[A] Sull’applicabilità dell’istituto della riserva alle pretese dell’Appaltatore derivanti dall’inadempimento della Stazione Appaltante nel caso di risoluzione di contratto d’Appalto pubblico. [B] Sulla valutazione giudiziale del contegno delle parti nel caso di risoluzione autoritativa del contratto d’Appalto pubblico da parte della Stazione Appaltante ai sensi dell’art. 340, co. 2 della l. 2248/1865, all. F. [C] Sugli obblighi del Sindaco in sede di interrogatorio formale e sui limiti di configurabilità della confessione giudiziale. [D] Sul diritto al risarcimento del danno a favore dell’Appaltatore nel caso di illegittima risoluzione autoritativa di contratto d’Appalto pubblico da parte della Stazione Appaltante ai sensi dell’art. 340 della l. 2248/1865, all. F.
SENTENZA N. ****
1. Come affermato da Cassazione civile , sez. I , 03/11/2016 , n. 22275, in tema di appalto di opere pubbliche, la riserva, attenendo ad una pretesa economica di matrice contrattuale, presuppone l'esistenza di un contratto valido di cui si chiede l'esecuzione, mentre, ogni qualvolta si faccia questione di invalidità del contra...