[A] Sulla facoltà dell’appaltatore di invocare dinanzi al giudice ordinario la risoluzione del contratto d’appalto pubblico in base alle regole generali dettate per l’inadempimento contrattuale, pur in presenza di un successivo provvedimento della p.a. committente di rescissione del contratto d’appalto pubblico, e sui limiti entro cui il giudice ordinario può valutare la legittimità della suddetta rescissione. [B] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore, in caso di inadempimento della stazione appaltante pubblica all’obbligo di tempestiva consegna dei lavori, di ricorrere ai rimedi ordinari previsti per l’inadempimento delle obbligazioni e sul diverso rimedio configurato in tal caso a favore dell’appaltatore dal d.p.r. 1963/1962 e dai successivi d.p.r. n. 554/1999 e d.p.r. n. 207/2010, anche ai fini del diritto al compenso per i maggiori oneri sopportati a causa del ritardo. [C] Sulle conseguenze dell’abbandono del cantiere da parte dell’appaltatore ove quest’ultimo, in caso di inadempimento della stazione appaltante all’obbligo di tempestiva consegna dei lavori, non abbia previamente esercitato il diritto di recesso in tema di appalti pubblici. [D] Sulla (im)possibilità per l’appaltatore di far valere le riserve regolarmente apposte in caso di risoluzione del contratto d’appalto pubblico disposta dalla stazione appaltante per inadempimento dell’impresa appaltatrice. [E] Sul diritto dell’appaltatore, nella vigenza del d.lgs. 163/2006, di ricevere il corrispettivo per i lavori eseguiti in caso di consegna parziale o inadeguata dei lavori da parte della p.a. committente pur in mancanza di una previa istanza di recesso e pur in presenza della domanda di risoluzione del contratto da parte della stazione appaltante.
SENTENZA N. ****
[A] Ebbene, in punto di diritto va precisato che la domanda di risoluzione contrattuale, proposta dall’attrice, non è, in astratto (salvo quanto si dirà in ordine al merito della stessa), inficiata dalla risoluzione unilateralmente disposta dalla p.a. convenuta, dopo l’instaurazione del presente giudizio, in quanto, come ...