituto della revisione dei prezzi in materia di Appalto pubblico. [E] Sull’interpretazione dell’art. 33 della l. 41/1986: la distinzione tra il momento dell’accertamento del diritto alla revisione dei prezzi e la quantificazione dell’importo revisionale. [F] Sulla delimitazione del concetto di “gravi difetti” dell’opera di cui all’art. 1669 c.c.. 
Tribunale di Rieti, 23 maggio 2022
Sull’onere probatorio posto in capo al privato che agisca in giudizio deducendo l’inadempimento della P.A circa la sussistenza di un contratto con la P.A. e circa gli eventuali atti di proroga e rinnovo dello stesso, nonché circa il proprio adempimento.
Tribunale di Perugia, 17 febbraio 2022
Sul momento in cui sorge l’obbligo a carico dell’Appaltatore, ai sensi del co. 3 dell’art. 159 del d.p.r. 207/2010, ai fini della valida iscrizione delle relative riserve, di inviare apposita diffida alla Stazione Appaltante circa il venir meno dei presupposti che avevano giustificato la sospensione dei lavori in materia di Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Lecce, 10 gennaio 2022
[A] Sulla rilevabilità d’ufficio, in grado d’Appello, di una nullità contrattuale non rilevata in primo grado. [B] Sulle conseguenze del rinnovo o proroga dei contratti d’Appalto pubblici senza gara.
Tribunale di Aosta, 18 gennaio 2022
[A] Sulla competenza giurisdizionale nel caso di proroga che modifichi la durata di un contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulla configurabilità di un tacito riconoscimento dell’altrui pretesa nel caso di mancata contestazione della tardività della registrazione di riserva in materia di contratto d’Appalto pubblico. [C] Sulla tempestività dell’apposizione di riserva nel caso di fatti produttivi di danno continuativo in materia di contratto d’Appalto pubblico.
Corte d’Appello di Cagliari, 21 luglio 2021
[A] Sul divieto di frazionamento del credito da parte del creditore: la domanda proposta dal Fallimento dopo il deposito del ricorso monitorio per crediti antecedenti allo stesso. [B] Sul valore legale e sull’efficacia probatoria del telefax. [C] Sull’interpretazione dell’art. 26 del D.M. 145/2000 (abrogato dal D.P.R. 207/2011) in caso di ritardo non imputabile alll’Appaltatore. [D] Sul venir meno del termine di consegna e della penale per il ritardo nel caso in cui il Committente richieda all’Appaltatore rilevanti variazioni del progetto. [E] Sul potere del giudice di ridurre la penale stabilita dalle parti
Tribunale di Roma, 14 aprile 2021
[A] Sulla giurisdizione relativa a canoni, indennità o ad altri corrispettivi in materia di rapporto di concessione di beni e servizi pubblici. [B] Sulla forma dei contratti conclusi dalla P.A. iure privatorum. [C] Sulla restituzione dei canoni versati in caso di contratto di locazione dichiarato nullo. [D] Sull’onere probatorio in materia di inadempimento di un’obbligazione. [E] Sulla forma della rinnovazione e delle modifiche dei contratti conclusi dalla P.A.. [F] Sulla configurabilità dell’azione di indebito arricchimento in relazione ad un contratto d’appalto pubblico nullo per carenza di forma.
Tribunale di Catania, 16 dicembre 2020
[A] Sull’onere per l’appaltatore di trasmettere formale tempestiva diffida nel momento in cui la sospensione originariamente legittima divenga illegittima e sull’onere di iscrizione di riserva, ai sensi degli artt. 158 e 159 d.p.r. 207/2010. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva nel verbale di sospensione dei lavori nel caso in cui la sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante sia illegittima ab origine
Tribunale di Pistoia, 2 dicembre 2020
[A] Sui limiti alla vigenza del regime delle riserve, di cui agli artt. 190 e 191 del d.p.r. n. 207/2010 dopo l’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con d.lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii.. [B] Sulle cause di forza maggiore idonee a giustificare la sospensione legittima dei lavori da parte della Stazione Appaltante. [C] Quando la sospensione dei lavori disposta in modo legittimo dalla Stazione Appaltante diviene illegittima. [D] Sull’onere posto a carico del Direttore dei lavori di eseguire visite periodiche in cantiere durante il periodo di sospensione e sulle ragioni di tale onere. [E] Sull’onere posto a carico dell’Appaltatore di contestare prontamente la sopravvenuta illegittimità della sospensione dei lavori originariamente legittima e sugli effetti della iscrizione di riserva nel verbale di ripresa lavori.
