[A] Sui limiti di efficacia della rinuncia dell’Appaltatore all’indennizzo degli oneri derivanti dalla futura sospensione dei lavori; [B] Sui casi in cui permane il diritto dell’Appaltatore alla refusione dei maggiori oneri per il prolungamento della sospensione dei lavori oltre il termine di sei mesi nonostante l’Amministrazione non si opponga allo scioglimento del contratto ai sensi dell’art.30 del D.P.R. 1063/1962; [C] Sui limiti di durata della sospensione dei lavori in tema di Appalto pubblico; [D] Sull’imputabilità della mancata esecuzione dei lavori all’Appaltatore nel caso in cui questi abbia omesso di impugnare le delibere comunali con cui il Comune ha chiesto l’adeguamento tecnico delle opere e rifiutato le modifiche; [E] Sulla proponibilità dell’appello incidentale contro soggetti diversi dall’impugnante principale; [F] Sulla ammissibilità o meno della emendatio libelli in sede di controdeduzioni alla CTU.
SENTENZA N. ****
1. La Cass. civ., sez. I, 17/7/2014, n. 16365, stabilisce che “In materia di appalto di opere pubbliche, deve ritenersi valida ed efficace - in assenza di un divieto di legge e rientrandosi in materia di diritti disponibili - la rinuncia preventiva effettuata dall'appaltatore al diritto, futuro ed eventuale, all'indennizzo de...