Rivista sull'esecuzione dei contratti pubblici. ISSN 2499-071X     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli  e  Avv. Claudio Bargellini
Articoli pubblicati nel mese di Aprile 2010 (42)
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 29 marzo 2010
Nelle procedure concorsuali da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa deve essere garantita la segretezza delle offerte concernenti elementi meramente quantitativi (offerte economiche e offerte relative alla riduzione dei tempi di esecuzione della prestazione) fintanto che non siano state valutate le componenti tecnico-qualitative dell'offerta
Lodo Arbitrale, 28 settembre 2009
[A] Con l'art. 132, comma 3, del D.lgs 163 del 2006 il legislatore ha voluto evitare il fatto compiuto che qualcuno potrebbe porre in essere una variante senza il consenso e la preventiva, necessaria approvazione scritta della stazione appaltante. [B] Sugli adempimenti che è tenuto ad espletare il Direttore Lavori in caso di errore progettuale. [C] Sulle varianti ordinate dal direttore lavori in violazione di norme imperative e sulla sussistenza o meno di una responsabilità in eligendo ed in vigilando della stazione appaltante
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 26 marzo 2010
[A] I contratti conclusi dalle pubbliche amministrazioni si dividono in tre grandi categorie. [B] Sulla storia della contrattualità amministrativa in Italia a partire dal 1800 e sulle differenze rispetto al sistema francese
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 25 marzo 2010
Le varianti progettuali migliorative riguardanti le modalità esecutive dell'opera o del servizio sono ammesse, purché non si traducano in una diversa ideazione dell'oggetto del contratto
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 23 marzo 2010
Nel caso in cui la cessione del ramo di azienda intervenga prima della presentazione dell'offerta da parte del cessionario, i requisiti per la partecipazione alla gara vanno verificati con riferimento all'impresa cessionaria
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 23 marzo 2010
La valutazione circa l’esistenza di violazioni in materia contributiva e previdenziale costituisce oggetto di autonoma valutazione da parte della stazione appaltante
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 25 marzo 2010
Se l’art. 38 lett. h) può trovare applicazione laddove l’annotazione relativa alle false dichiarazioni rese in precedenti gare sia pacifica e incontroversa, altrettanto non può dirsi quando la stessa sia contestata in sede giurisdizionale
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 24 marzo 2010
Devono reputarsi illegittimi quei sistemi di calcolo che provochino un appiattimento sproporzionato del punteggio spettante per l’offerta economica, così da privare di rilevanza la stessa offerta economica e da assegnare preponderanza decisiva a quella tecnica
Ministero del Lavoro. Interpello del 2 aprile 2010 n. 3
Art. 9, D.Lgs. n. 124/2004 – responsabilità solidale in materia di appalto e rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC)
Risposta a Quesito. Contabilità informe e irricostruibile
QUESITO: Nel caso di specie il registro di contabilità non è stato firmato in bianco dal RUP prima dell'inizio dei lavori ed al quarto SAL la ditta ha iscritto riserve relative a lavori contabilizzati nel primo SAL. La DL ed il RUP le respingono nei modi previsti dalla normativa mentre l’avvocato dell’Impresa sostiene che non essendo mai stato vidimato il registro in bianco la ditta può iscrivere riserve sin dal primo SAL
Lodo Arbitrale, 3 agosto 2009
[A] Su caso in cui le parti di un contratto a prestazioni corrispettive ne chiedano giudizialmente la risoluzione per inadempimento. [B] Sull'incremento dei costi dei mezzi di produzione verificatosi a causa dell’anomalo andamento dei lavori. [C] Sul danno da mancato utile in caso di anomalo andamento dei lavori
