Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
D.P.R. 207.2010. Art. 152 (Disposizioni e ordini di servizio). Art. 128 554.99
Tribunale di Napoli Nord, 18 maggio 2022
[A] Sulle voci di risarcimento che l’impresa può legittimamente chiedere alla P.A., ai sensi del co. 8 dell’art. 32 del d.lgs. 50/2016, in caso di mancata stipulazione del contratto d’Appalto a seguito dell’avvenuta aggiudicazione definitiva. [B] Sulla natura giuridica degli ordini di servizio in materia di Appalti pubblici. [C] Sul soggetto nei cui confronti l’Appaltatore può agire al fine di ottenere il risarcimento delle spese sostenute per lavori non autorizzati dalla Direzione dei Lavori ma autorizzati dal funzionario pubblico.
Corte d’Appello di Palermo, 23 giugno 2021
[A] Sulle facoltà attribuite al procuratore da una procura alle liti ampia e omnicomprensiva rilasciata da una Giunta Comunale. [B] Sulla disciplina regionale siciliana in merito alla procura alle liti ed al conferimento dell’incarico all’avvocato da parte dei Comuni. [C] Sul valore probatorio degli ordini di servizio e delle relazioni redatte dal direttore dei lavori, dal responsabile per la sicurezza e dal responsabile del procedimento. [D] Sulla volontaria sospensione dei lavori relativi ad opere pubbliche da parte dell’Appaltatore. [E] Sui limiti del potere del Giudice di chiedere d’ufficio informazioni scritte alla P.A. ai sensi dell’art. 213 c.p.c.. [F] Sul riconoscimento del compenso all’Appaltatore per le opere effettuate in caso di risoluzione di contratto d’Appalto per colpa dell’Appaltatore stesso. [G] Sul danno d’immagine nei confronti delle persone giuridiche e degli enti collettivi.
Lodo Arbitrale, 27 settembre 2012
[A] Sulla forma eventualmente necessaria per la preventiva contestazione degli inadempimenti contrattuali all'appaltatore ai fini della risoluzione dell'appalto. [B] Sulle valutazioni svolte dal Collegio nel caso di domandata illegittimità del provvedimento di risoluzione assunto dalla Stazione Appaltante e sulla possibilità o meno che il provvedimento venga convertito in rescissione d'ufficio in caso di accertata responsabilità prevalente della S.A.. [C] Sulla possibilità o meno che la perizia di variante predisposta dalla Stazione Appaltante per sanare la mancanza di un ordine scritto del direttore dei lavori sia idonea a escludere che l'irregolarità medesima sia stata la causa di vicende ulteriori riguardanti l'appalto. [D] Sulle contestazioni per le quali opera il regime delle riserve, sulle modalità di iscrizione, precisazione e conferma delle riserve e sulle contestazioni per le quali non vige il regime delle riserve. [E] Sulla risarcibilità del danno all'immagine vantato dalla Stazione Appaltante in ragione degli inadempimenti dell'Appaltatore
Lodo Arbitrale, 26 luglio 2011
[A] Sulle conseguenze prodotte dal mancato esperimento del tentativo di risoluzione bonaria della controversia da parte della Stazione Appaltante sulla proponibilità del giudizio arbitrale e sulla successiva validità del lodo. [B] Sull'indagine necessaria alla valutazione delle reciproche domande di risoluzione del contratto per inadempimento avanzate nel giudizio arbitrale dall'Impresa e dalla Stazione Appaltante. [C] Sull'istruttoria da seguire nel caso di reciproche domande di risoluzione per inadempimento e sulle responsabilità della Pubblica Amministrazione per i comportamenti del RUP e della DL. [D] Sulla sorte del contratto nel caso in cui entrambe le parti chiedano la risoluzione per reciproci inadempimenti, ma il Collegio non attribuisca la responsabilità a nessuna delle due: risoluzione per mutuo dissenso?. [E] Segue: il contratto rimane "in piedi"? [F] Sugli effetti della risoluzione