[A] Sulle pretese dell’appaltatore che devono essere oggetto di riserva e sulle modalità e termini entro cui l’appaltatore è tenuto ad effettuare l’iscrizione delle riserve in materia di appalti pubblici. [B] Sulla rilevabilità in giudizio dell’eccezione di tardività della riserva, con particolare riguardo alla (ir)rilevanza dell’eventuale tempestiva formulazione dell’eccezione nella fase di istruzione preventiva. [C] Premessa la non debenza, neppure a titolo di indebito arricchimento, di somme a favore dell’appaltatore per l’esecuzione di variazioni unilaterali, non richieste o non autorizzate dalla p.a. committente, sulle specifiche condizioni al verificarsi delle quali l’appaltatore, in deroga al suddetto principio generale, ha diritto a compensi aggiuntivi per i lavori extracontratto realizzati unilateralmente. [D] Sull’applicabilità dell’art. 166, co. 1 del d.p.r. 207/2010 ai danni subiti dalle opere già realizzate dall’appaltatore e sulla (non) applicabilità dello stesso ai danni subiti dalle attrezzature o dai beni dell’appaltatore.
SENTENZA N. ****
[A] Deve allora innanzitutto rammentarsi che, in tema di appalto pubblico, la riserva concerne ogni pretesa di maggiori compensi, rimborsi o indennizzi, per qualsiasi titolo e in relazione a qualsiasi situazione nel corso dell'esecuzione dell'opera. In particolare, dall’art. 31 del D.M. n. 145 del 2000 e, poi, dagli artt. 190...