Tribunale di Frosinone, 13 maggio 2020
[A] Sui presupposti necessari affinché la sospensione disposta dalla Stazione Appaltante possa ritenersi legittima. [B] Sui termini e sulle modalità di iscrizione della riserva inerente l’illegittimità della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla causa di forza maggiore idonea a giustificare la sospensione dei lavori e sulla necessità della diffida da parte dell’appaltatore quando siano cessate le ragioni che hanno giustificato la sospensione da parte della Stazione Appaltante
Lodo Arbitrale, 6 novembre 2013
[A] Sui limiti alla possibilità per la Stazione Appaltante di rifiutare la propria prestazione in ragione dell'inadempimento dell'Impresa ai sensi dell'art. 1460 c.c. (eccezione di inadempimento). [B] Sugli accertamenti necessari a valutare l'essenzialità o meno del termine stabilito nel contratto per l'esecuzione di una determinata prestazione. [C] Sulle differenze e sulla diversa disciplina del rinnovo del contratto (anche tacito) e della proroga del termine finale dell'appalto pubblico di servizi
Lodo Arbitrale, 27 gennaio 2012
[A] Sulle valutazioni che il Collegio deve svolgere in caso di reciproca domanda di risoluzione del contratto per inadempimento e sulla possibilità o meno di dichiarare d'ufficio l'intervenuta risoluzione del contratto per mutuo consenso. [B] Sul dovere di cooperazione del committente che si estrinseca nella consegna dell'area, nella fornitura del progetto nella eliminazione di ogni ostacolo all'attività dell'appaltatore. [C] Sulla possibilità o meno che la concessione della proroga richiesta dall'appaltatore pregiudichi i diritti spettanti all'appaltatore per l'eventuale imputabilità della maggiore durata a fatto della stazione appaltante. [D] Sulla possibilità o meno che l'elaborazione di varianti in corso d'opera sia consideratq un obbligo per la Stazione Appaltante derivante dal dovere di cooperazione. [E] In generale, sui danni risarcibili in caso di anomalo andamento dei lavori dovuto a responsabilità della Stazione Appaltante. [F] Segue: le spese generali (spese incluse e percentuale riconoscibile). [G] Segue: le spese generali (fisse e variabili, modalità di calcolo del danno in particolare per i cantieri stradali). [H] Segue: ridotto utilizzo di macchinari e attrezzature (in particolare per i cantieri stradali). [I] Segue: improduttivo impiego della manodopera (in particolare per i cantieri stradali). [L] Segue: mancato utile / lesione utile. [M] Segue: danni derivanti dall'incremento dei costi. [N] Segue: interessi e rivalutazione monetaria (criteri di calcolo, dies a quo, in particolare per danni derivanti da fatti continuativi)
Lodo Arbitrale, 24 novembre 2011
[A] Sulle differenze individuate dalla giurisprudenza per distinguere tra prestazione per pubblici servizi e prestazioni in favore dell'ente pubblico, ma di natura privatistica. [B] Sul regime delle preclusioni processuali nel procedimento arbitrale, in particolare sull'ammissibilità del deposito tardivo di nuovi documenti [C] Sulla interpretazione del contratto d’appalto laddove subordini l’efficacia dell’obbligazione di pagamento ad un evento futuro e incerto. [D] Sulla possibilità o meno che il contratto sottoposto a condizione potestativa mista sia soggetto o meno alla disciplina di cui all’art. 1358 c.c., laddove impone alle parti l'obbligo giuridico di comportarsi secondo buona fede durante lo stato di pendenza della condizione e sulle eventuali conseguenze. [E] Sulla possibilità o meno di estendere il giudizio arbitrale anche ad eccezione di inadempimento legata al mancato adempimento di una delle parti alle obbligazioni di un contratto prorogato. [F] Sulle valutazioni in merito alla fondatezza della eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. avanzata dalla Stazione Appaltante nel corso del giudizio arbitrale. [G] Sul danno risarcibile secondo la giurisprudenza del Consiglio di Stato. [H] Sul danno risarcibile secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione. [I] Sulla risarcibilità o meno del danno all'immagine subito dall'Impresa per la mancata conclusione dell'appalto e sulla possibilità di una liquidazione in via equitativa