per mutuo dissenso sulle domande risarcitorie avanzate dalle parti. [G] Sulla possibilità o meno di qualificare la delibera di risoluzione per inadempimento adottata dalla Stazione Appaltante quale atto di recesso, nel caso in cui non sia configurabile un inadempimento grave dell'Impresa, e sulle conseguenze in merito alle domande risarcitorie. [H] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per "ragioni contabili". [I] Sulla legittimità o meno della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante per il necessario spostamento di una linea elettrificata. [L] Sulla necessità o meno per l'Impresa di iscrivere tempestiva riserva nel verbale di sospensione dei lavori, laddove venga accertata la illegittimità ab origine di detta sospensione. [M] Sulla ammissibilità o meno della eccezione di incompetenza del Collegio Arbitrale avanzata solo in sede di memoria conclusionale. [N] Sulla interpretazione della clausola compromissoria contenuta nel contratto d'appalto: in particolare sulla domanda inerente il compenso spettante all’appaltatore per la esecuzione di lavori non contrattualmente previsti in senso stretto. [O] Sulla sussistenza o meno del diritto al compenso dell'Impresa anche qualora l’Amministrazione, non avvertita tempestivamente, fosse poi di contrario avviso in ordine al carattere di assoluta urgenza dei lavori dichiarato dal Direttore dei Lavori e sul principio dell'affidamento. [P] Sulla imputabilità o meno alla Stazione Appaltante dell'obbligazione di pagamento dei lavori addizionali che siano consentiti o ordinati all’appaltatore dal direttore dei lavori. [Q] Sulla necessità o meno della tempestiva iscrizione di riserva per la richiesta di pagamento di lavori non previsti in contratto espressamente richiesti dalla D.L.
Lodo Arbitrale, 28 maggio 2010
[A] Sulla necessità o meno di impugnare dinanzi al TAR, a pena di decadenza, i vizi relativi alla procedura di nomina degli arbitri. [B] Sul momento in cui deve essere formulata la riserva di maggiori compensi o indennizzi rispetto al corrispettivo pattuito e sugli atti sui quali la riserva deve essere iscritta. [C] Sulla fondatezza o meno delle riserve iscritte dall’Impresa in cui si contestano i maggiori costi derivanti dalla indeterminatezza del progetto esecutivo, dimostrata dai continui ordini di servizio. [D] Sulla risarcibilità o meno delle spese generali per ritardato collaudo e sulla misura del loro risarcimento
Lodo Arbitrale, 22 gennaio 2010
[A] Sui casi in cui l’appaltatore è tenuto ad iscrivere tempestiva riserva nel verbale di sospensione lavori. [B] Sull’illegittima sospensione lavori e sulla possibilità di quantificare il risarcimento del danno con criteri diversi rispetto a quelli previsti dall’art. 25, comma 2, del D.M. 145 del 2000. [C] Sui casi in cui i maggiori compensi per le variazioni ed addizioni non previste in contratto possono essere pretesi dall'appaltatore anche senza l’approvazione di una variante
Lodo Arbitrale, 14 giugno 2010
[A] Sulla sussistenza o meno di un diritto dell’impresa al pagamento dei lavori eseguiti in difformità dal progetto qualora vi siano state variazioni in corso d’opera ordinate dalla Stazione Appaltante, ma mai formalizzate. [B] Le dichiarazioni di gara e la sottoscrizione dell’art. 71 del DPR 554/99 costituiscono dichiarazioni di scienza che non possono in alcun modo limitare la responsabilità dell’Amministrazione rispetto all’obbligo di corretta ed esaustiva redazione del progetto esecutivo
Lodo Arbitrale, 23 giugno 2010
