[A] Sui bandi e avvisi ai quali si applicano temporalmente il d.lgs. 163/2006 ed il d.lgs. 50/2016 e il d.p.r. 554/1999 ed il d.p.r. 207/2010. [B] Sul momento e sulle modalità con cui, nella vigenza del d.p.r. 554/1999, l’appaltatore è tenuto ad iscrivere le riserve. [C] Sulle pretese che, nella vigenza del r.d. 350/1895, devono essere oggetto di riserva e sul momento e sulle modalità con cui essa deve essere apposta. [D] Premessa la natura di obbligazione di valuta dell’equo compenso ex art. 1664, co. 2 c.c. riconosciuto all’appaltatore che in corso d’opera abbia incontrato difficoltà di esecuzione non previste, sulla necessità per l’appaltatore di un’opera pubblica, anche al fine della decorrenza degli interessi, di costituire in mora la stazione appaltante e sulla (in)idoneità della riserva iscritta in contabilità a determinare la costituzione in mora della p.a. committente.
SENTENZA N. ****
[A] Giova premettere che le leggi in materia di appalti pubblici succedutesi nel tempo hanno delineato una disciplina transitoria che prevede tendenzialmente l’applicazione della nuova normativa agli appalti rispetto ai quali la pubblicazione del bando di gara o degli avvisi pubblici sia avvenuta dopo l’entrata in vigore de...