Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
Articoli pubblicati nel mese di Ottobre 2023 (21)
Tribunale di Roma, 16 giugno 2023
[A] Sull’applicabilità delle disposizioni sulla litispendenza di cui all’art. 39 c.p.c. ove, in corso di causa, sia sopravvenuta la definizione di un altro giudizio pendente. [B] Sull’individuazione delle voci di danno che la stazione appaltante pubblica è tenuta a risarcire all’appaltatore nel caso di colpevole ritardo nell’emissione del certificato di collaudo e sull’onere probatorio in ordine al predetto danno. [C] Sulla nozione di spese generali dell’impresa e sulla loro quantificazione in sede di domanda di risarcimento proposta dall’appaltatore per illegittima sospensione dei lavori da parte della stazione appaltante in materia di appalto pubblico. [D] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore che intenda chiedere alla p.a. appaltante il risarcimento delle spese generali in caso di illegittima sospensione dei lavori ed in quello di ritardo nell’esecuzione del collaudo. [E] Sugli oneri probatori posti in capo al creditore ed al debitore in materia di adempimento di un’obbligazione. [F] Sui casi in cui i crediti dell’appaltatore di opera pubblica sono esigibili anche in assenza dell’esecuzione del collaudo da parte della stazione appaltante. [G] Sull’onere probatorio in materia di imputabilità del ritardo nel collaudo dei lavori eseguiti per un appalto pubblico. [H] Sul dies a quo per gli interessi di mora, comprensivi del risarcimento del danno di cui al co. 2 dell’art. 1224 c.c., dovuti all’appaltatore in caso di ritardata esecuzione del collaudo da parte della p.a. appaltante. [I] Sui casi in cui sono applicabili gli interessi di mora previsti dagli artt. 35 e 36 del d.p.r. 1063/1962 in materia di appalto pubblico.
Tribunale di Venezia, 3 luglio 2023
[A] Sulla responsabilità del consorzio nei confronti dei terzi per le obbligazioni assunte da una consorziata nell’esecuzione di un contratto d’appalto, con particolare riguardo al caso del consorzio di cooperative ammesso ai pubblici appalti. [B] Sulla (ir)rilevanza, nel rapporto tra consorzio e stazione appaltante pubblica, del rapporto interno tra consorzio di cooperative e consorziate. [C] Sulla (im)possibilità di qualificare come mandato l’assegnazione dei lavori oggetto di un appalto pubblico da parte del consorzio di cooperative aggiudicatario ad una delle cooperative consorziate. [D] Sulla possibilità di eccepire in compensazione pretese ed importi per i quali risulta preclusa la domanda diretta. [E] Sulla facoltà, in tema di appalto, di richiedere cumulativamente la prestazione principale e la penale per il ritardo, nonché, in caso di risoluzione, il risarcimento del danno da inadempimento e la penale per mancata esecuzione dell’obbligazione nel termine stabilito ovvero la penale per il ritardo e quella per l’inadempimento.
Tribunale di Taranto, 18 maggio 2023
[A] Sulle modalità di corretta iscrizione delle riserve in materia di appalti pubblici. [B] Sulle modalità e sui termini entro cui, a pena di decadenza, l’amministrazione appaltante è tenuta a rilevare l’intempestività delle riserve. [C] Sull’(im)possibilità di far valere in un processo successivo circostanze sulle quali sia maturata una preclusione in un precedente processo. [D] Sul rapporto tra mancata costituzione del convenuto e tacito riconoscimento dei fatti allegati dall’attore. [E] Sugli obblighi di cooperazione posti a carico dell’amministrazione appaltante in materia di appalti pubblici, con particolare riguardo agli adempimenti connessi alla disponibilità delle aree su cui devono essere eseguiti i lavori. [F] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore in tema di riserve. [G] Sulla debenza e sulla quantificazione delle spese generali dovute all’appaltatore in caso di illegittima sospensione dei lavori da parte della p.a. appaltante. [H] Sulla facoltà per il giudice di ridurre le spese generali dovute all’appaltatore per illegittima sospensione dei lavori da parte della p.a. appaltante ove la predetta sospensione si protragga per lunghi periodi. [I] Sulla decorrenza della rivalutazione e degli interessi sulle spese generali dovuti dalla stazione appaltante all’appaltatore in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico causata dall’illegittima sospensione dei lavori da parte della p.a.. [L] Sulla decorrenza della rivaluzione e degli interessi sulla somma dovuta all’appaltatore quale mancato guadagno derivante dalla risoluzione di contratto d’appalto pubblico per responsabilità della stazione appaltante. [M] Sugli effetti della sentenza pronunciata tra le parti originarie di un processo in caso di successione a titolo particolare nel diritto controverso. [N] Sulla prova della legittimazione del cessionario, in assenza di contestazione del cedente e del ceduto, in materia di cessione di un credito verso la p.a..
