[A] Sulla natura di debito di valore del risarcimento dovuto all’appaltatore per i costi manutentivo/custodiali da esso sostenuti in caso di mancata riacquisizione, da parte della p.a. committente, delle aree di cantiere a seguito di cessazione delle attività lavorative dovute a fatto della stazione appaltante. [B] Sul soggetto su cui ricadono i costi manutentivi e custodiali del cantiere in caso di impossibilità di procedere con i lavori imputabile alla stazione appaltante, con particolare riguardo al caso di diniego di perizia di variante e di illegittima sospensione dei lavori nella vigenza del d.p.r. 1063/1962 e successivamente del d.m. 145/2000.
SENTENZA N. ****
[A] Si consideri che, pur comunque trattandosi di debito di scaturigine contrattuale, si configura in ogni caso un illecito di valore anche perché la prestazione originariamente dovuta dalla obbligata P.A. -la sua tempestiva riappropriazione materiale dell’area ecologica- non sostanziava evidentemente, fin dall’inizio, un ...