Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.P.R. 207.2010. Art. 184 (Annotazione dei lavori a corpo)
Corte d’Appello di Bari, 20 febbraio 2023.
[A] Sui casi in cui è possibile modificare il corrispettivo di un Appalto a corpo: l’ordinanza della Cassazione n. 22268/2017 e l’inapplicabilità dei principi espressi dalla medesima alle prestazioni, autonome rispetto all’oggetto del contratto d’Appalto, svolte dall’Appaltatore. [B] Sulla forma che devono rivestire le modificazioni dei contratti d’Appalto pubblico e le convenzioni aventi ad oggetto lavori aggiuntivi e complementari connessi ad un pubblico appalto. [C] Sulle facoltà poste in capo all’Appaltatore nel caso di richiesta, da parte della Stazione Appaltante, di esecuzione di lavori in variante per il valore di oltre un quinto rispetto a quello globalmente pattuito in un contratto d’Appalto pubblico. [D] Sull’onere probatorio posto in capo al privato che, in tema di fornitura e servizi prestati in favore di un Ente locale senza l’osservanza del procedimento contabile, intendesse esercitare l’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c..
Corte d’Appello di Torino, 22 novembre 2022
[A] Sulla (ir)rilevanza del computo metrico ai fini della distinzione tra Appalto ‘a corpo’ ed Appalto ‘a misura’ in materia di Appalto pubblico. [B] Sui casi in cui l’Appaltatore ha diritto a richiedere il compenso per le maggiori o diverse opere eseguite in relazione ad un contratto d’Appalto pubblico ‘a corpo’. [C] Sulla natura e sulla ratio dell’istituto delle riserve, nonché sui termini e sui modi con cui procedere alla regolare iscrizione delle medesime. [D] Sulle modalità di calcolo del compenso ulteriore dovuto all’Appaltatore, nell’ambito di un rapporto derivante da contratto d’Appalto pubblico ‘a corpo’, per i lavori aggiuntivi eseguiti su richiesta della Stazione Appaltante o per effetto di varianti. [E] Sulla (ir)rilevanza della comparsa conclusionale ai fini dell’individuazione del contenuto della domanda giudiziale. 
Tribunale di Palermo, 29 dicembre 2021
[A] Sul soggetto su cui grava il rischio di una maggior onerosità dell’opera nel caso di contratto d’Appalto pubblico a corpo. [B] Sulla tempestività e rilevabilità dell’eccezione di decadenza dell’Appaltatore dal diritto di formulare riserve in materia di Appalto pubblico.
Tribunale di Verbania, 29 dicembre 2020
[A] Sulla immodificabilità del prezzo determinato in un contratto d’Appalto “a corpo”. [B] Sulla modificabilità del prezzo determinato in un contratto d’Appalto “a corpo” nel caso in cui vi sia una modifica delle opere da eseguire o una variazione delle specifiche tecniche. [C] Sulla rilevanza della dicitura “contratto a corpo” riportata nel computo metrico estimativo ai fini della qualificazione del contratto d’Appalto. [D] Sull’efficacia della clausola che attribuisce all’impresa un dovere di corretta informazione. [E] Sulla impugnabilità da parte dell’Appaltatore del provvedimento con cui la P.A. ha dichiarato risolto un contratto pubblico d’Appalto e sulla possibilità di contestare la risoluzione dinanzi al Giudice Ordinario
Lodo Arbitrale, 29 novembre 2011
[A] Sulla esistenza o meno di un diritto, normativamente garantito, della Stazione Appaltante a declinare la competenza arbitrale, sulla possibilità che la declinatoria possa essere eccepita dall'avvocato e sugli effetti prodotti dalla nomina dell'arbitro. [B] Sui presupposti affinché i lavori extracapitolato eseguiti dall'appaltatore possano essere pagati dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla riconoscibilità o meno del corrispettivo per lavori non autorizzati per iscritto, ma effettivamente eseguiti e oggetto di collaudo, con particolare riferimento ai lavori urgenti. [D] Sulle caratteristiche necessarie del progetto posto a base di gara nel caso di appalto c.d. integrato in cui l'appaltatore deve predisporre la progettazione esecutiva ed eseguire l'opera. [E] Sulla natura dell'appalto ("a forfait chiuso chiavi in mano") con prezzo globale a corpo e sulla possibilità per l'appaltatore di ottenere il pagamento per lavorazioni ulteriori. [F] Sugli aspetti distintivi tra le "varianti" e le lavorazioni extracontrattuali. [G] Sulla esistenza o meno dell'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel caso di lavorazione extracontrattuale resa necessaria dalla incompletezza del progetto posto in gara
Lodo Arbitrale, 13 ottobre 2011
[A] Sul regime delle preclusioni processuali vigente nel procedimento arbitrale. [B] Sulla determinazione del termine oltre il quale la sospensione illegittima autorizza l'appaltatore a domandare la risoluzione del contratto. [C] Sulla ripartizione dell'onere della prova tra le parti nel caso in cui una chieda la risoluzione del contratto, ovvero l'adempimento della prestazione. [D] Sulle valutazioni svolte dal Collegio per determinare l'entità dei reciproci inadempimenti lamentati dalle parti e sulla decisione in merito alle reciproche domande di risoluzione per inadempimento. [E] Sugli effetti retroattivi o meno prodotti dalla risoluzione del contratto di appalto per inadempimento di una delle parti e sugli obblighi restitutori delle parti. [F] Sull'entità dei risarcimenti dovuti alla parte non inadempiente e sulle diferenze tra l'ipotesi di risoluzione posta a carico della Stazione Appaltante e risoluzione posta a carico dell'Impresa in merito al valore da attribuire dell'opera parzialmente eseguita: valore venale o valore determinabile sulla base del prezzo di contratto. [G] Sul diritto o meno dell'Impresa, nel caso di appalto "a corpo", di ottenere l'integrale pagamento stabilito a prescindere dalla effettiva fruizione della voce contrattuale realizzata. [H] Sul diritto o meno dell'Impresa di ottenere il riconoscimento di pretese a titolo di corrispettivo contrattuale nel caso in cui il Collegio dichiari la risoluzione del contratto per inadempimento. [I] Sul diritto o meno dell'Impresa al risarcimento del danno per mancato utile e sulla quantificazione dello stesso nel caso di prolungata sospensione dei lavori che non vengano più ripresi. [L] Sulla possibilità o meno che il danno all'immagine lamentato dalla Stazione Appaltante per il ritardo nella consegna dell'opera sia risarcibile, in parte, nel caso di risoluzione del contratto per fatto e colpa prevalente della stessa Stazione Appaltante. [M] Sulla spettanza o meno di interessi legali o moratori sugli importi liquidati all'Impresa a titolo restitutorio in conseguenza della declaratoria di risoluzione del contratto per colpa della Stazione Appaltante e sulla prova necessaria alla liquidazione del danno da svalutazione monetaria ed del maggior danno ex art. 1224, 2° comma, c.c.