Tribunale di Spoleto, 27 giugno 2023
[A] Sulla competenza territoriale in tema di obbligazioni pecuniarie contratte dalle amministrazioni dello Stato e degli enti locali. [B] Sulle conseguenze, nel procedimento di opposizione, dell’incompetenza del giudice che ha emesso il decreto ingiuntivo.
Tribunale di Sassari, 12 luglio 2023
[A] Sull’onere probatorio posto in capo all’appaltatore con riferimento alle pretese economiche esplicate nelle riserve regolarmente apposte. [B] Sull’(in)ammissibilità della domanda di risoluzione di un contratto d’appalto pubblico o di risarcimento relativa ad una riserva apposta per tardiva consegna dei lavori ove l’appaltatore non abbia preventivamente esercitato il diritto di recesso nella vigenza dell’art. 153 del d.p.r. 207/2010.
Corte d’Appello di Roma, 18 luglio 2023
Sulle facoltà che, nella vigenza dell’art. 10 del d.p.r. 1063/1962, vengono attribuite all’appaltatore in caso di mancata o tardiva consegna dei lavori da parte della p.a. appaltante.
Corte d’Appello di Napoli, 28 giugno 2023
[A] Sul momento in cui deve essere valutata la litispendenza in caso di contenziosi aventi ad oggetto la fase esecutiva di un appalto pubblico. [B] Sull’onere dell’appaltatore di controllare la validità tecnica del progetto fornito dal committente in materia di appalti pubblici. [C] Sulla (im)possibilità per il giudice di accogliere la richiesta di risarcimento dei danni e di dichiarare la risoluzione del contratto a prestazioni corrispettive in caso di inadempienze reciproche di pari gravità. [D] Sulla quadruplice condizioni necessaria affinché i lavori effettuati dall’appaltatore extra-contratto diano luogo al diritto al compenso in materia di appalto pubblico. [E] Sulla non equiparabilità, ai fini dell’integrazione di una delle quattro condizioni necessarie all’appaltatore per ottenere il diritto al compenso per i lavori effettuati extra-contratto, del riconoscimento dell’indispensabilità dei predetti lavori da parte del direttore dei lavori a quello effettuato dalla p.a. committente. [F] Sul diritto alla rivalutazione degli importi dovuti all’appaltatore per lavorazioni eseguite e non pagate in materia di appalto pubblico. [G] Sulla distinzione tra compensazione propria ed impropria con particolare riguardo alla loro rilevabilità.
Tribunale di Roma, 18 luglio 2023
Sull’(in)idoneità del giudizio che si concluda con pronuncia declinatoria della competenza, e che si estingua per mancata tempestiva riassunzione, ad interrompere la prescrizione ai sensi dell’art. 2495, co. 2 c.c..
Tribunale di Roma, 20 giugno 2023
[A] Sull’obbligo del giudice dell’opposizione di decidere sul merito della pretesa creditoria anche ove il decreto ingiuntivo opposto venga dichiarato inefficace, con particolare riguardo al caso della tardività della notifica del provvedimento monitorio. [B] Sul momento in cui l’onere di custodia dell’opera, realizzata in esecuzione di un contratto d’appalto pubblico, viene trasferito dall’appaltatore alla stazione appaltante: sono sufficienti il verbale di ultimazione dei lavori e la consegna o è necessario il rilascio del certificato di collaudo?
Tribunale di Roma, 15 maggio 2023
[A] Sull’interpretazione dell’art. 240 bis del d.lgs. 163/2006 in tema di ammissibilità della domanda dell’appaltatore volta a far valere, nei confronti della stazione appaltante pubblica, pretese relative a riserve che superino il 20% dell’importo previsto in un contratto d’appalto pubblico. [B] Sulla rilevabilità dell’intempestività delle riserve ai fini della declaratoria di decadenza dell’appaltatore dal diritto di farle valere in giudizio. [C] Sull’esigibilità dei crediti dell’appaltatore in mancanza di collaudo ove essa sia dipesa dall’inerzia della p.a. appaltante in materia di appalto pubblico.
