[A] Sull’onere della prova posto a carico della parte che chieda la risoluzione del contratto per inadempimento. [B] Sulle ragioni di legittimità della sospensione disposta dalla Stazione Appaltante e sulla durata legittima o meno della medesima. [C] Sull’onere di correttezza e buona fede posto a carico della Stazione Appaltante e sulla necessità che, in ragione di tale onere, l’Ente disponga l’approvazione di una variante necessaria per il sopravvenire di norme di sicurezza. [D] Sui differenti rimedi per l’appaltatore nel caso di sospensione illegittimamente disposta dalla Stazione Appaltante, ovvero di sospensione legittima ma di durata eccessiva. [E] Sulla disciplina in materia di adeguamento prezzi contenuta nell’art. 133 del d.lgs. n. 163/2006. [F] Sulla rilevanza, ai fini di cui all’art. 1227 c.c. del comportamento dell’appaltatore che, a fronte di una sospensione sine die imposta dalla stazione appaltante non si sia attivato per richiedere lo scioglimento del contratto senza indennità una volta superato il termine di tolleranza normativamente previsto. [G] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore che richieda il risarcimento del danno per spese di manutenzione e custodia dell’area di cantiere derivanti dalla protrazione della sospensione dei lavori. [H] Sul calcolo delle spese generali di cui l’appaltatore chieda il risarcimento in ragione della eccessiva durata della sospensione dei lavori disposta dalla Stazione Appaltante. [I] Sul risarcimento del mancato guadagno in caso di risoluzione del contratto per illegittima sospensione dei lavori. [L] Sull’onere della prova posto a carico dell’appaltatore che chieda il risarcimento del danno da perdita di chance e del danno curriculare conseguente all’illegittima sospensione dei lavori. [M] Sulla spettanza o meno di interessi e rivalutazione monetaria sulle somme liquidate all’appaltatore a titolo di risarcimento del danno per illegittima sospensione dei lavori.