[A] Sui termini e sulle modalità con cui l’appaltatore è tenuto ad apporre riserva, con particolare riguardo al termine entro cui quantificare i maggiori esborsi dovuti alla sospensione dei lavori disposta dalla stazione appaltante. [B] Sull’applicabilità degli interessi al saggio delle transazioni commerciali previsti dal d.lgs. 231/2002 agli importi dovuti dalla stazione appaltante per le riserve apposte dall’appaltatore in materia di appalti pubblici. [C] Premessa la disamina del c.d. “arricchimento imposto” dell’amministrazione, sulla (im)possibilità di riconoscere all’appaltatore l’indennizzo per indebito arricchimento per l’esecuzione di opere aggiuntive a quelle contrattualmente pattuite laddove manchi qualsiasi richiesta o autorizzazione da parte della p.a. committente.
SENTENZA N. ****
[A] In ordine ai parametri da seguire al fine di valutare la tempestività della riserva che questo giudice ritiene di dover condividere, in ossequio all’orientamento della giurisprudenza di legittimità in forza del quale “In materia di appalti pubblici, ai sensi degli artt. 164 e ss. del d.P.R. n. 554 del 1999 l'appaltato...