[A] Sul rapporto tra azione di responsabilità per danno erariale ed azione di responsabilità per danno civile derivanti dai medesimi fatti materiali. [B] Sulla trasmissibilità agli eredi dell’obbligazione civile risarcitoria. [C] Sulla rilevabilità della decadenza prevista al co. 2 dell’art. 167 c.p.c.. [D] Sulla legittimazione del danneggiato ad agire nei confronti dell’assicuratore del responsabile civile del danno. [E] Sulla valutazione comparativa cui è tenuto il Giudice in caso di inadempienze reciproche in tema di contratti a prestazioni corrispettive. [F] Sull’(in)idoneità della mancata redazione del verbale di cantierabilità di cui all’art. 106 del d.p.r. 207/2010 a dar luogo, di per sé, alla nullità del contratto d’Appalto pubblico. [G] Sulla sorte, a seguito di risoluzione di un contratto per inadempimento, delle somme corrisposte nell’esecuzione del medesimo. [H] Sui limiti in cui può essere ottenuta la rivalutazione delle somme che devono essere restituite alla parte adempiente in caso di risoluzione di un contratto per inadempimento. [I] Sull’onere probatorio posto in capo al creditore ai fini della risarcibilità del danno per l’inadempimento o per il ritardo ai sensi dell’art. 1223 c.c.. [L] Sulla (im)possibilità per la CTU di colmare le lacune probatorie in cui sia incorsa una delle parti.
SENTENZA N. ****
[A] L’azione di responsabilità per danno erariale e quella di responsabilità civile restano reciprocamente indipendenti, anche quando investano i medesimi fatti materiali, essendo la prima volta alla tutela dell’interesse pubblico generale, al buon andamento della P.A. e al corretto impiego delle risorse, con funzione pre...