Lodo Arbitrale, 28 luglio 2009
[A] L’opzione, concessa all'appaltatore, di chiedere, in caso di sospensione dei lavori protrattasi oltre i riferiti limiti di tempo, lo scioglimento del contratto senza indennità con relativo diritto al risarcimento dei danni solo nel caso in cui l'amministrazione si sia opposta a tale richiesta di scioglimento, attengono esclusivamente a sospensioni "legittime". [B] Sulle conseguenze che derivano dalle reciproche domande di risoluzione, fondate da ciascuna parte sugli inadempimenti dell'altra, una volta accertata l'infondatezza di tali scambievoli specifici addebiti. [C] Sul principio di “postnumerazione” che vige negli appalti pubblici e sugli effetti ai fini della liquidazione degli stati di avanzamento e del conto finale
Lodo Arbitrale, 9 luglio 2009
[A] Sulla necessità o meno dell’accettazione della cessione del credito da parte dell'ente pubblico allorché il contratto di appalto all'origine del credito ceduto, alla data della comunicazione della cessione, risulti completamente esaurito. [B] Sulla sopravvenienza del fallimento del cedente, dopo detta notificazione della cessione del credito, e sulla possibilità o meno da parte del curatore di riscuotere il credito
Lodo Arbitrale, 17 giugno 2009
[A] È improprio parlare di nullità del collaudo perché il collaudo non è un atto negoziale. [B] Sui principi di specificità, sinteticità e precisione delle riserve apposte dall’impresa sul registro di contabilità e sul certificato di collaudo
Lodo Arbitrale, 10 giugno 2009
[A] Sulla sospensione operata dall'Amministrazione e prolungatasi per 335 giorni motivata sulla circostanza delle dimissioni del Direttore dei lavori. [B] Sulla sospensione originariamente legittima e divenuta illegittima per il decorso del tempo. [C] Sulla tempestività o meno della riserva laddove la stessa sia stata apposta soltanto sul verbale di ripresa e non su quello di sospensione lavori
Lodo Arbitrale, 25 febbraio 2010
[A] Sul risarcimento del danno quanto all’utile di impresa e spese generali in caso di anomalo andamento dei lavori. [B] Sull’anomalo andamento dei lavori e sulla possibilità di richiedere un autonomo risarcimento del danno per il protrarsi delle polizze fideiussorie
Lodo Arbitrale, 25 gennaio 2010
[A] Sull’obbligo dell’amministrazione di consegnare l'area libera da ostacoli ed interferenze. [B] Il momento della compilazione del progetto esecutivo non può che essere collocato anteriormente alla gara di appalto. [C] Sulla nozione di esecutività del progetto e sulla necessità o meno che questa sia garantita dalla fattibilità oltre che tecnica, nel senso della calcolata ed analitica previsione progettuale, anche amministrativa, nel senso di conformità alle previsioni di piano sia territoriale sia di settore. [D] Sulla necessità o meno che l’amministrazione corredi il progetto di tutti i pareri o nulla osta. [E] La previa fornitura di un progetto esecutivo assume poi significato ancora più pregnante per i lavori “a corpo”. [F] Sul progetto esecutivo privo indicazione circa le utenze preesistenti, interrate e/o aeree, o ancora di manufatti che interferivano con l'esecuzione della costruenda strada. [G] Sull’obbligo a carico dell’impresa di presentare gli elaborati “as built”. [H] Sui casi in cui in un appalto “a corpo” si determina un’alterazione fuori della normale ed accettabile alea che necessità di una revisione del corrispettivo. [I] Sulle clausole contenute nel capitolato speciale secondo le quali in rappresentanza dell'Ente, devono essere svolte dall’impresa tutte le procedure tecniche e amministrative per l'eliminazione delle interferenze accertate e non individuate in sede di progetto esecutivo
Lodo Arbitrale, 17 luglio 2009
