Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
Articoli pubblicati nel mese di Dicembre 2018 (8)
Corte d’Appello di Torino, 5 luglio 2017
[A] Sull’istituto della revisione prezzi disciplinato dall’art. 106 del d.lgs. n. 50/2016, funzionamento e obiettivi. [B] Sulla immodificabilità del bando e delle previsioni ivi contenute. [C] Sugli effetti prodotti sul bando e sugli atti di gara dallo ius superveniens, ovvero nell’ipotesi in cui dopo la pubblicazione del bando vengano modificate le norme di riferimento. [D] Sulla possibilità o meno di procedere alla eterointegrazione del bando ai sensi dell’art. 1339 c.c. nel caso di clausole contrarie a norme imperative.
Tribunale di Roma, 22 giugno 2017
Sulla decorrenza del termine di prescrizione decennale per richiedere la risoluzione del contratto d’appalto per inadempimento della stazione appaltante, in particolare in caso di prolungata sospensione dei lavori
Tribunale di Aosta, 5 giugno 2017
[A] Sulla giurisdizione del Giudice Ordinario o del Giudice Amministrativo nel caso di crediti vantati dall’Appaltatore in ragione di un incremento dei corrispettivi deciso con provvedimento amministrativo. [B] Sui presupposti e sulle modalità di calcolo dell'indennità prevista dall'art. 2041 cod. civ.
Tribunale di Agrigento, 29 giugno 2017
Sulla irrilevanza ai fini della responsabilità della Stazione Appaltante verso l’Appaltatore dell’eventuale inadempimento dell’Ente finanziatore dell’opera
Corte d’Appello di Napoli, 16 giugno 2017
Sull’onere di iscrizione di tempestiva riserva posto a carico dell’Appaltatore e sulla sua operatività o meno del regime delle riserve per le somme anticipate per le procedure espropriative gestite dal privato
Tribunale di Milano, 9 giugno 2017
[A] Sull’applicabilità o meno del procedimento di risoluzione del contratto d’appalto disciplinato dall’art. 136 del d.gls. n. 163/2006 ai contratti di servizio “esclusi” di cui agli artt. 20 e 27 dello stesso codice. [B] Sulla necessità o meno di rispettare il procedimento di risoluzione di cui all’art. 136 d.lgs. n. 163/2006 nel caso in cui l’Ente dia esecuzione alla clausola risolutiva espressa contenuta nel contratto d’appalto. [C] Sulla possibilità o meno per la Stazione Appaltante di far valere solo in giudizio l’effetto risolutivo della clausola risolutiva espressa contrattuale. [D] Sulle ipotesi di nullità per genericità della clausola risolutiva espressa contrattuale inserita dalle parti all’interno del contratto di appalto pubblico. [E] Sulla applicabilità o meno dei termini di decadenza e prescrizione di cui agli artt. 1667 e 1668 c.c. nel caso in cui l’Ente committente si sia avvalso della clausola risolutiva espressa contrattualmente prevista. [F] Sugli effetti prodotti dall’accertamento della legittimità della risoluzione disposta dalla Stazione Appaltante, ex art. 1458 c.c.
Tribunale di Roma, 26 giugno 2017
[A] Sul rapporto tra responsabilità solidale dei partecipanti al Raggruppamento Temporaneo (ATI) aggiudicatario, ex art. 37 del d.lgs. 163/2006, e responsabilità dei soci del consorzio costituito per l’esecuzione dei lavori. [B] Sulla possibilità o meno che il principio in base al quale i soci della società di capitali non rispondono dei debiti della società possa ritenersi derogato dalla previsione della responsabilità solidale degli aggiudicatari, anche tenuto conto di quanto disposto dall’art. 93 del d.p.r. n. 207/2010. [C] Sulla possibilità o meno che la responsabilità solidale tra mandataria e mandante possa essere interrotta dal sopravvenuto scioglimento dell’ATI per la costituzione di un consorzio e sui presupposti affinché una impresa “raggruppata” possa considerarsi cooptata.
Tribunale di Palermo, 26 giugno 2017
[A] Sugli effetti risarcitori dovuti alla ritardata emissione del certificato di collaudo per responsabilità della Stazione Appaltante. [B] Sulla possibilità o meno che la responsabilità della Stazione Appaltante per i danni provocati dal ritardo nell’emissione del certificato di collaudo possano essere limitati dalla riconducibilità del ritardo ad un ente terzo cui la Stazione Appaltante si è affidata per l’indicazione del collaudatore. [C] Sulla possibilità o meno che l’Appaltatore possa agire in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni da ritardato collaudo, anche senza mettere in mora la Stazione Appaltante con assegnazione di un termine per provvedere. [D] Sulle voci di danno risarcibili all’appaltatore per i danni subiti a causa della ritardata emissione del certificato di collaudo.