[A] Nel nostro sistema non possono trovare ingresso varianti disposte per "opportunità o convenienza" dell'impresa appaltatrice. [B] Le varianti progettuali non possono essere introdotte dal direttore lavori con un ordine di servizio. [C] La sottoscrizione "senza alcuna eccezione" dell'atto di sottomissione comporta la rinunzia a contestare solo il contenuto dell'atto. [D] La sola sottoscrizione del verbale di concordamento di nuovi prezzi da parte dell'impresa non fa sorgere in capo alla stessa l'obbligo di eseguire le opere
Corte di Cassazione, Sezione , 6 maggio 2010
[A] Sulle conseguenze della mancata redazione del verbale di ripresa lavori in ordine alle riserve avanzate dall’appaltatore. [B] Sulla comunicazione con la quale viene disposta la ripresa dei lavori inoltrata all’impresa mediante telegramma
Lodo Arbitrale, 8 aprile 2010
Laddove gli ordini di esecuzione delle attività siano stati resi tutti verbalmente e, comunque, informalmente dai legali rappresentanti dell'Azienda, ponendosi fuori delle prestazioni pattuite nei contratti di appalto, non sussiste la competenza arbitrale
Lodo Arbitrale, 15 marzo 2010
[A] Sulla sussistenza o meno di un onere per l’impresa di iscrivere riserva negli ordini di servizio. [B] Sulla perdurante mancata consegna delle aree del cantiere da parte della stazione appaltante. [C] Sulla lesione dell’utile in caso di anomalo andamento dei lavori e sulla diversa quantificazione del danno rispetto all’illegittima sospensione dei lavori. [D] Sul caso in cui il Direttore dei Lavori non abbia eccepito la tardività delle riserve e tale tardività non sia stata neppure rilevata nei primi scritti difensivi della stazione appaltante
Lodo Arbitrale, 14 luglio 2009
[A] Sulla natura perentoria o meno del termine di novanta giorni dalla apposizione dell'ultima riserva entro il quale il responsabile del procedimento deve formulare alla stazione appaltante una proposta di accordo bonario. [B] Sulle finalità della disciplina dell’accordo bonario. [C] Su talune prese di posizione dottrinali e giurisprudenziali che sanciscono l'improponibilità del ricorso all’arbitrato senza che sia stato iniziato e portato a termine il procedimento per l'accordo bonario. [D] Sugli oneri di conferimento in discarica, dovuti a titolo di tributo regionale ex art. 3 l. 549 del 1995, e sulla possibilità o meno di ritenerli compresi nel prezzo per il trasporto. [E] Sulla questione degli interventi attuati dall'appaltatore senza le previste autorizzazioni, che ha diviso giurisprudenza e dottrina del recente passato
Lodo Arbitrale, 24 settembre 2008 n. 124
[A] Sulla richiesta di disapplicazione della penale e sulla sussistenza o meno di un onere di iscrizione della riserva nel primo documento in cui la penale stessa è applicata. [B] Sull’ordine di servizio con il quale il direttore lavori trasmette all’impresa gli elaborati grafici “di dettaglio”
Lodo Arbitrale, 18 gennaio 2008 n. 6
[A] Sull’ordine di servizio con il quale il direttore lavori sospende i lavori dopo aver accertato che l'Impresa ha contravvenuto alla disposizione di non usufruire di fornitori non autorizzati. [B] Sulla corretta interpretazione dell’art. 109 del D.P.R. n. 554 del 1999 laddove limita il risarcimento dei danni all’appaltatore per ritardata sottoscrizione del contratto. [C] Sulla proroga del termine finale richiesta dall'appaltatore e sugli effetti della sua concessione rispetto ad eventuali pretese di risarcimento danni. [D] Sui maggiori oneri che spettano all’impresa a fronte della necessità di eseguire variazioni ed interruzioni delle tratte autostradali aperte al traffico. [E] Sulla clausola contrattuale che pone a carico dell’impresa i costi della realizzazione delle strade per consentire la prosecuzione del traffico autostradale. [F] Sulla richiesta con la quale il direttore lavori richiede all’impresa di inviare dettagliati rapporti mensili