[A] Sulle condizioni necessarie affinché un Ente Pubblico possa procedere all’affidamento diretto di un servizio pubblico (in house providing), in deroga ai principi comunitari di concorrenza, non discriminazione, trasparenza. [B] Sugli effetti prodotti sul contratto stipulato tra appaltatore e ente pubblico a seguito di affidamento diretto in violazione delle norme comunitarie (senza gara e senza valutazione comparativa). [C] Sui limiti alla ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c.. e sui limiti alla proponibilità di tale azione in via subordinata rispetto all’azione contrattuale proposta in via principale. [D] Sull’esperibilità dell’azione di indebito arricchimento nei confronti della Pubblica Amministrazione e sulla irrilevanza del riconoscimento dell’utilità dell’opera da parte della P.A. [E] Sui criteri di quantificazione dell’indennizzo dovuto in caso di accoglimento della domanda di indebito arricchimento svolta dall’appaltatore nei confronti della P.A.
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