Sulla clausola del capitolato speciale che preveda a carico dell'impresa la rimozione delle interferenze
Autorità di Vigilanza, 11 marzo 2010
[A] La Corte di Giustizia ha precisato che “il legislatore comunitario non ha inteso restringere la nozione di “operatore economico che offre servizi sul mercato” unicamente agli operatori che siano dotati di un’organizzazione d’impresa né introdurre condizioni particolari atte a porre una limitazione a monte dell’accesso alle procedure di gara in base alla forma giuridica e all’organizzazione interna degli operatori economici”. [B] Sulla possibilità o meno per un consorzio ordinario ex art. 2602 c.c. di partecipare in R.T.I. con una società ad una gara di appalto per l’affidamento di contratti pubblici
Autorità di Vigilanza, 25 febbraio 2010
[A] L’istituito dell’acquisto di cosa futura costituisce una fattispecie del tutto eccezionale e marginale per l’acquisizione di immobili da parte di Pubbliche Amministrazioni, dovendo le stesse verificare preliminarmente la possibilità di ricorrere alle procedure ordinarie di realizzazione di opere pubbliche previste dal Codice dei contratti pubblici. [B] L’acquisto di cosa futura può concretizzarsi in una elusione della normativa interna e comunitaria in materia di contratti pubblici
Autorità di Vigilanza, 25 febbraio 2010
E’ illegittima la clausola del bando di gara che impone all’aggiudicataria di assumere il personale alle dipendenze della ditta uscente
Autorità di Vigilanza, 25 febbraio 2010
Sulla legittimità o meno del bando di gara che richiede come requisito di ammissione il possesso della certificazione UNI EN ISO 13485 relativa ai sistemi di gestione della qualità dei dispositivi medici
Autorità di Vigilanza, 25 febbraio 2010
La giurisprudenza formatasi dopo l’entrata in vigore del terzo decreto correttivo al codice dei contratti pubblici ha finito per portare all’estremo la limitazione della discrezionalità della Commissione di gara
Autorità di Vigilanza, 10 febbraio 2010
Sula cauzione provvisoria - in percentuale del 2% - e sulla necessità o meno di calcolare nell’importo complessivo dei lavori anche agli oneri di sicurezza
Corte dei Conti, Sezione Lombardia, 4 febbraio 2010
Il parere tratta un quesito complesso in ordine all'interpretazione ed applicazione di alcuni aspetti della disciplina inerente i costi di adeguamento degli impianti sportivi destinati alla pratica sportiva professionistica alle misure di sicurezza previste dalla legislazione vigente. In particolare, viene domandato se i costi relativi debbano essere sostenuti dalle società concessionarie degli impianti o possano essere assunti dal Comune
T.A.R. Veneto, Sezione I, 16 marzo 2010
La gara di appalto deve essere annullata laddove il relativo verbale sia carente degli elementi individuati dall’art. 78 del D.lgs 163 del 2006 e dall’art. 82 del R.D. 23 maggio 1924 n. 827
T.A.R. Toscana, Sezione II, 18 marzo 2010
Il contratto finalizzato ad installare e gestire distributori automatici di alimenti e bevande rientra nella categoria “altri servizi” di cui all’allegato II B al d.lgs. n. 163/2006
T.A.R. Abruzzo L’Aquila, Sezione I, 16 marzo 2010
La consorziata non indicata come esecutrice dal consorzio concorrente può partecipare in altra forma alla medesima gara in cui concorra anche il consorzio a cui aderisce
T.A.R. Lazio Roma, Sezione III Ter, 19 marzo 2010
Il possesso dei requisiti generali di partecipazione alla gara d’appalto, relativi alla regolarità della gestione delle singole imprese sotto il profilo dell’ordine pubblico e della moralità, va documentato e verificato non solo in capo al consorzio, ma anche in capo alle singole imprese consorziate designate quali esecutrici del servizio
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 16 marzo 2010
