[A] Sul senso da attribuire all’art. 149, comma 4, del D.P.R. 554 del 1999 laddove precisa che la sottoscrizione dell’accordo bonario “determina la definizione di ogni contestazione fino a quel momento insorta”. [B] Sull’effetto della sottoscrizione di un accordo bonario riguardo pretese future dell’impresa dipendenti dal medesimo fatto oggetto di riserva. [C] Sulla prassi di ripetere nuovamente tutte le riserve in occasione di ogni stato di avanzamento. [D] Sul valore da attribuire al c.d. “aggiornamento della riserva” nel successivo stato di avanzamento. [E] Sugli effetti della sottoscrizione di un accordo bonario riguardo ai danni futuri prodotti all’impresa da fatti continuativi. [F] Sulla legittimità della sospensione lavori dovuta ad avverse condizioni atmosferiche. [G] Sul tempo necessario a consentire un migliore assestamento del rilevato funzionale alla regolarizzazione dei piani viabili e alla stesura dello strato di usura della pavimentazione. [H] Sulla clausola contrattuale che impone all’appaltatore l’obbligo di rimuove le interferenze. [I] Sulla differenza tra la “proroga del termine contrattuale” e la concessione di un “termine supplettivo” riguardo ai diritti che possono competere all'appaltatore in caso di imputabilità della maggior durata delle opere all'amministrazione. [L] Sull’istituto del c.d. “sovrapprezzo”. [M] Nella disciplina dei lavori pubblici la riserva iscritta negli atti contabili, se non contiene un'espressa dizione in tal senso, non è di per sé idonea a costituire in mora. [N] Sulla decorrenza della rivalutazione monetaria e degli interessi moratori in caso di risarcimento del danno da anomalo andamento dei lavori