Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
Articoli pubblicati nel mese di Giugno 2020 (10)
Tribunale di Roma, 8 giugno 2020
[A] Sulla legittimazione della curatela fallimentare dell’appaltatore a far valere le riserve iscritte dall’appaltatore in bonis. [B] Sui tempi e sulle modalità di iscrizione delle riserve da parte dell’appaltatore, in particolare per i c.d. fatti continuativi. [C] Sulla sussistenza o meno per l’appaltatore di iscrivere riserva per chiedere il corrispettivo di opere extra contratto. [D] Sulla ammissibilità dell’azione di indebito arricchimento ex art. 2041 c.c. per domande per le quali l’appaltatore non ha iscritto tempestiva riserva
Tribunale di Trento, 5 giugno 2020
[A] Sui criteri di applicabilità del nuovo codice dei contratti pubblici approvato con d.lgs. n. 50/2016, in particolare in tema di subappalto. [B] Sulle modalità di soddisfacimento del credito del subappaltatore di opera pubblica nei confronti dell'appaltatore in caso di fallimento di quest'ultimo. [C] Sulla applicabilità o meno del meccanismo delineato dall'art. 118, comma 3, d.lgs. 163/2006 - che consente alla stazione appaltante di sospendere i pagamenti all’appaltatore in attesa del pagamento dei subappaltatori - all'ipotesi in cui con la dichiarazione di fallimento dell’appaltatore, il contratto di appalto si scioglie. [C] Sull’esistenza o meno del diritto di prededuzione dei crediti del subappaltatore in rispetto al fallimento dell’appaltatore principale, alla luce dell’ultima sentenza delle SS.UU. della Corte di Cassazione. [D] Sulla revocabilità o meno, ai sensi dell’art. 67, 1° co., n° 2, L.F, del pagamento eseguito direttamente al subappaltatore nell’anno antecedente la pubblicazione della sentenza del fallimento dell’appaltatore. [E] Sulla possibilità o meno per il subappaltatore di ottenere il pagamento diretto dalla stazione appaltante ex art. 1676 c.c.. [F] Sulla ammissibilità o meno della domanda di indebito arricchimento formulata in via subordinata nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo da parte dell’ingiungente opposto.
Tribunale di Crotone, 5 giugno 2020
[A] Sull’onere per la Stazione Appaltante di attivare l’accordo bonario, ex art. 240 d.lgs. 163/2006 anche nell’ipotesi di risoluzione in danno ex art. 136. [B] Sulle valutazioni rimesse al Giudice nel caso in cui l’appaltatore contesti il provvedimento di risoluzione in danno e formuli domanda di risoluzione del contratto ex art. 1453 c.c., per inadempimento della Stazione Appaltante. [C] Sulle caratteristiche del progetto esecutivo posto a base di gara. [D] Sulla rilevanza della dichiarazione dell'impresa di aver preso conoscenza delle opere da eseguire e delle condizioni locali ex art 106 DPR n. 207 del 2010. [E] Sull’onere di diligenza ex art. 1176, comma 2, c.c. posto a carico dell’impresa di dare corretta esecuzione ai lavori anche in caso di progettazione incompleta. [F] Sulle responsabilità dell’impresa laddove, nonostante abbia contestato l’inadeguatezza delle varianti progettuali, dia esecuzione alle stesse eseguendo i lavori. [G] Sui presupposti per la risarcibilità del danno richiesto dalla Stazione Appaltante ai sensi dell’art. 1223 c.c. a seguito della risoluzione disposta in danno dell’appaltatore.
