Autore: francesco - Pubblicato il 18 settembre 2013
[A] Sulla disciplina legislativa delle riserve dal 1895 ad oggi. [B] Sugli obblighi posti in capo all'appaltatore per la corretta e tempestiva iscrizione delle riserve. [C] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva iscrizione della riserva con riferimento al ritardo nel pagamento dei s.a.l. da parte della Stazione Appaltante. [D] Sulla sussistenza o meno di un onere di tempestiva iscrizione della riserva con riferimento all'eventuale revisione dei prezzi. [E] Sulle differenze tra CTU deducente e CTU percipiente delineate dalla recente giurisprudenza e sulle differenze in tema di ammissibilità della consulenza. [F] Sul rapporto tra Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) e onere della prova posto a carico delle parti. [G] Sul momento da cui decorre il termine per iscrivere riserva nel caso di diniego a legittime richieste di variante progettuale per l'approvvigionamento di inerti di cava da siti più lontani rispetto a quelli previsti in contratto. [H] Sulla tempestività dell'iscrizione della riserva conseguente ai c.d. fatti continuativi, come quelli prodotti da una causa costante quale la sospensione dei lavori. [I] Sui limiti alla responsabilità della stazione appaltante riguardo al mantenimento in cantiere di un'organizzazione produttiva di uomini e mezzi eccedente a quella necessaria. [L] Sulla possibilità o meno che le riserve iscritte da parte dell'appaltatore equivalgano a costituzione in mora secondo il regime civilistico ai fini del decorso degli interessi. [M] Sull'onere della prova e sulla misura del maggior danno richiesto dall'appaltatore ai sensi dell'art. 1224, comma 2, c.c.. [N] Sulla risarcibilità o meno, per quanto attiene i crediti di valore, del nocumento finanziario subito dall'Imprenditore a causa della mancata disponibilità delle somme di denaro dovute a titolo di risarcimento. [O] Sull'onere o meno di avanzare specifica domanda per la liquidazione degli interessi anatocistici