Lodo Arbitrale, 21 novembre 2011
[A] Sulla ammissibilità o meno del giudizio arbitrale nel caso in cui sulla medesima questione penda un giudizio dinanzi al Giudice Ordinario. [B] Sui criteri di valutazione per verificare la tempestività o meno della riserva iscritta dall'Impresa. [C] Sulla possibilità o meno che la concessione di proroghe dietro richiesta dell'appaltatore comporti il riconoscimento da parte del Committente di cause giustificatrici del ritardo, con conseguente diritto dell'Impresa a percepire i maggiori oneri sostenuti. [D] Sugli oneri risarcibili all’impresa nel caso di anomalo andamento dei lavori per causa imputabile alla Stazione Appaltante: le spese generali. [E] Segue: costo di ammortamento dei mezzi e personale. [F] Sulle ipotesi in cui l'appaltatore può pretendere un maggior compenso per le variazioni o le addizioni di lavori non previste dal contratto
Lodo Arbitrale, 17 novembre 2011
[A] Sulla possibilità o meno che l'inerzia della Stazione Appaltante nell'avviare il procedimento di accordo bonario possa impedire all'impresa l'avvio del giudizio arbitrale. [B] Sulla giurisprudenza in merito all'onere e alle modalità dell'iscrizione delle riserve in caso di fatti c.d. continuativi. [C] Sulla teoria del c.d. controllo della spesa e sulle influenze prodotte in merito a modalità e termini per l'iscrizione delle riserve negli atti idonei a riceverle, nonché sulle varie tesi giurisprudenziali in proposito. [D] Sulla efficacia e sul valore del verbale di consegna lavori in merito all’accertamento dello stato dei luoghi e alla fattibilità dei lavori stessi. [E] Sulla sussitenza o meno dell’onere di iscrivere riserva in caso di fatti continuativi su atti adottati su iniziativa unilaterale della Stazione Appaltante. [F] Sulla possibilità o meno di formalizzare la riserva attraverso l'invio di una lettera o di una diffida o il riconoscimento da parte della direzione lavori delle ragioni dell'appaltatore. [G] Sulla possibilità o meno che la concessione della proroga del termine contrattuale disposta dalla P.A. possa ritenersi automatico ristoro dei maggiori oneri sostenuti dall'appaltatore. [H] Sull'onere di iscrizione della riserva in caso di sospensione dei lavori e sulla automaticità o meno del diritto dell'Impresa ai maggiori oneri in relazione al prolungamento del vincolo derivante da una sospemione dei lavori. [I] Sulla possibilità o meno che la sottoscrizione della perizia di variante contenente i nuovi prezzi per gli ulteriori lavori ordinati costituisca piena remunerazione per l'appaltatore. [L] Sugli oneri risarcibili all'Impresa in caso di anomalo andamento dei lavori addebitabile alla Stazione Appaltante nel caso in cui nessuna prova venga prodotta dall'appaltatrice. [M] Sulla necessità o meno che la tardività della riserva debba essere eccepita dalla Direzione lavori in sede di controdeduzioni. [N] Sulla possibilità o meno che il mancato accertamento di danni lamentati dall'Impresa da parte della Stazione appaltante incida sul diritto al rimborso dell'Impresa. [O] Sul principio di non contestazione di cui all'art. 115 c.p.c. e sulla sua applicabilità al giudizio arbitrale con conseguente necessità per il Collegio di dare per provati i fatti non espressamente contestati dalla parte convenuta. [P] Sulla sussistenza o meno di un onere a carico dell'impresa di ripetere in occasione di ogni sottoscrizione del registro tutte le riserve già precedentemente apposte. [Q] Sulla rivalutazione monetaria e sugli interessi sulle somme liquidate dal Collegio. [R] Sulla possibilità o meno di proporre domande nuove nel corso del giudizio arbitrale e sulla disciplina procedurale vigente come richiamata dall'art. 241 del d.lgs. n. 163/2006
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2010
[A] Per gli oneri della sicurezza non trova applicazione il regime proprio delle riserve. [B] Sul momento in cui deve essere iscritta riserva riguardo ai danni da fatti continuativi. [C] Sulla concessione di una proroga e sul diritto al risarcimento del danno da parte dell’impresa. [D] Sulla prova del danno per lesione dell’utile. [E] Sul valore da attribuire alla posizione espressa dalla committente in sede di accordo bonario. [F] Sul caso in cui all'appaltatore non sia stato concesso di utilizzare tutto il termine contrattuale per l’ultimazione dei lavori e sia invece stato richiesto di eseguire un programma lavori accelerato
