Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
Articoli pubblicati nel mese di Marzo 2013 (14)
Avv. Armando Lamantia. Le riserve nelle opere pubbliche
Le Riserve nelle opere pubbliche e le innovazioni apportate dai recenti provvedimenti legislativi al Codice dei contratti pubblici riguardo alla limitazione al 20% ed agli aspetti progettuali oggetto di verifica
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 8 marzo 2013
Sul mancato inserimento di un’opera pubblica di importo superiore a € 100.000 nell’elenco annuale ai sensi dell’art. 128 del D.lgs 136 del 2006
T.A.R. Liguria, Sezione II, 6 marzo 2013
Sullo schema della gara informale in materia di concessioni di servizi di cui all'art. 30, comma 3, del D.lgs 163/2006
Tribunale di Arezzo, Sezione Montevarchi, 8 maggio 2012
Sulla natura della eccezione di compromesso arbitrale avanzata da una parte dinanzi al Giudice Ordinario quale questione che attiene al merito, alla giurisdizione o alla competenza, in particolare sugli effetti della decisione assunta in caso di opposizione a decreto ingiuntivo
Tribunale di Prato, 10 aprile 2012
[A] Sull'obbligo di correttezza e buona fede a carico delle parti del contratto d'appalto e sulla rilevanza all'interno del rapporto. [B] Sul danno risarcibile all'appaltatore nel caso di dichiarata risoluzione del contratto per responsabilità della Stazione Appaltante, in particolare sul risarcibilità o meno del mancato guadagno
Corte d'Appello di Firenze, 29 marzo 2012
[A] Sul termine di decorrenza della garanzia per vizi dell'appalto di cui all'art. 1667 cod.civ. negli appalti pubblici e sul valore attribuito alla consegna dell'opera. [B] Sulla possibilità o meno che l'appaltatore sia esonerato da responsabilità per vizi dell'opera nel caso in cui si sia attenuto alle direttive del DL o della Committenza, ovvero abbia pedissequamente seguito quanto previsto nel progetto poi risultato difettoso e sulla eventuale sussistenza di un onere di verifica
Corte d'Appello di Firenze, 29 marzo 2012
[A] Sulla natura e sugli scopi della riserva e sulle conseguenze in merito alla decadenza dalla pretese dell'appaltatore. [B] Sull'onere e sui termini di esplicazione delle riserve iscritte e sulla possibilità o meno di procedere a successiva quantificazione. [C] Sull'onere e sui termini di quantificazione delle riserve relative ai c.d. "fatti continuativi". [D] Sulla individuazione del dies a quo per calcolare il termine di quindici giorni per l'esplicazione delle riserve iscritte per i c.d. "fatti continuativi"
Corte d'Appello di Firenze, 22 marzo 2012
[A] Sulla possibilità o meno di richiedere solo in grado di appello l'accetamento della nullità del contratto d'appalto per indeterminatezza dell'oggetto dovuta alla lacunosità del progetto. [B] Sulla possibilità o meno che la lacunosità del progetto posto a base di gara possa costituire - di per sé - grave inadempimento e sull'obbligo di buona fede posto a carico dell'Impesa. [C] Sulle valutazioni che il Collegio deve operare in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento e sulla valutazione in merito alla legittimità del provvedimento di risoluzione in danno emesso dalla Stazione Appaltante. [D] Sulla ammissibilità o meno di domande risarcitore formulate con riserva di quantificazione nel caso la specificazione e quantificazione delle domande avvenga all'udienza di precisazione delle conclusioni
Corte d'Appello di Firenze, 22 marzo 2012
[A] Sulla esistenza o meno del diritto al giusto prezzo nell'appalto pubblico, sulla giurisdizione in caso di contestazioni sul prezzo del contratto e sulla possibilità o meno di chiedere la disapplicazione del provvedimento con cui il prezzo è stato definito. [B] Sul riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo nel caso di contestazioni sul prezzo dell'appalto e sull'eventuale onere di preventiva impugnazione dei provvedimenti ritenuti lesivi. [C] Sulla possibilità o meno di modificare il prezzo dell'appalto in sede di stipula del contratto nel caso di licitazione a forfait chiuso
Tribunale di Pisa, 12 marzo 2012
[A] Sulla susssitenza o meno della responsabilità della società di intermediazione che procuri alla società partecipante alla gara pubblica una polizza fideiussoria difforme dal capitolato, nell'ipotesi in cui tale difformità comporti l'esclusione dalla gara. [B] Sulla ammissibilità o meno della introduzione di nuove voci di danno con la memoria di cui all'art. 183, sesto comma, n. 1, cpc. [C] Sulla corretta quantificazione del lucro cessante vantato dall'Impresa. [D] Sulla risarcibilità o meno del danno all'immagine patito dall'Impresa in ragione dell'esclusione dalla gara causata dalla erroneità della polizza procurata dall'intermediario e sui criteri di riconoscimento. [E] Sulla risarcibilità o meno del c.d. danno da perdita di chance patito dall'Impresa in ragione dell'esclusione dalla gara causata dalla erroneità della polizza procurata dall'intermediario e sui criteri di quantificazione. [F] Sulla risarcibilità o meno del danno da mancato incremento della capacità tecnica e conseguente riduzione della possibilità di partecipare ad altre procedure ad evidenza pubblica (c.d. danno "curriculare") e sui criteri di quantificazione