Tribunale di Roma, 26 maggio 2023
[A] Sull’(in)idoneità del riconoscimento del debito ad integrare una fonte autonoma di obbligazione tale da sostenere la pretesa creditoria in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, anche con riguardo al caso in cui l’atto ricognitivo del debito provenga dalla p.a. appaltante per i debiti sorti per l’esecuzione di un contratto d’appalto pubblico. [B] Sulle conseguenze risarcitorie della violazione dell’obbligo di buona fede da parte della p.a. nei confronti del privato contraente, anche con specifico riguardo all’annullamento dell’aggiudicazione di una gara d’appalto. [C] Sulla (im)possibilità di configurare una violazione degli obblighi di buona fede, e la relativa responsabilità, da parte della p.a. nel caso in cui essa abbia omesso di far rilevare al privato l’invalidità del negozio stipulato tra le parti che derivi dalla violazione di una norma imperativa o proibitiva di legge, o di altre norme aventi efficacia di diritto obiettivo, con particolare riguardo ai casi in cui la forma scritta sia prescritta ad substantiam. [D] Sull’ammissibilità della domanda ex art. 2041 c.c. proposta dall’appaltatore in relazione ai lavori svolti in esecuzione di un appalto pubblico il cui titolo risulti nullo. [E] Sul valore probatorio delle prove acquisite in altri giudizi. [F] Sul dies a quo della rivalutazione monetaria e degli interessi dovuti per l’indennizzo ex art. 2041 c.c..
Corte d’Appello di Roma, 24 maggio 2023
[A] Sulla necessità, nei contratti pubblici, di approvare specificamente per iscritto le clausole vessatorie ai sensi dell’art. 1341, co. 2 c.c.. [B] Sull’obbligo motivazionale posto in capo al Giudice che aderisca alle conclusioni del c.t.u. con particolare riguardo alle contrarie allegazioni del c.t.p.. [C] Sulle conseguenze dell’inserimento, in un contratto d’appalto pubblico, della clausola che riproduce il contenuto dell’art. 1 del d.p.r. 1063/1962 con la quale l’appaltatore dichiara di aver esaminato la situazione dei luoghi e di averne valutato i riflessi sull’esecuzione dell’opera.
Tribunale di Roma, 25 maggio 2023
[A] Sull’onere probatorio posto in capo al giudice che intenda aderire al parere del c.t.u. concernente la fondatezza delle riserve apposte in un contratto d’appalto pubblico ove non siano state avanzate specifiche e circostanziate critiche da parte dei c.t.p. e dei difensori. [B] Sull’efficacia della rinuncia alla domanda avvenuta in sede di comparsa conclusionale mediante riformulazione delle conclusioni e limitazione dell’importo richiesto, con particolare riguardo alle riserve apposte dall’appaltatore per i lavori realizzati nell’esecuzione di un appalto pubblico. [C] Sul dies a quo della rivalutazione monetaria e degli interessi sulle riserve regolarmente apposte dall’appaltatore in materia di appalti pubblici.
Tribunale di Roma, 19 maggio 2023
Sull’(in)idoneità dell’avvenuto pagamento del credito in corso di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, ai sensi dell’art. 648 c.p.c., a determinare la caducazione del decreto ingiuntivo opposto da parte della Stazione Appaltante.
Tribunale di Pisa, 19 giugno 2023
[A] Sul riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario nelle varie fasi delle procedure aventi ad oggetto l’affidamento di lavori, servizi e forniture e la stipula del relativo contratto d’appalto pubblico. [B] Sulla giurisdizione in materie di controversie aventi ad oggetto un qualsiasi atto con cui la stazione appaltante si ritiri ex post da un contratto d’appalto pubblico. [C] Sulla (im)possibilità per la stazione appaltante pubblica di approvare tacitamente il progetto esecutivo nella vigenza del d.lgs. 163/2006 e dell’art. 186, co. 6 del d.p.r. 207/2010. [D] Sull’(in)ammissibilità di domande ed eccezioni nuove in sede di comparsa conclusionale.