Sul caso in cui una P.A., prima pronunci la dichiarazione di pubblico interesse approvando il progetto proveniente dal promotore, posto a base della successiva gara pubblica per l’affidamento della concessione di costruzione e gestione, e successivamente annulli d’ufficio la stessa
T.A.R. Veneto, Sezione I, 18 marzo 2010
La responsabilità di cui all’art. 1669 c.c. si applica anche ai rapporti tra acquirente e costruttore-venditore
T.A.R. Toscana, Sezione II, 17 marzo 2010
Sulla verifica della sussistenza del controllo analogo in caso di società pluricomunali
Autorità di Vigilanza, 10 febbraio 2010
La precisazione, successiva alla presentazione dell’offerta, che la capogruppo assumerebbe tutta una serie di attività strumentali anche rilevanti nell’esecuzione del servizio costituisce una vera e propria modifica di quanto dichiarato in sede di gara che non può in alcun modo essere ammessa
Autorità di Vigilanza, 14 gennaio 2010
Non è corretto procedere alla esclusione delle imprese che non hanno provveduto a comunicare gli estremi del versamento del contributo all’Autorità di Vigilanza al sistema on-line
Autorità di Vigilanza, 14 gennaio 2010
La qualificazione per la categoria di opere generali OG11 assorbe quella per la categoria di opere speciali, solo nel caso in cui la disciplina speciale della singola gara non rechi alcuna clausola in contrario
Autorità di Vigilanza, 14 gennaio 2010
[A] Sulla legittimità o meno del bando per servizi di direzione lavori che prevede l'attribuzione di punteggio in base alle opere precedentemente dirette, sino ad un massimo di tre “che il concorrente ritiene significative della propria capacità di direzione dei lavori scelte tra interventi qualificabili come affini a quello oggetto di affidamento”. [B] Quando per l'aggiudicazione della gara sia stato prescelto il criterio della offerta economicamente più vantaggiosa, rientra nella discrezionalità della stazione appaltante la determinazione della incidenza del prezzo nella valutazione dell'offerta, senza che esista un peso minimo (o massimo) predeterminato per tale elemento
Autorità di Vigilanza, 14 gennaio 2010
Sulla corretta interpretazione da attribuirsi alla dichiarazione sull'insussistenza delle condizioni ostative alla partecipazione a gare pubbliche di appalto, di cui all'art. 38, lett. da "a" ad "m" del D.Lgs. 163/2006, ovvero se la stessa debba considerarsi sufficiente il richiamo complessivo alla norma di cui all'art. 38 citato
Autorità di Vigilanza, 14 gennaio 2010
Sulla corretta interpretazione del comma 4 dell’art. 83 del D.lgs 163 del 2006, laddove stabilisce che “il bando per ciascun criterio di valutazione prescelto prevede, ove necessario, i sub-criteri e i sub-pesi o i sub-punteggi”
Autorità di Vigilanza, 14 gennaio 2010
Sul rapporto tra l’art. 95, comma 1, del D.P.R. n. 554/1999 che recita “I requisiti relativi alle lavorazioni scorporabili non posseduti dall'impresa devono da questa essere posseduti con riferimento alla categoria prevalente” e l’art. 3, comma 2, del D.P.R. n. 34/2000 in forza del quale “2. La qualificazione in una categoria abilita l'impresa a partecipare alle gare e ad eseguire i lavori nei limiti della propria classifica incrementata di un quinto”
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 25 febbraio 2010
[A] Sull’obbligo cui è tenuto l’ingegnere incaricato della redazione del progetto di costruzione di un edificio riguardo alle dimensioni, i confini e le altre caratteristiche, anche sotto il profilo delle limitazioni urbanistiche. [B] Sul diritto di rivalsa del committente nei confronti del progettista per l’irregolare ubicazione della costruzione
Corte dei Conti, Sezione Veneto, 22 gennaio 2010
[A] Sulla responsabilità erariale del professionista che sia chiamato in giudizio nella sua duplice veste di Progettista e Direttore dei lavori. [B] Sul direttore lavori quale longa manus dell’amministrazione