Lodo Arbitrale, 29 aprile 2010
[A] Le pretese con le quali l’impresa rivendica maggiori importi per gli oneri della sicurezza sfuggono al regime delle riserve ed alle relative decadenze. [B] Sulla pretesa dell’impresa a titolo di recupero del ribasso contrattuale illegittimamente applicato ai costi ordinari della sicurezza, non regolarmente evidenziati nel bando di gara. [C] Sull’onere di iscrivere riserva riguardo ai fatti continuativi e di quantificare il risarcimento del danno. [D] Sull’istituto della proroga e sul risarcimento del danno. [E] L’appaltatore deve fornire prova del mancato utile patito. [F] Sul mancato conseguimento del premio di accelerazione quale conseguenza dell’anomalo andamento dei lavori per colpa della stazione appaltante
Lodo Arbitrale, 31 marzo 2010
[A] Sulla revoca del provvedimento con il quale era stata concessa la occupazione gratuita dei suoli ex art. 49 lett. a) del D.Lgs. 507/93, a seguito del venire in essere delle novità normativa recate dall'art. 63 del D.Lgs. n. 446/1997. [B] Sul superamento del dogma dell’intangibilità delle clausole contrattuali in favore del principio della proporzione e dell’equilibrio negoziale. [C] Sui principi UNIDROIT, per la formazione di un diritto privato comune europeo, che pongono norme che offrono rimedi nei confronti delle gross disparity (sproporzione originaria) e delle handship (sproporzione sopravvenuta). [D] Sulle conseguenze in ordine all’eventuale tardività della riserva qualora il Direttore Lavori non la abbia eccepita in sede di controdeduzioni. [E] Sulla speciale decadenza delle riserve di carattere generale predisposte denunciando l'anomalo andamento dei lavori che interessa tutto l'appalto e che non si riferisce a partite di lavoro riportate nel registro di contabilità. [F] Sull'adesione dell'impresa allo spostamento del termine originario contrattuale e sulla possibilità o meno che ciò possa comportare la rinunzia a far valere il risarcimento dei maggiori danni. [G] Sulla corretta interpretazione dell’art. 219 del D.P.R. 554 del 1999 secondo il quale “ Il progettista in collaborazione con il direttore dei lavori adegua gli elaborati progettuali esecutivi nel corso dei lavori, sulla base dei risultati delle operazioni compiute o dei rinvenimenti effettuati o dei sondaggi eseguiti”. [H] Sul risarcimento del mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 27 febbraio 2009
[A] Il rifiuto del committente di concedere proroghe non toglie all'appaltatore il diritto di vedere accertato a proprio rischio dal giudice che il ritardo non è dipeso da causa a lui imputabile. [B] In linea di principio gli appalti di opere pubbliche sono assoggettati, al pari di quelli privati, alla regola generale che il rischio di difficoltà dell'opera deve essere sopportato dall'appaltatore. [C] Sulla circostanza che formazione dei nuovi prezzi debba avvenire in contraddittorio con l'appaltatore e sul potere della stazione appaltante di stabilire gli importi spettanti per le nuove opere
Lodo Arbitrale, 24 luglio 2009
[A] Sull'art. 340 della legge 20 marzo 1865, n. 2248, all. E, e sul diritto dell'amministrazione di rescindere il contratto. [B] Sull’ipotesi particolare di risoluzione del contratto in danno dell'appaltatore prevista dall'art. 340 legge ll.pp. per il caso di frode. [C] Sugli inadempimenti dell’appaltatore ritenuti dalla giurisprudenza come cause legittime di risoluzione contrattuale. [D] Il provvedimento di rescissione (risoluzione) contrattuale può considerarsi viziato sia per illegittimità di carattere formale, sia di carattere sostanziale. [E] Concedendo la proroga l’amministrazione riconosce implicitamente la non imputabilità del ritardo all’appaltatore. [F] Sui provvedimenti che deve assumere il direttore dei lavori in caso di abbandono del cantiere da parte dell’impresa. [G] In caso di illegittima risoluzione del contratto trova applicazione l’art. 345 legge ll.pp.