Lodo Arbitrale, 30 novembre 2011
[A] Sui criteri interpretativi della clausola compromissoria scritta in modo lacunoso e incompleto. [B] Sulla possibilità o meno di interpretare una clusola compromissoria lacunosa e indeterminata secondo il canone di cui all'art. 1366 cod. civ., che impone di adottare una interpretazione del contratto e della clausola conforme a buona fede. [C] Sulla possibilità o meno che il Collegio dichiari la risoluzione del contratto per mutuo dissenso in caso di reciproca domanda di risoluzione per inadempimento avanzata dalle parti e sugli effetti retroattivi o meno di tale forma di risoluzione
Lodo Arbitrale, 29 novembre 2011
[A] Sulla esistenza o meno di un diritto, normativamente garantito, della Stazione Appaltante a declinare la competenza arbitrale, sulla possibilità che la declinatoria possa essere eccepita dall'avvocato e sugli effetti prodotti dalla nomina dell'arbitro. [B] Sui presupposti affinché i lavori extracapitolato eseguiti dall'appaltatore possano essere pagati dalla Stazione Appaltante. [C] Sulla riconoscibilità o meno del corrispettivo per lavori non autorizzati per iscritto, ma effettivamente eseguiti e oggetto di collaudo, con particolare riferimento ai lavori urgenti. [D] Sulle caratteristiche necessarie del progetto posto a base di gara nel caso di appalto c.d. integrato in cui l'appaltatore deve predisporre la progettazione esecutiva ed eseguire l'opera. [E] Sulla natura dell'appalto ("a forfait chiuso chiavi in mano") con prezzo globale a corpo e sulla possibilità per l'appaltatore di ottenere il pagamento per lavorazioni ulteriori. [F] Sugli aspetti distintivi tra le "varianti" e le lavorazioni extracontrattuali. [G] Sulla esistenza o meno dell'onere di tempestiva iscrizione di riserva nel caso di lavorazione extracontrattuale resa necessaria dalla incompletezza del progetto posto in gara
Lodo Arbitrale, 24 novembre 2011
[A] Sulla derogabilità o meno in arbitrato della giurisdizione del Giudice Amministrativo. [B] Sulla rilevanza o meno ai fini della ammissibilità del Giudizio Arbitrale della sentenza con cui il Giudice Ordinario declina la propria competenza per territorio a favore di un altro Giudice, nell'ipotesi di mancata riassunzione dinanzi al Giudice competente. [C] Sulla possibilità o meno di configurare concessione di pubblico servizio l'affidamento da parte del Comune ad una impresa specializzata del servizio di attività di supporto all'esercizio del proprio potere tributario (costituzione di un'anagrafe tributaria comunale; espletamento di servizio informativo ai contribuenti; etc.). [D] Sulla interpretazione del contratto d’appalto laddove subordini l’efficacia dell’obbligazione di pagamento ad un evento futuro e incerto. [E] Sulla incidenza dei principi di buona fede di cui all'art. 1375 c.c. e di correttezza e diligenza di cui all’art. 1175 c.c., nel caso in cui la condizione contrattualmente prevista sia divenuta impossibile
Lodo Arbitrale, 24 novembre 2011
[A] Sulle differenze individuate dalla giurisprudenza per distinguere tra prestazione per pubblici servizi e prestazioni in favore dell'ente pubblico, ma di natura privatistica. [B] Sul regime delle preclusioni processuali nel procedimento arbitrale, in particolare sull'ammissibilità del deposito tardivo di nuovi documenti [C] Sulla interpretazione del contratto d’appalto laddove subordini l’efficacia dell’obbligazione di pagamento ad un evento futuro e incerto. [D] Sulla possibilità o meno che il contratto sottoposto a condizione potestativa mista sia soggetto o meno alla disciplina di cui all’art. 1358 c.c., laddove impone alle parti l'obbligo giuridico di comportarsi secondo buona fede durante lo stato di pendenza della condizione e sulle eventuali conseguenze. [E] Sulla possibilità o meno di estendere il giudizio arbitrale anche ad eccezione di inadempimento legata al mancato adempimento di una delle parti alle obbligazioni di un contratto prorogato. [F] Sulle valutazioni in merito alla fondatezza della eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. avanzata dalla Stazione Appaltante nel corso del giudizio arbitrale. [G] Sul danno risarcibile secondo la giurisprudenza del Consiglio di Stato. [H] Sul danno risarcibile secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione. [I] Sulla risarcibilità o meno del danno all'immagine subito dall'Impresa per la mancata conclusione dell'appalto e sulla possibilità di una liquidazione in via equitativa