Tribunale di Vibo Valentia, 9 giugno 2020
[A] Sulla responsabilità della Stazione Appaltante nel caso di ritardati pagamenti all’appaltatore dovuti a ritardi nei finanziamenti da parte dell’ente finanziatore. [B] Sulla validità della clausola con cui la Stazione Appaltante l’esigibilità del credito dell’Appaltatore in concomitanza con l’effettiva acquisizione delle somme da parte dell’ente finanziatore
Tribunale di Vibo Valentia, 4 giugno 2020
Sulla nullità o meno della clausola del contratto di appalto pubblico che subordini il pagamento del corrispettivo all’avvenuta erogazione del finanziamento
Corte d’Appello di Catania, 15 maggio 2020
Sui limiti alla possibilità per l’appaltatore di sollevare alla Stazione Appaltante l’eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c.
Tribunale di Roma, 26 maggio 2020
[A] Sul riparto di giurisdizione tra Giudice Ordinario e Giudice Amministrativo per le controversie relative ai rapporti di concessione di beni e servizi pubblici. [B] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo per questioni aventi contenuto meramente patrimoniale. [C] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo per le controversie relative alla fase esecutiva del rapporto di concessione. [D] Sulla valutazione comparativa necessaria nel caso in cui una parte del rapporto concessorio giustifichi il proprio inadempimento con l’inadempienza dell’altra parte. [E] Sul quantum del risarcimento/indennità dovuto al concessionario nel caso di risoluzione della concessione ex art. 1453 c.c. per grave inadempimento dell’Amministrazione concedente
Tribunale di Vibo Valentia, 10 aprile 2020
[A] Sul valore probatorio della fattura emessa dall’Appaltatore nel giudizio da questi instaurato contro la Stazione Appaltante per l’adempimento del contratto d’appalto. [B] Sulla forma necessaria affinché il contratto con la Pubblica Amministrazione possa ritenersi valido ed efficace. [C] Sulla necessità o meno della forma scritta in relazione alle eventuali modificazioni successive apportate in corso di rapporto al contratto originario. [D] Sulla rilevanza del visto di regolarità contabile sugli importi liquidati dalla Stazione appaltante. [E] Sulla ammissibilità o meno della domanda di indebito arricchimento, ex art. 2041 c.c. formulata in via subordinata nella prima memoria ex art. 183, sesto comma, c.p.c.. [F] Sul rapporto tra l’azione di indebito arricchimento, ex art. 2041 c.c., e le altre azioni proponibili in giudizio. [G] Sulla responsabilità del funzionario pubblico che abbia consentito la prestazione in assenza della volontà dell’organo competente e dell’impegno di spesa e sulla possibilità o meno per l’appaltatore di agire contro l’Amministrazione per indebito arricchimento
Tribunale di Roma, 30 aprile 2020
[A] Sull’onere della prova posto a carico della Stazione Appaltante laddove le venga contestato l’inadempimento alle obbligazioni del contratto d’appalto. [B] Sul termine di prescrizione dei crediti vantati dall’appaltatore nei confronti della Stazione Appaltante
Tribunale di Crotone, 27 maggio 2020
[A] Sui requisiti per il valido perfezionamento dell’attività negoziale da parte degli enti pubblici. [B] Sui presupposti necessari affinché l’Ente locale resti giuridicamente vincolato al pagamento del compenso di un professionista. [C] Sulla necessità della forma scritta per la validità del contratto stipulato tra professionista e Pubblica Amministrazione. [D] Sulla idoneità o meno della delibera di autorizzazione di conferimento dell’incarico o di autorizzazione ai lavori a dimostrare la sussistenza di un rapporto professionale tra Amministrazione e professionista. [E] Sulla rilevanza o meno, ai fini della configurabilità del diritto al corrispettivo da parte del professionista, della ricognizione di debito da parte dell’Amministrazione. [F] Sulla idoneità o meno della accettazione da parte del professionista della delibera a contrarre sottoscritta dall'organo rappresentativo dell’ente a costituire valido contratto tra le parti. [G] Sulla disciplina in caso di somma urgenza o cottimo fiduciario. [H] Sui limiti alla risarcibilità del danno ex art. 1223 c.c., in relazione all'art. 1218 c.c. o agli artt. 2043 e 2056 c.c. richiesto dall’Amministrazione