Tribunale di Patti, 18 luglio 2023
Sui procedimenti nei quali è utilizzabile lo strumento dell’opposizione tardiva del terzo al pignoramento dei beni su cui egli pretenda di avere la proprietà o altro diritto reale, nell’ambito di un giudizio conseguente all’esecuzione di un appalto pubblico
Tribunale di Parma, 22 giugno 2023
[A] Sulle conseguenze della risoluzione di un contratto d’appalto con riferimento ai contratti di subappalto. [B] Sull’onere probatorio posto in capo al creditore in materia di risarcimento del danno derivante dall’inadempimento del debitore. [C] Sulle conseguenze della mancata autorizzazione amministrativa del subappalto con particolare riguardo alle eventuali azioni di ingiustificato arricchimento e di ripetizione dell’indebito esercitate dal subappaltatore in materia di appalti pubblici. [D] Sulla natura imperativa del provvedimento della p.a. che autorizza il subappalto in un appalto pubblico. [E] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di colmare le lacune probatorie circa il danno patito per la risoluzione anticipata di un contratto d’appalto mediante la liquidazione in via equitativa ex art. 1226 c.c.. [F] Sull’(in)ammissibilità della domanda proposta dinanzi al giudice ordinario avente ad oggetto l’invalidità o l’inefficacia della convenzione d’arbitrato in pendenza di procedimento arbitrale. [G] Sulla (im)possibilità di definire le spese di arbitrato al di fuori del procedimento arbitrale a cui si riferiscono.
Tribunale di Napoli Nord, 18 luglio 2023
[A] Sulle conseguenze del mancato deposito, in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, dei documenti ritualmente prodotti in fase monitoria a corredo del ricorso per decreto ingiuntivo promosso dall’appaltatore. [B] Sulla ripartizione dell’onere probatorio in materia di adempimento di un’obbligazione. [C] Sulle modalità con cui può essere efficacemente disconosciuto il valore probatorio di una copia fotostatica di un documento prodotta in giudizio.
Tribunale di Napoli, 18 luglio 2023
[A] Sui presupposti del rimedio risolutorio previsto dall’art. 136 del d.lgs. 163/2006 in materia di appalto pubblico e sulle differenze con l’azione generale di risoluzione per inadempimento ex art. 1453 e ss. c.c.. [B] Sulle modalità di reintegrazione del patrimonio dell’appaltatore ove egli abbia parzialmente realizzato delle opere in caso di risoluzione di contratto d’appalto pubblico per inadempimento della p.a. committente. [C] Sulle differenze e sulla (im)possibilità di cumulare la domanda di risoluzione e quella di adempimento del contratto d’appalto.
Tribunale di Napoli, 20 giugno 2023
[A] Sul termine di prescrizione dell’azione per il pagamento del prezzo di un appalto pubblico, con particolare riguardo al caso in cui la p.a. committente ritardi nell’approvazione del collaudo. [B] Sull’onere probatorio posto in capo al creditore in merito alla sussitenza del credito. [C] Sull’obbligo della p.a committente di controllare i luoghi affidati all’appaltatore per l’esecuzione di un appalto pubblico, con particolare riguardo al caso in cui essi appartengano al patrimonio indisponibile e siano destinati a soddisfare esigenze di pubblico interesse.
Tribunale di Bologna, 17 luglio 2023
[A] Sulle peculiarità e sulla normativa applicabile alla categoria dei consorzi costituiti da società cooperative di produzione e lavoro al fine di assumere appalti di opere pubbliche ai sensi della l. 422/1909. [B] Sull’autonomia giuridica e patrimoniale del consorzio di cooperative di produzione e lavoro rispetto alle singole imprese consorziate, con particolare riguardo alla responsabilità del consorzio rispetto alle obbligazioni contratte con i terzi dalle singole consorziate. [C] Sulla ripartizione dell’onere probatorio in sede di giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [D] Sui limiti entro cui opera l’onere di contestazione specifica da parte dell’opponente dei fatti posti a fondamento del credito azionato dall’opposto in tema di opposizione a decreto ingiuntivo. [E] Sull’idoneità della fattura a fondare l’emissione del decreto ingiuntivo e sull’(in)idoneità della medesima a provare l’esistenza del credito.