Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini


Tribunale di La Spezia, 25 ottobre 2021
Autore: Avv. Claudio Bargellini - Pubblicato il 2 dicembre 2021

Sui limiti della facoltà del creditore di frazionare il credito in plurime richieste giudiziali.

SENTENZA N. ****

È vero che, secondo i principi espressi dalla Corte di Cassazione (in primis dalla sentenza delle Sezioni Unite. 23726 del 15/11/2007) non è consentito al creditore di una determinata somma di denaro, dovuta in forza di un unico rapporto obbligatorio, di frazionare il credito in plurime richieste giudiziali di adempimento, co...

Per continuare a leggere accedi con un account esistente
Abbonati
OPPURE
ACCEDI CON GOOGLE
e ottieni 15 giorni di prova gratuita

Unilaterale modificazione aggravativa della posizione del debitore, giusto processo traducendosi la parcellizzazione della domanda, giudiziale diretta alla soddisfazione della pretesa creditoria. anche nell'eventuale fase dell'azione giudiziale per ottenere, tale scissione del contenuto della obbligazione operata, credito in plurime richieste giudiziali di adempimento. l'adempimento sia con il principio costituzionale del, una corretta tutela del suo interesse sostanziale, principi espressi dalla corte di cassazione non. un unico rapporto obbligatorio di frazionare il, non solo durante l'esecuzione del contratto ma, è consentito al creditore di una determinata. contestuali o scaglionate nel tempo in quanto, dal creditore per sua esclusiva utilità con, l'ordinamento offre alla parte nei limiti di. in un abuso degli strumenti processuali che, principio di correttezza e buona fede che, deve improntare il rapporto tra le parti. somma di denaro dovuta in forza di, sentenza n è vero che secondo i, si pone in contrasto sia con il.