Lodo Arbitrale, 2 dicembre 2008
[A] Sul senso da attribuire all’art. 149, comma 4, del D.P.R. 554 del 1999 laddove precisa che la sottoscrizione dell’accordo bonario “determina la definizione di ogni contestazione fino a quel momento insorta”. [B] Sull’effetto della sottoscrizione di un accordo bonario riguardo pretese future dell’impresa dipendenti dal medesimo fatto oggetto di riserva. [C] Sulla prassi di ripetere nuovamente tutte le riserve in occasione di ogni stato di avanzamento. [D] Sul valore da attribuire al c.d. “aggiornamento della riserva” nel successivo stato di avanzamento. [E] Sugli effetti della sottoscrizione di un accordo bonario riguardo ai danni futuri prodotti all’impresa da fatti continuativi. [F] Sulla legittimità della sospensione lavori dovuta ad avverse condizioni atmosferiche. [G] Sul tempo necessario a consentire un migliore assestamento del rilevato funzionale alla regolarizzazione dei piani viabili e alla stesura dello strato di usura della pavimentazione. [H] Sulla clausola contrattuale che impone all’appaltatore l’obbligo di rimuove le interferenze. [I] Sulla differenza tra la “proroga del termine contrattuale” e la concessione di un “termine supplettivo” riguardo ai diritti che possono competere all'appaltatore in caso di imputabilità della maggior durata delle opere all'amministrazione. [L] Sull’istituto del c.d. “sovrapprezzo”. [M] Nella disciplina dei lavori pubblici la riserva iscritta negli atti contabili, se non contiene un'espressa dizione in tal senso, non è di per sé idonea a costituire in mora. [N] Sulla decorrenza della rivalutazione monetaria e degli interessi moratori in caso di risarcimento del danno da anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 27 luglio 2008 n. 105
[A] Sulla mancata definizione dell’accordo bonario e sulla possibilità o meno da parte dell’impresa di attivare comunque il procedimento arbitrale. [B] Sulla ritardata emissione del certificato di collaudo e sulla possibilità o meno da parte dell’impresa di attivare comunque il procedimento arbitrale. [B] Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva e sulla c.d. “teoria del controllo della spesa”. [C] Sulla tripartizione delle fasi di contabilizzazione dei lavori e sulla rilevanza di soltanto alcune di esse nei confronti dell’appaltatore. [D] Sui documenti contabili o amministrativi sottoscrivibili dall’appaltatore. [E] Sugli effetti della mancanza di una regolare tenuta degli atti di contabilità da parte del direttore lavori. [F] Sugli atti di appalto “idonei a ricevere riserve” ai sensi dell’art. 31, comma 2, del DM 145/2000. [G] Sulle carenze del progetto esecutivo e sul dovere di cooperazione da parte della stazione appaltante. [H] Sulle indagini geognostiche che devono precedere la progettazione esecutiva. [I] Sulle iniziative da assumere qualora si rilevi un deficit derivante dalle originarie sottostime delle quantità di lavorazioni in fase progettuale. [L] Sulla concessione di una proroga contrattuale in presenza di un anomalo andamento dei lavori prodotto dalla committente. [M] Sull’omessa esposizione nelle riserve dei criteri e dei calcoli che ad esse conducono. [N] Sul mancato completamento di lavorazioni marginali. [O] Sulla dilazionabilità o meno dei termini per la disposizione dei pagamenti
Lodo Arbitrale, 24 aprile 2008 n. 53
[A] Sull’atto con il quale la stazione appaltante concede una proroga all’appaltatore ai sensi dell'art. 26 del D.M. LL.PP. 145/2000 e sui diritti e le pretese comunque esercitabili da quest’ultimo. [B] Sulla necessità o meno da parte del collegio arbitrale di delibare in ordine all’ammissibilità e non manifesta infondatezza delle riserve già esaminate dal responsabile del procedimento in sede di accordo bonario. [C] Sul risarcimento del danno che compete all’impresa qualora la stazione appaltante abbia introdotto un sistema di misure di prevenzione e repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa, più stringente rispetto a quello previsto dalle vigenti disposizioni antimafia. [D] Sulle pretese dell’appaltatore in conseguenza di eccezionali precipitazioni atmosferiche. [E] Sul risarcimento dei danni che compete all’impresa qualora la stazione appaltante abbia erroneamente qualificato un subcontratto come subappalto anziché come mera fornitura con posa in opera
Lodo Arbitrale, 18 gennaio 2008 n. 6
[A] Sull’ordine di servizio con il quale il direttore lavori sospende i lavori dopo aver accertato che l'Impresa ha contravvenuto alla disposizione di non usufruire di fornitori non autorizzati. [B] Sulla corretta interpretazione dell’art. 109 del D.P.R. n. 554 del 1999 laddove limita il risarcimento dei danni all’appaltatore per ritardata sottoscrizione del contratto. [C] Sulla proroga del termine finale richiesta dall'appaltatore e sugli effetti della sua concessione rispetto ad eventuali pretese di risarcimento danni. [D] Sui maggiori oneri che spettano all’impresa a fronte della necessità di eseguire variazioni ed interruzioni delle tratte autostradali aperte al traffico. [E] Sulla clausola contrattuale che pone a carico dell’impresa i costi della realizzazione delle strade per consentire la prosecuzione del traffico autostradale. [F] Sulla richiesta con la quale il direttore lavori richiede all’impresa di inviare dettagliati rapporti mensili
Lodo Arbitrale del 21 gennaio 2008 n. 10
[A] Sulla decorrenza del termine di ultimazione lavori nel caso di consegna anticipata in via d'urgenza. [B] Sulla proroga concessa all’impresa rispetto ai termini di ultimazione dei lavori